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SOCIOLINGUISTICA
Domande aperte
Cosa si intende per code-switching?
Si definisce code-switching quel processo mediante il quale il medesimo interlocutore o
interlocutori diversi, passano da una varietà linguistica all’altra nel corso della
conversazione. Il passaggio è connesso a variazioni di tipo pragmatico o sociolinguistico.
Domande chiuse
Quale delle seguenti definizioni si riferisce alla diglossia e quale
al bilinguismo.
1. “[…] indica sia la presenza di due lingue nella stessa comunità
linguistica (ad esempio italiano e tedesco in Trentino-Alto
Adige), sia la capacità di un parlante di usare correntemente
due lingue o comunque più di una lingua.”
(cfr. Breve Dizionario di Linguistica, F. Casedei)
BILINGUISMO
1. Stalinismo
Prestito
2. Realizzare
Calco semantico
2. parlare e scrivere
COMPETENZA PASSIVA
Quale delle seguenti definizioni si riferisce alle lingue pidgin e quale alle
lingue creole.
Domande multiple
Il cockney è un caso di:
• Varietà diatopica
Il Black English, l’ inglese parlato dagli Afroamericani, è un caso di:
• Varietà diastratica
Quale coppia tra quelle che seguono è una manifestazione della variazione
diafasica:
• Siediti! / Si accomodi, prego.
Domande libere
Fornite un esempio di calco semantico in lingua italiana e uno in una lingua
straniera a vostra scelta.
Un esempio di calco semantico, presente nella lingua italiana, è la parola “realizzare”
che dall’inglese ha assunto il significato, in senso figurato, di “comprendere
esattamente”. Un esempio di calco semantico in lingua spagnola è la parola “ratón”
che, dall’inglese ‘mouse’, ha assunto un secondo significato, cioè di “periferica del
computer che consente di spostare un cursore e dare un comando premendo un
pulsante.”
SEMIOTICA
Domande aperte
Spiegate la differenza tra indici, icone e simboli
• Indice: segno in cui il significante è legato al significato da un rapporto di
causa/effetto.
• Icona: segno in cui il significante è legato al significato per somiglianza.
• Simbolo: segno in cui tra il significante e il significato sono legati da una relazione
di arbitrarietà.
Gli indici sono dei segni in cui il significante è legato al significato da un rapporto di
causa/effetto (per esempio un’orma sulla sabbia). Le icone sono segni che hanno una
relazione diretta col loro significato e, per alcuni versi, lo riproducono (le icone del
desktop di un PC). I simboli sono quei segni che rimandano al loro significato per
convenzione sociale o per i valori condivisi in una società (la bandiera nazionale o il nero
come segno di lutto).
Spiegate che cosa sono le lingue dei segni e in che cosa differiscono dalle
lingue verbali
Col termine 'lingue dei segni'ci riferiamo ai sistemi di comunicazione usati dai non udenti
che comunicano fra loro 'con i gesti', ma si tratta di gesti e di codici ben diversi da quelli
usati dagli udenti. I gesti usati dagli udenti servono o da accompagnamento del parlato
oppure, nel caso dei sistemi gestuali dei vigili, dei direttori d'orchestra ecc., sono
costituiti da segni non articolati, hanno un potenziale semantico piuttosto limitato e
inoltre non usano i segni in frasi sintatticamente più complesse, mentre, nel caso delle
lingue dei segni, abbiamo a che fare con dei sistemi linguistici che si realizzano
attraverso la modalità visivo-gestuale: si tratta di vere e proprie lingue costituite da
segni articolati, hanno un lessico molto ricco e potenzialmente infinito, proprio come le
lingue verbali, e, infine, hanno delle precise regole sintattiche per costruire frasi e
discorsi. Ma, a differenza delle lingue verbali che sono costituite da parole, le lingue dei
segni sono codici di tipo visivo-gestuale costituite a partire da particolari tipi di segni:
qui usiamo il termine segno non in senso semiotico più generale, ma per riferirci a delle
particolari configurazioni di gesti articolati in uno spazio ben preciso rispetto a colui che
li produce (detto il segnante). Tali segni vengono prodotti infatti in uno spazio compreso
tra il bacino del segnante fino all'altezza della sua testa, senza mai andare oltre.
Per 'lingua dei segni' si intende il codice gestuale usato da una comunità di sordomuti,
come l'ASL (American sign language) e la LIS (Lingua italiana dei segni). Le lingue dei
segni sono oggi ritenute vere e proprie lingue, equivalenti a quelle verbali, dalle quali si
differenziano perchè non usano il mezzo fonico e per altri tratti, ma con le quali
condividono aspetti essenziali nella semantica, nella sintassi e nei modi di variazione
diacronica e diatopica.
Domande chiuse
Sulla base del titolo di queste due opere, dire quale di esse si occupa di lin-
guistica diacronica e quale di linguistica sincronica:
1. L'apofonia nell’indoeuropeo
LINGUISTICA SINCRONICA
L'italiano articola la porzione di sostanza fonica che sta fra [a] ed [ε] in due
aree distinte [a] ed [ε], mentre in arabo questa porzione di sostanza fonica
non riceve lo stesso trattamento: ad esempio, possiamo pronunciare indi-
stintamente [kita:b] e [kit ε:b] 'libro'. Si tratta di un caso di:
Arbitrarietà tra forma e sostanza dell'espressione
Domande libere
Fornite un esempio di arbitrarietà tra forma e sostanza del contenuto.
Ogni lingua categorizza diversamente la sostanza del contenuto (come quella
dell’espressione), dando forma diversa alla variabilità a-morfa dell’esperienza. È possi-
bile, quindi, che uno stesso ambito esperienziale trovi codifica diversa nelle diverse lin-
gue: ad esempio, l’italiano distingue (forma) attraverso 3 segni (bosco, legno, legna) lo
stesso contenuto esperienziale cui l’inglese e il francese si riferiscono con un unico se-
gno (ingl. wood; fr. bois) e il tedesco con due (Holtz e Wald).
Domande chiuse
Considerate le parole presenti nelle espressioni seguenti e rispondete alle
domande: non è tardi - entrate in macchina - giovedì gnocchi
a. Ci sono parole tra quelle date nell\'esercizio in cui non ci sono foni sordi? Se sì,
quali?
Si, in giovedì non ci sono foni sordi.
b. Ci sono parole tra quelle date nell'esercizio in cui ci sono foni affricati? Se sì, quali?
Si, giovedì.
-Ci sono parole tra quelle date nell'esercizio in cui ci sono foni affricati? Se sì, quali?
Ragazza, dolce , piacere
b. Ci sono parole tra quelle date nell'esercizio in cui ci sono foni fricativi? Se sì, quali?
Venti, volte, forte, vento, scirocco.
b. Ci sono parole tra quelle date nell'esercizio in cui ci sono foni velari? Se sì, quali?
Quanto, costa, grazia.
e. Orgoglio e pregiudizio
1. quali sono i foni consonantici sonori
2. quali sono i foni occlusivi
3. quali sono le vocali anteriori
4. quali sono i foni sordi
5. quali sono i foni dentali/alveolari
6. quali sono i dittonghi
7. quali sono le vocali posteriori
8. quali sono i foni fricativi
9. quali sono i foni affricati
1. l, d
2. t, d
3. c
4. t, s
5. t, l, d, s
6. ja
7. Nessuno
8. s
9. Nessuno
h.
1. m, r, n, l
2. k, p, t
3. e, a, i
4. k, p, ∫, tt
5. r, n, l, tt
6. Nessuno
7. o, O, u
8. _
9. Nessuno
i.
