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SERIE DI POTENZE

Esercizi risolti

Esercizio 1
Determinare il raggio di convergenza e l’insieme di convergenza della serie di potenze

X xn
.
(n2 + 2)2n
n=0

Esercizio 2
Determinare il raggio di convergenza e l’insieme di convergenza della serie di potenze

X n + 1 x3n
.
n + 2 3n
n=1

Esercizio 3
Determinare il raggio di convergenza e l’insieme di convergenza della serie di potenze

X xn
,
na
n=1

dove a è un numero reale positivo.

Esercizio 4
Determinare il raggio di convergenza e l’insieme di convergenza della serie di potenze

X (2x − 1)n
.
3n + 1
n=1

Esercizio 5
Determinare il raggio di convergenza e l’insieme di convergenza della serie di potenze

X
xn! = x + x2 + x6 + x24 + x120 + . . . .
n=1

Esercizio 6
Determinare il raggio di convergenza e l’insieme di convergenza della serie di potenze
∞  n
X 1 1
+ xn .
3 n
n=1
Esercizio 7
Determinare il raggio di convergenza e l’insieme di convergenza della serie di potenze

X (1 + log 2)n
xn .
n 2n
n=1

Esercizio 8
Determinare il raggio di convergenza e l’insieme di convergenza della serie di potenze
∞   2
X n + 2 −n
xn .
n
n=1

t2
[Per lo studio della convergenza agli estremi si utilizzi lo sviluppo log(1 + t) = t − 2 + o(t2 ),
dove o(t2 ) indica un infinitesimo di ordine superiore a t2 per t → 0.]

Esercizio 9
Determinare il raggio di convergenza e l’insieme di convergenza della serie di potenze

X 2n + n3
xn .
3n + n2
n=1

Esercizio 10
Determinare il raggio di convergenza e l’insieme di convergenza della serie di potenze

X (2n)! n
x .
5n (n!)2
n=1

[Per lo studio della convergenza agli estremi si ricordi la formula di Stirling: n! ∼ nn e−n 2πn
(n → ∞)].

Esercizio 11
Determinare il raggio di convergenza e l’insieme di convergenza della serie di potenze
∞  
X n+3
log xn .
n+2
n=1

[Si ricordi l’equivalenza log(1 + n1 ) ∼ 1


n (n → ∞).]

Esercizio 12
Determinare il raggio di convergenza e l’insieme di convergenza della serie di potenze

X 1 n
√ x .
n=1
2 n
Esercizio 13
Determinare lo sviluppo in serie di Taylor delle seguenti funzioni, centrato nei punti indicati,
indicandone il raggio di convergenza:
2
1. f (x) = e1−x (x0 = 0)
1
2. f (x) = 2x−3 (x0 = 0)

3. f (x) = log(1 + x) (x0 = 1)

Esercizio 14
Sviluppare in serie di McLaurin la funzione
2x − 8
f (x) =
x2 − 8x + 12

precisando il raggio di convergenza. Utilizzare il risultato ottenuto per calcolare f (n) (0) per n
generico.
Svolgimenti

Esercizio 1
Per la determinazione del raggio di convergenza utilizziamo il criterio del rapporto, cal-
colando

an+1 (n2 + 2)2n 1 n2 + 2 1


lim = lim = lim = .
n→∞ an n→∞ ((n + 1)2 + 2)2n+1 n→∞ 2 n2 + 2n + 3 2
Il raggio di convergenza è quindi R = 2. Nel punto x = 2 la serie si riduce a

X 1
,
(n2 + 2)
n=0

1/n2 ), mentre per x = −2 abbiamo la serie


P
che converge (è equivalente a

X (−1)n
,
(n2 + 2)
n=0

che è (assolutamente) convergente. Quindi la serie proposta converge in [−2, 2].

