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Analisi Matematica I

Applicazioni del calcolo differenziale


Massimi, minimi e monotonia
Teoremi di Rolle, Lagrange e L’Hôpital

Prof. Alessio Martini

Politecnico di Torino
a.a. 2022/2023
Punti di massimo e di minimo
Oss. Ricordiamo che, se f : A → R, ove A ⊆ R, poniamo
max f = max f (A), min f = min f (A).

Def. Sia f : A → R, ove A ⊆ R. Sia x0 ∈ A. Diciamo che:


(a) x0 è un punto di massimo assoluto (o globale) di f se
f (x0 ) = max f .
(b) x0 è un punto di minimo assoluto (o globale) di f se
f (x0 ) = min f .
(c) x0 è un punto di massimo relativo (o locale) di f se esiste un
intorno U di x0 tale che f (x0 ) = max(f |A∩U ).
(d) x0 è un punto di minimo relativo (o locale) di f se esiste un
intorno U di x0 tale che f (x0 ) = min(f |A∩U ).

Oss. Si noti la differenza:


▶ Il massimo (risp. minimo) di f è un valore di f , cioè un
elemento dell’immagine di f .
▶ Un punto di massimo (risp. minimo) di f è un elemento del
dominio di f .
Punti di massimo/minimo e punti stazionari

Def. Sia f : A → R, ove A ⊆ R. Sia x0 ∈ A. Diciamo che x0 è un


punto stazionario (o punto critico) di f se f è derivabile in x0 e
f ′ (x0 ) = 0.

Def. Sia A ⊆ R e x0 ∈ A. Diciamo che x0 è un punto interno di A


se A contiene un intorno di x0 , cioè esiste δ > 0 tale che
(c − δ, c + δ) ⊆ A.

Oss. Se A è un intervallo di R, allora tutti i punti di A sono punti


interni, esclusi gli eventuali estremi.

Teor. (Fermat) Sia f : A → R. Sia x0 ∈ A un punto di massimo o


minimo locale di f . Se x0 è un punto interno di A e f è derivabile
in x0 , allora x0 è un punto stazionario di f .
Ricerca dei punti di massimo/minimo

Problema: trovare i punti di massimo e minimo di una funzione


f : A → R, ove A ⊆ R.

1. Per il teorema di Fermat, i punti di massimo/minimo locali di


f (se esistono) sono inclusi fra i seguenti:
▶ punti di A ove f non è derivabile;
▶ punti di A che non sono punti interni di A
(ad esempio, gli estremi di A, se A è un intervallo);
▶ punti stazionari di f .

2. Una volta che tutti i punti sopraelencati sono stati trovati, è


necessaria ulteriore analisi per determinare la loro natura.
Funzioni monotòne
Def. Sia f : A → R, ove A ⊆ R. Diciamo che:
(a) f è crescente se, per ogni x, x ′ ∈ A,
x ≤ x ′ =⇒ f (x) ≤ f (x ′ ).
(b) f è strettamente crescente se, per ogni x, x ′ ∈ A,
x < x ′ =⇒ f (x) < f (x ′ ).
(c) f è decrescente se, per ogni x, x ′ ∈ A,
x ≤ x ′ =⇒ f (x) ≥ f (x ′ ).
(d) f è strettamente decrescente se, per ogni x, x ′ ∈ A,
x < x ′ =⇒ f (x) > f (x ′ ).
(e) f è monotòna se f è crescente oppure f è decrescente.
(f) f è strettamente monotòna se f è strettamente crescente
oppure f è strettamente decrescente.

Def. Sia f : A → R, ove A ⊆ R. Sia I ⊆ A. Diciamo che f è


crescente su I se la restrizione f |I : I → R è crescente.
(Analoghe deff. per “decrescente su I ”, “strettamente crescente su I ”, ...)
Monotonia e segno della derivata

Prop. Sia f : A → R, ove A ⊆ R. Allora


(a) ⇐⇒ (b) =⇒ (c),
dove
(a) f è crescente;
f (x ′ ) − f (x)
(b) ≥ 0 per ogni x, x ′ ∈ A con x ̸= x ′ ;
x′ − x
(c) f ′ (x) ≥ 0 per ogni x ∈ A ove f è derivabile.

Oss. Possiamo sostituire “crescente” e “≥”


con “decrescente” e “≤”.

Domande:
▶ Vale l’implicazione inversa (b) ⇐= (c) ?
▶ Come analizzare la monotonia stretta ?
I teoremi di Rolle e Lagrange
Teor. (Rolle) Siano a, b ∈ R, ove a < b. Sia f : [a, b] → R
continua su [a, b] e derivabile su (a, b). Se f (a) = f (b), allora
esiste c ∈ (a, b) tale che f ′ (c) = 0.

Teor. (Lagrange) Siano a, b ∈ R, ove a < b. Sia f : [a, b] → R


continua su [a, b] e derivabile su (a, b). Allora esiste c ∈ (a, b) tale
che
f (b) − f (a)
= f ′ (c). (†)
b−a

Oss. La formula (†) si può riscrivere nella forma

f (b) − f (a) = f ′ (c) · (b − a),

che prende il nome di seconda formula dell’incremento finito.


Monotonia e segno della derivata: ulteriori risultati
Prop. Sia f : I → R, ove I è un intervallo in R. Sia I0 l’insieme
dei punti interni di I (cioè, tutti gli elementi di I eccetto gli
eventuali estremi). Si assuma che f sia continua su I e derivabile
su I0 . Allora:
(i) se f ′ (x) ≥ 0 per ogni x ∈ I0 , allora f è crescente;
(ii) se f ′ (x) ≤ 0 per ogni x ∈ I0 , allora f è decrescente;
(iii) se f ′ (x) > 0 per ogni x ∈ I0 , allora f è strettamente crescente.
(iv) se f ′ (x) < 0 per ogni x ∈ I0 , allora f è strettamente decrescente.

Coroll. Sia f : A → R, ove A ⊆ R, continua in un intorno di


x0 ∈ A e ivi derivabile eccetto al più che in x0 . Se f ′ (x) ≥ 0 in un
intorno destro di x0 e f ′ (x) ≤ 0 in un intorno sinistro di x0 (escluso
al più x0 ), allora x0 è un punto di minimo relativo di f .

Coroll. Sia f : I → R, ove I è un intervallo in R. Se f ′ (x) = 0 per


ogni x interno a I , allora f è costante.

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