Funzioni Olomorfe
considerando
z = x + iy
e
4z = 4x + i 4 y
e considerando nullo laumento della parte reale della variabile complessa
4x
e poi invece considerando nullo lincremento della parte relativa al coefficiente
della parte complessa. Quindi ci`o porta alla propriet`a fondamentale
fx0 (x, y) =
1 0
f (x, y)
i y
v
u
+i
x
x
ed anche
u
v
+i
y
y
eguagliando le parti reali con le parti immaginarie si hanno le condizioni di
Cauchy-Riemann
u x = vy
fy0 =
e
uy = vx
La f(z) rispetto alla funzione a variabile reale ha una condizione molto forte che
la differenzia, ovvero Teorema: Se f(z) `e olomorfa allora `e derivabile n volte. La
conseguenza di questo Teorema porta alla definizione dellequazione di laplace
4u = 0
Ovvero la parte reale di una funzione complessa rappresenta una funzione armonica che `e soluzione dellequazione di Laplace. La conseguenza applicativa
di quanto affermato consiste nel fatto che data una funzione armonica se le sue
derivate a incrocio sono uguali allora `e olomorfa. Ovvero se si definisce
= a(x, y)dx + b(x, y)dy
la forma differenziale di una funzione armonica F(x,y) allora F(x,y) ne `e la
primitiva e quindi si ha
Fx y = ay
e
Fy x = bx
1
Propriet`
a delle funzioni olomorfe
2.1
3.1
Criterio di Cauchy
3.2
Tipi di Convergenza
1)Convergenza Puntuale:
0, ,z : n |Sn (z) g(z)|
2)Convergenza uniforme
0, : n |Sn (z) g(z)|
3) Convergenza totale
|fn (z)| Mn
n=1 Mn fn (z)
`e convergente.
3.3
Serie di potenze
n=0 an z
n=0 an (z z0 )
n=0 an z
1
l
oppure lo si pu`
o determinare sempre come il reciproco di l ma del limite
limn |
an+1
|
an
Se ad esempio
1
an = % = limn
n
1
1 n
=
=1%=1
n
n
Ovvero la serie converge nei punti interni alla circonferenza di raggio unitario.
Propriet`
a fondamentale: dimostro che il cerchio di circonferenza di una certa
serie di potenze `e lo stesso se ne considero la derivata ed sapendo che alla serie
posso associare una generica funzione somma della serie allora posso dire che
n1
= g 0 (z)
n=1 nan z
g k (0)
k!
Allora formalizzando
g n (0) n
z
n!
Ovvero la serie di potenza posso esprimerla come serie di Taylor nel punto
iniziale 0 associata alla funzione somma.
n
n=0 an z = n=0
Teorema di Picard (versione 1) Se ho che gli elementi di una successione sono: i) positivi ii) infinitesimi iii) decrescenti allora la serie di potenze
converge in tutti i punti della frontiera eccetto al pi`
u in z=1.
Teorema di Picard (versione 2) Se gli elementi di una certa successione
sono sempre infinitesimi e decrescenti ma a segno alterno allora la serie converge
in tutti i punti della frontiera eccetto al pi`
u in z=-1.
Esempi
Ho la serie
1 n
n=1 z
n
allora ho che
1
n
rispetta il teorema di Picard (versione 1) in pi`
u si verifica che in z=1 la serie
che si ottiene `e proprio quella armonica
an =
n=1
1
n
che `e divergente quindi la serie converge in tutti i punti della frontiera eccetto
che in z=1; mentre se la serie `e del tipo
3
n=1
12 n
z
n
n=1
1n n
1
1
z = z + z 2 z 3 ...
n
2
3
n=1 z
non posso applicare Picard poich`e
an = 1
mentre deve essere infinitesimo, per cui la serie sicuramente diverge in tutti i
punti della frontiera ed converge solo nei punti interni al cerchio di convergenza.
4
Tipi di funzioni olomorfe Partendo dallanalisi della funzione esponenziale nel campo reale vediamo di paragonarla col suo corrispettivo nel campo
complesso.
x2
x3
xn
x
ex =
+ ...
n=0 e 1 + x +
n=0
2
3!
n!
la funzione complessa `e
ez = ex+iy ex ei y
la serie di questa funzione `e
iy
n=0 e = 1 + iy
iy 3
y2
...
2
3!
y2
y4
y3
y5
+ ...) + i(y
+ ...)
2
4!
3!
5!
n=0 sen(z) = z
z5
z3
+ ...
3!
5!
eiy eiy
2i
eiy eiy
2i
2i
5
Se dico che
log(z) = w
allora significa che per definizione di logaritmo w rappresenta quel numero che
messo come base al logaritmo mo da il suo argomento. Allora
ew = z |z|ei
Ovvero
ew = elog|z| ei
per cui
w = log|z| + i
Una propriet`
a molto particolare della funzione log(z) `e la sua periodicit`
a che
invece non lo `e nel suo corrispettivo caso reale infatti ci`o deriva dalla stessa
definizione di funzione reale per cui ad ogni valore del dominio si associa un
unico valore del codominio. In virt`
u della periodicit`a di log(z) ,invece, posso
ottenere una famiglia di funzioni, per cui log(z) `e definita poligroma. In particolare si sottolinea che la funzione log(z) priva della periodicit`a `e definita
determinazione principale ed `e espressa come
Log(z) = log|z| + i
Funzione potenza
che pu`
o essere:
1)R determinazioni
la funzione `e polidroma ed ha infinite determinazioni.
