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DESIGN

PROGETTAZIONE DI UN OGGETTO CHE SI PROPONE DI SINTETIZZARE IL RAPPORTO TRA FUNZIONALI-


TÀ ED ESTETICA (FORMA)

PROGETTAZIONE

PROCESSO LOGICO VOLTO A REALIZZARE UN PRODOTTO CHE SODDISFI IN MODO OTTIMALE DEI
REQUISITI

VINCOLI:

- COSTI
- TEMPO
- QUALITÀ

COMUNICAZIONE VISIVA
TRASMETTERE UN MESSAGGIO TRAMITE CODICI VISIVI (info-grafiche)

Il designer grafico progetta segni intenzionali quelli che l’uomo produce con la volontà di comunicare qual-
cosa a qualcuno. Questi tipi di segni si suddividono in categorie:

LOGO = appartiene alla categoria dei logogrammi i quali si suddividono in:

- LOGOTIPO = è il nome dell’azienda o prodotto solitamente affiancato da elementi grafici caratterizzanti


(pittogramma). I logotipi si possono costruire con font esistenti o con lettere disegnate appositamente.

- PITTOGRAMMA = è la parte simbolica di un marchio, l’emblema non leggibile e non pronunciabile che
rimanda all’impresa. Il pittogramma riproduce graficamente l’oggetto rappresentato. font che esisteva
già.

- MONOGRAMMA = simbolo grafico ottenuto sovrapponendo più lettere. Utilizzato


principalmente nel campo della moda. = si utilizza un unico segno.
MARCHIO = elemento grafico che contraddistingue e identifica un’azienda, un prodotto, un servizio. È la
componente fondamentale per l’identità visiva di un’azienda azienda (lacoste, playboy, apple)

IMMAGINE COORDINATA

L’immagine coordinata di un’azienda nasce dall’esigenza di avere un aspetto comune su tutti prodotti
comunicativi. Essa va applicata sui tradizionali mezzi cartacei (carta intestata, buste, biglietto da visita).
L’immagine coordinata aziendale rappresenta l’identità dell’azienda, cioà permette di riconoscerla e
distinguerla dai concorrenti.

Biglietto da visita: misura standard 85x55 mm ed in genere si stampa su cartoncino consistente, da 200 gr

Carta intestata: si presenta in un formato A4 piegato poi in tre sezioni per essere imbustata, quindi i contenuti
sono modulati su questa tripartizione.
I DIVERSI TIPI DI CARTA
Ogni tipologia di carta è caratterizzata da una grammatura.
La grammatura viene definita, tecnicamente, come “il peso di un foglio di carta di un metro quadro di
superficie”, ovvero il rapporto tra il peso della carta e la sua superficie. Viene misurata in grammi per metro
quadrato (g/m2) oppure semplicemente in grammi (g).

Per ogni prodotto esiste una grammatura consigliata:

La grammatura 90 g/m2
La carta da 90 g/m2 rientra nella categoria della carta uso mano. È ideale per stampare quantità elevate
di testo, ottenendo una stampa abbastanza leggera e di spessore ridotto. Viene utilizzata nei colori bianco o
avorio per le pagine interne dei libri e la stampa di documenti o di carta intestata.

La grammatura 130 g/m2


La carta con grammatura 130 g/m2 è adatta alla riproduzione di immagini a colori di alta qualità e può
essere impiegata per la stampa di riviste patinate, brochure, poster e pieghevoli.

La grammatura 170 g/m2


È la grammatura di un cartoncino abbastanza leggero. È ideale per la stampa di cataloghi, presentazioni,
attestati e locandine.

La grammatura 350 g/m2


Questo cartoncino semi-rigido è indicato per la realizzazione di biglietti da visita, copertine, cartelline,
cartoline e inviti.

Grammatura 380 g/m2


È un cartone utilizzato per il packaging di prodotti.

Quando si parla di carte, queste sono divise in due grandi macro categorie: coated e uncoated, ossia
patinate o non patinate

Nelle carte patinate (che possono essere lucide o opache) l’inchiostro rimane più in superficie rispetto a
quelle non patinate (chiamate anche usomano o uncoated) che avendo un aspetto molto più grezzo e poroso
assorbono molta più carica di inchiostro.

Questo incide sulla resa cromatica finale: tendenzialmente il colore stampato sulla carta uncoated risulta più
spento e meno brillante di quello stampato sulla patinata (coated).

