Sei sulla pagina 1di 12

Limiti di funzione

Distanza euclidea
d(x1 , x2 ) = ∣x1 − x2 ∣, ∀x1 , x2 ∈ R

Intorno
Sia x0 ∈ R e ϵ > 0. Un intorno di x0 di raggio epsilon è l'insieme
Bϵ (x0 ) = {x ∈ R : ∣x − x0 ∣ < ϵ} = {x − ϵ, x + ϵ}
Come sono fatti questi intorni di x0 ? Sono intervalli centrati in x0 larghi 2ϵ con
raggio (semiampiezza) ϵ

Operazioni in R∗
∀x ∈ R
 x + (+∞) = +∞ (idem -infinito)
 +∞ + ∞ = +∞ (idem -infinito)
 x ∗ (+∞) = dipende da x (si mantengono le proprietà del segno)
x
 +∞ =0

Intorno di ∞
Un intorno di +∞ è un intervallo del tipo (a, +∞] con a ∈ R∗ ∖ {+∞}
Un intorno di −∞ è un intervallo del tipo [−∞, b) con b ∈ R∗ ∖ {−∞}

Limite di f(x) in x0
Se ogni volta che x appartiene ad un intorno di x0 la f(x) appartiene ad un
intorno di un valore L. allora il limite di f(x) che tende a x0 è L

Punto di accumulazione
Sia allora E ⊆ R∗
Un punto x0 ∈ R∗ si dice punto di accumulazione per E se ∀U(x0 ) intorno di
x0 si ha che:
(U(x0 ) ∖ {x0 }) ∩ E =
∅

Limiti di funzione 1
(comunque scelgo un intorno di x0 , questo deve contenere almeno un
elemento diverso da x0 !

Oss: un punto di accumulazione per E può non appartenere a E

Punto isolato
Un punto x0 ∈ E si dice punto isolato di E se esiste almeno un intorno U di x0
che intersecato con E è soltanto il punto x0 :

∃U(x0 ) ∩ E = {x0 }

Esercizi punti accumulazione e isolati (pag. 79

Topologia di R
Sia E ⊆ R. Un elemento x ∈ R si dice:
 punto interno a E se esiste un suo intorno Bϵ (x) contenuto in E

 punto esterno a E se è punto interno a E c (complementare di E

 punto di frontiera per E se non è interno nè esterno a E

Gli insiemi:

∂E = {x ∈ R : x ˋe punto di frontiera per E } (frontiera)


E = E ∪ ∂E (chiusura)
Osservazione: E ⊆ R è chiuso ↔ E = E ∪ ∂E
E̊ = {x ∈ R : x ˋe punto interno a E} (interno)
si dicono rispettivamente frontiera, chiusura e interno di E

Osservazione: se x0 ∈ ∂E allora ∀Bϵ (x0 ) intorno di x0 ci sono sempre sia


punti di E che punti di E ϵ

Insiemi aperti e chiusi


Un insieme E ⊆ R è "aperto" se tutti i suoi punti sono punti interni
Un insieme E ⊆ R è "chiuso" se il suo complementare è aperto

Caratterizzazione dei chiusi:

Limiti di funzione 2
Un insieme E ⊆ R è chiuso ↔ E contiene tutti i suoi punti di
accumulazione

Un insieme E ⊆ R è chiuso ↔ E contiene tutti i suoi punti di frontiera


Un punto isolato è sempre di frontiera

Teorema: Sia E ⊆ R un insieme non vuoto, chiuso e limitato → allora esistono


min E e max E

Esempi:

Gli intervalli [a, b], [a, +∞), (−∞, b], (−∞, +∞) sono chiusi

Gli intervalli [a, b) e (a, b] non sono aperti nè chiusi

Esercizi - Insiemi aperti o chiusi (pag. 82

Caso particolare (−∞, +∞)


Questo intervallo è sia aperto che chiuso: il suo complementare è l'insieme
vuoto, e l'insieme vuoto si considera sia aperto che chiuso

Gli unici insiemi che sono contemporaneamente sia aperti che chiusi sono
(−∞, +∞) e ∅
Se A, B ⊆ R sono due insiemi aperti e consideriamo la loro intersezione e la
loro unione, questi saranno ancora due insiemi aperti

Se A, B ⊆ R sono due insiemi chiusi allora anche la loro intersezione e la loro


unione saranno due insiemi chiusi

Limiti di funzione
Sia X ⊆ R e sia f : X → R una funzione
Sia inoltre x0 ∈ R∗ un punto di accumulazione per il dominio X.
Allora L ∈ R∗ si dice limite di f per x che tende ad x0 e si scrive:

