DIPARTIMENTO DI MATEMATICA
Esercizi assegnati nei tutorati di AM3, AM4 e AC1 da me svolti negli a.a. internet 2000-01, 2001-02 e 2002-03 (in parte reperibili sul sito
www.mat.uniroma3.it)
Indice
I Testi degli esercizi
1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 Spazi normati, topologia standard in Funzioni da
3
Rn
1 Calcolo dierenziale in Rn
Rn
in liberi e vincolati,
4
. . . . . . . . . . . . . . 4 5 12 13 16
Successioni e serie di funzioni. Elementi di analisi complessa . . . Teorema delle funzioni implicite e della funzione inversa
2 Integrazione in Rn
2.1 2.2 2.3 2.4 Misura di Peano-Jordan e integrale di Riemann in Integrali iterati Integrazione su variet di
Rn
18
. . . . . . 18 19 22 26
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Rn
e forme dierenziali . . . . . . . . .
3 Analisi complessa
27
II
37
Rn
1 Calcolo dierenziale in Rn
Rn
in liberi e vincolati,
38
. . . . . . . . . . . . . . 38 46 66 69 78
Successioni e serie di funzioni. Elementi di analisi complessa . . . Teorema delle funzioni implicite e della funzione inversa
2 Integrazione in Rn
2.1 2.2 2.3 2.4 Misura di Peano-Jordan e integrale di Riemann in Integrali iterati Integrazione su variet di
Rn
85
. . . . . . 85 89 99
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Rn
e forme dierenziali . . . . . . . . .
3 Analisi complessa
1
126
Appendici
A Esercizi proposti (non svolti)
154
155
Parte I
Capitolo 1
Calcolo dierenziale in Rn
1.1 Spazi normati, topologia standard in Rn
Vericare che la funzione 1 |f (x)| dx 0 una norma su C ([0, 1], R).
Esercizio 1.
. : C ([0, 1], R) R
, t.c.
f f
Esercizio 2.
; cio:
x+y
< x
+ y
Esercizio 3.
Esercizio 4.
per curve.
A = {x R2 : 1 < x < 2}
connesso
m Lip(E, R ) f C (E, Rm ) :
Si dimostri che
Lip
(Lip(E, Rm ),
e
x
)
sup |xn | .
nN
x = {xn }n R x
nN
|xn |
e RN :
{x RN : {x RN :
1) e
x x
< } < } .
1
1 2 3
( 1, )
1
( ,
Qual la chiusura di
Esercizio 7.
( 1,
1 ).
:= {x
non compatto. (ii) Dire se compatto l'insieme
1}
D := {x
1.2 Funzioni da Rn in Rm: regolarit, polinomio di Taylor, estremi liberi e vincolati, etc . . .
Esercizio 8. Esercizio 9.
ogni Mostrare che la funzione
f (x) =
Fissato un
>0,
si trovi un
tale che
, per
|x x0 | <
1.
2.
, x R3 , x0 = (1, 0, 1) ;
5
3. 4. 5. 6.
f = log[cos ( f=
+ k=0
n i=1
2
xi )] , x Rn , x0 = (0, .., 0) ;
S 2 { x R3 : |x| = 1 } , x (2, 0, 0) , x0 = (1, 0, 0) , f x1 x2 (sin |x x|)1 . 2 Trovare tale che |f (x) f (x0 )| < , per ogni x S tale che |x x0 | < .
Sia
Esercizio 10.
Esercizio 11.
Sia
f : R4
x0 = (0, 0, 0, 0).
Esercizio 12.
Mostrare che
f : E Rn Rm
continua se e soltanto se sono continue le funzioni componenti
fi : E Rn R
per ogni
i = 1, . . . , m.
Esercizio 13.
x Rn
L>0
tale che
|f (x) f (y )| L|x y |
con e
x, y
||
(i) (ii)
f (x) = f (x) =
= B1 (0) ;
= B1 (x0 ), x0 = (2, . . . , 2) 1 , 2 |x| 2 oppure x0 = (0, . . . , 0) (per il primo dominio dobbiamo supporre che n = 3, 4, 5, 6 ); f (x) = e|x| x ,
2
(iii)
= Br (0), r > 0 .
6
Esercizio 14.
Sia
P {(x, y ) R2 0 1
tali che
y = x2
1:
f (x, y ) =
Si controlli che, per la funzione
se se
(x, y ) P (x, y ) P
f
sopra denita, si ha
(0) = 0 ,
per ogni
= 0.
Calcolare
|x| xi
, x R n \ { 0} , e R .
f : R2 R ,
con
, > 0 :
f (x) =
|x1 x2 | |x|
se se
x=0 x=0
1. 2. 3. 4.
f f f f
sia continua nell'origine; abbia derivate direzionali nell'origine; sia dierenziabile nell'origine; sia
C 1 ({0}).
Esercizio 17.
x0 .
Sia
Dimostrare che se
dierenziabile in
Esercizio 18.
Si consideri la funzione
f : R2
R2 (sin(xy ), exy ) .
2
(x, y )
1. Calcolare
f (x, y ) x
f (x, y ). y f
dierenziabile in
(0, 0).
1 Vedi
3. Sia
g:R t
e si denisca
R tgh t + 1 + t2 F (0).
Calcolare
Esercizio 19.
Calcolare:
Siano
f C 1 (R3 , R)
f (x, h(x, z ), z ) x
Esercizio 20.
1. Dimostrare che se dell'equazione
y = f (x)
una soluzione
C2
in un intorno di
x = 0
x2 + sinh y + exy = 1
tale che
f (0) = 0,
R6
Esercizio 21.
con
Siano
x R2
f y ;
y R3
e consideriamo la funzione
f : R5
f C1.
f x
e
1. Calcolare
2. Se
g : R R3
una funzione
C1
, calcolare
f (x, g (t) ) .
Esercizio 22.
con
Consideriamo la funzione
x R3 , y R2 e t R .
1. Calcolare 2. Se e
f x
f f y e t con
x = 0 e t = 1 ;
calcolare
con
x=0
Esercizio 23.
1.
Sia e
con
x Rn .
Calcolare:
D1 f (0) ( )
2. 3. 4.
5 f x1 x2 ...x5
(1, 1, .., 1)
con
con
n > 5;
e
(1,0,..,10)
f (x0 )
x0 = 0
f x
(0) .
Esercizio 24.
Sia:
f (x, y ) =
e(x+y) 1 + (x + y ) + f
su
se
(x+y )2 2
se
x=y x=y
>0
si trovi
>0
tale che
|(x, y )| <
;
3. Discutere la dierenziabilit di 4. Trovare il massimo Taylor di grado
(0, 0) ;
e calcolare il polinomio di
tale che
di
in
Esercizio 25.
x1 1x2 x3 x4 .
x = 0 della funzione
Esercizio 26.
ordine 3 2. Trovare
|f (x)| <
1 4 per ogni
|x| < .
Esercizio 27.
Sia:
f (x) =
Dimostrare che
se se
x=0 x=0
f C 1 (Rn )
Esercizio 28.
f (x, y ) =
Discutere la regolarit di
x2 + y 2 4y 2
se se
x=y x=y
f.
Esercizio 29.
f (x, y ) = (x + 3y )exy .
Esercizio 30.
l'insieme
f (x, y ) = x2 y
sul-
D {x2 + y 2 1}.
Esercizio 31.
C ((0, +)) .
1
Calcolare
xi
g (|x|)
dove
x Rn \ {0}
una funzione
Esercizio 32.
log (s + t)
nell'intorno di
(x0 , y0 ) = (1, 0) .
Esercizio 33.
Sia:
f (x, y )
1. Dimostrare che
0 ye
y 2 ( x 1)
se se
x=1 x=1
(1, 0) ;
f;
1 > 0 t.c. |f (x, y ) f (x0 , y0 )| < 100 per |(x, y ) (x0 , y0 )| < con (x0 , y0 ) = (1, 1) e (qualora f sia continua in (1, 0) ) con (x0 , y0 ) = (1, 0).
Esercizio 34.
1. 2. 3.
Calcolare
f x per:
f (x) =
n i=1
x2 i ;
con
x Rn n 2
Esercizio 35.
della funzione
attorno a
x0 = 0,
Esercizio 36.
z = z (x, y )
che soddis, in
(1, 1),
la relazione: con
z 3 2xy + y = 0
z (1, 1) = 1. (1, 1)
(possibilmente
z = z (x, y ),
delle funzioni composte). Facoltativo: Ripetere il ragionamento precedente per una funzione che soddis localmente al punto con
(1, 1)
la relazione: con
z (1, 1) = 1. z 3 2xy 3z = 0
Esercizio 37.
Siano:
s(t)
Si denisca
sin 1 t 0
t=0 t=0
c(t)
cos 1 t 0
t=0 t=0
(continuit,
dierenziabilit, etc..).
Esercizio 38.
{x + y 4}.
2 2
y f (x, y ) = 1+x 2
1+x +y 2
su
Esercizio 39.
nella circonferenza
x2 + y 2 = R2 .
Esercizio 40.
e
Sia
f (x, y ) = x2 xy 2
in
R2 .
e la loro natura.
in
K.
11
Esercizio 41.
f (x) =
i=1
sull'insieme
xi i
x R4 ,
D {x R4 : xi 0,
i=1
xi = 1 }.
Esercizio 42.
Sia
()
f (x, y )
A {(x, y ) : xy +
R2 :
y 2 cos x = (1 2y )2 y = 2y 2 x 1 2 =y
y 2 (1 2y )
1 2
= 1. (, )
di esistenza
1.1 Trovare la soluzione di tale problema, il suo intervallo massimale e disegnarne un graco approssimativo. 1.2 Mostrare che
lim dist
t
e
(x(t), y (t)),
y=
1 2
=0
P [1, 1]
tk ,
1 2
tale che
(x(tk ), y (tk )) P .
k+
12
K R2 \ y = 1 2 e per ogni 0 < < a, t0 (, + ) e t1 ( , ) tali che (x(t0 ), y (t0 )) K (x(t1 ), y (t1 )) K .
Esercizio 44.
R2 :
x2 1+ 2 = x 4 y = y x(0) = 0, y (0) = 1
al variare del parametro
R \ {0}. L>0
Trovare la soluzione
x(t, )
al variare di
I .
|x(t0 , ) x(t0 , )| L | |
per ogni
, K R \ {0}
t0 C K I
compatto.
un C ([a, b]) e un converge uniformemente in (a, b), allora un [a, b]. un C ([a, b])
e
un
converge in
ma
un (a)
un
Esercizio 46.
vale
Sia
fn
(0,
1 0 se x (0, n ), per 1 1 1 ) e ( , ) . 2n 2n n
x=
1 2n
limn fn (x) = 0 fn
per ogni
x; [0, 1];
lim
1 0
fn =
1 0
lim fn = 0 .
13
Esercizio 47.
lim
1 0
fn =
1 0
(Facoltativo):
Sia
k N.
f C k ([0, 1])
tale
C ([0, 1])
Esercizio 48.
innito.
Sia
fn (x) = n x > 0,
x+
1 n
1. Trovare, per
il limite puntuale
f (x)
di
fn (x) f.
al tendere di
ad
fn
ad
Esercizio 49.
x, :
(ossia si trovino i pi grandi insiemi dove le serie convergono puntualmente, uniformemente e totalmente) al variare, qualora appaia, del parametro reale 1.
en xn
n=0
2.
3.
4.
5.
un (x)
n=1
con
un (x) (
j =1
j x )1
14
Esercizio 50.
(i)
n3 2n n=0
1
4
(ii)
n=1
n3 xn
Esercizio 51.
1 enxt dt . Discutere la convergenza (puntuale, un = n 2 0 uniforme e totale) di u(x) n1 un (x) e di v (x) n1 un (x) , e dire per quali x la funzione u(x) derivabile e la sua derivata coincide con v (x).
Sia
Esercizio 52.
elementari: 1.
xm (1x)n
+ k=m
n1m+k n1 x
xk
n, m N , n 1 |x| < 1
2. 3. 4.
ex =
+ xk k=0 k!
log (1 + x) =
1+x log ( 1 x ) = 2
+ k=1
(1)k+1 x k
|x| < 1
5.
2k+1
+ k=0
(1)k x 2k+1
2k+1
|x| < 1
x 4 x 5
0 1, 1
2I
per k 2 . Sugg: Usare la formula del resto integrale di Taylor, e dimostrare che questo tende a 0, usando i seguenti accorgimenti: Siano x (1, 1) e |x| < < 1 esiste > 0 t.c. (1 + ) < 1 ; Sia inoltre
(1)...(k+1) k!
k0
t.c. k k0 1 + (perch posso dire che esiste un tale k0 ?) k 3 Osservare che arccos x = arcsin x 2 4 Osservare che sinh x = i sin ix 5 Osservare che cosh x = cos ix
15
1 k
= =
+ k=0
|x| < 1 6
|x| < 1 7
Esercizio 53.
1.
(x) C , (x) 0 con supp( ) = [0, ] , si costruisca g C , monotona non decrescente tale che g (x) = 0 per x 0 e g (x) = 1 per x . Si calcolino le serie di Taylor di g in x = 0 e x = .
Data
Esercizio 54.
M (t)
continua
> 0,
t.c.
Esercizio 56.
R
2
Si consideri la funzione
f : y R2 f (y ) = (f1 (y ), f2 (y ))
denita come:
2 2 f1 = y1 + y1 cos y2 f2 = y2 + y1
Si dica se
invertibile in un intorno di
y0 = (0, 0)
Esercizio 57.
Sia
x R2 , y R. g
di classe esistono per l'equazione
1. Quante soluzioni
del punto
x0 = (1, 2), x0 .
2. Si verichi che se
g (x0 ) > 0
6 Osservare 7 Osservare
1 2
1+x log ( 1 ) x
Esercizio 58.
Sia
vR
e sia
invertibile in un intorno di
r>0
tale che
f 1
sia denita su
x=0 Br (0).
Esercizio 59.
1. Dimostrare che in un intorno di
(0, 0)
l'equazione
ex
denisce una funzione
+y 2
x2 2y 2 + 2 sin y = 1
y = f (x). f.
x0
lim
f (x) . x2
8 Questo esercizio pu essere formulato nella seguente maniera equivalente: Sia v Rn un vettore di norma minore o uguale a 1 e sia
Si dica se l'equazione
f ( x) y = 0
ammette una soluzione x = g(y) in un intorno di y = 0 ed in caso aermativo si trovi un r > 0 tale che g sia denita su Br (0).
17
Capitolo 2
Integrazione in Rn
2.1 Misura di Peano-Jordan e integrale di Riemann in Rn
Esercizio 60.
(m e Sia
1 n se
x=
m n con
0mn
relativamente primi).
Q (0, 1];
f R([0, 1]).
Esercizio 61.
Jordan
Dimostrare che
A Rn
> 0, E1 , E2 insiemi elementari t.c. E1 A E2 e misn E2 misn E1 < . Inoltre misn A = inf {misn E2 : A E2 , E2 insieme elementare} = sup{misn E1 : E1 A, E1 insieme elementare}.
Esercizio 62.
Dimostrare che se
A, A e A.
Esercizio 63.
Dimostrare che
Qn E
(con
Esercizio 64.
1. Se
X Rn
X= ;
18
2. Se 3. Se
X Rn
con
X= ,
allora
4. Se
Q R2 ha misura Q {x : (x, y ) Q}
y
x, y R, Qx {y : (x, y ) Q} R.
Esercizio 65.
mis(X )
Sia
X R
{xn }n
= 0.
xy dx dy D
D D D D
: : : :
1 1 x 2, x y x} 2 2 x + y 1} y 0, x 1, x y 2 } x + y 1, x2 + y 2 1}
Esercizio 67.
1 1
Dimostrare che:
dx
0 0
xy 1 dy = (x + y )3 2
1
mentre
dy
0 0
xy 1 dx = . (x + y )3 2
Esercizio 68.
Calcolare
D
dove
x2 dx dy y2 1 yx x .
D=
(x, y ) R2 :
1 x 2,
Esercizio 69.
Calcolare
y 3 ex dx dy
D
dove
D = (x, y ) R :
y 0, x 1 , x y 2 .
19
Esercizio 70.
Calcolare
xy dx dy
D
dove
D = (x, y ) R2 :
x + y 1 , x2 + y 2 1 .
Esercizio 71.
rette massima?
di
R2
delimitata dalle
valore di
tale area
Esercizio 72.
x2 dx dy dz
D
sull'ellissoide
D {(x, y, z ) R3 :
x2 a2
y2 b2
z2 c2
1}
con
a, b, c > 0.
Esercizio 73.
3
R3
con la
1 (cio
n-dimensionale.
(Sugg.: Procedere per induzione)
Esercizio 74.
Si denisca:
Dn {(x1 , . . . , xn ) Rn :
Calcolare: 1. 2. 3.
0 x1 x2 . . . xn 1};
I2 = I3 =
D2 D3
xy dx dy
; ;
xyz dx dy dz In =
(Facoltativo)
Dn
x2 + y 2 1, compresa x + y + z = 4.
Esercizio 75.
Trovare il volume della regione interna al cilindro di equazione tra la supercie di equazione
z = x2 + y 2 2
ed il piano
20
Esercizio 76.
Sia
E = {(x, y ) R2 :
1. Descrivere
x 0, (x2 + y 2 )2 (x2 y 2 )} .
E.
k > 0;
Ek {(kx, ky ) :
4. Trovare il volume dell'insieme
(x, y ) E } .
G = {(x, y, z ) R3 :
x 0, (x2 + y 2 )2 (1 z 2 )(x2 y 2 ), |z | 1} .
Esercizio 77.
x2 (y x3 )ey+x dxdy
T
dove:
T {(x, y ) R2 :
x3 y 3, x 1}. u = y x3
e
v = y + x3 )
Esercizio 78.
D un < x, z >
Sia ruotando
(Teorema di Guldino)
insieme Peano Jordan misurabile e connesso, contenuto nel semipiano e non intersecante l'asse delle
z.
Consideriamo il solido
ottenuto
z.
Dimostrare che:
= 2
x dx dz mis2 (D ). dx dz D D,
moltiplicata per
la lunghezza della circonferenza percorsa dal suo baricentro. Applicare questo risultato per calcolare il volume dei seguenti solidi di rotazione: 1. Sfera di raggio
r; (a, 0) e raggio
r < a;
3. Cilindro di altezza
e raggio di base
r; r; R
e della base
e raggio di base
h,
r.
21
Esercizio 79.
2 2 2
Calcolare:
Sia
z =
x2 + y 2
e dalla sfera
x + y + z = 1. (xe1+z ln (1 + z 2 ) y sin z + 1) dx dy dz
Esercizio 80.
2 x + y 2 2y = 0 4z = x2 + y 2 z=0
calcolare il seguente integrale:
x |yz | dx dy dz.
D
Esercizio 81.
x < y, x, y > 0}. (Si ricorda che f integrabile su un dominio D non limitato, se esiste una successione crescente {Dk }k di domini limitati tale che D = k Dk , f integrabile su Dk per ogni k e supk |f | < . In tal caso, D f = limk Dk f ) Dk
Esercizio 82.
integrabile su
p > 0,
la funzione
Fp {(x, y, z ) R3 :
e per tali valori calcolare
0 < z < 1 , x2 + y 2 z 2p } ,
z dx dy dz .
Fp
Rn
e forme die-
3 2 Sia la curva in R data dall'intersezione delle superci {y = x } {z = x3 } e limitata dai piani {x = 1} e {x = 2}. Vericare che un elemento log |z | di curva regolare e calcolare f ds con f 1+4 . y +9xz
22
Esercizio 84.
Sia chiusa) in
(Superci di rotazione in
R3 )
{(u(t), v (t)) : t (a, b)} un elemento di curva regolare (eventualmente (0, ) R e un numero in (0, 2 ]. Si dimostri che:
R3
(a, b).
Esercizio 85.
zione:
Sia
la curva in
R2 ,
= a (1 + cos )
(Nota: Tale curva prende il nome di
[0, 2 ) . a > 0.
Cardioide .)
Esercizio 86.
avente raggi (Nota: Tale di raggio
T3 ,
(con
r < R).
Esercizio 87.
R2 )
f (x, y ) = (1 + xy, x)
ed
Esercizio 88.
attraverso
Sia di
regolare chiusa.
un aperto connesso di R3 la cui frontiera una supercie Sapendo che il volume di 1, si calcoli il usso (esterno) F (x) = x (x R3 ).
Esercizio 89.
1. 2. 3. 4.
(x, y, z ) = x3 dx + y 2 dy + z dz (x, y ) =
x x2 +y 2
dx +
2y x2 +y 2
dy
(x, y, z ) = (x, y, z ) =
1 1+y 2
dx
2xy (1+y 2 )2
dy
; al variare di
Ax+By x2 +y 2
dx +
Cx+Dy x2 +y 2
dy
A, B, C, D R .
23
Esercizio 90.
1-forma
dierenziale
(x, y ) = x2 dx + xy 2 dy
lungo la frontiera
del quadrato
Esercizio 91.
1. Calcolare 2. Calcolare
Sia
T {(x, y, z ) R3 : |x| + |y | + |z | 1 }. |z | dx dy dz
per i
T integrale esiste;
|x| + |y | + |z | dx dy dz T
, , R
F (x, y, z ) = (x + y +
contenuta nel primo
z, x + y + z, x + y + z );
4. Calcolare il usso di ottante.
attraverso la porzione di
Esercizio 92.
dove:
Calcolare
+S
= S
x dy y dx , x2 + y 2 + z 2 {x2 + y 2 1, 0 z 1},
con
Esercizio 93.
Sia
C {(x, y, z ) R3 : C;
z 4, x2 + y 2 z, x2 + y 2 1}
trovare il usso di
uscente da
C;
C.
Esercizio 94.
E = {(x, y, z ) R3 : x2 + y 2 + z 2 1, z
1. Calcolare l'area di
x2 + y 2 } .
E .
24
2. Sia
F (x, y, z ) = (x, y, z ) ;
trovare il usso uscente di che costituiscono
E . E.
Esercizio 95.
R3 ,
denito da
E = (x, y, z ) R3 : x2 + y 2 + z 2 1 , 0 z
1. Si calcoli l'area della supercie
x2 + y 2
E ; F (x, y, z ) = (x, y, z ) E.
attra-
Esercizio 96.
Si consideri la
1-forma
dierenziale
(x, y ) =
1. Dimostrare che 2. Sia
(y 3 x2 y ) dx + (x3 y 2 x) dy . (x2 + y 2 )2
esatta? Perch? di centro l'origine
e raggio
3.