1. l, v, n, z, m, d, m
2. tt, k, d,
3. i, e, a,
4. s, f, tt, t∫, k
5. s, tt, z, n, d
6. ja, we, je
7. o
8. s, f, z
9. t∫
j.
1. r, n, b
2. t, b, k
3. i
4. t, s, k
5. t, r, n, s, z
6. Nessuno
7. o, u,
8. s, z
9. Nessuno
k.
1. r, g, ŋ, dʒ, d
2. g, p, d
3. e, i
4. p, ts
5. r, d, ts
6. jo
7. o, u
8. Nessuno
9. dʒ, ts
l.
1. r, l,
2. p, t
3. i, a, ɛ
4. ʃ, p, s, t
5. r, l, s, t
6. ju
7. u, θ, o
8. ʃ, s
9. Nessuno
.
Scegliendo, oltre all’italiano, almeno due lingue straniere tra francese, in-
glese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo, riempite con i simboli dell’IPA
(Alfabeto Fonetico Internazionale) le caselle delle articolazioni frica-
tive presenti nel sistema fonetico della lingua scelta (non tutte le combina-
zioni sono possibili):
Lingua: ITALIANO
fricative bilabiali labiodentali dentali alveolari prepalatali palatali velari uvulari glottidali
sorde f s ∫
sonore: v z ʒ
Domande multiple
In quale delle seguenti parole è presente una nasale bilabiale?
a. Lana
b. Bandito
c. Monaco X [\'mɔ:nako]
In quale delle seguenti parole NON è presente un’ occlusiva alveolare so-
nora?
a. Tentativo X [tenta\\\'ti:vo]
b. Bandiera
c. Bendato
In quale delle seguenti parole NON è presente una fricativa alveolare sonora?
a. Sberla
b. Schivo X [\'ski:vo]
c. Sdegno
b. Scherzo X [\'skertso]
c. Sbocco
In quale delle seguenti parole NON è presente un’ occlusiva alveolare so-
nora?
a. Cocco X [\'kokko]
b. Bandito
c. Dado
b. Paglia X [\'paʎʎa]
c. Luce
b. Sciame X [\'ʃa:me]
c. Lusso
b. [ɲ] X [ɲ]
c. [ɳ]
b. [j] X [j]
c. [ɥ]
c. [ʃ]
b. [h]
c. [ɣ]
b. [Ι]
c. [e]
b. [u]
c. [ɔ] X [ɔ]
b. [e]
c. [Ι]
Domande libere
Fornite almeno 4 esempi di parole che iniziano con una consonante occlu-
siva bilabiale sonora in lingua italiana e almeno in altre due lingue a vostra
scelta.
Esempi di parole che iniziano con consonante occlusiva bilabiale sonora [b] in:
italiano: bacio [\\\'ba:ːʧo], balcone [bal\\\'ko:ne], bambino [bam\\\'bi:no], barattolo
[ba\\\'rattolo]
francese: brasserie [bʀa\\\'ˈsʀi], bout [bu], bœuf [bœf], bonjour [bõ\\\'ˈʒuʀ]
inglese: beauty [bjuːˈtΙ] , bear [beə] , blow [bləʊ], bite [baΙt]
spagnolo: bonito [boˈniːto], bolsa [ˈbolsa], bola [ˈboːla], bajo [ˈbaːxo]
russo: бить [bit ʲ] , брать [brat ʲ], бунт [bunt], бурда [burˈda]
tedesco: Backe [ˈbakə], baden [ˈba:dən], Bagger [ˈbagər], Bakterie [bakˈteːriə]
Fornite almeno 4 esempi di parole che iniziano con consonante fricativa la-
biodentale sonora in lingua italiana e almeno in altre due lingue a vostra
scelta.
Esempi di parole che iniziano con consonante fricativa labiodentale sonora [v] in:
italiano: vernice [ver\\\'ni\\\'ʧe] , vela [\\\'ve:la], voglia [\\\'voʎʎa], viaggio [\\\'viaddʒo]
francese: voici [vwa\\\'si], voir [vwaʀ], vouloir [vul\\\'waʀ], vie [vi]
inglese: vague [veΙɡ], vain [veΙn] , very[\\\'verΙ], violent [\\\'vaΙələnt]
russo: вот [vot], всегда [bseg\\\'da], видеть [bi\\\'det ʲ], внук [vnuk]
tedesco: Vase [\\\'va:zə], Velo [\\\'ve:lo], venetisch [ve\\\'ne:tΙʃ], Vene [\\\'ve:nə]
Fornite almeno 4 esempi di parole che iniziano con una consonante fricativa
postalveolare sorda in lingua italiana e almeno in altre due lingue a vostra
scelta.
Esempi di parole che iniziano con consonante fricativa postalveolare sorda [ʃ] in:
italiano: sciroppo [ʃΙ\\\'rɔppo], sceriffo [ʃe\\\'riffo], sciarpa [\\\'ʃarpa], sciame [\\\'ʃa:me]
francese: chère[ʃɛʀ], chouette [ʃwet], chou [ʃu], chauffer [ʃo\\\'fe]
inglese: sugar [ʃʊ:gər], shine [ʃaΙn], shy[ʃaΙ], shame [ʃeΙm]
russo: школа [\\\'ʃko:la], шить [ʃit ʲ], шрифт [ʃrΙft], шум [ʃum]
Fornite almeno 4 esempi di parole che iniziano con una consonante laterale
alveolare in lingua italiana e almeno in altre due lingue a vostra scelta.
Esempi di parole che iniziano con consonante laterale alveolare [l] in:
italiano: lana [\\\'la:na], liquido [\\\'li:kwido], lungo [\\\'lungo], largo [\\\'largo]
francese: limage[li\\\'maʒ], livrer [li\\\'vʀe], lapin[la\\\'pɛ], lavage [la\\\'vaʒ]
inglese: low [ləʊ] , light[laΙt] , lane [leΙn] , lake [leΙk]
russo: лов [lov], лишь [liʃ ʲ], лицо [li\\\'tso], лук [luk]
tedesco: Lache [\\\'laxə], laden [\\\'la:dən], Ladung [la:dʊŋ], lagern [la:gərn]
Fornite almeno 4 esempi di parole che iniziano con una consonante occlu-
siva alveolare sonora in lingua italiana e almeno in altre due lingue a vostra
scelta.
Esempi di parole che iniziano con consonante occlusiva alveolare sonora [d] in:
italiano: dente [\\\'dɛnte], dozzina [dod\\\'dzi:na], dado [\\\'da:do], dosso [\\\'dɔsso]
francese: devoir [dvwaʀ], dans [dã], droite [dʀwat], dès [dɛ]
inglese: done [dʌn], down [daʊn], drive [draΙv], drink [drΙɳk]
russo: дочь [dotʃ ʲ], дать [dat ʲ], два [dva], доклад [daklad]
tedesco: Dach [dax], dahin [da\\\'hΙn], dagegen [da\\\'ge:gən], Dame [\\\'da:mə]
FONETICA SOPRASEGMENTALE
Domande aperte
Spiegate in cosa consiste la differenza tra fonetica segmentale e sopraseg-
mentale e date un esempio di tratti di entrambe.
La fonetica segmentale studia l’articolazione dei singoli foni (es. il luogo e il modo di ar-
ticolazione di consonanti e vocali), mentre la fonetica soprasegmentale studia fenomeni
che sono al di sopra del singolo segmento e che riguardano l’intera sequenza (es. la lun-
ghezza, l’accento, la sillaba, l’intonazione, il tono).