Limiti di funzione 3
se per ogni intorno V di l, f(x) ∈ V definitivamente per x → x0
Oss: x0 punto di accumulazione per X garantisce che (U(x0 ) ∖ {x0 }) ∩ X =
∅

Per poter calcolare il limite a +∞ di una funzione il dominio deve essere


illimitato superiormente.
Per poter calcolare il limite a −∞ di una funzione il dominio deve essere
illimitato inferiormente

In generale il limite può essere calcolato solo per punti di accumulazione


della funzione

DEF Sia f: X → R, X ⊆ R, una funzione e sia x0 ∈ R∗ un punto di


accumulazione per X. Allora si dice che f verifica P definitivamente per x →
x0 se ∃U(x0 ) intorno di x0 tale che f verifica la proprietà P , ∀x ∈ (U(x0 ) ∖
{x0 } ∩ X

DEF Sia f : X → R una funzione. Un numero M ∈ R si dice massimo locale


di f se ∃x0 ∈ X, U(x0 ) ⊆ X tali che f(x0 ) = M ≥ f(x) ∀x ∈ U(x0 ). Un
numero m ∈ R si dice minimo localedi f se ∃x1 ∈ X e U(x1 ) ⊆ X tali che
f(x1 ) = m ≤ f(x1 ) ∀x ∈ U(x1 )

: X ⊆ R → R una funzione e sia x0 ∈ R∗


Teorema (unicità del limite): Sia f
un punto di accumulazione per X. Allora, se esiste lim f(x) = L ∈ R∗ , tale
x→x0
valore L è unico

DEF sia f: X → R, x ∈ R una funzione e sia x0 ∈ R. x0 è un punto di


accumulazione destro (sx) per X se x0 è un punto di accumulazione per X ∩
(x0 , +∞)
DEF Sia f : X → R, x ⊆ R una funzione e sia x0 ∈ R un punto di
accumulazione destro (sx) per il dominio. Allora L ∈ R∗ si dice limite destro
(sx) di f per x → x0 e si scrive lim f(x) = L
+
x→x0

Proprietà elementari dei limiti

Limiti di funzione 4
Se lim f(x) = L1 e lim g(x) = L2 e L1 , L2 ∈ R e x0 ∈ R∗ è un punto di
x→x0 x→x0
accumulazione per entrambi i domini, allora:

 lim cf(x) = cL1 ∀c ∈ R


x→x0

 lim (f(x) + g(x)) = L1 + L2


x→x0

 lim f(x)g(x) = L1 L2
x→x0
1 1
 lim g(x)
= L2
=0
se L2 
x→x0
f (x) L1
 lim = se L2 =
0
x→x0 g(x) L2

Teorema di permanenza del segno


Sia f : X → R, x ⊆ R una funzione e sia x0 ∈ R∗ punto di accumulazione per
X

Se l ∈ R∗ è tale che lim f(x) = l > 0 allora f(x) > 0 definitivamente per
x→x0
x → x0
Ciò significa che ∃U(x0 ) tale che ∀x ∈ (U(x0 )) ∖ {x0 }) ∩ X, f(x) > 0
Oss: il viceversa non è vero. Quindi non è vero che se f(x) > 0 per x → x0
allora anche il limite lim f(x) = L > 0
x→x0

Oss: grazie alle proprietà che abbiamo visto prima siamo in grado di calcolare
alcuni limiti senza utilizzare la definizione
Oss: data una funzione f(x) = xα ci sono 3 possibilità:
f(x) non esiste per x < 0
f(x) è definita anche per x < 0 e il suo grafico è simmetrico rispetto
all'asse y

f(x) anche per x < 0 e il suo grafico simmetrico rispetto all'origine

Teorema del confronto


Siano f, g, h tre funzioni da X in R, X ⊆ R e sia x0 ∈ R∗ punto di
accumulazione per x

Limiti di funzione 5
Se f(x) ≤ g(x) ≤ h(x) definitivamente per x → x0 e se lim f(x) =
x→x0
lim h(x) = l ∈ R , allora lim g(x) = l

x→x0 x→x0

= +∞ basta la disuguaglianza f(x) ≤ g(x)


Oss: nel caso in cui l
definitivamente con lim g(x) = +∞
x→x0

Teorema
Sia x0 ∈ R∗ un punto di accumulazione per i domini di f e g
 Se lim f(x) = +∞ e se g(x) è definitivamente limitata inferiormente
x→x0
allora lim [f(x) + g(x)] = +∞
x→x0

 Se lim f(x) = +∞ e lim g(x) = l ∈ (0, +∞] allora lim f(x)g(x) =


x→x0 x→x0 x→x0
+∞
 Se lim f(x) = 0 e g(x) è definitivamente limitata per x → x0 allora
x→x0
lim f(x)g(x) = 0
x→x0