()
Sia ora
= 0.
25
2 -
f (x) = 1
e studiarne la convergenza in
2|x| [, ]. ; (iii)
x [, ]
(i)
1 n0 (2n+1)2
(ii)
1 n1 n2
1 n0 (2n+1)4
(iv )
1 n1 n4
Esercizio 98.
1.
2u y 2
=0
26
Capitolo 3
Analisi complessa
Esercizio 99.
1. 2. 3. 4. 5. Trovare i valori di: ; ;
Esercizio 100.
nel dominio 1. 2. 3.
indicato:
| sin z | | sin z |
z i z +i
su su su
D=C
D = {z C :
|Im z | < R };
4.
|e z+i |
z i
su
Esercizio 101.
Dimostrare che:
1. f (z ) analitica su
f (z ) analitica su .
2. Una funzione analitica non costante, non pu essere costante in modulo. 3. Una funzione analitica non costante, non pu essere tale che Re f = f .
1 Abbiamo
denito {z :
z }
27
4. Una funzione analitica non costante, non pu essere tale che Im f = f . Esercizio 102.
Trovare il pi generale polinomio armonico della forma:
Esercizio 103.
2. Espandere
1. Espandere
2z +3 z +1 in serie di potenze di
z 1.
Qual il
raggio di convergenza?
(1 z )m
con
m>0
in serie di potenze di
z.
Esercizio 104.
1. 2. 3. 4. 5.
n!z n n!z n! z n! nn z n
2
Esercizio 105.
1. 2. 3.
(1)
Esercizio 106.
n=0 n=0 n=0 n a2 nz ;
R, calcolare
an z 2n ;
2n a2 nz .
28
Esercizio 107.
1. 2.
x dz
dove
il segmento orientato da 0 a
1 + i;
|z |=R
x dz
x=
z +z 2
1 2
z+
R2 z
sulla circonferenza
{|z | = R};
dz ; |z |=2 z 2 1 ez dz al variare di |z |=1 z n dz ; |z |=2 z 2 +1 dz con la condizione che |z |= |z a|2 sin z dz al variare di |z |=1 z n |z |=2
n Z;
|a| = ;
n Z; n, m Z.
z n (1 z )m dz
al variare di
Esercizio 108.
1. Sia
(con
BR (0) ).
Sia
, tale che |f (z )| M 0 < < R; trovare una stima di: sup |f (n) (z )| .
|z |
per ogni
|z | R
2. Mostrare che le derivate successive di una funzione analitica in un punto, non possono mai soddisfare la relazione
|f (n) (z )| n!nn ,
per ogni
n.
Esercizio 109.
costante.
Esercizio 110.
Sia su
Trovare
analitica su
e non identicamente
f come sopra. Esiste g analitica in |z | < R (con R > 1), tale che f g {|z | < 1} ? (giusticare la risposta!)
29
Esercizio 111.
f (z ),
dove
Sia
f :CC
1 , 2 C
sono linearmente
f z C, si ha f (z + 1 ) = f (z + 2 ) = 2 indipendenti su R).
Esercizio 112.
Sia
che se
ha in
m,
|f (z )| < |z |m
|z | < 1 .
Esercizio 113.
ogni
Sia
f : C f =0 f
|f (z ) 1| < 1
per
z .
Si dimostri che:
Esercizio 114.
2. La riessione
zz
Esercizio 115.
1. il semipiano
Imz > 0 nel cerchio unitario di z0 (con Imz0 > 0) vada nel
in
|z | = 2
e
|z + 1| = 1,
in modo che
2 0
0 i
|z | = 1
|z 1 4| =
1 2 , nel semipiano x > 0. (Attenzione: in questo caso non viene proprio una TLF... andr composta
|z | = 1
1 |= |z 2
Esercizio 116.
gine tramite
R(z ) =
2 Per
30
Esercizio 117.
(**) Sia
Imz 0
tale che
lim f (z ) < .
z
Dimostrare che per ogni
z0
tc
si ha la seguente relazione :
f (z0 ) =
f (t) dt. |t z0 |2
(Sugg.: pu essere utile ricordarsi la formula di Cauchy su dischi ed aver fatto l'esercizio 2.1 ).
Esercizio 118.
1. Sia
h in z0 ;
dimostrare che:
Resz0 f =
2. Sia
Esercizio 119.
Esercizio 120.
1. 2. 3. 4.
2
d con 0 a+cos 0
d con a+sin2
dx;
con
dx
a R.
Esercizio 121.
31
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
d 0 a+cos
2
con
d a+sin2
con
x2 0 x4 +5x2 +6
dx; dx;
con con
dx
a R \ {0};
dx
a R \ {0};
dx; dx
con
log(1+x2 ) x1+ 0
0 < < 2.
Esercizio 122.
anco indicati? (a) (b) (c)
P1 (z ) = z 7 2z 5 + 6z 3 z + 1 P2 (z ) = z 4 6z + 3 P3 (z ) = z 4 + z 3 + 1
, nel disco
|z | < 1
;
, nell'anello
1 |z | < 2
, nel quadrante
{z = x + iy | x, y > 0}.
Esercizio 123.
direttore
Sia
P (x)
1.
Q(z ) = z n + . . . + a0
allora il prodotto delle sue radici (considerate con molteplicit) uguale a
(1)n a0 .)
Esercizio 124.
m
zeri in
Sia
fn
, con al pi fn converga
uniformemente a oppure
sui compatti di
dimostrare che o
identicamente nulla,
ha al pi
zeri in
Esercizio 125.
Sia
z = 0
tale che
f (0) = 0;
n,
esiste
analitica in un intorno di
0,
f (z n ) = f (0) + g (z )n .
32
Esercizio 126.
1
n=2
1 n2
1 . 2 an =
n k=2
1 k2 )
|z | < 1,
si ha:
n
1 . 1z
2m 1
(1 + z ) =
n=1 n=0
2n
z 2n .
Esercizio 127.
(z ) =
n=1
con
|h| < 1,
(z + 2 log h) = h1 ez (z ) .
Esercizio 128.
zione
f (z ) = sin z ,
g (z ).
3 Ricordiamo
il seguente risultato:
Fissata una successione {an }n C tale che an , ed m N, esiste una funzione intera il cui insieme degli zeri (esluso eventualmente l'origine), coincide esattamente con {an }n , ed avente nell'origine uno zero di ordine m se m > 0. Tale rappresentazione non ovviamente unica; infatti, se f una funzione intera con esattamente tali zeri, allora si pu rappresentare nella forma:
Teorema (Weierstrass).
f (z ) = z m eg(z)
n
z an
e an
+1 2
z an
1 +...+ m
z an
mn
(3.1)
La rappresentazione (3.1) diventa interessante quando possiamo scegliere gli mn tutti uguali tra loro (in tal caso parleremo di prodotti canonici ). Una condizione suciente anch si possa fare ci l'esistenza di un intero non negativo k tale che:
n
Denotiamo con h il pi piccolo di tali interi; allora h detto genere del prodotto canonico. Inoltre, se in (3.1) (con l'hp che il prodotto sia canonico) g(z ) un polinomio, allora la funzione f si dice di genere nito, ed il suo genere proprio il massimo tra il grado di g e il genere del prodotto canonico.
33
cot z =
per ricavarsi la funzione
1 + z
n=0
1 1 + zn n
g (z ).
(c) Dedurre dall'espressione ottenuta nei punti (a) e (b), il genere della funzione
sin z ,
e la rappresentazione:
sin z = z
n=1
z2 n2
(d) Usare i risultati ottenuti, per calcolare il prodotto nel punto (i), dell'esercizio
1.
Esercizio 129.
Sia
(cos )2n d .
0
Esercizio 130.
che
Sia
C,
f (z ) = f (z )
per ogni
z ).
Esercizio 131.
Sia
[0, 2 ] f
tale che
g (0) = g (2 ).
Rispondere nella maniera pi esauriente possibile alle seguenti domande: (i) Supponiamo che esista una funzione analitica tale che sul disco unitario chiuso,
f (ei ) = g ()
per ogni
[0, 2 ].
Quanto vale
nell'origine?
(ii) Esiste almeno una funzione siatta? In caso aermativo, darne un'espressione esplicita. Oss: Formalmente il nostro problema si pu riscrivere: che
f C 1 ()
tale
=0 f (z ) = g (Arg z )
f z
se se
|z | 1 |z | = 1
4 Per
chiuso e semplicemen-
te connesso. Ammette ancora una soluzione il problema precedente? E' unica? (Ovviamente stiamo supponendo questa volta di conoscere il valore assunto su esplicita. (v) Riettere su quale propriet della funzione necessario che sia analitica?
).
Esercizio 132.
Sia
+ ,
con
f (z ) = f (z + 1) g D ),
per ogni
z ).
tale che:
g (e2iz ) = f (z )
per ogni
z + . g?
scrivere i coecienti in forma integrale.
f=
dove
cn e2inz
cn =
0
per ogni
f (x + iy )e2in(x+iy) dx
y > 0.
Esercizio 133.
teorema dei
35
residui.
2
a)
0 2
cos d 2 + cos
b) c) d) e) f) g)
d a>b>0 a + b sin 0 sin2 d a>1 0 a + cos + xa dx 0<a<1 1+x 0 + dx dx b>1 1 + xb 0 + log x dx 0<a<1 a (x + 1) x 0
+ 0 1
a, b > 0 , a = b
h)
0 1
i)
1
1 x2 dx . 1 + x2
36
Parte II
37
Capitolo 1
Calcolo dierenziale in Rn
1.1 Spazi normati, topologia standard in Rn
Esercizio 1.
1
Osserviamo innanzitutto che la funzione denita a valori reali non negativi ( una conseguenza immediata della positivit dell'integrale secondo Riemann ). Sar quindi suciente vericare le tre propriet che caratterizzano una norma : 1.
non degenerazione :
|f (a)| > 0,
a [0, 1]
t.c.
omogeneit :
disug. triangolare :
Per
Esercizio 2. Esercizio 3.
n
Consideriamo l'applicazione : se se
(2t a) (2t b)
b a t a+ 2 a+b 2 tb
38
Denendo la curva
= { Rn : = (t), a t b },
si verica che
= .
Esercizio 4.
osservare che in tale sistema di coordinate l'insieme considerato un rettangolo, quindi un insieme convesso, che connesso per segmenti. Quindi dati comunque curva:
P = (rP , P ) , Q = (rQ , Q ) A,
baster considerare la
Esercizio 5.
Lip
Lip(E, R
) R
Chiaramente
Lip
0
Lip
per ogni
f Lip(E, Rm ).
xE
Inoltre
=0
positivit
non degenerazione.
Mostriamo l'
omogeneit.
Lip
Per ogni
aR
si ha:
af
sup
x,y E x=y
= |a| sup
x,y E x=y
= |a| f
Lip
disuguaglianza triangolare.
Siano
).
|f (x) f (y )| + |x y | |g (x) g (y )| . |x y |
39
Quindi:
f +g
Lip
= + + =
sup
x,y E x=y
sup
x,y E x=y
sup
x,y E x=y
Lip
.
Lip ) uno spazio normato. Ci
(Lip(E, Rm ), f
manca da mostrare che completo, cio che ogni successione di Cauchy (rispetto alla norma sopra denita) converge ad un elemento nello spazio. Consideriamo
{fk }k
>0
esiste un
N0 = N0 () > 0
k, h > N0
Lip
si abbia:
fk fh
= +
sup
x,y E x=y
Quindi la successione
{fk }k
(C (E, Rm ),
cio esiste un
,E )
f C (E, Rm ),
N1 = N1 () > 0
tale che se
k > N1 .
e
allora
fk f
Da (1.1) ricaviamo che se
,E
x, y E
con
x=y
k, h > N0
allora
h +,
otteniamo:
con
,E
sup |f (x)| .
xE
40
x, y E
k > N0
allora
sup
x,y E x=y
k>N fk f
Lip
2
Lip .
cio
Lip(E, R
).
k>N f
si ha:
Lip
f fk
Lip
+ fk
Lip
< .
Esercizio 6.
Nota: Denoteremo con
gli elementi di
RN ,
x = {xn }n .
esempio cio
RN
(ad
{x } indica (k ) (k ) x = {xn }n ).
cazione
(k )
(k )
( 1,
R x
1
x
una norma su tale spazio.
nN
|xn |
Chiaramente
0
1
per ogni
. Inoltre
=0
nN
|xn | = 0 xn = 0 n N.
e la
positivit
non degenerazione.
Mostriamo l'
omogeneit.
ax
1
Per ogni
aR
si ha:
=
nN
= |a|
41
due successioni in
disuguaglianza triangolare.
|xn + yn |
Siano
. Allora:
x+y
=
nN
nN
= = x
|yn | =
1
+ y
Osserviamo che il poter separare le due serie giusticato dal fatto che queste convergono entrambe assolutamente. Dobbiamo mostrare ora che tale spazio completo. Sia cessione di Cauchy in tale che se
>0
esiste un
k, h > N0
allora
x(k) x(h) nN
nN
k) (h) |x( n xn | .
(1.2)
ssato, si ha
k) (h) |x( n xn |
e di conseguenza la successione e quindi ammette un limite
{xn }k una successione di Cauchy in R (per k che tende a +) che indicheremo con x = {xn }n .
(k )
xn .
Mostriamo che
{x(k) }k
M >0
e per
k, h > N0
h +
M
otteniamo:
k) |x( n xn | n=0
e, vista l'arbitrariet di
M,
n=0
k) (k ) |x( x n xn | = x
42
; infatti, se ssiamo un
k > N0
1
otteniamo:
x x(k)
+ x(k)
< . (
) uno spazio
allora
convergere!) e quindi
< x .
(altrimenti la serie
|xn |
non potrebbe
d'altronde tale inclusione stretta (cio si tratta di un sottoinsieme proprio) come si verica facilmente prendendo la successione
x = {1, 1, . . . , 1, . . .} ;
infatti tale successione ha norma successione in che non sta in
=1
ma
= .
Per mostrare
che non si tratta di sottoinsieme chiuso, facciamo vedere che esiste una
1 1
) ad un elemeno
x(k) =
e consideriamo la successione limite rispetto alla norma
1 1 1, 1, , . . . , , 0, . . . 2 k {x(k) }k .
Questa successione ammette un
x=
Infatti
1 1 1, 1, , . . . , , . . . 2 k
x(k) x
Osserviamo che
1 k+ 0. k+1
e questo completa la
( la serie armonica!)
(
1
),
cio rispetto alla topologia indotta da tale norma. Vogliamo determinare la chiusura di
1 ) rispetto a tale topologia, cio il 1 pi piccolo chiuso che lo contiene. Per far questo aggiungeremo a tutti
(che indicheremo con i suoi punti di accumulazione (abbiamo infatti visto nel punto precedente che esistono punti di accumulazione che sono esterni ad che le successioni in
). Osserviamo
43
infatti la condizione necessaria per la convergenza della serie questa condizione necessaria ma non suciente per stare in
|xn |);
(vedere il
C x RN :
Mostreremo i seguenti fatti: a.
lim xn = 0
chiuso ;
xC norma
1
{x(k) }
che converge a
Osserviamo che il punto b ci dice proprio che si tratta del pi piccolo chiuso contenente per ; infatti aerma che ogni punto di
punto di accumulazione
Diamo uno
sketch
a. Per mostrare che chiuso, facciamo vedere che punti di accumulazione. Sia e sia
C contiene tutti i suoi {x(k) }k C una successione convergente ogni > 0 esister N0 = N0 () > 0 tale che x(k) x
per ogni
k > N0 .
Allora:
(k )
Dall' arbitrariet
lim xn = 0
xC.
b. Per mostrare questo punto si procede esattamente come abbiamo fatto nel punto
2.
x C , costruiamo la successione
{x(k) }
cos denita:
x(k) = {x0 , x1 , . . . , xk , 0, . . .} .
Chiaramente esister un
{x(k) }
. Poich
N0 = N0 ()
tale che
|xn |
per ogni
n N0 .
Quindi, prendendo
k N0
si avr
x(k) x
44
Esercizio 7.
Denizione (Compattezza). Uno spazio topologico X si dice compatto se ogni suo ricoprimento aperto (cio costituito da insiemi aperti) possiede un sottoricoprimento nito, cio possiede una sottofamiglia costituita da un numero nito di insiemi che ancora un ricoprimento dello spazio. Denizione (Compattezza numerabile). Uno spazio topologico X si dice numerabilmente compatto se ogni sottoinsieme innito Z X possiede un punto di accumulazione. Denizione (Compattezza per successioni). Uno spazio topologico X si dice compatto per successioni se ogni successione di elementi di X possiede una sottosuccessione convergente ad un elemento di X .
Si dimostrano le seguenti relazioni fra queste denizione:
compatto
numerabilmente compatto
Nessuna delle implicazioni precedenti - in generale - un'equivalenza. Si pu per dimostrare in generale il seguente risultato:
non compatto.
do uno spazio normato (e quindi metrico) la denizione di compattezza equivalente alla denizione di compattezza per successioni. vedere quindi che esiste una successione in sottosuccessione convergente. denita:
Consideriamo la successione
{x(n) }n
x(n) = (0, 0, . . . , 0, 1, 0, . . .) .
n1
Se prendiamo due generici elementi della successione
x(n)
ed
x(m) ,
con
n = m,
costante, cio
d x(n) , x(m)
x(n) x(m)
=2
5 Cfr.
(ii) Anche in questo caso pi semplice mostrare la compattezza per successioni. Supponiamo di avere una successione considerare la naturale immersione di
{x(n) }n
in
e facciamo
in
R10
i(D)
la palla unitaria in
R10 ,
rispetto alla
; in
i:D
i(D)
{x(n) }n
una sottosuccessione
{y
( n)
}n
in
i(D),
data da
( n)
= i(x
( n)
i(D)
i.e:
compatto in
). (R10 ,
y i(D),
> 0 N0 = N0 () t.c. se
Mostriamo che la sottosuccessione
k N0 {x(nk ) }k ,
allora
data da
y ( nk ) y
x(nk ) = i1 (y (nk ) )
una successione convergente in
( 1,
10
x=i
(y ) D.
Infatti, se
k N0
1
abbiamo:
x(nk ) x
=
j =1 10
|xj |yj
j =1
( nk )
xj | =
( nk )
yj |
n y ( nk ) y
Inoltre
n .
xD
1.2 Funzioni da Rn in Rm: regolarit, polinomio di Taylor, estremi liberi e vincolati, etc . . .
Esercizio 8.
suciente
t.c.
6 [C],
proposizione 5.8 i)
46
(cio ha componenti
xj =
(k
1, .., n) = 1, .., n)
Esercizio 9.
Nel caso 2. 3. 4. 5. 6.
x0 = (0, 1, 1, 2) si 1 x0 = (0, 0, ., 0) si ha ( ) = ;
1. Nel caso
ha
( ) = min{ 5 , |x0 | 1 };
( ) = min{ 38 , 1 2} ;
n ( ) = min{( 4) , 1 1 2n 5
};
( ) = min{ ( ) =
n
;
n 2
, n2 e 12
4n
};
( ) = min{ n , 5n , |x0 | 1 }.
( ) = (sin 3)
||
R4
che su
R2 .
Uti-
lizzando le relazioni di equivalenza fra le varie norme si possono ottenere immediatamente i moduli di continuit associati alle altre combinazioni di norme denibili su tali spazi. Trovare il modulo di continuit in
x0 = (0, 0, 0, 0),
equivale a trovare un
() > 0
tale che se
|x| ,
allora
|f (x) f (0)| =
1 1, sin(x1 x4 ) 1 + |x|
Prima componente:
1 1 1 + |x|
7 Si
pu dimostrare che se
1 1+2 sin2 t
cos t
8 Osservare
Seconda componente:
| sin t| |t|
per ogni
t R
e che
|xi | |x|
per ogni
i = 1, 2, 3, 4.
Mettendo insieme le varie stime otteniamo:
|f (x) f (0)| =
Assumendo che
|f (x) f (0)| =
Quindi sar suciente prendere
2 max , 2 = 2 .
() = min
, 1 2
Esercizio 12.
f : E Rn R m
tale che
e sia
x0 E .
x0
fi
continua in
x0
i = 1, . . . , m .
Dimostriamo separatamente le due implicazioni. Osserviamo che anche in questo caso considereremo la norma euclidea su entrambi gli spazi: questa non una scelta restrittiva in quanto le norme su spazi vettoriali di dimensione nita sono tra loro equivalenti (cio inducono la stessa topologia) e quindi le propriet topologiche (quali la continuit) non dipendono dalle norme scelte.
(=)
Supponiamo che
sia continua in
x0 ,
cio
> 0 = () > 0 :
|x x0 | <
i = 1, . . . , m
48
(=)
i = 1, . . . , m
le funzioni
fi
siano continue in
x0 ,
> 0 i = i () > 0 :
|x x0 | <
|x x0 | ,
i=1,...,m
allora
|f (x) f (x0 |
Esercizio 13.
Nota: In tale contesto (i) Siano
||
Rn .
x, y B1 (0). f (x) f (y ) =
Prima componente:
1 1 2 |x| 2 |y |
in
N)
i punti
xm ym
9 Utilizzeremo
= =
1 , 0, . . . , 0 2m 1 1 , 0, . . . , 0 m 1
i seguenti fatti: 1. | |x| |y| | |x y|, per ogni x, y Rn ; 2. 2 |x| 1, per ogni x B1 (0) .
49
otteniamo:
1 1 2 |xm | 2 |ym |
= = = = = =
1 1 1 1 = 2 1 + 2m 21+ m 1 1 1 1 = 1 + 2m 1+ m 2m m = (1 + 2m) (1 + m) m = (2m + 1)(m + 1) 2m2 1 = (2m + 1)(m + 1) 2m 2m2 |xm ym | . (2m + 1)(m + 1)
Quindi la costante
Lm
che rende
sharp
xm
ym )
data da
Lm :=
e di conseguenza
m+
L 1.
10
Seconda componente:
sin
i=1
xi sin
i=1
yi
sin
i=1 n
xi sin
i=1 n
yi
i=1 n
xi
i=1
yi
n
x1
i=2 n
xi x1
i=2 n
yi + x1
i=2 n
y i y1
i=2
yi
|x1 |
i=2
xi
i=2 n
yi +
i=2 n
yi |x1 y1 | yi
|x1 y1 | +
i=2
xi
i=2
i seguenti fatti: 1. | |x| |y| | |x y|, per ogni x, y Rn ; 2. | sin t sin s| |t s|, per ogni t, s R ; 3. x 1 n|x|, per ogni x Rn .
