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diMatematica
y
3n
Paolo Narcelllilnll - Carlo Sbordone
Eserclitazlionli dli
Natematjca
1°Volume
parte seconda
Lisuori Editore a
~-
Pubblicato da Liguori Editore
Via Mezzocannone 19, 80134 Napoli
f:>:,t:'filitti
di traduzione, riproduzione e adattamento totale
~arziale sono riservati per tutti i Paesi. Nessuna parte
. µes.to volume può essere riprodotta, registrata
essa con qualsiasi mezzo: elettronico, elettrostatico,
nico, fotografico, ottico o magnetico (compresi microfilm,
._'fb~ e copie fotostatiche).
1992
:~.,/,
';ffl''.
I NDI C E
Capitolo 1
APPLICAZIONI DEL CALCOLODIFFERENZIALE
lA. Funzioni crescenti o decrescenti pag. 9
lB. Massimi e minimi Il
13
lC. Concavità, convessità, flessi Il
22
lD. Funzioni convesse in un intervallo Il
27
lE. Verifica di disuguaglianze con l'uso
delle derivate Il
33
lF. Applicazioni della formula di Taylor Il
41
Capitolo 2
GRAFICI DI FUNZIONI
2A. Insiemi di definizione Il
47
2B. Asintoti Il
51
2C. Schema per lo studio del grafico di
Il
una funzione 61
2D. Grafici di funzioni razionali Il
64"
2E. Grafici di funzioni irrazionali Il
83
2F. Grafici di funzioni logaritmiche Il
92
2G. Grafici di funzioni esponenziali Il
106 ·
2H. Gt'.afic.i. di funzioni trigonometriche Il
123
... ~ ~
6
Capitolo 3
EQUAZIONI ALGEBRICHE E TRASCENDENTI
3A. Esistenza delle soluzioni pag. 137
3B .. Radici .reali dell'equazione di terzo
Il
grado 161
Il
3C. L'algoritmo di Newton 164
Il
3D. Valutazione numerica delle soluzioni 171
Capitolo 4
INTEGRALI INDEFINITI
Il
4A. Integrali indefiniti immediati 176
4B. Integrazione per semplici trasformazio
Il
ni dell'integrando 180
4C. Integrazione per decomposizione in som
Il
ma 188
Il
4D. Integrazione per parti 199
Il
4E. Integrazione delle funzioni razionali 208
Il
4F. Integrazione per sostituzione 218
4G. Integrazione di alcune funzioni irra-
Il
zionali 227
4H. Integrazione di alcune funzioni tra-
Il
scendenti 234
41. Esercizi di riepilogo Il
241
C~pi tolo 5
INTEGRALI DEFINITI
SA. Integrazione definita elementare Il
247
Il
5&. Calc0lo di integrali definiti 255
SC. App~icazioni al problema delle aree Il
266
Il
SD. Integrali impropri 272
7
Capitolo 6
SERIE NUMERICHE
Il
6A. Generalità sulle serie numeriche 298
6B. Serie a termini non negativi Il
305
6C. Serie alternate "
Il
315
6D. Serie assolutamente convergenti 318
6E. Criterio degli integrali " 323
Capitolo 1
APPLICAZIONI DEL
CALCOLO DIFFERENZIALE
2
Verificare che la funzione f(x) = x(x +1).è stret
tamente crescente su R.
[-La derivata f'(x) = 3x 2 +1 è posit"iv;,, ~e,: ogni x ~ R. Quindi f(x) è
---· strettamente crescente su tutto l'asse reale]
·x
l"
.
Verificare
\ f(x)=xn
spari, mentre
che, per
è strettamente
x ~ O se n è pari.
n =·1,2,3,,
crescente
è strettamente
.. , la funzione
su R se n è di-
crescente solo per
V.sì
:
consideri
Verificare
la
che:
funzione f(x)=ax 2
+bx+c, con afO.
(a) f(x)= lx +
1 (b) f(x) = ✓x-1
rx X
2
[(a) La derivata f'(x)=2x (Zx-3) si annulla per x=O e x=3/2, ed è posi
tiva per x >3/2. La funzione f(x), essendo strettamente decrescente
in (- a, ,O ] e_ [ 0,3/2 ] , è quindi strettamente decrescente nell' inte;i;:
vallo (- "', 3/2], ed è strettamente crescente in [ 3/2,+ 00 ); (b) ri-
sulta f'(x)= 14 (x 2 +2x+3) 6 (x+l). La derivata è positiva per x> -l(in
2
fatti il trinomio x +2x+3 non si annulla). La funzione f(x) è quindi
(strettamente) crescente per x ~ -1, ed è decrescente altrimenti]
1 :../;_ Sia f (x) una funzione pari, cioè tale che f(x)
f'"",= f(-x) per ogni XER. E' possibile che f(x) sia
crescente in un intorno del punto x =0? E' passi: 0
[ Supponiamo che esista o> O per cui f(x) risulti crescente nell'intorno
(- o, o) del punto x 0 =0. Fissiamo x 1 E (O, o); essendo -x 1 <O< xvri
sulta quindi
Inoltre, dato che f(x) è una funzione pari, risulta anche f(x 1)=f(-x 1).
otteniamo quindi f(-Xi)=f(O)=f(x1), vxlE(O,o ). Perciò, se f(x) è
crescente in (- o, o), allora è necessariamente costante in tale inte~
vallo. Inoltre, per lo stesso motivo, non esiste una funzione pari e
strettamente crescente in un intorno di x 0 =0]
13
Se poi f"(x 0
)=0; risulta valido il seguente schema
(per i punti di flesso si veda il paragrafo seguen -
te):
f"(x ) > O x o minimo relativo
f"(x:) < O x
o
massimo relativo
I f (x 0 ) =
11
x 0 punto di flesso
x 0 punto di flesso
x o minimo relativo
xo massimo relativo
...
{ ...
figura 1.1
2
tivo della funzione f(x) = x(x -3x+3).
2
[La derivata f'(x) : 3(x-1) si annulla per x:l. Dato che f'(x)>O per
ogni x I 1, la funzione f(x) è strettamente crescente su tutto R;quin-
di, il punto x:1 non è nè di massimo, nè di minimo. Si noti che, essen
do f"(x):6(x-l), f( 3)(x):6, risulta f"(l):O, f( 3 )(1):6 > O. Perciò, in
base allo schema proposto in precedenza, il punto x:1 è di flesso per
f(x) ]
~ f(x)=x 3
-3x 2
+1 ~f(x)=x 3
(3x 2
-15x+20)
f(x)= l :x+
-x-1
1
1
se
se
se
x 2_ 1
O <x <
x .$_ O •
1.
f(x)=2 I x I - I x-1 I
·figura 1.2
1~'-Ji
Determinare su Ripunti di massimo e di minimo
.7'.relativo della funzione
[ I.a derivata vale f' (x) = x(x-sen x). Dato che I sen x I < Ix I per o-
gni x; O, la derivata si annulla solo nel punto x0 =0. Risulta inol-
tre
X3 J 1 1 1 XS x'&II
f(x)= - - sen x + x cos x = x (- + - - - )- - + - +o(x 5 )
3 3 6 2 5! 4!
1 5 )= -4
=O·x 3 + - (-1+5)x 5 +o(x x 5 +o (x 5
).
5! 5!
I
I
I I
I I
-------+----
I I
I I
I
figura 1. 3
o X a
figura 1.4
2
La funzione è derivabile per x>O e si ha p'(x)=2(1-A/x ). La derivata
si annulla per x=x =l°'i:, è positiva se x>x0 , è negativa se O<x<x . Il
punto x 0 è di minim~ relativo per p(x). Dato che p(x) ➔ +o, per x ➔0+
0
I
.f"(x)>O, Vxe Cxo ,xo+o)
23
f I (X)
d 1
[ (l+x2 )' ]= - (l+x 2)
1 -½ ·Zx (l+x 2 )
-1
2
X
dx 2
3 _!
f"(x) (l+x 2) - 2. x2 + (l+x 2 )
2
1
(1+x2 )3/2
2
1 2+log X
f'(x)=-(log x)- • - ; f"(x) = ----2
X x log 3 x
d d
f'(x) = - f(x) = - f(-x)=-f'(-x) , V xE R.
dx dx
-------
I
I
I
f(aJ= f(bJ
I --~--~--'-- I
---+----- 1
+----
I 1/
7 I
J
I I Y I
I : ;: :
I I
a b
figura 1. 5-
. f(x)-f(a)
f' (a) = 11.m .$. o.
x➔ a x-a
f"(x) 2_ O, Vxe(a,b).
[(a) Ponendo x = Àx 1
+(1-À)x 2
risulta x-x 2
= À (x 1
-x 2
), cioè, se
x 1# x 2 , À =(x-x 2 )/(x 1 -x 2 ). Dalla disuguaglianza in (1) si ottiene
la disuguaglianza equivalente
X -x 2
f(x) _$: f(x
•
2
)+ À[f(x 1 )-f(x 2 ) ]=f(x 2 )+--X1-X2 [f(x 1
)-f(x 2
)].
À f(x 1
) + (1-À)f(x 2) .?.
=f(x 0
)+f' (x 0 ) [ À(x 1
-x 0 )+(l-À )(x 2
-x 0 ) J..
Rimane da provare che la quantità in parentesi quadra è nulla.A ta-
le scopo ricordiamo che, essendo x 0 = Àx 1
+ (l-À)x 2 , risulta
x 1
-x 0 =(l- À )(x 1
-x 2
) ; x 2 -x 0 = À (x 2
-x 1
)
1 1
À X 1 +(1-À )x 2 = 2 (x+h)+ 2 (x-h) = X
1 { f'(x+h)-f'(x) f'(x-h)-f'(x)} 1
= - lim ---'---- + liro ------ = - {2f"(x) } =f"(x)
2 ,h-+O h h-+O -h 2
e quindi
f(x 1 )-f(x
X
1
-x ,o
1 0
f(x )-f(x ) < x _,, [f(x 2 )-f(x ) ] =À [f(x )-f(x ) ] ,
1 o - X -x o 2 o
2 o
g(x 1
) ~ g(x) ~ g(x 2 ) , Vx E [ x 1 ,x 2 ] , x I x0
lim f(x)-f(x 0
) = lim ---- (x-x 0 )= lim g(x)(x-x 0
) =O.
x ➔x
0 x ➔x
0 x-xo x➔ x
0
Quindi f(x) è continua in x 0 • Si noti che l'espressione g(x)(x-x 0
)
f(x)-f(a) f(x)-f(b)
X - a x-b
f(x 1 )-f(a) I
I Xl -a
.5.L , V x 1 E(a,b) .
f(b)-f(x J.)
a-x 1
.5.
X2-X l
Dato che f'(i=,;)-g'(i=,;) LO, x-a > O, f(a)-g(a) LO, risulta che f(x) -
-g(x) L O, come si voleva dimostrare]
x2
> 2
(x+l)
2
x¼1 x x
[Le derivate di f(x); -- , g(x) ; --- 2
valgono f'(x); - e
8 (x+l) .4
g' (x)
2x(x+l) 2
-2(x+l)x 2
2x(x+l) [ (x+l)-x J
(x+l) 4 (x+l) 4
(x+122 (x+122
(a) > 4 (b) > 2
X rx
x+l x+l
(c)
lx
> 2 (d) rx <
2
36
2
Z(x+1)/-;;- - (1/2 h)(x+l) x+l
f' (x) - ~ (4x-(x+l) ]
X - Zxvx
(x+1)(3x-l)
2x ,;;
Dal segno della derivata prima si deduce che il punto x=l/3 è di mi-
nimo assoluto per f(x) nell'intervallo (0,+"'). Perciò, per ogni x>O,
si ha:
16 /3 > 2 1613
f(x) > f ( -1) = -- (infatti -->2 <=> alJ>9<=>64·3>a1)
- 3 9 9
[(a) La derivata della funzione f(x) = x log x - (x-1) vale f' (x)
= log x e si annulla per x=l, è positiva per x>l, è negativa per
x E(O,l). Il punto x=l è di minimo assoluto per f(x).Perciò f(x) ~
~ f(l)=O, che è quanto si voleva dimostrare. Si può procedere in mo-
37
1 1 1
x+l < log (1+ ~) < ~
1 1 1
f 1 (x)= - f 2
(x)=log(l+ -); f 3 (x)= -
x+l X X
Le derivate valgono:
-1 -1 -1
f' (x)= ---; f' (x)= -- f' (x)= -x2
1 (x+l) 2 2 x(x+l) 3
Dato che O<x< x+l , risulta fi (x) > f 2 (x) >f 3 (x), Vx>O. Inoltre
1
log(x+l) - log x = [ •
1 1 1 1
- < -< - log(l+ -)= log(x+l)-log x ]
x+l f, x' X
1 x·
1.56 Consideriamo per x >Ola funzione f(x)=(l+ -) .
X
Utilizzando le disuguaglianze dell'esercizio 1.54
verificare che:
(a) la funzione f(x) è strettamente crescente per
)( > o;
(b) per ogni x > O risulta f(x) < e.
1
x log(l+ -)
[(a) La derivata della funzione f(x) = e x vale f I (X)
X log(l+ .!_ ) 1 1
= e x [ log(l+ - )
X x+l
ed è strettamente positiva per la disuguaglianza dell'esercizio 1.54
(b) la limitazione f(x) < e equivale a log f(x) < log e= 1, cioè
1 1
log ( 1+ - ) < - ,
X X
ehe è verif~cata in base·all'esercizio 1.54. La limitazione f(x) <e,
per x > O, segue anche dalla precedente parte (a) e dal fatto che f(x)
converiie ad e , per X ➔ +co]
xp
+
_L_
xy ~
p q
p q
X
[Fissato y ~ O, consideriamo la funzione f(x) + r__ - xy,per cui
p q
p-1
risulta f' (x)=x -y.
1
Perciò f'(x) ~ O per x ~ y p-l e f(x) assume il suo valore minimo
l/(p-1)
per x = y Quindi
1
...!._ 1 J!_ 1 q - -+1
f(x) 2. f (y p-1 )= - y p-1 + - y - y p-1
p q
39
Si verifica facilmente che gli esponenti sono uguali fra loro, cioè
che
_1_ + 1 = _E_ = q
1 1 p-1
(essendo - = 1 - - =- )
p-1 p-1 q p p
j a+b j ~la~I-+
1+ j a+b j 1+ ja j + jb I 1+ lai+ jb I
1+ la I
1.59 Dimostrare le seguenti disuguaglianze, dette di
Bernoulli:
a
(a) ( 1 +x) > 1 +ax V a > 1, Vx 2_ - 1;
a
(b) (l+x) < l+ax Vae(0,1), Vx2_ - 1.
a
da cui l+ ay L (l+y) J
1.60 Per p > O consideriamo la funzione
f(x) = xp log (l+x), xi O.
Mediante la disuguaglianza di Bernoulli 1.59(b)
verificare che, per ogni x ~ O e per ogni ae(O,
1), risulta
f(a)f(x) ~ f(ax).
[semplificando per la potenza (ax)P, la tesi equivale a
1 1 1 1
f( - x+ - y) < - f(x) + - f(y) Vx,yLO,
2 2 - 2 2
-p p -1 p p
cioè 2 (x+y) .$. 2 (x +y ), che equivale a quanto si voleva dimo-
41
strare]
n
f(x) [
k=O
n+l
Ix-xo I
dove I~ (x) I .S. Mn+1 (n+l) !
n 1 2 3 4 5 6 7
1 1 -3/2
f' (x) = --
2rx , f"(x) = - -
4
X
✓- ✓- 1 1 1 -3/2
x = x + ~ (x-x O ) + - (- - ) I; (x-x ) 2
o 2v X 2 4 o
o
2
1 1 -3/2 1 _(0.04)
O > - ( - - ) I; (x-x ) 2 >- - (x-x ) 2
=- 0.0002;
- 2 4 ° - 8 ° 8
1 1 1
perciò, essendo J; + ---- (x-x ) = 1.4 + -- • 0.04 1.4+- =
o 2 v'xo 0
2·1.4 70
E,
X e n+l
e +---x
(n+l)!
1 1 1 e 3
e=l+l+ - + - + .•. + - + R (1), con O<Rn(l)< ---- < ---.
2 3! n! n (n+l)! (n+l)!
Con l'ausilio della tavola dell'esercizio 1.62 per n=6, od anche di-
rettamente, si verifica che 3/7! = 1/1680 < 0.0006, che è quindi una
stima dell'errore che si coODDette nel calcolare il numero e con la
SODDDa (n=6):
1 1 1 1 1 1957
1+1+ - + - + - + - + - = -- 2.71805
2 3! 4! 5! 61 720
44
3
X COS /;, S
sen x : x - - + --- x
3! 5!
Essendo !;, E (O, TI /2) risulta O < cos !;,< 1. Perciò
x3 XJ X 5
x- < sen x < x - -+
3! 3! 5!
1 2 .
tgx:x+-f"(/;,)x
2
sen x
f"(x) : 2 -----,,- 3
(cos x)
-3
è crescente in [ O, TT/4 ] (infatti sia sen x, che (cos x) , sono
funzioni positive e crescenti) e quindi
TI 2 sen (TT/4)
o f"{O) < f"( i;,) < f"( - ): -~---'-- 4 ]
- - 4 cos 3 (TT/4)
45
2
f' (x) = 1/(l+x) f"(x) =-l/(Hx) •
n an e - an e/2n 3/2n
1 2 O. 7182818 1.3591409 1. 5
10 2.5937424 0.1245393 0.1359140 0.15
100 2.7048138 0.0134679 0.0135914 0.015
1000 2.7169239 0.0013578 0.0013591 0.0015
10000 2.7181459 O. 0001359 0.0001359 0.00015
1/x (1/x)log(l+x)
f(x) = (l+x) = e (x > O)
1 1 x2 1
- log (l+x) > - (x - - ) = 1 - - x
X X 2 2
(1/x)log(l+x) 1 · 1
f(x) = e > e - log (l+x) > e (1 - - x)
- X 2
Perciò, ponendo di nuovo x=l/n e ricordando che e< 3, abbiamo
ln 1 1 e 3
e-(1+ -) = e-f ( - ) < e - e (1- - ) = - < - ]
n n 2n 2n 2n
Capitolo 2
GRAFICI DI FUNZIONI
/ __
/ { a< ct,(x)
, cp(x) < b
___--~----·
......__
Queste considerazioni suggeriscono che in molti
casi, per determinare il campo di esistenza di una
funzione, si dovranno risolvere certe disequazioni.
48
mr:i:"T'x'
v 'I' 1_.11.J (m pari),
y =•/,_,(_x
5
2.4 y = /x-4 _+1_,)_/_,(,-6---x.,...)y=l/lTx+zT
x 2 -3x+2
2.9 y = log
x+
l y= lo g V(ijIX-fl
l
-----;:-
[ (-1,1) U (2,+e0); (- e0 ,-l)U (o,+e0); R]
11 ✓z -13"
2.12 y=(log 3
x) ;y=[(log x)-1] y=(log 5
x-S)
50
arcsen x
2.16 y=log Iarccos x I ; y=log I arcsen x; I y= 7
[-1,1); [-1,1]- {o}; [-1,i] J
1
arctg -
2. 17 y=3sen log½x ; y = /arctg X y= 2 X
[ (o'+ a, ) ; [ o'+ CD ) ; R- { o} J
y ✓ sen 2 x
11
[(o,+<»); [-1, ✓2/2); U [ kTI , - + k 11] ]
k EZ 2
1
2.19 y=log (arctg x-TI); y=arcsen (1+ );
X
y = sett sen h 3x
[<I>; (-CD, -1/2 ] ; R ]
x-2
2.20 y log arccos
x-3
y=log
X
5; y=tg 'x r·
TI
[ [-1/2, +CD); (0,1) U (1,+00 ); R - U { -+k'IT}]
kEZ 2
51
-3/2
2.22 y= [(arcsen log 113 x)/x log 112x]
[ [1/3,3]-{1}]
,:,:·-:_
:zB,,.
