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QUARTA SETTIMANA
Indichiamo con R̃ = R ∪ {−∞, +∞}. Per ogni x0 ∈ R̃, sia Ix0 un intorno di x0 che
assumeremo essere:
(1) se x0 ∈ R allora Ix0 è un intervallo centrato in x0 del tipo Ix0 = (x0 −r, x0 +
r) con r > 0;
(2) x0 = +∞ allora Ix0 è una semiretta destra del tipo Ix0 = (M, +∞) con
M > 0;
(3) x0 = −∞ allora Ix0 è una semiretta sinistra del tipo Ix0 = (−∞, −M ) con
M > 0.
∃Ix0 : Ix0 ⊂ A
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LIMITI DI FUNZIONI
Proof. P.N. (⇒) Sappiamo che lim f (x) = l dobbiamo far vedere che ∀(xn )n ⊂
x→x0
A, xn → x0 , risulta f (xn ) → l. Fisso allora una successione (xn )n ⊂ A, che tende a
x0 . Quindi abbiamo che
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Viceversa:
Da questo teorema ereditiamo gratuitamente tutti i teoremi sui limiti visti per le
successioni, che qui andiamo a riscrivere:
allora l ≤ l’.
allora l ≥ 0 (l ≤ 0).
Ossia, se una funzione ammette limite, allora anche il valore assoluto della
funzione ha limite e il limite del valore assoluto è uguale al valore assoluto
del limite.
Theorem 10.
• Il limite di una somma di due funzioni che hanno limiteè uguale alla somma
dei limiti purché non si pervenga ad una forma indeterminata.
• Il limite di un prodotto di due funzioni che hanno limiteè uguale al prodotto
dei limiti purché non si pervenga ad una forma indeterminata.
• Il limite di un quoziente di due funzioni che hanno limite è uguale al quoziente
dei limiti purché non si pervenga ad una forma indeterminata.
Assumendo le seguenti convenzioni sulle operazioni:
• Somma: (∀a ∈ R)
+∞ + a = +∞, −∞ + a = −∞, +∞ + ∞ = +∞, −∞ − ∞ = −∞
forma indeterminata: +∞ − ∞
• Prodotto: (∀a 6= 0)
∞ · a = ∞, ∞ · ∞ = ∞, rispettando le regole dei segni
forma indeterminata: ∞ · 0
• Quoziente: (∀a 6= 0)
a a 0 ∞ ∞ 0
= ∞, = 0, = 0, = ∞, = ∞, = 0, rispettando le regole
0 ∞ a a 0 ∞
dei segni
0 ∞
forme indeterminate: e
0 ∞
Risulta:
se α > 0 lim xα = +∞ lim xα = 0
x→+∞ x→0
se q > 1 lim q x = +∞ lim q x = 0
x→+∞ x→−∞
lim log x = +∞ lim log x = −∞
x→+∞ x→0
• Infiniti
Una funzione f : A → R, A ⊂ R, x0 ∈ A0 è un INFINITO, per x → x0 se
lim f (x) = +∞ o lim f (x) = −∞.
x→x0 x→x0
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• Confronto di infiniti
0
f, g : A → R, A ⊂ R, x0 ∈ A , infiniti per x → x0 , risulta:
Date due funzioni
∞
⇒ f (x) è un infinito di ordine superiore rispetto a g(x)
0 ⇒ f (x) è un infinito di ordine inferiore rispetto a g(x)
f (x)
lim =
x→x0 g(x)
k 6= 0 ⇒ f (x) e g(x) sono infiniti dello stesso ordine
⇒ f (x) e g(x) non sono confrontabili
@
Nel caso in cui f (x) e g(x) sono infiniti dello stesso ordine per x → x0 ,
f (x)
ovvero lim = k 6= 0, allora diciamo che la funzione f (x) è asintotica
x→x0 g(x)
a k · g(x), e scriviamo f (x) ∼ k · g(x), per x → x0 .
Sussiste la seguente scala gerarchica fra infiniti (da quello di ordine superiore
a quello di ordine inferiore), per x → +∞.
oppure
x
1
lim
1+ = e.
x→−∞ x
Viene utilizzato come limite notevole nella forma indeterminata: 1+∞ o
1−∞ nel senso che, se lim A(x) = +∞(−∞), allora:
x→x0
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A(x)
1
lim 1+ = e.
x→x0 A(x)
• Infinitesimi
Una funzione f : A → R, A ⊂ R, x0 ∈ A0 è un INFINITESIMO, per x → x0
se lim f (x) = 0.
x→x0
• Confronto di infinitesimi
Date due funzioni f, g : A → R, A ⊂ R, x0 ∈ A0 , infinitesimi per x → x0 ,
risulta:
0
⇒ f (x) è un infinitesimo di ordine superiore rispetto a g(x)
∞
⇒ f (x) è un infinitesimo di ordine inferiore rispetto a g(x)
f (x)
lim =
x→x0 g(x)
k 6= 0 ⇒ f (x) e g(x) sono infinitesimi dello stesso ordine
⇒ f (x) e g(x) non sono confrontabili
@
Nel caso in cui f (x) e g(x) sono infinitesimi dello stesso ordine per x → x0 ,
f (x)
ovvero lim = k 6= 0, allora diciamo che la funzione f (x) è asintotica
x→x0 g(x)
a k · g(x), e scriviamo f (x) ∼ k · g(x), per x → x0 .
• “o”piccoli
Diremo che f (x) è un “o”piccolo di g(x) per x → x0 e si scrive f (x) =
o(g(x)) se f (x) è un infinitesimo di ordine superiore rispetto a g(x), ossia
f (x)
lim = 0.
x→x0 g(x)
Ai fini del calcolo di limiti è utile la seguente tabella sulle proprietà degli
“o”piccoli, quando x → 0.
(1) o(xn ) + o(xn ) = o(xn )
o(xn ) + o(xn )
(Si prova mostrando che lim = 0. Infatti:
x→0 xn
o(xn ) + o(xn ) o(xn ) o(xn )
lim = lim + = 0 + 0 = 0).
x→0 xn x→0 xn xn
(2) o(a · xn ) = o(xn ), a ∈ R
o(a · xn )
(Si prova mostrando che lim = 0. Infatti:
x→0 xn
o(a · xn ) o(a · xn ) a · xn
lim = lim · = 0 · a = 0).
x→0 xn x→0 a · xn xn
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