50
|f (x) f (y )|
1 1 2 |x| 2 |y |
sin
i=1
xi sin
i=1
yi
|x y |2 + n|x y |2 =
n + 1 |x y | .
L=
n + 1.
= B1 (x0 )
con
e quindi
n := 2
Osserviamo che: 1. Se 2. Se
1 2 n + 1 2 |x| 2 2
2 n 1 =: n .
n = 1, 2
allora
n = 3, 4, 5, 6 x0 .
allora
n7
allora
n , n < 0. n = 3, 4, 5, 6.
1
Considereremo quindi
s, t In
allora
| s t| =
1 sup In 2
|s t| =
1 |s t| . 2(2 n 1)
51
x, y B1 (x0 ), |y | |
1 1 2
allora:
1 2 |x|
1 2
1 2 |y |
1 2
| |x|
| |x| |y || 2 n ||x| |y || 2 (2 n 1) 2n 1 |x y | . 2 2n (2 n 1) 1
L=
2 (2 2n
n 1)
= B1 (0) .
Mostriamo che in questo caso non esiste una costante
che soddisfa la
in
N): xm ym = = 1 , 0, . . . , 0 n2 1 , 0, . . . , 0 4n 2
Otteniamo:
|f (xm ) f (ym )| =
1 2 1 2
1 m2
|xm |
1 2 1 |ym |
=
1 4m2
= = = = =
1 1 = 1 2 m 2 21 m m 2m = 2m 1 4m 1 m = (2m 1)(4m 1) 4m3 3 = 3(2m 1)(4m 1) 4m2 4m3 |xm ym | . 3(2m 1)(4m 1)
52
L Lm :=
m+
+
di una simile
non esistenza
L.
x, y Br (0),
con
r > 0.
2
Abbiamo:
2
|f (x) f (y )| =
L = er (1 + 2r2 ) .
Esercizio 14.
rezionale
Osserviamo che la funzione che abbiamo denito ovviamente ; ci segue immediatemente dalla denizione
= (1 , 2 ) = (0, 0)
Si ha che:
(0) = |x|2 xi
Le condizioni da imporre su
sono le seguenti:
Esercizio 17.
h 0
lim
Usando il fatto che le funzioni componenti sono l'operatore lineare segue la tesi.
L:R
f,
53
Esercizio 18.
1.
f (x, y ) = x f (x, y ) y
2. Dobbiamo mostrare che
(1.3)
L(h) =
f (0, 0) x 0 0 0 0 .
f (0, 0) y
h1 h2
Cominciamo col fornire una stima del numeratore che compare nell'espressione in (1.3). Stimiamo separatamente le due componenti del vettore di cui stiamo calcolando la norma (euclidea):
Prima componente:
| sin(h1 h2 )| |h 1 h 2 | |h|2 .
Seconda componente (non restrittivo assumere che quanto poi andremo a considerare il limite per
|h| 1,
in
|h| 0):
F (t)
Osservando che:
= 1 = 1 t 2 + cosh t 1 + t2 = 1 1),
otteniamo:
F (0)
= =
f f (1, 0) 2 (1, 0) = x y 2 . 0
Esercizio 19.
si ottiene:
f f h f (x, h(x, z ), z ) = (x, h(x, z ), z ) + (x, h(x, z ), z ) (x, z ) = x x y x = f (x, h(x, z ), z ), x f (x, h(x, z ), z ), y f (x, h(x, z ), z ) z
h (x, z ) x 0
f f h f (x, h(x, z ), z ) = (x, h(x, z ), z ) + (x, h(x, z ), z ) (x, z ) = z z y z = f (x, h(x, z ), z ), z f (x, h(x, z ), z ), y f (x, h(x, z ), z ) z
h (x, z ) . z 1
Esercizio 20.
1. Sia
y = f (x)
una soluzione
C2
in un intorno di
x = 0,
dell'equazione
x2 + sinh y + exy = 1 ,
tale che
f (0) = 0.
Quindi la funzione
e di conseguenza anche tutte le sue derivate saranno indenticamente nulle (in quanto si tratta di una funzione costante). fatto che In particolare usando il
f (0) = 0 =
otteniamo:
0 = F (0)
|x=0
= f (0)
cio
x = 0
Studiamo la derivata
0 = F (0)
2 + (sinh f (x))(f (x))2 + (cosh f (x))f (x) + + exf (x) (f (x) + xf (x))2 + 2f (x) + xf (x)
|x=0
=
e quindi
2 + f (0) ,
cio si tratta di un punto di massimo relativo.
f (0) = 2,
2. L'esistenza di una simile funzione garantita dal Teorema della funzione implicita, in quanto
F (0, 0) y
Esercizio 21.
1.
f = x
f1 x1 . . . f6 x1
f1 x2 . . . f6 x2
f = y
f1 y1 . . . f6 y1
f1 y2 . . . f6 y2
f1 y3 . . . f1 y3
2.
f (x, g (t)) = t
3 f1 j =1 yj gj (t) . . . 3 f6 j =1 yj gj (t)
56
Esercizio 22.
1.
f y f x f t
2.
= = =
0 0
1 1+t x1 |x|
0 0
2y2 x3 1+t
0
x2 |x|
t cos(tx1 ) 0
0
x3 |x| 2 y2 1+t
f f f (x, g (t), t) = (x, g (t), t), g (t) + (x, g (t), t) = t y t x1 cos(tx1 ) |x| = 2 ln(ln t)x3 tanh t+x3 ln2 (ln t) 1 + 2 2 (1+t)t ln t (1+t) (1+t) cosh t
Esercizio 23.
3
2.
3.
x f (0) = 30240 (1,0,..,10) x f ((1, 1, .., (1)n )) = (99050016)en f (0) = (1, 0, .., 0) .
11
4.
Esercizio 24.
1.
};
11 10
x10 n x1
2 10 (exn (1 x10 n
4 + 2 x2 1 + 2x1 xn )) =
(*) .
2
Chiamiamo c = e , a f (t) = (1 + e g(t) = et . 10 4 10! 10! k 10k (g )) in Allora (*) = c k=0 ( k!(10k)! k=0 ( k!(10k)! D (f )D k quanto D f = 0 se k > 4. 2 Si dimostra per induzione che Dj (g) = et Pj (t) dove Pj (t) un polinomio di grado j nella t, cos denito: P0 (t) = 1 e Pk+1 (t) = Pk (t) + 2tPk (t).
4 = 1 + 2 x2 1 , b = 2x1 xn , k 10 k D (f )D (g )) = c
bt4 )
57
4.
k 0 C 2 (0) .
di ha che
f C k ({0}) .
1.
x2 2 x3 2
+ x1 x2 x3 +
2. Si pu prendere ad esempio
Esercizio 27.
quindi
Ovviamente
f C (Rn \ {0});
d'altro canto
lim|x| 0
= 1,
f C 1 (Rn ) .
Esercizio 28.
2
R {(x, x) | x R \ {0} } . f C (R \ R ) e in tale insieme anche dierenziabile; inoltre f continua nei punti di R e in tali punti non esistono le derivate parziali.
Sia
non
Esercizio 29.
(
Osserviamo che
P1 = (
1 3 2, 6) e
P2 =
sup f = + ,
mentre
inf f = .
Esercizio 30.
assoluti.
che
compatto, quindi per il Teorema di Weierstrass ammette massimo e minimo I punti critici della funzione interni al dominio sono i punti sull'asse delle y:
Py = (0, y ) (1 y 1)
I punti I punti
e in tali punti la funzione identicamente nulla. sono dei punti di minimo locale per la funzione;
Py Py
con con
0<y1
L'origine
P0
un punto di sella.
. Studiando il comportamento della funzione sul bordo si rende conto che la funzione assume:
D {x2 + y 2 = 1} ,
ci
58
Massimo in In
Minimo in In
Quindi riassumendo:
maxD f =
2 3 3
2 minD f = 3 . 3
xi g (|x|)
Quindi
g (|x|) = g (|x|) |x x| .
1.
1000
P1000 (s, t; 1, 0) =
N 2 ||=1
2.
(1)1 +2 +1
(1 + 2 1)! (s 1)1 t2 1 !2 !
1000
P1000 (x, y ; 1, 0) =
N 2 | |=1
con
a (x 1)1 y 2
2 2 1)! 2 1 !( 2 )!
a =
(1)1 +1
(1 +
se se
pari
dispari
Esercizio 33.
1. Ovviamente
x = 1
y 2 P (y,x1) nf ( x 1) sempre del tipo: e Q(x1) , dove P e Q sono xh y k dei polinomi nelle variabili y e x-1, tali che limx1 Q(x 1) = 0 ; da ci
segue che in tali punti le derivate di ogni ordine sono nulle e partendo da ci si dimostra facilmente la continuit delle derivate su tale insieme. 2. In tale punto, la funzione continua ed esistono entrambe le derivate parziali e non dierenziabile; ma le derivate parziali non sono continue (non esiste proprio il limite per 3. I punti critici sono del tipo del segno della funzione mentre se
x 1 !);
Si vede facilmente da uno studio si tratta di un punto di minimo,
f,
che se
Py (1, y ) ; y>0
y < 0
non sono assoluti in quanto ci sono punti in cui la funzione assume valori strettamente positivi e strettamente negativi!); Per va studiato a parte, in quanto la funzione non tale punto);
y = 0
abbiamo un
(1, 0),
C1
in alcun intorno di
59
1 100 .
Esercizio 34.
1.
f x
2.
f = x
3.
f 2xy x = z x2 . Osservazione: Nel primo caso si tratta di un gradiente, nel secondo di uno
Esercizio 35.
PN (x; x0 ) =
a (x)
N n | |=1
con
a =
2 (1)| 2 |1 (| |1)! ( )! 2
| |!
se
pari
i = 1..n
altrimenti
G(x, y, t) t3 2xy + y e supponiamo z = z (x, y ) denita in un intorno del punto (1, 1), tale che G(x, y, z (x, y )) 0 e z (1, 1) = 1. Ovviamente questa nuova funzione una funzione delle sole variabili (x, y ), che identicamente nulla nell'insieme di denizione della z . Quindi tutte le sue derivate saranno identicamente nulle in
Consideriamo la funzione che esista una funzione tale intorno. Calcoliamocele applicando il teorema di derivazione delle funzioni composte:
Esercizio 36.
G(x,y,z (x,y )) G z = ( G x x (x, y, z (x, y )) + t (x, y, z (x, y )) x (x, y ))|(1,1) |(1,1) z z (2y + 3z (x, y )2 x (x, y ))|(1,1) = 2 + 3 x (1, 1) . z 2 Da cui segue che : x (1, 1) = 3 .
0 =
(Si procede in maniera analoga per la derivata parziale rispetto alla y e per le derivate seconde)
G(x, y, t) = t3 2xy + t.
giunge immediatamente ad un assurdo (Quale?). Questo semplicemente per il fatto che non pu esistere alcuna funzione z che soddis tali condizioni nell'intorno del punto (1,1). (Lo vedremo meglio parlando del teorema delle funzioni implicite).
60
Esercizio 37.
e
s(x, y ) x2 s(x)
Si verica facilmente che tali funzioni sono continue e dierenziabili dappertutto ma le derivate parziali non sono continue nei punti (rispettivamente) con o
Da ci segue che
somma di funzioni continue), dierenziabile ovunque (in quanto somma di funzioni dierenziabili ovunque) e con derivate parziali che esistono in ogni punto, ma che non sono continue sui punti sull'asse delle x o sull'asse delle y. (A tal proposito bene sottolineare, che in generale la somma di funzioni discontinue non una funzione discontinua! Nel nostro caso, possiamo giungere a tale conclusione soltanto perch dell'altra).
a variabili separate:
Esercizio 38.
assoluti.
che
compatto, quindi per il Teorema di Weierstrass ammette massimo e minimo I punti critici della funzione interni al dominio sono i punti sull'asse delle y:
Py = (0, y ) (1 y 1)
I punti I punti
e in tali punti la funzione identicamente nulla. sono dei punti di minimo locale per la funzione;
Py Py
con con
0<y1
L'origine
P0
un punto di sella.
D {x2 + y 2 = 1} ,
Massimo in In
Minimo in In
Quindi riassumendo:
maxD f =
2 3 3
2 minD f = 3 . 3
Esercizio 39.
tutto che (a meno di rotazioni) possiamo considerare solamente i rettangoli che hanno i lati paralleli agli assi coordinati; inoltre tali rettangoli saranno simmetrici rispetto agli assi delle
x e delle y .
f (x, y ) = 4xy .
61
x0
y 0
(x, y ) + ); R,
cio:
x2 + y 2 = R2 .
Quindi il vincolo sar dato da:
V {(x, y ) R2 : x 0, y 0,
x2 + y 2 = R2 } .
R (la parte in + ); inoltre negli estremi di tale curva (cio nei punti corrispondenti a x = 0 o y = 0) la funzione f si annulla, e quindi tali punti non possono corrispondere a
Tale vincolo rappresenta un quarto di circonferenza di raggio dei punti massimizzanti. Applichiamo il metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Deniamo la funzione
x>0
y > 0, .
dato da
P =
R R , , = 2 2 2
Quindi il rettangolo inscritto con area massima (a meno di rotazioni) quello con vertici:
P1 =
R R , 2 2 A=
, P2 = R2 . 2
R R , 2 2
, P3 =
R R , 2 2
, P4 =
R R , 2 2
che ha area
Esercizio 40.
1. La funzione non limitata n inferiormente, n superiormente su Infatti, se studiamo il comportamento della
R2 .
sulla retta
y = x, otteniamo:
x
quindi
sup f = +
R2
inf f = . 2
R
62
otteniamo:
x=0 y = 0. f (0, 0) = 0,
con ma
Tale punto non n di massimo, n di minimo. Infatti sia valori positivi che negativi. Ad esempio in possiamo considerare i punti
B (0, 0), , 2 2
0 < < 1,
P1 =
in tali punti si ha:
2 ,
P2 =
3 f (P1 ) = 2 < 0 4
3.
f (P2 ) =
2 3 + > 0. 4 8
e da due archi della
circonferenza
x + y = 1; ,B=
x = 1 2
A=
1 3 , 2 2
1 3 , 2 2
,C=
1 3 , 2 2
,D=
1 3 , 2 2
f (A)
= f (C ) =
5 8
1 f (B ) = f (D) = . 8
Studiamo la funzione sui lati verticali, cio sulle rette
L =
Su
1 3 3 x= , <y< 2 2 2
L+ : 1 1 1 f+ (y ) = f (x, y )|L+ = f ( , y ) = y 2 2 4 2 f+ (y ) = y
E = (1 2 , 0), con f (E ) =
1 4.
Su
63
Studiamo ora gli estremi vincolati sui due archi di circonferenza. Consideriamo la funzione:
F (x, y, ) = x2 xy 2 (x2 + y 2 1) .
Dobbiamo trovare le soluzione del sistema, ottenuto imponendo l'annullamento del gradiente:
2x y 2 = 2x 2xy = 2y 2 x + y2 = 1 ;
dalla seconda equazione si ottiene che rando), oppure
y=0
(ma allora
x = 1,
che non
x = , da cui si ottiene l'equazione 3x2 + 2x 1 = 0. La soluzione x = 1 non ammissibile, quindi l'unica soluzione ammissibile 8 1 x = , con y = 3 . Abbiamo trovato quindi un punto critico vincolato 3 H=
in cui la funzione vale In conclusione:
8 1 , 3 3
5 f (H ) = 27 .
5 8 , che viene assunto nei punti A e B ; 5 27 , che viene assunto nel punto H .
D = {x R4 : xi 0, i=1 xi = 1}. Cominciamo con l'osservare che f (x) 0 per ogni x D ; da ci si deduce che il valore minimo di f proprio 0: basta infatti calcolare la funzione nel punto xm = (0, 0, 0, 1) D . Calcoliamone ora il valore massimo. Applichiamo il
Denotiamo con metodo dei moltiplicatori di Lagrange; consideriamo la funzione
Esercizio 41.
F (x, ) =
i=1
xi i
i=1
xi 1
xj F (x, ) = j
4 i=1
4 i=1
xi i
xj
=0
j = 1, 2, 3, 4
xi = 1 . xj = 0,
in quanto se
xj = 0
0,
che il minimo):
=j
4 i=1
xi i
xj
64
j = 1, 2, 3, 4.
Quindi ricaviamo:
2 3 4
4 i=1
xi i xi i xi i
x2
4 i=1
= = =
4 i=1
xi i xi i xi i
x1
4 i=1
x3
4 i=1
x1
4 i=1
x4
x1
x1 (1 + 2 + 3 + 4) = 1
Quindi, il massimo viene assunto nel punto
x1 =
1 . 10
xM =
e vale
1 2 3 4 , , , 10 10 10 10
f (xM ) =
27648 . 1010
Esercizio 42.
f (x, y ) 0
Consideriamo la successione che
1 , 2n)}n , {( n
A;
si ha
n0
da cui si deduce che
lim f
1 , 2n n
=0
inf f = 0 .
A
Procediamo ora con la seguente osservazione: si pu dimostrare che la funzione
g (t) = t + 1 2 sin t strettamente crescente e poich limt+ g (t) = + e limt g (t) = si pu concludere che ! c tc g (t) > 1 per t > c e g (t) < 1 per t <c. c Quindi A = {(x, y ) t.c. y > x }. Studiando il comportamento della funzione sul bordo A (con il metodo dei moltiplicatori di Lagrange), si trova che la funzione ha un massimo vincolato in P1 = ( c, c) e P2 = ( c, c), in cui
1 2c .
la funzione vale
(x0 , y0 ) A
tale che
1 supA f = . Infatti, supponiamo che esista un punto 2c 1 f (x0 , y0 ) > ; osservando che 2c (x0 , y0 ) A =
65
x0 y0 > c ,
otteniamo:
2 x2 0 + y0 2x0 y0 < 0
(x0 y0 )2 < 0
che assurdo!
Nota:
Osserviamo che
piccola: utilizzando dei metodi numerici (ad esempio il metodo di bisezione) si ottiene che
y = 2y 2 y 1 2 = 1.
Questo problema facilmente integrabile e si ottiene:
y 1
dy =2 y2
t dt
1 2
y (t) =
1 . 2(1 t)
x = =
ed integrando
x(t) = sin
per determinare il valore della otteniamo
il dato iniziale ed
1 . 2(1 t)
che chiaramente l'intervallo di
t (0, 1),
66
lim dist
t0
suciente osservare che
(x(t), y (t)),
y=
1 2
=0
dist
Quindi:
(x(t), y (t)),
y=
1 2
= y (t)
1 . 2
lim dist
t0
(x(t), y (t)),
y=
1 2
=
e questo mostra il secondo limite. Mostriamo ora che ogni punto nostra soluzione per
lim
t1
1 = + 2(1 t)
punto limite della ; allora esiste un
t 0.
3 2, 2
tale che
n N.
n 0 + 2n [2n, 2 (n + 1)],
e denire una successione di tempi
n +
n+
tn
n+ 0 . 4n
Innazitutto,
tn (0, 1)
per ogni
n N;
infatti:
0 tn = =
Inoltre
(x(tn ), y (tn ))
= = =
A [1, 1]
1 , 2
stiamo lavorando in
R2 );
m = min y
(x,y )K
ed in particolare
M = max y
(x,y )K
m>
lim y (t) =
t0
e
1 2
lim y (t) = + ,
t1
e quindi (come segue dalla denizione di limite) esisteranno sicuramente dei tempi
t0
t1
0 < < 1.
Esercizio 44.
x2 1+ 2 4 x(0) = 0 . x =
Integrando otteniamo
x 0
1 1+ x
2
dx =
t dt
0
arctg
t 4
x(t, ) = tg
t . 4
68
y (t, ) = et .
In conclusione la soluzione trovata data da
x(t, ) = tg y (t, ) = et .
4t
I = (2, 2) ,
che non dipende da siano
.
Sia
un compatto contenuto in
, K ;
sia inoltre
un compatto in
K I = (2, 2)
e sia
R \ {0} e t0 C .
Deniamo le seguenti costanti (sono tutte nite in quanto si tratta di massimi di funzioni continue su compatti):
T M B
sup tg
tC
t 4
<
sup
(,t)K C tC
et <
|x(t0 , ) x(t0 , )|
t0 tg 4 T | | tg
t0 4
|y (t0 , ) y (t0 , )|
et0 e
t0
M |t0 t0 | M B | | .
Otteniamo quindi la seguente costante di Lipschitz:
L=
T 2 + M 2B2 .
> 0 N0
t.c.
m, n >
supx(a,b) |um (x) un (x)| < . Per concludere basta osservare che: supx(a,b) |um (x) un (x)| = supx[a,b] |um (x) un (x)| . ba Infatti se consideriamo la successione {xk }k2 = {a + k }k2 (a, b) , questa tale che limk xk = a; dalla continuit delle funzioni un segue che limk |un (xk ) um (xk )| = |un (a) um (a)|, e quindi si ha che |un (a) um (a)| supx(a,b) |um (x) un (x)|. Si applica lo stesso ragionamento per il punto b e segue l'asserto. (2) Se per assurdo convergesse uniformemente in (a, b), applicando il punto precedente seguirebbe la convergenza uniforme in [a, b]; ma ci implicherebbe la convergenza di {un (a)} .
Esercizio 46.
x [0, 21 n] 1 1 se x [ , 2n n ] 1 se x [0, ] n
se
se
x > 0,
allora esiste
1 n0 = [ x ]+1
2. Infatti 3.
lim
1 0
fn = lim 21 n =0=
f.
Esercizio 47.
x [0, 21 n] 1 1 se x [ , 2n n ] 1 se x [ , 1] n
se
gn (x) =
1 [x( n x)]k+1 0
se
1 x [0, n ]
altrimenti
e denire la successione
fn =
gn
1 g 0 n
Esercizio 48.
2. Se
1. Convergenza puntuale in
(e , e ) compatto K (e , e ) ;
0:
Convergenza puntuale in
(1, +) [a, +)
con
a > 1;
70
Se
> 0:
Convergenza puntuale in
[0, 1) [0, a]
con
0 < a < 1;
1 A {n 2 | n 1} : puntuale in [1, 1] \ A
([1, a]
[0, 1]) Ac
con
4. Convergenza puntuale in
12
K (e1 , e1 ) ;
a > 0;
x3 +4x2 +x (1x)4 .
Esercizio 49.
Sostituendo
Si ha che
x (1, 1),
n3 n1 2n
n1
n3 xn =
x=
1 2 si ottiene che
= 26 .
Esercizio 50.
