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RADIAZIONE DEL CORPO NERO

Sulla base di considerazioni fondate sulla teoria di Planck, è


possibile valutare la massima energia termica emessa per
irraggiamento da un corpo ad ogni temperatura (del corpo) e
lunghezza d’onda.
Il corpo nero è il corpo ideale che emette la massima
energia termica ad ogni temperatura e lunghezza d’onda e
costituisce un riferimento standard per la valutazione della
radiazione termica. Inoltre:

• La radiazione emessa da un corpo nero è indipendente


dalla direzione (l’emissione è di tipo diffuso), ma dipende
dalla temperatura e dalla lunghezza d’onda;

• Tutta la radiazione incidente sulla superficie di un corpo


nero, viene interamente assorbita da esso (assorbitore
ideale) ( =1 e = =0).
Alcune superfici reali, in certi intervalli di lunghezza d ’ onda, hanno
comportamento che si avvicina a quello del corpo nero.
Nella fig. 5a è riportata la realizzazione di un corpo nero, tramite una
cavità di materiale opaco, la cui superficie interna è mantenuta a
temperatura costante. La radiazione entrante attraverso un piccolo foro,
dopo riflessioni multiple (accompagnate ogni volta da un assorbimento),
viene assorbita quasi completamente. La cavità si comporta dunque come
un assorbitore integrale.

Fig. 5 - a) principio della cavità; b) realizzazione di un corpo nero.


Se si inserisce all’interno di una cavità un piccolo corpo nero ideale, di
dimensioni tali che la sua presenza non perturba l’energia esistente
nella cavità ed alla stessa temperatura delle pareti della cavità, esso
assorbirà ed emetterà energia raggiante.
Essendo in condizioni di equilibrio termico (energia emessa pari a
quella incidente per non avere variazione di temperatura) si ha:

En G (14)

Questo indica che l’ irraggiamento G esistente all’interno di una


cavità isoterma è pari al potere emissivo del corpo nero alla
stessa temperatura.
Se si pratica un foro alla cavità, da questo foro fuoriesce una radiazione
con le caratteristiche di un corpo nero.
La radiazione proveniente dal foro della cavità dipende soltanto dalla
temperatura superficiale della cavità ed è indipendente dalla direzione;
la superficie del foro si comporta quindi come un corpo nero.
LEGGE DI EMISSIONE DEL CORPO NERO - LEGGE DI PLANCK

Stefan ha misurato sperimentalmente l ’ energia emessa da corpi neri


realizzati mediante cavità portate a temperature diverse, analizzando
l’energia proveniente da un piccolo forellino praticato nelle cavità.
Tale analisi ha dimostrato che la suddetta energia non dipende dalla
natura del corpo ma dipende soltanto dalla sua temperatura.
Secondo Planck, il potere emissivo monocromatico di un corpo nero
alla temperatura T, in un mezzo di indice di rifrazione unitario, assume la
forma:
C1
En, C2 W / m2 m (15)
5
e T
1

Dove: C1 3,74 108 W m4 / m2 e C2 1,439 104 K m


Nella fig. 6 è riportato l ’ andamento del potere emissivo
monocromatico del corpo nero per diverse temperature.

Come si può notare dal grafico, la radiazione emessa varia


con continuità con la lunghezza d ’ onda, e per ogni
l’emissione aumenta all’aumentare della temperatura.

Per temperature elevate l’emissione più intensa avviene nel


campo delle lunghezze d’onda più piccole, per cui lo spettro
del sole (che può essere considerato un corpo nero alla
temperatura di 5800 K) interessa il campo del visibile con
circa il 50% dell’energia totale.

Le radiazioni emesse da corpi a temperature inferiori a


700 - 800 K sono praticamente invisibili in quanto l’energia
della radiazione corrispondente al campo del visibile è molto
piccola.
Fig. 6 - Andamento del potere emissivo monocromatico del corpo nero per diverse temperature a
LEGGE DELLO SPOSTAMENTO DI WIEN

Nella fig. 6, riportante la distribuzione spettrale dell’energia (Legge


di Planck), ad ogni curva corrispondente ad una temperatura, esiste
un massimo associato ad un valore di lunghezza d’onda , variabile
con T.
La lunghezza d ’ onda che rende massimo il potere emissivo
monocromatico ( max) soddisfa l’equazione:

2897,6 (16)
max T 2897,6 ( m K ) max
T

Questa legge è nota come legge dello spostamento di Wien e


rappresenta il luogo dei massimi delle curve in figura 6.
Il Potere Emissivo Monocromatico Massimo di un corpo nero per
una temperatura T si ottiene inserendo nell’Eq. (15) le costanti C1 e
C2 e l’espressione di max fornita dall’Eq. (16) ed è pari a:

11 5 W
E n, max 1,29 10 T
m2 m

Dalla conoscenza del potere emissivo monocromatico, dato dalla


legge di Planck (Eq. 15), si può ricavare l ’ espressione del
potere emissivo totale del corpo nero En mediante
integrazione su tutto il campo delle lunghezze d’onda:

C1
En En d En d
C2
0 0 5
e T 1
Dall’integrazione si ricava:

4
En T T (LEGGE DI STEFAN - BOLTZMANN) (17)

4
C1 8 W
dove: 5,67 10
C2 15 m2 K 4

La legge di Stefan-Boltzmann permette di valutare la radiazione


emessa in tutte le direzioni e su tutte le lunghezze d ’ onda
conoscendo soltanto la temperatura del corpo nero.
Essendo questa emissione diffusa, l ’ intensità totale di
radiazione associata al corpo nero è:
En
In
EMISSIONE DELLE SUPERFICI REALI

L’energia emessa dai corpi reali risulta sempre inferiore a quella del
corpo nero e può essere valutata mediante l ’ introduzione di una
proprietà radiativa nota come emissività monocromatica o
coefficiente di emissione monocromatico .
Essa è definita come rapporto tra la radiazione monocromatica
emessa da una superficie reale e quella emessa dal corpo nero alla
stessa temperatura e lunghezza d’onda.