FORMATI CARTA

I formati carta più utilizzati dagli stampatori sono 64 x 88 , 70×100

64x88 = 21x29,7 - 21x28 - 20x20 - 30x30 - 15x21

70x100 = 17x24 - 24x34

La normativa ISO 216 classifica i diversi formati carta in base alle dimensioni del foglio, creando uno
standard internazionale. Secondo la normativa, i formati sono generati dalla suddivisione di un foglio di
partenza, senza materiale di scarto.

Della serie A, la “fondamentale”, esistono 10 sottogruppi: si va da A0, il formato più grande della scala, ad
A10, il più piccolo. Alla serie A si affiancano poi le serie B e C, le “complementari”, anche loro seguite da
numeri.
Formato A8. Misure: 52 x 74 mm.
Formato A7. Misure: 74 x 105 mm.
Formato A6. Misure: 105 x 148 mm.
Formato A5. Misure: 148 x 210 mm.
Formato A4. Misure: 210 x 297 mm.
Formato A3. Misure: 297 x 420 mm.
Formato A2. Misure: 420 x 594 mm.
Formato A1. Misure: 594 x 841 mm.
Formato A0. Misure: 841 x 1189 mm.

SEGNATURE E SEDICESIMI

In editoria, la segnatura è una sequenza ordinata di pagine ottenuta mediante il piego di un foglio di stampa.

La segnatura è anche la lettera o il numero progressivo impresso da una macchina da stampa sulla prima
pagina di ciascun foglio.

La segnatura più utilizzata è quella che nasce da una sola piegatura del foglio di carta (il ‘quartino’ o
‘cartesino’), che genera un quartino, un ottavo, un sedicesimo, un trentaduesimo ...

COMPOSIZIONE CON LA SEZIONE AUREA

È un rapporto tra due numeri.


In particolare è un rapporto tra due numeri che da come risultato il numero irrazionale 1,618033

a/b = a+b/a = 1, 618 rapporto che troviamo in questa equazione


10,6/1,618 = 6,55 (lato+lungo)
10,6 - 6,55 = 4,05 (lato+corto)

Fibonaccci (celebre matematico) nel 1202 schematizza la serie numerica il cui ultimo numero viene calcolato
sommando i due precedenti.
I rapporti tra due numeri qualsiasi, tra quelli affiancati, della successione danno come risultato la costante Phi
della sezione aurea (1,618)

1+1= 2
2+1= 3
3+2 = 5
ecc...

(La sezione aurea è la relazione tra due numeri consecutivi della successione di Fibonacci)

In natura...
La sezione aurea assume la figura di spirale costruita su rettangoli che seguono il rapporto 1,618

In architettura...
Il nome sezione aurea deriva dall’utilizzo greco di questa formula che veniva utilizzato per calcolare le
proporzioni armoniose tra le varie parti degli edifici o delle statue rappresentanti le figure umane.
Troviamo la sezione aurea anche all’interno del corpo umano il rapporto tra l’altezza totale e l’altezza
dall’ombelico a terra da 1,618
In progettazione..
- Si può utilizzare per fare composizioni
(www.calcoloaureo.com) es. biglietto da visita 85x50 è basato sulla sezione aurea/logo apple

- Si può utilizzare per calcolare i corpi di un testo all’interno di un libro

- Si utilizza per trovare gli ingombri all’interno della pagina

LA LETTERA
SERIF = “Serif” significa “grazia” ovvero quegli allungamenti, solitamente ortogonali, alle estremità del
carattere. Vengono utilizzate per rendere il carattere più elegante, più “aggraziato”. (editoria, testi lunghi, la
grazia aiuta la leggibilItà e la continuità della lettura)

SANS SERIF= detti caratteri a bastoni o lineari (titoli, didascalie, corpo piccolo)

ALTEZZA = per misurare gli elementi tipografici lo standard sono pica e punti ma si possono anche utilizzare
pollici, pixel e millimetri e la maggior parte delle applicazioni software permette di utilizzare la misura che si
preferisce.
12 pt = 1 pica

Altezza x nonché l’altezza base è data dal grado del pennino.