1. Sappiamo che la serie geometrica di ragione x, con |x| < 1, 1 1 1 k k0 x = 1x . Derivando j volte 1x ot1x , cio si ha che j j! 1 d teniamo: dxj ( 1x ) = (1x)j +1 . Per il teorema 2.5 ([C]) si ha la seguente relazione: ha somma Se
j! (1x)j +1
k0
k0
k+j j xk =
xk
Quindi
xm (1+x)n
1 m = xm (1 x)n = x
k0
k+n1 n1 xk .
k0
xm+k = ex =
km
n1m+k j
+ xk k=0 k! ha raggio di convergenza innito ( si dimostra ad esempio con il criterio del rapporto); dobbiamo quindi + k dimostrare che x R ex = k=0 x k! . x Consideriamo il Polinomio di Taylor di ordine N di e ed esprimiamo il
resto con la formula di Lagrange; si ha:
|ex
k=0
da cui segue la tesi.
xk |x|N +1 N | e 0 k! (N + 1)!
12 Pu
criterio del confronto asintotico, ricondursi allo studio della serie . (Cfr E. Giusti Esercizi e compl. di Anal. mat. I, Cap 7 par.9 (formula Stirling) e Cap.4 par.2 (Criterio asintotico)
71
, e applicando il
3. Osserviamo che
x 1 log(1 + x) = 0 1+ t dt . Noi sappiamo che per |t| < 1 si 1 k k ha: (segue immediatamente osservando che si tratta k=0 (1) t 1+t = di una serie geometrica di ragione t).
Applicando il Teorema 2.5 ([C]), per
|x| < 1
si ha che:
log(1+x) =
0
1 dt = 1+t
+ 0
(1)k tk dt =
k=0 k=0
(1)k
xk+1 = k+1
(1)k+1
k=1 xk k=1 k
xk . k
log(1 x) = log
x, x )
log (1 + x) log (1
si ha la tesi:
log
1+x = 1x
(1)k+1
k=1
xk + k
k=1
xk = k
[(1)k+1 +1]
k=1
xk x2j +1 =2 . k 2j + 1 j =0
+ k=0
xk
(con R \ Z ); k+1 k
lim
= lim
k !( 1) . . . ( k ) k = lim =1 k k + 1 (k + 1)!( 1) . . . ( k + 1)
1 k
lim sup
= 1;
R = 1.
k Dk (1+ x) |x=0 = ( 1) . . . ( k +1)(1+ x)|x=0 = ( 1) . . . ( k +1) N quindi: PN (x, 0) = xk . k=0 k + Verichiamo ora che |x| < 1 (1 + x) = k=0 xk . k
Per fare questo, mostriamo (usando l'espressione integrale del Resto di Taylor) che : Sia
|(1 + x) PN 1 (x, 0)| 0 . x (1, 1) e sia |x| < < 1; allora > 0 < 1 );
t.c.
(1 + ) < 1 k
(questo
1 k
Inoltre, poich
lim sup
= 1,
esister un
N0
t.c.
N N0 lim sup).
72
1 N
1+
(segue immediata-
Tenendo conto delle assunzioni fatte e dell'espressione integrale del resto di Taylor, si ha (N
|(1+x) |x|N |
N 1 k=0
N 1
N0 ): xk | = | k
=|
( 1) . . . ( N + 1)(1 + tx)N dt| = 1 t)N 1 |x|N | 0 N (1 (1 + tx)N dt| = (N 1)! N N 1 1 t) N |x|N (1 + tx)1 dt| 13 | 0 (1 1+ tx N N ((1 + ))N (1 )|1| N ((1 + ))N (1 )
1 (1t) 1+tx 0 |1| N N 1
1 (1t) 0 (N 1)!
dt 14
0 .
+ k=0
x (1)k (2 k+1)!
2k+1
2k+1
to (si dimostra ad esempio con il criterio del rapporto). Per dimostrare che
x R
N
sin x =
+ k=0
x (1)k (2 k+1)! ,
| sin x
k=0
(1)k
arcsin x = =
|t| < 1
1 1t2
x 1 dt . Dal punto (5) segue che: 0 1t2 1 k1)!! 2k 15 2 (1)k t2k = k=0 (2(2 . k=0 k)!! t k
arcsin x =
0
.
t2k dt =
0 k=0
9. Basta osservare che dente; 10. Basta osservare che in (8); 11. Notiamo che
arcsin x
sinh x = i sin(ix)
sinh x = i sin(ix) = i
k=0
.
(1)k
(1)2k+2
k=0
k=0
13 Usiamo il fatto che sup 1 = sup 1 (1 )|1| [, ] (1 + ) t[0,1] (1 + tx) 14 Basta osservare che per le hp fatte su t e x si ha: 0 1t 1 1+tx 15 Il doppio fattoriale denito cos: (1)!! 1 , 0!! 0 , 1!! 1 e per n 2 n!!
n(n 2)!!
73
cosh x = cos(ix)
13. Basta osservare che arcsinh x 14. Basta osservare che arctanh x (4)).
= i arcsin(ix)
Esercizio 51.
1. Osserviamo che
fn (x)
= n
x+
1 x n
= x+ x+
n 1 n 1 n
= n
1 x+ x n 1 x+
1 n
+ +
x = x
1 . 2 x
f (x) =
1 2 x
x > 0.
fn
converge uniformemente ad
in
Osserviamo che:
1
1 n
1 = 2 x x 2n x
1 x+
1 n
(0, +),
in quanto
sup(0,+)
con
2n x
1 x+ n + x
n+
2
= + 0.
Dimostriamo invece che vi uniformit nella convergenza in ogni sottoinsieme del tipo
[a, +) 1
a > 0;
2
infatti:
sup
[a,+)
2n x
= 16
1 2n a a+
1 n
n+
x+
1 n
0 .
Esercizio 52.
16 Notare
n1
un (x) :
[0, +) ; [0, +) ;
[0, +) .
n1
a > 0;
[a, +)
con
Applicando il Teorema di derivazione per serie (cfr. [C], Teorema 1.6), si vede facilmente che
u C 1 ((0, +))
Esercizio 53.
exp z
k=0
zk k!
z C
nel campo complesso, nel se-
funzioni trigonometriche
z 2k (2k )! sin z
cos z
k=0
(1)k
(1)k
k=0
z C
A {x > 0 :
A l'insieme degli zeri positivi cos x = 0}. Tale insieme non continua tale che cos 0 = 1 mentre
sia
dove
1 inf A .
exp(i ) = 1.
Lemma 1: Dim.:
(Formula di Eulero)
z C
eiz =
k=0
(iz )k = k!
ik
k=0
zk = k!
i4k
k=0
i4k+3
=
k=0
z 4k z 4k+1 z 4k+2 z 4k+3 +i i (4k )! (4k + 1)! (4k + 2)! (4k + 3)!
75
k=0
+i
k=0
=
k=0
(1)k
z 2k +i (2k )!
(1)k
k=0
Lemma 2: z C cos z = cos(z ) e sin z = sin(z ) Dim.: Per come abbiamo denito cos e sin, si ha che la prima una funzione
pari (ci sono solo coecienti pari nella serie), mentre la seconda una funzione dispari (ci sono solo coecienti dispari):
2k k (z ) k z 2k k=0 (1) (2k)! k=0 (1) (2k)! = 2k+1 k z 2k+1 k (z ) k=0 (1) (2k+1)! k=0 (1) (2k+1)! =
Lemma 3: z, w C exp(z + w) = exp(z ) exp(w) Dim.: Vedi [C], formula (2.60) con relativa dimostrazione. Lemma 4: z C cos2 z + sin2 z = 1 Dim.: Per come abbiamo denito cos e sin, si ha che:
cos2 z +sin2 z = (cos z +i sin z )(cos z i sin z ) = (cos z +i sin z )(cos (z )+i sin (z )) = = eiz eiz = e0 = 1 .
Lemma 5:
z C cos
si proceder in
Dim.:
k=0
2k+1
2 sin z cos z = 2
k=0
(1)k
(1)k
k=0
z 2k (2k )!
Osserviamo che la serie prodotto avr solo i termini di grado dispari (in quanto ogni termine ottenuto moltiplicando un termine di grado pari con uno di grado dispari).
=2
k=0
con:
2k+1 z 2k+1
()
2k+1 =
(1)n (1)kn (1)k (2k + 1)! = = (2 n )! (2( k n ) + 1)! (2 k + 1)! (2 n )!(2 k + 1 2n)! n=0 n=0
76
2k + 1 2n
Osserviamo che
2k + 1 2k + 1 2n 2k + 1 n
, quindi:
= 17
n=0
cos 2 = 0,
per cui:
= sin2
che la tesi.
= cos2 1 = 1 2 2
f L1 (R)),
Esercizio 54.
Osserviamo che
in quanto
dx =
dx
0
< 18 .
deniamo:
(x)
Facciamo le seguenti osservazioni:
x +
dx dx
ed inoltre
(k) (x) =
che
(infatti
(Formula del Binomio di Newton) 18 la limitatezza segue dal teorema di Weierstrass: continua su [0, ] che compatto e nulla al di fuori di tale compatto.
2k+1 n=0
17 Osserviamo
2k + 1 n
= (1 + 1)2k+1 = 22k+1
77
2.
x 0
(x) =
supp
x +
dx dx
0 dx
= 0
(, x)
4. se
= );
x +
(x) =
dx dx
+ +
dx
che
(, x]
supp
e quindi
dx x dx
=1 =
dx );
Quindi la funzione cos costruita soddisfa tutte le condizioni richieste. Calcoliamo le due serie di Taylor richieste:
In
x = 0, ho che (0) = 0 e k 1 (k) (0) = 0 (in quanto C e ha supporto in [0, ]: quindi si deve raccordare in x = 0 in maniera regolare,
e perci deve avere in tale punto derivata di ogni ordine nulla). Quindi la serie di Taylor richiesta in tale punto la serie identicamente nulla.
In
x=
, ho che
supporto in
( ) = 1 e k 1 (k) (0) = 0 (in quanto C e ha [0, ]: quindi si deve raccordare in x = in maniera regolare,
e perci deve avere in tale punto derivata di ogni ordine nulla). Quindi la serie di Taylor richiesta in tale punto la serie costantemente uguale ad 1. Osserviamo che la funzione cos costruita, nonostante l'elevata regolarit non analitica in nessuno dei punti sopra considerati, in quanto non riesco a trovare due intorni di tali punti in cui la funzione sia
, rispettivamente.
Esercizio 56.
e si ha che
f C ({y0 }, R2 ) 1 0 0 1 f
di classe
f (y0 ) =
2 y1 sin y2 1
=
|y0 =(0,0)
78
19
I T f (y )
r=
2 T
1 12 .
Esercizio 57.
1. Cominciamo con l'osservare che
f (x0 , g (x0 )) = 0
P+ = (1, 2, 8)
In tali punti si ha:
P = (1, 2, 2).
f (P+ ) = y f (P ) = y C
in un intorno di
x0 ,
tali che
f (x, g (x)) = 0 e
in tale intorno e
g+ (x0 ) = 8
g (x0 ) = 2 . x0
2. L'unica soluzione che positiva in gradiente nullo in negativa. Cominciamo col mostrare che intorno di
g +.
x0
g (x0 ) = 0.
x0
0 = = =
19 Per
(f (x0 , g+ (x0 ))) = 2(x0 )T + 2g+ (x0 ) g+ (x0 ) + 2 1 2 + 16 g+ (x0 ) + 2 4 2 4 6g+ (x0 ) = 6g+ (x0 ) =
10 g+ (x0 )
e quindi
g+ (x0 ) = 0,
cio
x0
Hg+ (x0 ).
0 =
2 f (x, g (x)) = x2 2 0 + (2g+ (x0 ) 6)Hg+ (x0 ) + 0 2 +2 x1 g+ (x0 )x1 g+ (x0 ) x1 g+ (x0 )x2 g+ (x0 ) x2 g+ (x0 )x1 g+ (x0 ) x2 g+ (x0 )x2 g+ (x0 ) + 10 Hg+ (x0 ) , =
2 0 0 2
1 5 Hg+ (x0 ) = 0
0 1 5
Esercizio 58.
l'osservare che
Consideriamo la
delle osservazioni sull'equivalenza della seconda formulazione). Applichiamo il teorema della funzione inversa alla funzione
f C (Rn , Rn )
20
Aij (vi xj )
f (0) = In , x
det
f (0) = det In = 1 . x g,
inversa di
g C (Br (0)) per opportuno r > 0. Cerchiamo di dare un stima del raggio r di tale intorno. 21 segue che se t.c. In particolare, dal teorema della funzione inversa
Quindi esiste un'unica funzione
f,
con
un
sup In In
|x|
f 1 x 2
dove i,j il simbolo di Kroenecker, cio:
20 Notare
infatti che
se i = j se i = j
21 Cfr.
allora
denita su
Br (0)
con
r
Diamo quindi una stima per
= . 2 In 2
22
In In
f x A
In In 2(cos |x|2 )A
sup In In
|x|
f x
sup 2 n ( v
|x|
|x|)
2 n v
1 4 n v
e quindi
1 r 8 n v
Osserviamo che attendibile in quanto quando invertibile dappertutto! Discutiamo ora brevemente la
r + quando v 0; questo risultato era in un certo senso v 0, la f tende alla funzione identit, che
In tal caso
l'esercizio pu essere risolto applicando direttamente il teorema della funzione implicita (anzich il teorema della funzione inversa). Indichiamo con
F (x, y ) = f (x) y
22 La
Ax = x Ax
.
sup
xRn x =1
Si dimostra (Esercizio!) che tale sup proprio uguale alla seguente espressione:
A =
k=1, ..., n
max
|aij |
j =1
cio il massimo delle somme dei moduli delle componenti di ciascuna riga.
81
(x, y ) =
(0, 0);
dente):
(x,y )=(0,0)
= In
quindi la matrice jacobiana invertibile nel punto tale che per ogni punto in tale intorno si abbia:
F (g (y ), y ) = 0
ma quindi la
f (g (y )) = y f
in un intorno di sia denita su
r > 0
in modo che la
dal tali
sup |F (0, y )|
Br (0)
2 T
con
F (0, 0) x
= In
sup
B (0)Br (0)
In In
F 1 (x, y ) . x 2
sup |F (0, y )| =
Br (0)
quindi bisogner richiedere che denza a proposito di
sup |y | = r ,
Br (0)
):
sup
B (0)Br (0)
In In
F (x, y ) x
= =
sup
B (0)Br (0)
In In 2(cos |x|2 )A = (2 A ) 2 n v
|x|
sup
B (0)Br (0)
sup
B (0)Br (0)
.
2 n v
quindi sar suciente richiedere Concludendo la
1 4 n v
denita per
r
23 Cfr.
1 8 n v
Esercizio 59.
1. Applichiamo il teorema della funzione implicita alla funzione
2
g (x, y ) = ex
Osserviamo che
+y 2
x2 2y 2 + 2 sin y 1 .
g (0, 0) = 0
e che
g (x, y ) = y
da cui
2y ex
+y 2
2 + 2 cos y
g (0, 0) = 2 = 0 . y
Quindi applicando il TFI segue l'esistenza di una funzione nita in un intorno di che
x = 0
(i.e
Br (0)
per un opportuno
f (0) = 0 .
24 segue che suciente
f,
2|T |
con
g (0, 0) y
1 2
sup
Br (0)B (0)
1T
1 g (x, y ) . y 2 r < 1:
sup |ex x2 1|
Br (0)
sup
Br (0)
sup
Br (0)
sup
Br (0)
4 r2 .
24 Cfr.
< 1,
si ottiene:
sup
Br (0)B (0)
1T
g (x, y ) y
sup
Br (0)B (0)
1 yex
+y 2
+ 2y cos y
2
sup
Br (0)B (0)
+y 2
2|
sup
Br (0)B (0)
sup
Br (0)B (0) th.
7
cio suciente chiedere
1 , 2
1 . 14
r2
1 1 = 4 14 56
1 r . 56
3. Il limite richiesto una forma indeterminata, ma pu essere risolto applicando il teorema di De L'Hopital. Osserviamo innanzitutto che
f (x)
+f 2 (x)
ex2 +f 2 (x)
2 + 2 cos f (x)
e quindi:
x0
lim
f (x) x2
x0
lim
f (x) = 2x ex 2f (x)
2
+f 2 (x)
= lim = 0.
x0
ex2 +f 2 (x)
1 = 2 + 2 cos f (x)
84
Capitolo 2
Integrazione in Rn
2.1 Misura di Peano-Jordan e integrale di Riemann in Rn
Esercizio 60.
q = m n (con 0 < m n e MCD(m,n)=1), allora f discontinua in q . n+ Consideriamo, infatti, la successione {n } [0, 1] \ Q t.c. n q (questo possibile per la densit degli irrazionali in [0, 1]). Si ha
1.
quindi:
n+
lim f (n ) = 0 =
1 = f (q ). n
f continua in q = 0. n+ Infatti, se {n } [0, 1] con n 0, allora > 0, N : n > N, 0 < n < ; opportuno distinguere due casi: se n irrazionale, mn allora f (n ) = 0; se invece n = kn , allora per n > N si ha > mn 1 n = kn kn = f (n ). Concludendo: > 0, N : n > N, 0 f (n ) < , che dimostra
Chiaramente l'asserto. Inne dimostriamo la continuit nei punti di Sia
che
(0, 1] \ Q e sia {n } [0, 1] con Osserviamo > 0, esistono soltanto un numero nito di razionali qj , tc f (qj ) . 1 Per quanto detto, N : n > N, 0 < f (n ) < e quindi
m n
(0, 1] \ Q. n+ n .
1 Infatti,
se q =
e quindi, i razionali (della forma suddetta) che soddisfano tale propriet sono esattamente
= (1) + (2) + . . . + <
dove (n) indica la funzione di Eulero (cio il numero dei numeri primi con n, minori di n).
85
limn+ f (n ) = 0 = f (),
2. Per dimostrare che funzioni a scalini, tc
che la tesi.
f R([0, 1]), facciamo vedere che > 0, f1 , f2 f1 (x) f (x) f2 (x) x [0, 1] e [0,1] (f2 f1 ) < . f1 (x) f (x) x [0, 1].
f1 0;
sia
ovviamente
f2 nel seguente modo: m N 3 ssato; Ovviamente i numeri razionali qj = njj con f (qj ) > 1 2 N sono in numero nito . Sia inf 1i<j |qi qj | e sia invece 1 1 hj = nj N > 0. Detto bj min{, 2hj1 N }, deniamo la nostra
Costruiamo funzione nel seguente modo:
f2 (x) =
1 nj 1 N
se
x (qj bj , qj + bj )
altrimenti
Osserviamo che questa funzione ben denita, in quanto per la nostra scelta dei
bj ,
f2
una
(f2 f1 ) =
[0,1]
Dall'arbitrariet di
f2 =
0
1 1 1 2 + hj 2bj + hj 2 = . N j =1 N j =1 2hj N N
segue l'asserto.
(per def. di integrabilit) > 0, f1 , f2 f1 (x) A (x) f2 (x) e Rn (f2 f1 ) < . f1 (x) = f2 (x) =
N1 n=1 N2 n=1
1 (x) Rn 2 (x) Rn
funzioni a
con con
Quindi
1 1 f1 e f2 assumono valori in {0, 1}: esattamente f1 vale 1 su E1 = N n=1 Rn , N2 2 mentre f2 vale 1 su E2 = n=1 Rn (con E1 , E2 insiemi elementari). Poich f1 (x) A (x), allora :
x E1 = f1 (x) = 1 = A (x) = 1 = x A
quindi
E1 A. A E2 . misn E1 =
Rn
(f2 f1 ) < .
2 Cfr.
nota (1)
86
Esercizio 62.
le; dal teorema di Lebesgue-Vitali segue che che Riemann integrabile). Quindi,
A A
A , > 0, {En }n1 ricoprimento al pi numerabile di A, tc A n1 misn En < . Inoltre A limitato = N un compatto, quindi posso estrasse un sottoricoprimento nito {En }n=1 con N n=1 misn En n1 misn En < . Da ci segue che A un insieme P-J
(in quanto rappresenta l'insieme dei punti di discontinuit dell funzione misurabile, con misura nulla. Adesso osservando che gli insieme P-J misurabile costituiscono un'algebra
3 se-
Esercizio 63.
n
Qn E ha misura nulla. Osserviamo che Q E un insieme numerabile denso in E , e quindi lo possiamo n 1 n scrivere nella forma Q E = {qj }j 1 con qj = (qj , . . . , qj ). > 0, consideriamo il seguente ricoprimento {Qj }j 1 dove:
Cominciamo col dimostrare che
1 Qj = (qj
1 2
2j
1 n
1 , qj +
1 2
2j
1 n
n ) . . . (qj
1 2
2j
1 n
n , qj +
1 2
2j
2j
1 n
1 n
). =
Quindi
Qj
un parallelepipedo
n-dimensionale
con misn Qj
= 21 2
2j . Perci
{Qj }j 1
un ricoprimendo numerabile di
Qn E ,
con :
+
misn Qj
=
j =1
j =1
= . 2j
Dimostriamo ora che non Peano-Jordan misurabile (usando l'esercizio 2). Sia
E1
un insieme elementare tc
E1 Qn E ;
poich
Qn E
totalmente
sconnesso, ogni rettangolo contenuto deve essere degenere, quindi di un numero nito di rettangoli degenere, da cui segue che misn E1
E1 unione = 0. Perci:
sup{misn E1 : E1 Qn E E2 Qn E ,
o o
un insieme elementare}
= 0.
Vediamo ora, come possiamo approssimarlo dall'esterno con insiemi elementari. Se se allora
E E2 .
p E e p E2 = n Dr (p) E2 = .
3 F P (Rn )
(E2 )c
aperto)
n Dr (p) E E
tc
87
Ma in di
per la densit
Inoltre:
e quindi:
inf {misn E2 : E2 Qn E
Quindi misn E2 piccola.
un insieme elementare}
misn E > 0.
si ha che
Qn E
E1 Qn E E2
misn E1
misn E
> 0,
Esercizio 64.
esisterebbe
x0 X
X = ,
X = [0, 1] \ Q;
ma
> 0
{Xn }n , {Ym }m R
Qx n Xn Qy m Ym {Xn Ym }n,m ;
.
con rettangoli:
Qx Qy
Qx Qy n,m Xn Ym
Ym ) =
n m 2
(mis(Xn )mis(Ym )) =
n,m
mis(Xn )
mis(Ym )
<
88
x=0
allora si ha
nemmeno P-J misurabile!). (Cfr. [C] esercizio E.9.23 e la soluzione proposta in appendice B).
