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Analisi Matematica I

Successioni e serie: materiale integrativo, spunti di


riflessione, esercizi.
Corso di laurea in Ingegneria Informatica. A.A. 2009-2010.
Abbiamo verificato a lezione la validità dei seguenti limiti
nn n!
lim = lim n = +∞.
n→+∞ n! n→+∞ e

Abbiamo inoltre affermato che le seguenti cinque successioni

an = loga (n) bn = nα cn = bn dn = n! e n = nn

tendono tutte a +∞ per n → +∞ (con a un arbitrario numero reale stret-


tamente positivo ma diverso da 1, con α un arbitrario numero reale stretta-
mente positivo e b un arbitrario numero reale strettamente maggiore di 1),
puntualizzando però come l’ordine in cui queste cinque successioni compa-
iono nello schema soprariportato rispecchi l’ordine (crescente) della velocità
con cui tali successioni tendono a +∞ per n → +∞.

Come si formalizza quanto appena detto? Basta ricorrere alla seguente


definizione.

Definizione 1. A. Una successione an di numeri reali (non necessariamen-


te positivi) si dice infinita per n → +∞ se il limite

lim an
n→+∞

esiste ed è uguale a +∞ o −∞.

B. Siano an e bn due successioni di numeri reali, infinite per n → +∞.

Caso 1. Supponiamo che esista il limite


an
lim .
n→+∞ bn
a. Se
an
lim = +∞
n→+∞ bn
oppure se
an
lim = −∞
n→+∞ bn
allora diremo che la successione an è un infinito di ordine superiore
rispetto alla successione bn per n → +∞.

1
b. Se invece
an
lim =0
n→+∞ bn
allora diremo che la successione an è un infinito di ordine inferiore ri-
spetto alla successione bn per n → +∞.

c. Se infine
an
lim = l ∈ R \ {0}
n→+∞ bn
allora diremo che le successioni an e bn sono infiniti dello stesso ordine
per n → +∞.

Caso 2. Se il limite
an
lim
n→+∞ bn

non esiste, diremo che le due successioni an e bn sono infiniti non con-
frontabili per n → +∞.

Esercizio 1. 1. Alla luce della definizione appena enunciata convincetevi


del fatto che le successioni an = nn e bn = n! sono due successioni infinite
per n → +∞. Si tratta di due infiniti confrontabili per n → +∞? In caso
affermativo, quale delle due successioni rappresenta l’infinito di ordine su-
periore per n → +∞?

2. La successione an = sin(n) è infinita per n → +∞? E la successione


n
bn = ?
sin(n) + 3

3. Verificare che le successioni


n n
an = e bn =
sin(n) + 3 sin(n) + 2

sono infiniti non confrontabili per n → +∞.

Torniamo di nuovo alle cinque successioni sotto esame poco fa

an = loga (n) bn = nα cn = bn dn = n! e n = nn .

Tutte e cinque le successioni sono infinite per n → +∞ e sono ordinate


in modo tale che, prese due successioni qualsiasi da questa stringa (e non
necessariamente vicine), quella che sta più a destra è un infinito di ordine
superiore (per n → +∞) rispetto a quella che sta più a sinistra nella stringa.

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Perchè quanto appena detto sia vero a tutti gli effetti, ci resta da dimo-
strare che (qualunque siano α ∈ (0, +∞), a ∈ (0, +∞) \ {1} e b ∈ (1, +∞)
risulti
loga (n)
lim =0
n→+∞ nα
e

lim n = 0.
n→+∞ b

Siete d’accordo?

Esercizio 2. Verificare che per ogni a ∈ (0, +∞) \ {1} e che per ogni
α ∈ (0, +∞) risulta
loga (n)
lim = 0.
n→+∞ nα
Svolgimento guidato. Step 1. Siano α ∈ (0, +∞) e a ∈ (0, +∞) \ {1}
fissati arbitrariamente.

Consideriamo la funzione

loga (x)
f (x) =

con x variabile in [1, +∞).

Siete d’accordo (è una banalità) sul fatto che per ogni numero naturale n ≥ 1
si abbia
loga (n)
f (n) = ?

Siete d’accordo (pensateci bene!) che se esiste il limite

lim f (x)
x→+∞

allora esiste anche il limite


loga (n)
lim
n→+∞ nα
e tali due limiti sono uguali?

Step 2. Proviamo a questo punto che

lim f (x) = 0.
x→+∞

Per calcolare il limite in esame ricorriamo al teorema di De L’Hospital (pos-


siamo farlo?).

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Vi ricordo che (per fissare una volta per tutte le notazioni sia ln(x) =
loge (x))
1 1
g(x) = loga (x) ⇒ g è derivabile in (0, +∞) e g 0 (x) = · per ogni x ∈ (0, +∞)
ln a x
e

h(x) = xα ⇒ h è derivabile in (0, +∞) e h0 (x) = αxα−1 per ogni x ∈ (0, +∞).

