Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Decadentismo
Simbolismo
Estetismo
Superomismo
Panismo
Estetismo: Superomismo:
Cfr. O. Wilde, F. Nietzche in
(Il ritratto di D.G.) Così parlò Zarathustra
J.K. Huismans (1883-84) aveva esposto
(Controcorrente) Il concetto di
“superuomo”
Panismo:
deriva dal Dio PAN,
divinità pagana del mondo
pastorale, e da “pan”,
in greco = “tutto”
PANISMO
Istintività
Identificazione, fusione con l’elemento naturale,
selvaggio
Concezione pagana della natura come forza
animata
Sensualità: predominio dei sensi sulla ragione
Rifiuto della storia: l’artista si pone al di fuori e
al di là della storia
ESTETISMO
Arte = bellezza classica
Bello come pura raffinatezza
Concezione aristocratica dell’arte come
segno di superiorità
La bellezza è al di sopra di tutto
Bellezza = valore assoluto
SUPEROMISMO
Il superuomo = modello dell’umanità
futura
Uomo libero dalle superstizioni, dalla
religione (“Dio è morto”, Nietzche)
Individuo singolo, in grado di realizzarsi
pienamente
Rifiuto della storia
Paradosso in D’Annunzio
Costruzione di sé come Costruzione del mito
MITO DI MASSA: del GENIO
Spettacolarizzazio- SOLITARIO
ne delle vicende Aristocratico senso
biografiche di superiorità
Mito del “poeta Raffinatezza
vate” esclusiva
Nazionalismo
Disprezzo per le
masse e per la
Esibizionismo
democrazia
estetizzante
Confronto Pascoli-D’Annunzio
Pascoli: D’Annunzio:
Poetica delle cose Raffinatezza dell’esteta
semplici Natura “panica”,
Natura umile: campagna lussureggiante
Valori simbolo: Valori simbolo:
Casa Individualismo
Famiglia Trasgressione
Lavoro Superomismo
Patria (“La grande aristocratico
proletaria si è mossa”) Nazionalismo
Un esempio di “esteta”:
Andrea Sperelli (Il Piacere – 1889)
… il legittimo campione d’una stirpe di gentiluomini e di
artisti eleganti, l’ultimo discendente di una razza
intellettuale.
Egli era, …, tutto impregnato di arte… Dal padre
appunto ebbe il gusto delle cose d’arte, il culto
appassionato della bellezza, il paradossale disprezzo dei
pregiudizi, l’avidità di piacere.
Il padre gli aveva dato, tra le altre, una massima
fondamentale: “Bisogna fare la propria vita come si fa
un’opera d’arte … La superiorità vera è tutta qui. … La
regola dell’uomo d’intelletto, eccola: - Habere, non
haberi”.