5. Funzioni elementari
Funzione inversa:
Funzioni esponenziali
Logaritmiche
Funzioni trigonometriche ?
Valore assoluto ?
7. Proprietà di Archimede
∀ x ϵ R esiste n ϵ N tale che x < n
8. Principio di induzione
Se la condizione è vera per n deve essere vera anche per n+1, principio
induttivo
9. Disuguaglianza di Bernoulli (dim)
(1+x)^n ≥ 1+nx ∀x ≥ -1 ∀ n ϵ N
10. Numeri complessi
L’insieme C dei numeri complessi è l’insieme delle coppie ordinate (a,b) di
numeri reali munito delle operazioni di somma e prodotto definite nel seguente
modo:
scrive
Se risulta verificata la seguente condizione:
Corollari (dim…)
1.
2. allora a ≥ b
17. Teorema dei carabinieri (dim…)
Siano {an} n ϵ N, {bn} n ϵ N, {cn} n ϵ N tali che an a, bn a, cn a per n ∞
e
an ≤ bn ≤ cn
allora bn a
18. Teorema del confronto per limiti infiniti ?
19. Teorema del limite del prodotto di una successione limitata per un infinitesima
(dim…)
Se {an} n ϵ N è una successione limitata e {bn} n ϵ N è infinitesima allora {an * bn} n ϵ
N è infinitesima
20. Successioni monotone
Una successione si dice monotona se è:
-crescente o strettamente crescente
-decrescente o strettamente decrescente
21. Teorema di regolarità delle successioni monotone (dim…)
-Se una successione {an} n ϵ N è monotona allora ammette limite
-Se una successione {an} n ϵ N è monotona e ammette limite an è convergente
(ammette un limite finito)
22. Il numero di Nepero e la disuguaglianza di Nepero (dim…)
Disuguaglianza di Nepero
Sia f(x) una funzione definita in un intervallo I ⊂ R e sia x0 ϵ I. Si dice che f(x) è
continua in x0 se lim f(x) per x x0 = f(x0) ovvero se per ogni ℇ >0 esiste δ > 0
tale che se x ϵ I verifica |x-x0| < δ allora |f(x)-f(x0)| < ℇ .
Sia f(x) funzione continua nell’intervallo [a,b]. Allora f(x) assume tutti i valori
compresi tra f(a) e f(b).
44. Secondo teorema dei valori intermedi (dim…)
Sia f(x) una funzione continua e non costante in un intervallo I ⊆ R. Allora f(x)
assume tutti i valori strettamente compresi tra inf f(x) e sup f(x), con x ϵ I
Si f(x) una funzione continua nell’intervallo chiuso e limitato [a,b]. Allora f(x)
ammette massimo e minimo in [a,b]: esistono xm, xM ϵ [a,b] tali che f(xm) ≤ f(x) ≤
f(xM) per ogni x ϵ [a,b].
Sia f(x) funzione continua nell’intervallo chiuso e limitato [a,b]. Allora f(X)
assume tutti i valori compresi tra min f(x) e max f(x), appartenenti ad [a,b]
Sia f(x) funzione continua e iniettiva ni [a,b]. Allora la funzione inversa f -1(x) è
funzione continua nell’intervallo di estremi f(a) e f(b).
Calcolo differenziale
51. Definizione di derivata, derivata destra, derivata sinistra
Sia f(x) una funzione definita in un intervallo aperto I ⊆ R. Si dice che f(x) è
derivabile nel punto x0 ϵ I se esiste finito il limite per x x0 del rapporto
f ( x) ⎯ f ( x0 )
incrementale . tale limite verrà detto derivata di f(x) nel punto x0
x⎯x 0
df
denotato con f ’(x0) o alternativamente con i simboli D f (x0) o (x0):
dx
Sia f(x) funzione definita in un intervallo aperto I e sia x0 ϵ I. Diremo derivata
destra di f(x) in x0 il limite, se esiste finito,
Possiamo pensare alla derivata con a una misura della pendenza del grafico di
f(x) nel punto Po.
(spiegazione
libro)
Sia f(x) una funzione definita in un intervallo aperto I ⊆ ℝ, si dice f(x) che è
differenziabile nel punto x0 ∈ I se esiste una costante A ∈ ℝ tale che:
Tale formula può essere letta dicendo che il polinomio P(x) = f(x0)+ f ’(x0)(x -
x0), che ha per grafico la retta tangente al grafico di f(x) in x0, approssima f(x) a
meno di un errore trascurabile rispetto a x⎯x0 per x→x0. Inoltre dal teorema del
differenziale abbiamo che P(x) è l’unico polinomio di grado minore o uguale a 1
con P(x0) = f(x0) che approssima f(x) a meno di un errore trascurabile rispetto a
x⎯x0.