.:::::,_-!,
Asin.t:.ot:.i
X ➔ X+ X ➔ X-
o o
y
I I
2, I I
----f-- -+------------
1
I
I
I
I I
I
-1--
I
I
I
~
N Xz I
I
)(
figura 2.1
f(x) 1
m = lirn lirn f(x) · lim 9, ·O=O
x ➔+oo X x ➔+co x--:► +co X
Zx-1
f(x)
1-x
[ La funzione è definita per x; 1. Perciò l'insieme di definizione è
dato dall'unione di intervalli (- co ,1) U (1,+co ). I limiti per
x➔ ±co valgono
2x-l 2x-l
lim - 2, lim - 2
x➔ +co 1-x x ➔ -co 1-x
2x-l 2x-l
lim =- CD + C0
x ➔ l+ 1-x 1-x
f(x)
m=lim--=lim
x ➔ ±oo x x:+±co
4
X +l 1-x
q= lim [ f(x)-mx] = lim - -
3 - X= lim - 3
- o.
x ➔ ±e0 x➔ ±<» X +l x ➔ ±CD x +l
ll
f(x) = e'
figura 2.2
f(x) log X
lim = lim O = m
x ➔ +co
X X x ➔ ta> X
x ➔ +CD x ➔ +CD
+ a, lim + a, lim o,
' x➔ +ro X
56
11 11
lim arctg x lim arctg x
x ➔ + co
2 x ➔ -ID
2
y
f(xl = arctg x
figura 2.3
1/.x
lim -- lim (-x) o •
x➔ o+ -1/x2 X ➔ 0+
f(x)
lim f(x) = + "'; lim lim log x=+ co
X
x ➔ +m x ➔ + CO x ➔ +oo
lim CO •
x➔ ±o::> '
(a) f(x);x(l-log 2
x) (b) f (x) ; 12.z....E
l+x
2
[ (a) La funzione f(x) = x (l-log x) non ha asintoti di alcun tipo;
(b) gli assi x=O, y=O sono rispettivamente asintoto verticale e o-
rizzontale per f(x)]
f(x) x-2
1 xl~co f~) }:'_a,2:x = - 1
xl!! x = xl!.'° a> -;- =
f(x)
lim -- lim lim
x ➔ + oo X x ➔ + CO X x➔ +cc
(l+x 2 )-x 2
lim f(x)-x lim /1+x 2 - X lim o .
X ➔ ~ -o:. / l-!-x 2 + ;;:
La retta di equazione y~x è quindi asintoto obliquo per x➔ +00 • Nel ca_!
colo dell'asintoto per x➔ -"' , è opportuno ricordare che 17 = x solo
se x ?. O, mentre 17 = - x se x < O; cioè:
I I
X V>< ER.
Si ottiene:
(l+X 2 ) - X 2
lim f(x)+x = lim lim / o.
x ➔ - CO X ➔ - a:i x ➔ _ a, l+x - x
figura 2.4
59
sen x sen x
lim 1 lim o.
X➔ Q X x ➔ ±co X
1 sen x 1
i i vx>O,
X X X
\
I
I
\
\ Y=- 1X
sen x 1 I
11.1"\I --
.....
'""
X
/
~
'"f
'"
N
;_,, __/ I 1 n;
--
~-
2
/
./ --
/
I
I
I 1
y =--
I X
I
61
funzione
funzione pari
dispari
f{ X)= -f(-X)
figura 2.6
sen x
per X 'f 0
X
f(x)
[ 1/2 per X = 0
1
2
3
In figura 2.8 è rappresentato il grafico della funzione f(x) =/;,che è
definita e continua su tutto l'asse reale, ma non è derivabile per x=O, dato
che il limite del rapporto incrementale in corrispondenza del punto x=O è in-
finito (ciò corrisponde ad un grafico con tangente verticale per x=O):
f(O+h)-f(O) 3/h
lim lim-- = + CO •
h➔ o
h h➔ O h
f'(x) = 3x 2 - 6x = 3x(x-2)
figura 2.9
65
f"(x) = 6x-6=6(x-1) ,
si annulla per x=l, è positiva per x > 1, è negativa per x < I.Per -
ciò la funzione è convessa nell'intervallo [ l,+ 00 ) ed è concava in
(- 00 ,1 ] . Nel disegnare il grafico risultano utili i valori di f(x)
corrispondenti ai punti di massimo, di minimo e di flesso: f(O) = O,
f(2)=-4, f(l)=-2. Il grafico è rappresentato in figura 2.10.
(b) E' una funzione pari definita su tutto R. Si annulla per x=O e
x= ± ✓z. E I positiva per X esterno all'intervallo [ - ✓z, ./z J.
Non ha asintoti. Le derivate prima e seconda valgono
2 2
f'(x) = 4x(x -1) ; f"(x)=4(3x -1)
y p
I (xl f (xl = x2 (x2-2)
3 X
V2
X
x 2 -3 x2
(a) \cx) x-2 (b) f~ 1-x
- X2 -3 ) 0
{
xa2 > O
2
f(x) X -3
lim lim 1
x ➔ ±co X x ➔ ±co x 2 -2x
X 2 -3 2x-3
lim [ f(x)-x ] lim lim 2.
x ➔ ±"' x ➔ ±oo [ x-2 x➔ ±"' x-2 '
ne segue che la retta di equazione y=x+2 è un asintoto obliquo per
f(x). La funzione è derivabile per ogni x/2 e la derivata vale
2
X -4x+3
f' (x)
(x-2) 2
2
La derivata è positiva se x -4x+3 > o, cioè se x è esterno all' inter
vallo 1,3 . Perciò la funzione f(x) è crescente negli intervalli
( - 00 ,1 ] e [ 3 ,+ co ) ed è decrescente negli intervalli [ 1, 2) e
(2,3]. Il punto x=l risulta essere di massimo relativo, mentre il
punto x=3 è di mini.mo relativo. La derivata seconda, per x 1 2, vale
3
f"(x) = 2/(x-2)
6
y
___
:v/
I
J_
I I /
j,
//
/
I
I
I
I
I
l(x.)=-
1-X
)12
I / I
'1 2
~/
/ I
:
I
)(.
/ I x2-3
/ f(xl= --
/ x-2
-4
3 X
La derivata prima si annulla per x=l, x=S e x=3; è positiva negli in-
tervalli (1,3) e (5,+ 00 ) ed è negativa negli intervalli (- "',1),(3,5).
Il punto x=3 risulta di massimo relativo; i punti x=l e x=S sono di
minimo relativo. La derivata second~ si annulla per x=l, x=S (che,co-
me già detto, non sono punti di flesso) e per x=3 ± ru/7 che sono
punti di flesso. La funzione è concava nell'intervallo [ 3-Y28/7, 3+
+/28/7] ed è convessa altrimenti. Il grafico è rappresentato in fi-
gura 2.14.
(b) La funzione si annulla per x=l,-x=S, è positiva negli intervalli
(- ,1),. (S,+ 00 ) ed è negativa in (1,5). Non ha asintoti.
00 La derivata
prima si annulla per x=l, x=3, x=S. Il punto x=3 è di minimo, mentre
i punti x=l, x=S sono di flesso. La funzione aimnette altri due punti
di flesso. Si veda il grafico in figura 2.15]
y y
x 2 +x-2 x 2 +6x+6
(b) f (x) =
x-2 x+l
y
f(xl =
X
\ I
y y
\
f (X)
-1 X
-1
f 2
se 2
t
X -2x X ~
f{x)= 2
Zx-x se X ( 2
y y
I f (xl =-x ·lx-21 I
I 2\ x Ix I
y = X f (x J
y =x 2
-2x 'I
I
\ I
I
\
\ \
\
X X
Y=2x-x 2 y =-x2
2.40 Studiare
grafico
le seguenti funzioni e disegnarne il o
(a) f(x) = (x+l) jx+ll3
x2
3 (b) f(x) = x2
[ (a) E' definita per x#O. E' positiva negli intervalli (-1,0) e {O,
+m ) . Almnette x=O come asintoto verticale e y=x+3 come asintoto o-
bliquo. Le derivate prima e seconda valgono
72
3 2
(x+l) /x se X 2_ - 1
f(x) =
{ -(x+l) 3 /x 2 se X <- 1.
f(-l+h)-f(-1)
lim
h ➔O h {h-1) 2
h
o J
!(xl=
y
V' ; /
l(x J
y
V/ I
I/
/
I/ x
/
/
/I
I
I /
/: I
I
3 I 3 I
2 X 2
/
y y /
I /
I 21JCI
-x 2
- x I "-/
I f(xJ = I +X/
I +1 I
X ~ /
I ·, I 4, /
I /
I /
I I
I /
}
/I
/ I
-1 I /
X
I /
~
:,_ I /
~ I /
:,..
I
' '-2 '' i/
' '1-/r
"' ~
//;
/ I
!(xl=
x2 + x + 21xl
X+ 1
°' / I
I
I
~I
/ :
X
2.42 Studiare la funzione f(x)
lxl+lx-1!
74
se X ) 1
{ :/(><-,)
f(x) se 0 .$.X'.$. 1
x/(l-2x) se x·< O .
In base ai limiti
X 1 X 1
lim f(x) lim lim f(x)= lim --
x ➔ +co x ➔ +a> 2x-l 2 x ➔ -co x ➔ -co l-2x 2
1
X
I (X) = lx\+lx-11 1
2
X 1
Y=
1 2x
1
----- -----
2
figura 2.26
f(x)=lxl-lx-ll+lx-21-lx-31
75
y
2
2 3 X
-2 t exl -1 x I - i x - 1 I + I x - 21- I x - 3 I
figura 2.27
y y
-1 -1
t (xl =([x])
2
I (xl = [x 2 1
,---Y 4 ~ 4 r-o
I I I
I I ,...,I,
I 3
I:
2 ;1
r------1
I
I
2 3 -V2
-
I
1-1
:
I
J
I
I
:
V2V32
I
I
,........!,I
:
I
sex< O
se O<x<2 (b)
sex> 2
[ (a) Il grafico della funzione è costituito da un arco di parabola
(per O<x<2) e da due semirette orizzontali, come in figura 2.32. Si
noti che la funzione è continua su tutto l'asse reale ed è derivabi-
le per ogni x I 2. In particolare, è derivabile anche nel punto x=O
(a tal fine si verifichi che, per x=O, le derivate destra e sinistra
coincidono); {b) la funzione è definita per x 2 -110, cioè per xt± 1.
Essendo x -l=(x 2 +l)(x 2 -1), dove è definita,la
4
funzione vale f{x)=
2
=x +l. Il grafico, in figura 2.33, è costituito dalla parabola di
equazione y=x 2 +l, privato dei due punti di ascissa x= ± 1 J
y
I
I y =3
I
I
I x'- 1
\ x 2-1 =
\ x2 - 1
\
\ X
y = -1
'
f(x)=
r x2 se X <1 oppure X >2
l 3x-2 se J _s X 5' 2
\\
2 X
figura 2.34
2
3x-x se O 5' x 5' 2
2
f(x) = :1/x se x < - 1
{
altrimenti
79
-1
2 \ X
\
y \
-1
figura 2.35
1 10 8
f(x) = - + x2 + 25 - x3
x4
4 20 24 -2
f' (x)=• - J. - + - =- (lOx' 4Zx+2);
xs x3 x4 xs
80
20 60 96 4
2
f"(x) = - +- - (15x -24x+5) .
x6 x4 - X5 x6
1 )2 8
!(xl= ( 5+- )(2
-- XJ
-...........
I
.L - ---,,:;;:::- - - - - -
y = 25
I
I
-...
..._
I
1/5
X
-100
figura 2.36
X2 X4 X2 X 4
f1 (x)=l- 2 - 24 ' =1- -+
2 24
Tenendo conto delle disuguaglianze dell'eserci-
zio 1.67, confrontare i grafici ottenuti con il
grafico della funzione f(x)=cos x.
[ Si verifica facilmente che la funzione f 1 (x) è pari, è decrescente
per x ~ O ed è crescente per x ~O.Perciò x=O è un punto di massimo
per f 1 (x). Inoltre f 1 (x) è concava su R. Anche la funzione f 2 (x) è
pari; le sue derivate prilila e seconda valgono:
1
f'
2
(x) = ~6 (x 2
-6) f"
2
(x) = -
2
(x 2
-2)
1
2
figura 2.37
82
tà di monotonia di f 1
(x), f 2 (x), esistono numeri positivi x0 <x 1<x 2
tali chef 1
(± x)= f 2 ( ± x 1 )=f 2 ( ± x 2 )=O. A titolo indicativo
segnaliamo le valutazioni numeriche approssimate: x 0 =1.32 ... , x 1
=1.59 •.. , x 2 =3.076 ... ; si noti che, essendo lT/2=1.57 ..• , 1T=3.l4... ,
in accordo con le stime dell' esercizio 1.67, risulta x 0 < TT/2 <
(x
1
(X 2 < TI]
a b
f(x) X t
d d
ax+ad/c a cx+d a e
f(x) V X # -
cx+d c cx+d e d
1 ax + b ax+ad/c-ad/c+b
f(x)
e x+d/c e x+d/c
1 ( a + b-ad/c ) = -a + -1 be-ad
e x+d/c e c2 x+d/c
1 be - ad 2 be - ad
f' (x) f"(x)
e2 (x+d/c) 2
~ (x+d/c) 3
83
\
I
2E. G:ra.fic.i _g.i f1..1:n.zio:n.i i:r:ra.zio:n.a.li
f(O+h)-f(O) 1
lim + CD •
h ✓ h
h ➔ o+
[
y~O
y= rx <=.>
y y y
3
y = Vx y =v'ix1
-1
X
-1 Jl
lim f'(x) ;- 00 ;
x➔ o+
tenendo conto di ciò, il grafico in figura 2;41 è a tangente verti-
cale in corrispondenza di x;Q_
y
y vi.
f(xl = Vx+1-Vx f(xl = ~-Vx
2
J(
V2
figura 2.41 figura 2.42
85
[ E' definita per x < O ex~ 2. Si annulla per x=2 ed è positiva al-
trimenti. Valgono i limiti:
lim
f(x)
-- lim ~ Vx 2 - ~ = lim
x ➔ ±oo X x ➔ ±co X X x ➔ ±oo
86
-8/x
lim [f(x) + x] = lim o
X ➔ ±oo x ➔ ±ro
/ x 2 - 8/x ± x
1
f' (x) = -,-...---
/x2-8/x
Si noti che la funzione non è derivabile pe{ x=2 e che f '_(~/;+ro
per
x➔ 2+. La ·derivata prima si annulla per x=-/4 ed è negativa per
3 3
x <- /4 . La funzione è decrescente in ( - 00 , - /4 ] ed è cre-
3
scente negli intervalli [ - ~, O), [ 2,+ oo). Il punto x=-
3
/4 è
di minimo relativo (interno); anche il punto x=2 è di minimo (assol~
to). Il grafico è disegnato in figura 2 .45 ]
f(x) = Vx
2
-~
-V4 2 X
figura 2 . ,, 5
2
x (x-1)
f(x) =
x+l
[ E' definita nell'insieme (- 00 ,-l)U {o} U [1,+ 00 ). Si annulla per x=
=O e x=l ed è positiva a_ltrimenti. Ha un asintoto verticale di equa-
zione x=-1 e due asintoti obliqui di equazione y=x-1 (per x ➔ + 00 ) e
y=l-x (per x ➔ - 00 ). Non è derivabile per x=l e risulta
f !xl =
-1-vs X
2
figura 2.46
f (x)
88
[E' definita per ogni x ER. Si annulla per x=O, x=lO, ed è positiva
altrimenti. Almnette asintoti obliqui di equazione y=x-5 (per x ➔ +"')
e y=S-x (per x ➔ -"' ) • Non è derivabile per x=O, x=lO, che risultano
punti di minimo assoluto (perchè f(O)=f(lO)=O i f(x), VxE R). La dg
rivata prima si annulla per x=S, che risulta di massimo relativo. Da
notare i seguenti limiti relativi alla derivata prima
y I I x 2 -lOx I (x-5)2+y2 25
{ 0 .i X .i 10
<=>
{
y~O
5 10 X
figura 2.47
y= (1+ ✓:)x± ✓:
sono asintoti obliqui per f(x). La funzione non è derivabile per
x=-2, x=4, che sono punti di massimo relativo. Il punto x=l+ lis"è
di minimo relativo. La funzione è convessa negli intervalli (-°',
-2] e [ 4,+ CD). Il grafico è riportato in figura 2.49]
y
-------------~
I ...---:c---
1 ----
I I -----
)-.,...-;
-----:I
I
-2
1+\/18
f(x) =• -Vx-x 2
-2
l(xl= •-Vf-,-4
figura 2.48 figura 2.49
-
~L~_-n3,,~
A \ A I/ /-'
/.
/
/
/
/
/
/
/
/
figura 2. 50
[ (a) Definita per ogni x ER; si annulla per x=0 e x=l (ed in tali PU!l
ti la funzione non è derivabile); è positiva per x <O.La derivata
prima si annulla per x=l/3, che è un punto di minimo relativo.La rel
ta di equazione y=Z/3-x è Wl asintoto obliquo (per x➔ ± 00 ) per la
funzione. E' convessa negli intervalli [ 0,1 ] e [ 1,+ co) ed è
concava in (- 00 ,O]. Il grafico è rappresentato in figura 2.51.
(b) La funzione, definita per ogni x E R, si annulla per x=O, è posi
tiva per x > O ed è negativa per x <O.Ammette asintoto obliquo per
91
3~----
y f(x) = v'x+5x2+ax
3
3r------
f(x) = V2x 2 -x(1+ x2)
-2
X
[ E' definita su R. E' negativa per x >. S, si annulla per x=O, x=S, è
positiva altrimenti. Ammette asintoto obliquo di equazione y=3-x.Non
è derivabile per x=O, x=S. La derivata prima si annulla per x=2 ed
è positiva nell'intervallo (0,2). Il punto x=2 è di massimo relativo.
Il punto x=O risulta di minimo relativo (perchè f(x) è decrescente
per xi O ed~ crescente per x E [0,2] ). La derivata seconda, quan-_
92
y
2 3
f(x) - x5 (5-xH
figura 2.53
y
y I
I
-+---
1
)(
I
X I
I
Hxl = log 2 logx
1
e I
.I
1 l+log x
f I (X) : ------
X log x log 2
f"(x)=- ----=---~~
log 2(x log x) 2
Si vede facilmente che f'(x) > O e che f"(x) < O per ogni x > 1. Pe!:
ciò f(x) è crescente e concava in (1+ 00 ). Il grafico è rappresentato
2
in figura 2.55; per fare il disegno è utile osservare che f(e )=l]
94
y
y f (X) =
f (xl = x log 2 x
4
e2 e-2 e-1
.1
e
1 1 X
e2 e
-1
log x
2.65 Studiare la funzione f(x)
l+log x
[ L'insieme di definizione è (O,e- 1 ) U (e-l ,+ a:,). La funzione si annul_
la per x=l, è negativa nell'intervallo (e- 1 ,1) ed è positiva altri -
menti. Valgono le relazioni di limite
1 -(log x+3)
f '(x) f"(x)
x(l+log x) 2 x 2 (l+log x) 3
Si osservi che f'(x) ➔+a:> per x ➔ O+. Essendo f'(x) > O per ogni xdeJ.
l'insieme di definizione, la funzione è strettamente crescente in
(O,e- 1 ) e (e- 1 ,+ 00 ). La derivata seconda si annulla per x=e- 3 ed è
positiva nell'intervallo (e- 3 , e- 1 ), dove la funzione è con~éssa. Il
punto x=e- 3 è di flesso. Il grafico è rappresentato in figura 2.58 ]
I
y I
I log x
1
f!xl = 1 +log x
I
I I
I I
i-+--------------
l I
X
figura 2.58
2 4x
f I (X) =
2
f"(x)
1-x ( 1-x 2) 2
= log 11+x1
!~
f(xJ
1-x
-1, X 1I X
I I
I I
log 1+x I
I 1-x I
I
I
x2
log
jx+ZI
x➔ -2 x ➔O x➔ ±co '
La funzione ammette due asintoti verticali, di equazione x+2=0, x=O.
