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OTTICA

COS’È

L’ottica è quella branca della fisica che si occupa della propagazione della luce nel vuoto o attraverso un
mezzo differente. Si divide in:
• Ottica geometrica che tratta la propagazione della luce lungo una linea retta in un mezzo omogeneo
(acqua, aria, spazio);
• Ottica fisica che tratta la natura ondulatoria della luce.
La velocità della luce nel vuoto si indica con la lettera c e vale 3·10⁸ m/s. La velocità v della luce che viaggia
attraverso la materia è:
v = c/n
La lettera n indica l’indice di rifrazione del mezzo che è sempre maggiore di 1.

RIFLESSIONE E RIFRAZIONE

Quando la luce passa da un primo mezzo ad un secondo avente un indice di rifrazione diverso, si possono
osservare due fenomeni contemporaneamente oppure singolarmente: la riflessione e la rifrazione. La
riflessione è il fenomeno predominante nei mezzi opachi (specchi), mentre la rifrazione è il fenomeno
predominante nei mezzi trasparenti (lenti).
• La luce si propaga nel primo mezzo e incide (cioè si scontra) sul secondo mezzo con un raggio detto
incidente;
• Se i fenomeni di rifrazione e riflessione avvengono contemporaneamente, quando la luce incide sul
secondo mezzo, genera due raggi: uno è detto riflesso (ritorna nel primo mezzo) e l’altro rifratto o
trasmesso (si propaga nel secondo mezzo).

• θi è l’angolo d’incidenza, cioè l’angolo che il raggio incidente forma con la retta normale (retta
perpendicolare alla superficie di separazione dei due mezzi che passa per il punto d’incidenza),
• θr l’angolo di riflessione,
• θt l’angolo di rifrazione.

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Seguono alcune leggi:
1 θi = θr

2 n₁·sin(θi) = n₂·sin(θt)

La riflessione totale è il fenomeno che avviene quando la luce non viene rifratta: nel passaggio della luce

supera una soglia detta angolo limite, θi limite = arcsin(n₂/n₁).

La rifrazione totale avviene quando la luce non viene riflessa.

LENTE

La lente è un dispositivo ottico che sfrutta la rifrazione. Si consideri inizialmente una lente convergente, cioè
una lente convessa che ha uno spessore maggiore al centro.

• S è la sorgente puntiforme, cioè un punto che emette luce, ma si possono incontrare anche sorgenti
estese, cioè insiemi di sorgenti puntiformi;
• I è l’immagine del punto che emette luce;
• p è la distanza tra la sorgente luminosa e il centro della lente;
• q è la distanza tra l’immagine e il centro della lente;

• L’asse ottico è la retta che passa per il centro della lente e contiene i due fuochi;
• C è il centro della lente (i raggi luminosi che lo attraversano non vengono deviati);
• f è la distanza focale, cioè la distanza tra il centro della lente e i fuochi.

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Nel caso di una sorgente che non si trova sull’asse ottico:

• I raggi .
Nel caso generale per il calcolo della focale si utilizza la legge dei punti coniugati:
1/p + 1/q = 1/f

CARATTERISTICHE DELL’IMMAGINE RIFLESSA NELLE LENTI CONVERGENTI

G è l’ingrandimento:
G = - q/p = f/(f - q)
Nelle figure precedenti
l’ingrandimento
rappresenta il rapporto tra
la lunghezza della freccia
nera e la lunghezza della
freccia verde.

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q > 0 (ossia p > f) L’immagine è reale, cioè l’osservatore vede I come
una seconda fonte di luce

q < 0 (ossia p < f) L’immagine è virtuale, cioè l’osservatore vede


solamente I come unica fonte di luce

G>0 L’immagine risulta dritta

G<0 L’immagine risulta capovolta

1 L’immagine risulta ingrandita

1 L’immagine risulta rimpicciolita

Si consideri, ora, una lente divergente, cioè una lente concava che si presenta più sottile al centro. Le
immagini risultano sempre virtuali e rimpicciolite. Per la distinzione tra immagini ingrandite e rimpicciolite,
invece, vale la regola precedente relativa alle lenti convergenti.

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SPECCHIO

Se uno specchio presenta la


superficie riflettente piana, si
dice specchio piano.
Un osservatore guarda
attraverso lo specchio e vede un
oggetto:
• L’oggetto emette raggi luminosi
che incidono sulla superficie
riflettente, quindi vengono
totalmente riflessi;
• All’osservatore appare l’oggetto
al di là della superficie,
dato dall’intersezione dei
prolungamenti dei raggi riflessi.

Gli specchi possono essere


anche:
• concavi se la distanza focale f
è positiva;
• convessi se la distanza focale f
è negativa.

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Negli specchi convessi l’immagine riflessa risulta sempre virtuale, dritta e rimpicciolita.
Mentre per gli specchi concavi valgono le regole già viste riguardanti l’orientamento e l’ingrandimento
dell’immagine per le lenti.

CASI PARTICOLARI

In questo caso non viene visualizzata nessuna immagine.

PAROLE CHIAVE

APPROFONDIMENTO • Raggio incidente • Sorgente estesa


• Raggio riflesso • Distanza focale
• Raggio rifratto o • Ingrandimento
Gli specchi vengono realizzati con una lastra trasmesso • Specchio concavo
di vetro in cui una delle due superfici viene • Angolo limite • Specchio convesso
rivestita da uno strato metallico (argento o • Lente convergente
alluminio) lucido. • Lente divergente
Lo strato metallico ha uno scopo estetico e • Sorgente puntiforme
anticorrosivo.