 Se lim f(x) = 0+ allora lim f


1
(x)
= +∞
x→x0 x→x0
1
 Se lim f(x) = ±∞ → lim f (x)
=0
x→x0 x→x0

Teorema del limite di funzioni monotone


Sia f : X → R, X ⊆ R una funzione monotona
 Se x0 ∈ R∗ è un punto di accumulazione destro per X e se f è decrescente
in X, allora lim f(x) = inf f(x) (X ∩ (x0 , +∞))
x→x+
0

 Se x0 ∈ R∗ è un punto di accumulazione sinistro per X e se f è crescente in


X, allora lim f(x) = sup f(x) (inX ∩ (−∞, x0 ))
x→x0

Limiti di potenze, esponenziali, logaritmi,


trigonometriche
Potenze
lim xα = xα0 , ∀α ∈ R, ∀x0 ∈ (0, +∞)
x→x0

Limiti di funzione 6
lim+ xα = {
0 se α > 0
x→x0 +∞ se α > 0

lim xα = {
+∞ α > 0
x→+∞ 0 se α < 0

Esponenziali
lim ax = ax0 , ∀a ∈ R∗ , ∀x0 ∈ R
x→x0

lim ax = {
+∞ se a > 1
x→+∞ 0 se 0 < a < 1

lim ax = {
0 se a > 1
x→−∞ +∞ se 0 < a < 1

Logaritmi
lim log a x = log a x0 , ∀a ∈ R∗ , a 
= 1, ∀x0 ∈ (0, +∞)
x→x0

lim+ log a x = {
−∞ se a > 1
x→x0 +∞ se 0 < a < 1

lim log a x = {
+∞ se a > 1
x→x0 −∞ se 0 < a < 1

Trigonometriche
lim sin x = sin x0 , ∀x0 ∈ R
x→x0

lim sin x ∄
x→+∞

lim sin x ∄
x→−∞

lim tan x = tan x0 , ∀x0 ∈ R ∖ { π2 , +kπ}, k ∈ Z


x→x0

lim tan x = −∞
x→( π2 +kπ)+

lim tan x = +∞
x→( π2 +kπ)−

lim arcsin x = arcsin x0 , ∀x0 ∈ [−1, 1]


x→+x0

Limiti di funzione 7
lim arccos x = arccos x0 , ∀x0 ∈ [−1, 1]
x→+x0

lim arctan x = arctan x0 , ∀x0 ∈ R


x→+x0
π
lim arctan x = 2
x→+∞

lim arctan x = − π2
x→−∞

Teorema (limite di funzioni composte)


Siano f : X → R e g : Y → R, con x, y ∈ R, e f(x) ≤ y
Sia x0 ∈ R∗ e l ∈ R∗ punti di accumulazione per X e Y rispettivamente
Se lim f(x) = l e lim g(y) = k e se f(x) =
 l definitivamente per x → xo
x→x0 y→l
(serve per evitare situazioni patologiche)

Allora lim g(f(x)) = k


x→x0

Forme indeterminate
0 ±∞
+∞ + (−∞), 0(±∞), 0
, ±∞
, (∞)0 , 1∞ , 00

Infiniti e infinitesimi
Def: Sia f : X → R, X ⊆ R, e sia x0 ∈ R∗ un punto di accumulazione per X
Se lim f(x) = ±∞, f(x) è un infinito per x → x0
x→+x0

Se lim f(x) = 0, f(x) è un infinitesimo per x → x0


x→+x0

Def: Siano f e g due infinitesimi per x → x0 ∈ R e sia g(x) =


0
definitivamente per x → x0
f (x)
 Se lim = 0, f è un infinitesimo di ordine superiore rispetto a g per
x→+x0 g(x)
x → x0
f (x
 Se lim
g(x)
= L ∈ R ∖ {0}, f è un infinitesimo dello stesso ordine di g
x→+x0
per x → x0
f (x)
 Se lim ∣ g(x) ∣ = ±∞, f è un infinitesimo di ordine inferiore rispetto a g
x→+x0
per x → x0

Limiti di funzione 8
Def: Siano f e g due infiniti per x → x0 ∈ R∗
f (x)
 Se lim = 0, f è un infinito di ordine inferiore rispetto a g per x...
x→+x0 g(x)
f (x)
 Se lim = L ∈ R ∖ {0}, f è un infinito dello stesso ordine di g per
x→+x0 g(x)
x...
f (x)
 lim = +∞, f è un infinito di ordine superiore di g per x...
x→+x0 g(x)