La derivata prima si annulla per x=-4 ed è positiva negli intervalli
(-4,-2), (o,+cc ). Il punto x=-4 è di minimo relativo. Il grafico è
rappresentato in figura 2.61]
y
x2
f(xl = log /xt- 2I
-4-Vs -4 -4+ X
I
I
I
I
I
I
figura 2.61
f(x)
lim f(x) o lim f(x) = lim CD
X ➔ 0+ x ➔ +co x➔ +co x
2
La derivata prima f' (x)=3-log x-2 log x si può studiare ponendo t=
=log x e risolvendo la disequazione di secondo grado 3-t 2 -2t > O.La
derivata prima risulta positiva per x E(e- 3 ,e). Il punto x=e- 3 è di
minimo, mentre il punto x=e è di massimo; in corrispondenza la fun -
zione assume i valori f(e- 3)=-6e- 3 , f(e)=2e. Si verifica anche che
la funzione è convessa nell'intervallo (0,1/e] ed è concava in
[ 1/e,+co); il punto x=l/e è di flesso, e risulta f(l/e)=2/e.Il gr~
fico è rappresentato in figura 2.62.
(b) E' definita per x#O. E' una funzione dispari. Non ha asintoti.Le
derivate prima e seconda valgono
2 2
f'(x) = (1+log Jx J ) f"(x)= (l+log J x J), Vxf,O.
X
y y
2
e
2
f (xl x(3-log 2 x) I (xl x (1+log 1x1I
(a) 3 i'
f(x)=x (logJxJ- (b)
3
3
[ (a) E' una funzione dispari,definita per x#O; f( ± /;) =O; x=l è
un punto di minimo, x=-1 è un punto di massimo. E' convessa negli
intervalli (-e- 112,o), (e- 112 ,+"' ); i punti x=± e- 112 sono di fles-
so. Per x ➔ O risulta f(x) ➔ o, f'(x) ➔ O. Grafico in figura 2.64.
(b) E' una funzione pari, definita per ogni x/0. Si annulla per
4-
x = ± / e ; x = ± 1 sono punti di minimo. E' convessa per J x J >
-1/3
>e Per x ➔ O risulta f(x) ➔ O, f'(x) ➔ O. Grafico in figura
2.65]
y y
X X
f(x)
lim , lim+f(x)=±ai lim f(x)= , lim
x➔O x ➔ ±1- X ➔ ±a:> -- x➔ ±co x
y
X I I
f (X) - loglxl I
I
I
I I
I e - ~--
I
I I
-e2 -e -1
I I
I1 e e2 X
I I
I
-1:.e I
I I
I I
I I
I
figura 2.66
x2
(a) f(x)= l+log 2 x (b) f(x)=log x-log 2
x
[(a) Definita per ogni x > O; lim f(x); O. Non ha asintoti. La deri
x ➔ o+
vata prima è positiva per ogni x>O e converge a zero per x -+o+. La
funzione è concava nell'intervallo [ l,e]. I punti x;l, x;e sono
di flesso. Il grafico è in figura 2.67.
(b) Definita per xE (o,+co ). L'asse y è asintoto verticale. Si annul-
la per x;l, x;e; è positiva nell'intervallo (l,e). Ha massimo per x;
; e 112 ed ha un punto di flesso per x;e 312 . Il grafico è in figura
2.68]
101
y
y
1/4
f(x) = logx-log2x
e X
I
2.73 Disegnare il grafico delle funzioni f(x) sotto-
indicate, dopo aver semplificato l' espressione
in base alle proprietà dei logaritmi e del valo
re assoluto.
(a) f(x)=x+ logjxj- log jx 3 -xj
(b) f(x)=Zx+l+log jx 3 +x 2 +x+ll-logjx+ll
[ (a) La funzione è definita per x; O. Semplificando in base alle pr2
prietà dei logaritmi e del valore assoluto, si ottiene per ogni xiO:
f(x) = x - log Ix 2
-1 I
La funzione tende a ± 00 per x ➔± 00
• Le rette di equazione x= ±1 s2
102
figura 2.69
log x
f(x)
e+x log x
[ La funzione non è definita per x .i O. Per detenninare l'insieme di d~
finizione di f(x) occorre stabilire se il denominatore si annulla per
qualche x E (O,+a, ); a tal fine, studiamo, per x > O, la funzione
y y
h CxJ = e-xlog 2x
e 2-1
e
.1 X
e
figura 2. 70 figura 2.71
Dato che g(x)>O per ogni X) 0, la funzione f(x) è definita per ogni
X) 0, si annulla per x=l, è positiva per x > 1 ed è negativa nell' in
tervallo (O,l). Si verifica facilmente che l'asse y è un asintoto ver
ticale (destro) e che l'asse x è asintoto orizzontale per f(x). La d~
rivata prima, per x > O, vale:
e - X log 2 X
f'(x) = -----
x(e+x log x) 2
nwneratore:
2
h(x) = e-x log x
1
2e
e X
log x
e +x log x
figura 2. 72
105
1
(b) f(x) = log
l+x
[ (a) La funzione è definita nell'insieme (-= ,-1) U (O ,-F"') . E' posi-
tiva nel suo insieme di definizione. In base alle relazioni di limi-
te
per x ➔ +o:,, ne segue chef' (x) > O per ogni x >O.Analogamente, es-
sendo f"(x) > O per ogni x < - 1, in questo caso la derivata prima è
strettamente crescente; dato che f' (x) ➔ O per x ➔ -co , ne segue di
nuovo eref'(x) >O.Perciò f'(x) > O nell'insieme di definizione (si
y
I
I
I
I f(xl - xlog(1 +! )
I
I
I 1
-----------
1--
1
I
-1 X
figura 2. 73
106
[(a) E' definita per x#O; è positiva per ogni x#O. Dalle relazioni di
limite
l 1 1+2x
f' (x)= eX f"(x) = e x
7
y
1 x-1
flx)=e• flx) = e-•-
Si noti che f'(x) ➔ O per x ➔ O-; ciò significa che la retta tangente di
venta orizzontale quando x si avvicina a O da sinistra. Dal segno del-
la derivata prima si deduce che f(x) è decrescente in (- 00 ,O),(O,+ 00 ).
Dal segno della derivata seconda si deduce che f(x) è convessa negli
intervalli [-1/2,0) e (0,+ 00 ) ed è concava in (- 00 ,-1/2 J. Il grafi-
co è rappresentato in figura 2.7~.
(b) Grafico in figura 2.75 J
2.77 Studiare la funzione f(x)
[ La funzione è definita su tutto l'asse reale. Prima di studiarne il
segno, è opportuno calcolare la derivata prima:
X
f'(x) = e 1.
Risulta f'(x)=O per x=O, f'(x) > O per x > O e f'(x)< O per x < O.La
funzione è quindi crescente in [ O,+ 00 ) , ed è decrescente in(- 00 ,0 J.
Il punto x=O è di minimo assoluto e risulta
o
f(x) ~ f(O) = e -0=1 V x E R.
y
y =
f(x) =
y = -1
X
f{x) =
e'-2 y
f(xJ =
I log 2 )(
_11 - - ----
21
I
I
I
I -log3 X
I
I
figura 2.80
110
La funzione non è derivabile per x=-1, x=2 (e ciò è ben visibile nel
grafico in figura 2.81). Si verifica poi che la derivata prima è PQ
sitiva per x < - 1 e O< x < 2, mentre è negativa per -1·< x < O e
x > 2. La derivata prima si annulla per x=O, che è un punto di minimo
relativo; i punti x=-1, x=2 risultano di ·massimo relativo. La deriva-
ta seconda, quando è definita, è positiva; la funzione non ha punti
di flesso.
(b) Definita e positiva per xi O. Valgono i limiti:
x ➔ - CD x ➔ O- x ➔ o+ x ➔ +"'
y
e2
f( x) =e x-l•'-x-21
-1 2 X
figura 2.81
111
y y
I I
)!, !\_
- 2I
X
-----,-- 1
-1
----f-- ----1---- I
-1 I5 x I
I
X x+l 2x 2 +4x+l
f'(x) = 2e f"(x)
/ 2x+l (2x+I) 312
La derivata prima è positiva per ogni x > - 1/2 e tende a + Q'.) per
x➔ -1/2. La funzione è convessa per x ~ - 1+ ✓--i.12; il punto
x=-1+/2/2 è di flesso. Il grafico è rappresentato in figura 2.84.
(b) Definita per x ~ l; f(l) = O; è positiva per x > 1. L'asse x è
asintoto orizzontale per x ➔+ ""'· Non è derivabile per x=l e f' (x) ➔
+00 per x ➔ {+. Ha punto di massimo (assoluto) per x=3/2 ed un punto
di flesso per x > 3/2. Il grafico è rappresentato in figura 2.85]
y y
X 1 I X
-x/3
2.84 Studiare la funzione f(x)= e
[ E I definita e continua su tutto l'asse realè. Si annulla per x = 2/ 3_
ed è positiva per x > 2/3. L'asse x è asintoto orizzontale per x➔ +co.
figura 2.86
_l_
Z·-._85 Studiare la funzione f(x) X elog X X
[ E' definita nell'insieme (0,1) U (1,+co) ed è positiva in tale insi~
me. Essendo
-CO +oo
lim f(x) O·l=O, lim f(x) =l·e =O, lim f(x)=l·e =+00 ,
x ➔ o+ x ➔ l- x ➔ 1+
bl:i,qui; risulta:
_l_
f(x)
li.m -- lim elog X 1
x ➔ + CD X x ➔ +CD
_l_
(L'Hopital) _l_
elog x -l X
lim [ f(x)-x ] = lim lim elog x
x ➔ + CO x ➔ +oo 1/x X ➔ +co log 2 x
__ l_ 1
log 2
x-1 log X - log 2 x+2 log x + 1
f, (x)=e log x f"(x)= e
2
log x x log "x
Risulta f'(x)=O per log x= ±1, cioè per x=e e per x=l/e; f(x) è cre-
scente negli intervalli (0,1/e), (e,+'°). Il punto x=l/e è di massi-
mo relativo, x=e è di minimo relativo. Risultano utili per disegnare
il grafico in figura 2.87 anchè i limiti seguenti:
1±/2
I punti x=e sono di flesso ]
y I
I
I
log x
I f ( l() = X e
I
I
I
I I
I
I I
I
e2 --7--'--- - - ---- I
/ I I
I I
I
I
/ 1 1 e e 1+'12 X
/
e
figura 2.87
g(x) = X - log X •
La derivata g' (x) = (x-1)/x si annulla per x=l, è positiva per x> 1
ed è negativa nell'intervallo (0,1). Perciò x=l è di mini.mo assoluto
per la funzione g(x) e si ha g(x) ~ g(l)=l, per ogni x > O.
Quindi il denominatore di f(x) è sempre positivo; ne segue che
f(x) è definita e positiva per ogni x >O.Essendo
h(x) = log x - x - 1.
1
e x- log x
figura 2.88
116
-x
e (log x + 1) se X ) 0
f(x) =
{ e-x(log(-x)-1) se X < 0 •
V X >0 •
1
g(x) - log .x - 1 ;
X
1
Essendo g'(x) = - ; 2 (l+x) < O per ogni x > O, la funzione g(x) è
f(x)
lim f(x) CD lim f(x)=+ co lim =- CD
x ➔ o- x ➔ -CD x ➔ -CD X
risulta che x=O è asintoto verticale sinistro e che f(x) non ha al-
117
f'(x)= e -x 1 -
( ;;: log (-x) + 1 ) , V X < 0 •
1
h(x) = - - log(-x) + 1;
X
1
la derivata prima vale h'(x) - x 2 (l+x), si annulla per x=-1,è po-
figura 2.89
118
;-;
2.88 Disegnare il grafico della funzione f(x)=x
[E' possibile rappresentare la funzione nella forma
h ;;_ log X
f(x) = x = e
;-; log X o
e = e lim f(x) + CD
X ➔ +co
;; log X
e
f'(x) = /x
-2
e si annulla quando log x = - 2, cioè per x=e , che è punto di mini
mo assoluto per f(x). La funzione è convessa. Il grafico è rappresen
tato in figura 2. 90 ]
X X X
3 4
( log x) (b) f(x)=x(log x)
(a) f (x) X
119
(log x) 3 (log x) 4
[ (a) Si ha f(x) x e . La funzione è definita e p9.
sitiva per x >O.L'asse y è asintoto verticale. La derivata prima
4
( log x) 3 1
f I (x) e 4(log x)
X
perciò g(t) > o, Vt ER, e quindi anche f"(x) > O per ogni x E R. Il
grafico di f(x) è in figura 2.91.
(b) La funzione è definita, positiva e crescente per ogni x > O. Il
punto x=l è di flesso a tangente orizzontale. Il grafico è in figura
2.92. Si notino i limiti:
= X (.!... -1)X
figura 2.93
120
(1 - 1)
X
f(x) = X
r
ma:
x log (1+ ~
f(x) = e
lim (1 1
+ -x ) x = e ,
...------------
lim f(x)=l; lim f(x)=+ co
x ➔ ±co
1 x ➔o+ '
,.J
x➔ -1-
x log (1+! ) [
f' (x)=e x log ( 1+~ ) 1
l+x ]
Il segno della derivata prima è identico al segno della funzione
1
g(x) = log ( 1 + ,: ) - - -
x l+x
-1
g' (x)
x:{l+x) 2
121
Risulta g' (x) < O in (O,+ C[))e g' (x) > O in (-CD ,-1). Perciò g(x) è
strettamente decrescente in (O,+ CD); dato che g(x) ➔ O per x➔ +CD ri -
sulta g(x) > O in (O,+CD). Analogamente, g(x) è strettamente crescente
in (- C[),-1); dato che g(x) ➔ O per x➔ _C[), risulta g(x)> O anche in
(- C[),-1). Osserviamo che si può verificare che g(x) è positiva anche
con i metodi dell'esercizio 1.54.
Dato che la funzione g(x) è positiva, anche f'(x) risulta positiva.
Perciò f(x) è crescente negli intervalli (- 00 ,-1), (O,+ C[)).Si noti che
f' (x) ➔ +C[) per x ➔ o+. Il grafico di f(x) è rappresentato· in figura
2.94]
I y
I
I
I
I
I
I
--------- I
I
e ------- ------
I
-1 X
figura 2.94
2X X
f' (x)=2 [e -(x+4)e + 3(x+l)] •
X x+4 1 2
x+4 1 2-4x+4
e = ± / {x+4) -12(x+l) ± / X
2 2 2 2
=x+l
x+4
±
x-2 /
2 2 "--..._
=3
X X
Perciò f I (X) = O se e solo se e =x+l, oppure e =3. A posteriori è
semplice verificare che vale la scomposizione:
X X
f'(x)=2(e -(x+l)) (e -3)
X
Ci sono molti metodi per verificare che la funzione g(x)=e -(x+l) è
non negativa. Si può utilizzare il criterio di convessità, o la for-
x
mula di Taylor con il resto di Lagrange, per la funzione e con cen-
tro x 0 =0. Oppure si può mostrare direttamente che g'(x) ~ O per x~O;
ne segue che g(x) ha minimo (assoluto) per x=O ed il valore minimo
è g(O) = O.
Quindi f' (x)=O per it=O e per x=log 3. inoltre f' (x) ~ o per
'
X~ log 3. La funzione è .cr.escente nell'intervallo [log 3 ,+ 0>) ed
è decrescente in (- 0>, log 3 ] ; il punto x = log 3 è di minimo asso-
luto, mentre il punto x=O è di flesso a tangente orizzontale. Il va-
lore minimo è f ( log 3) :
=-3 + 3 log 2
3 = 3(-l+log 2 3) > O.
\ I
log3 X
figura 2.95
1 cos 3 x+l
f'(x) cos X + cos2x cos2x
3 3
sen x(2-cos x) 2-cos x
f"(x) tg X
·cos 3 x cos 2
x
3
Dato che 2-cos x > O per ogni x E R, il segno di f"(x) è determina-
to dal segno di tg x. Relativamente all'intervallo [ -11 , 11] ,la fun-
zione è convessa in [ O, 11/2) e [ -11 ,- 11/2) ed è concava in (- 11/2,
O], (11 /2, 11]. Il grafico è rappresentante in figura 2.96 ]
y I
I
I t (xJ - senx+tgx
I
I
figura 2. 96
2.97.
(b) Utilizzando le fonnule di duplicazione, la funzione si può rag
presentare nella fonna
1 1
f(x) = X - - sen 2x = (2x - sen 2x)
2 2
Perciò, pur di cambiare 2x con x' e 2y con y', si ottiene la funzio-
ne già considerata nella precedente parte (a). Il grafico è quindi
simile a quello rappresentato in figura 2.97]
y
3n
f ( x) - x- sen x
-3n -2n ~
3n X
-2n
-3n
figura 2. 97
2
> (e) f (x) =sen x-sen x ~d) f(x)=sen 2
x+cos x
[ (a) La funzione è pari, ed è periodica di periodo 2 11 . Essendo
f(x) = cos x (cos x - 1), risulta f(x) = O quando cos x=O, oppure
cos x = 1. Quindi, nell'intervallo [ - 11, 11] , la funzione si annul-
la per x= ± TI/2 e per x=O. La derivata prima vale f' (x)=sen x (l-
-2cos x); nell'intervallo [ - 11, TI] si annulla per x=O (punto di~
simo), per x=± 1T(punti di massimo) e. per x= tTI /'3 (p1...1ntitH m-in-irn0).
y
y
f(x) = cos 2 x-cosx f(x J = cos2x + cos x
2 2
_,.
"
-1/4
y y
I( x ) = sen x - sen2x f(x) = sen2x + cos x
-1
y
3n
f(x) - sen x-xcos x
-3n 2n
-2n 3.n )(
- .n
-2n -------
-3 :r
figura 2. 102
X X
(a) f(x)=sen x+4 sen (b) f (x)=sen x+4 cos
2 2
[sono utili le formule di duplicazione:
X X
sen x=2 sen - cos COS X cos 2 X sen 2 x
2 2 2 2
/3 - 1
x = 2 arcos
2
y y
f(xJ = senx+4sen 2
X
f(x) = sen x +4cos2- 2
4
y
f (x) = 2 sen x 1 sen 2x - x
2
2.rr
X
3 2
-2n-
figura 2.105
130
sen x
f'(x)=(sen x) ·cos x (log sen x+l)
e si annulla quando cos x=O, c1oe per x= 1!/2 (che è un punto di mas-
simo e f(TI/2)=1), e quando log sen x=-1, cioè sen x=e- 1 , cioè anco-
ra:
-1
x=arcsen e oppure x = 1T-arcsen e -l,
y
y f ( x) = (sen X) sen • tg.
l(x)=ltgK)
X ;,; X
2
figura 2.106 figura 2.107
131
y y
1 I tg Xl
f (xl = Jsenx+cosxl !Cxl =
tg 2 x+3
1
2.n-
n 3 5 7 )( .n- n n n )(
1-sen x 1 - sen x
log --- 2 log ( l+sen x).
cos X log 1 - sen2x
"
12
!!..
rivata prima
COS X
f' (x) =
l+sen x
)( )(
y
y
x+4arctgVix=1Ì
arcsen le2'-1 I
2n
n/2
..1iog2 X X
2
1
1 l+x
f'(x) = - log -- f"(x)
2 4
x 1 +x 2
f(xl = 2
1og --
4
+ arctgx-x
figura 2.116
13 6
f'(x) ~ f'(O) = O, V xE R.
2
f' (x) = 3x +4x+l0.