Indicate brevemente in cosa consiste la dinamica prosodica e quali sono le
sue funzioni:
La dinamica prosodica consiste in un insieme di fenomeni ritmici e melodici che struttu-
rano il piano intonativo di una sequenza. Essa comprende la successione degli accenti
lessicali (stress) e frasali (accents) e il profilo melodico (tonale) della sequenza. Contri-
buisce a veicolare il ‘significato dell’enunciato’ attraverso la delimitazione di gruppi in-
formativi (unità tonali). Le funzioni principali sono: indicare la modalità dell’enunciato
(funzione grammaticale), focalizzare gli elementi più importanti del messaggio attra-
verso la messa in rilievo (prominenza; funzione testuale).
Descrivete brevemente i principali elementi prosodici delle lingue.
I principali elementi prosodici sono: l’accento (lessicale o di frase), il tono, l’intona-
zione, il ritmo, la velocità d’eloquio. L’accento consiste in una prominenza di una sillaba
sulle sillabe adiacenti e può essere di tipo dinamico (o intensivo) e melodico (o musi-
cale). Il tono è la variazione di altezza di una sillaba, che può avere (in alcune lingue)
carattere distintivo. L’intonazione è l’andamento tonale nella stringa (o enunciato) che
contribuisce a dare significato all’enunciazione. Il ritmo è l’insieme dei fenomeni che
avvengono sul piano temporale ed è costituito essenzialmente da alternanze regolari di
sillabe forti e deboli. La velocità d’eloquio è un altro fattore temporale che consiste nel
numero di sillabe prodotte nell’unità di tempo.
Spiegate cos’è una sillaba e come è strutturata al suo interno, facendo degli
esempi.
La sillaba è un’unità prosodica costituita da uno o più foni, agglomerati attorno ad un
nucleo di sonorità (ossia una vocale nella maggior parte delle lingue). La sillaba può
avere una testa (ossia una o più consonanti che possono precedere la vocale) e una coda
(ossia una consonante che può seguire la vocale). Le consonanti in testa e in coda si di-
spongono secondo alcuni principi generali: il principio della scala di sonorità, il principio
dell’incipit massimo.
Spiegate la differenza tra sillaba aperta e sillaba chiusa, fornendo almeno
un esempio.
Una sillaba è un’unità prosodica costituita da uno o più foni agglomerati intorno ad un
picco d’intensità, costituito da una vocale che da sola può essere il nucleo della sillaba.
Quando il nucleo è preceduto da un attacco, ossia la testa della sillaba, ma non ha coda
(non è seguito da altro materiale linguistico) avremo una sillaba aperta (es: [pa.ne]). Al-
trimenti, una sillaba è chiusa quando presenta una coda (es: [pas.ta]). Dunque, è aperta
se termina per vocale, chiusa se termina per consonante.
Che cos’è l’intonazione di frase e a cosa serve.
L’intonazione è un fenomeno soprasegmentale che distingue i vari tipi di frase. Una
frase dichiarativa avrà un andamento discendente; le frasi interrogative sì/no un anda-
mento ascendente; le interrogative di tipo “wh” un andamento mediamente ascendente.
Tuttavia, è solo l’ultima parte della frase, a partire dall’ultima sillaba tonica, ad essere
caratterizzata dall’intonazione. La parte restante ha lo stesso andamento in ogni frase,
ed è detta declinazione. Il punto in cui termina la declinazione ed inizia l’intonazione è
detto turning point.
Spiegate che cos’è la durata di un fono.
La durata di un fono riguarda l’estensione temporale della sua articolazione. La durata
di un suono può essere breve o lunga. Per esempio in italiano le vocali toniche non in
fine di parola e in sillaba aperta tendono ad essere più lunghe delle vocali atone (es.
[pa:pa]); le palatali [ʃ, ɲ, ʎ] e le affricate alveolari [ʦ ʣ] in posizione intervocalica o tra
una vocale e un’approssimante (es. [aʃ:a], [vits:io], [raɲ:o]) sono sempre lunghe. Nelle
trascrizioni, la durata maggiore di un fono, per le consonanti, è indicata o dal simbolo
[:] o dalla ripetizione del simbolo consonantico, oppure semplicemente dal simbolo [:],
per le vocali. Inoltre la durata di un fono può avere valore distintivo: es. [fa:to] vs.
[fat:o].
Spiegate cos’è \"la scala di sonorità intrinseca\" e a cosa serve.
La scala di sonorità va intesa come la classificazione dei suoni in base al loro grado di so-
norità (o apertura). Il valore massimo viene assegnato alle vocali e quello minimio alle
consonanti occlusive. La scala di sonorità permette definire la struttura e l’organizza-
zione dei suoni all’interno di una sillaba: il nucleo sillabico ha la massima sonorità (vo-
cale). Essa cresce nella testa sillabica man mano che ci si avvicina al nucleo e decresce
in coda sillabica man mano che ci si allontana dal nucleo.
1. Descrivete il fenomeno dell’intonazione e le sue funzioni.
L’intonazione è la complessiva dinamica melodica dell’enunciato. È dovuta a va-
riazioni di tono all’interno dell’enunciato (cioè di altezza o frequenza del suono).
Le principali funzioni dell’intonazione sono: indicare la modalità di frase (interro-
gativa, dichiarativa, imperativa, ecc..) o il valore pragmatico dell’enunciato, indi-
care i raggruppamenti sintattici e mettere in rilievo un elemento presente
nell’enunciato (topicalizzazione, focus).
Domande chiuse
Indicate quali consonanti in italiano sono sempre brevi.
In italiano sono sempre brevi le approssimanti[ j, w ], la fricativa [z] e le nasali [ ɱ , ɳ ].
1 9
p 2 dz 3 ʃ 4 f 5 θ 6 r 7 ɲ 8 u a
a. Mettete in ordine crescente i seguenti foni secondo la scala di sonorità:
c.
1 k 2 ts 3 ʃ 4 ɲ 5 j 6 u 7 ɛ 8 a
CCV x tra-ma
CV x le-go
V x a-mo
VC x al-tro
VCC
CCV
VC
C x la sillaba ha sempre un nucleo vocalico
CV
CCVC
CVCV x ci sono due vocali, quindi due nuclei, qundi sono due sillabe
b. Testo
1. occlusione
2. intensità XX
3. velo palatino
b. [i, u] [e, o]
b. [ m, n, ɲ, ɱ, ɳ ] [ l, ʎ ] XXX
b. Mare XXX
c. Andiamo
c. Pappa
Domande libere
Fornite degli esempi di parole contenenti solo sillabe aperte in italiano.
Dicesi sillaba aperta una sillaba priva di coda. Alcuni esempi di parole formate solo da
sillabe aperte, in italiano, sono: casa, mare, tara, bara, caro, filo.
Fornite esempi di parole contenenti sillabe sia chiuse che aperte in italiano.
Esempi di parole formate sia da sillabe chiuse che aperte: concavo, carpito, cervo, sal-
pare.
Fornite almeno due esempi di consonate palatale lunga [ʎ] in posizione in-
tervocalica o tra vocale e approssimante.
La consonante palatale [ʎ] in italiano è lunga quando si trova in posizione intervocalica o
tra vocale e approssimante.
Alcuni esempi: agli [aʎʎi] , egli [eʎʎi].
TRASCRIZIONE FONETICA
Domande aperte
Qual è la differenza che intercorre tra trascrizione fonetica e traslittera-
zione?