Def: Sia f un infinitesimo per x → x0 con x0 ∈ R


f (x)
Se ∃α ∈ R+ tale che lim ∣x−x 0∣
α = L ∈ R ∖ {0} allora f è un infinitesimo
x→+x0
di ordine α per x → x0
f (x)
Se f è un infinitesimo per x → ±∞, se∃α ∈ R+ tale che lim 1 =
x→±∞ xα

lim xα f(x) = L ∈ R ∖ {0}, f è un infinitesimo di ordine α per x → +∞ e


x→+∞
per x → −∞

f (x)
Def: sia f un infinito per x → ±∞, se ∃α ∈ R+ tale che lim α =L∈
x→+∞ x
R ∖ {0}, f è un infinito di ordine α per x → ±∞
Sia f un infinito per x → x0 , con x0 ∈ R. se ∃α ∈
R+ tale che lim f (x)
1 = lim ∣x − x0 ∣α f(x) = L ∈ R ∖ {0}, f è un
x→+x0 ∣x−x 0 ∣ α x→x0
infinito di ordine α per x → x0

Regola generale: se f(x) è una somma algebrica di potenze di x con relativi


coefficienti e se f(x) è un infinitesimo per x→0 allora l'ordine di infinitesimo di
f(x) è l'esponente più basso della x

Se f(x) è un infinito per x → ±∞ allora l'ordine di infinito di f è l'esponente più


alto della x

Oss: non tutti gli infiniti e infinitesimi hanno un ordine

Limiti di funzione 9
Gli esponenziali con a>1 vanno all'infinito più velocemente di qualsiasi potenza
xα , α > 0, quindi

={
ax +∞ se a > 1, ∀α ∈ R
lim
0 se 0 < a < 1, ∀α ∈ R
α
x→+∞ x

={
xα 0 se a > 1, ∀α ∈ R
lim
+∞ se 0 < a < 1, ∀α ∈ R
x
x→+∞ a


⎪0 se a > 0, a 
=1 e α>0
lim logxαa x = ⎨+∞ se a > 1 e α ≤ 0
x→+∞


−∞ se 0 < a < 1 e α ≤ 0
Siano 0 < α < β e 1 < a < b. Allora per x → +∞ si ha la scala degli infiniti:
log b x < loga x < xα < xβ < ax < bx

Funzioni asintotiche
Siano f e g due funzioni e sia x0 ∈ R∗ un punto di accumulazione per il
dominio di entrambe
f (x)
Se g(x) =
 0 definitivamente per x → x0 e se x→x
lim g(x)
= 1 si dice che f è
0

asintotica a g per x → x0 e si scrive f ∼ g per x → x0


f (x)
Oss: se lim = L ∈ R ∖ {0} allora f ∼ Lg per x → x0
x→x0 g(x)

Siano f e g due funzioni e sia x0 ∈ R∗ un punto di accumulazione per il


dominio di entrambe

Se g(x) =
 0 definitivamente per x → x0 .
f (x)
Se lim = 0 scriviamo f(x) = o(g(x) per x → x0 (o piccolo)
x→x0 g(x)

Proprietà dell' o-piccolo:

 o(f) + o(f) = o(f), o(f) − o(f) = o(f)


 o(f)o(f) = o(fg), in particolare o(f)o(f) = o(f 2 )
 co(f) = o(f)
 o(f) + o(g) = o(f) se g = o(f)

Limiti di funzione 10
 se f = o(g) e g = o(h) → f = o(h)
Oss: nel calcolo dei limiti è possibile trascurare l'o-piccolo

Limiti notevoli
Funzioni goniometriche:

Funzioni esponenziali e logaritmiche:

Limiti di funzione 11
Scriviamo questi limiti con l'o-piccolo:

Se f(x) → 0 per x → x0 ∈ R∗ :
log(1 + f(x)) = f(x) + o(f(x))
log a (1 + f(x)) = loga e ∗ f(x) + o(f(x))
ef (x) = 1 + f(x) + o(f(x))
af (x) = 1 + log a ∗ f(x) + o(f(x))
(1 + f(x))α = 1 + αf(x) + o(f(x))
Per gli asintotici otteniamo:

log(1 + f(x)) ∼ f(x)


log a (1 + f(x)) ∼ log a e ∗ f(x)
ef (x) ∼ 1 + f(x)
af (x) ∼ 1 + log a ∗ f(x)
(1 + f(x))α ∼ 1 + αf(x)
arctan(f(x)) ∼ f(x)
arcsin(f(x)) ∼ f(x)

In generale:

lim ax ∣x∣α = 0 se a > 1


x→−∞

lim+ xβ ∣loga x∣α = 0 ∀β > 0, ∀α ∈ R, a > 0, a =


1
x→0

NB se si sostituisce una funzione con il suo asintotico e così facendo la


funzione si cancella completamente, l'utilizzo dell'asintotico non è consentito

Limiti di funzione 12

Potrebbero piacerti anche