2
La disequazione di secondo grado 3x +4x+10 > O è verificata per ogni
x ER. Perciò la derivata prima è positiva per ogni x ER e quindi la fug
zione f(x) è strettamente crescente su R. Ne segue che l'equazione
f(x) ammette una sola radice reale. Per stabilire il segno di tale ra-
dice basta osservare che f(0)=-20 < O e quindi f(x) si annulla per x>O
~ssendo crescente]
X
2
f' (x') (x - 6)
6 6
reale À.
(b) x1ocx-2)1o=À
f(x) = x 9 (x-4) 9
•
luzioni reali se O < A < 1. Tre soluzioni se À =l. Due soluzioni per
À > 1]
2
do tale sostituzione si ottiene t -t-2=(t-l)(t+2). Risulta quindi
2 3 2 3
f 1
(X) = 12X (X -1) (X +2) .
La derivata prima si annulla per x=O, x=l, che risultano punti di fle~
so, e per x 3
=-2, cioè x=-2 113 , che è l'unico punto di minimo di f(x).
La ftmzione f(x) è strettamente decrescente in (-"',-2 113 ] ed è stre!c
tamente crescente in, [ -2 113 ,+"'). Il valore minimo si ottiene quando
x 3 =-2 e vale -1. Perciò l'equazione f(x)=O ha due soluzioni, una mi-
nore ed una maggiore di x=-2 113 ]
p'(x)=x(4x 2
+3 ax + 2 13)
Il discriminante +3a x + 2 !3 vale
del polinomio di secondo grado 4x 2
2
ti =9 a -32 13 ed è negativo per ipotesi. Quindi il polinomio di se-
condo grado è positivo per ogni xE R. Perciò p' (x) si annulla solo per
x=O, è positiva per x > O ed è negativa per x <O.Il punto x=O è di
minimo per p(x) ed il valore minimo è p(O)= O. Si ottiene poi facil-
mente la conclusione indicata]
x 2 -4x+2 + __ x_ O
/x-T
[L'unica soluzione dell'equazione data è x=2. Per verificare ciò,si può
scrivere l'equazione nella fama f(x) g(x), con
2
f(x)=x -4x+2 ; g(x)
Il grafico della funzione f(x) è una parabola convessa con vertice nel
punto del piano x,y di coordinate (2,-2). La funzione g(x) è definita
per x > 1; ha un asintoto verticale destro di equazione x=l; dallo st~
dio del segno della derivata prima
2-x
g' (x)
2(x-1) 312
y - f(x)
-2 ___ L_
I
I
I
I g (x)
I
I
figura 3.1
1
lx+
x-3
= o.
[E' possibile scrivere l'equazione nella forma f(x)=g(x), con
1
f(x) rx g(x)
3-x
= vx
1 2 13
I
I
I
I
I
figura 3.2
x-1
f I (X) + -
X 7
si annulla per x=l, è positiva per x > 1 ed è negativa per x E (O,l).
Il punto x=l è di minimo assoluto per f(x). Inoltre la funzione f(x)
è strett!mente decrescente in (0,1] ed è strettamente crescente per
xE [1,+ 00 ). Il valore minimo di f(x) è f(l) = 1.
Ne segue che l'equazione f(x) = À ha due soluzioni per À> 1,
una sola soluzione (x=l) per À=l e nessuna soluzione se À < 1]
144
1
X
+ log Ix I = 2
log lxi o.
[ Scriviamo l'equazione nella forma f(x) = g(x), con
X 2 -4x
f(x) = log I x I ; g(x)
1-0
La funzione f(x) è definita per x 1 O ed è pari. La funzione g(x) è
definita per x ~ ± l; le rette di equazione x= ±1 sono asintoti veL
ticali per g(x); la retta y=-1 è asintoto orizzontale per x ➔ ± 00 ; la
funzione g(x) non ha punti di' massimo, nè di minimo relativo.
I grafici di f(x), g(x) sono rappresentati in figura 3.3. Per
x > O,f(x) è crescente e g(x) è decrescente (separatamente in (O,l)e
(1,+co )); perciò esistono due soluzioni x 1 , x 2 con x 1 E (0,1) e
x 2 E( 1,4). L'equazione non ha soluzioni per x < O, dato che le fun-
zioni f(x), g(x) hanno segni opposti negli intervalli (- '°,-1) e
(-1,0) ]
145
y
I
g (x > I
I
l
y = -1
--------
-1,
1
I
I
I
I
figura 3.3
2
[ Si veda lo studio della funzione f(x) = x log x fatto nel l' eserci-
zio 2.64(a) ed il grafico in figura 2.56. Si ottiene il seguente
risultato:
2
se O < À < 4/e tre soluzioni;
2
se À = 4/e due soluzioni;
2
se À > 4/e una soluzione]
146
3. 15 Si consideri la funzione
f(x) = Zx loglxl - x2
Dimostrare che la derivata prima si annulla in
corr_ispondenza a due numeri reali.
[ L'equazione f'(x) = O ha due soluzioni: una negativa e l'altra ugua-
le ad 1]
l'equazione data armnette una ed una sola soluzione reale x0 .Dato che
f{x) è strettamente crescente, tale soluzione x 0 è minore o maggiore
del numero e a seconda che f(x) sia positiva o negativa in corrispog
denza ad x =e.Risulta
2
f (eJ = e - Ze - 2.
2
Il polinomio di secondo grado t - 2t - 2 si annulla in corrispondeg
za delle radici t = l ± /3 ed è negativo per tE (1- /3, l+ /3).
Risulta quindi f(e) < O se e -solo se e e(1-/J, 1+ 13), cioè: e< l+
+ /3). Ricordando che e 2.71 ... e che 1+/J = 1 + 1.73 ... =2.73... ,
risulta effettivamente e< 1 + /3, quindi anche f(e) < O, cioè anco
ra e< x 0 • In figura 3.4 è rappresentato il grafico della funzione
f_(x) ]
f(xl - x2 -2xlogx-2
)(
-1
-2
figura 3.4
y
I
~j
------,- 1
be - ad
g' (x)
- ~ (x+d/c) 2
lim f(x) o
x ➔ -CD
CD
{
lim g(x)
a
X
lim
➔ -m
g(x)
e x ➔ (- ~dr
si deduce che, nell'intervallo (- "' , -d/c), l'equazione data ha una
soluzione se a/c > O e nessuna soluzione se a/c <O.Inoltre, tenen-
do conto delle relazioni di limite
lim f(x) + CD
x ➔ +co
~r {
lim g(x)=t CD>
X ➔ (- lim g(x)
a
x ➔ +m
c
e X
+
1 Q
X
15 O
1
f(x) ~ f(-1)=- - >- 1,. V X E R,
e
-2 -1
,_--'--~---- __ 1 X
e
-1
figura 3. 7
giare di 1]
z-x= IX I
[ Poniamo f(x) = 2-x Ix I . La funzione f(x) è definita per ogni
xE R ed è derivabile sex; O. Per x ➔ ± 00 la funzione f(x) tende a
+°'.La derivata prima, per x fa O, vale
f' (x)
{ -2
-2
-,
-x
log 2 - 1
log 2 + 1
se
se
X )
X (
0
Il punto x log 2 log 2 risulta di minimo relativo per f(x) (si noti
che O< log 2 < 1 e quindi log 2
log 2 < O). Il valore minimo è
y = .1
-------
1 3 X
figura 3.8
152
1
1 log 2 1 1
f(log 2
log 2) 2 og 2
- Ilog 2 log 2 I= --log 2
- log 2
--·
log 2'
f(x) = 2 -• -IXI
log 2 1og2 X
figura 3.9
À = I x 11/x .
1/x (log lx I )/x _
La funzione f(x)= IX I = e e definita per xiO, ha un
153
!2g_J<l 1-log Ix I
f'(x)=e x VX / O
x2
(si ricordi che la derivata della fonzi ooe log Ix I è 1/lt a,iehe ·per
x < O). La derivata si annulla quando log lx I = 1, cioè per x= ± e.
Inoltre la derivata è negativa all'esterno dell'intervallo [-e,e ]-,.-
Consideriamo nel seguito f(x) separatamente per x > O e per x < O.
Nell'insieme (O,+ "') il punto x=e è di massimo assoluto per
f(x) e risulta f(e) = el/e. Tenendo presente che f(x) ➔O per x ➔ O+,
l'equazione f(x) = À ha, per x > O, una soluzione se ÀE(O,l ],due
soluzioni se À E (l,el/e), una sola soluzione (x=e) se À =el/e nessy
na soluzione se À > el/e. Nell'intervallo (- 00 ,o) il punto x=-e è di
minimo assoluto per f(x) e risulta f(-e)=e-l/e.L'equazione f(x) = À
ha, per x <. o,.una soluzione se À ?_ 1, due soluzioni se À E (e-l/e,l)
una sola soluzione (x=-e) se À=e-l/e, nesstma soluzione se À <
< e-l/e (si veda la figura 3.10).
Riasswnendo, il numero ed il segno delle soluzion·i in funzioned:i.
-1 1 e X
figura 3.10
154
-1/e
ÀE(O,e ) una soluzione (positiva)
-1/e ed una negativa)
À= e due soluzioni (una positiva
-1/e e due negative)
ÀE(e ,1) tre soluzioni (una positiva
À =l due soluzioni (x =± iÌ
1/e ed una negativa)
À E(l,e ) tre soluzioni (due positive
1/e (una positiva ed una negativa)
À =e due soluzioni
1/e (negativa).
À > e una soluzione
log x 3-x
(b) x-1 2
X
x2
1 + + - + X 3 •
e X
2 3!
Il termine et, x 3 /3 ! si annulla solo per x=O. Perciò x=O è 1' unica
soluzione dell'equazione data.
(b) Posto f(x) = log x, risulta
1 1 2
f' (x) = f"(x)=- 7 f"(x) = -
x3
X
In particolare risulta f(l)=O, f'(l)=l, f"(l)=-1- In base alla formu-
la di Taylor con il resto di Lagrange per la funzione log x con centro
x0 = 1, esiste t, > O per cui
155
3
1 2 + -1 (x-1)
log x=(x-1)- - (x-1) --c- 3-
2 3 s
Cioè, sex 1:
log x 1 (x-1) 2
x-1
1 - i (x-1)+ i -E,- 3-
3-x (x-1) 2
2
+ - --E,-3
3
Dato che ( x-1) / E,3 # O per ogni x f, l, 1 'equazione data non ha SQ
luzioni reali]
e3x + e 2x - 5e x + 3 = O
ammette soltanto la soluzione x = O.
[ Si verifica direttamente che ~=O è soluzione. Per mostrare che x=O è
l'unica soluzione poniamo ex=t, da cui t 2 :e 2x, t 3=e3x. Con tali no-
tazioni l'equazione diventa
3
f(t) = t + t2 - 5t + 3 = O.
2
La derivata f'(t): 3t + 2t - 5 si annulla in corrispondenza di t =
=-5/3 e t=l. La funzione f(t) è strettamente crescente negli inter -
valli (-CX>, -5/3] e [ l,+ "'). Il punto t=-5/3 è di massimo ed il
punto t=l è di minimo relativo per f(t). Il valore di minimo in cor-
rispondenza a t=l è f(l) = O. Il grafico di f(t) è rappresentato in
figura 3.11. La funzione f(t) si annulla, oltre che per t=l,anche in
un punto t 0 < - 5/3 (eseguendo la divisione del polinomio f(t)per il
polinomio t-1, si trova poi che t 0 =-3); in corrispondenza le soluziQ
ni dell'equazione data verificano:
X X
e 1 oppure e = t
o
figura 3.11
I
La funzione f(t) è strettamente crescente per t ~ 1 ed è strettamen-
te decrescente per ti 1. Il punto t=l è di minimo assoluto ed il v~
lore minimo è f(l) 1-4+6-4=-l. Perciò l'equazione f(t)=O ha due SQ
luzioni t 1
, t 2 ; una nell'intervallo (- 00 ,1) (che, come abbiamo già
visto, è t=O) e 1 'altra nell'intervallo (1, + 00 ) • In· corrispondenza
occorre risolvere le due equazioni
X
2
157
La derivata si annulla quando cos 2 x = 1/2 e, dato che cos x > O nel
l'intervallo (O, 1T /2), ciò equivale a cos x = ✓2 /2, cioè x=TI /4.Il
punto x= TI/4 è di minimo per f(x) ed il valore minimo è f(TI /4) = 1-
- 1T/2 < O. La funzione è strettamente decrescente in [ O, TI/4 ] ed
è strettamente crescente in [ TI/4, 1T/2). Inoltre f(x) ➔ +"' per x ➔
...,. 1T /2 - e f(O )=O. Nell'intervallo [ O, TI/2) la funzione si annul-
la per x=O ed in un altro punto dell'intervallo (TI /4, TI /2). Quindi
nell'intervallo (0,11 /2), l'equazione ha una sola soluzione.
(b) Poniamo l'equazione nella forma f(x)=g(x), con
2
f(x) = tg X g(x) =
X
f ( 1) = g ( 1) = tg ( 1) - 2 < tg ( ; )- 2 = /3 - 2 < o.
Dato che le funzioni f(x), g(x) sono crescenti per x L 1, le soluziQ
ni l;-, 17 sono entrambe maggiori di 1. Essendo
2
tg l; = zl; > z tg 17 = - <2
17
2
f' (x) = sen x+2x sen x cos x = sen x (sen x+2x cos x) O.
159
sen x + 2x cos x = O.
tg X + Zx = 0.
2
La funzione g(x) = tg x + 2x ha derivata g' (x) = 1/=s x + 2 positi
va; perciò g(x) è strettamente crescente negli intervalli (O,TI /2) e
(TI /2, TI).
Dato che g(O) = O, la funzione g(x) non si annulla nell'interval
lo (O, ii /2). Inoltre, essendo
Se min f(x) <O< max f(x), allora l'equazione f(x)=O ha due soluziQ
ni nell'intervallo ( - 1T, 1T]; ciò corrisponde a -2+ À < O < 2+ À,cioè
-2 < À < 2. Se À =2, oppure se À=-2, l'equazione ha una sola solu-
zione reale. Infine se À < - 2, oppure se À > 2, l'equazione f(x)=
=O non ha soluzioni]
y +/
~/
~/
n;
2
y = arctg x
Xo
Xo X
figura 3.12
ar.ctg x 1
X 2
[ L'equazione ha due soluzioni. Si può studiare il grafico della fun -
zione pari f(x)=arctg x/x, oppure si può procedere come nell'eserci-
zio precedente ]
f:.. = ~ + ~
4 27
+ (at 2a t + -a~)
2
2
- --
3
2
2
9
+
(. -
\ u
t 3 + pt + q.
✓ -p
3
figura 3. 13
4
=q2+ 27 p3 = 46.
Ht 1) =O
fCt2l = O
figura 3.14
x 1 =b,
vx e[a,b]
V n.
f(xl
f • (xl
lì = rnin I ZMrn
1
(0=6 0
se M=O). Allora, se scegliamo X 1 in modo che jx 1 -
167
X n+l
è convergente ad x O
•
V x E [ a, b J, essen-
1
2
Da cui
1 M
( 1) .s. 2 m
{2) xn -x o j < 6 V nE N.
1 M 1 M
.s. 2 m
<
2 m
1 M 1 M
o2 < = o.
2 m 2 m
2m
(3)
M
Per n=l la (3) segue dalla (1). Supponendo verificata la (3) per n L 1 e uti-
lizzando di nuovo la (1) con n+l al posto di n, otteniamo
<
1 M
Xn+2 - X
o (xn+l - xo) 2 .$_
2 m
2
2
.$_
M
2m
[ 2; ( Mi\~-x 0
I) n] =
2m
M
(MI Xl -x
2m
) 2 n+l
2m M
< 6 < => < 1,
M 2m
il secondo membro di (3) converge a zero per n➔ +cc. Ne segue che xn converge
a x 0 per n➔ +cc .
o, f 1
(x 0
) -f- O,
x 1 f O assegnato,
dove
Zm COS X1
2
M sen x1
deriamo la successione
Yn = IXn I
e vediamo quando yn è monotòna decrescente. Se xn > O
figura 3, 15
tg xn < 2xn .
x2 x4
3.34 1 - -
2
+
24
o
[ L'equazione ha quattro radici reali: ± 1. 592450 .•.. ,
3.35 X 9 (X - 4) 9 = 1
[ L'equazione si può scrivere nella fonna equivalente x(x-4) = 1 ( si
veda anche l'esercizio 3.3 (a)) ed ha per soluzioni x 1
=2- /s
=-0. 236067 ... e X
2
= 2 + /s = 4.236067 ... ]
3.36 x 10 (x-2) 10
= 1
[ L'equazione ha tre soluzioni: x 0 =l, x 1 = 1- /2 =-0.414213 ... , X
2
=
3.37 (a) X + 1
(b) x4 + x2 1 - X
3.38 (a) x~ + x 3
- 1 = O
[ Si veda l'esercizio 3.7. (a) x 1 =- 1.380277 ... , x 2 =0.819172 ....... ;
(b) Xl=- 0. 716672 ••• , x 2 = 2.106919 ... ]
174
1
3.39 lx+
x-3
o
1 1
3.40 (a)-::+ log x 2 (b) + log x 4
A A
1
3.41
X
+ log lxi = 2
x 2 -4x
3.42 log lxi 1-x 2
o
1
3.43 (a) x log 2
x = 1 (b) x log 2
x = -
2
2
[ (a) In base ai risultati dell'esercizio 3.13, dato che À =l > 4/e ,
3.44 x 2
- Zx log x - 2 = O
[ L'equazione ammette una sola radice reale (si veda l'esercizio 3.16)
espressa da 2. 7 50883 ..• ]
1-x
3.45
X
-x
3.46 e (x- 1) 2
[ (a) Come risulta dagli esercizi 3.21, 3.22. l'eauazione ha una sola
soluzione, espressa da 0.641185 ..• ; {b) dato eh~ 3= À>el/e, dall'a-
nalisi dell'esercizio 3.22 e dalla figura 3.10 risulta che l'equaziQ
ne ha una sola soluzione (negativa), che è espressa da -0.547808, .. ]
3.49 tg X - 2
X
o con XE (o,~)
[ T] = 1.076873 ... (si vedano gli esercizi 3.27(b) e 3.28)]
(a) 2
3.50 cos x + 2 sen X + 1=0 con xe(-11,11]
X
3.51 arctg x =
2
[ Come mostrato nell'esercizio 3.31, oltre a x=O l'equazione ha altre
due soluzioni, rappresentate da ± 2.331122 ... J
Capitola'~
INTEGRALI -INDEFINITI
\
··4A. Integra.li i:n.defi:n.i ti i:rmnedia.ti
ff(x)dx .
Perciò possiamo affermare cbe
ff(x)dx = F(x) + c
ove F(x) è una primitiva di f(x) e c è una costante
arbitraria.
Ad esempio, risulta
x3
f x 2 dx = C3__,'+
c
x3
in quanto la funzione F(x) è una primitiva del-
3
la funzione f(x) = x 2
Si dimostra che: ogni funzione continua in un interval
lo ammette sempre primitiva.
Si verifica subito, inoltre,che
fkf(x)dx = k Jf(x)dx
s
(3)
I exdx ex+ e ·-t,i) axdx = aX + c
log a
(5)
f sen x dx=- cos x+c (6) fcos X dx=sen x+c
178
1 1 x+c
(7)
I cos 2 x
dx= tg x+c (8)
I ---dx=-cotg
sen x 2
e,)
I /l-x
1
2• dx=arcsen x+c
,,,
(10) J .1--+x1 2
dx=arctg x+c
[f(Jc)
( 1 ') j [f(x)]
' b
f' (x) dx - b+ 1
]b+l
+ c (b -f-1)
( 2 I) ~ dx = log If(x}! + c
I f(x)
' )' (.', )
..., <(}:..