Esercizio 2
Con la sostituzione z = x3 ci riconduciamo alla serie

X n + 1 zn
.
n + 2 3n
n=1
Applichiamo il criterio del rapporto, calcolando

n + 2 n + 2 3n 1
lim n+1
= .
n→∞ n + 3 n + 1 3 3
La serie (nella variabile z) ha raggio di convergenza Rz = 3; quindi converge per |z| √ < 3;
ricordando la sostituzione fatta, la serie 3 3
iniziale converge per |x | < 3, cioè per |x| < 3. Il

3
raggio di convergenza
√ è quindi R = 3.
Per x = 3 3 otteniamo la serie numerica

X n+1
,
n+2
n=1

che non converge in quanto il suo termine generale


√ non tende a zero (condizione necessaria di
3
convergenza delle serie numeriche). Per x = − 3 otteniamo la serie numerica

X n+1
(−1)n ;
n+2
n=1

anche questa serie non converge in quanto il suo termine generale non ammette limite (per n
pari la successione dei suoi termini tende a 1, mentre per n dispari
√ √ tende a -1).
L’insieme di convergenza della serie proposta è quindi (− 3 3, 3 3).
Esercizio 3
Determiniamo il raggio di convergenza con il criterio della radice. Si ha
√ 1 1
lim n
an = lim √ = lim √ = 1,
n→∞ n→∞ n na n→∞ ( n n)a
√ √
dove abbiamo usato il limite fondamentale limn→∞ n n = 1. (Possiamo anche scrivere n na =na/n =
ea log n/n → e0 = 1, ricordando il limite fondamentale limn→∞ log n/n = 0.) Il raggio di conver-
genza è quindi R = 1 per ogni valore a > 0.
Studiamo il comportamento nell’estremo x = 1; la serie

X 1
na
n=1

converge se a > 1, diverge se a ≤ 1.


Sostituendo invece x = −1, abbiamo la serie a segni alterni

X (−1)n
.
na
n=1

Questa serie è convergente per ogni valore di a > 0, per il criterio di Leibniz. Infatti il
termine generale è decrescente e infinitesimo.
L’insieme di convergenza della serie proposta è quindi [−1, 1) se a ≤ 1 e [−1, 1] se a > 1.

Esercizio 4
an z n ; per ricondurla a questa forma scriviamo
P
La serie assegnata non è della forma
∞ ∞
X [2(x − 1/2)]n X 2n (x − 1/2)n
= .
3n + 1 3n + 1
n=1 n=1
Con la sostituzione z = x − 1/2 ci riconduciamo a una serie centrata nell’origine:

X 2n z n
.
3n + 1
n=1
Il raggio di convergenza di questa serie è Rz = 3/2, come si verifica con il criterio della radice
o del rapporto; agli estremi dell’intervallo la serie non converge (in entrambi i casi si ottiene
una serie il cui termine generale non è infinitesimo), per cui l’insieme di convergenza risulta
{z : −3/2 < z < 3/2}. Tenendo conto della sostituzione z = x − 1/2, la serie proposta converge
per |x − 1/2| < 3/2 e ha dunque raggio di convergenza R = 3/2 e insieme di convergenza
{x : −1 < x < 2}.
Possiamo anche porre subito 2x − 1 = t, ottenendo la serie ∞
P n n
0 t /(3 + 1). Questa ha
raggio di convergenza Rt = 3, quindi la serie iniziale converge per −3 < 2x − 1 < 3, cioè per
−1 < x < 2.

Esercizio 5
Scrivendo la nostra serie come ∞ n
P
n=1 an x abbiamo che la successione dei coefficienti an è

1, 1, 0, 0, 0, 1, 0, 0, ..., 0, 1, 0, 0, 0, ... ,
dove gli zeri non si ripetono con regolarità ma in blocchi “sempre più grandi” all’aumentare di
n. Non è quindi possibile operare una sostituzione z = xk allo scopo di ottenere una serie con
coefficienti tutti non nulli.
Per studiare l’insieme di convergenza della serie assegnata procediamo direttamente, trat-
tandola come una serie numerica (per ogni valore fissato di x). È immediato osservare che la
serie diverge in x = 1 e in x = −1, mentre converge per |x| < 1. Infatti se |x| < 1 possiamo
affermare che

X
|xn! | = |x| + |x2 | + |x6 | + . . . ≤ |x| + |x2 | + |x3 | + |x4 | + |x5 | + . . . ;
n=1
la serie maggiorante è la serie geometrica presa in modulo, che sappiamo essere convergente per
|x| < 1. Dal criterio del confronto discende l’assoluta convergenza della serie proposta, che ha
quindi raggio di convergenza uguale a uno e insieme di convergenza (−1, 1).
Un altro metodo per studiare la convergenza è quello di applicare il criterio del rapporto
alla serie numerica di termini bn = xn! = |x|n! (questa vale per ogni n ≥ 2 essendo n! pari):

 0 se |x| < 1,
bn+1 |x|(n+1)! (n+1)!−n! n n!
= = |x| = |x| → +∞ se |x| > 1,
bn |x|n!
1 se |x| = 1.