Esercizio 65.
limn xn .
l =
Ovviamente si tratta di un insieme di misura nulla: infatti ogni insieme numerabile di misura nulla. Facciamo vedere che anche P-J misurabile (cio che per ogni riusciamo a trovare un ricoprimento FINITO con rettangoli N n=1 mis(Rn ) < ). Questo segue semplicemente dalla denizione di limite; infatti > 0, N > 0 t.c. xn [l , l + ] per ogni n N .
>0
{R n }N n=1
t.c.
Rk = {xk } RN = [l , l + ]
per
k<N
Si vede chiaramente che soddisfa le hp elencate sopra! Nel caso di una successione non convergente, possiamo ancora dire che si tratta di un insieme di misura nulla (in quanto rimane un insieme numerabile), ma non sar pi vero in generale che Peano Jordan misurabile. (Considerare ad esempio la successione
{xn = n}n
[0, 1]).
D {0 y 1, y 2 x 1} = {0 x 1, 0 y D {0 x 1, 1 x y 1 x2 } )
x}
Esercizio 67.
infatti:
dy
0 0
xy dx = (x + y )3
dy
0 0
yx dx = (x + y )3
dx
0 0
x y dy (x + y )3 x = y
e
y = x.
non uniforme continuit della funzione integranda in tale dominio (vedi le ipotesi delle formule di riduzione).
89
Esercizio 68.
D
x2 dx dy y2
=
1 2
dx
1 x
x2 dy = y2
x
x2 dx
1 2
1 x
1 dy = y2 1 dx = x
=
1 2
x2
1 y
dx =
1 x
x2 x
1 4 2
=
1
(x3 x) dx = 9 . 4
x x2 4 2
=
1
dominio
che il dominio
si pu scrivere come
0 y 1, y 2 x 1
quindi:
y 3 ex dx dy
D
=
0 1
dy
y2
y 3 ex dy =
0
2
y 3 dy
y2 1
y 3 ex dy =
1
=
0
y 3 e ey e 4 e 4 e 4 e 4
2
dy =
0 1
y 3 e dy
0
y 3 ey =
= = = =
2 y y2 e + ey y dy = 2 0 0 e 1 y2 1 + e = 2 2 0 e e 1 + = 2 2 2 1 . 2
dominio
che il dominio
si pu scrivere come
0 x 1, 1 x y
1 x2
90
quindi:
1x2
xy dx dy
D
=
0 1
dx
1x
xy dy =
1x2
=
0 1
x dx
1x
y dy =
=
0 1
x 1 x2 (1 x)2 dx = 2 (x2 x3 ) dx =
=
0
= =
1 1 = 3 4 1 . 12
Esercizio 71.
0): 1 1 , a3 a4 1 ,1 a
x a y = a2 x2 y= y = ax y = a2 x2
La regione
Aa =
Ba =
.
di vertici
O, Aa
curve una
regione triangolare ,
dx dy =
Ra
1 a
=
0
1 a3
ax
ax
dx
x a
dy +
1 a3
dx
a2 x2
1 a
dy =
=
0
1 a3
ax
x a .
dx +
1 a3
ax a2 x2 dx =
=
Osserviamo che
1 1 1 6 6a a
a1+
lim A(a) = 0
a+
A (a) =
1 1 7 2+ 8 6 a a
91
a=
a = 6 7;
7,
Amax
= = =
6 7 1 6 = 6677 1 . 7 67
1 6
1 = 7
Esercizio 72.
(, ) (0, ) (0, 2 )
0 < < 1.
quindi:
x2 dx dy dz =
D
4 a3 bc. 15
Esercizio 73.
B3 (0, 1) {x R3 :
(1)
Vol(B3
(1)
(0, 1)) =
B3 (0,1) 1
(1)
(1)
=8
0
dx3
0
dx2
0
dx1 =
4: (1) B4 (0, 1) {x R4 : x 1 = |x1 | + |x2 | + |x3 | + |x4 | 1} = {x R4 : (1) 1 x4 1, (x1 , x2 , x3 ) B3 (0, 1 |x4 |)}
Vediamo cosa succede ora in dimensione quindi:
Vol(B4
(1)
(0, 1)) =
B4 (0,1)
(1)
dx4
B3 (0,1|x4 )|)
(1)
92
xi =
xi 1|x4 | (con 1
i = 1, 2, 3)
si ottiene:
=
1
dx4
B3 (0,1)
(1)
(0, 1)) =
2n n! .
Esercizio 74.
1. Osserviamo che
Quindi:
x2
I2 =
0
2. Deniamo
dx2
0
D2 (r) {0 x1 x2 r}.
Quindi:
xi =
xi x3 con 1
i = 1, 2,
abbiamo:
I3 =
0
x3 dx3
D2 (x3 )
x1 x2 dx1 dx2 =
0 1
x3 dx3
D2
x4 3 x1 x2 dx1 dx2 =
x5 3 I2 dx3 =
0 1 4 (2n)!! .
1 1 = . 48 6!!
3. Generalizzando in maniera analoga a quanto fatto nel punto precedente, si dimostra che
In =
Esercizio 75.
(x, y ) D
(con
denotiamo il
disco unitario in
R2 )
si ha che
x2 + y 2 2 1
da cui possiamo concludere che
4 (x + y ) 2 ,
x2 + y 2 2 4 (x + y ) ,
cio la base superiore di tale regione rappresentata dalla porzione di piano
z = 4 (x + y ) intercettata dal cilindro, mentre la base inferiore dalla 2 2 di paraboloide z = x + y 2. Quindi la nostra regione R pu essere scritta in forma normale nel
modo:
porzione seguente
R = {(x, y, z ) R3 : x2 + y 2 1, x2 + y 2 2 z 4 (x + y )}.
4 Dove (2n)!! (2n) 2(n 1) . . . 2 = 2n n!
93
4(x+y )
Vol(R)
=
R
dx dy dz =
D
dx dy
x2 +y 2 2
dz =
=
D
4 (x + y ) (x2 + y 2 2) dx dy = 6 (x + y ) (x2 + y 2 ) dx dy = ()
D 2 0
cos d =
2 0
sin d =
0,
otteniamo:
()
=
0 1
d
0
6 ( cos + sin ) 2 d =
=
0
2 6 2 d = 1 1 2 6 = 2 4 11 . 2
= =
Esercizio 76.
1. Descriviamo la regione che
E in coordinate polari (, ). Innanzitutto, il fatto x 0 implica una prima limitazione per la variabile angolare , cio . Scriviamo ora la relazione (x2 + y 2 )2 (x2 y 2 ) in 2 2 coordinate polari (usando la relazione x = cos e y = sin ): 4 2 (cos2 sin2 ) . 4 4 2 cos 2 .
per cui
cos 2 0,
cio
In conclusione, la rappresentazione di
in
E (pol) = (, ) :
, 2 cos 2 . 4 4
rispetto all'asse delle
Volendo gracarla, otterremo una regione a forma di petalo compresa tra le bisettrici del con vertice in
x,
2. Determiniamo l'area di
94
polari:
Area(E )
=
E
4
dx dy =
E (pol) cos 2
d d = d =
=
4
d
0
4
= = =
3. Osserviamo che l'insieme
1 2
cos 2 d =
4
1 4 [sin 2] = 4 4 1 . 2
Ek
Ek
(pol)
= (, ) :
, 2 k 2 cos 2 , 4 4
Ek = {(x, y ) R2 :
x 0, (x2 + y 2 )2 k 2 (x2 y 2 )} .
Usando la rappresentazione in coordinate polari, si calcola facilmente l'area (procedendo come gi fatto per
E ): d d =
Ek
(pol)
Area(Ek )
=
Ek
4
dx dy =
k cos 2 0
4
=
4
d 1 2
d =
= = =
4. Calcoliamo ora il volume di
k 2 cos 2 d =
1 2 4 [k sin 2] = 4 4 2 k . 2
G.
pu anche
95
Quindi:
Vol(G)
=
G 1
dx dy dz = dz
1 1 E
1z 2
= =
1 1
dx dy =
Area(E1z2 )dz = 1 z2 dz = 2
=
1
2 . 3
Esercizio 77.
(x, y )
u = y x3 v = y + x3
1 (u, v )
x= y=
v u 2 v +u 2 .
3
T: 1 (T ) {(u, v ) : 0 u 2, 2 + u v 6 u}.
Possiamo quindi concludere che:
x2 (y x3 )ey+x dx dy
T
= = = =
1 6 1 6
u ev du dv =
1 (T 2 ) 6u
du
0 2+u
u ev dv =
Esercizio 78.
z,
Detto
intorno all'asse
coordinate cilindriche:
Quindi:
2
Vol()
dx dy dz =
0
d
D
d dz = 2
D
x dx dz = (xb , zb ) =
sono date da
1 dx dz D
x dx dz, D = 2
z dx dz D
D
si ha:
x dx dz dx dz D D)
dx dz = 2xb mis(D).
D
Applicando ora il teorema appena dimostrato ai solidi di rotazione sotto riportati (con un'opportuna scelta di si ottengono le seguenti espressioni dei volumi:
4 3 1. 3 r ;
2. 3. 4. 5.
2 2 ar2 ; r2 h;
1 2 3 r h; h 2 3 (R
+ rR + r2 ).
Esercizio 79.
}. 4 2).
2 sin )
3 (2
Esercizio 80.
D {(x, y, z ) : x2 + y 2 2y 0, 0 z
Quindi ponendo nel piano
1 2 (x + y 2 )} 4
altri che un cerchio
x |yz | dx dy dz =
D A 0
3
x |y | z
dx dy =
=
Scrivendo
2 1 3 43 2
x |y |(x2 + y 2 ) 2 dx dy.
A
}),
e calcolando l'integrale
Esercizio 81.
facilmente che
Basta considerare
integrabile su
Segue
Esercizio 82.
Fp .
intersecando
Consideriamo un valore
Fp
z0 (0, 1) z = z0 :
z = z0 2p x2 + y 2 = z0
si ottiene una circonferenza di centro
Cz0 = (0, 0, z0 )
e raggio
p z0 .
Osserviamo
zp.
simile
z0 ,
secondo la legge
z=1
1).
Al variare di
prolo
Fp
varia
Per
ha la
ha una forma
1 2 ), cio a mo' di
Per Per i
p=1
imbuto.
p > 1 la funzione z p ha la concavit rivolta verso il piano xy (in quanto raggi crescono pi velocemente), quindi Fp ha una forma simile ad un z
su tali domini
Fp
(la
p > 0).
Fp ).
Fp :
che
ha infatti
crescente
di compatti
{Kn }n ,
invadono
Fp )
ci
Fp
Fp
di tale famiglia); poich la funzione in esame una funzione positiva (su baster considerare
n
Deniamo per
lim
z dx dy dz .
Kn
Kn {(x, y, z ) R3 :
5 Questa descrizione abbastanza colorita dovuta al fatto di non poter/voler aggiungere delle gure!
98
Kn+1
per
n > 1)
n)
tutto
Fp .
n > 1:
1
z dx dy dz
Kn
=
1 n
dz
x2 +y 2 z 2p 1
z dx dy =
=
1 n
=
1 n
z z 2p dz =
1
=
1 n
z +2p dz = se + 2p = 1
1
1 n
1 1 [log z ] n
z +2p+1 +2p+1
se + 2p = 1
1
log n
+2p+1
n+2p+1
se + 2p = 1 se + 2p = 1 .
n +: se + 2p = 1 se + 2p < 1 se + 2p > 1 .
se e solo se
z dx dy dz
Kn
Concludendo, la funzione tal caso l'integrale vale
+ +
+2p+1
integrabile su
Fp
a > 1 2p
e in
+2p+1 .
Rn
e forme die-
ha la seguente parametrizzazione:
t I = (1, 2).
t) = (1, 2t, 3t2 ) = = (I ) con C 1 (I ) e iniettiva, ed inoltre ( (0, 0, 0), t I . Questo dimostra che un elemento regolare di variet 1-
f d1 =
1
99
Esercizio 84.
Osserviamo che S = (A), dove A = (a, b) (0, ) e (t, ) = (u(t) cos , u(t) sin , v (t)) C 1 (A) una funzione iniettiva (queste propriet si dimostrano facilmente, ricordando che una curva regolare in (0, ) R, e quindi la sua parametrizzazione (t) = (u(t), v (t)) soddisfa queste propriet di
A(S ) =
S
osserviamo che quindi
d2 =
A
dt d = t
(notare che per hp
= u(t)
b
u (t)2 + v (t)2
=
a
u(t)
A(S ) =
x d1 . , l( ),
otteniamo
A(S ) = l( )
avendo indicato con
1 l( )
x d1 = l( ) xb
xb
Quindi riassumen-
L'area della supercie ottenuta ruotando di un angolo una certa curva con le propriet suddette, non altro che la lunghezza di per la lunghezza dell'arco di circonferenza, percorso dal suo baricentro durante tale rotazione.6
Esercizio 85.
data da:
(0, 2 ) .
lungh ( ) =
Osserviamo che
ds :=
0
x 2 + y 2 d .
100
quindi
x2+y
= = =
2a
1 + cos = 2 2a cos . 2
lungh ( )
ds :=
0 2
x 2 + y 2 d = d = 2
=
0
2a cos
d = 2 0 = 8a sin = 2 0 = 8a . = 4a cos
Esercizio 86.
T3 .
polari
x, y le coordinate x = cos , y = sin . Considerando un generico asse ( misura la distanza dall'asse z ), la circonferenza nel piano , z si rappresenta in coordinate
Data la simmetria del problema, introduciamo nel piano polari nella forma
= R + r cos ,
z = r sin
(0, 2 ) .
Ne segue che una rappresentazione parametrica della supercie del toro data da:
, (0, 2 ) . C1
di classe
).
Osserviamo inoltre che in questo modo non abbiamo parametrizzato tutta la supercie del toro, ma abbiamo escluso due circonferenze (quella corrispondente
101
= 0
e quella relativa a
= 0);
misura
quindi signicativamente al calcolo dell'area. Per trovare tale area, dobbiamo calcolare il seguente integrale:
Area ( T3 ) =
dpr T3
Osserviamo che
d :=
0
d
0
X X
d .
X X
= ((R + r cos ) sin , (R + r cos ) cos , 0) = (r sin cos , r sin sin , r cos )
e di conseguenza
X X
k = 0 r cos
X X
Concludendo:
= r (R + r cos ) .
Area ( T3 )
=
0 2
d
0 2
X X
d =
=
0
d
0
r (R + r cos ) d =
4 2 rR .
Osserviamo che si poteva anche procedere utilizzando il teorema di Guldino, giungendo allo stesso risultato.
Esercizio 87.
R2 ,
cio mo-
divf
dx dy =
A
f d1 , A . Cominciamo col
A
dove con
102
(2, 0)): =
A
dx dy
[x (1 + xy ) + y (x)] dx dy = y dx dy =
A 1
= =
0
d
0
2 sin d = sin d =
= =
1 3 2 . 3
curva) costituita da due tratti regolari, che possiamo parametrizzare nel seguente
osserviamo che tale parametrizzazione orienta il bordo serviamo che i versori normali esterni a vamente con
A1
A2
2 )
1 = (0, 1)
Quindi:
2 = (cos , sin ) .
f d1 =
A 3 A1
f 1 d1 +
A2
f 2 d1 =
=
1
(t) dt +
0
2 . 3
Esercizio 88.
Indichiamo con
+ (F )
attraverso la supercie
+ (F ) =
dove con
F d2 ,
applicando il teorema della divergenza (osserviamo che divF che Vol()=1, otteniamo:
. = 3), ed
Quindi il fatto
+ (F ) =
divF
dx = 3Vol() = 3.
103
Esercizio 89.
f (x, y, z ) =
2.
1.
denita su tutto
R3 ,
x4 4
y3 3
z2 2 . x x2 +y 2
2xy (x2 +y 2 )2
= x
2y x2 +y 2
3.
denita su tutto
R2 ,
f (x, y ) =
x 1+y 2 .
Osserviamo che
chiusa
A=D B = C
denita su
R2 \ {(0, 0)},
esattezza.
curva chiusa che non gira intorno all'origine, si ha che = 0 , in quanto localmente esatta, cio esatta in ogni domi
una curva che compie un giro intorno all'origine in senso an-
tiorario, detta
la circonferenza di centro
e raggio
orientata
positivamente, si ha che:
=
C
(Quest'ultimo risultato segue facilmente applicando le formule di Gauss Green nel piano, ed il fatto che una forma chiusa).
esatta
=0.
esatta
. x2 + y 2 .
Esercizio 90.
Si verica che:
1 3.
104
Comiciamo con l'osservare che T un ottaedro (cio la palla R3 , nella metrica indotta dalla 1 ). I vertici di tale ottaedro sono le intersezioni con gli assi coordinati: (1, 0, 0), (0, 1, 0), (0, 0, 1). Osserviamo inoltre che T simmetrico rispetto a tutti i piani coordinati. unitaria di 1. Integriamo sezionando che la lato
Esercizio 91.
T parallelamente al piano xy , ottenendo (si osservi z -sezione di T T (z ) = {(x, y ) : |x| + |y | 1 |z |}, quadrato con 2(1 |z |)): lungo
1 1
|z | dx dy dz =
T 1
|z | dz
T (z ) 1
dx dy =
1
|z | 2(1 |z |)2 dz =
=4
0
z 2z +1 + z +2 dz = > 1,
e vale:
=4
2 1 1 + +1 +2 +3
8 . ( + 1)( + 2)( + 3)
2. Poich la funzione integranda somma di funzioni positive, l'integrale nito se e solo se ciascuno degli addendi ha integrale nito; per la simmetria del dominio rispetto allo scambio di coordinate, si ha che i due integrali lo se
|x| dx dy dz e T |y | dx dy dz esistono niti se e so8 > 1, > 1 e valgono rispettivamente (+1)(+2)( +3) e
T
> 1, > 1
> 1,
= 3;
= 0).
4. Osserviamo che la nostra porzione di supercie, che indicheremo con pu essere parametrizzata nel seguente modo:
= {(x, y, 1 x y ), (x, y ) D}
Inoltre il versore normale a
dove
D {(x, y ) : x, y 0 x + y 1}. =
1 (1, 1, 1). 3
F d =
105
Esercizio 92.
S2 ,
con
S = S1
S S2
S1
+S
=
+S1
+
S2
= =
+S2
=
+S1 2
=
0
dt =
= .
2. Calcoliamo ora l'integrale superciale. Prendiamo come campo vettoriale:
F (x, y, z ) = (F1 , F2 , F3 ) =
Usando il fatto che
y x , ,0 x2 + y 2 + z 2 x2 + y 2 + z 2
F3 = 0
otteniamo che:
rot F Parametrizziamo
= (z F2 , z F1 , x F2 y F1 ).
mentre
t z = 1.
= =
rot F S 2
d =
1 0
dt
0
2z = (1 + z 2 )2
Cominciamo col capire com' fatto C . Possiamo descriverlo come C = A B , dove A D [1, 4] il cilindro circolare retto con basi sui piani z = 1, z = 4 (D il disco unitario chiuso in R2 ) e B il segmento di paraboloide 3 rotondo {(x, y, z ) R : (x, y ) D, x2 + y 2 z 1}.
Esercizio 93.
106
xy ; per z [0, 1] la z -sezione di C 2 2 2 C ( z ) { ( x, y ) R : x + y z } di centro l'origine e raggio z , e quindi di area z . Per z [1, 4], invece, C (z ) costantemente il 2 disco unitario D di R , e quindi la sua area .
4
Vol(C )
Quindi:
=
0
Area(C (z )) dz
7 ; 2
2. Essendo divF
= 1,
il usso uscente da
C;
parallelo al piano
xy , il usso di esso attraverso la z = 4 nulla; per la stessa ragione nullo il usso di F attraverso il disco D 1, base inferiore del cilidro A che costituisce C . Il teorema della divergenza applicato ad A ci dice che il usso del campo uscente da A pari a 3 ; tenendo conto delle osservazioni
porzione di frontiera di
sul piano
appena fatte, si ha che tale usso, coincide proprio con il usso uscente dalla supercie laterale del cilindro, che quello che ci interessa. Per concludere dobbiamo calcolare il usso attraverso la porzione di frontiera sul paraboloide; per fare ci possiamo procedere in vari modi: o come sopra, o usando la denizione oppure facendo la dierenza tra il usso totale, trovato nel punto precedente, e la somma dei ussi nora trovati; in tutti i casi viene 4. L'area di mente base
2.
6 , essendo l'area laterale di un cilindro circolare retto di raggio di 1 e altezza 3. Resta da calcolare l'area di C {z = x2 + y 2 }; questa 2 2 una supercie cartesiana con parametrizzazione (x, y ) (x, y, x + y ), al 2 1 + |f (x, y )| dxdy , pertanto variare di (x, y ) D ; l'elemento d'area
l'area voluta (useremo le coordinate polari):
=
D
1 + 4x2 + 4y 2 dxdy = r
[0,1][0,2 ]
=
L'area della frontiera vale quindi:
1 + 4r2 drd =
.
(5 5 1) . 6
7 + 6 (5 5 1)
Esercizio 94.
1. Sia
E = A B , B
dove:
A = E {x2 + y 2 + z 2 = 1} = E {z = x2 + y 2 } . )} 4
A = {(cos sin , sin sin , cos ) : (0, 2 ), (0, B 1 = {(z cos , z sin , z ) : (0, 2 ), z (0, ) } . 2
107
Quindi abbiamo:
|A|2 |B |2
=
A
d =
0
d
1 2
=
B
d =
0
1 sin d = 2 (1 ) 2 0 2 dz 2 z d = , 2 0
1 |E |2 = |A|2 + |B |2 = (2 ) . 2
2. Osserviamo innanzitutto che il campo vettoriale e quindi sar tangente a sar
diretto radialmente
0.
(osserviamo che
in ogni punto di
+ A (F )
=
A
F e d =
A
(x, y, z ) (x, y, z ) d =
1 1 d = |A|2 = 2 (1 ) . 2 A F,
3. Per quanto visto nel punto precedente, abbiamo che il usso totale di uscente da
1 + + + E (F ) = A (F ) + B (F ) = 2 (1 ) . 2
Applicando il Teorema delle divergenza si ottiene il risultato richiesto:
1 2 (1 ) 2
= =
+ E (F ) =
divF
F e d =
E
dxdydz =
E
3 dxdydz = 3Vol(E ) ;
E
da ci ricaviamo che Vol(E )
2 3 (1
1 ). 2
Esercizio 95.
E.