,
(3 I) ef(x)f' (x)dx=ef(xl+c
I ,, -.;.
a f(x) ('
-·1
},
I log a ,_.;
•·
---,.~,-•v :6,, /·
(J
(9 I)
f I tx2 dx = arcsen f(x) + e
I ✓ l-f 2 (x)
f I (x2 _
(10')
I l+f 2 (x) dx - arctg f(x) + e
1 1
D sett sen h x = -- - D sett cos h x= /xLl
/T+x2
1
D sett tg h x
1-x 2
(13)
I 1
✓ 1+x 2
dx sett sen h x + c=log(x+ ✓l+x2)+c
1
(14)
f /x2-T
dx=sett cos h x+c=log(x+/'x'2-T) + c
( 15) J 1-x1 2
dx sett tgh x + c
1
2 log
l+x
1-x + c
2
4.3 Consideriamo la funzione f(x) =(x+l) /x per x>O
Si verifica facilmente che la derivata vale
2 2
(x+l) X +l 2x
f(x)-g(x) = -- - -- =- =2 ]
X X X
'F fcotg x dx f f tg X dx
r fsen ax dx
./
{ fcos ax dx
(f X
✓a+i2
dx ç J✓a~x 2 (a > O)
181
f cotg x dx = f cos x
sen x
dx=
f
D sen x
---
sen x
dx=log lsen xl+ e
( ( sen x ( D cos X
J tg li dli -
J COS X
dli
J COS X
dx - lugf cos x I + e
f ;;: f dx = x
112
dx = ;- x
312
+ e = ;- /? + e
f --
f
/x+a
1
dx = (x+a)
-1/2
dx = 2(x+a)
1/2
2 / x+a + e
Utilizzando (l'), si ha
f ---
~
X
dx = -
2
1 f: (a+x 2 )
-1/2
2x dx = 1
2
f (a+x 2 ) -1/2 ·D(a+x 2)dx
1/2 --
(a+x2) +e= /a+x 2 + e
f ~dx=
v a-x •
1
2 f (a-x 2 )
-1/2
·(-2x)dx =-
1
2
f (a-x 2 )
-1/2
D(a-x 2 )dx=
2 1/2
=-(a-x ) + e
1 1
f ---
a2+x2
dx ·
' f /a2+x2
dx '·
182
1
dx
J
• ✓x"2=a2
f~ a -x dx = f affi
1
dx
Jy,'.(;;)',(;),,
X
= arcsen - + e
a
f -- 1
a 2+x2
dx=
J •' [,~;;)'i
Ax
1
a
f(1l+ -
,(;),,e
a
X
- arctg - + e
a a
X
sett sen h - + e
a
= sett cos h ~ + e
a
f--i--
a -x 2 dx
1
a
1
sett tg h ~ + e ]
a a
= l (3+5x)-
5
+e=- 1
5
+ e
5 -5 25(3+5x)
4. I
flx+2 dx= f( +2)X
112
d -
X-
(x+?)
3/2
3/2
+e
314
J(2 x + 1) -1/4 1 (Zx+l)
4.8
f~ x+
2
l
1
dx ·= 1
2 D ( 2 x) dx 2 3/ 4 +e
2 3
~(2xt1) ± e
3
- 1 J(3-2x -2 ) 1/2
4.9
Jx~ dx=
4 ·(-4x)dx =
(=1 f
.---~-- (3-2x 2 ~, 2
D(3-2x 2 )dx =
'---------·--- ----- -~
1 (3-2x2)3/2 1
+ e = - - / ( 3 - 2 X 2) 3+ C
4 3/2 6
2 112
1 (2-3x
6 1/2
)
+e
l3 ✓ 2-3x. 2 + e
4 : 13
2
Jarcsen x dx Jarcsen 2
x·D(arcsen x) dx
✓ 1 - x2
1
arcsen 3
x + e
3
4.'14 f(arcsen 1
x )II'='x2
1-x dx
J
D arcsen
arcsen
x
x
dx=
log larcsen xl + e
Darctg x dx=
J arctg x
log larctg xl + e
1 log x dx
4.16 dx log llog xl + e
log x log x
'{·
4.17 loxg x Q.X J1og x · D log x dx=! log 2 x + e
J
t'.-
I
(log x)n (log x)n+l+c
4.18
J X
dx
f (log x) n D log x dx=
n+l
f
4.19
J x(log
1
x)n
dx f (log x)-n Dlog x dx=
1-n
(log x) + e (n t- 1)
1-n
185
•~f 3x
e
x2
dx
3
2
D x 2 dx
3
2 e
x2
+ e
4.21 1 1
f sen(x+a)
dx
f 2 sen
x+a
2
cos
x+a
2
dx
1
·/7 f tg-
x+a
2
2 cos 2
x+a
2
dx
I D
tg
tg
x+a
2
x+a dx=log,tg
x+a
2 I+ e
2
I
1
4.22 _l dx=J
COS X
sen ( x+ ~)
2
t--lf
4.23 Utilizzando le formule di bisezione:
cos 2 Q.
l+cos a sen 2 Q.
1-cos a
2 2 2 2
f 1-cos~x+a) dx
[si ha:
J _l_dx
l+cos(x+a)
- f 1
cos 2 _x+_a
dx = ID(x;a)
2
x+a
dx =
2 cos -
2 2
x+a
= tg2 + e
186
J-- I--'----'--
D ( x:a)
1 1
--- dx dx dx
1-cos(x+a) x+a _2 _x+a
sen 2 - sen -
2 2
x+a
cotg + e ]
2
TI
[ Essendo sen x =- cos (x+
2 ), si ha
I ~I ~
l
---dx
l+sen x
1-cos;x+ )
2
grazie al secondo degli integrali di 4.23. Inoltre:
:.;y·
dx = J 1
l+cos(x+ -)
TI
2
dx = tg on + +e
I ---
l
l+sen x
dx=
f~ 1-sen 2x
d·x = J 1-sencos 2xx dx =
f l
cos 2 x dx -
-f sen x
cos2x dx= tg x
1
COS X
+ e ]
/--
1 1
4.28 dx = dx
J sen X cos X J tg X cos 2
x
/{A' =JD
tg
tg
X
x dx= log jtg xl + e
)_
4. 29 ( se112 x
1
tos x dx
( 1
QX
J
2
J [(sen zx) /2 )2
2 J D(Zx)
sen 2x 2
dx 2 cotg 2x+c
X.3 1
4.30
f ✓17" dx
4
dx=
-l
4
f ( 1-X 4
)
-1/2 D (1 - X 4 ) dx= - -1 11
-- - X " +e
2
x3
J✓ 1-(x 3
4.31
f ✓ l-x 8
dx 1
4
4x
4
)2
dx
1
arcsen (x 4
) + e
4
I
< n-1 n-1
X 1 -n X
4.32
J /1-x n dx n f /1-xn dx =
1
n
f( 1 - xn ) -1/2 ' ) dx
• D ( 1 - xn
2
/1-xn
/
--- n
1 f. Dxn
n-1 n-1
X 1 nx
4.33
f ✓ 1-x 2n dx n f /1-(xn )2
dx
n
dx=-
✓ l-(xn)2
188
1
arcsen (xn).
n
Verificare che:
4.34 f (hx+~)dx = h f
xdx+k f1 dx=h x
2
2
+ kx + c
f 1
4.36 J 1:x dx = f l+x-1
l+x
dx= J1 dx-
.
f l+x
dx
'~ - logll+xl+c
3
4 fldx- 47 f 4x+S1 dx=
3 7
4 J ldx 16 f 4x\s
dx
3 7
X - log l4x+SI + c
4 16
4. 3 8 f. hx+ k dx
mx+n
hmx+km-hn+hn
mx+ n
dx
189
1
rn
f h(mx+n)+
rnx+n
krn-hn dx
h
rn
f1 dx+ krn-hn
rn
rn
f rnx+n 2
dx
h krn-hn
x+ rn2 log jrnx+nl + e
rn
4.39 f 3x
_l_
2
+2
dx
1
2 f
1
3 2
2
x +1
dx=
1
2 f( lx)' +l dx•
1
2 ~3 I ~ (\fz.x)2+1
dx
1
arctg
'3 +
/6 ~2 X C
4.40 f rnx1+n dx
2
1
n
1
f rnn x +1 dx 2
n
'l rn
I(y~~ x)2 +1
dx=
1
arctg yW_x+c
1nm
hx +k
4.41
f
......._,._
rnx2 +n
dx h f rnx +n dx+ X
2
f k
1
rnx2 +n
dx
+ k f --dx
h 2rnx 1
2m f rnx +n dx 2 rnx +n 2
190
4.42
l-x +x
J ---dx
1 +x
4
2
f 1-x:
l+x2
4
dx+
f X
l+x2 dx
jr ll-x
. 2
) dx+
1 r 2x
2 j l+x 2
dx
x3 1
x- + log (1 +x 2) + e
3 2
I
/-
I I+x-x 1
4.43 ] X (1 +x)
dx= ] X (1 +x)
dx ] X
dx+
1
-f l+x
dx log IX I - log ll+xl +e
-r_
r
f 1
dx
f l+x2-x2
f ¼dx- 1
f~dx=
4. ~4 x(l+x 2 ) x(l+x 2 ) dx= 2 1+x 2 -
log -1!.L
fI'+xT + e
/" '-~
4.451Calcolare l'integrale
1 d
J x2+px+q x
Perciò risulta
2
f x 2 +p~+q dx= 2 f (Zx+p) 2
+ (4q-p 2 ) dx
=2 I (4q-p2)
2 Zx+p
= --
C----✓--1:i___
arctg + c_J
__._
Verificare che:
:t:.:
4./6 Jx 2
1
+2x+2
dx = I (x+l)
1
2
+1
dx arctg Cx+l)+c
!0 1.
x 2 +x+?
dx
17
2
arctg
Zx+l
17
+ c
Gsf 1
--=2 -
x +2x+3
dx
1
/z arctg
x+l
/z + c
hx+k
f x 2 +px+q
dx
h
2
I 2k
(Zx+p) ,-p+ h
x 2 +px+q
dx
h
2
f 2x+g
x 2+px+q
dx+ Zk-hp
2
f 1
x 2 +px+q dx
~ 2
f hx+k
x2+px+q
d
x logix 2
+px+ql+ Z~p arctg ;;./ +c
Verificare che:
3 2x+4l'.3 3 Zx+l+ll'.3
2 f x 2 +x+l
dx
2 f x 2 +x+l
dx
3 Zx+l
2 f x 2 +x+l dx + ½J x 2
1
+x+l
dx
3
2
loglx 2
+x+ll+
✓3
1
arctg
Zx+l
13
- + c
rl f~
~l
[ Si noti che,essendox 2 +x+l> O,
logx~x32, +xH) J
x 2+2x+2 dx= 2
1
f
2x+2+4
x 2 +2x+2 dx
V x e R, si ha log I x 2 +x+lI
1 J 2x+2
2 x 2 +2x+2
1
log (x 2 +2x+2)+2 arctg (x+l)+c
2
1 d
J x2+px+q x
193
D Zx+p
2
I /p2-4q
1-(Zx+p
/p2-4q
)2 dx
2 Zh+p
./6. setttg h /X + e
D(Zx+S)
,
=-2
f l-(Zx+S) 2 dx=-2 sett tg h(Zx+S)+c
hx+k
I x 2 +px+q
dx
k Zk
_hx_+_k_ dx x+ h hJ (2x+p) -p+ h .
f x 2 +px+q 2
x +px+q
dx= - -------2
2 x +px+q
dx=
194
( hx+k h
(2) 2+px+q dx= 2
1A n
~vo 1x2+px+qj+
) X
+ hp-Zk sett tg h
Zx+p +
c
./K ./K
3x+l dx 3 I (Zx-4)+ ! + 4
f x 2 -4x+3 2 2
x -4x+3
dx
Zx-4
x 2 -4x+3
f
dx+?---- 2 1
x -4x+3
dx
1
J x 2 -4x+3 dx f (x-Zl)2-l dx=-sett tg h (x-Z)+c
perciò
3x+l 3
jx 2 -4x+3l-7
f x2-4x+3
dx= - log
2
sett tg h(x-Z)+c
-
4.56 Calcolare
f
l'integrale
_h_x_+_k
__ dx
x 2 +px+q
195
perciò
hx+k
I x 2 +px+q
dx
1
J dx=
(3)
dx+ k
(x+ Tr
dx+k dx=
dx+(k-
.!!B.f
2 ) (x+~rdx-
l -
p
4.57 Calcolare l'integrale
Zx+l
I Zx+l
9x 2 -6x+l
dx= ---=-:.;.._-=---
2
2
x - - x+
3
1
dx
9
f Zx+l
l
9 (x- tr dx= 9
1
196
1 f"(x-
½)' dx+
5
dx=
9
(x- ½) 2
27
f (,-'½)'
2
( x - ½)
1 5 1
log + c
,-,
'-;:;;' 9 9 3x-1
J sen 2
a x dx J cos 2
a x dx
1-cos 2a X .1 1
sen 2 ax = cos Zax D(Zax)
2 2 4a
2a X l+cos Zax 1 1
COS = - + còs Zax D(2ax)
2 2 4a
si ha
J sen 2
ax dx
X
2
sen 2ax
4a
+ e
f cos
2
ax dx
X
-+
2
sen Zax
4a
+ e J
J sen ax cos ax dx
1 1
sen ax cos ax = - sen 2ax a sen 2ax · D(2ax),
2 4
si ha
f sen ax cos ax dx
cos 2ax
4a
+ e
19 7
e perciò
sen(a+b)x + sen(a-b)x
+ e
2(a+b) 2(a-b)
sen(a+b)x sen(a-b)x
2(a+b) 2(a-b)
Verificare che:
1 1
cos Sx - cos x + c
10 2
198
1 1
sen Sx + sen x + e
10 2
a 64 r sen 2
1
x cos 2
x
dx r sen x+cos x
J sen!x cos!x
2 2
dx
J
I 1
cos 2 x dx+ f 1
sen 2 x
dx
tgx - cotgx + e
4.65 f sen 3
x dx fsen 2
x sen x dx= f (l-cos 2
x)senx dx=
fsenxdx+ fcos 2
x(-sen x) dx
3
cos x
- COS X+ + e
3
2 2
4.66 f cotg 2
x dx=fcos
sen 2
x
x
dx
I 1-sen
sen 2
x
x
dx
1
~-· =f sen 2 x
dx- f1 dx=-(cotg x+x) + e
[) 1,L
199
(1) f
f(x)g'(x)dx = f(x)g(x)- f f'(x)g(x)dx
(c) fx ex dx ( d.)
fx loglxldx
[(a) Asswnendo x come fattore finito e sen x come fattore differenzia-
le, si ha
X
(c) Assumendo x come fattore finito ed e come fattore differenziale,
si ha
f x log Ix I dx
x 2 log I x j
·2
2
2X (
log I x I - 21 ) + e J
= x arcsen x + /~ +c
J arccos x dx x arccos x + J~
v 1-x.
dx=x arccos x- /i=7 + c
(a)
I x 2 sen x dx (b) Jx 2 cos x dx
(e) Jx 2
ex dx (d) Jx 2 log x dx
J X
2
sen X d~= J X
2
D( -cos x)dx =- X
2
cos x+2 Jx cos x dx
J x
2
sen x dx x 2 cos x + 2x sen x - 2 J sen x dx
2
=(2-x )cos x + 2x sen x + c
2
(c) Scegliendo x come fattore finito, si ha
2
(x -2x+2)ex + c
(d) Si ha
J x3 3
log
X
2
log X dx J log X D-
3
dx
X
3
X
dx
3
X log X X 3
+ c
3 9
202
Verificare che
4.70 J1og 2
x dx x log 2 x-2J1og x dx
x log 2 x - 2x log x + 2x + e
r
=-sen x cos x+ j (i-sen 2
x)dx
2
- sen x cos x + Jdx - Jsen xdx
da cui
(x - sen x cos x) /2 + c
4.72 Jx sen 2
x dx= fx sen x D(-cos x)dx =
J
=-x s.en_x cos x+ (sen x+x cos x)cos _xdx=
2
+ Jx(l-sen x) dx
da t:ui
1 1
Jx sen 2
x dx 2
x sen x cos x + -(x
4
2
+sen 2 x)+c
t,, Jx cos'x dx 0
1
2
x sen x cos x+ -(x
1
4
2
+cos 2 x} + c
7,03
4 .;7 ~J x e Zx dx ~ fx De Zx dx 1 xe2x - 1 e 2x + e
2 4
---1-=-
.4.7sJsen X
2
x
dx f x D(-cotg x)dx =-x cotg x +
_,,.,-
+ log isen x! + e
/f---
I
X
4.76 dx fx D tg X dx xtg x+logjcos xl+c
f cos 2 x
6---::-
y e r 1-cos 2 x r X r
4. J7 tgtx dx jx
J
X
JX cos 2 x dx- j cos 2 x dx-
dx
In = J xn e ax dx
In
J n
= la xn sen ax - Q I
a n-1
I n = f 1
(l+x2)n dx
[ Si ha
x2
X.
2 n-1 + 2(n-l)
(l+x ) f (l+x 2)n dx =
2
X fl+x -l
2 n-1 + 2(n-l) dx=
(l+x ) (l+x 2)n
=
(l+x
: n-1 + 2(n-l)
)-
f dx2 n-1 . 2(n-1)
(l+x )
f dx
(Hx2 l
da cui segue facilmente l'asserto ]
Verificare che
X 1
+ arctg x + e
2
205
4.82 f 1
(l+x2)3 dx
(5+3x
8(1+x
2
2
)
)
X
2
+
3
8
arctg x + c
4~ Calcolare l'integrale
3 2
=-x cos x+3Jx cos x dx=
3 2
=-x cos x~3Jx D sen x dx
3 2
=-x cos x+3x sen x-6Jx sen x dx
fx 3 sen x dx=(6x-x 3
)cos x+3(x 2
-2)sen x + e'.
log(l+x) 1
~I
J x 2 dx =
X
log(l+x)+log
x+l
+ c ]
4'.~alcolare l'integrale
[Si può decomporre in sollDilae poi integrare per parti o, più semplicg_
mente, si può procedere osservando che la derivata della funzione
x sen x è (sen x + x cos x). In tal modo si trova
r log
J
( 1 +x 3 )X
2
dx.
x3+1 3 x3
[ -- log(l+x ) - - + c J
3 3
1
[ (a) - ,: x cos 3 x + ,: sen x sen 3 x + c
3 3 9
(a)
log lxi dx (b) J log lx-2 I dx
J (x+l) 2 x2
f cot 2 Sx dx
[Essendo
f --~-
cos Sx
dx=~
5
tg Sx + e, si ha:
f cos: Sx dx = f x tg 5x - ;
f sen Sx dx =
cos Sx
1 1
5
x tg Sx +
25
log J cos Sx + e J
(a) fx lo g ( 1 + ¾) dx
2
[ (a) -X
_ 2
log ( l+ -2 ) + x - 2 log
X
J 2+x I + e;
(a) f x sen(x3 2
)dx
2 2
[(a) [sen(x ) - x 2 cos(x 2
) ]/2 + e; (b) (x 2 -1) ex /2 +e]
';;t;Calcolare l'integrale
f x arctg 2
x dx
f x arctg
2
x dx = :
2
arctg
2
x - f x 2
arctg
l+x 2
x
dx
x 2 arctg
I
X 2 x+arctg x-arctg x
2
arctg x - 1 + X 2 dx
2
x2
2
arctg 2
x -
I
arctg x dx+
I arctg
~
x
dx
I arctg
l+x 2
x dx = _: arctg
2
2 x + e'
si ha
f x arctg
2
x d~
1
1
- x 2 arctg
2
+ - arctg 2 x + e"]
2
2
x - x arctg x + log /ili'+
I
4E. Integrazione delle funzioni :raziona.-
li
(2)
I lli.l
Q(x)
dx
f S(x) dx+
I R.W.
Q(x) dx.
hx+k
(2)
I x 2 +px+q
dx
hx+k
(3) +
da cui segue
Al + A2 = h
_A1 a 2 +A2 a 1
- k
ossia
(4) f hx+k
x 2 +px+q
d - A 1 J-1-
x - x-a
dx + A2f _l_
x-a
dx
1 2
211
hx+k A B
(5)
x 2 +px+q
+ 2
Vx t- et
x-a (x-a) '
<f/ f ~ 3x+l
0.)