Dunque la serie converge per |x| < 1 e diverge per |x| > 1, e quindi R = 1.

Esercizio 6
Applichiamo il criterio della radice. Posto an = (1/3 + 1/n)n si ha

lim n an = lim 13 + n1 = 13 .

n→∞ n→∞

Il raggio di convergenza è allora R = 3.


Per x = 3 la serie di potenze diventa

1 n
X
1
3n .

3 + n
n=1

Questa serie diverge in quanto il termine n-esimo (1 + 3/n)n tende a e3 6= 0.


Per x = −3 si ottiene la serie

1 n
X
(−1)n 1
3n ,

3 + n
n=1

che non converge perchè il termine n-esimo (−1)n (1 + 3/n)n non ha limite per n → ∞ (e quindi
non tende a zero). Infatti la successione dei termini di indice pari tende a e3 , quella dei termini
di indice dispari a −e3 . L’insieme di convergenza è dunque (−3, 3).

Esercizio 7
(1+log 2)n
Posto an = n 2n si ha

n 1+log 2 1+log 2
lim an = lim √
n = 2 ,
n→∞ n→∞ 2 n
2
Per x = R la serie di potenze si riduce alla serie armonica ∞
P 1
da cui R = 1+log 2 . 1 n , che
P∞ (−1)n
diverge. Per x = −R otteniamo invece la serie armonica a segni alterni 1 n , che converge
2 2
per il criterio di Leibniz. L’insieme di convergenza è dunque [− 1+log ,
2 1+log 2 ).

Esercizio 8  2
n+2 −n
Posto an = n si ha
−n


n
n+2 1 1
lim an = lim = lim  = 2.
2 n
n→∞ n→∞ n n→∞ 1+ n e

Il raggio di convergenza è R = e2 .
P∞ 2n  2
n+2 −n
Per x = e2 la serie di potenze si riduce alla serie numerica n=1 e n .
2n
 2
n+2 −n
Proviamo a calcolare il limite per n → ∞ del termine n-esimo an = e n . Portando
t2 2
tutto all’esponente di e e usando lo sviluppo log(1 + t) = t − 2 + o(t ) si ha
 2
2 −n

2 2
lim an = lim e 2n
1+ = lim e2n e−n log(1+ n )
n→∞ n→∞ n n→∞
“ ”
2
2n−n2 − 12 ( n
2 2
) +o( 12 )
= lim e n n
n→∞
= lim e2n−2n+2+o(1) = e2 6= 0.
n→∞
P∞
Poichè an non tende a zero, la serie an non può convergere (essendo a termini positivi essa
1
P∞  2
n 2n n+2 −n ,
diverge). Per x = −e2
si procede in modo analogo: si ottiene la serie 1 (−1) e n
che non può convergere in quanto il termine n-esimo non tende a zero. Concludiamo che
l’insieme di convergenza è l’intervallo aperto (−e2 , e2 ).

Esercizio 9
2n +n3
Posto an = 3n +n2
si ha
!1/n
√ n3
n
2 1+ 2n 2
lim an = lim n2
= .
n→∞ n→∞ 3 1+ 3
3n

Dunque R = 3/2. Agli estremi la serie non converge. Infatti per x = 3/2 si ottiene la serie
P∞ 1+ n2n3
1 n2
, il cui termine generale tende a 1 6= 0, mentre per x = −3/2 si ottiene la serie
1+ 3n
3
P∞ 1+ 2nn
1 (−1)n 2 , il cui termine generale non ha limite. L’insieme di convergenza è dunque
1+ n
3n
(−3/2, 3/2).

