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Enrico Maddalena 1
ESPOSIZIONI MULTIPLE D
zona neutra
(Pubblicato su Tutti Fotografi di gennaio 1982 col titolo “Fotomontaggio”)
INTRODUZIONE:
I
l trucco è assai noto: Mi venne insegnato da mio padre tanti anni fa, L
quando cominciavo a prendere dimestichezza con la macchina
fotografica. Più tardi mi prese il desiderio di ottenere dei risultati più
costanti e complessi perché il poter ritrarre delle situazioni impossibili, eppure
apparentemente inequivocabili, mi affascinava. La fantasia mi suggeriva gli
effetti più suggestivi, ma spesso le difficoltà tecniche ne rendevano impossibile
mascherine
o insoddisfacente la realizzazione. Decisi così di penetrare più a fondo il
problema e di capirne nei dettagli tutti i risvolti in maniera da padroneggiare
ogni variabile e piegare senza difficoltà il procedimento ai capricci della
fantasia più sbrigliata. l
La teoria
La prima cosa che avevo notato era che, se chiudevo progressivamente il apertura d
diaframma, l’immagine della mascherina nera anteposta all’obiettivo,
sembrava scorrere come un sipario verso il centro (foto n. 1, 2, 3, 4, 5). Ciò
giustificava le avvertenze di mio padre di posizionare mascherine e soggetto
con lo stesso diaframma dell’esposizione finale. In più, molti insuccessi
consistevano in parti del corpo che scomparivano o sembravano trasparenti se
la persona era troppo vicina alla linea di separazione fra le due esposizioni. Ciò
costringeva a tenere i soggetti a rispettabili distanze di sicurezza. Tutto questo
è dovuto al fatto che fra le due zone esposte in successione, non vi è mai una
linea netta, ma una zona più o meno estesa, comune alle due esposizioni, che
pertanto indicherò come “zona neutra”. poiché in essa non deve
Figura 1
Articoli di fotografia: “Fotomontaggio”
Prof. Enrico Maddalena 2
assolutamente cadere nessuna parte del soggetto, pena la comparsa dell’
“effetto fantasma”, ridurla voleva dire poter riprodurre sulla foto lo stesso m
soggetto più volte e più vicino (foto n.6).
Tutte le mie osservazioni riguardano appunto le caratteristiche ed il controllo di piano della pellicola
questa importantissima zona neutra. In seguito alle osservazioni teoriche
riportate in dettaglio nelle didascalie delle figure 2 e 3, l’estensione della zona circolo di
neutra “D” risulta funzione dei seguenti parametri (vedi figura 1): confusione
l = distanza obiettivo-mascherina
L = distanza mascherina-soggetto
d = diametro del diaframma (d = F/f dove F è la lunghezza focale ed f il obiettivo diaframma
diaframma impostato)
D = Lx d/l
oppure:
D = (L x F)/(l x f)
8
avrà un andamento rettilineo ma somiglierà ad una S. Da ciò si deduce che è i
oltremodo opportuno, quando si pone la seconda mascherina, farne F
combaciare esattamente il bordo con la prima (prima di rimuoverla) affinché i obiettivo A B
decrementi di luminosità in senso opposto sul piano immagine, si sommino diaframma
opportunamente in maniera da consentire un’esposizione uniforme e costante
del negativo (figura 7). l
Un posizionamento anche leggermente embricato o distanziato delle mascherina
mascherine, porta ad esposizioni rispettivamente inferiori o superiori della
zona neutra rispetto alle zone circostanti, con conseguente non gradita
comparsa sulla stampa di una fascia più scura o più chiara che attraversa tutta
la foto (figura 7). Un tale errore porta a differenze di densità più lievi quanto
più estesa è la zona neutra (figura 8). Siate quindi tanto più precisi quanto più
usate diaframmi chiusi.
L
La pratica
Enrico Maddalena
d = F/f in cui:
1
F = lunghezza focale dell’obiettivo ed f =
diaframma usato (esempio: obiettivo da
80 mm ad f 16: d = 80o/16 = 5 mm).
Dalla similitudine dei triangoli, si
deduce la formula:
0
12
D = L x d / l, ovvero
8
90
64
45
5 D = L x F/l x f
32
dis che ci dimostra come l’estensione della
22
10
tan
16
zona neutra sia direttamente proporzionale
za iva
11
ma 15
e tt alla distanza considerata ed alla lunghezza
eff
8
sc
5,
he 20 ra focale, ed inversamente proporzionale alla
6
rin 4 r tu distanza mascherine-obiettivo e al numero di
a( e
2,8
)
1,4
30
soggetto e dall’inquadratura, sappiamo ora su
1
0,7
7
6
45
5
4 32
3
22
2 k 20 16
10
15 45
11 64
1 8 32
0,9 20 10 45
0,8 9
0,7 5,6 22
30 8 64 32
0,6 7
0,5 40 16
6 4
45 22
50
0,4
5 11
2,8
32 16
0,3
Figura 5
4
Prof. Enrico Maddalena
2 8
100 22 11
2 1
1,4
0,01 d (f)
D (metri)
Prof. Enrico Maddalena 7
1 2 3
ancora le mascherine.
Figura 2
Figura 3 100
L’ampiezza della zona neutra è funzione della distanza del soggetto dalle
mascherine, e si riduce con questa. Tenendo fisso l, se si mette a fuoco un 75
soggetto più vicino, il piano della pellicola scorre all’indietro e la zona di
confusione si riduce. Parallelamente, la costruzione geometrica mostra come
la zona neutra si riduce nel campo reale. Quando la messa a fuoco raggiungerà
50
la mascherina, il bordo di questa apparirà nitido, il piano della pellicola
toccherà il vertice “Mi” del triangolo A B Mi e la zona neutra si ridurrà a zero. La
variazione dell’ampiezza della zona neutra con la distanza del soggetto, è una
funzione lineare. 25
Figura 4
0
Grafico a tre dimensioni (stereogramma) che mette in rapporto l’estensione
0 25 50 75 100% di d
Figura 5
Figura 6
Figura 7
Figura 8
Figura 9
Figura 10
Figura 11
Figura 12
Foto n. 6
Senza il controllo della zona neutra sarebbe stato ben difficile un tale grado di
“affollamento”.Punto di riferimento per il posizionamento delle mascherine: i
piedi delle sedie. Problemi... d’arredamento non si pongono, infatti la quinta
sedia è stata duplicata.
Foto n. 7
Foto n. 8
Il volo umano non è poi così difficile! Per conseguire questo effetto il sostegno,
costituito da un tavolino, è stato occultato da una mascherina orizzontale
Figura 9
Articoli di fotografia: “Fotomontaggio”
Prof. Enrico Maddalena 11
durante l’esposizione della parte superiore dell’immagine. Coperta poi
quest’ultima. si è tolto il tavolino e si è esposta la parte inferiore. Dovendo far
passare la zona neutra al punto di contatto fra piede e tavolo (distanza di
sicurezza zero), affinché il piede non divenisse trasparente e non apparisse
nulla del sostegno, l’ho rivestito con un panno nero ed ho usato scarpe chiare.
Foto n. 9
2
Posizione delle
mascherine nella
doppia, tripla e
quadrupla esposizione.
2 3
3 4
1 1
Figura 11 Figura 12
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1 2 3
Effetto sipario
Foto n. 1-2-3-4-5
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Foto n. 6
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Foto n. 7
Foto n. 8
Foto n. 9
Foto n. 10
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