I punti di non derivabilità di una funzione sono i punti del dominio in cui non è
definita la derivata della funzione, e possono essere di tre tipi: punto angoloso,
punto di cuspide, punto di flesso a tangente verticale.
In generale, data una funzione f(x) continua in x0, diremo che x0 è un punto
angoloso per f(x) se esistono f ‘± (x0) ma sono diverse.
In generale data una funzione f(x) continua in x0, diremo che x0 è una cuspide
per f(x) se esistono limiti
Data una funzione f(x) continua in x0, diremo che x0 è un punto a tangente
verticale per f(x) se esiste il limite
Ma è infinito.
Sia f(x) derivabile in x0 e sia g(y) derivabile in f(x0) allora g(f(x)) è derivabile e
(g(f))’ (x0) = g’ (f(x0)) ∙ f ’(x0)
Si x0 ∈ domf
Diremo che x0 è un punto di massimo relativo per f se esiste Iδ (x0) tale che
∀x ∈ domf ∩ Iδ(x0) f(x) ≤ f(x0)
f(x0) è detto massimo relativo
Minimo relativo invece se f(x0) ≤ f(x0)
Sia f definita in [a,b] e sia x0 un punto o minimo relativo per f interno ad [a,b]. se
f è derivabile in x0, allora f ‘ (x0) = 0
65. Teorema di Rolle (dim…)
Criterio di convessità
Sia f(x) funzione derivabile nell’intervallo aperto I ⊆ ℝ. Allora f(x) è convessa in I
se e solo se f ’(x) è crescente in I
Funzione integrabili
76. Integrale di Riemann
Data una funzione f(x) limitata e non negativa in un intervallo [a,b] ⊂ ℝ. Una
partizione P di [a,b] è un insieme ordinato di (n+1) punti, n ∈ N
a = x0<x1<x2<…<xn⎯1<xn = b
P = {a,b} = {x0, x1, x2, … , xn} [xk⎯1, xk] k ∈ {1,…,n}
mk = inf {f(x) : x ∈ [xk⎯1, xk]}
Mk = sup {f(x) : x ∈ [xk⎯1, xk]}
mk ≤ Mk ∀ k ∈ {1, … , n}
mk , Mk ∈ ℝ ∀ k ∈ {1, … , n}
n
s(P) = ∑ mk (x k ⎯ x k ⎯ 1)
k=1
77. Criterio di integrabilità (dim…)
xb
Sia f ∈ C([a,b]). Allora F(x) = ∫ f ( t ) dt è
a
Derivabile e F’(x) = f(x) ∀x ∈ (a,b)
Data una funzione continua f(x) nell’intervallo [a,b], si dice integrale indefinito di
f(x) in [a,b] l’insieme di tutte le primitive di f(x) in [a,b]. indicheremo tale
insieme con il simbolo
Integrali impropri
88. Integrali impropri su domini limitati: definizioni
Data una funzione continua f(x) in [a,b), diciamo integrale improprio di f(x) in
[a,b) il limite, se esiste
c
c→b −¿
∫ f ( x ) dx
a
lim ¿
¿
b b b
Se ∫ g ( x ) dx converge allora ∫ f ( x ) dx converge mentre se ∫ f ( x ) dx
a a a
b
diverge allora anche ∫ g ( x ) dx diverge.
a
∫ f ( x ) dx è convergente.
a
Data una funzione f(x) continua in [a, +∞), si dice integrale improprio di f(x) in
[a, +∞) il limite, se esiste
b
lim
b →+∞ a
∫ f ( x ) dx
+∞
E denoteremo tale limite con ∫ f ( x ) dx .
a
Siano f(x) e g(x) funzioni continue nell’intervallo [a, +∞) tali che
0≤ f(x) ≤ g(x) per ogni x ∈ [a, +∞)
+∞ +∞
Se ∫ g ( x ) dx è convergente allora ∫ f ( x ) dx è convergente
a a
+∞ +∞
Se ∫ f ( x ) dx è divergente allora ∫ g ( x ) dx è divergente
a a
+∞
Sia f(x) funzione continua in [a,+∞). Se l’integrale ∫ f ( x ) dx converge ed esiste
a
ed esiste il limite lim f(x) per x→+∞, allora tale limite è nullo.
+∞ +∞
Se ∫ ¿ f ( x ) ∨dx è convergente allora ∫ f ( x ) dx è convergente
a a
n
sn= a1+a2+…+an= ∑ ak
k=1
+∞
Se la serie ∑ an converge allora la successione (an) n∈N è infinitesima.
n=1
Sia f(x) una funzione continua non negativa e decrescente in [1, +∞). Allora
posto f(n)=an per ogni n ∈ N , risulta
+∞ +∞
∑ a n è convergente≤¿ ∫ f ( x ) dx è convergente
n=1 1
¿ an ∨¿ +∞
Se la serie
+∞
∑¿
converge allora la serie ∑ an converge
n=1
n=1