I punti in
Innanzitutto cerchiamo di capire com' fatto il nostro dominio devono soddisfare due condizioni: cio devono stare internamente alla sfera di centro
x2 + y 2 + z 2 1: l'origine e raggio 1; 0 z x2 + y 2 :
emisfero
z 0
z=
x2 + y 2
z ).
108
Rappresentiamo tale dominio in coordinate sferiche le coordinate sferiche sono cos denite: dall'origine, avremo: se
la distanza di
OP );
latitudine
OP
x;
quindi
rappresenta proprio la
longitudine
geograca).
x2 + y 2 + z 2 1 z 0 z x2 + y 2
. 4 2
(r, , ) : 0 < 1,
, 0 2 4 2
Cerchiamo ora di rispondere ai vari quesiti proposti. 1. Cominciamo con l'osservare che la supercie sfera (che indicheremo con indicheremo con con
unione di tre superci regolari date rispettivamente dalla base della semi-
E1 ), dalla porzione di supercie sferica (che E2 ) e dalla supercie interna del cono (che indicheremo
E3 ).
tale supercie un cerchio di raggio nel piano re
E1 :
pedantemente,
xy ;
).
Volendo procede-
109
supercie e calcolare il relativo integrale di supercie, ottenendo lo stesso risultato. Infatti, una parametrizzazione per
E1
data da:
0<u<1
0 < v < 2 ; = =
inoltre:
1 1 u v
sin v u cos v
k 0 0
Quindi:
Area (E1 )
=
E1 1
d =
2 1 1 u v dv = 0 1 2
=
0
du du
0 1 0
= = 2
u dv = u du =
= . E2 :
tale supercie la porzione di calotta sferica (di raggio l'origine), avente data da:
e centro
2.
E2
2 (u, v )
4
con
<u<
2 e
0 < v < 2 ;
2 2 u v
k sin u 0
110
Quindi:
Area (E2 )
=
E2
2
d =
2
=
4 2
du
0 2
2 2 u v dv =
=
4 2
du
0 2
=
4 2
du du
4 2
= =
4
sin2 u dv =
0 2
du
0
2
| sin u| dv = | sin u| du =
2
4 2
= 2
4
sin u du =
2 = 2 [ cos u] = 4 = 2.
E3 :
interna
x2 + y 2 + z 2 = 1 z = x2 + y 2
x2 + y 2 + ( x2 + y 2 )2 = 1 z 2 = x2 + y 2 x2 + y 2 = 1 2 z = x2 + y 2 x2 + y 2 = 1 z= 2
1 2
E3
111
con
0<u<
1 e 2
0 < v < 2 ;
inoltre:
3 u
3 v
cos v u sin v
sin v u cos v
k 1 0
= (u cos v, u sin v, u) .
Quindi:
Area (E3 )
=
E3
d =
1 2
=
0
du
0 2
3 3 u v dv =
=
0
1 2
du
0 2
u2 cos2 v + u2 sin2 v + u2 dv = 2 u dv =
=
4
du
0
1 2
= =
2 2
0
u du = =
2 u2 = 2 = 2 = . 2
In conclusione l'area totale di
1 2
Area (E )
2. Calcoliamo ora il usso esterno del campo radialmente) attraverso la supercie Per la linearit dell'operatore
usso
+ F (E )).
si ha:
+ F (E )
calcoliamo quindi separatamente i vari ussi. (Nota: continueremo ad usare le stesse notazioni e parametrizzazioni introdotte nel punto precedente.)
112
+ F (E1 ):
1 1 u v 1 1 u v
1 (0, 0, u) = u = (0, 0, 1) .
Tale versore non diretto esternamente alla supercie (ma internamente, come si verica facilmente), di conseguenza dovremmo considerare il versone opposto
n 1 = (0, 0, 1).
Quindi:
+ F (E1 )
=
E1
F n 1 d = (x, y, z ) (0, 0, 1) d =
E1
= =
z d =
E1
= 0,
in quanto la z identicamente nulla su E1 . + F (E2 ): Osserviamo che un versore normale alla supercie dato da:
2 2 u v 2 u 2 v
= =
1 (sin2 u cos v, sin2 u sin v, sin u cos u) = sin u (sin u cos v, sin u sin v, cos u) ,
che proprio diretto nella direzione radiale (in quanto in una sfera in raggio normale alla supercie). Tale versore esterno alla supercie (basta vericarlo in un singolo punto), di conseguenza considereremo il versone normale
+ F (E2 )
=
E2
F n 2 d = (x, y, z ) (x, y, z ) d =
E2
= =
E2
x2 + y 2 + x2 d = 1 d =
E2
= =
Area (E2 ) = = 2.
7 Tale risultato si poteva ottenere anche osservando che la supercie E interamente 1 contenuta nel piano xy e di conseguenza la sua direzione normale individuata dall'asse z .
113
+ F (E3 ):
3 3 u v 3 u 3 v
= =
Tale versore diretto esternamente alla supercie (come si verica facilmente), di conseguenza considereremo il versone
n 3 = ( cos v, sin v, 1) .
Osserviamo inoltre che tale direzione normale alla direzione radiale; infatti in un generico punto di
E3
si ha:
F (x, y, z ) n 3
A tale conclusione si poteva giungere anche attraverso semplici considerazioni geometriche: la supercie del cono in ogni punto tangente alla direzione radiale (in quanto ottenuto dalla rotazione di una retta passante per l'origine), quindi il vettore normale in ogni punto dovr essere ortogonale al raggio e di conseguenza al campo vettoriale
F (x, y, z ).
Questi fatti ci permettono di concludere che il usso di la supercie
attraverso
E3
nullo:
+ F (E3 )
=
E3
F n 3 d = 0 d =
E2
= = 0.
Concludendo, il usso totale sar:
+ F (E )
114
il campo vettorial
sopra introdotto:
+ F (E )
=
E
F n d =
divF
=
E
dx dy dz =
=
E
3 dx dy dz =
= 3 Vol (E ) .
Quindi:
2 1 + . Vol (E ) = F (E ) = 3 3
Esercizio 96.
Consideriamo la
1-forma
dierenziale
(x, y )
che denita su
R2 \ {0}.
1-forma
R2 ;
n+
lim A 0,
1 n
n+
lim
y 3 x2 y , (x2 + y 2 )2 =
=
x=0 y= 1 n
= = =
1 n3 n+ 1 n4 4
lim lim
n+
n+
n = n3 lim n =
= + .
Analizziamo ora i quesiti proposti. 1. Dimostriamo che
y A(x, y ) = x B (x, y ) .
115
Infatti:
y A(x, y )
= = =
x B (x, y )
= = =
(3y 2 x2 )(x2 + y 2 )2 (y 3 x2 y ) 2(x2 + y 2 ) 2y = (x2 + y 2 )4 (3y 2 x2 )(x2 + y 2 ) (y 3 x2 y ) 4y = (x2 + y 2 )3 6x2 y 2 x4 y 4 (x2 + y 2 )3 (3x2 y 2 )(x2 + y 2 )2 (x3 y 2 x) 2(x2 + y 2 ) 2x = (x2 + y 2 )4 (3x2 y 2 )(x2 + y 2 ) (x3 y 2 x) 4x = (x2 + y 2 )3 6x2 y 2 x4 y 4 . (x2 + y 2 )3 chiuso. Questo non ci permette di 1-forma denita su R2 \ {0}, che non
esattezza
2. Per data da:
chiusura ).
>0
() =
x = cos y = sin ,
116
con
0 < 2 .
=
0
+ =
(3 cos3 3 sin2 cos ) d( sin ) = 4 2 (3 sin3 3 cos2 sin ) ( sin ) + 4 0 (3 cos3 3 sin2 cos ) ( cos ) d = 4 (cos4 sin4 ) d =
0 2
+ = =
0
=
0 2
= =
0 2
= = =
1 2 [sin 2]0 = 2 0.
chiusa e semplice, che compia un giro
intorno all'origine. Per il teorema di Jordan, tale curva individuer una regione interna ed una esterna; indichiamo con (aperta). Ovviamente (per le ipotesi assunte su una
palla
interna esister
di raggio
(cio
B (0) R).
Consideriamo
= R \ B (0) R2 \ {0} ,
la cui frontiera costituita da due componenti connesse:
= B (0) = .
Dal teorema di Stokes sappiamo che
[y A(x, y ) x B (x, y )] dx dy ;
117
[y A(x, y ) x B (x, y )] dx dy
0 dx dy =
= 0
=
+
Quindi, usando il teorema di Stokes (Teorema di Gauss-Green nel piano) e applicando il punto precedente possiamo concludere che:
=
+
4. Ricordiamo che l'
= 0.
+
esattezza
= 0;
e
1 .
Mostriamo l'esattezza utilizzando la prima caratterizzazione (anzich trovare direttamente la primitiva che piuttosto laborioso). Dobbiamo quindi mostrare che per ogni curva chiusa
si ha che
= 0.
Dal punto
precedente sappiamo che questo vero per le curve chiuse semplici, che compiono un giro intorno all'origine; di conseguenza tale risultato si pu estendere facilmente anche alle curve chiuse non semplici che compiono un giro intorno all'origine: baster spezzare il cammino in pi cammini semplici e applicare il risultato precedente (utilizzando la linearit (rispetto al cammino) dell'operazione d'integrazione di cammini le cose sono molto pi semplici.
1-forme.
8 di
Cosa si pu dire dei cammini che non girano intorno all'origine? Per tali Infatti, questi possono essere visti come contenuti in un sottodominio semplicemente connesso
R \ {0}:
chiusura
ed
esattezza,
quindi la nostra
1-forma
esatta (poich
8 Gracamente questo fatto risulta abbastanza evidente; un po' meno immediata la dimostrazione formale. Ad esempio si pu ragionare nel seguente modo: poich la curva chiusa, per il teorema di Jordan divider R2 in due regioni connesse di cui una esterna (illimitata) e una interna (limitata); inoltre poich la curva non gira intorno all'origine, fa s che l'origine sia contenuta nella regione esterna illimitata. Consideriamo quindi una curva semplice che collega 0 all' : baster prendere come sottodominio semplicemente connesso, la regione R2 \ ; infatti questa semplicemente connessa e contiene al suo interno.
118
R2 \ {0}. Cerchiamo di trovarne una primitiva, cio una funzione f (x, y ) tale che = df ;
Possiamo quindi concludere che in altre parole si dovr avere:
una
1-forma
esatta su
f (x, y )
nuova funzione
g (, ) f ( cos , sin ) ,
ottenuta esprimendo la soddisfa la ste):
fx ( cos , sin ) cos + fy ( cos , sin ) sin = r3 sin3 r3 cos2 sin cos + r4 r3 cos3 r3 sin2 cos sin = + r4 sin3 cos cos3 sin + sin cos3 sin3 cos = = r = 0 fx ( cos , sin ) ( sin ) + fy ( cos , sin ) ( cos ) = = = r3 sin3 r3 cos2 sin ( sin ) + r4 r3 cos3 r3 sin2 cos + ( cos ) = r4 3 2 (sin cos sin ) ( sin ) + (cos3 sin2 cos ) (cos ) = sin4 cos2 sin2 + cos4 sin2 cos2 = cos4 sin4 = (cos2 sin2 )(cos2 + sin2 ) = cos2 sin2 = cos 2 .
= = = = = =
non dipende da
g (, ) =
119
sin 2 . 2
f,
g (, )
= = =
sin 2 2 sin cos = = 2 2 r2 sin cos = sin cos = r2 (r sin ) (r cos ) ; r2 f (x, y ) = xy . x2 + y 2
quindi otteniamo:
c0 = cn =
La funzione
2 2 n2 (1
(1)n ) .
C1
R,
f (x)
=
n=0
cn einx =
nZ
sua serie di Fourier compaiano soltanto i termini relativi al coseno!) Calcoliamo ora la somma delle serie in questione:
Da quanto detto sopra relativamente alla convergenza della serie di Fourier alla funzione
f,
si ha che:
1 = f (0) =
1 2 = ; 2 (2n + 1) 8 n=1
120
1 n2 n=1
= =
1 n=1 n2
f
mentre
2 2
1 2
(1
2|x| 2 1 ) dx = 3 32 ; + 1)4
|cn |2 =
n
quindi, usando Parseval:
n0
4 (2n
n0
4 1 = . (2n + 1)4 96
1 4 n n=1
= =
1 n=1 n4
Esercizio 98.
u(0, t) = u(, t) = 0,
ci sug-
u(x, t) =
n1
Dobbiamo ricavarci esplicitamente i da imporre (detta mo con
cn (t) sin nx . cn ;
vediamo quali sono le condizioni
f (x) = x
f n
calcoleremo in seguito):
ut uxx = 0
cn (t) + n2 cn (t) = 0
121
quindi i
e di conseguenza la nostra
An en t sin nx An
per cui la nostra attenzione si sposter nella determinazione di questi in modo da soddisfare le condizioni iniziali:
u(x, 0) = f (x) =
n1
f n sin nx
An = f n .
u(x, t) =
n1
n2 t f sin nx . ne
f n: 2 (1)n+1 . n
f n
x sin nx dx =
0
u(x, t) =
n1
2 2 (1)n+1 en t sin nx . n
Osserviamo che potevamo procedere in un altro modo (del tutto equivalente a quello n qui esposto), noto come metodo di separazione delle variabili. Quello che faremo cercare una soluzione dalla forma particolare in cui le variabili richiederemo cio:
X (x)T (t) X (x)T (t) = 0 T (t) X (x) =0 T (t) X (x) T (t) X (x) = T (t) X (x)
(questo
perch sto richiedendo in ogni punto che queste due funzioni siano uguali : ma dipendono da variabili indipendenti e quindi non possono che essere costanti):
122
Cominciamo col risolvere la seconda equazione, con i relativi dati iniziali che si deducono da quelli del problema originale:
= X (0) = X ( ) = 0 ;
Si verica immediatamente che per
X (x) X (x)
=0
oppure
<0
l'unica soluzione
ammissibile la soluzione nulla, che per non compatibile con il problema iniziale. Quindi l'unico caso ammissibile data da:
> 0;
X (x) = A cos
x + B sin x
X (0) = 0 = A = 0 X ( ) = 0 = B sin = 0 = = n = = n2 .
Sostituendo il valore di
Tn (t) = An en
Quindi prendo la soluzione
Xn Tn
al variare di
n,
ottenendo:
u(x, t) =
e procedo esattamente come visto con il metodo precedente, giungendo alla stessa soluzione! 2. Si pu procedere in vari modi:
9 Infatti
Primo metodo:
9 ,
usando la linearit dell'operatore , segue che se u1 , . . . , un sono soluzioni di allora anche v = u1 + . . . un una soluzione dello stesso problema; aggiustando opportunamente le condizioni al contorno, si ha quanto segue nell'esercizio.
u = 0,
123
0 < x < , 0 < y < 0x 0x 0y 0y 0 < x < , 0 < y < 0x 0x 0y 0y 0 < x < , 0 < y < 0x 0x 0y 0 y .
Tali problemi si possono risolvere facilmente (a meno di dicolesattamente come abbiamo fatto per il primo
Secondo metodo: Vogliamo ricondurci al caso di due condizioni di Dirichlet omogenee; cerchiamo una soluzione della forma cerchiamo di trascrivere il problema in termini della semplicazione del problema!). Osservando che iniziale diventa:
anzich della
u = x v ; u x, si ha una
u = v
e che
v = x u
si ha che il problema
v (0, y ) = v (, y ) = 0, cn (y ) sin nx .
n1
v (x, y ) =
[, ],
indichiamo
cn ; vediamo quali sono le condif (x) = x( x) estesa in maniera dispari su con f n i suoi coecienti di Fourier rispetto alla
124
base
li calcoleremo in seguito):
n1 fn sin nx f sin nx n n1
cn (y ) n2 cn (y ) = 0 cn (0) = f n cn ( ) = f n
n1
2 cn (y ) n cn (y ) = 0 cn (0) = fn cn ( ) = f n
che ammette come soluzione:
n1
cn (y ) = an sinh ny + bn cosh ny ;
sostituendo le condizioni iniziali:
bn = f n an sinh n + bn cosh n = f n
e quindi:
bn = f n 1 cosh n . an = f n sinh n
Quindi la soluzione cercata data da:
u(x, y ) = x
n1
f n
x( x) sin nx dx =
0
4 (1 (1)n ) . n3
f 2n = 0 f2n+1 =
8 (2n+1)3
u(x, y )
= x
n0
125
Capitolo 3
Analisi complessa
Esercizio 99.
1. Ossserviamo che :
(1 + i)n + (1 i)n
=
j =0 n
n j n j n 2j
ij +
j =0
n j
j
(i)j = [n 2]
=
j =0
i (1 + (1) ) = 2
j =0
n 2j
i2j =
[ ]
n 2
=
Quindi
2
j =0
(1)j .
e quindi
= (1 + i)n + (1 i)n R,
Im = 0.
[n 2] Re {(1 + i) + (1 i) } = 2
j =0
3.
n 2j
(1)j .
ii
(2n+1) 2
n Z} =
n Z}.
4.
(1)2i
n Z} =
Osserviamo che
(1)2i ((1)2 )i .
126
5.
i = {ei( 8 + = {e
i 8
k 2 )
, , e
k = 0, 1, 2, 3} =
i 98
, e
i 58
, ei
13 8
}.
Esercizio 100.
1.
inf | sin z | = 0:
sup | sin z | = +:
2.
| sin(in)| = | sinh(n)| ;
inf D | sin z | = 0:
+ iR.
inf D supD
z i z +i z i z +i
= 0:
ovvio prendo
z=i
= 1:
z i
Esercizio 101.
analitica in
analitica in
= f (z ) := f
f (z ) analitica in . z0 ;
f =f
lim
(3.1)
(3.2)
(3.3) (3.4)
analitica in
z0.
127
2. Supponiamo che
tale che
f (z ) = u(x, y ) + iv (x, y ) sia una funzione analitica in |f |2 = u2 + v 2 C . Quindi derivando l'espressione sopra, x (u2 + v 2 ) = 0 y (u2 + v 2 ) = 0 uux + vvx = 0 uuy + vvy = 0
otteniamo:
C = 0,
allora
f (z ) 0
e quindi costante!
2 2 (b) Se C = 0, allora ux + uy = 0 e quindi ux = uy = 0 da cui segue che u costante; d'altra parte utilizzando le equazioni di C.R. otteniamo
che 3. Se
vx = vy = 0
allora
e cio anche
costante.
Re f = f ,
Esercizio 102.
condizioni:
Imponendo la condizione
c = 3a b = 3d
della forma:
e quindi
vy = Px vx = Py
e tramite integrazione diretta si ottiene:
f (z ) = f (x + iy ) = (a + id)z 3 + i cost.
128
Esercizio 103.
1.
2z + 3 z+1
= = =
2(z 1) + 5 1 2(z 1) + 5 = = 1 (z 1) + 2 2 1 + z 2 5 (1)n ((z 1) + ) (z 1)n = . . . = 2 n=0 2n 5 (1)n + (z 1)n ; 2 n=1 2n+1
2. Utilizzeremo i teoremi di dierenziazione per Serie, applicati alla serie geometrica (si verica facilmente che sono soddisfatte tutte le hp ); cominciamo con l'osservare il seguente risultato elementare:
1 = 1z
Quindi, dierenziando
zn
n0
per
(m 1)
1 Dm1 = 1z Dm1
n0
zn =
1 = (1 z )m
zn
n0
n+m1 m1
Esercizio 104.
1. 2. 3. 4. 5.
Esercizio 105.
da:
= {|z + i| <
In tale disco converge alla funzione
2};
f (z ) =
1 1z .
129
|z | 1.
|z | > 1
|z | 1.
|z | > 1
necessaria di Cauchy).
Esercizio 106.
R2
(dove se
R = ,
si ha che
R = );
La seconda serie ha raggio di convergenza
R;
R.
Esercizio 107.
2.
1.
(0,1+i)
.
x dz =
1+i 2 .
|z |=R
x dz = iR2
3. Osserviamo che:
|z |=2
z2
dz 1 = 1 2
|z |=2
dz + z1
|z |=2
dz z+1
applicando la formula di Cauchy su dischi, segue immediatamente che tale integrale nullo. 4.
Se
n 0,
dal teorema di Cauchy su dischi; Se n > 0: applichiamo la formula di Cauchy (n 1) volte entrambi i membri, otteniamo: su dishi; derivando
f (n1) (z ) =
(n 1)! 2i
|z |=1
f ( d , ( z )n
|z |=1
ez 2i dz = . n z (n 1)!
dz |z |=2 z 2 +1
= 0.
130
6. Si Procede analogamente a (3) e (5), usando un trucco analogo a quello suggerito nell'integrale (2); otteniamo che:
1 1 = 2 |z a|2 |a|2
e facendo i conti troviamo:
a 2 + 2 z a az
Se Se
il risultato : il risultato :
Se Se Se Se
allora e e e
sin z dz |z |=1 z n
= 0; = 0; =
2i (n1)! ;
pari, allora
sin z dz |z |=1 z n
n1 n3
2i = (n 1)! .
1
allora
Se Se
n0
m 0,
|z |=2
z n (1 z )m dz = 0; n |m| 1 m |n| 1
;
|z |=2
Se Se
|z |=2
m < 0,
allora
z n (1z )m dz = 2i
|z |=2
.
Esercizio 108.
sappiamo che
1. Sia
z tc |z | e sia = R > 0; per le ipotesi fatte, B (z ) BR (0), che interno al dominio di analiticit della f:
f.
f n ( ) =
n! 2i
B (z )
f ( ) ( z )n+1
qualcuno fatemelo sapere... due cammini, ottenuti unendo alla circonferenza il segmento x = 1 ; questi avranno in comune tale segmento (percorso in 2 versi opposti) e ciascuno conterr nella propria regione interna una sola singolarit! in questo modo, a ciascuno dei due integrali ottenuti, si pu applicare la Formula di Cauchy
131
1 E' molto probabile che ci sia qualche errore! Se ne trovate 2 Suggerimento: Non fare l'integrale sulla circonferenza! usa
per ogni
| z | < . =
Quindi:
|f (n) (z )|
e quindi
2. Se per assurdo ci fosse vero, allora prendendo un colo in modo che della
sucientemente pic-
B (z )
(dove con
f ),
sup |f ( )| nn n +
B ( z )
che assurdo, in quanto
n+
|f |
continua su
B (z )
Esercizio 109.
per ogni
z C;
consideriamo la funzione:
g (z ) = ef (z) .
E' ovvio che
|g (z )| = eRef (z)
1 per le hp fatte! Quindi ho trovato una funzione intera non costante (in quanto f non lo era) che limitata in modulo... questo contraddice il teorema di
Liouville!
