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Università di Camerino - Corso di laurea in Fisica

Corso di Tecniche di misura e trattamento dati - Modulo di


Termologia AA 2020-2021

1) Misura sperimentale dell’equivalente in acqua del calorimetro:

1. si prepari il calorimetro delle mescolanze con M1 (circa 200 g) di acqua ad una temperatura

T1 (per esempio, T1 ≈ 50 C).
2. in un secondo contenitore, si disponga una seconda massa di acqua M2 (M2≈ M1) a
tempe- ratura differente, es. temperatura ambiente (misurare le masse utilizzando la
bilancia).

3. si versi rapidamente la massa d’acqua M2 nel calorimetro (attenzione ad evitare perdite)

4. si segua l’andamento della temperatura nel tempo fino ad identificare la temperatura di



equilibrio T (alle misure di temperatura associare i rispettivi errori)

5. si calcoli la massa equivalente dal bilancio energetico, ovvero:

M2 (T ∗ − T2 ) − M1 (T1 − T ∗)
M∗ = T1 − T ∗

6. si calcoli l’incertezza ∆M , mediante la propagazione degli errori e trascurando (in prima
approssimazione) gli errori sulle masse M1 ed M2:

∆M ∗ ∆|T1 − T ∗ | M2 ∆|T ∗ − T2 | + M1 ∆|T1 − T ∗ |


= +
M∗ |T1 − T ∗ | | M2 (T ∗ − T2 ) − M1 (T1 − T ∗ )|

7. si ragioni sulla scelta di M1, M2, T1 e T2

8. si ripeta l’esperimento 3-4 volte, utilizzando in almeno un caso diversi valori di T1 e T2 e si


discuta la media pesata (e relativo errore).

. (facoltativo) verificare, in almeno un caso, l’andamento delle temperature in funzione del


∗ ∗
tempo (T1 e T ), misurando T1 prima del mescolamento, e T dopo il mescolamento ogni 30
secondi, e ricavandone i valori al tempo t0 mediante estrapolazione (se variazione entro la
risoluzione del termometro)

Per questa e successive esperienze, considerare:


- precisione bilancia digitale: 0.1 g

- precisione sensore di temperatura digitale: 0.25 C con risoluzione impostata a 10 bit (valore di
default nello sketch Arduino fornito)
-
2) Misura sperimentale del calore specifico di un materiale (acciaio):

1. si misuri la massa del cilindretto fornito Mx



2. si immerga il cilindretto in un bagno d’acqua a temperatura ≈ 50-60 C

3. si prepari il calorimetro con circa 300-350 g d’acqua (M1) a temperatura ambiente.



4. si assuma come massa equivalente M , determinata nell’esperienza precedente (con relativa
incertezza)

5. verificare la termalizzazione del cilindretto con il bagno e se ne misuri la temperatura T2


subito prima dell’immersione nel calorimetro

6. si controlli la temperatura dell’acqua T1 nel calorimetro subito prima dell’immersione del


cilindretto

7. rapidamente, ma con estrema attenzione a non far cadere il cilindro nel thermos (pareti in
vetro), sospendere il cilindretto al gancio presente sul tappo e chiudere il calorimetro.

8. seguire l’andamento della temperatura nel tempo (agitare molto delicatamente, per non fa-

re cadere il cilindretto) fino ad identificare la temperatura di equilibrio T (alle misure di
temperatura associare i rispettivi errori)

. si calcoli il calore specifico dal bilancio energetico, ovvero:

(M1 + M∗)ca (T ∗ − T1 )
cx =
Mx (T2 − T ∗)

10. si calcoli l’incertezza ∆cx, mediante la propagazione degli errori:

∆c x ∆|T2 − T ∗ | ∆(M1 + M ∗ ) ∆|T ∗ − T1 | ∆ Mx


= + + +
cx |T2 − T M1 + M∗ ∗
T − T1 Mx

|

11. si ripeta l’esperimento 3-4 volte, e si discuta la media pesata (ed il relativo errore).

12. commentare il risultato rispetto al valore noto, 0.502 J/(g· K) a 25 C e pressione atmosferica.

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3) (facoltativa) Misura sperimentale del calore latente di fusione del ghiaccio:

1. si prepari il calorimetro con circa 300 g d’acqua (Ma) ad una temperatura Ta (ad esempio Ta ≈

30-40 C) (si annoti il peso iniziale del thermos riempito).

2. si assuma come massa equivalente M , determinata nell’esperienza 1 (con relativa incertez-
za) o si effettui una nuova misura.

3. verificare che la temperatura dell’acqua nel calorimetro si mantenga costante


(termalizzazio- ne avvenuta ed assenza di perdite di calore significative dovute a scambi
con l’esterno).

4. si prepari del ghiaccio fondente, ovvero a Tg=0 C (eventualmente tritando dei cubetti)

5. si controlli la temperatura dell’acqua Ta nel calorimetro subito prima dell’inserimento del


ghiaccio.

6. si inserisca un quantitativo di circa 50 g di ghiaccio nel calorimetro e si segua l’andamento



della temperatura fino al raggiungimento della temperatura di equilibrio T (agitare per fa-
vorire il mescolamento e verificare eventuali derive della temperatura di equilibrio rispetto
ad un minimo dovute a scambi con l’esterno).

7. si controlli la massa del ghiaccio effettivamente inserito nel calorimetro Mg per sottrazione
tra peso iniziale e finale del thermos

8. si calcoli il calore latente di fusione dal bilancio termico, ovvero:

(Ma + M∗)ca (Ta − T ∗) − Mgca (T ∗ − Tg )


λF =
Mg
" #
λ =c (Ma + M∗)(Ta − T ∗) ∗
F a
− (T − T g )
Mg
. si calcoli l’incertezza λF , mediante la propagazione degli errori:

∆λ = c (Ta − T ∗) (Ma + M∗)(Ta − T ∗)


+ ∆M∗) + ∆M +
F a
Mg
a M 2
g
g
(Ma + M ∗ )
+ a + g (Ma + M∗ + Mg )
M + M ∆T
10. si ripeta l’esperimentog 3-4 volte, e si discuta la media
g
pesata (ed il relativo errore).

11. commentare il risultato rispetto al valore noto, λF =333.5 kJ/Kg e spiegare possibili motivi
per eventuali differenze.

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