Esercizio 10
(2n)!
Applichiamo il criterio del rapporto. Posto an = si ha
5n (n!)2
an+1 (2n + 2)! 5n (n!)2 (2n + 2)(2n + 1) 4
lim = lim n+1 2
= lim 2
= .
n→∞ an n→∞ 5 ((n + 1)!) (2n)! n→∞ 5(n + 1) 5
Il raggio di convergenza è R = 5/4.
Per x = 5/4 otteniamo la serie

X (2n)!
.
4n (n!)2
n=1
Il criterio del rapporto non ci dice nulla in quanto il rapporto√dei coefficienti tende a 1, come si
verifica subito. Applicando la formula di Stirling n! ∼ nn e−n 2πn otteniamo
√ √
(2n)! (2n)2n e−2n 4πn 4n n2n e−2n 4πn 1 1
∼ √ 2 = n 2n −2n =√ √ .
4n (n!)2 n
4 n en −n 2πn 4 n e 2πn π n
P∞ 1
Per il criterio del confronto asintotico la serie si comporta come la serie 1 n1/2 , che diverge
in quanto 1/2 ≤ 1.
Per x = −5/4 si ottiene la serie

X (2n)!
(−1)n .
4n (n!)2
n=1

(2n)! 1 1
Posto an = si ha an ∼ √ √ e dunque lim an = 0. Dimostriamo che an è
4n (n!)2 π n n→∞
decrescente. Si ha
(2n + 2)! (2n)!
an+1 ≤ an ⇐⇒ ≤ n
4n+1 ((n + 1)!)2 4 (n!)2
(2n + 2)(2n + 1)
⇐⇒ ≤1
4(n + 1)2
⇐⇒ 4n2 + 6n + 2 ≤ 4n2 + 8n + 4
⇐⇒ 2n + 2 ≥ 0.

Questa è verificata ∀n ∈ N. La serie converge allora per il criterio di Leibniz.


L’insieme di convergenza è [−5/4, 5/4).

Esercizio 11    
n+3 1 1 1
Posto an = log = log 1 + (> 0 ∀n) e ricordando che log(1 + ) ∼
n+2 n+2 n n
(n → ∞), abbiamo  
1
an+1 log 1 + n+3
1 1
=   ∼ n+3
1 ∼ n
1 = 1.
an log 1 + n+2 1
n+2 n

Dunque an+1 /an → 1 e per il criterio del rapporto il raggio di convergenza è R = 1. Possiamo
1 1
∼ n1 , e dunque an xn deve avere
P
anche procedere osservando che an = log 1 + n+2 ∼ n+2
P xn
lo stesso raggio di convergenza di , cioè 1.
∞  n
X n+3
Per x = 1 la serie log diverge per il criterio del confronto asintotico, essendo
n+2
1
 
n+3 1 1
log ∼ ∼ (n → ∞).
n+2 n+2 n
∞  
X n+3
Per x = −1 la serie (−1)n log converge invece per il criterio di Leibniz. Infatti
n+2
  1  
n+3 n+3
si ha lim log = log 1 = 0. Inoltre la successione an = log è decrescente in
n→∞ n+2 n+2
quanto la disuguaglianza
   
1 1
an+1 ≤ an ⇐⇒ log 1 + ≤ log 1 +
n+3 n+2
1 1
⇐⇒ 1 + ≤1+
n+3 n+2
1 1
⇐⇒ ≤
n+3 n+2
⇐⇒ n + 3 ≥ n + 2

è verificata ∀n ∈ N. L’insieme di convergenza è [−1, 1).

Esercizio 12 √
Applicando il criterio della radice con an = 1/2 n si ha

n
1 1
an = √1
→ = 1.
2 n 20

Il raggio di convergenza è dunque R = 1.


