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SEZIONE AUREA
Il disegno di moda deve essere commisurato alle proporzioni anatomiche
del corpo umano. Introduciamo il concetto di proporzionalità, il quale
consiste nello sviluppo di una precisa regola che lega, in maniera
proporzionale, due grandezze disuguali. In merito a questo, la sezione
aurea, indica il rapporto proporzionale tra due lunghezze disuguali, delle
quali la maggiore è medio proporzionale tra la minore e la somma delle
due: EB:AE=AE:AB. L’individuazione della sezione aurea, e quindi del punto
di discontinuità tra le due grandezze disuguali, è possibile anche attraverso
la costruzione del rettangolo aureo (φ).
Costruzione della sezione aurea:
Dalla costruzione del rettangolo aureo segue poi quella della spirale aurea.
Una volta costruito il rettangolo aureo basterà tracciare un arco di
circonferenza il cui centro è il punto di discontinuità tra le due grandezze
disuguali e d il cui raggio è uguale al lato di base del quadrato. Per
completare la figura basterà, infine, ripetere tale operazione in continuità.
Lo studio del corpo umano è stato oggetto di interesse dei più importanti
filosofi, i trattatisti dell’antichità, parliamo degli studi anatomici effettuati
da Leonardo Da Vinci in piena età rinascimentale. In seguito alla lettura
del terzo libro del trattato DE ARCHITECTURA (29-23 a.C.) di Marco
Vitruvio Pollione (architetto e scrittore romano considerato il più famoso
teorico dell’architettura grazie al suo trattato che si articola in ben 10
volumi), Leonardo rimane profondamente impressionato dagli studi
effettuati sulle proporzioni che regolano le dimensioni anatomiche.
L’intento di Leonardo era quello di trasferire graficamente quanto appreso
da Vitruvio, e quindi rappresentare le teorie che regolano i rapporti
proporzionali del corpo umano e dell’architettura. In particolare si evince
la definizione a cui giunge Vitruvio, riguardo i rapporti dimensionali
anatomici: l’uomo ben proporzionato risulta iscritto perfettamente in due
figure geometriche (“HOMO BENE FIGURATUS”): nel cerchio, poiché
l’uomo se venisse messo supino, con gambe e braccia distese, e gli venisse
puntato il compasso nel suo ombelico, la circonferenza tracciata
intersecherebbe tangenzialmente le dita delle mani e dei piedi; nel
quadrato, poiché prendendo la misura dai piedi fino alla sommità del capo
e rapportandola a quella presa tra le braccia distese, risulterebbe
l’equivalenza delle due misure, proprio come base ed altezza del quadrato
hanno uguale valori. La statura dell’uomo è quindi pari al lato del quadrato,
il quale toccherà tangenzialmente la punta delle mani discese.
Tratteggio
Sfumato
Acquerello
Aerografo
Retino
Rappresentazione del corpo
FIGURINO DI MODA umano dotato di capi di
abbigliamento ed accessori.