Esercizio 110.
ricate!).
1 f (z ) = sin 1 z.
(Ve-
Sia
insieme ha inniti zeri, che si accumulano in almeno un punto del dominio (ho una successione in un compatto... quindi possiede almeno un punto di accumulazione!). Dalle propriet degli zeri di una funzione olomorfa, segue che Assurdo!
g 0
su
{|z | 1}...
ma su tale insieme
coincide con
f ...
132
f , segue che suciente R = {a1 + b2 : 0 a, b 1}; infatti per ogni z C , me lo posso scrivere come z = r + n1 + m2 , dove r R (vericatelo!). Usando la doppia periodicit della f , posso concludere che f (z ) = f (r), da cui: sup |f (z )| = sup |f (r)| <
Dalla doppia periodicit della funzione conoscere i valori della funzione nel dominio
Esercizio 111.
C
in quanto
R
olomorfa), quindi dal
teorema di Weierstrass segue la conclusione di sopra. Quindi ho che una funzione intera e limitata in modulo: dal teorema di Liouville segue che
costante!
Esercizio 112.
Consideriamo la funzione:
g (z ) =
Si dimostra che in modulo da (dalla def di
f (z ) zm f (m) (0) m!
se se
z=0 z=0
1 r m nel disco |z | r (segue dal principio del massimo modulo). Mandando al limite per r 1 , otteniamo che |g | < 1 per |z | < 1, e quindi
g ): |f (z )| < |z |m
che la tesi. (Oss.: Per dimostrare che tale disuguaglianza stretta, applicare il principio del massimo alla funzione
sopra denita... )
Esercizio 113.
{|z 1| < 1};
che indicheremo
mappa
in B1 (1) =
log z
cammino che gira intorno all'origine... provare a determinare esplicitamente tale ramo analitico!) Quindi:
f = f
d (log z ) dz = 0 dz
Esercizio 114.
dal valore che assume su tre punti distinti del piano complesso. Sia:
(z ) =
133
az + b cz + d
la nostra TLF che manda l'asse reale in se stesso; consideriamo ora la sua inversa, che sar data da:
1 (w) =
dw b a cw
e continuer a mandare l'asse reale nell'asse reale! Calcoliamo ora le due TLF in zero:
z (0) =
b R d
1 (0) =
b R. a
Distinguiamo ora due casi ( sempre possibile ricondursi ad uno di questi due casi, moltiplicando numeratore e denominatori, per un opportuno coeciente): (a) Se
b, d R
allora anche
a R;
quindi calcolando
(1) =
c R; a iR.
per
a+b c+d
b, d iR
e di conseguenza
e denominatore di
nita come classe d'equivalenza) mi riconduco al caso precedente, e quindi posso concludere che anche in questo caso esiste una sua rappresentazione con coecieni reali. 2. Ricordiamo che due TLF che coincidono su tre punti coincidono dappertutto. Premesso ci, supponiamo che la coniugazione sia una TLF ed osserviamo che coincide con l'identit su tutto l'asse reale; poich l'identit una TLF allora avrei trovato due TLF che coincidono su tre punti (in realt su molti di pi) ma che sono diverse!!! (ASSURDO!)
Esercizio 115.
che useremo:
gine di due o tre punti (infatti le TLF richieste non sono uniche in molti casi) e costruirsi la TLF associata; riassumiamo brevemente le propriet delle TLF
Una TLF univocamente determinata da tre punti. ( Due punti non me la determinano univocamente ma a meno di omotetie e rotazioni) Una TLF manda la classe (cerchi, rette) nella classe (cerchi, rette) .. ossia pu mandare cerchi in cerchi, rette in cerchi, rette in rette oppure cerchi in rette; in particolare:
un cerchio andr in una retta, solo se un suo punto viene mandato all'innito; una retta viene mandato in un cerchio se ogni suo punto viene mandato in un punto nito e il limite delle TLF all'innito nito;
134
una TLF rispetta le simmetrie: punti simmetrici rispetto una retta ( o un cerchio) vengono mandati in punti simmetrici rispetto l'immagine della retta ( o del cerchio)... che sar ancora una retta o un cerchio; in particolare, per simmetrico di un punto
a,
intendiamo un punto
Osserviamo quindi che il simmetrico del centro il punto all'innito; una TLF conserva gli angoli ( una mappa conforme) e l'orientamento (cio se prima percorrendo la curva avevo il dominio da un lato (destra o sinistra), l'immagine della curva sar orientata in modo da avere l'immagine del dominio dallo stesso lato!). Troviamo ora le trasformazioni richieste: 1. Basta imporre che:
z0 0
z0 ;
questa non me la determina univocamente: mi manda la retta reale in una circonferenza di centro 0 ma raggio a priori qualsiasi; quindi bisogna imporre che un qualsiasi punto dell'asse rele vada in un punto di modulo 1: ad esempio che il punto all'innito vada in trasformazione sia
1;
quindi otteniamo:
(z ) =
2. Mandiamo:
z z0 . z z0 0i i
rispetto al secon-
2 0
e per concludere impongo che il punto all'innito ( il simmetrico di 0 rispetto al primo cerchio), vada nel simmetrico di otteniamo: do cerchio, che dato da (basta applicare la formuletta sopra)
1+i 2 ;
(z ) =
3. Per brevit chiamiamo Sia
i+i z+2 . 2 2z + (1 i) C2
quell'altro.
C1
il cerchio pi piccolo e
trico rispetto a
C1
(e
C2 )
deve andare in
che va all'innito, questi due punti dovranno necessariamente coincidere); imponiamo quindi le seguenti condizioni per trovare
p:
dobbiamo imporre:
2+
30
1 2+ 3
135
11
dove l'ultima condizione stata scelta arbitrariamente (se ne possono fare altre che vanno ancora benissimo!); otteniamo quindi:
(2 + 3) z (z ) = . (2 + 3)z 1
4. Mandiamo:
1
ed otteniamo:
00 (z ) = 2z . z1
11
Quindi
eiw ,
f (z ) = ei (z) = e z1 .
2iz
Esercizio 116.
es 1.1) e quindi verr conservata la simmetria rispetto asse reale (vedi es.2). Vediamo dove viene mandato l'asse immaginario:
0 1
colare, poich Per
i i
ii c = 1,
tutte
c=1
allora
R(z ) = c = 1+ c = 1
2 2 + iy =1+ . iy iy
Quindi, poich le TLF conservano la simmetria, avremo che le immagini delle rette con e avranno immagini simmetriche rispetto l'asse
Rez = 1.
c < 1:
1. Sappiamo gi che l'immagine una circonferenza, dobbiamo determinarne il centro; per la simmetria rispetto asse reale, sappiamo che il centro deve stare su asse reale; 2. Ogni retta contiene in punto
1;
ciascuna retta ha un altro punto immagine su asse reale: centro il punto intermedio a questi due, cio
1 2
c+1 c1
+1
1 2
c+1 c1
c1
questo tende a
Rez = 1).
136
c > 1.
Conclusione:
c = 1: c < 1:
l'immagine la retta
Rez = 1; Pc =
1 2
1+
c+1 c1
raggio
Rc =
1 2
c+1 c1
3. se
c > 1:
Pc =
1 2
1+
c+1 c1
raggio
Rc =
1 2
c+1 c1
Esercizio 117.
Sia
(Premessa:
molto probabilmente c' da aggiungere qualche altrimenti ci sono dei problemi... se ho tempo e le
f,
z0
si dimostra che per le ipotesi fatte la funzione ha in tale punto una singolarit
g (0) =
Osserviamo ora che nell'integrale:
1 2i
S1
g ( ) 1 d = 2i
S1
f 1 ( ) d .
g (0) = f (z0 ) z = 1
= (z )
e di conseguenza:
d (z ) z0 z0 = dz = . (z ) (z z0 )(z z0 )
Sostituenso sopra otteniamo:
f (z0 )
= =
1 2i Imz0
f (z )
R
z0 z0 dz = (z z0 )(z z0 ) f (z ) dz . |z z0 |2
+inf ty
Esercizio 118.
(Chiaramente se
Residuo
di una funzione
in
z0 ,
inten-
diamo il coeciente
a1
z0 .
analitica in
z0
137
1. Sia
z0
di ordine
h > 0.
Vogliamo
a1
2. Se
analitica in
z0
fg
= =
Esercizio 119.
(a)
Soluzione:
z = 2, 3;
infatti:
Res2 = 1
Res3 = 1. 2
in
z = 1, 1.
Res1 =
(c)
1 4 e
Questa funzione ha poli in ogni multiplo intero di i poli (semplici) sono della forma funzione periodica di pediodo calcolare il residuo in Per il residuo in
z = k
con
Res = 1 .
Riassumendo:
Resk = (1)
2.
calcolare il residuo in
1 sin2 z
= = z2 = 1 z2
z = 0: 1
z3 6
+ O(z 5 ) 1
z2 6
= = = 1 z2 1 1 = + O(z 4 )
+
2
O(z 4 )
z2 3
1+
z + O(z 4 ) 3
1 1 + + O(z 2 ) . z2 3 Resk = 0.
Quindi
Res0 = 0,
Esercizio 120.
cos =
Quindi:
1 1 i (e + ei ) = 2 2
2
z+
1 z
d = a + cos 0 0 dz (iz )1 = 1 1 = |z |=1 a + 2 (z + z ) dz = 2 |z |=1 z + 2az + 1 La funzione integranda ha poli semplici in = a a2 1, e calcolando d a + cos =
i relativi residui, otteniamo:
1 2 1 2 1 i
Res+ =
1 = Res . + + , =
quindi:
Applichiamo il teorema dei residui, ricordandoci che l'unico polo contenuto all'interno del disco unitario
. 2 1
139
sin2 z assume su (0, 2 ) gli stessi valori che assume su ( , ) ed inoltre periodica di periodo sul2 l'asse reale. Quindi possiamo riscrivere il nostro integrale (procediamo
esattamente come sopra):
1 4
2 0
dx a + sin2 x
= =
1 4 1 i
dz (iz )1
|z |=1
|z |=1
1 2i (z
, dove = (2a + 1)
++ , + , + , ):
devo scegliere quelle associate a
se
a > 0:
(cio
).
In
Res+ =
+ ( + )(+ )
Res =
. (+ )( + )
=
se
(2a + 1)2 1
. +
(cio
a < 0:
++
+ ).
In
Res++ =
++ (+ )(++ + )
Res+ =
++ . (+ )(+ ++ )
(2a + 1)2 1
f (z ) =
R = CR R = {|z | = R, Imz 0} {R x R} .
Studieremo il comportamento di tale integrale quando La funzion
f (z ) ha
poli in
z = i 2 e z = i 3;
140
possiamo assumere che sono contenuti all'interno del nostro cammino. Calcoliamone i residui:
Resi
i 2 = 2
Resi
i 3 = . 2
f dz =
R CR
f dz +
R
f dz = ( 3 2) . R :
CR
z4
z2 dz + 5z 2 + 6
CR
|z 4 R4
CR
= R
mentre:
R2 R 0 ; R4 5R2 6
f (z ) dz
R
Quindi:
x2 dx . x4 + 5x2 + 6
( 3 2) =
da cui:
lim
f (z ) dz =
R 0
f (x) dx
( 3 2) = 2 0.
x2 . x4 + 5x2 + 6
altrimenti la funzione non inte-
a=0
f (z ) =
ed integriamola sul cammino funzione ha poli in del nostro suo residuo:
eiz z 2 + a2
R denito come nel punto precedente. La z = i|a|, quindi l'unico polo che si trova all'interno cammino (quando R sucientemente grande) z = i|a|, e il Resi|a| = e|a| . 2i|a|
lim
f (z ) dz =
R
. |a|
141
eiz dz z 2 + a2
+ +
CR
1 |eiz | |dz | R2 a2 Cr R R0 0 . R2 a2
f (x) dx =
+
cos x dx + i x2 + a2 cos x dx . x2 + a2
sin x dx = x2 + a2
dove nell'ultimo passaggio abbiamo usato la disparit della funzione integranda. Possiamo quindi concludere:
+ 0
cos x 1 dx = x2 + a2 2
Esercizio 121.
|z | = 1): .
cos =
Quindi:
1 i 1 (e + ei ) = 2 2
z+
1 z
d a + cos
= = =
1 2 1 2 1 i
Res+ =
1 = Res . + + , =
quindi:
Applichiamo il teorema dei residui, ricordandoci che l'unico polo contenuto all'interno del disco unitario
. a2 1
142
sin2 z assume su (0, 2 ) gli stessi valori che assume su ( , ) ed inoltre periodica di periodo sul2 l'asse reale. Quindi possiamo riscrivere il nostro integrale (procediamo
esattamente come sopra):
1 4
2 0
dx a + sin2 x
= =
1 4 1 i
dz (iz )1
|z |=1
|z |=1
1 2i (z
, dove = (2a + 1)
++ , + , + , ):
devo scegliere quelle associate a
se
a > 0:
(cio
).
In
Res+ =
+ ( + )(+ )
Res =
. (+ )( + )
=
se
(2a + 1)2 1
. +
(cio
a < 0:
++
+ ).
In
Res++ =
++ (+ )(++ + )
Res+ =
++ . (+ )(+ ++ )
(2a + 1)2 1
f (z ) =
R = CR R = {|z | = R, Imz 0} {R x R} .
Studieremo il comportamento di tale integrale quando La funzion
f (z ) ha
poli in
z = i 2 e z = i 3;
143
possiamo assumere che sono contenuti all'interno del nostro cammino. Calcoliamone i residui:
Resi
i 2 = 2
Resi
i 3 = . 2
f dz =
R CR
f dz +
R
f dz =
( 3 2) . 2 R :
CR
z4
z2 dz + 5z 2 + 6
CR
|z 4
R2 |dz | + 5z 2 + 6|
CR
R2 |dz | = R4 5R2 6
= R
mentre:
R2 R 0 ; R4 5R2 6
f (z ) dz
R
Quindi:
x2 dx . x4 + 5x2 + 6
( 3 2) =
da cui:
lim
f (z ) dz =
R 0
f (x) dx
( 3 2) = 2 f (z ) =
2
x4
x2 dx . + 5x2 + 6
4. Integriamo la funzione
R = CR R = {|z | = R, Imz 0} {R x R} .
Studieremo il comportamento di tale integrale quando La funzion
R tende ad innito. R
molto grande
f (z )
ha poli in
z = 3i
z = 2i;
Res3i =
7 + 3i 48i
Res2i =
1i . 16i
f dz =
R CR
f dz +
R
f dz =
5 . 12
144
R :
CR
z2 z + 2 dz z 4 + 10z 2 + 9
CR
CR
= R
mentre:
R2 + R + 2 R 0 ; R4 10R2 9 x2 x + 2 dx . + 10x2 + 9
f (z ) dz
R
Quindi:
x4
5 12
da cui:
lim
f (z ) dz =
R
f (x) dx
5 = 12
x4
x2 x + 2 dx . + 10x2 + 9
a=0
f (z ) =
R = CR R = {|z | = R, Imz 0} {R x R} .
Studieremo il comportamento di tale integrale quando La funzion
R tende ad innito.
f (z )
ha poli in
z = i|a|
Resi|a| =
4a2 . 26 |a|5 i
Applicando il teorema dei residui e procedendo esattamente come nei due integrali precendenti (le stime sono esattamente le stesse), arriviamo alla conclusione:
(x2
1 x2 dx = . + a2 )3 16|a|3 a=0
altrimenti la funzione non inte-
0.
f (z ) =
ed integriamola sul cammino funzione ha poli in
eiz z 2 + a2
R denito come nel punto precedente. La z = i|a|, quindi l'unico polo che si trova all'interno
145
sucientemente grande)
z = i|a|,
e il
Resi|a| =
Osserviamo ora i seguenti fatti:
e|a| . 2i|a|
lim
f (z ) dz =
R
. |a|
z2 eiz dz + a2
+ +
CR
1 |eiz | |dz | a2 Cr R R0 0 . 2 R a2 R2
f (x) dx =
+
cos x dx + i x2 + a2 cos x dx . x2 + a2
x2
sin x dx = + a2
dove nell'ultimo passaggio abbiamo usato la disparit della funzione integranda. Possiamo quindi concludere:
+ 0
7. Consideriamo in
cos x 1 dx = x2 + a2 2
= C \{z = iy | y 0} consideriamo la determinazione log z tale che: log 1 = 0 e log(1) = i . log z Applichiamo il teorema dei residui alla funzione f (z ) = 1+z 2 analitica in \ {i}; quindi la nostra funzione ha un polo in z = i e residuo Resi = log i 2i = 4 . Scegliamo come cammino di integrazione:
analitica del logaritmo
R,
146
Quindi:
2 i 2
lim 0 R
0
f (z ) dz =
R,
log x dx = 0 . 1 + x2 R
e
Osserviamo che nel calcolo dell'integrale abbiamo stimato (in maniera molto semplice) che gli integrali lungo le due semicirconferenze di raggio
,
e
0<1
Il risultato viene:
Esercizio 122.
prendiamo -
= D1 (0),
g (z ) = 6z 3 .
su
Osserviamo:
|g (z )| = 6
|P1 (z ) g (z )| 5 su . Quindi dal teorema di Rouch, segue che P1 e g hanno lo stesso numero di zeri in D1 (0) (contati con molteplicit), e quindi P1 ha 3 zeri in tale disco. D1 (0);
procediamo come
(b) Cominciamo con vedere quanti zeri ci sono in sopra, prendendo che su
= D1 (0)
g (z ) = 6z .
Si verica immediatamente
: |P2 (z ) g (z )| 4 < 6 = |g (z )| P2
ha esattamente uno zero in
e quindi dal teorema di Rouch segue che tale disco. Vediamo cosa possiamodire sugli zeri in
D2 (0);
prendiamo
= D2 (0)
g (z ) = z 4 .
|P2 (z ) g (z )| 15 < 16 = |g (z )|
147
e quindi dal teorema di Rouch segue che la funzione ha esattamente zeri in tale disco. Concludendo:
P2
1 |z | < 2.
R nel primo quadrante, consistente degli intervalli [0, R] , [0, iR] e l'arco di circonferenza di centro 0 e raggio R, congiungente i punti R e iR. E' suciente mostrare che per R sucientemente grande il nostro polinomio ha esattamente uno zero all'interno di R . Applichiamo 4 il teorema di Rouch prendendo come funzione g (z ) = z + 1 che ha esattamente uno zero interno a R . Ci rimane da controllare che |P3 (z ) g (z )| |g (z )| per z R ; infatti:
|P3 (x) g (x)| = |x|3 < x4 + 1 = |g (x)| per ogni x R; |P3 (iy ) g (iy )| = |y |3 < y 4 + 1 = |g (iy )| per ogni y R; |P3 (z ) g (z )| = |z |3 = R3 < R4 1 |g (z )| per |z | = R (con R 2
in modo che
R4 1 > 2R3 R3 = R3 ).
Esercizio 123.
ha esattamente fattorizzare:
Cominciamo col dimostrare il suggerimento: il nostro polinomio quindi lo possiamo il termine noto del
polinomio, corrisponde esattamente al prodotto delle radici (cambiate di segno), da cui segue l'aermazione del suggerimento. Nel nostro caso (non sappiamo niente sul grado del polinomio, quindi avremmo un'indeterminazione nel segno del prodotto delle radici!) il prodotto delle radici di
P (x)
1.
all'interno del disco unitario, segue che non ci possono stare nemmeno fuori dal disco (altrimenti il prodotto non potrebbe dare le radici si trovano sul cerchio e che
|z | = 1.
P (0) = 1 < 0
limx P (x) = +
positivo), e quindi per continuit, deve esistere una radice sul semiasse reale positivo. Quindi necessariamente
P (1) = 0. f
non sia identicamente nulla e
Esercizio 124.
che abbia pi di
zeri in
e sia
con bor-
do rappresentato da una curva semplice (cio ogni punto interno, ha indice rispetto a tale curva), e supponiamo che uniformemente su
contenga
l>m
zeri di
f.
Appli-
Esercizio 125.
Possiamo assumere senza alcuna perdita di generalit che f (0) = 0 (altrimenti applico quando segue alla funzione g (z ) = f (z ) f (0)). Poich f (0) = 0 ed f analitica in un intorno di 0, segue che la mia funzione la posso rappresentare nella forma f (z ) = zf1 (z ) con f1 (0) = 0. n Deniamo ora f2 (z ) = f1 (z ), ed osserviamo che esiste un intorno D (0) tale che f2 (z ) = 0 in ogni punto di tale intorno; in tale intorno (semplicemente connesso) n f2 (z ) =: h(z ) posso denire una determinazione analitica di log f2 e quindi di n ( e quindi h(z ) = f2 (z ) in tale intorno dell'origine). Concludendo, per ogni z D (0) si ha:
f (z n ) = z n f1 (z n ) = z n f2 (z ) = (zh(z ))n =: g (z )n
con
Esercizio 126.
an = = =
a2 =
3 4 , mentre se
n 3,
abbiamo:
2m 1
(1 + z )
n=1
(1 + z )
2n
= (1 + z ) lim (1 + z ) = (1 + z ) lim
m 2m 1
2n
z 2n =
n=0
lim
z 2n + z 2n+1 =
n=0 n=1
zn =
1 . 1z
Esercizio 127.
di
C,
suf-
C;
DR (0),
per ogni
R > 0.
Infatti, se
|z | R:
|h|2n1 (2eR + 1) C
n=1
|h|n < .
149
Con un conto diretto, si fa vedere che soddisfa anche l'equazione funzionale; infatti:
h1 ez (z )
= h1 ez
n1
e e
)(1 + he )
n2
1 z
)
n2
n = m1
n = m+1
(nel
h1 ez (z )
= ... =
m1
(1 + h2m3 ez )
m1
(1 + h2m+1 ez ) =
=
m1
Esercizio 128.
ne:
z =
sin z = zeg(z)
n=0
con
z z en n
cot z
d(sin z ) 1 = + g (z ) + sin z z
n=0
1 1 + zn n
confrontando tale espressione con quella menzionata nel testo dell'esercizio, otteniamo che
g (z ) = 0
e quindi
g (z ) c.
Poich il limite
z 0
si ottiene facilmente che
lim
sin z = z
Quindi abbiamo ottenuto la
eg(z) = ec = .
seguente rappresentazione :
sin z = z
n=0
z z en n
150
(c) Dall'espressione sopra, si vede subito che la funzione di genere mettendo insieme i fattori di indice
1;
inoltre,
n, 1
otteniamo:
sin z = z
n=1
(d) Basta osservare:
z2 n2
1
n2
1 n2
= =
z 1
lim
sin z = z (1 z )(1 + z )
sin (1 z ) 1 1 lim = . 2 z1 (1 z ) 2
Esercizio 129.