Lascio a voi il calcolo del limite

lim f (x)
x→+∞

con la cautela di distinguere i due casi (anche se il risultato sarà lo stesso):


α ∈ (0, 1) e α ≥ 1.
Esercizio 3. Seguendo lo schema dell’esercizio precedente, convincetevi del
fatto che per ogni α ∈ (0, +∞) e per ogni b ∈ (1, +∞) risulta

lim = 0.
n→+∞ bn

In particolare, fissati α e b arbitrariamente, definite anche questa volta


opportunamente la funzione ausiliaria f = f (x) e studiatene il limite per
x → +∞, ricorrendo al teorema di De L’Hospital e ricordando che

k(x) = bx ⇒ k è derivabile in (0, +∞) e k 0 (x) = ln(b)·bx per ogni x ∈ (0, +∞).

Quante volte in successione dovrete usare il teorema di De L’Hospital?


Esercizio 4. 1. Negli ultimi due esercizi ho fatto ricorso alle funzioni g, h, k
(ritrovatele). Verificate che le funzioni siano a tutti gli effetti derivabili in
(0, +∞) e che per le derivate valgano esattamente le formule da me proposte.

2. Alla luce di tutti i risultati conseguiti sulle cinque successioni della stringa
di prima, sapreste verificare (un solo passaggio!) che risulta per esempio
ln n
lim = 0?
n→+∞ n!

3. Questo quesito vale mezzo caffè. Abbiamo visto (esercizio 2) che se


f = f (x) è una funzione definita per esempio in [1, +∞) e se esiste il limite

lim f (x) = l ∈ R ∪ {±∞}


x→+∞

allora la successione
an = f (n)

4
ammette il limite per n → +∞. Non solo. Risulta proprio

lim an = l.
n→+∞

Vale anche il viceversa?

Ovvero, supponiamo di partire da una successione an tale che esiste il limite

lim an = l ∈ R ∪ {±∞}.
n→+∞

Sia f una generica funzione definita su [1, +∞) e tale che

f (n) = an

per ogni n ≥ 1 naturale.

Possiamo concludere che f ammette limite per x → +∞ e che questo limite


sia uguale a l? Dimostrare l’affermazione in caso affermativo, produrre un
controesempio (anche soltanto grafico) in caso negativo!
Vediamo come ve la cavate con i limiti di successioni.
Esercizio 5. Stabilire quali dei seguenti limiti esistono e quali no. In caso
affermativo calcolarli.
(−1)n
lim (−1)n , lim ((−1)n · n), lim , lim sin(n2 ),
n→+∞ n→+∞ n→+∞ n n→+∞

cos(n) + 1 √
lim √3
, lim n2 sin(n), lim ( n + sin n),
n→+∞ n n→+∞ n→+∞

e−n
lim .
n→+∞ sin(n) + cos(n) + 5

Esercizio 6. Studiare al variare del parametro reale k il limite per n → +∞


della successione
ekn
an = .
(n + 1)!
Esercizio 7. Calcolare i seguenti limiti di successioni
√ √ √
n3 − 1 n3 − 1 n2 + 1 − n3 + 3
lim , lim , lim √ ,
n→+∞ (n + 1)(n2 + 2n + 1) n→+∞ 2n + 100 n→+∞ 2 n3 + 1
cos(n) − n n4 + n! n! − 2nn
lim , lim , lim ,
n→+∞ n + sin(n2 ) n→+∞ 7n + n3 n→+∞ nn − n3
µ 3 ¶n µ 2 ¶√n
¯ (−1)n · n ¯
¯ ¯
n +1 2 n +n−2
lim , lim , lim ¯ ¯ ¯.
n→+∞ n4 + 3 n→+∞ n2 + 1 n→+∞ log2 (2n + e) ¯

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Esercizio 8. Un mezzo caffè a chi calcola il seguente limite
¶ln(n3 +1)
1 + ln(n3 )
µ
lim .
n→+∞ 3 ln(n)

Ricordiamo la seguente definizione.