La trascrizione fonetica ricorre ai simboli dell’alfabeto fonetico al fine di rappresentare
la forma fonica di una parola, di un enunciato o di un fono. La traslitterazione consiste
invece nel rendere una data parola o enunciato in un sistema grafico differente rispetto
a quello di partenza. Ad esempio si parla di trascrizioni di parole greche o arabe (si-
stema grafico di partenza) in alfabeto latino (sistema grafico di arrivo). Nella traslittera-
zione non è il valore fonetico degli elementi grafici che viene tenuto in considerazione,
quanto piuttosto la corrispondenza tra le unità grafiche dei due sistemi presi in esame.
Domande chiuse
Illustrare i casi in cui nelle parole seguenti più lettere dell’alfabeto corri-
spondono ad un unico suono:
a. Sciocchi - sci, cch
b. Hanno visto - ha
c. Ignoranti -gn
b.
Porto-
gelo [dʒ] [ʒ] [g] [ʃ]
ghese:
b.
Porto-
gelo [dʒ] [ʒ] [g] [x]
ghese:
Domande multiple
Indicate quale è la trascrizione fonetica possibile: la maglietta buona
la.maʎ.ʼʎɛt.tab.ʼbwo.na
kon.te.ʼrɔf.fi.nad.ʼdje.tʃi
Domande libere
Scegliendo almeno due lingue, date la trascrizione fonetica delle se-
guenti parole:
a)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
fermer advice яблоко cosechar dezimal
b)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
engager fix здесь costillas Devise
a)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
[fɛʀ\'me] [əd\'va:is] [\'jablaka] [kose\'tʃa:r] [detsi\'ma:l]
b)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
[ɒga\'ʒe] [fiks] [zd\'ies] [kos\'ti:ʎas] [de\'vi:zə]
a)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
blanche balloon жду ofrecer Kachel
b)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
Salut name царь sanidad Magazin
a)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
[blɒʃ] [bə\'lu:n] [\'ʒdu] [ofre\'θer] [\'Kaxəl]
b)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
[sa\'ly] [neim] [tzar] [sani\'ða:ð] [maga\'tsi:n]
b)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
eau vision вижу hecho deutsch
a)
b)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
[o] [\'vi:ʒən] [\'vi:ʒu] [\'e:tʃo] [dɛΥtʃ]
b)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
Que finish мать sueño Sache
a)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
[dɒ] [\'bætl] [fa\'mi:lia] [\'aɣwa] [de:tsi\'gram]
b)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
[kə] [\'fΙ:nΙʃ] [matʲ] [\'swe:ɲo] [\'za:xə]
a)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
[mɒʒe] [\'haʊzΙs] [xərɐ\'ʃo] [deðuk\'θjon] [taxo\'me:tər]
b)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
[tɛʀ] [lʌv] [sɨn] [eskeˈleːto] [ˈvaːgən]
b)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
enfant brother бить forzar Tag
a)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
[swɛ] [seim] [pisʲmɐ] [estaˈθjon] [taˈblɛːt]
b)
Francese Inglese Russo Spagnolo Tedesco
[ɒfɒ] [ˈbrʌːðə] [bɨtʲ] [forˈθar] [taːk]
b)
Francese Inglese Spagnolo Tedesco
lumière thinking ecologìa sprachen
lymjƐr \'θɪŋkɪŋ ecologìa sprachen
FONOLOGIA
Domande aperte
Indicate in cosa consiste il fenomeno dell’assimilazione, fornendo degli
esempi.
L’assimilazione fa parte della fonetica soprasegmentale e rappresenta uno degli effetti
della coarticolazione. Si ha assimilazione vocalica o consonantica quando un modo o
luogo di articolazione viene esteso da un fono ad un altro, e più precisamente da un
fono a quello che lo segue (assimilazione progressiva) o da un fono a quello che lo pre-
cede (assimilazione regressiva). Nel primo caso potremmo avere, ad esempio, la sonoriz-
zazione del fono /s/ in /z/ nel plurale inglese dopo una consonante sonora. Un esempio
del secondo caso, invece, è la velarizzazione del suono /n/ in /ŋ/ se seguito da velare.
Spiegate la differenza tra fonetica e fonologia, fornendo qualche esem-
pio
La fonetica studia la sostanza dell’espressione, cioè i foni, che sono i suoni emessi con-
cretamente quando si parla e che sono variabili e sempre diversi. Siamo al livello di ciò
che Saussure chiamava “parole” e Chomsky “performance”. La fonologia studia i fonemi,
cioè le classi astratte di suoni sempre costanti, a cui vengono ricondotti i singoli foni, e
che sono la forma dell’espressione (siamo a livello di “langue” o “competenza”). Al li-
vello fonetico, quindi, appartengono gli allofoni, e, al livello fonologico, i fonemi. I vari
tipi di /r/ in italiano, per esempio, sono allofoni dello stesso fonema perché non servono
a ‘distinguere’ significati; /r/ ed /l/ invece sono fonemi diversi perché distinguono cop-
pie minime di parole (russo-lusso).
Spiegate cos’è il sistema fonologico di una lingua
Il sistema fonologico di una lingua rappresenta la classificazione dei suoni fatta da ogni
lingua a un livello astratto. In effetti, di tutta la sostanza fonica dell’espressione pro-
dotta dall’apparato fonatorio, ogni lingua sceglie un numero di suoni, chiamati a svol-
gere una funzione distintiva, vale a dire i fonemi. Quindi, il sistema fonologico rag-
gruppa i fonemi di una lingua, che si possono ricavare attraverso l’applicazione delle re-
gole di Trubeckoj: se due suoni di una lingua non possono scambiarsi tra loro senza pro-
vocare cambio di significato, sono fonemi diversi; se possono scambiarsi senza provocare
cambio di significato sono allofoni in variazione libera (non condizionati); se compaiono
sempre in posizioni diverse sono allofoni in distribuzione complementare (condizionati).
Indicate quali sono i criteri per distinguere un fonema da un fono (o allo-
fono.)
Un fonema si distingue da un allofono per il suo carattere distintivo a livello di sistema
(langue). Quindi, se due suoni distinguono coppie minime di parole (es:palla--panna)
sono fonemi, se invece danno solo origine a ‘pronunce’ diverse della stessa parola
(roma-ɾoma-ʁoma) sono allofoni di uno stesso fonema.
Spiegate la differenza tra fonema, fono e allofono, fornendo qualche esem-
pio.
Il fonema è la più piccola unità di II articolazione e non reca significato. Il fonema ap-
partiene al livello astratto della lingua, mentre il fono è la realizzazione concreta di un
fonema. L’allofono è una variante libera o combinatoria di un fonema, es. livello fonolo-
gico astratto /s/, livello fonetico concreto [s] e [z]. Le fricative alveolari sorde e sonore
sono le realizzazioni concrete del fonema italiano /s/, ma sono anche due allofoni di
uno stesso fonema.
Spiegate cosa sono gli allofoni in distribuzione complementare e datene un
esempio.
Gli allofoni sono varianti del fonema. Quando due suoni di una lingua, che sono simili dal
punto di vista articolatorio, non ricorrono mai nelle stesse posizioni, sono considerati va-
rianti combinatorie di uno stesso fonema, perché sono obbligati in una certa posizione, e
si dice siano in distribuzione complementare: es. fonema /s/, allofoni [s] davanti a con-
sonanti sorde ([stupido])e [z] davanti a consonanti sonore ([zdentato]).
Spiegate cos’è un fonema e cosa sono i tratti distintivi, fornendo almeno un
esempio.
Il fonema è un segmento fonico che non ha significato ma contribuisce a differenziare
dei significati, quindi ha valore distintivo (es. pena/pera). I tratti distintivi sono quelle
caratteristiche che contraddistinguono ogni fonema e che vengono usate dalle lingue per
la pertinentizzazione dei suoni a livello fonologico. Sono anche quei tratti che sono alla
base delle classificazioni articolatorie per modi e luoghi di articolazione. Per esempio ‘la
sonorità’ di un fono, la lunghezza, la labializzazione, ecc… sono tratti distintivi.