CLASSIFICAZIONE DEI CARATTERI

Aa Aa Aa Aa
SABON BASKERVILLE BODONI CLARENDON

FONT UMANISTICO O ANTICO TRANZISIONALE MODERNO EGIZIANO


Emulano la calligrafia classica Grazie decise e hanno un asse Grazie sottili e dritte Grazie spesse a forma di barra
maggiormente verticale

Aa Aa Aa
GILL SANS HELVETICA FUTURA

LINEARE UMANISTICO LINEARE TRANSIZIONALE LINEARE GEOMETRICO


KERNING = con il termine crenatura (noto anche con il termine inglese kerning) si indica la la spaziatura tra
due lettere

TRAKING = è la variazione della spaziatura complessiva fra tutte le lettere non fra due soltanto

ALLINEAMENTO

GIUSTIFICATO = i margini sinistro e destro sono regolari (testi lunghi, solitamente utilizzato nell’editoria
italiana. Nel testo giustificato è necessaria la sillabazione.)

BANDIERA A SINISTRA = il margine sinistro è netto e quello destro è morbido

BANDIERA A DESTRA = il margine destro è netto e quello sinistro è morbido

CENTRATO = righe disuguali centrate tra i margini sinistro ed destro

PARAGRAFO = porzione di testo tra due punti a capo.

I paragrafi sono una convenzione letteraria, concepita per dividere il contenuto in sezioni più gradevoli per
chi legge e per chi scrive rispetto al flusso interrotto nel discorso.

GERARCHIA

La gerarchia è un sistema che serve ad enfatizzare parte del testo aiutando così il lettore nella comprensione
e nella visualizzazione del testo stesso.
La gerarchia può essere applicata ai caratteri, alle spaziature, ai simboli o agli allineamenti.
Le gerarchie si utilizzano anche nella progettazione della pagina tramite griglie modulari.

CREARE ENFASI NEL TESTO = Di solito per enfatizzare una parola o una frase in un testo è necessario
un solo segnale. Il corsivo è la forma enfatica standard, ma esistono molte alternative come il neretto, il
maiuscoletto o l’uso di un colore diverso. Si può creare enfasi anche con un font diverso.

5 REGOLE PER LA COMPOSIOZONE GRAFICA

Vicinanza = usato per mettere in relazione i contenuti. Per esempio raggruppare elemnti correlati tra loro. I
gruppi che non sono legati tra loro devono essere separati per sottolineare visivamente la mancanza di una
relazione.

Spazio bianco = lo spazio bianco aiuta a definire le diverse sezioni distinte.

Allineamento = rende la composizione più facile da intuire, senza allineamento il lavoro prende un aspetto
disorganizzato

Contrasto = significa che ogni elemento è diverso dall’altro. Può aiutare a catturare l’occhio del lettore,
richiamare l’attenzione su qualcosa di importante.

Ripetizione (es. ripetizione di colori, font, stile...)


LA GABBIA

La griglia tipografica o gabbia stanno per controllo e definizione di un sistema di organizzazione del
contenuto all’interno dello spazio della pagina.

La gabbia permette di avere una impaginazione grafica per collocare e organizzare gli elementi di un
progetto in gabbie di impaginazione, facilitando il processo di decisione. Le gabbie grafiche sono lo scheletro
di un layout, e sono lo strumento che il designer usa per ottenere un equilibrio, mantenendo allo stesso
tempo ampie possibilità creativa.
L’uso delle gabbie, dei campi e delle matrici consente ai designer di affrontare il progetto in modo ponderato,
senza disperdere tempo ed energie. Gli elementi che costituiscono la gabbia, come le colonne e i moduli,
facilitano il posizionamento di testi e immagini e fanno sì che i diversi elementi lavorino bene insieme, dando
all’impaginazione grafica coerenza complessiva a un progetto.

STORIA DELLA TIPOGRAFIA

Libro
Insieme di pagine rilegate, sulla base di un progetto editoriale effettuato da un editore, il quale utilizza
codici ISBN (numero di riferimento internazionale del libro, è una sequenza numerica di 13 cifre usata
internazionalmente per la classificazione dei libri. Ogni codice ISBN identifica in modo univoco ogni specifica
edizione di un libro.) VOLUMEN MINIATI

- (Gutenberg) Stampa tipografica inventò questo tipo di stampa data dall’invenzione dei caratteri mobili.
Prima opera stampata: “la bibbia” (caratteri composti al contrario, composti a mano)

- Macchine da stampa moderna

- Rivoluzione digitale, 1984 machintosh per la realizzazione di materiale editoriale avvicinò la progettazione
dello stampato Virtuale (vetroset)

- Stampa su richiesta

- eBook, *electronic book, libro in formato elettronico (digitale) (*indica la conversione in digitale di una
qualsiasi pubblicazione oppure il dispositivo su cui viene letto un libro)

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