Definizione 2. Due successioni almeno definitivamente (ovvero per n suf-


ficientemente grandi) non nulle, an e bn , si dicono asintoticamente equi-
valenti per n → +∞ se
an
lim = 1.
n→+∞ bn

In questo caso si scrive

an ∼ bn per n → +∞

Esercizio 9. Siano assegnate le seguenti tre successioni


√ √
n3 + 4n − 1 5n3 − 2n2 + 4 2n + 1 − 2n
an = p , an = , an = √ √ .
(2n5 + 1)(8n − 2) 10n2 + 3 2n + 1 + n

Determinare, se possibile, i valori di k ∈ R e di α ∈ R in modo che in


ciascuno dei tre casi si abbia
1
an ∼ per n → +∞.
k · nα
Ritroveremo a breve a lezione le seguenti notevolissime equivalenze asinto-
tiche (per n → +∞)
µ ¶ µ ¶ µ ¶
1 1 1 1 1 1
sin ∼ , tan ∼ , 1 − cos ∼ 2,
n n n n n 2n
µ ¶
1 1 1 1
e n − 1 ∼ , ln 1 + ∼ .
n n n
Esercizio 10. Provate a pensare a come si possa verificare la prima delle
equivalenze asintotiche appena elencate ovvero a dimostrare che

sin n1
¡ ¢
lim 1 = 1.
n→+∞
n

Suggerimento. Il limite
sin(x)
lim =1
x→0 x
potrebbe essere di qualche utilità?

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Esercizio 11. Spiegare (verificare) perchè la serie
+∞ µ ¶
X 1
sin
n
n=1

è una serie a termini strettamente positivi.

Esercizio 12. Verificare che la seguente serie a termini strettamente positivi


diverge a +∞
+∞ ¡ ¢3n2
X 1 + 2n1 2
¡ 1 ¢n .
n=1 2 +2
Suggerimento. Calcolare il limite per n → +∞ del termine generico della
serie assegnata!

Esercizio 13. Ricorrendo al criterio del confronto e del confronto asintoti-


co, verificare la convergenza della seguente serie a termini non negativi
+∞
X | sin(n2 )| + 3
√5
.
n=2 n6 − 1

Esercizio 14. Ricorrendo al criterio del confronto, dimostrare che la se-


guente serie a temini non negativi diverge a +∞
+∞
X ln(n)
.
n
n=3

Suggerimento. Evidentemente, avrete bisogno di minorare opportunamen-


te la succesione
ln n
an = ,
n
ricorrendo a una successione bn notevole per cui risulti divergente a +∞ la
serie
+∞
X
bn .
n=1

Esercizio 15. Verificare, ricorrendo al criterio del confronto, la convergenza


della serie
+∞
X ln n
.
n2
n=1

Suggerimento. Non è un esercizio facilissimo (a differenza del precedente),


ma non vi scoraggiate. L’idea (non banale) per risolverlo è la seguente.
Sappiamo che
ln n
lim =0
n→+∞ nα

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per ogni α > 0. Ne segue che (fissato α > 0) esiste sicuramente (per defi-
nizione del limite sotto esame) un indice naturale n̄ tale che per ogni n ≥ n̄
risulti
ln n
≤ 1 ⇐⇒ ln n ≤ nα .

Ora vi resta solo da scegliere intelligentemente α (e le scelte possibili so-
no infinite) in modo da poter applicare il criterio del confronto. A voi la
conclusione dell’esercizio quasi risolto.
Esercizio 16. Stabilire, usando i criteri del confronto e del confronto asin-
totico, il carattere delle seguenti serie
+∞ ¡ 1 ¢n +∞ +∞ +∞ √
3
X
2
X (3n + 1)2 X 3n − nn X n4 + 2
, √ , , .
4n + 1
p
n! 9n5 + 1 5 + 4 (n3 + 1)(2 + n5 )
n=1 n=1 n=1 n=1

Esercizio 17. Stabilire al variare del parametro α in R il carattere della


serie
+∞ µ ¶
X 1
sin .

n=1

I tre esercizi che seguono sono di natura teorica (sono o parzialmente risolti
o con suggerimenti comprensibili per portarli a termine). Chiederei a tutti
di provare a cimentarsi quanto meno sul primo degli esercizi che seguono.
Esercizio 18. Dimostrare il criterio del confronto per serie a termini non
negativi enunciato nella seguente forma.
Teorema 1. Siano an e bn due successioni di numeri reali non negativi tali
che
an ≤ bn per ogni numero naturale n ≥ 1.
Risulta allora
+∞
X +∞
X
1. bn converge ⇒ an converge
n=1 n=1
e
+∞
X +∞
X
2. an diverge ⇒ bn diverge.
n=1 n=1

Dimostrerò il punto 1 del teorema, lasciandovi per esercizio la dimostrazione


del punto 2.

Dimostrazione del punto 1. Denotiamo con sn la successione delle


somme parziali associata alla serie
+∞
X
an
n=1

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e con tn la successione delle somme parziali associata alla serie
+∞
X
bn .
n=1

Per ipotesi del punto 1 la serie


+∞
X
bn
n=1

converge ovvero esiste finito il limite

lim tn = T < +∞.


n→+∞

Cosa dobbiamo dimostrare? Dobbiamo provare che la


+∞
X
an
n=1

converge ovvero che (per definizione di convergenza di una serie) esista finito
il limite
lim sn .
n→+∞

Osserviamo (e qui entra in gioco l’ipotesi generale del teorema) che per ogni
n ≥ 1 risulta
sn ≤ tn ,
dal momento che per ogni n ≥ 1

sn = a1 + a2 + . . . + an−1 + an ≤ b1 + b2 + . . . + bn−1 + bn = tn .