-6x
'-7"- x2
.(b)
f x 2 -6x+S
dx
3x-1 X
4
1 oX3 + 2 oX 2 + 11 X - 2 o cbc
f f
-
C'c) x 2 - x - 6 dx (d) · x2-10x+21
C)f
e
x
(x-3)2
dx dx
x+3 1 3
f x2-6x dx 2
+-
2
1 3
- - log
2
jxj + - log
2
I x-6 + c.
7 8
(c)
5
log Ix+2 I + - log
5
x-3 I + c
2
x4 - lOx 3 + 20x + llx - 20 2
X - lOx + 21
3 2
-x
4
- 10x + 21x x2 - 1
2
-x + llx - 20
2
-x + lOx - 21
X + 1
per cui
f
x" - lOx 3 + 20x 2 + llx - 20
x2 - lOx + 21
dx = f (x 2
-l)dx+
f X
x+l
2
-10x+21
dx
x3
Eseguendo i calcoli, si trova
3 -x - log I x-3 I +2 log jx-7 j+ c
X 3
(f)
3
- x + log I x-2 j- 2/(x-2) + c]
ove si è posto:
x 2 +p.x+q.=(x-~ .-iy .)(x-~ .+iy .)=x 2 -2~.x+(~~ +y~ ),
J J J J J J J. J J
cioè:
R(x) r A- 1 Ai z
(7) _!.z..=.._+
Q (x)
:E ( x-a.
1
(x-a.)1 2
i=l
s hj X + kj
+ :E
j=l x 2+pjx+qj
214
con A.1, k , h.J , k.J costanti opportune, per cui l' inte-
grale di R(x)/Q(x) è ricondotto al calcolo di inte -
grali di funzioni razionali del tipo considerato in
precedenza e a quello di integrali del tipo
A -A 1
f (x-a)m dx= (m-1) · (x-a)m-1
+ e
x 3 -2x -x+3 2
f 2
x -3x+2
dx
3 2 2
X - 2x - X + 3 X - 3x + 2
3 2
x - 3x + 2x X + 1
2
X - 3x + 3
2
X - 3x + 2
x 3 -Zx 2 -x+3 1
x+l +
x 2 -3x+2 x 2 -3x+2
Allora
(8)
I
3 2
x -Zx -x+3
x2-3x+2 dx=
I (x+l)dx+
I l
x2-3x+2 dx .
1 .!.]_
9
(x-1) (x-2) +
( ) x-1
V XER
1 1 1
+
(x-l)(x-2) x-1 x-2
Pertanto si ha
216
1 1 1
fx 2
-3x+2
dx
f x-1 dx
x-2
dx
2
- loglx-11+ loglx-2l+c=loglx- j+c
x-1
x2
4.97 Calcolare l'integrale
f x2_
3
x_4 dx
[Vale la scomposizione
x2 3x+4
2
= 1 + 2
-3x+4
= 1 - -51 1
-+-
x+l
16
x-4
1
X -3x-4 X 5
f :::2 dx
x+2 1 2x 2
[Vale la scomposizione: 2
+-- 2 +2
x 2 +2 2 x +2 X
per cui
1
x+2
rz
f --dx
X
2
+2 2
3x+2
4.99- Calcolare l'integTale
f x(x 2 +1)
dx
scomposizione
3x+2 A hx + k
x(x 2
+1) X + x 2 +1
I 3x+2 2
- -I 2x-3
x(x 2 +1)
dx
I X
dx
x 2+1
dx
f; dx-
I
2x
x 2 +1
dx+ 3
I
1
x 2 +1
dx
2
2 log Ix I - log(x +1)+3 arctg x + c ]
xL?x+l2
4.100 Calcolare l'integrale
I (x - 2) 3
dx
f- J -- I --
2
I
X -7x+l2 1 1 1
3 dx = - dx - 3 - 2 dx -8 - 3
dx=
(x-2) x-2 (x-2) (x-2)
3 4
log I x-2 I +- + 2
+ c]
x-2 (x-2)
[ Si ha:
I l
x4-34
dx-
-
I( -- l
4·27
1
x-3
1
4 •27 x+3
1 1
18
--
1
X 2+3-) 2 dx=
1 ~ 1 X
4·27 log
Iillj 2·27
arctg
3 + c ]
218
Si ottiene il sistema
2 1 2 2
3A 1 1 - 3A 1 2 + A 2 1 - A 2 2 + A2 3 O
-A l l ·+ 3A 1 2 = O
-A 1 2 1
Pertanto
1
dx
x-1
--- l
(x-1) 2
dx+ f ---dx
1
(x-1) 3
2 1
=-3~3 log jx-lj + - - -·- 2 + e]
x-1 2(x-l)
1'
-~ In.tegra.z ione per sostitu.zio:n.e
-~~/
(1)
[j- f (x) dx]
x=g( t)
= f f ( g ( t ))g I ( t) d t .
(2) [ff(x)dx] _
x=g(t)
=F(g(t))+c = Jf(g(t))g' (t)dt.
d
F(g(t))= F'(g(t))g'(t)=f(g(t))g'(t)
dt
e perciò
F(x)primitiva di f(x)=> F(g(t))primitiva di f(g(t))g'(t).
Nella pratica, quando per calcolare l'integrale
(3) f f (x) dx
f /~ dx
=a 2 f cos
2
t dt
2
(t + sent cost) + c
f /~dx
a
2
2
arcsen - +
, X
a
X
2
/~+c]
senlx
4.104 Calcolare l'integrale
f lx dx.
f
sen
lx
;-;.
dx
[x=t
=
2
]
f se: t 2t dt 2 Jsent dt 2 cost + c
f
4.105
f
sen
Calcolare
lx
;;
dx - 2 cos
l'integrale
1-;.+ c J
I xs ex2 dx
1
[Eseguendo la sostituzione x 2 = t, cioè x=lt , si ha dx = z✓tdt e
perciò
2
da cui, ponendo t = x :
f ✓~dx
[con la sostituzione x = 13 sent si trova
[Eseguendo la sostituzione x t 2
si ha t = h, dx=2t dt e perciò
;;
= ,
2
[x=t ] 2
I ---
2+ ✓i
dx =
J
- t
2+t
2t dt = ✓
2 --·.t
2+t
dt = L
t---2 - J
2
J 2 + t
4,
dt + 8"/
--
,. l
-
1
dt =
2+t .
2 f(t-2Jdt + 8 J-..2_:
2+t
dt
= t 2
-4t + 8 log I 2+t I + c
J /~2+/ X
dx = x-4 li+ 8 log (2th) + c J
222
Jare tg lx dx
2
[Con la sostituzione x t ed il metodo di integrazione per parti,
si ha
f
2
[x=t ] 2
2
= t arctgt - t+arctgt + e x arctg ;; +
/
4.109 Calcolare l'integrale
f ✓ 2x-1 dx
2 2
[ Eseguendo la sostituzione 2x-l=t , cioè x =lcg 2
( l +t ) si ha dx=
2t
2
dt e perciò
(t +1) log2
2t
f t · --,...---2
(l+t )log 2
dt
2 l+t 2 -1
log 2 f ---dt
l+t 2
2
log 2 f dt
2
log 2 f
l
l+t 2
dt =
2 2
t arctgt + e
log 2 log 2
da cui, ponendo t = /~ si ha
223
I cos(log x)dx =
I t
e cos t dt =
1
2
t
e (sent+cost) =
1
=- x [sen(log x)+ cos(log x) ] + c.
2
dx
J l+ex
(b) = x ~ log I1-e 2x I+ e, con lo stesso metodo]
(a)
J e2x ~;ex +2 (b) I 3e2x -eX +2 dx
(a) = 1 x - log Ie X -1 I+ l
2 2 log
2 6ex-l
(b) = arctg / + e ]
123 23
4.113
•Calcolare l'integrale
224
(4x 2 +1) 11 -l
f X
dx
1 dt
[Ponendo 4x 2 + 1 =t, si ha x = 1 ✓-
t-1 , dx perciò si
2 4 lt-1
è ricondotti a calcolare l'integrale
1 .r tll_l
dt.
• ~-!
t 11
-t 10
= t10 + t9+ te+ •.. + t+l = E
t-1 k=O
Pertanto
11
(4x+lx) -1 1 lO
dx= - E
J 2 k=O
+ c ]
f _l_
sen x
dx = J~x sen 2
dx
f 1~:s\ dx .
J --dx
sen x
1
~
2
f (-1 _1). l+y
+
1-y
dy =
1
2
[ log I l+y I - log I1-y I ] + c =
1
[ log(l-cos x)-Jog(l+cos x)] + c ]
2
225
I { sen(3 ) dx = log 3
1 f &
sen t log 3
1
log
in modo che
r
E.i.tl L
Q(x) i=l
I hx + k
[x2+px+q)m
dx
1
X 2 (X2+l) 2
227
Si ha il sistema
2A 1 + h 1 + h 2 = 0 A 1 =h I =h 2 =0
drni, {
k 1 = k 2 =- 1
pertanto
f
1 X 1
I
X 2 (X 2+ 1) 2
dx= arctg x - ---=-- arctg x +e=
X 2(l+x2) 2
1
X -
X
2(l+x_ 2 )
- 23 arctg x +e]
(1) f 1
x/x+4
dx ; (2) f x \ ~x
V~ dx
228
(3) f dx
x+/l+x2 dx.
f x/x+4
1 dx
f (t 2
1
-4)t
Zt dt
1
2 f t
4
2
-4
dt
1
2 f(t~Z - t!2) dt
1 1
log it-21- log it+21 + c
2 2
1
2
log I /x+4 - ZI- 21 log(/x+4 +2)+c
t = ,/b
Vi+x:
229
x+/x2+1 =t.
Si pone
(4) t
n n-1
cioè: ax+b=t n , dx t dt
a
e l'integrale diviene
Jf ( t :-b , t) ! t n-l dt
(5) n/ax+b = t
(ad-be f O),
(6) t
e l'integrale diviene
Jf(dtn-b
a-ctn '
t) n(ad-bc)
(a-ctn) 2
tn-1 dt
da cui
at2-c 2a(at 2 +bt+c)
X= --- dx (b+Zat) 2 dt '
b+2at
2 +bx+c at 2 +bt+c
/ax ✓a
b+Zat
e l'{ntegrale diviene
✓a
at 2 +bt+c) 2a(at 2 +bt+c) dt
b+Zat (b+Zat) 2
231
(8) t
f x V ~:: dx
t = v 1-x
l+x
2 2
4tdt ~
cioè x = (1-t )/(l+t ), per cui dx=- (l+t2)2
Pertanto si ha:
Essendo
232
si ha
(9) Jx ,/Mx
vi::;:;
dx= 4 J l+t2
-1- dt - 12 J-- 1
-
(l+t2)2
dt +
+ 8
I 1
(l+t2)3
dt =
t
4(t2+1) 2
+
4
3
I ---
1
(t2+1) 2
dt
I 1
(l+t2) 2
dt =
t
2(t 2+1)
+-
1
2 I 1
l+t 2
dt
I ,V1M
l+x
x
I dx=
1
l+t2
3t 2t
dt - t2+1 + (t2+1)2 =
3t 2t
arctg t - -- + --- + e ]
t2+1 (t 2+1) 2
r dx
J x+lf+xT
[Eseguiamo la sostituzione
x+ /?+! t
2t 2 +1
cioè x =(t 2 -l)/2t, per cui dx = 4t2 dt. Pertanto
I dx
x+ / 1+x2
233
1 1 1
2
log 8 t2 + e 1
2
log lx+ /7+1 I -
1
-----+e] 2
8(x+lx +1)
I -- f l
/x 2.+px+q
dx
- t-x
2
ossia x=(t -q)/(.p+2t) , da cui
2(t 2 +pt+q) t 2
+pt+q
dx = .....:.
_ _:__:;,. dt ; / )( 2 +px+q
(p+2t) 2 p+2t
si ha:
I= f t 2
p+2t
+pt+q
2(t
2
+pt+q)
(p+2t) 2
dt = 2
f --
1
p+2t
dt=log Ip+2tl +e.
1
I p+2x+2 I
f I x 2 +px+q
dx = log / x 2 +px+q + e ]
1 d
f /-x 2 -2x+3 x
2
[ Si ha -x -2x+3=(x+3)(1-x), per cui
1 1 1
(11) 2-2x+3
/-x = l(x+3){1-x) = ,{T-x
cx+3) V;:;:;-.
234
La sostituzione razionalizzante è
(12) V§= t
-8t 4
dx = (l+t 2)2 X + 3 = l+t 2
f (x+3)~
dx
1 -8t
f 4
l+t 2 ·t
(l+t2)2
dt =
1
- 2 dt = - 2 arctg t + c
J --l+t2
ovvero, ponendo in luogo di t l'espressione data dalla (12):
1
J / -x 2+2x+3 dx = - 2 arctg vs-x J -
x+3
+ e
(1) f dx ( 2) f l+tgx 1
dx
(3) f l+sen1
x
dx
f
1
1 +ex
dx = f 1
l+t
l
t
dt
=J¼dt-f t+l
1
dt
I l+t
1
. l+t
1
2 dt =
1 1 1-t )
J(½ l+t +
2 l+t 2
dt
-- 1
l+t
dt + -1
2
f--l+t1 2
dt- -1
4
f l+t22t dt
1 1 1
logil+tl+ arctgt-
2 2 4 log(l+t2)+c
1 1 1 2
x-
2
logll+tgxl+
2 4 log ( 1 +tg x) +c.
1 2
f l+sen x
dx
l+t 2
dt
j. 2
(t+l) 2
dt 2
l+t
+ e
2
+ e
l+tg(x/2)
1 °) f f( a x) dx
dt
dx
t log a
e l'integrale diviene
log
1
a
I f(tt) dt
2°) f f(tg x) dx
tg X= t
237
f f.U.l
l+t 2
dt
cioè: x = a dx = a log a dt
e l'integrale diviene
log a J f(t)dt
con integrando razionale.
cioè: :x = t 1/ a
'
e l'integrale diviene
1
a
f f(t)dt
con integrando razionale .
5°) I f(sen
J
x, cos .x) dx
238
tg f t
e si ricorda che
2t 1-t 2
sen x COS X
l+t 2 l+t 2
2
2
I f
( Zt
l+t2 '
1-t )
l+t 2
1
l+t 2
dt
6 o)
I f(sen 2
x cos 2x, tg x) dx
(f(x,y,zjrazionale). Si pone
tg X= t
e si ricorda che
t2 2 1
2 , cos x 2
l+t l+t
X
f cos x-1
dx
_f
sultato - arctg cos x + c.
dx cos x+l
(b)
f --
cos x-1 f cos 2 x-l
dx cos x+1
sen 2 x
dx
f
COS
sen2x
X
dx - f sen
l
2 x dx
l+cos x
+ cotg x + c + c.
sen x sen x
dx l dx
J cos x-1 2 f sen 2 (x/2)
cotg (x/2) + c ]
xix
f l+x~i'T dx
5
[Eseguendola sostituzione /? = t si è ricondotti a calcolare lo
integrale
f~
l+t
d t . Il risultato è ~8 log I1+/J;zr I + c]
240
(a) f tgx
l+sen 2
x
dx (b) f l+sen
1
x-cos x
dx
mtl
1 - + q-1 at+b)q
- t p -- dt
p J ( t
·•-if
4I. Esercizi di :riepilogo
x'cos(x')dx - ½sen(x') + e
4,~f Zx+S
x 2 +Sx+? dx= log(x 2
+5x+7) + e
senZx
·~I 7+sen 2 x
dx log(7+sen 2
x) + e
4 . 13 O f ---::::::::
=====
x✓
1
log x
dx 2 ✓ log x + e
4~f 1
- sen
X
(log x) dx - cos(log x) + e
4~ f
4.1)(f x(x 2
+10) 6
dx
1
14 (x2 + 10) 7 + e
f (1.&..:L)
2
4.134 dx =
cos .K.
·XI x sen(3x 2
+5)dx
1
6
cos(3x 2
+5) + e
4~6 f
.1>-f l+tg f
2
1
4~,6
tg X
x dx =
COS 2 X tg X
dx=log
-
Itg x I +e
2 2
[ Si ricordi che l+tg x = 1/co~ x (".'ed:_esei:cizio _2.J~ _de_lla_parte
242
prima)]
2
l+cotg x
f 3+cotg x
dx =-logj3+cotg xl + e
16x 4 +3 4
4.141
f --- 2
4x -l
dx - x 3 +x+log
3
- log jx+ ~ I+ e
t4.142 f x x +x+l
+x
2
3 dx log lxi + arctg x + e
x 4+x 3 -l x2
4.143
f x 3 +x
dx -+
2
X - logjxj-arctg x + e
x 2 +3
4.144
f x 2 +1
dx X + 2 arctg x + e
2x+l 1
+ 1 arctg ½x)
4.145
f 4+9x 2
dx
9
log (4+9x 2)
6 ( +e
1 1 x+l
4.146
f x 2 +2x+3
dx
12
arctg
12
+ e
X 1 IX 2 -2 I
4.147
f x4-x2-z dx
6
log
x 2 +1
+ e
log ~ +
x+2 4
4.148
f (x-1) 3
(x-2)
dx=4
Ix-1 I x-1
+
243
+
3
--- 1 + e
2 (x-1) 2
4.1$1 f tg 2
5x dx=½ tg 5x - x + e
4.152
f~
lx dx= ~ lx log x - 4 lx+ e
2
X 1 1
4. 153
f ✓~dx= ·
2x ~ +
2
arcsen x + e
~ ✓-r="x'2
4.154
f x arcsen
✓-r="x'2
d·
.{ = x -(arcsen x) + e
✓x 112 312
4. 155
f 1-x
dx=-- 2 (1-x) +(2/3) (1-x) + e
2
[si esegua la sostitulione l-x=t ]
x - sen xl
4. 156
f l+tg
1-tg
x
X
dx= - log lcos + e
1
4.157
f l+sen
1
2
x
dx II arctg (/2 tg x)+c [tg x=t]
1
4. 15 8
f l+sen x+cos x dx=log,l+tg !.
2 I+ e
[tg
X
- =t]
2
4. 15 9 r Zcoscosx-cos,_.,,_ x
J
3
'h,
dx sen x + e
1 1
4.160
f x(4-log 2
x)
dx
4
log I (Z+log x)/(Z-log x)i+c
[ log x = t]
4.161 Jcarcsen x) 3
dx x(arcsen x) 3 +
+ 3 ~ (arcsenx) 2
-
2x 6 +x 3 -l 1
4.162
f x 3 +1
dx= - x4
2
- X + C
x 6 +2x 2 -l x2
4. 163
f x -1
4
2xdx= - + log
2
1x2-11+2 log(x 2
+l)+c
J
t 3
+2t-l
t 2 -1
dt = I( t+
3
t-l
t 2 -l
) dt =
t2
=
2 + log I t-1 I+2 log It+l I -+ e ]
[ Per sostituzionel
245
[ Per sostituzione ]
x2
z ✓x + 2 arctg
f
312
4.166
lx (x+l)
dx z
3
x - lx + e
[ Per sostituzione ]
x 2 +1
Zlog( ✓x+l) -
f
312
4.167 - dx z x +2/x +
lx (x-1) 3
- 2 log j ✓x - lj + e
[Per sostituzione]
3x 2 -2+x 4-Sx
4.168
f (x 2 +l)(x-1) 3
dx Z(x-1)2 - arctg X +
2
3 X +1
+ 4 log (x-1) 2
+ e
x 3 +5xlx - 7 13
4.169
f 3
x (xlx)+xlx+x 3 +1
✓i dx
6
11
log(xlx+l) - arctg (x ✓i) + e
3
[x rx = t J
4.170 f 3cos
sen 3
x sen
x+cos
2
2
x+Scos x
x-sen x
dx 2 log(l+sen x)+
3t 2 + 5
dt =
1
+ _4_2) dt.
