Universita di Bari
3 Proprieta dellintegrale
6 Integrali generalizzati
7 Funzioni integrali
a = x0 , x1 , x2 , . . . xn1 , xn = b
lim Sn
n+
Il simbolo Z b
f (x)dx
a
si chiama integrale di f (x) da a a b.
ICD (Bari) Analisi Matematica 6 / 40
Interpretazione geometrica
Sia f 0 e continua.
Ogni addendo della somma di CauchyRiemann rappresenta larea del
rettangolo avente come base il segmento [xj1 , xj ] e come altezza
f (j ).
La somma Sn rappresenta unapprossimazione dellarea della parte di
piano compreso tra lasse x, a x b, e il grafico di f (trapezoide
individuato da f ).
Passando al limite per n + si ha
Z b
Sn f (x)dx
a
Teorema
Sia f : [a, b] R una funzione limitata e monotona. Allora f e integrabile.
Teorema
Se f1 [a, b] R e f2 : [b, c] R sono integrabili allora
(
f1 (x) se x [a, b)
f (x) =
f2 (x) se x (b, c]
non e integrabile.
Convenzione: Z a
f (x)dx = 0.
a
Se a > b si definisce
Z b Z a
f (x)dx = f (x)dx.
a b
Conseguenza:
Z b Z b
f (x)dx |f (x)| dx.
a a
Definizione
Sia f : [a, b] R una funzione. Una primitiva di f e una funzione
G : [a, b] R derivabile in [a, b] e tale che
Proposizione
Sia f : [a, b] R una funzione.
se G : [a, b] R e una primitiva di f , allora, per ogni c R, G + c e
una primitiva di f ;
se G1 , G2 : [a, b] R sono due primitive di f , allora esiste c R tale
che G1 = G2 + c.
[G(x)]ba .
Definizione
Sia f : [a, b] R.
Linsieme i cui elementi sono le primitive di f si chiama integrale indefinito
di f e si denota con il simbolo
Z
f (x)dx.
(G primitiva di f ).
xp+1
Z
xp dx = +c p 6= 1;
p+1
Z
1
dx = log |x| + c x < 0 oppure x > 0;
x
ax
Z
ax dx = + c;
log a
Z
ex dx = ex + c;
Z
sen xdx = cos x + c;
Z
cos xdx = sen x + c;
Z Z
1
dx = (1 + tg2 x)dx = tg x + c;
cos2 x
Z
1
dx = arctg x + c;
1 + x2
Z
1
dx = arcsen x + c.
1 x2
Siano
: [a, b] R una funzione derivabile in [a, b] con derivata continua
tale che ([a, b]) I, I R intervallo;
f : I R una funzione continua in I.
Allora Z Z
0
f ((x)) (x)dx = f (t)dt .
t=(x)
Siano
: [a, b] R una funzione derivabile in [a, b] con derivata continua
tale che ([a, b]) I, I R intervallo;
f : I R una funzione continua in I.
Allora Z b Z (b)
0
f ((x)) (x)dx = f (x)dx.
a (a)
Sia f : [k, k] R.
Se f e pari, allora
Z k Z k
f (x)dx = 2 f (x)dx.
k 0
Se f e dispari, allora
Z k
f (x)dx = 0.
k
(f g)0 = f 0 g + f g 0
ossia
f g 0 = (f g)0 f 0 g.
Allora prendendo lintegrale indefinito di ambo i membri e osservando che
Z
(f g)0 (x)dx = f (x)g(x)
lim f (x) = .
xb
Si considera il limite Z b
lim f (x)dx. (1)
0+ a
Definizione
Se il limite (1) esiste finito si dice che f e integrabile in senso improprio in
Rb
[a, b) o che lintegrale a f (x)dx e convergente.
Se il limite (1) e uguale a lintegrale si dice divergente.
Se il limite (1) non esiste si dice che lintegrale non esiste.
lim f (x) = .
xa+
Si considera il limite Z b
lim f (x)dx. (2)
0+ a+
Definizione
Se il limite (2) esiste finito si dice che f e integrabile in senso improprio in
Rb
(a, b] o che lintegrale a f (x)dx e convergente.
Se il limite (2) e uguale a lintegrale si dice divergente.
Se il limite (2) non esiste si dice che lintegrale non esiste.
g integrabile f integrabile,
f non integrabile g non integrabile.
f integrabile g integrabile.
Teorema
Z b Z b
|f (x)|dx convergente f (x)dx convergente.
a a
Definizione
Se il limite (3) esiste finito si dice che f e integrabile in senso improprio in
R +
[a, +) o che lintegrale a f (x)dx e convergente.
Se il limite (3) e uguale a lintegrale si dice divergente.
Se il limite (3) non esiste si dice che lintegrale non esiste.
Definizione
Se il limite (4) esiste finito si dice che f e integrabile in senso improprio in
Rb
(, b] o che lintegrale f (x)dx e convergente.
Se il limite (4) e uguale a lintegrale si dice divergente.
Se il limite (4) non esiste si dice che lintegrale non esiste.
In simboli, si scrive
Z + Z
f (x)dx = lim f (x)dx,
a + a
Z b Z b
f (x)dx = lim f (x)dx.
g integrabile f integrabile,
f non integrabile g non integrabile.
f integrabile g integrabile.
Teorema
Z + Z +
|f (x)|dx convergente f (x)dx convergente.
a a
e, quindi, la funzione
Z x
F : x I 7 f (t)dt.
x0
Teorema
Sia f : [a, b] R una funzione integrabile, sia x0 [a, b] e sia
Z x
F (x) = f (t)dt.
x0
Allora
1 F e continua in [a, b];
2 se f e continua in [a, b], F e derivabile in [a, b] e