Date una definizione di “coppia minima” fornendo almeno un esempio in
italiano ed in una lingua straniera a vostra scelta
Una coppia minima è formata da due parole di significato diverso che differiscono per un
solo fonema (es. pala/palla, tanto/tasto, tanto/canto; in inglese, invece, [ʃip] e [ʃi:p]).
Il concetto di coppia minima è alla base di una delle 3 regole di Trubeckoj per ricono-
scere i fonemi di una lingua.
Spiegate la nozione di “pertinenza” in fonologia, fornendo degli esempi.
La nozione di pertinenza è operante a livello di classificazione linguistica. In fonologia si
riferisce alla scelta dei tratti in base ai quali vengono classificati i suoni del livello fone-
tico per creare il ‘sistema’ fonologico tipico di ogni lingua. Dal momento che questa
scelta è arbitraria, ogni lingua pertinentizza tratti diversi e costituisce perciò il proprio
sistema fonologico diverso da quello di altre lingue. Ad esempio, il francese sceglie di
pertinentizzare il tratto di nasalità delle vocali (presente a livello fonetico-coarticolato-
rio in molte lingue) costituendo un sistema a 16 vocali nel quale sono incluse, con carat-
tere distintivo, le vocali nasali.
Indicate le principali differenze tra il sistema fonologico dell’italiano e
quello di una lingua straniera a vostra scelta.
Il sistema fonologico di una lingua isola l’inventario di fonemi di una lingua. Ogni lingua
ritaglia autonomamente il proprio sistema fonologico. Il sistema fonologico italiano pre-
vede 30 fonemi (23 consonanti e 7 vocali). Il francese, invece, ritaglia differentemente
(ad es., prevede 16 fonemi vocalici, solo 2 fricative, nessuna affricata, benché presenti
la fricativa uvulare, assente in italiano).
Spiegate cos’e’ la lunghezza fonologica e come si manifesta foneticamente.
La lunghezza fonologica è un possibile tratto distintivo dei suoni di una lingua. Può ri-
guardare sia suoni vocalici che consonantici. Foneticamente si riferisce alla durata tem-
porale con cui sono realizzati i suoni, che possono essere lunghi (durata maggiore) o
brevi (durata minore). Se tali differenze fonetiche di durata danno luogo a fonemi di-
versi, e quindi a parole diverse, allora si parla di lunghezza fonologica. In quanto feno-
meno fonologico è dunque diverso da lingua a lingua. In italiano, per esempio, è la lun-
ghezza consonantica ad avere valore distintivo: due parole si differenziano per la pre-
senza di una consonante lunga o breve (es. [pa:pa] vs. [pap:a]); in inglese invece è la
presenza di vocali lunghe o brevi ad avere valore distintivo (es. [shIp] ‘nave’ vs. [shi:p]
‘pecora’).
Domande chiuse
Quale delle seguenti descrizioni si riferisce al fonema e quale al fono?
1. “[si tratta di] ogni suono che può essere prodotto dall’apparato fonatorio umano,
descrivibile in base a determinate caratteristiche articolatorie e acustiche.”
Breve dizionario di Linguistica, F. Casedei
FONO
2. “È un’ unità astratta portatrice di un certo valore nel sistema linguistico e che
può essere realizzata concretamente da suoni fisicamente diversi.”
Breve dizionario di Linguistica, F. Casedei
FONEMA
Domande multiple
La parola gotta (got + to) è un caso di:
Assimilazione totale progressiva
a glisser - gloser doubt - down motto - lotto afamar - afanar Vier - viel
b seul - tel owl - own collo - bollo loncha - lonja Kalb - Gelb
GRUPPO A
GRUPPO B
GRUPPO B
GRUPPO A
b. goccia / doccia
c. gialla / pialla
b. Giove / piove
d. calco / raglio
c. giaccio / caccio
d. calco / calcio
a. giallo/gallo
b. giostra/mostra XXX
c. giù/su
d. gesto/resto
b. muro/giuro
c. moglie/doglie XXX
d. mano/meno
Domande libere
Individuare almeno una coppia minima per ciascuna delle seguenti opposi-
zioni.
1. /n / /s/
2. /r / /s/
3. /r/ /m/
4. /a/ /o/
5. /m/ /s/
6. /r/ /l/
/k/ /t/
/n / /s/ (cane - case) [\'ka:ne] [\'ka:se]
/r / /s/ (pero - peso) [\'pe:ro] [\'pe:so]
/r/ /m/ (ratto - matto) [\'ratto] [\'matto]
/a/ /o/ (pazzo - pozzo) [\'pattso] [\'pottso]
/m/ /s/ (mito – sito) [\'mi:to] [\'si:to]
/r/ /l/ (pari - pali) [\'pa:ri] [\'pa:li]
/k/ /t/ (vasca – vasta) [\'vaska][\'vasta]
Individuare almeno una coppia minima per ciascuna delle seguenti op-
posizioni.
1. /n/ /r/
2. /d/ /z/
3. /l/ /s/
4. /l/ /n/
5. /d/ /r/
6. /f/ /t/
7. /t/ /ts/
/n/ /r/ (cono – coro) [\'ko:no] [\'ko:ro]
/d/ /z/ (vado – vaso) [\'va:do] [\'va:zo]
/l/ /s/ (limone – Simone) [li\'mo:ne] [si\'mo:ne]
/l/ /n/ (pelle – penne) [\'pɛlle] [\'pɛnne]
/d/ /r/ (dito – rito) [\'di:to] [\'ri:to]
/f/ /t/ (finto – tinto) [\'finto] [\'tinto]
/t/ /ts/ (pitta – pizza) [\'pitta][\'pittsa]
Individuare almeno una coppia minima per ciascuna delle seguenti opposi-
zioni.
1. / b / / p /
2. / ɲ / / ʎ /
3. / s / / r /
4. / dʒ / / tʃ /
5. / k / / t /
6. / g / / s /
7. / t / /s /
Formate una coppia minima con ognuna delle parole che seguono.
1. Rete
2. occhio
3. riccio
4. anno
Formate una coppia minima con ognuna delle parole che seguono.
1. sposa
2. pasto
3. bile
4. tra
5. sposa – spola [\'spɔ-:za][\'spɔ-:la]
pasto – tasto [\'pasto][\'tasto]
6. bile – pile [\'bi:le][\'pi:le]
7. tra – tre [\'tra][\'tre]
Trovate almeno 3 parole che formino coppia minima con le seguenti parole:
1. furbo
2. gesto
3. chino
4. maggio
5. porto
6. lancia
7. sere
8. furbo: turbo, furto, furba
9. gesto: mesto, gesta, lesto
10. chino: fino, chilo, vino
11. maggio: saggio, matto, masso
12. porto: porta, torto, posto
13. lancia: pancia, landa, lanci
14. sere: seme, pere, sete
Scegliendo almeno due lingue straniere, formate una coppia minima con
ognuna delle parole che seguono.
Francese Inglese Spagnolo Tedesco
1 Greffe 1 Bag 1 Vatio 1 Keller
2 Huile 2 Pack 2 Velar 2 mein
3 Père 3 Keep 3 Llano 3 Wand
4 Rouge 4 Vein 4 Caso 4 Mauer
5 Clou 5 While 5 Secado 5 Haus
6 Clou 6 Foot 6 Caza 6 Bild
7 Quoi 7 Mail 7 Lomo 7 Wagen
8 Raison 8 Lady 8 Mirar 8 Welle
9 Faible 9 Feel 9 Vender 9 Wonne
Individuare almeno una coppia minima per ciascuna delle seguenti opposi-
zioni.