J t 3 -t 2-t+l t-1 ( t-1)
dx
4.171 J [2+5 log 2
(tg x)J senx cosx
4. 172
I~ -sen3x -
-1
8 tg2
! + _21 log
2
ltg .!2!+ _81tg2 !.2 +e
X
[ Si esegua la sostituzione tg ~ = t, come indicato al punto S0 )del
4.173
r
b) integrale del valore assoluto:
b
f f(x)
a
dx 2 f a
g(x) dx.
248
J g(x)dx > O.
a
m ~ b=a J f(x)dx ~ M.
a
f
(j){b)
~(a)
f(x)dx= fa
b
f(4>(t))4> 1
(t)dt
F XE[a,b] ➔ Ixf(t)dt
a
J
a
f(x)dx = [G(x) ]a= G(b)-G(a)
T = {(x,y)E[a,b]xR: O~ y ~ f(x)}
si ha, (ved. il successivo paragrafo SC):
area di T = f
b
a
f(x)dx.
~ se XE(O,l]
f(x) = { se X • 0.
250
[ Siano O=x0 < x 1 < x 2 < •.. < xn = 1 i punti di una partizione P del
s(P) = O
Le somme integrali inferiori sono nulle per ogni partizione P. E' an-
che evidente che l'estremo inferiore delle somme integrali superiori
al variare della partizione P, è uguale a zero. Perciò l'integrale corr
siderato vale zero ]
V xE I .
f(x)dx +
O
-6
f(x)dx + f f(x)dx
+6
L
o X
o
X
o
~ <z6) > o
2
si perviene ad un assurdo]
f 1
o
x dx
1
[Dividiamo l'intervallo [ 0,1] in n parti uguali mediante i punti -
n
252
2 n-1
. Le sormne integrali inferiori e superiori sono, rispe!
n n
tivamente
1 1 2 n-2
s = - - + - + ... +- + n~l)
n n ( n n n
-l + -2 + ... + flfl-,li---+--'1-Rnl---\)-~
-
n n n
1
e perciò lim (Sn - sn) = O.
n n
D'altra parte, ricordando che 1+2+•.• +n=n(n+l)/2, si ha
1 n 2 +n 1
- lim
2 n ~ 2
f
1
x 3 dx.
o
f a xl dx. (a> 1) .
n
ove si è scelto q = /;;. Le sonnne integrali inferiori e superiori SQ
no, rispettivamente
q-1
- +
q
Dimostrare che
(a) esiste almeno un punto x 0 E[0,S], tale che
f(x 0
) < 3;
(b) se f(x) è continua in [0,5], allora esiste
almeno un punto x 0 E[0,5] tale che f(x 0 ) = 2;
(c) se f(x) è strettamente monotòna in [0,5], al
lora esiste almeno un punto X 0 É[0,5] tale che
f(x 0 )< 2.
[ (a) Se, per assurdo, fosse f(x) ~ 3 per ogni x E [ O ,5 ], risulterebbe
rf(x)dx ~ f S 3 dx = 15 .
o o
tale che
10 I 5.
f(x) dx Sf(x 0
);
perciò f(x 0
) = 2.
Da cui segue:
I 5
f(x)dx
I
Xl
f(x)dx +
o o
f(x) = {~ se
se
X
X
è razionale
è irrazionale
non è in'tegrabile in [O, 1].
[ Siano O=x0 <x 1 < ••• < xn-l < xn = 1 i punti di una qualsiasi sud-
divisione di [ 0,1]. Poichè in ogni intervallo [xk-l' xk)cadono sia
numeri razionali che irrazionali,si ha
1 rn
f
1
è integrabile in [O, 1) e risulta f(x)dx O.
o
[ Fissato k E N, i nwneri razionali di [ 0,1) del tipo m/n, con m, n
primi fra loro e tali che n < k, costituiscono un insieme finito:
nk+l intervalli J1 , ••• , Jnk+l su·ognuno dei quali risulta f(x) ~1/k.
nk
IJi I sup f ~ ok l: f(xi)+
i=l
nk+l nk
1 1 2
+-
k
i: IJi I ~ ok i:
i=l
f(xil+ k < -k
i=l
nk
pur di scegliere ok < 1/ k l: f(x.)1
i=l
f sen 2
x dx
JQ
X sen 2x
[ Poichè la funzione G(x) è una primitiva della
2 4
zione f(x) = sen 2 x, per la fornrula fondamentale del calcolo integr2_
256
le, si ha:
2 1T
f sen
2
x dx
sen 2x
4
o
f
b
(hx+k)dx
a
2
[ La funzione G(x) = (h/2)x + kx è una primitiva di f(x) = hx+k, ed
a))gra, basta applicare la formula fondamentale del calcolo integra-
le ]
X
dx .
✓ x+ I
-- 1/2 -1/2
[ Si ha: x/ / x+l = (x+l-1)/ / x+l = (x+l) - (x+l) per cui la
2 3/2 1/2
funzione G(x) = (x+l) - 2(x+l) è una primitiva di f(x)
3
= xl~- Dalla fornrula fondamentale del calcolo integrale,segue:
3
2 3/2 1/2
(x+l) - 2(x+l)
[ 3 ]
-o
2
3
ro
j x-1 i dx.
si ha
r
o
I x-1 I dx = f
o
\1-x)dx + r 1
(x-1) dx=
[x
x2
2
f +
,. + ~:
L-
2
- X r
J1
1
2
+ 2
5
2
l.
J
2 3 X
figura 5.1
1 4
(b - a)
120
258
o
x 3 -13x
x 2 +5x+4
dx
(c) (d)
[ (a) l; (b) - 9/2 + 4 log (5/2); (e) 1/3 - arctg 2; (d) 1/18 ]
fo sen mx sen nx dx
se m=n > O
se m -f- n
f TI
cos mx cos nx dx
se m=n > O
o
f 2 TI
sen mx cos nx dx O
o
se m -f- n
f 211
sen mx sen nx dx
se m=n > O
o
io
211
cos mx cos nx dx
se m-f-n
se m=n>O
[ Si vedano gli esercizi 4.58, 4.59, 4.60]
y a+1 a+1
xalog x dx = ~ log y - y -1
f.
1
a+l (a+l) 2
ry a a+1 ]Y a+l
)(
J_ x log x dx = _x_log x dx
[ a+1 1 a +i
1
a+1 Y a
y 1
a+l
log y - -
U+l f. 1
X dx =
a +l
[~ ]y ,
y 1
log y - -
a+1 a+1 a+l 1
(a) r;)+l
o
dx log (y + /y 2 +1)
(b)
r
o
---
✓x2+T
X
dx= /y 2 +l - 1
r
5.22
(a)
r 1
l2.&..2 dx
X
(b)
2
log(x2-x)dx
[ (a)
r 1
log x
X
dx= [ log 2
x ]2
1
- r1
lo: x dx, perciò
2 60
r 1
log x
X
dx
1
2
[ log 2
x]
2
1
1
2
log 2
2.
- Z- log 2 ]
dx
r o
dx
_ fo
'11/2
/1-cos
I l+cos t
•
t
sen t dt
lr
'Il /2
(1-cos t)dt = [ t-sen t]
'Il 12
~ - 1 J
0 2
o
2
[Eseguendo la sostituzione ~ = t, cioè x = t -1, dx = 2tdt,al
lora, per x=l si ha t = /2 e, per x 8, si ha t = 3. Pertanto
f 8 3
j ~+x dx = 2t + log t-l ]
[ t+l.
1 ✓-2
1 ✓-2 -1 ]
6-2 /z + log
2 + log h+l
261
(a) io
1
!4"=x"2 dx (b) J
o
3/2
✓3-x2 dx
1 TI/ 6
J /M2 dx= J 2 /1-sen
2
t · 2 cost dt =
o o
1
=2 [ t+sent cost ] TI/6 = 2 (TI + -
0 6 2
TI v'3
-+-
3 2
(e)
J1
4.~
lx. dx (d)
ro
e
✓i
dx
-1 -2 2
[ (a) 4e - 6e (b) TI/2 - l; (c) 4log 4 - 4; (d) 2e + 2]
( X - 7/x. + 12
dx
-o xix - 6:x:+9/x.
(a) Jo
4 ✓x
l+lx dx (b) f sen lx dx
o
16 r2
✓ lx - 1 dx 112
(c)
f
1
arctg ( d) J_ (ex-1)-
l
dx
(a)
f 11/2
/l+cos x dx (b)
f 11/2
✓ 1-cos x dx
o o
(c) fo
11/6
✓ l+sen x dx (d)
f lT/
2
COS
✓ l+sen 2 x
X
dx
o
f 11/2
✓~-l+_c_o_s-x-
dx= -
f
O / l+t
/1-t2 dt =
I l dt
/1-t
0 1 O
[ 2 / 1-t ] l = 2.
o
(b) 2(/2 - 1); (e) 2 - /z; (d) log (l+ /2)
dx 1 dx
l+x 2
f
1/a
l+x 2
[ Effettuare
r
o
dx
l+x 2
la sostituzione
f
·1
lj)(a)
t= lj)(x)]
l+x
dx
2
2TI
5.34 Calcolare l'integrale f isen ildx.
o
211 11 2TI
fo I sen x I dx fI
o
sen x I dx + fTI
Isen x I dx
11 11
= J
o
lsenxl dx + fo lsen x Idx =
TI
'Il'
=2J senxdx= [ -2cos x] 4,
0
o
264
·11 iz
cos x dx
-------~--'-'-----'-_;;.;;_- dx
(b)
Jo sen'tx-3sen x+Z
111 2
__ .::::c~o:..:s::.......cx::..::.._~d~x::..,__
(c) dx
Jo .sen 2
x+4
verificare che
11 /2
35
J (sen x) 8 dx 128
11
o
f(senxtdx= - (sen x)
n-1
cos x+(n-1) f (sen x) n-2 cos 2
x dx=
- (sen x)
n-1
cos x+(n-1) f (sen x) n-1 dx +
n-1
n
f Tr/2
o
(sen x)
0
-
2
dx
Pertanto
Tr/2
8
7 5
6
3
4
J (sen x)
2
dx
o
7 5 3 1
-
f TT /2
dx
35
'TI ]
8 6 4 2 128
o
5.38 Verificare che
fx
- Tr
sen x dx 2 11
r
-a
(x+a)/aLx 2 dx=
2
3
TTa
266
area di T f
a
b
f(x) dx
b
(risp. area di T = - J f(x) dx).
a
y y
r- ,,.,
1 ' / I
I \
/ I
I \
X X
figura 5.2
26ì
t ( xl
o a
~ b X
figura 5.3
figura 5.4
1
[ area ur 1 J
( l
(x x
o ;.-- . 7
2
) dx 1 l(3
j
-
0
1
2
1
3
1
6
1 -
T { (x,y) e [o,9]x [o,9] : -9 x 2 < y -< 3 lx
-
o X
figura 5.5
f(
9
area di T 3 ,/x - ~ X
2
) dx
o
269
e risult.i.:
1
area di T = J {3-2x-x 2
)dx=
.. [
3x-x 2
X 3 ]
- -
3
l 32
=-
3
-3 -3
O a 5a X
figura 5.6
Sa
[ area di T = J ; dx = [ log x JaSa =
log Sa - log a= log 5 ]
a
[ area di T, = f
-1
(x 4
-2x 3
+2 )dx =
4
- x2 + 2x
] 2
-1
=
16 51 ]
2 10
270
y
5
- 1 2 X
figura 5. 7
J -xa
1
[ area di T = dx=
a
[ area di T = f 1
e
f
ed allora:
area di T = [; ~ - ( - ; /97)] dx =
3
271
2 'J3 -2
3
~ dx
-3
[Y=sen t] JTl/2
1
12 cos 2
t dt = 12 - (t + sent cast) ] TI /2 =
[ 2 - TI/2
- TI /2
6 TI]
se xe[a 0 ,a 1
]
se xe(a 1
,a 2
]
f(x)
ove c 1 ,c 2 , ••• ,c 0
sono numeri reali positivi.
La funzione f(x) è una particolare funzione gen~
ralmente continua, cioè avente un numero finito di di-
scontinuità, detta funzione a scalino (o funzione semplice,
o funzione costante a tratti) (fig. 5. 8). Essa è integr~
bile su
y
C2
I I
I
e, - I
c. r-"7 I
I
I
I
I ~
I I
I I I I
I I I I
figura 5.8
272
[a,b], e risulta:
b
f
a
f(x) dx
_1
I
l
lim dx
t ➔ o ✓x
t
r-1
o
✓x
dx lim
t ➔O rt
✓x
1
dx.
Analogamente, la funzione
2 XE[l,+
f(x) = 1/x per 00 )
t _1_
lim
t ➔+ a, J1
X
2 dx.
f
1
+oo
_1_ dx
x2 lim
t➔+ <Xl r1
1
x2 dx.
t
lim_
➔ b
J f(x)dx (risp. lim
t ➔ a+
J f(x)dx)
t
a
(1)
f\ a
(x) dx=
t➔ b
li~ J tf (x)dx
a
(risp. = lim Jbf(x)dx)
t ➔a+
t
L'integrale al
primo membro della (1) si chiama inte-
grale improprio di f su [a, b J .
Si dimostra che se f.(x) è continua in [a, b) (risp
in (a,b])e se jf(x) I ha integrale improprio su [a,b]
allora anche f(x) ha integrale improprio su [a,b] e
risulta
b
I f.f(x)dx I < f
b
lf(x) jdx.
a a
ra
f(x)dx , f
e
b
f(x) dx
A
(2) I fCx) I <
lim
t ➔+ 00
f\
a
(x)dx
r
- CX)
f(x)dx f
e
+ CX)
f(x) dx
f
b
f(x) dx
a
è convergente.
b _l
r
·o
xP
dx
[ Se t E (O,b ] , allora
276
r
b
1 x1-p] 1
t
J' dx [ 1-p
t
1-p
r1llora l'inte
1
dx
xP
b 1 1
[ bl-p - tl -p J.
Jt #dx= l-p
f t dx
o
è divergente.
[ Per t E (O, b ] , si ha
1
- dx log b - log t.
X
·r 1
(x- 2) 2 dx
è divergente.
[ Per t E [ O, 2) si ha
,t r lt
jo (x-2) 2
1
dx=
l- l
x-2
t
l
t-2
l
2
da cui lim
t ➔ 2-
Jt--o
1
(x-2)2
- dx=+ oo]
5~ Verificare che
2 1
f. n::x
1
dx 2
[ Per t E [ 1,2) si ha
t l t
f
2
J1
/2-x dx =
1
(2-x) -l/ dx = [-2(2-x) 1 12 ] t =
1
1/2
2 (2-t) + 2
5 ':/4Verificare che
1
dx
/4,:-_X 2
[ Per t E [ O, 2) si ha
t
) ;;;:;;- 2 dx aresen
2
o
278
per cui
lim
t"72 - r o
/ 4-x
1
2
dx arcsen l
1T
2 ]
f
1 1
f 2._ dx
xz
= dx + X\dx •
-3 o
~ Verificare che
l
1
J-1
✓ 1-x? dx TI
[ Per t E(-1,0 ] si ha
o
1
e perciò
l /1-x2 dx
arcsen O - arcsen t - arcsent
279
r-1
/1-x2
1
dx - lim
t-+-1
arcsent arcsen(-1)=
11
2
Per t E [ O, 1) , si ha
I~
o
/i-x
dx= arcsen t - arcsen O arcsen t
e perciò
r
o
/i-x
1
2 dx= liro arcsen
t ➔l
t arcsen 1
11
2
Pertanto, si ha l'asserto]
r
o
3
/(x-1)
1
2
dx 9
[ Si ha
I
9
1 3 1
dx dx+
JO ""3✓-;::=cx=-=1
)=;.2 ;I (x~l) 2 dx
,3~ t .3~
J~t
o
1 dx
[3vx-1]
o
= 3 v t-1 + 3
si ha
1~~
1
dx t➔ 1
liro [3 Vt-1+ 3] - 3
Essendo, per t E( 1, 9 ]
280
f t
~ dx=
_3r-:-
[ 3 V x-1]
9
t
= 3·8
1/ 3 3
= 3 \lt-1
'
si ha
--------+{-9---_;/-n~
r
dx =
lim I 6 - 3(t-1) 1/3 l = 6.
t➔ 1
Pertanto si ha l'asserto]
che:
1
X o
x log 2 x
dx
log 2
J1/2x
~
1
dx è divergente.
log x
o
Verificare che
5. 5 7 J3 x(x+l)
✓~
dx 3 +
9
4
11
2
[ porre x = 3 sent]
5. 5 8
r2
7 sett cos h
3
-3 ✓-
5
✓s
2 2
[ Porre x = 2 cos h t]
f f?s-x
7
5.59 dx = 211
x-3
3
281
11/2
sen x
5.60
lo
cos 3 x·egx
t . dx 1
[ porre tg x = t ]
X 8
5.61 ~dx
'J',. .L 3
I l
5.62
lo
log x dx - 1
(a)
L (l+x 2
1
)/arctg x
dx (b) I
[ (a) Essendo lim h I I arctg x = 1, esiste k ) O tale che
x➔ 0
[ Per t E [ a,+ a, ) si ha
t
t /-p 1-p
L
[ x1-p - a
J:pdx= 1-p 1-p
a
t 1-p -
Èssenàa p > 1, si ha lim o, da cui 1 1 asserto ]
t➔ +CD
282
\ è divergente.
[ Per t E [
J
a
a,+
X~
CD)
dx
si ha
t
1-p
l_;_-
- a
p
1-p
(co
~ dx
a
è divergente.
[ Per t E [ a,+ CD) si ha
f; t
dx= log t - log a.
a
~ Verificare
+co
che, per ogni aER, si ha:
f
a
1+~ 2
dx
1T
2
- arctga.
[ Per t E [ a,+ co ) , si ha
283
r a
1
l+x 2 dx
[ arctg X]t
TI
a
arctg t - arctg a.
s){sVerificare che:
+a,
J l }X
-CX)
2 dx TI
t - ax 1 - a t
e dx= -1 J.
Jo a
Per t E (- a:>,-1), si ha
2 2
- ax 1 - ax
dx a xe dx
2a
284
2
Essendo lim e
-a t = o, si ha l'asserto ]
(a) j+rozx+l
x -x
3
3
dx
2 2
[ (a) log (3/ lz); (b) (1/3) log [ (e+l) /(e -e+l) ] ]
Verificare che
5.73 f +oo_x_l--=!=--g-x-
dx è divergente
2
+oo
1
5.74 f 2
x(lo! x) 2 dx log 2
1
2
Z(log2)
-/ l+x 2 2
5.76 e dx
e
+CD
(a) (b) f 1
X (
l
1 +x)
dx
+cc +cc
(c)
f 1
/x4+1
x3
dx
(d) f 3
✓x~+g dx
[ (a) Essendo, per x E [1,+cc ), 1/x 4 (l+x 4 ) .$_ 1/x" , l'integrale CO!!
verge; {b) diverge; (e) essendo /x 4+1 /x 3 ~ /;:'+ /x 3 = 1/x, l' i!!
tegrale d1verge; (d) diverge ]
J1
e dx
è convergente .
si ha
+co
(e) f 1
x-x dx (f) f +co
1
e -l/x dx
Verificare che:
-ax
5.80 e dx (a>O neN)
+co
5.81 f 1
}2sen X
1
dx 1
1T
5.83
5.84 2
x
F (x)
I X
o
f(t)dt
287
F(x) = lx lt dt.
o
[ Si può procedere con il calcolo esplicito dell'integrale, oppure,più
velocemente, si può affermare, in base al teorema fondamentale del
calcolo integrale, che F'(x) = ,; x per ogni x L O
y = ;-;:, G(y) = f y et
2
dt => F(x) = G(I-;:).
o
F 1 (x) = G'( ✓-
X
1
) --,-
1
- -:--,-
2 >'X - 2vX
SB1 X 1
(a) log t dt (b)
J
o
l-t2 dt
288
X
[ (a) X e (b) 1/cos x]
----
F(x) = iX
1
sen 2 t dt
----
f
X
2
[ Rappresentando F(x) = - sen t dt, per il teorema fondamentale
1
2
del calcolo integrale la derivata vale F'(x) = - sen x ]
F(x) = f 2x
X
0
cos
2
t dt + I
X
3x
o
cos
2
t dt =
2x
I
X
o
cos 2
t dt.