Per x = −1 otteniamo la serie a segni alterni

X (−1)n

n
,
n=1
2

che converge per il criterio di Leibniz in quanto 1/2 n tende a zero decrescendo.
Per x = 1 otteniamo la serie a termini positivi

X 1
√ .
n=1
2 n

1 1
Per studiarne la convergenza, osserviamo che la successione √
n
= √
n log 2
tende a zero più
2 e
1 1
rapidamente della successione 2
= 2 log n . In effetti si ha
n e
1

n n2 √
lim 2
= lim √ = lim e
2 log n− n log 2
= e−∞ = 0,
n→∞ 12 n→∞ 2 n n→∞
n

∞ ∞
1 1 X 1 X 1
cioè √
n
= o( 2
) (n → ∞). Poichè la serie 2
converge, anche la serie √ converge
2 n
1
n
n=1
2 n
per il criterio del confronto asintotico.
L’insieme di convergenza è [−1, 1].
Esercizio 13
2
1. Poichè f (x) = e e−x , utilizzando lo sviluppo della funzione esponenziale

z
X zn
e =
n!
n=0

e operando la sostituzione z = −x2 , otteniamo


∞ ∞
X (−x2 )n X (−1)n x2n
f (x) = e =e .
n! n!
n=0 n=0

La serie esponenziale converge per ogni z reale e quindi la serie data converge per ogni x
reale (R = +∞).

2. Possiamo calcolare lo sviluppo di f (x) riconducendoci alla serie geometrica



1 X
= zn, (|z| < 1).
1−z
n=0

Scriviamo
1 1 1 1
f (x) = = 2x
 =−
2x − 3 −3 1 − 3
3 1 − 2x
3
e sostituiamo z = 2x/3, ottenendo

∞ n ∞
2n
  
1X 2x 1X
f (x) = − =− xn .
3 3 3 3n
n=0 n=0

Poichè la serie geometrica converge per |z| < 1, tenendo conto della sostituzione effettuata
vediamo che la serie ottenuta converge se | 2x 3
3 | < 1, vale a dire per |x| < 2 . Dunque
R = 3/2. È immediato verificare che la serie non converge nei punti x = 3/2 e x = −3/2.

3. Con la sostituzione t = x − 1 ci riconduciamo allo sviluppo centrato in t0 = 0 della


funzione log(2 + t), che scriviamo nella forma
    
t t
log(2 + t) = log 2 1 + = log 2 + log 1 + .
2 2

Utilizzando lo sviluppo della funzione log(1 + z):



X (−1)n+1 z n
log(1 + z) = , per |z| < 1,
n
n=1

con la sostituzione z = t/2, otteniamo


X (−1)n+1 tn
log(2 + t) = log 2 + ,
n2n
n=1

che converge quando |t/2| < 1, cioè quando |t| < 2, e infine

X (−1)n+1 (x − 1)n
log(1 + x) = log 2 + .
n2n
n=1

Questa serie converge se |x − 1| < 2 (⇒ R = 2), cioè nell’intervallo (−1, 3). Nel punto
x = 3 converge, in quanto si riduce alla serie armonica a segni alterni. Nel punto x = −1
si ottiene invece la serie

∞ ∞ ∞
X (−1)n+1 (−1)n 2n X (−1)2n+1 X 1
log 2 + = log 2 + = log 2 − ,
n2n n n
n=1 n=1 n=1

che è divergente.

Esercizio 14

Conviene decomporre f (x) in fratti semplici e sviluppare le due funzioni ottenute:


2x − 8 1 1 1 1
f (x) = = + = +
x2 − 8x + 12 x−6 x−2 −6(1 − x/6) −2(1 − x/2)

Utilizzando la serie geometrica (1 − z)−1 = ∞


P n
0 z , con le sostituzioni z = x/6 e z = x/2
rispettivamente, otteniamo

∞ ∞ ∞ ∞ ∞ 
1 X xn 1 X xn xn xn

X X X 1 1
f (x) = − − =− − = − n+1 − n+1 xn
6 6n 2 2n 6n+1 2n+1 6 2
n=0 n=0 n=0 n=0 n=0
.
La serie (x/6)n converge per |x/6| < 1, cioè per |x| < 6. Analogamente la serie (x/2)n
P P
converge per |x| < 2. Il raggio di convergenza della serie di Mc Laurin di f è dunque R = 2.
Infine, ricordando la formula dello sviluppo in serie di Taylor, si ha che

f (n) (0) 1 1
= − n+1 − n+1
n! 6 2
e quindi

n! n!
f (n) (0) = − − .
6n+1 2n+1

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