1. /a/ /e/
2. /e/ /ɛ/
3. /d/ /f/
4. /l/ /s/
5. /k/ /d/
6. /k/ /p/
7. /b/ /l/
8. male - mele
9. pésca - pèsca
10. doglie - foglie
11. lana - sana
12. cado - dado
13. cane - pane
14. bava - lava
MORFOLOGIA
PRINCIPI GENERALI
Domande aperte
Indicate le caratteristiche principali e le differenze tra lingue di tipo fles-
sivo e lingue di tipo agglutinante.
Nelle lingue di tipo flessivo, come l’italiano e in generale le lingue romanze, le categorie
flessionali (tempo, modo, genere, persona…) sono in genere espresse da un’unica desi-
nenza (es. amare-amavo: modo, tempo, persona: “-avo”). Se la flessione è interna alla
parola, parliamo di introflessione. Nelle lingue di tipo agglutinante, come il turco, ogni
categoria flessionale presenta un elemento proprio per ogni categoria flessionale. Così,
se “adam“ (uomo) sarà reso al plurale con “adam-lar”, nel caso in cui, oltre al numero,
cambiasse anche il caso, ci sarebbe un’altra particella, oltre a quella del plurale, a desi-
gnare, ad es. un genitivo
a. (I) begin ‘(io) comincio’ / (I) began ‘(io) cominciai’ / begun ‘comin-
ciato’
INTROFLESSIVO
FUSIVO O FLESSIVO
allomorfia allomorfi
bellezza – bruttezza no
miseria – nobiltà no
altezza – bassezza no
rifiatare – rettificare no
utile - inutile no
padre - figlio no
regalare - ritornade no
allomorfia allomorfi
alto - basso no
freddo - caldo no
Qui di seguito sono elencate alcune forme verbali in swahili, con le loro tra-
duzioni in italiano. Segmentare in morfi ciascuna forma, ed elencare i morfi
individuati e il loro significato.
1. ninakusikiati sento
2. anawasikia li sente
3. unanisikia mi senti
4. anatusikia ci sente (= sente noi)
5. unawasikia li senti
6. ninamsikia lo sento (= sento lui)
7. ninakisikia lo sento (= sento ciò)
8. ninawasikiali sento
9. anakusikia ti sente
10. anamsikia lo sente (= sente lui)
+sikia sentire
ana+ terza persona singolare soggetto
+ku+ seconda persona singolare oggetto
+wa+ terza persona plurale oggetto
nina+ prima persona singolare soggetto
una+ seconda persona singolare soggetto
+ni+ prima persona singolare oggetto
+m+ terza persona singolare oggetto
+tu+ prima persona plurale oggetto
g. #perd+emmo#
#pre+destin+a+zion+e#
#cammin+a+v+amo#
#frigg+i+tric+e#
#and+a+tur+a#
#rid+er+anno#
#stor+ic+ist+a#
#mangi+on+a#
#in+fall+i+bil+ità#
#cav+a+tapp+i#
#par+a+lum+e#
h. #vinc+er+emo#
#anti+econom+ic+o#
#gratt+a+ciel+o#
#accend+i+sigar+i#
#im+mangi+a+bil+e#
In base ai nomi dei numerali ‘uno’, ‘due’ e ‘tre’, indicare quali tra le lingue
seguenti sono geneticamente imparentate:
Turco: bir – iki – üç
Kelo: lo:di - wa:ti – ede
Turkmeno: bir – iki - uch
Badaga: ondu – eradu - mu:ru
Azerbagiano: bir – iki – üç
Molo: le:di - wa:di - odo
Kannada: ondu – eraDu – muuru
Quale tra le seguenti lingue è meno coerente dal punto di vista tipolo-
gico:
a. Aramaico: Verbo-Oggetto, Preposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Ag-
gettivo
Norvegese: Verbo-Oggetto, Preposizioni, Genitivo-Nome, Aggettivo-
Nome
b. Ewe: Verbo-Oggetto, Posposizioni, Genitivo-Nome, Nome-Aggettivo
Malese: Verbo-Oggetto, Preposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Agget-
tivo
Norvegese
Ewe
Indicare quale delle seguenti lingue è meno coerente dal punto di vista ti-
pologico e indicare la ragione della propria scelta:
a. Bari: Verbo-Oggetto, Preposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Aggettivo
Estone: Verbo-Oggetto, Posposizioni, Genitivo-Nome, Aggettivo-Nome
b. Finnico: Verbo-Oggetto, Posposizioni, Genitivo-Nome, Aggettivo-Nome
Aramaico: Verbo-Oggetto, Preposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Agget-
tivo
c. Turkana: Verbo-Oggetto, Preposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Aggettivo
Zoque: Verbo-Oggetto, Posposizioni, Genitivo-Nome, Aggettivo-Nome
d. Cinese: Verbo-Oggetto, Posposizioni, Genitivo-Nome, Aggettivo-Nome
Albanese: Verbo-Oggetto, Preposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Agget-
tivo
e. Didinga: Verbo-Oggetto, Preposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Aggettivo
Ewe: Verbo-Oggetto, Posposizioni, Genitivo-Nome, Nome-Aggettivo
f. Albanese: Verbo-Oggetto, Preposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Agget-
tivo
Finnico: Verbo-Oggetto, Posposizioni, Genitivo-Nome, Aggettivo-Nome
g. Kanuri: Oggetto-Verbo, Posposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Aggettivo
Zapoteco: Verbo-Oggetto, Preposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Agget-
tivo
h. Sumerico: Oggetto-Verbo, Posposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Agget-
tivo
Hindi: Oggetto-Verbo, Posposizioni, Genitivo-Nome, Aggettivo-Nome
In base a queste forme, quale dei due ordini appare come non marcato in turco?
a) Testa + Modificatori/complementi
b) Modificatori/complementi + Testa XX
Domande multiple
In relazione agli esempi seguenti, a quale tipologia morfologica appartiene
l\'estone?
jalg {GAMBA}+{NOMINATIVO}+{SINGOLARE}
jala {GAMBA}+{GENITIVO}+{SINGOLARE}
a. isolante
b. agglutinante
c. flessivo XXX
d. incorporante
a. isolante
b. agglutinante XXX
c. flessivo
d. incorporante
a. isolante
b. agglutinante
c. flessivo XXX
d. incorporante
a. isolante XXX
b. agglutinante
c. flessivo
d. incorporante
a. isolante
b. agglutinante
c. flessivo XXX
d. incorporante
b. Agglutinante XXX
c. flessivo
d. incorporante
a. [ [ [ regolar] + ment ] +e ]
b. [ ri [ stor [ a [ zion ] e ] ] ]
c. [ [ [ [ ri [ stor ] a ] zion ] e ] ]
d. [ ri [ stor [ a ] zion ] e ]
b. [ in [ [ dividu [ a ] bil ] e ] ]
c. [ [ in ] divi ] du [ a [ bil [ e ] ] ]
b. [ [ im [ [ [ pareggi ] a ] bil ] e ] ]
c. [ [ [ im [ pareggi ] a ] bil ] e ]
b. [ luci [ [ datur ] a ] ]
c. [ lucid [ a ] [ tura ] ]
d. [ lucida [ tur [ a ] ] ]
b. [ [s + [pegni] ] + mento]
c. [s + [ [ pegni] + mento] ]
d. [s + [ [[ pegni] +] mento] ]
b. [ [ [ [ [fant]+a] +s]+ist]+ a]
c. [ [fantas] +ista]
a. [ [ [veloce] +ment]+ e]
c. [ [ [veloc]+e] +mente]
b. Preposizioni
d. Nome-Genitivo
a. corretta
b. scorretta XXX
Domande libere
Fare un esempio di calco e un esempio di prestito
calco: it. grattacielo – ing. skyscraper
prestito: stop, sport, bar…
MORFOLOGIA FLESSIVA
Domande aperte
Dare una definizione delle nozioni di “paradigma” e di “classi di flessione”.