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Quiz di verifica - Ottica
Quiz di verifica Acidi e basi
1. Una lente convergente presenta la sorgente luminosa a 30 cm dal centro della lente e la
1.distanza
Quali deifocale pariabbinamenti
seguenti a 50 cm. Come tra si presenta l’immagine?
definizione di acido/base e teoria acido/base è
A. L’immagine
corretto? è virtuale, diritta e ingrandita.
B. A.L’immagine
“Una base è reale,
è una diritta
sostanzae ingrandita.
capace di cedere ioni H ” - teoria di Bronsted-Lowry
C. B.L’immagine è reale, capovolta
“Una base è una sostanza capace e ingrandita
di cedere ioni H ” - teoria di Bronsted-Lowry
D. C.L’immagine
“Un acidoè èvirtuale, capovolta
un accettore di unedoppietto
ingrandita.elettronico” - teoria di Arrhenius
E. D.L’immagine
“Una base è reale, diritta e rimpicciolita.
è un donatore di un doppietto elettronico” - teoria di Lewis
E. “Una base è una sostanza in grado di accettare H da un acido” - teoria di Arrhenius
2. La luce del Sole incide sul vetro di un veicolo spaziale in orbita attorno alla Terra. Il vetro
presenta
2. un indice di
Se si aggiungono rifrazione
0,01 mmol dipari HClaa1,5;
unaqual è la velocità
soluzione di 1 L dicon cui acetico
acido la luce attraversa il
0,01 M e acetato
divetro?
sodio 0,01 M, cosa accadrà alla soluzione?
A. A.2·10⁸ m/s un aumento del pH di 2 punti
Subisce
B. B.3·10⁸ m/s una diminuzione del pH di 2 punti
Subisce
C. C.2 m/s
Il suo pH rimane pressoché invariato
D. D.2500000 m/s si sposta verso l’acetato di sodio
L’equilibrio
E. E.4,5·10⁸ m/s
Nessuna delle precedenti

3.3.
Un raggio
Quale di luce
delle percorre
seguenti un mezzoèavente
affermazioni indice di rifrazione pari a 3; si riflette su una
corretta?
lastra
A. di vetrofluoridrico
L'acido (indice di èrifrazione
un acido pari a 1,5)
più forte e non viene
dell'acido rifratto; con quale angolo può
iodidrico
incidere la lastra?
B. L'acido cianidrico è un acido più debole dell'acido nitrico
A. C.
L’angolo con cui èincide
L'ammoniaca sullapiù
un acido lastra devedell'idrossido
debole superare 30°.di sodio
B. D.
L’angolo
L'acido nitroso è un acido più forte dell'acido nitrico di 30°.
con cui incide sulla lastra deve essere minore
C. E.L’angolo con cui èincide
L'ammoniaca sulla più
una base lastra deve
forte superare 60°.
dell'idrossido di potassio
D. L’angolo con cui incide sulla lastra è 15°
E. L’angolo con cui incide sulla lastra è minore di 90°

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Soluzioni commentate dei quiz
1. Risposta corretta: A
La lente presenta p = 30 cm e f = 50 cm. È necessario calcolare q, la distanza tra l’immagine e il
centro della lente, attraverso la legge dei punti coniugati: 1/p + 1/q = 1/f. 1/q = 1/(50 cm) - 1/(30
cm) = - 1/(75 cm). Quindi q = - 75 cm. Se q è negativo, significa che l’immagine è virtuale, cioè
l’osservatore la vede come unica fonte di luce. Ora bisogna calcolare l’ingrandimento G: G = -
q/p = - (- 75 cm)/(30 cm) = 5/2 cm = 2,5 cm. L’ingrandimento è positivo, perciò l’immagine
risulta diritta. Il valore assoluto di G è maggiore di 1: ciò significa che l’immagine è ingrandita.
Quindi l’immagine risulta virtuale, diritta e ingrandita. La risposta corretta è la lettera A.

2. Risposta corretta: A
La velocità della luce che attraversa un determinato mezzo è data dalla formula v = c/n, in cui c
è la velocità della luce nel vuoto (3·10⁸ m/s) ed n è l’indice di rifrazione del mezzo che
attraversa. v = (3·10⁸ m/s) / (1,5) = 2·10⁸ m/s. Quindi la risposta corretta è la lettera A.

3. Risposta corretta: A
Se il raggio di luce viene solo riflesso e non rifratto, significa che avviene una riflessione totale.
Ciò vuol dire che l’angolo con cui il raggio di luce incide sulla lastra deve superare una certa
soglia, che è detta angolo limite. L’angolo limite si calcola tramite la formula n₁·sin(θi) = n₂·sin(θt)
in cui n₁ e n₂ sono gli indici di rifrazione dei due mezzi che la luce attraversa, θi e θt sono
rispettivamente l’angolo incidente e l’angolo rifratto. Se non avviene la rifrazione, il raggio rifratto
viene fatto coincidere con la superficie di separazione dei due mezzi e θt è un angolo retto.
Perciò sin(θt) = sin(90°) = 1. Quindi n₁·sin(θi) = n₂·1. θi = arcsin(n₂/n₁) = arcsin(1,5/3) = arcsin(½)
= 30°. Per ottenere una riflessione totale, l’angolo d’incidenza deve superare 30°. Quindi la
risposta giusta è la lettera A.

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