2) = mZ k = h
Ovvero si verifica che la funzione ha una sola determinazione, ed `e per quindi
monodroma.
mk
m
=h
3) =
n
n
la funzione `e polidroma ed ha tante determinazioni quanto `e il valore assunto
dal denominatore.
3.4
Integrali Curvilinei
Z
f (z)dz =
(u + iv)z 0 dz =
Sapendo che
x0 (t)dt = dx
e
y 0 (t)dt = dy
allora ho che
Z
ci`
o `e vero perch`e sono verificate le condizioni di Cauchy-Riemann
uy = vx
ux = vy
3.5
Conservativit`
a della funzione olomorfa
Gauss.png
Poich`e
L1 L2 = F D A
f (z)dz
L1
f (z)dz = 0
L2
Ovvero il valore dellintegrale non dipende dal percorso ma solo dagli estremi
raggiunti. Se z1 cambia mentre z0 `e fisso allora ho che
Z z1
f ()d = F (z)
z0
1
z
Esercizio 2)
1
1
d =
Z
1
|z|
1
dx +
x
Z
0
i|z|ei
d = ln|z| + i = Log(z)
|z|ei
9
Esercizio 3)
f (z) =
1
( z0 )2
per calcolare i moduli di periodicit`a faccio sempre la mia ipotesi, ovvero contorno
la singolarit`
a(z0) con una circonferenza e ne faccio lintegrale. Sapendo che
= z0 + Rei
ho che
Z
=
0
d
( z0 )2
Sostituendo ho che
Z 2
Z
Z
iRei
i 2 d
1 2 i
d =
d =
e d = 0
(Rei )2
R 0 ei
R 0
0
Non ho il modulo di periodicit`a.
Formula integrale di Cauchy Ho che
Z
f (z)
1
f () =
dz
2i (z )
sapendo che posso esprimere z in forma polare
z = + Rei
e sostituendo ho che
f () =
1
2i
Z
0
f (z)iRei
1
d =
i
Re
2R
f (z)Rd
0
1
2R
f (z)dS
0
10
1
2R
v() =
Z
vdS
Osservazione 1) Se
|f (z)|
`e continua e definita in un intervallo chiuso e limitato, per il Teorema di
Weiestrass ammette massimi e minimi assoluti
M = max|f (z)|
Z
1
M 2R
|f ()|
|f (z)|dS
M
2R
2R
Teorema di Louville
1
f () =
2i
f (z)
dz
z
n!
2i
f (z)
dz
(z )n+1
Consideriamo
Z
Z
1
f (z)
|f (z)
1
M 2R
M
0
f 0 () =
dz
|f
()|
|f 0 ()|
2i (z )2
2i |z |2
2R2
R
Se
R |f 0 ()| 0
ma per definizione so che
|f 0 ()| 0 |f 0 ()| = 0
E quindi ho che
f () = cost.
serie di Taylor di funzioni olomorfe Dalla formula di Cauchy si `e
ricavato che
Z
f (z)
f () =
dz
(z )
Posso manipolarla partendo dal riscrivere
1
1
1
1
=
=
z0
z )
z z0 ( z0 )
z z0 1 zz
11
Il termine
1
1
z0
zz0
pu`
o essere visto come una serie geometrica che per definizione `e convergente ed
esprimibile come
1
k
k=0 x =
1x
Tenendo conto di ci`
o andando a sostituire ho che
1
z0 k
1
=
(
)
z
z z0 k=0 z z0
Sostituendo nella formula di Cauchy ricavo che
Z
1
( z0 )k
dz
f () =
f (z)
k=0
2i
(z z0 )k+1
e ponendo
ak =
1
2i
f (z)
dz
(z z0 )k+1
il punto z0 pu`
o essere: un punto di singolarit`a essenziale, o un polo.
Residuo di una funzione olomorfa Si definisce residuo di una funzione
olomorfa come
Z
1
R(z0) =
f (z)dz
2i
Se f(z) `e regolare in z0 allora il residuo `e nullo, mentre se `e un punto di singolarit`a
allora `e diverso da 0. Come sar`a invece un residuo in un punto allinfinito?
Z
1
R() =
f (z)dz
2i
Il segno meno `e dovuto al fatto che rispetto allinfinito il contorno su cui `e
definita la funzione rappresenta un contorno interno che per convenzione va nel
senso orario, e quindi negativo.
Proposizione 1)
Proposizione 2)
z0 `e un punto di singolarit`
a se
00
limzz0 f (z) = +
Ovvero z0 `e un punto di singolarit`a se lestremo superiore di f(z) `e infinito.
z0 `e un polo di f(z) se
limzz0 |f (z)| = +
z0 `e un punto di singolarit`
a essenziale se
0
limzf0(z)=0
Ovvero se il limite inferiore della funzione f(z) `e nullo allora `e un punto di
singolarit`
a essenziale. Si dimostra che
R(z0 ) = a1
R() = a1
Esercizio
f (z) =
h(z)
g(z)
Qual`e il residuo di f(z)? C`e da fare una premessa; dallo sviluppo di Laurent
so che
13