Il paradigma è l'insieme delle forme flesse che un lessema appartenente a parti del di-
scorso variabili assume per esprimere distinti valori delle categorie grammaticali. Le
classi di flessione sono le suddivisioni in cui si raggruppano i lessemi appartenenti alle
parti del discorso variabili in una lingua. Si suddividono in coniugazioni e declinazioni.
Domande chiuse
Distinguere i casi di suppletivismo e quelli di allomorfia morfologicamente o
fonologicamente condizionata nei seguenti esempi:
1. ho - avevo
2. vengo - veniamo
3. va - andiamo
4. muoio - moriamo
5. è - siamo
6. esco – uscite
• Allomorfia: b, d
• Suppletivismo: a, c, e, f
Analizzare i paradigmi delle seguenti forme verbali dell\'italiano e stabilire
in base a quale fenomeno si riscontrano allomorfie al loro interno:
Andare Uscire Finire
vado esco finisco
vai esci finisci
va esce finisce
andiamo usciamo finiamo
andate uscite finite
vanno escono finiscono
La prima e la seconda persona plurale differiscono dalle altre in base alle classi di
partizione, un fenomeno di allomorfia non condizionata fonologicamente che riguarda
differenze fonologiche di varia entità nel paradigma del presente indicativo di alcuni
verbi italiani.
Esaminate i dati seguenti tratti dallo Isleta Zatopeco, una lingua parlata in
Nuovo Messico, e rispondete alle domande che seguono:
[temiban] io andai [mimiay] egli stava andando
[amiban] tu andasti [tewanban] io venni
[temiwe] io sto andando [tewanhi] io verrò
b. prefissi
c. suffissi
Separate dal tema nominale i suffissi che indicano genere maschile, femmi-
nile, neutro. Spiegate i motivi delle variazioni nella forma dei suffissi e indi-
cate quale processo fonologico è illustrato nei dati seguenti:
Il suffisso ha vocale lunga dopo tema con vocale corta. Il suffisso ha vocale corta dopo
tema con dittongo.
Dissimilazione.
Indicare gli elementi di coesione che compaiono nel sintagma nominale ‘il
mio libro preferito’.
Accordo tra il nome libro e i suoi modificatori (il; mio; preferito) .
Separate i morfemi che significano aspetto transitivo dai temi verbali che
sono usati per indicare aspetto intransitivo. Considerate le variazioni dei
temi e fornitene una spiegazione. Indicate quale processo fonologico è illu-
strato nei dati seguenti:
Domande multiple
Nel sintagma nominale italiano i bambini dispettosi la testa bam-
bini proietta il pacchetto morfemico {MASCHILE+PLURALE} sull'articolo e
sull'aggettivo. Questo fenomeno prende il nome di:
a. reggenza
b. controllo
c. accordo XXX
d. governo
Nel sintagma nominale italiano la mia maglia preferita la testa ma-
glia proietta il pacchetto morfemico {MASCHILE+SINGOLARE} sui propri
modificatori. Questo fenomeno prende il nome di:
a. reggenza
b. controllo
c. accordo XXX
d. governo
In quale dei seguenti gruppi di parole c'è una parola priva di morfi flessivi?
In quale dei seguenti gruppi di parole c'è una parola priva di morfi flessivi?
a. casa, città, porta XXX
In quale dei seguenti gruppi di parole c'è una parola priva di morfi flessivi?
a. largo, presto, tardo XXX
Delle due seguenti frasi quale esprime aspetto perfettivo e quale imperfet-
tivo?
Quando ero studente amavo la linguistica (e la amo ancora adesso)
a. perfettivo
b. imperfettivo XXX
Delle due seguenti frasi quale esprime aspetto perfettivo e quale imper-
fettivo?
Quando ero studente amavo la linguistica (e ora la detesto)
a. perfettivo XXX
b. imperfettivo
Delle due seguenti frasi quale esprime aspetto perfettivo e quale imper-
fettivo?
Ho già letto il libro
a. perfettivo XXX
b. imperfettivo
Delle due seguenti frasi quale esprime aspetto perfettivo e quale imper-
fettivo?
Sto mangiando la pizza
a. perfettivo
b. imperfettivo XXX
Delle due seguenti frasi quale esprime aspetto perfettivo e quale imper-
fettivo?
Ho già mangiato la pizza
a. perfettivo XXX
b. imperfettivo
Domande libere
Fare un esempio di realizzazione di forme flesse per sottrazione.
Realizzazione della forma maschile singolare degli aggettivi in francese a partire dal
femminile singolare:
Maschile Femminile
bon bonne
Scrivere una forma flessa e una parola derivata a partire dal lessema lavo-
rare.
es. forma flessa: lavoriamo, lavorai
parola derivata: lavoratore, lavorazione, lavorabile
Scrivere una forma flessa e una parola derivata a partire dal lessema la-
vare.
es. forma flessa: lavò, laveremo
parola derivata: lavatrice, lavaggio
Scrivere una forma flessa e una parola derivata a partire dal lessema gio-
care.
es. forma flessa: giocherai, giocavamo
parola derivata: giocatore, ingiocabile
Scrivere una forma flessa e una parola derivata a partire dal lessema maci-
nare.
es. forma flessa: macinavate, macineremo
parola derivata: macinazione, macinino
MORFOLOGIA DERIVAZIONALE
Domande aperte
Definire il concetto di Regola di formazione dei lessemi (RFL).
Le regole di formazione dei lessemi sono delle norme che si applicano a diverse classi
lessicali per la formazione di nuovi lessemi. Le RFL spiegano la capacità dei parlanti di
produrre nuovi lessemi. Ogni RFL non si applica indistintamente ad un qualsiasi lessema
esistente ma si applica a un dominio limitato di lessemi che vengono definiti “base”.
Una RFL non può applicarsi al di fuori della sua base.
Indicate quali sono i principali tipi di significato espressi dai suffissi deriva-
zionali dell’italiano.
Un suffisso come –aio, che è abbastanza produttivo, aggiunto ad un nome, forma un
nome che significa “persona che vende X”, dove X è il nome radice. Per esempio, li-
braio, benzinaio, lattaio. Il suffisso –bile permette di formare aggettivi deverbali che si-
gnificano “che si può X”, dove X è ciò che indica il verbo. Per esempio, comprensi-
bile, lavabile, predicibile. Il suffisso –tore, aggiunto ai verbi, permette di formare nomi
di professioni o nomi d’agente, come ricercatore, conduttore, amministratore, o agget-
tivi come risparmiatore, ammaliatore, ecc..