1:
cos =
1 2
z+
2n
1 z , valida per
|z | =
(cos )2n d
0
= =
1 22 n 1 i22n
S1
S1
1 dz = z (z 2 + 1)2n dz . z 2n+1 z+ 2n + 1,
quindi avremmo che:
La funzione integranda ha in
un polo di ordine
Res0 =
2n
(1 + z 2 )2n
e quindi
=
j =0
2n j
z 2j
Res0 =
Applicando il teorema dei residui:
2n n
(cos )2n d
0
= ... = =
1 i22n
2i = 22n i
151
Esercizio 130.
Denotiamo con
f+
superiore; usando il principio di riessione di Schwarz segue (poich assume valori reali su asse reale) che
f+ (z ) = f+ (z ) ;
da ci segue abbastanza facilmente che
f (z ) = f (z )
per ogni
z C.
(Basta
infatti osservare che la funzione sopra denita coincide con parte interna... e quindi devono coincidere dappertutto!).
su un insieme con
Ora usiamoil fatto che assume valori immaginari su asse immaginario: denisco una nuova funzione
g (z ) = if (iz )
che sar ancora analitica su tutto per ogni z:
e concludere che
if (iz ) = g (z ) = g (z ) = if (iz ) .
Mettendo insieme i vari risultati:
z C.
Esercizio 131.
(i) La funzione
analitica) quindi:
f (0)
= =
1 2i 1 2
S1 2 0
f (z dz = z g () d ;
(infatti, il valore
al centro dato dal valore medio dei valori che assume su una qualsiasi circonferenza di centro l'origine, e contenuta all'interno del dominio di analiticit). (ii) La risposta aermativa! tale funzione. (IDEA: Vogliamo utilizzare la propriet del valore medio, per trovare il valore della funzione in un generico punto in se stesso, in modo da mandare il punto Sia quindi Diamo ora una rappresentazione integrale di
z0 z0
z0
tale che
stesso, mandando
z z0 . 1 zz0
152
g = f S 1 :
f (z0 )
= g (0) = = =
2
1 f S 1 (z ) dz = 2i S 1 z 1 f ( ) 1 |z0 |2 d = 2i S 1 | z0 |2 1 2
2
g ()
0
1 |z0 |2 d |ei z0 |2
dove il termine
1|z0 | detto . Abbiamo denito una |ei z0 |2 funzione analitica nel disco unitario, che soddisfa il problema al contorno
assegnato (un problema di questa forma detto
Nucleo di Poisson
Problema di Dirichlet.
(iii) Chiaramente la soluzione unica. Infatti l'unicit segue proprio da come l'abbiamo costruita, usando cio la propriet del valore medio... l'unicit si pu anche vedere da un altro punto di vista: supponiamo che ne esistano due: allora avremmo trovato due funzioni analitiche che coincidono su e quindi devono coincidere un insieme che ha punti di accumulazioni... dappertutto! (iv) Nel caso di un generico dominio
il teorema della mappa di Riemann riesco a trovare un dieomorsmo analitico che mi mappi tale dominio nel cerchi unitario. Ragionando come sopra si ottiene l'esistenza di una soluzione anche in questo caso. Nota: Forse dovremmo discutere meglio cosa succede al bordo... questo non un problema molto semplice, e bisognerebbe sviluppare una teoria topologica abbastanza complicata (Teoria di Caratheodory) e introdurre il concetto di
Prime ends.
vista, pu consultare le note Complex Dynamical Systems, John Milnor (scaricabili dal sito web dell'universit SUNY at Stony Brook). (v) La propriet fondamentale che abbiamo usato la propriet del valore medio!! Quindi questo ragionamento si potrebbe applicare a qualsiasi funzione che goda di tale propriet. Un caso interessante il caso delle funzioni armoniche... quanto abbiamo detto, altri non se non la dimostrazione dell'esistenza di soluzioni del problema di Poisson per funzioni armoniche, su domini semplicemente connessi.
Esercizio 132.
g (z ) = f (
1 log z ) . 2i
osserviamo che nonostante non sia possibile denire in tale dominio una determinazione analitica del logaritmo, la composizione di queste due funzioni analitica su
D :
infatti la
periodicit della
f,
elimina ogni
153
eventuale problema derivante dall'argomento del logaritmo! (naturalmente si pu fare una discussione molto pi formale di tutto ci...) Proprio per come stata costruita si ha:
g (e2iz ) = f (z )
per ogni
z + . g
data da:
f (z ) =
dove:
cn z n
cn
con
1 2i
CR
f ( ) n+1
0 < r < 1. g
nei punti
e2iz ,
per
z +
Esercizio 133.
Risultati:
a) b) c) d) e) f) g) h) i)
154
Appendice A
un
[a, b].
Dimostrare
un
converge uniformemente in
(a, b),
[a, b].
Dedurre che se analogamente in
un converge puntualmente in (a, b), ma la successione un (a) (o un (b)) non converge, allora un non pu convergere uniformemente
(a, b).
Esercizio 2.
n1
sulla semiretta
1 x+ n
x n+ n
{x > 0}.
Esercizio 3.
+ n
exy dy .
n=1
Esercizio 4.
(a)
n1
(b)
n1
log
1+
x n
(c)
log n n1 n4 +x2
Esercizio 5.
la somma.
Dimostrare che
n0
R e calcolarne
ei = cos + i sin ).
155
Esercizio 6.
(a) (d)
3n n1 (2
+ 32n ) xn
4n2 +7n+1 n3 +18n+2 n
(b) xn (e)
n1
n3 x2n+1
x+2 x2 +1 n
(c) (f )
n1
3n2 n+1
x2n
n1
n1
n1
2n sin n 4 x
Esercizio 7.
Sia
f (x) =
x2 + y 2 1 e
x2 +y 2 |x|
se se
x=0 x=0
Dimostrare che:
f f f
continua in
(0, 0).
Esercizio 8.
(a) (c)
lim(x,y)0 lim(x,y)0
x2 y 2 x2 +y 2 1cos(x2 +y 2 ) (x2 +y 2 )2
(b) (d)
lim(x,y)0 e lim(x,y)0
1 x2 + y2
sin(xy ) y
Esercizio 9.
1.
f (x, y ) =
2. 3. 4.
x+y 2 x + yex
se se
x>0 x0
f (x, y ) =
x2 + y 2
Esercizio 10.
z = x2 + y 2 1 z?
che
156
Esercizio 11.
Sia
f (x) = f
continua in
sin2 (xy ) x2 +y 2
se se
(0, 0)?
E' dierenziabile in
Esercizio 12.
z=
Sia
x2 + y 2 in A = (0, 1, 1), B = (3, 4, 5) e C = (0, 0, 0). z = x2 + y 2 ; trovare, se esiste, il piano tangente al graco 2x + 4y z = 0;
z;
x = 1, y = 1.
Esercizio 13.
Sia
Sia
z = xy ,
con
x = cos t
y = sin t.
Calcolare
z=x y
dz (t) dt .
con
x = 2u + v . y = uev
Calcolare
z (u,v ) z (u,v ) e u v .
Esercizio 14.
f (x, y ) = x2 y 2
nel dominio
D {(x, y ) R2 :
x2 a2
y2 b2
1}.
Esercizio 15.
1. 2.
R2 ,
delle funzioni:
+y 2 )
al variare di
a, b > 0 .
Esercizio 16.
f (x, y ) = yey
nel dominio
x2
D {(x, y ) R2 :
|x| + |y | 1}.
157
Esercizio 17.
e
Espandere
f (x, y ) = x2 y + 3y 2
in serie di potenze di
(x 1)
(y + 2).
Esercizio 18.
f (x, y ) =
x
nel dominio
et dt
K {(x, y ) R2 :
0 x y 2x}.
Esercizio 19.
f (x, y ) = arctg(x + y )
nel dominio
D {(x, y ) R2 :
x2 4
+ y 2 4} .
Esercizio 20.
f (x, y, z ) = xyez
nel dominio
D {(x, y, z ) R3 :
4x2 + y 2 z 2 1} .
Esercizio 21.
seguente:
Si consideri
T :
T u(x)
1. Per quali 2.
g, T
lineare?
una contrazione?
continua?
3. Dimostrare che
! u
tc
a>0
Esercizio 22.
Si consideri
f:
1. Sia di
2. Taylor all'ordine
y (x)
in un intorno di
(0, 1 2 );
{(x, y ) : f (x, y ) = 0}
y (x)?
Esercizio 23.
Sia
E {(x, y, z ) R3 :
1. Dire se
z 2 = xy + 1}.
f (x, y, z ) = x2 + y 2 + z 2 E
E;
determinarlo;
connessa? Determinare
f (E ); E
in
(1, 1, 0).
Esercizio 24.
Sia
{(x, y, z ) R3 :
1. Dimostrare che
z = x2 y 2
x2 + y 2 + z 2 = 1}.
variet compatta;
2. Determinare massimi e minimi assoluti di 3. Punti di intersezione di drante; 4. Equazione della retta tangente a 5. Parametrizzare
su
, P
dove
f (x, y, z ) = x;
con piano
(x, y ); P;
sia
in
in un intorno di
P.
Esercizio 25.
i) ii) iii) iv )
2
xy dxdy D
Esercizio 26.
1 1
Dimostrare che:
dx
0 0
xy 1 dy = (x + y )3 2
1
mentre
dy
0 0
xy 1 dx = . (x + y )3 2
159
Esercizio 27.
cilindri
C1 {x2 + y 2 1}
C2 {x2 + z 2 1} .
Esercizio 28.
k ).
l,
(x, y )
che proporzionale alla distanza da un suo vertice (con fattore di proporzionalit Si determini la massa della lamina.
Esercizio 29.
Rugby:
P {(x, y, z ) R3 :
x2 + y 2 z2 + 1} a2 b2
con
0 < a < b.
Esercizio 30.
r,
da
Esercizio 31.
dalle parabole:
y 2 = 4x + 4
y 2 = 2x + 4 .
Esercizio 32.
x2 dxdydz
D
dove
l'ellissoide
x2 a2
y2 b2
z2 c2
1.
Esercizio 33.
x2 + y 2 = 1,
di equazione
z = x2 + y 2 2
e il piano
x + y + z = 4.
R3 con la . 1 . Usando 4 questo risultato, trovare la misura della palla unitaria di R con la . 1 . (Facoltativo): Generalizzare il risultato precedente nel caso di una palla nTrovare la misura della palla unitaria di dimensionale.
Esercizio 34.
160
Esercizio 35.
Calcolare:
1 dxdy 2 + y2 1 + 3 x Ac
dove
Ac {(x, y ) R2 :
3x2 + y 2 c2 },
c > 0.
Calcolare inoltre:
A
dove
z dxdydz 1 + 3x2 + y 2
A {(x, y, z ) R3 :
Esercizio 36.
pinski). Sia
R2 :
la spugna di Sier-
1 3 ; chiamiamo l'insieme cos ottenuto S1 . 1 Ripetiamo il passo precedente a ciascuno dei quadrati di lato 3 che costituiscono 1 S1 (eliminando il quadrato centrale aperto di lato 32 ). Iterando il procedimento, si costruisce induttivamente una successione {Sn }, in
centrale aperto di lato
Sn ottenuto dal precedente eliminando, da ciascuno dei quadrati 1 1 3n1 che lo costituiscono, il quadrato centrale aperto di lato 3n . Si denisca S n Sn ; dimostrare che:
cui ciascun di lato 1. 2. 3. 4.
S S S S
Esercizio 37.
Si denisca:
Dn {(x1 , . . . , xn ) Rn :
Calcolare: 1. 2. 3.
0 x1 x2 . . . xn 1};
J2 = J3 = Jn =
D2 D3 Dn
xy dxdy
; ; ;
xyz dxdydz
x1 . . . xn dx1 . . . dxn
1 Cio
161
Esercizio 38.
T x2 (y x3 )ey+x dxdy
dove:
T {(x, y ) R2 :
x3 y 3, x 1}.
Esercizio 39.
1. Disegnare
Sia
E {(x, y ) R2 :
y 2 x2 (1 |x|)}.
e trovarne l'area;
E E
{x > 0};
4. Trovare il volume dei solidi agli assi
Sx
Sy ,
attorno
rispettivamente.
Esercizio 40.
Sia
fn : [0, 1] R
fn (x) f (x)
Si indichi con
x [0, 1] .
il graco di
il graco di
fn
e con
f: L() M ? L() M ?
L(n ) M L(n ) M
Esercizio 41.
R2
Dimostrare che
4
c R,
t.c.:
e(x
+y 4 )
c dxdy =
2
> 0 .
2 . 2
Dimostrare che
Esercizio 42.
Calcolare:
r +
lim er
B (0,r )
e|x|+|y| dxdy .
Esercizio 43.
R2 :
D {(x, y ) R2 :
Esercizio 44.
Se
:RR
f (x)dx
(f (x)dx .
Esercizio 45.
ha che:
Sia
M 1
si
D
dove:
(x2
1 dxdy < + + y 2 )M
D = {(x, y ) R :
x 0, 0 y x } .
Esercizio 46.
x + z = a }.
1. 2. 3.
Sia
= {(x, y, z ) R3 :
y 2 + z 2 = 1} {(x, y, z ) R3 : di :
Esercizio 47.
Calcolare:
dx (1 + x2 )2
Esercizio 48.
e su
Siano
V.
U , V Rn
chiusa, esatta in
Esercizio 49.
R2 .
Esercizio 50.
1.
1 = x3 dx + y 2 dy + zdz
163
2.
2 = 3 = 4 =
x x2 +y 2 dx
+ + +
2y x2 +y 2 dy
3.
y x2 +y 2 dx
x x2 +y 2 dy
4.
x x2 +y 2 dx
y x2 +y 2 dy
z x2 +y 2 dz
Esercizio 51.
Sia
|A(x, y )| k
|B(x, y )| k
x, y . 2kl()
Dimostrare che:
dove
l()
Esercizio 52.
Determinare
(x, y )
y)
in
Esercizio 53.
0 t 2
x.
4 4 Rn .
Esercizio 54.
Si dimostri che
Sia
Si supponga
si abbia che
Q.
chiusa.
Esercizio 55.
Consideriamo la 1-forma:
P C 1 (R3 , R),
esatta?
164
2. Una di queste
x?
Per questa
Esercizio 56.
Per quali
A, B, C, D R,
la 1-forma su
R2 \ {(0, 0)}
(x, y ) =
Ax + By Cx + Dy dx + 2 dy 2 2 x +y x + y2
Esercizio 57.
1
La 1-forma t.c.:
C ((0, +), R)
sia esatta su
(0, +)xR.
Trovare tali
e le primitive delle
cos ottenute.
Esercizio 58.
Si consideri la 1-forma:
2(x2 y 2 1)dy 4xydx (x2 + y 2 1)2 + 4y 2 R2 \ {(1, 0) (1, 0)}. (1, 0) e (1, 0) e di all'interno (1, 0) e 2 non contenga
non contenga
(1, 0).
1 2
=
1
1 2
=1
2
Esercizio 59.
perch
Sia
una 1-forma su
Rn .
t.c.:
d = .
Vericare in questo modo che la 1-forma su
R3
= dy mdx
non ammette un fattore integrante.
Esercizio 60.
Sia
(A, B, C ) rot(A, B, C ).
165
Esercizio 61.
= xdy ydx.
Non chiusa per (locali, s'intende). Si dimostri che se
(x, y ) = (t)
1 xy e
(x, y ) =
soddisfa:
( (t), (t)) = 0
allora
= cost.
(cio il
una 1-forma su
Rn .
Esercizio 62.
Siano
, Rn
aperti e
:
un dieomorsmo. Sia dimostri che
C 1 ([a, b], )
(t) = 1 ( (t)).
Si
Sia ora
un campo
V : Rn .
Si usi il precedente risultato per denire il
pull-back
di
V,
cio:
V : Rn .
Si dimostri che se
allora
( ) ( V ) = V .
Esercizio 63.
Sia
R3 (u + v, u v, uv ) .
Sia
= xdy dz + ydx dz .
Calcolare
=
(Q) Q
166
Esercizio 64.
Sia
f : R3 R
f (x, r) =
1. Dimostrare che
1
4 3 3 r B (x,r )
f (y ) dy .
f (x, r) = xyz + r .
Esercizio 65.
palla
Sia
F : R3 R3
di classe
C1
B (x, r)
dato da
7xr3 + xyzr4 .
Qual la sua divergenza? Calcolare il usso di l'origine e con vertice in
(2, 2, 2).
Esercizio 66.
Siano
(Formule di Gauss)
A =
1 2 1 2 1 2
(xn1 yn xn yn1 ) =
n=1 m
yn (xn+1 xn ) =
n=1 m
xn (yn+1 yn ) .
n=1
Esercizio 67.
L'area della supercie generata dalla rotazione di un angolo della curva regolare data dalla lunghezza di per la lunghezza di arco di circonferenza percorsa dal suo baricentro.
Dedurre da tale teorema che l'area del toro di raggi
167
Esercizio 68.
cicloide, di equazione:
t [0, 2 ]
x.
Esercizio 69.
x2 d
S
dove
S = B (0, 1).
Esercizio 70.
z d
dove
z = xy
sull'insieme
U = {(x, y ) : x2 + y 2 1, 0 y
3x} .
Esercizio 71.
Calcolare l'integrale
x ds
dove
la curva
y = x2
con
0 x a.
Esercizio 72.
z 2 + 1,
cio
x2 + y 2 z 2 = 1 .
Calcolare l'area della sua porzione fra
z=0
z = 1.
Esercizio 73.
dove
Calcolare
x dx dy y
D = {(x, y ) :
1 x2 1 x 1, 1}. 2 y 2 y
168
Esercizio 74.
Calcolare il volume di
Esercizio 75.
Si ponga
f (x) =
n1
sin3 (nx) . n! f.
Si dimostri che la serie converge uniformemente con tutte le sue derivate, e quindi
f C (S 1 ).
Esercizio 76.
coincide con
x( x)
[0, ].
n0
1 (2n + 1)6
n1
1 . n6
Esercizio 77.
Dimostrare che se
f C m (S 1 , C ), M . |n|m
|cn |
Viceversa, se vero (A.1) con
(A.1)
m 2,
allora
f C m2 (S 1 , C ) .
Esercizio 78.
Sia
f C 2 (S 1 , R)
tale che
f (t) dt = 0 .
0
Usando gli sviluppo di Fourier di
e di
dimostrare che:
|f (t)|2 dt
0
Quando vale l'uguaglianza?
|f (t)|2 dt .
0
Esercizio 79.
(i) (ii)
(i
3)14 ;
Esercizio 80.
(i)
Calcolare
(ii)
1 5 (i i5 ) ; 2i 5 3 i.
Esercizio 81.
esprimere del polinomio.
cos n
cos .
Determinare, in funzione di
n il grado
Esercizio 82.
Sia
|z | = 1
ed
m N.
1 + iw 1 iw
sono tutte reali e distinte.
=z
Esercizio 83.
Date
(z0 , z1 , z2 , z3 )
(w0 , w1 , w2 , w3 )
TLF che porta gli zi nei wi , se e solo se i birapporti sono Esiste T (z ) = cz + d uguali, cio:
z0 z2 z0 z3 / z1 z2 z1 z3 = w0 w2 w0 w3 / w1 w2 w1 w3 .
az + b
Inoltre (z0 , z1 , z2 , z3 ) stanno tutti su un cerchio o una retta, se e solo se il loro birapporto reale.
|z | = 1
che a
|z 1| = 4.
Sia
Tz =
az + b . cz + d
Trovare
(z1 , z2 , z3 ) /
in termini di
(a, b, c, d)
in
T z = [z, z1 , z2 , z3 ] :=
z z2 z z3
170
z1 z2 z1 z3
Esercizio 86.
Sia
Tz =
si possono prendere in
R.
Esercizio 87.
punto. Sia
Si consideriano due cerchi, uno interno all'altro e tangenti in un la regione tra questi due cerchi. Trovare una mappa olomorfa
Esercizio 88.
Sia
G = {z : 0 < |z | < 1} .
Esiste una mappa olomorfa biettiva da
Esercizio 89.
Calcolare
|z |=1
ez dz . z
Esercizio 90.
Calcolare
|z |=2
z2
dz . +1
Esercizio 91.
Siano
>0
ed
a C,
t.c.
= |a|.
Calcolare
|z |=
(Ricordarsi che
zz = 2
e che
|dz | = i
Esercizio 92.
Sia
|f (z )|
Qual la migliore stima di
1 . 1 |z |
Esercizio 93.
Sia
DR {|z | R},
tale che
|f (z )| M
per ogni
D ,
con
z DR . < R.
|f (n) (z )|
171
Esercizio 94.
Dimostrare che se
f H (C )
|f (z )| A + B |z |n ,
allora
un polinomio.
Esercizio 95.
Dimostrare che se
|f (z )| 1
allora
|f (0)| 1,
Esercizio 96.
Sia
+ {z C : Imz > 0}
in se stesso e tale che
f (i) = i. |f (i)|.
Esercizio 97.
locale in
Sia
C aperto.
|f | pu avere un minimo
Esercizio 98.
|f (i)|?
Si consideri
f H (+ )
|f | 1.
Quali sono le funzioni su cui il massimo assunto? Si determini il tipo di singolarit (rimuovibile, polo, singolarit Se si tratta di un polo, se ne
Esercizio 99.
f (z ) = f (z ) = f (z ) = f (z ) =
2.
3.
4.
5.
f (z ) = z sin
6. 7. 8.
f (z ) =
cos z z
1
f (z ) = e z f (z ) = f (z ) =
1 1 cos z z 1 1 ez 1 z
9.
10.
f (z ) = z n sin
Esercizio 100.
Sia
f (z ) =
Dare lo sviluppo di Laurent di
1 . z (z 1)(z 2)
negli anelli:
(c) C \ B (0, 2)
Esercizio 101.
di
Dimostrare che
zn =
Esercizio 102.
Sia
GC
aperto. Se
f : G C ha G
Esercizio 103.
Sia
d(z, w) = log
|1 zw| + |z w| |1 zw| |z w|
Esercizio 104.
Sia
d(z, w) = log
|1 zw| + |z w| |1 zw| |z w|
d(z, w) = log
(P w)(z Q) (P z )(Q w)
173
teorema dei
a)
+
a>0 a>0
b)
+
c)
+
d)
+
e)
+
f)
+
g)
174