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STUDIO DI UNA FUNZIONE

PASSAGGIO 1
 Ricerca del dominio (o del campo di esistenza):
Escludere tutti i valori della x che non mi permettono di calcolare la y corrispondente

Dominio
logα >0
≠0
Denominatore
Radice indice ≥0
pari
∀R
Polinomiale

PASSAGGIO 2 (STABILIRE SE LA FUNZIONE È PARI O DISPARI)

 Ricerca intersezioni con gli assi:


 Asse y (una sola intersezione)
x=0
- ¿ y=f ( x ) → A ( 0 ; 0 ) ¿

Simmetrie
 Asse x (infinite intersezioni) PARI DISPARI
y=0
- ¿ y=f ( x ) → B ( 0; 0 ) ¿ (grafico simmetrico
rispetto all’origine)

f ( x )=f (−x ) f (−x )=f ( x )


PASSAGGIO 3
Ricerca dei valori della x per cui y è positivo (segno della funzione):

y>0 +¿ +¿ +¿
¿ f ( x )>0 ¿ N
+¿ −¿ +¿
D
+¿ −¿ +¿

Giuseppe Carlomagno
PASSAGGIO 4
 Ricerca dei limiti agli estremi del campo di esistenza e determinazione degli asintoti:
Si cercano i valori di:
 limiti per x che tende a  
−¿¿

 limiti destro e sinistro per x che tende ai valori non compresi nel dominio (n+¿ ;n ¿.

 lim f (x )
x→+ꝏ

 lim f (x)
x→−ꝏ

 lim ¿
+¿
x→ n f (x)¿

 lim ¿ Dominio
−¿
x→ n f (x)¿
𝑙𝑜𝑔𝛼 >0
Denominatore ≠ 0
≥0
1. Stabilire l’esistenza di asintoti verticali Radice pari

Polinomiale ∀𝑅
lim f (x) =  
- x→ x 0

lim f (x) ≠  , quindi non ci sono asintoti verticali


Se x→ x 0

2. Stabilire l’esistenza di asintoti orizzontali


lim f (x) = l . (numero finito)
- x→ ±ꝏ

lim f (x) ≠ l ., quindi non ci sono asintoti orizzontali


Se x→ ±ꝏ

3. Stabilire l’esistenza di asintoti obliqui


lim f (x) =  
- x→ ±ꝏ

- Calcolare m
1
m= lim f ( x ) ∙
x→ ± ꝏ x
 Se m = 0 o se m =  , non ci sono asintoti obliqui
 Se m è finito, cercare q
- Calcolare q
q= lim [ f ( x ) −m x ]
x→ ±ꝏ

Ricorda:
Se ci sono asintoti obliqui, non possono esserci asintoti orizzontali

Giuseppe Carlomagno
PASSAGGIO 5 (STABILIRE SE LA FUNZIONE È CRESCENTE O DECRESCENTE)
 Studio della derivata prima per ricercare punti di massimi, minimi e flessi a tangente
orizzontale:
- Negli intervalli in cui la derivata prima è positiva, la funzione è crescente
- Negli intervalli in cui la derivata prima è negativa, la funzione è decrescente
Nei punti in cui la derivata prima non è
Funzione I
definita ∄ f ( x 0 ) si possono avere:
CRESCENTE DECRESCENTE - cuspidi
(limiti uno che va a + ꝏ e l’altro a −ꝏ
I I
f ( x )> 0 f ( x )< 0 )
- punti angolosi
Dopo aver calcolato la derivata prima, la poniamo = 0. (limiti diversi)
- flessi a tangente verticale
(limiti uguali o a  )
Le soluzioni dell'equazione danno i valori della x in cui la funzione può assumere:
punti di massimo, minimo o flesso a tangente orizzontale.
PUNTI DI FLESSO PUNTI DI FLESSO
A TANGENTE A TANGENTE
PUNTI DI PUNTI DI
ORIZZONTALE ORIZZONTALE
MASSIMO MINIMO
ASCENDENTE DISCENDENTE

x0 x0 x0 x0

+¿ +¿ −¿ −¿ −¿ −¿ +¿ +¿ +¿ +¿ +¿ +¿ −¿ −¿ −¿ −¿

il valore del punto minimo


lo si ha sostituendo il
valore di f I ( x ) in f ( x )

PASSAGGIO 6
 Studio della derivata seconda: (Ricerco eventuali punti di flesso a tangente orizzontale)
 Negli intervalli in cui la derivata prima è positiva, la funzione ha concavità verso l’alto
 Negli intervalli in cui la derivata prima è negativa, la funzione ha concavità verso il
basso

Funzione
Con cavità verso l’ALTO Con cavità verso il BASSO
II II
f ( x ) >0 f ( x ) <0
Dopo aver calcolato la derivata seconda, la poniamo = 0.
Le soluzioni dell'equazione danno i valori della x in cui la funzione può assumere:

Giuseppe Carlomagno
punti flesso a tangente verticale o obliqua

Giuseppe Carlomagno

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