E (T ) (18)
(T )
E n (T )
L’emissività di una superficie reale dipende sia dalla lunghezza d’onda e
dalla direzione in quanto l’emissione di una superficie reale non è diffusa.
Il potere emissivo totale di una superficie reale, ad una temperatura T,
è: 4
E (T ) ( T ) E n (T ) T

Dove (T) è l’emissività totale emisferica.


L’APPROSSIMAZIONE DEL CORPO GRIGIO

L’emissività dei corpi reali dipende dalla lunghezza d’onda e presenta


variazioni pronunciate con andamenti caratteristici per ogni materiale e
stato superficiale.
Sostituendo all’andamento reale un valore medio costante indipendente
dalla lunghezza d ’ onda si introduce l ’ approssimazione del corpo
grigio. (T)
Il coefficiente di emissione monocromatico emisferico del corpo
grigio è indipendente dalla lunghezza d’onda:
T T cos t

Nessuna superficie reale ha comportamento diffuso come il corpo nero,


tuttavia anche in questo caso l ’ approssimazione del corpo grigio
introduce un comportamento diffuso con valore costante dell’emissività
indipendente dalla direzione (fig. 7).
Fig. 7 - Potere emissivo monocromatico del corpo nero, di una superficie reale e del
corpo grigio alla stessa temperatura
Nella figura 8 è riportata l ’ emissività spettrale (in funzione della
lunghezza d’onda) per due superfici reali (alluminio ossidato ed acciaio),
per il corpo nero e per il corpo grigio. Si può notare come per il corpo
nero e quello grigio l’emissività spettrale è costante.

Fig. 8 - Emissività spettrale per due superfici reali (alluminio ossidato ed acciaio),
per il corpo nero e per il corpo grigio
L ’ emissività ha caratteristiche direzionali, anch ’ esse dipendenti dal
materiale e dallo stato superficiale. Nella figura 9 sono riportati gli
andamenti tipici dell’emissività totale direzionale per materiali metallici
(conduttori) e isolanti: sono riportate inoltre l’emissività direzionale totale
(indipendente dalla direzione) del corpo nero e del corpo grigio.

Fig. 9 - Andamenti tipici dell’emissività totale direzionale per materiali metallici


(conduttori) e isolanti.
L’emissività delle superfici metalliche presenta valori bassi per piccoli
angoli rispetto alla normale alla superficie ed aumenta per angoli
maggiori diventando zero per =90 °.

I materiali isolanti presentano andamento opposto: valori elevati per


angoli vicino alla normale e valori tendenti a zero per =90 °.

Nei calcoli dello scambio termico per irraggiamento è usualmente


utilizzata l’approssimazione del corpo grigio secondo cui l’emissività
delle superfici reali viene considerata indipendente dalla lunghezza
d’onda e dalla direzione.
Emissività totale normale ( n) ed emisferica ( e) di alcuni materiali metallici e dei loro ossidi

Temperatura (K)
Materiale 300 400 600 800 1000 1200

Alluminio lucidato ( e ) 0,04 0,05 0,06


Alluminio anodizzato ( e ) 0,82 0,76
Cromo lucidato ( n ) 0,10 0,12 0,14
Rame lucidato ( e ) 0,03 0,03 0,04 0,04 0,04
Rame ossidato ( e ) 0,50 0,58 0,80
Acciaio lucidato ( n) 0,07 0,08 0,11 0,14
Oro pulito ( e) 0,03 0,03 0,04 0,05 0,06
Nichel pulito ( n) 0,09 0,11 0,11
Nichel ossidato ( n) 0,23 0,27 0,28 0,30
Platino pulito ( e ) 0,10 0,13 0,15
Argento pulito ( e ) 0,02 0,02 0,03 0,05 0,08
Emissività totale normale ( n) ed emisferica ( e ) di alcuni materiali non metallici

Materiale T emperatura (K) Emissività

Vetro ( n) 300 0,90÷0,95


Calcestruzzo ( e ) 300 0,88÷0,94
Ghiaccio ( n) 273 0,95÷0,99
Pitture nere ( e ) 300 0,98
Pitture bianche acriliche ( e ) 300 0,90
Pitture bianche ossido di Zn ( e ) 300 0,92
Mattoni refrattari con Alurnina ( n) 800 0,40
Mattoni refrattari con Kaolino ( n) 800 0,70
Mattoni per edilizia ( e ) 300 0,93÷0,96
Intonaco ( e ) 300 0,90÷0,92
Sabbia ( e) 300 0,90
Neve ( e) 273 0,82÷0,90
Acqua ( n) 273÷ 373 0,92
Legno quercia ( n) 300 0,90
Gomma ( e ) 293 0,92
Terreno ( e) 300 0,93÷0,96

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