Ne segue che (sappiamo che il limite a membro sinistro della seguente disu-
guaglianza esiste (perchè?); dobbiamo solo controllare che sia finito).

lim sn ≤ lim tn = T
n→+∞ n→+∞

e questo garantisce la convergenza della serie


+∞
X
an .
n=1

Sulla falsa riga di quanto appena visto, provate a dimostrare il punto 2 del
teorema.

Quesito: cosa cambia nella dimostrazione dei due punti del teorema, se si
sostituisce l’ipotesi

an ≤ bn per ogni numero naturale n ≥ 1

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con l’ipotesi
an ≤ bn per ogni numero naturale n ≥ n̄
per un qualche indice naturale n̄ > 1?
Esercizio 19. Anche questo, come preannunciato, è un esercizio teorico.
Si tratta della dimostrazione fuori programma (e sottolineo fuori program-
ma) del criterio del confronto asintotico per serie a termini strettamente
positivi. Non è necessario che la impariate, ma è sicuramente utile per alle-
narsi sulla logica dimostrativa di semplici enunciati matematici. Ricordiamo
l’enunciato del criterio del confronto asintotico.
Teorema 2. Siano an e bn due successioni di numeri reali strettamente
positivi. Se
an ∼ bn per n → +∞
ovvero se
an
lim =1
n→+∞ bn

allora le serie
+∞
X +∞
X
an e bn
n=1 n=1
hanno lo stesso carattere (o convergono entrambe (e mi raccomando non
necessariamente alla stessa somma) o divergono entrambe a +∞).
Dimostrare il teorema, seguendo i suggerimenti forniti.

Step 1. Prima di tutto concentratevi sull’unica ipotesi del teorema - l’equi-


valenza asintotica per n → +∞ delle successioni an e bn ovvero la validità
del limite
an
lim = 1.
n→+∞ bn

Cosa significa? Intuitivamente vuol dire che per n sufficientemente grandi i


numeri reali strettamente positivi
an
cn =
bn
si avvicinano al valore 1. Aiutatevi graficamente. Rappresentate la succes-
sione cn in modo opportuno sulla falsa riga di quanto visto a lezione.
In particolare, disegnate una striscia orizzontale, centrata in 1 (sull’asse ver-
ticale di un riferimento xOy nel piano reale) e avente per esempio ampiezza
1 (ovvero semiampiezza ² = 12 ).
Esiste sicuramente un indice n1 naturale tale che per ogni n ≥ n1 i punti che
avete rappresentato sono costretti a finire nella striscia di cui sopra ovvero
i numeri reali cn sono tali che per ogni n ≥ n1 si abbia
1 1 1 an 3 1 3
1− ≤ cn ≤ 1 + ⇐⇒ ≤ ≤ ⇐⇒ bn ≤ an ≤ an .
2 2 2 bn 2 2 2

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Step 2. La dimostrazione è praticamente conclusa. Lascio a voi spiegare
perchè le due serie
+∞
X +∞
X
an e bn
n=1 n=1
hanno lo stesso carattere.
Se la serie
+∞
X
an
n=1
converge, perchè converge la serie
+∞
X
bn ?
n=1

E se la serie
+∞
X
an
n=1
diverge, perchè diverge la serie
+∞
X
bn ?
n=1

Suggerimento. La disuguaglianza alla fine dello Step 1 vi permette di


ricorrere al...
Esercizio 20. Questo esercizio, solo apparentemente innocente, vale un
caffè intero. Siano assegnate due successioni non negative an e bn di
numeri reali tali che (n̄ ∈ N)

an ≤ bn per n ≥ n̄.

Sappiamo che (criterio del confronto) se la serie


+∞
X
bn
n=1

converge, allora converge anche la serie


+∞
X
an .
n=1

Se denotiamo con B la somma della serie


+∞
X
bn
n=1

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e con A la somma della serie
+∞
X
an ,
n=1

si potrebbe pensare che debba per forza di cose risultare A ≤ B.

Invece non è cosı̀! Ed ecco il quesito!

Vi chiedo (ed elargirò un solo caffè a chi fornirà per primo una soluzione
convincente) di esibire due successioni an e bn di numeri reali strettamente
positivi tali che siano verificate le seguenti condizioni

 Pan < bn per ogni n ≥ 5
+∞
n=1 bn converge P+∞ P+∞
la somma A della serie n=1 an è strettamente maggiore della somma B della serie n=1 bn .

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