Domande chiuse
Individuare nella serie di parole che segue, in base a parametri morfologici,
l’intruso o gli intrusi spiegando le ragioni della propria scelta:
a. descrivere, destinare, deridere, decifrare, depistare, destreggiarsi
b. riscrivere, prevedere, superuomo, ricattare, ipergenerare, incorrere
c. rigirare, ripartire, ripensare, ricattare, riprendere, riservare
d. ragazzetto, soggetto, sacchetto, progetto,cerchietto, giardinetto
e. altura, mungitura, andatura, pesatura, bruttura, infarinatura
f. perfetta, piccoletta, maledetta, brunetta, vecchietta, furbetta
g. collana, collegare, coraggio,corresponsabile, colonna, contadino
b. Francese
Disgrace Nome -dis
Investigation Verbo –(a)tion
Colonnade Nome -ade
c. Spagnolo
Movible Verbo -ible
Simulación Verbo –(a)ciòn
Proverbial Nome -al
d. Tedesco
Empfindlich Verbo -lich
Stimmung Verbo -ung
Räumlich Nome -lich
a. Inglese
Possesive Verbo -ive
Leader Verbo -er
Safety Nome -ty
b. Francese
Rougir Agg -ir
Traducteur Verbo -teur
Agréable Verbo –(a)ble
c. Spagnolo
Encomiable Verbo –(a)ble
Hermandad Verbo -dad
Tramar Nome -ar
d. Tedesco
Lehrer Verbo -er
Trinkbar Verbo -bar
Arbeitlos Nome -los
b. Inglese
Freedom -dom
Brotherhood -hood
Faithfully -ly
c. Francese
Ménage -age
Notation -(a)tion
Fleuriste -iste
d. Spagnolo
Humanidad -idad
Escritura -(i)tura
Simpleza -eza
e. Tedesco
Nördilich -lich
Stimmung -ung
Zärtlichkeit -keit
b. Inglese
Immaturity in(m)-; -ity
Movement -ment
fashionable -able
c. Francese
Ménage -age
Méthodique -ique
Incommodité in-;-ité
d. Spagnolo
Meditación -(a)ciòn
Criminalidad -idad
Simpleza -eza
e. Tedesco
Freiheit -heit
Unterliegen unter-
Raucher -er
forno fornaio
banca banchiere
piano pianista
posta postino
guardabile *intervenibile
apribile *entrabile
mangiabile *uscibile
VERBI TRANSITIVI
b. Francese
rougir
traducteur
désacraliser
c. Spagnolo
encomiable
hermandad
tramar
d. favourite suffissazione –ite da verbo a aggettivo
leader suffissazione –er da verbo a nome
commitment suffissazione –ment da verbo a nom
es. individuabile:
1. individuo
2. individuare
3. individuabile
a. lavorazione
1. lavorare
2. lavorazione
b. inutilizzabile
1. utile
2. utilizzare
3. utilizzabile
4. inutilizzabile
c. inutile
1. utile
2. inutile
d. ospedalizzazione
1. ospedale
2. ospedalizzare
3. ospedalizzazione
e. autista
1. auto
2. autista
Domande multiple
Quale tra i seguenti è un caso di derivazione?
a. Città
b. Felice
c. Argomento
d. Velocità XXX
b. Invisibile
c. Indecente
d. Inglese XXX
b. Totalità
c. Contemporaneo XXX
d. Barista
b. Aggettivi deverbali
d. Nomi deaggettivali
b. Rivedere
c. Ricattare XXX
d. Reiterare
c. Nomi d'azione
d. Nomi di luogo
b. altezza – bassezza
c. libertà – calamità
d. caldo – fresco
In shona, lingua bantu centro-orientale, dal morfo lessicale legato komana
{RAGAZZO} si possono derivare le forme mukomana ragazzo, vakomana ra-
gazzi, kakomana ragazzino, tukomana ragazzini, zigomana ragazzone, ecc...
In base ad esse, si può dire che lo shona utilizza principalmente processi
morfologici di
a. prefissazione XXX
b. infissazione
c. suffissazione
d. composizione
Domande libere
Indicare la provenienza linguistica di lessemi italiani contenenti le sequenze
di fonemi /gm/ e /ps/ e fornire degli esempi.
Gli unici lessemi contenti tali gruppi fonetici sono derivati dal greco. Esempi di lessemi
che presentano queste sequenze sono Psicosi e Dogma.
Fornire tre esempi di parole italiane formate con suffisso derivazionale con
valore di agente.
Ad esempio insegnante, macellaio, tassista, bagnino, imbianchino
Fornire tre esempi di parole italiane con il suffisso -tà e esporne il signifi-
cato.
Ad esempio parità, felicità, libertà. Il suffisso deriva nomi indicanti qualità a partire da
aggettivi.
Indicate con l’aiuto di esempi i suffissi che servono a formare nomi astratti
in italiano e in un’altra lingua a vostra scelta.
Suffissi che in italiano formano nomi astratti sono ad esempio:
-zione (es. formalizza-zione; concretizza-zione);
-tà (es. varie-tà; capaci-tà; liber-tà; regolari-tà)
Suffissi che in inglese formano nomi astratti sono ad esempio: -tion (es. formula-tion;
communica-tion).
1. I suffissi che generalmente servono a formare nomi astratti sono ad esempio i suf-
fissi deverbali, che trasformano un verbo in nome. Esempi di suffissi in italiano
per formare nomi astratti sono : -ità ; -zione. In spagnolo: -ción (revolu-ción)
2. In italiano: bello > bellezza libero > libertà vero > verità lento> lentezza bello>
bellezza
3. In inglese: polite > politeness conscious > consciousness
Elencare almeno tre parole contenenti la base legata di origine latina -fugo.
Callifugo, vermifugo, ignifugo, centrifugo, etc.
Elencare almeno tre parole contenenti la base legata di origine latina frig-,
frigor-
Frigido, frigorifero, frigorifico, frigorigeno, etc..
COMPOSIZIONE
Domande aperte
Indicate secondo quali criteri possono essere classificati i composti.
I composti possono essere: endocentrici, esocentrici o dvandva. Gli endocentrici sono i
composti che hanno la testa. Ad esempio: capostazione, la testa è capo perché ha gli
stessi tratti semantici e categoriali dell’intero composto. Gli esocentrici sono i composti
che non hanno la testa, come:pettirosso, pellerossa, senzatetto, portalettere. Se infatti
proviamo ad analizzare senzatetto vediamo che né “senza” né “tetto” condividono le
caratteristiche dell’intero composto. “Senza” è una preposizione, mentre l’intero
composto è un nome [+] umano [+] maschile e “tetto” è un nome [-] umano [+]
maschile. I nomi dvandva, invece, sono i composti che hanno due
teste,come cassapanca e capomastro.
Domande chiuse
Indicare nei seguenti composti gli endocentrici (A) e gli esocentrici (B):
camposanto A
caposquadra A
cassaforte A
gentildonna A
pellerossa B
pescecane A
pettirosso B
portacenere B
Indicare nei seguenti composti gli endocentrici (A) e gli esocentrici (B):
scuolabus A
sottoaceto B
sottoscala B
uomoradar A
senzatetto B
trenomerci A
scala mobile A
lavapiatti B
Domande libere
Elencate almeno quattro composti italiani, indicando per ciascuno la cate-
goria lessicale dei costituenti ( V = verbo; N = nome; A = aggettivo; Avv =
avverbio; P = preposizione).
Buttafuori (V+Avv); manomettere (N+V); biancospino (Avv+N); sottopassaggio (P+N)
Domande chiuse
Spiegate perché la seguente sequenza di parole è ambigua: la cattura
La può essere o un articolo determinativo femminile singolare, o un pronome personale
clitico femminile singolare. Cattura può essere o un nome femminile singolare, o un
verbo all’indicativo presente di 3° persona singolare.
1. determinante – variabile
2. preposizione – invariabile
3. aggettivo – variabile
4. congiunzione – invariabile
5. determinante – variabile
6. avverbio – invariabile
7. pronome – invariabile
8. verbo – variabile