!
care che in [a,b] vale la formula di derivaziQ
I
l ne
ddx
g z(x)
g l (X)
f( t) d t=f' (g 2 (x)) g ~ (x) - f' (g 1 (x)) g ~ (x).
289
[ Dato che 0 .$_cos t 2 .$_ 1 per ogni t reale, risulta anche, per xz_O,
Perciò,
o~
la fwizione
ix
o
cos t2
integrale
dt ~
r o
1 dt
prQ
cede in modo analogo per x ➔ o- ]
cos t 2
dt.
Io cos
X
t 2 dt cos X
2
lim li111 1 ]
x➔ o X x➔ O 1
(a) lim
x ➔ O
x2
1
ro
(b) lim
x ➔ o xa
1
i o
X
sen 2
t dt
X J cos
X
t
2
dt
o
5.94 Calcolare il limite lim
x➔ O
1-cos x
x
X
focos t 2 dt f.o X
cos t 2 dt + X
.
cos X
2
lim lim
x➔ 0 1 - COS X x➔ O sen x
290
1 + lim
f. X
cos t 2
dt
1 + lim
COS X
2
2 ]
sen x COS X
X ➔O x-->0
F (x) = J X
cos t - 2 dt .
t 3 + 2
o
[La derivata vale F'(x) = (cos x - 2)/(x 3 +2). Essendo cos x-2 ~ 1-2=
=-1, la derivata è negativa nell'intervallo [ o,+ 00 ). Perciò F(x)è
una funzione strettamente decrescente per x ~ O ed asswne massimo in
[ O,+ 00 ) per x = o. Il massimo vale F(O) = O ]
2
F(x) sen t ) dt
t2
j sen x j < j xj per ogni x 1 O, risulta F'(x) > O per ogni x>O.
Perciò F(x) è strettamente crescente nell'intervallo (0,+ 00 );
F(x) sen ix )
(b) m = lim lim F' (x) = lim
( 1- -- x 2- = l;
X ➔ +cc X x ➔ +oo x ➔ +cc
x
0.s_G(x) .s_ lim G(x)
x ➔ +ro
5_ lim
x ➔ +co I2
1
t 2. dt
1
2
2 2
(c) La derivata prima vale F' (x)=l-sen x/x la derivata seconda
vale
-1 2 2 -2sen x
F"(X)= -x" (2 sen x cos x·x -2x sen x)= __ x_3__ (x cos x-sen x).
tg •=X
figura 5.9
292
Per O < x < 1T /2 risulta tg x > x; mentre per 1T/2 < x < 1T risulta
tg x < O < x. Perciò l'equazione tg x = x non ha soluzioni nell I
in-
tervallo (0,1T ). Dato che anche l'equazione sen x = O non ha soluziQ
ni nell'intervallo aperto (O, 11 ), la funzione integrale f(x)non ha
punti di flesso in (o, 1T).
(d) Si vede dal grafico in figura 5.9, che l'equazione tg x=x ha una
soluzione x 1 nell'intervallo (O ,2 11), una seconda soluzione x2 nel
----1, intervallo (211 , 311), e così via. Per ogni k E N, l'equazione tgx=
=x ha Jrl soluzioni nell'intervallo (O ,k 1T), come pure 1 ' equazione
sen x = O. In· definitiva, la funzione integrale F(x) ha 2k-2 flessi
nell'intervallo (O,k 11) J
fI
b
a
f(x) g (x) I dx< (f a
jf(x) IP dx) l/p
b 1/q
•f
(
a
Ig (x) Iq dx )
evidentemente, si ha
b
I bi F(x) I p dx fI G(x) Iq dx 1.
a a
293
f a
b
lr(xìG(xì ùx i
1
-
p
+
1
-
q
ossia
b
J I f(x)g(x) Idx
~ Jrb
a
a
I f(x) I 1"dx r /p (
Jrb I g(x) I ~d~ r/g
a
i 1
da cui l'asserto]
(_1_
\ b-a
ra
If(x) IPdx r/p
Verificare che ~(p) è crescente per pe[l,+ 00 ).
fI b
f(x) Ip dx= f b
(1f(x) jq
)p/q
1 dx.
a a
Jb j f(x)
a
Ip dx _$_ ( fI
a
b f(x) Iq dx)~
E
fI
1-
I qdx) ~
q
= ( b f(x) (b-a)
a
p➔
lim
+co
(J b
jf(x)jpdx)
1/p
max lfCxJ I
a
-1
[ Sia M = max If(x) I > O; allora, per ogni k >M esiste un inte~
a_$.x_$.b
vallo [ ak,bk] C [a,b] con~ 1 bk, tale che
1
I f(xJ I > M- -
k
I f(x) I _$_M
segue
295
b 1/p
f(
1 b )1/p
(
a
M- -k )p X
[ak,bk]
(x)dx ) .S.
(fa
jf(x)jpdx .s_
1/p
.s_ M(b-a)
f (x) <
1
X
r o
f(t)dt V X > o'
g(x) r o
f(t)dt
r
[ Si ha, come indicato nel paragrafo precedente:
2
g' (x) = ( X f(x) - f(t)dt) /x
o
ed allora l'a~serto segue dal precedente esercizio]
296
f
b
Poniamo x =f(t) e x0 = f(s )ds. Allora si ha
a
e/>(f(t)) ~ e/> ( f a
b
f(s)ds )+ e/>
1
(
f a
b
f(s)clS) (f(t)- f a
b
f(s )ds)
+ cp•(ff(s)ds)·
a
f a
b(f(t)- fbf(s)ds)
a
dt
(b-a) e/> ( f a
b
f(s)ds) +
X -+J-CD
io
b
y g(y)dy
1o
a
t(x)dx
o a X
figura 5.10
Se a 0
è una successione di numeri reali, con il
simbolo
( 1)
L
n=l
si indica, con abuso di notar.ione, sia la serie di
termine generale an che la sua somma (ammesso che
quest'ultima esista).
Si vede subito che, data una serie convergente,
si può modificare un numero_ finito di suoi termini
senza che essa cessi di essere convergente.
In particolare, se la serie di termine generale
an converge, anche la serie
(3)
r k = s - sk
ove sk è la ridotta k-sima della serie (1) ed s la
sua somma. Pertanto il resto parziale k-simo coinci-
de con l'errore che si commette sostituendo alla som
ma s la ridotta k-sima.
Ricordiamo, infine, eh.e. una ser :i~. si .d-iG0- ~~
r~~~~~..Y~!?-.!~ .2--rli vergente.
Di facile verifica sono le seguenti proprietà:
CD
"'
(a) Se L an e ::E bn sono due serie convergenti e
n=l n=l
CD CD
L ca = e L a . b Il
n n'
n=l n=l
CO
n k-1 n-1
[Sex "f 1, la ridotta n-si.maè L x = l+x+... +x =(l-xn)/(1-x) ed
k=l
essa converge se e solo se converge la successione xn, cioè, se e solo
n
se Ix I < 1. Poi se x = 1, la ridotta n-sima è L 1 = n e diverge
k=l
positivamente per n ➔ + 00 ]
31
0.313131. ...
99
[ S1 ha
31 31 31
0.313131 ... =0.11+0.003lf0.000031+ ... = w2 f
104
+ la5 + ....
trova
2
31/10 31 31
S a
2 2
1-(1/10 ) 10 - 1 99
A D B
figura 6.1
A= 'fr[(l/3) 2 +{1!9) 2
+(Ì/27) 2+ ... ]=TI[ l/9+1/81+1/729+ ...
302
1/9
S e 1/8
1-1/9
1 1 1
l+-+-+ +-
2 ) n
Is m-s n
ed, in particolare, per n ..:_ \!, sarebbe
1 1 1 1
s2n - sn = n+l + n+2 + 2n 2
il che è assurdo]
te ]
L (-l)n =-l+l-1+1-1+.
n=l
';X
che
a,
z:::
n=O 2
~ ~i\~Ì, c,K§, ) /L- 'f-
V~
~
CO
L
n=O
3
n
-+é)D èfi ni
a) 2; (b) l; (c) + 00 ; (d) 5 ]
X
n
t:l
+
L
a,
xn = xk + xk+l+
[ Basta osservare che
n=k
rA
a,
1
Verificare che la serie n(n+l) è convergen-
te ed ha per somma 1.
[ Essendo --
1
n(n+l)
1
n
1
n+l
, si ha: t
304
n~( ~ - n~i)
1
n(n+l) =
1
( - O+
G-~) + ... + (~ __
k k+l
l_) _l_,=l-
k+l
e perciò:
__ CO_
k
n=l n(n+l)
= lim
k-++co n=l
~ ' _: - _.:_)' = lim
( 11 n+l n+ +oo
(1-- 1
n+l
.) =l
L a n converge.
n=l
k
[ Si ha L (an-an+l) =a 1 - ~+l' da cui segue subito l'asserto]
n=l
6 .KVerificare
vergente
che
ed ha per
1 a serie.
somma 1/2.
n=l
~
L..
(2n-1)
1
(2n+l)
e- con-
[ Si ha
1
(2n-1)(2n+l) = i( 2
1
n_ -
1
~
2 1
) ed allora, posto an
= 1/2 ]
CO
n+l
Verificare che la serie ~ log è divergen-
n=l n
te, dopo aver calcolato la somma sk dei primi k
termini. - ·,r
305
2 3 1 1
n(n+Z) 2 k+l k+Z
[ 3/4 ]
periormente.
Altrimenti essa diverge positivamente.
Per le serie a termini non negativi vale il ~-
?~~-di confronto :
a, a,
o ~ an ~ bn VnEN.
"Allora:
a, a,
'
si ha L
n=l
an ~ b.
n=l
CX)
a,
(ii) se L an +a,, si ha L bn = + CX)
n=l n=l
1 k
L
n! n=-1
Poichè all'ultimo membro figura la ridotta k-si.ma della serie geom~
307
.I sk.$_ n=l
1
z 2" 1-1/2
1
= 2
(~ z
n=l
CO
n
n+l
èfo' z CO
n=l
n/n
~z n=l
CO
n
n 3 +l c'i CO
z
n=l
n
n 2 +1
1 1
1 + + (pER)
zP + nP +
[ Per p .$_ 1, si ha np .$_n per ogni nE N, n > 1, perciò risulta 1/n .$_
.$_ 1/nP. Poichè la serie di tennine generale 1/n (ci9è la serie armo-
nica) è divergente, tale risulta anche la serie data, grazie alla
(ii).
308
n-1 -p n-1 -p
(2 +l) +(2 +2) + •.. +
Vn È N
i lim np a
n ➔ +co n
Allora:
r :z a,
n=l
a n convergF.nt.e, se p > 1
1 :z
n=l
an divergente se p < 1
i=O => :z
n=l an
convergente, se p > 1
CD
~
Verificare che la serie z (log n)/n 2
è conver-
n=l
gente.
2 3/2
[ Posto an = (log n)/n e bn 1/n , si ha:
lim -~
log n
o I \ /è- ,\\ '·",
n ➔ +w ~ "- ìvo>O
1.
In -- ~~,J
,\!
lim = 1
n ➔ +co
---Sn-1 ,:,\ \V
E
n=l n 4 +n+l 3n 2 +2
Sn-1 5
lim n --- 2 =- , la serie diverge]
n➔+co 3n +l 3
1 im
n ➔ +a::i
n
3 1
(-n - sen .: ) = lim n
n w+a:i
3
( ~
6n
+ o (-\ ) )
IJ.
= .:
6
e
1/n =l+ -1 + - 1 + o ( - 1 ) -1/n =1- -1 + - 1 + o ( - 1 )
; e
n 2n 2 n2 n 2n 2 n2
1/n -1/n 2
Solllll1al1do
membro a membro, si ha e +e =2+1/n 2 + o·(l/n ) .Risu,!,
ta quindi:
1/n -1/n
lim n2 (e + e -2) 1.
n➔ +a:>
[(a) Come indicato nell'esercizio 11.48 (a) della parte prima, risul-
ta
1
3n 2
In base al criterio degli infinitesimi per p=2, la serie è convergen
te. (b) Utilizzando lo stesso metodo di (a) ed il criterio degli in-
finitesimi per p=l, si vede che la serie diverge]
CO
L
n=l
sen 2
¾)
[ Ricordando che (si veda la fornrula 11. 30 (a) della parte prima)
sen 2 x = x 2 - x 4 /3 + o(x 5 ) e ponendo x = 1/n, si ha l-n 2 sen 2 .!
n
= 1- (-1--_1_ ( n\))
n2
n 2
3n 4
+o
= 3~ 2 + ° C\).
---------,ll,flfl,-.9èaa&<sse-;a.Hl
.......
ih:l.r-in d.0.gl~
rie converge]
lim n/an = i.
n ➔ + CO
Allora:
o,
a,
lim
n ➔ +co
Allora:
C0
sono convergenti.
[ (a) Si ha lim
n➔ +a>
V 1/nn = lim
n➔ +a>
1/n = Oe quindi, per il crite -
n+l n n
(n+l) ! / (n+l) (n+l)!n
lim lim lim (~)
n ➔ +co
n ➔ +cc n ➔+ °' n+l
n
in quanto (n+l)!/n! n+l. Essendo lim (~)
n➔ + °' n+l
n
lim 1/ [ (n+l)/n] n lim 1/ (1+1/n) 1/e < 1, allora è ,Q,=
n ➔ +w n➔ + CO
~ ~
a,
Z Zn/n!B~rJ.J
n~l n/Zn n=l
sono convergenti.
· 1/n 1/n
[ (a) Si ha lim (n/2n) lim n /2 = 1/2 (ved.il parag;-afo 7D
n ➔ +co n➔ +ço
della parte prima) e quindi, per il criterio della radice, la serie
converge.
n+l
(b) Si ha lim 2 /(n+l)! lim 2/(n+l) = O (in quanto (n+l)!
n➔+a> 2n/n! n ➔ +CD
~l1 nn/(Zn·n!)
sono divergenti
[ (a) Si ha
n+l n+l n+l n
(n+l) /2 ·(n+l)! (n+l) 2 n!
!l = lim lim
n ➔ + CO nn/2n n! n➔ +o:>
nn zn+!(n+l) !
n
1 n+l
= - lim ( -n ) e/2. Essendo !l= e/2 > 1, per il crite -
2 ·n➔+a,
n
2 lim
n➔ + oo
(1/ rn ) s 2 e perciò la serie diverge, a norma del
315
~
(n+l)n
(~ n~l
!!..:.
n!
90 "" " L
3n-1
n•l
n2 an+l (n+l) 2 n!
[ {a) Posto an si ha lim ; lim
n! n➔ + CD an n ➔ +oo {n+l)! n2
n+l
lim - e O. Perciò, per il criterio del rapporto, la serie è
n➔+ CD n2
n+l 1
convergente. {b) Si ha li.m e perciò, per il criterio
n➔+"' 3n-l 3
della radice, la serie è convergente]
(1)
con an > O per ogni neN, si chiama serie alternata, o se-
1 + .. +(-1) n-1 1
1- 1 + 1 - +
2 3 4 n
(2)
la serie alternata
1 1 + +
+ - -
5 7
verificare che essa converge e determinare la
sua somma s con un errore minore di 1/10/
[ Posto an = l/(2n-l), la successione an verifica le ipotesi del crit~
rio precedente, per cui la serie converge. In questo caso la (2) di-
viene j s-sn j .$_an+l = l/(2n+l); perciò, per calcolare s con un
errore inferiore a 1/10, basterà determinare n in modo che risulti
l/(2n+l) < 1/10 e cioè n > 9/2. Scegliamo dunque n=S, per cui la (2)
impHca
1 1 1 1
Essendo 1 - + - + = 0.835 .... , un valore approssimato della
3 5 7 9
somma sa meno di 1/10 è 0.8}
317
~
,-;;verificare che la serie armonica alternata
1 1 1 1
1--+---+ ... +
2 3 4 + ...
n
è convergente. Quanti termini della serie si d~
vono sommare in modo che il risultato differì -
scadi 1/100 dalla somma~ della serie?
[ La serie annonica alternata verifica le ipotesi del criterio prece -
dente, quindi è convergente. Per detenninare n tale che j s-sn j S
S 1/100 basta che sia an+l S 1/100. Essendo an+l = 1/(n+l), imponia-
mo la condizione 1/(n+l) i 1/100 cioè n L 99 ].
la serie è convergente]
2n+l
1
~ (-1)•-,,-✓
n=l
..,,J
i n~l
(-l)n-1
...
log(n+l)
1
a,O
(~n:i
e~
(-l)n-1 n
n 2+1
~~
a,
1
~
L (-l)n-1 ( _ 1) n-1 , 1
n=l n2 ✓ii
n=l
[ (a) converge; (b) non regolare; (e) converge; (d) converge; (e)con-
verge; (f) converge]
L ai(n)
n=l
CXI
o,
Ricordando c...li-esen(k+l)= 2
,,__
zr-, (
k+l' _ ( k+l \
2 /'
k+l
k+l sen-
:E
n=l
sen n
1
sen -
2
(seni + 2 sen
1
2
cos
k+l
2 )
2
p-q p+q
sen p - sen q = 2 sen cos
2 2
k+2 k 1 k+l
sen sen -+ 2 sen . cos
2 2 2 2
k+l
k+l sen-
2 k+2
:E sen n · sen
n=l 2
sen -2
La serie data risulta indeterminata, in quanto la successione del-
le sonnne parziali non ha limite, come segue da quanto provato nel par~
grafo 12.D della parte prima]
CX)
n+l 1 1
- - log - < - --- <
n n n n+l n(n+l)
k 1
k ( -1 - log
:E -n+l) :E log (k+l}
n=l n n n=l n
k 1 ~
L - = Y k + log (k+l) ·= y k + log -k + log k =
n=l n
k+l
[ (y k-y)+ log k ] + y + log k = pk + y + log k
322
(con pk ➔ O).
P 2k + Y + log 2k - ( p k+ y+ log k)
p 2k - pk + log 2
1 1 1 1 1
l - 2 + 3 - 4 + 5 - 6 +... = log 2 .
1 1 1 1 1
-+---+---+ ... log 2
2 4 6 8 10 12 2
1 1 1 1 1
o+ - + o - - +o+ - + o - ~+o+-+ log 2 •
2 4 6 8 10 2
11111111 3
l+---+-+---+-+---+
325749116
=
2 log 2.
è convergente
Notiamo che il numero 1 può essere sostituito,nel
precedente criterio, da un qualsiasi intero positivo.
Inoltre, sussistono le disuguaglianze
k+l k J f(x)dx
k
(2)
J
1
f(x)dx ~ n~l f(n) ~ f(l) +
1
(3)
+oo
J f ( x) dx < n~l f ( n) .s, f ( 1) + L +cxi
f ( x) dx .
le improprio
r+
J_
1
a:,
dx= lim
t➔ + a,
f1
t
x-p dx esiste ed è finito.
+ a, l t
D log x dx
f2
X log X
dx
J2
log x
la serie diverge]
1
6. 52 Stabilire il carattere della serie L
n=2
f [
+a:>
[ Essendo 1/ (x log 2
x) J dx 1/ log 2 , ( si veda 1' esercizio
2
5.74), la serie converge]
CD
1
a:,
degli
-n 2
i~
1 1 1
log(k+l) < 1+ + +. + k < l+log k.
2 3
1
(1/x)dx=log n, l'asse.i::
E
n=l
(T - arctg n)
11 1
O< - - arctg x < -
2 X
l:
n=l
Jt
0
G-arctg x) dx=t (i - arctg t) + i log (l+t 2 )
326
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