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IL PENDOLO FISICO

Pendolo fisico (o composto): qualsiasi corpo rigido che, sotto


l’azione della gravità, può oscillare liberamente attorno ad un asse
orizzontale passante per un punto diverso dal suo centro di massa.

Z asse orizzontale privo d’attrito (asse di rotazione); O punto del


corpo (perno) appartenente all’asse di rotazione; C centro di
massa del corpo.

Se z è la componente lungo l’asse Z del momento della forza


peso del corpo calcolato rispetto al punto O, allora:

d
I z
dt

d2
I m g b sin
dt 2
1 sin

Equazione differenziale del pendolo fisico nel limite delle piccole


oscillazioni:

d2 mgb
0
dt 2 I

I mK2

d2 gb
0
dt 2 K2

ossia:

d2 2
0 (6)
dt 2

con:

2 gb
K2

Soluzione dell’equazione differenziale (6):

0 cos ( t 0 )
Periodo d’oscillazione del pendolo fisico nel limite delle piccole
oscillazioni:

2 K2
P 2 (7 )
gb

Il periodo d’oscillazione è indipendente dalla massa del corpo e


dalla forma geometrica fino a che il rapporto K2/b resta invariato.

Confrontando la (7) con l’omologa grandezza relativa al pendolo


semplice:

2 l
P 2
g

è possibile definire la cosiddetta lunghezza ridotta del pendolo


fisico:
K2
lR
b

Un pendolo semplice di lunghezza lR ha lo stesso periodo del


pendolo fisico in esame.

Tutta la massa del pendolo fisico può essere pensata concentrata in


un punto Q la cui distanza dal perno è pari a lR. Tale punto è
chiamato centro d’oscillazione del pendolo fisico.
L’OSCILLATORE ARMONICO SMORZATO

Esempio di oscillatore smorzato: ad un corpo oscillante di massa


m è attaccata una pala di massa trascurabile immersa in un fluido;
il piano d’appoggio è liscio.

Analisi delle forze

Forza elastica (di richiamo):



Fe k x xˆ

Forza d’attrito:
  dx
Fa bv b x̂
dt

dove il parametro positivo b dipende dalle proprietà del fluido e


dalla forma e dalle dimensioni della pala e del recipiente.
Equazione del moto

   
dv
F Fe Fa m
dt

dx d 2x
k x xˆ b xˆ m 2 xˆ
dt dt

Equazione differenziale dell’oscillatore smorzato:

d 2x dx
m 2 b kx 0 (8)
dt dt

Soluzione dell’equazione differenziale (8):


bt 2m t
x Ae cos ( t 0) Ae cos ( t 0 )

valida per b 2 km .

Nella precedente:

2
k b 2m
m 2m b

Il parametro è detto costante temporale di smorzamento delle


oscillazioni.
(a) Oscillazioni non smorzate nel caso in cui la fase iniziale è nulla. (b) Oscillazioni
poco smorzate con frequenza prossima a quella delle oscillazioni mostrate in (a).

Oscillazioni con smorzamento non trascurabile


Osservazioni

La frequenza d’oscillazione è minore di quella propria del


sistema : l’attrito rallenta il moto oscillatorio.

L’ampiezza del moto decresce esponenzialmente nel tempo: è il


tempo necessario affinché l’ampiezza si riduca di un fattore 1/e.
Se b = 0 (smorzamento nullo), e l’ampiezza rimane
costante.

Nel caso di massimo smorzamento (b = 2 k m ), allora = 0 e x


tende esponenzialmente a zero senza oscillare (smorzamento
critico).
L’OSCILLATORE ARMONICO FORZATO

Esempio di oscillatore forzato: ad un corpo oscillante di massa m


è attaccata una pala di massa trascurabile che è immersa in un
fluido ed è soggetta ad una forza impressa da un motore elettrico;
il piano d’appoggio è liscio.

Analisi delle forze

Forza elastica (di richiamo):



Fe k x xˆ

Forza d’attrito:
  dx
Fa bv b x̂
dt

Forza esterna oscillante:



Fext F0 cos ( t ) xˆ
Equazione del moto

    
dv
F Fe Fa Fext m
dt

dx d 2x
k x xˆ b xˆ F0 cos ( t ) xˆ m 2 xˆ
dt dt

Equazione differenziale dell’oscillatore forzato:

d 2x dx
m 2 b kx F0 cos ( t) 0 (9)
dt dt
Soluzione stazionaria dell’equazione differenziale (9):

F0
x sin ( t 0 )
B

dove:

B m2 ( 2 2 2
) (b )2

b
0 arccos ( )
B

Osservazioni

La frequenza d’oscillazione è quella della forza applicata e non


quella propria del sistema .

Nonostante la forza d’attrito, l’ampiezza del moto è costante, cioè


il moto non è smorzato.

Se b = 0, quando , allora x .

Se b 0 (oscillatore smorzato), l’ampiezza d’oscillazione è


massima per valori di prossimi a ma diversi da . Questa
condizione è chiamata risonanza d’ampiezza e la corrispondente
è chiamata frequenza di risonanza.

All’aumentare dello smorzamento, l’ampiezza di risonanza è


sempre più piccola e cade a frequenze che si discostano
sempre più da .
Se la forza ha la “giusta” frequenza, anche una successione di
piccoli impulsi può produrre oscillazioni di grande ampiezza.

Tutti i sistemi meccanici (palazzi, ponti, aerei, ecc.) hanno proprie


frequenze d’oscillazione; se sottoposti a perturbazioni risonanti,
gli effetti possono essere disastrosi!

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