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Il Canone Vignelli

L'autore
Massimo Vignelli (Milano, 1931) è uno dei designer italiani più conosciuti al mondo. In collaborazione con la moglie Lella si è
occupato di graphic design per importanti aziende internazionali (tra cui American Airlines, Cinzano, Compaq, Ford, Lancia,
McGraw-Hill, Poltrona Frau, The New York Times).

Opera principalmente negli Stati Uniti e i suoi lavori sono quotidianamente sotto gli occhi di milioni di persone (basti pensare
alle segnaletiche delle metropolitane di New York e Milano, oltre a quelle di tutte le stazioni ferroviarie italiane).

Il libro
http://www.vignelli.com"The Vignelli Canon" è disponibile gratuitamente per il download in formato pdf direttamente dal
sito ufficiale dell'autore ().

È composto da 96 pagine ricche di esempi visivi dei temi trattati. Pubblicato nel marzo 2009, è in lingua inglese, ed è
un'opera che descrive le regole basilari del lavoro del designer.

Parte 1 - Gli intangibili


Questo libro descrive le linee guida per la comprensione dei principi tipografici nel Graphic Design.

Tre sono gli aspetti fondamentali del design: l'aspetto semantico, quello sintattico e quello pragmatico.

1) Aspetto semantico

Alla base di ogni lavoro di design è fondamentale la comprensione completa dell'argomento da trattare. Il che si traduce in
un lavoro di ricerca sulla natura del prodotto (o dell'azienda), sulla sua storia, sul contesto. Questo per evitare progetti di
design privi di significato (per es. strisce e swash di colori che imbrattano la pagina senza alcuna giustificazione).

2) Aspetto sintattico

La "sintassi" è la disciplina che studia i modi in cui le parole si uniscono tra loro per formare una frase, determinando il
funzionamento di un linguaggio. Tradotto in ambito grafico, i dettagli del progetto devono relazionarsi in modo armonico tra
di loro, e le singole parti devono essere in relazione armonica con l'intero progetto. Tra gli strumenti utili per ottenere una
certa "consistenza sintattica" troviamo le griglie.

3) Aspetto pragmatico

Il messaggio veicolato attraverso il design deve essere sempre comprensibile ai destinatari - altrimenti è inutile. Il design deve
essere pieno di forza, intellettualmente elegante e indipendente da mode e costumi, per creare oggetti durevoli nel tempo.

Disciplina

Ogni dettaglio è importante perché il risultato finale dipende dalla somma dei singoli dettagli. Per questo è fondamentale
che ogni dettaglio sia studiato con attenzione in modo da essere qualitativamente perfetto.

Appropriatezza

Appropriatezza significa trovare soluzioni adeguate e specifiche ai problemi che si trova a risolvere, in modo da scegliere in
ogni momento la giusta alternativa.

Ambiguità

Conferire ad un messaggio una pluralità di significati può essere stimolante per il destinatario. Non bisogna però abusarne,
per evitare che il messaggio diventi incomprensibile e contraddittorio e manifesti una mancanza di controllo sul messaggio da
parte del mittente.

Il design è Uno

Un architetto deve essere in grado di disegnare qualunque cosa, dal cucchiaio alla città. Il design infatti è una disciplina con le
proprie regole, con le quali è possibile tuttavia sperimentare continuamente le interazioni tra intuizione e conoscenza. [Nota
1]
Potenza visiva

Un buon design è sempre espressione di forza creativa, che mostra concetti chiari, attraverso belle forme e colori, dove ogni
elemento esprime il contenuto nel modo più potente. Nel disegno grafico questo si ottiene per esempio attraverso contrasti
di dimensioni e proporzioni nella stessa pagina.

Eleganza intellettuale

È una dimostrazione continua di intelligenza da parte del designer. Non è uno stile, è l'essenza stessa del design.

Atemporalità

La ricerca di soluzioni temporanee è uno spreco di energie. L'uso di forme elementari e colori primari è una garanzia di
durevolezza, perchè non dipende dalle mode e non cambia nel tempo.

Responsabilità

I designer hanno tre livelli di responsabilità: verso se stessi (per quanto riguarda l'integrità del progetto), verso i Committenti
(per quanto riguarda la progettazione delle soluzioni più adeguate alle loro esigenze), verso il grande pubblico (a cui è
destinato l'oggetto finale del design). In conclusione, il design deve produrre soluzioni che non richiedono giustificazioni o
spiegazioni di alcun genere.

Equità

Un logo aziendale sul mercato da decenni merita rispetto: cambiare elementi grafici del genere per il gusto di cambiare non è
il modo corretto di approcciare un problema di svecchiamento dell'immagine aziendale.

Parte 2 - I tangibili
Dimensione della carta

Vi sono due standard per le dimensioni della carta: lo standard A internazionale [ISO 216, basato sullo standard tedesco DIN
476] e quello americano, più caotico e dalle dimensioni sgraziate.

Lo standard tedesco prevede le seguenti misure in mm: A0 841 × 1189 -A1 594 × 841 -A2 420 × 594 -A3 297 × 420 -A4 210
× 297 -A5 148 × 210 -A6 105 × 148 -A7 74 × 105 -A8 52 × 74 -A9 37 × 52 -A10 26 × 37.

Il formato A4 è tra i più comunemente utilizzati. Due terzi di questo foglio formano un quadrato.

La scelta della tipologia di carta è molto ampia, e dipende dal tipo di lavoro da compiere. [Omissis]*

Griglie, Margini, Colonne e Moduli

Il Graphic Design è prima di tutto organizzazione delle informazioni. Le griglie costituiscono la struttura basilare del design
grafico. Ci sono infiniti tipi di griglie, ma una sola, la più "appropriata", è quella giusta per risolvere di volta in volta un
problema. Il segreto è capire quale tra le griglie possibili deve essere utilizzata. In linea generale si ricordi che più sono piccoli
i moduli di una griglia, minore è la sua utilità. Mentre una griglia con moduli molto grandi offrirà un numero limitato di
soluzioni.

Per creare una griglia: si individuano i margini (più sono stretti maggiore è la tensione emotiva trasmessa dalla pagina), si
tracciano le colonne verticali (in base al contenuto che dovranno contenere), si tracciano infine le righe per avere dei
riferimento orizzontali comuni in tutta la pubblicazione. Una volta stabiliti questi moduli, si inizia a strutturare le informazioni
del contenuto e ad inserirle nella griglia.

Carta intestata aziendale

Si tracciano i margini a 10mm dal bordo, si divide la pagina in 3 colonne e 6 moduli orizzontali. La colonna sinistra viene
lasciata vuota (al limite conterrà il logo aziendale), nella centrale andranno il nome dell'azienda (nella prima riga) e il
destinatario (nella seconda riga): in questo modo la lettera piegata in 3 mostrerà sempre il destinatario. Un esempio
alternativo si ottiene dividendo la pagina in 5 colonne e inserendo il contenuto nelle tre centrali.
Griglie per libri

Nel design di un libro le griglie consento di avere omogeneità da copertina a copertina. Il contenuto del libro ne determinerà
anche la forma (per es. se sarà destinato a contenere fotografie quadrate, la forma del volume sarà quadrata): il contenuto
determinerà la forma del contenitore. Una accortezza consiste nel determinare la griglia generale in base alla proporzione
della maggior parte delle immagini che vi andranno, in modo da intervenire il meno possibile nella modifca (ritaglio) delle
immagini. Allo stesso modo di dovrà cercare di progettare una griglia che permetta di contenere illustrazioni e testo che
seguano le stesse regole.

Caratteri tipografici - Quelli basilari

L'avvento del computer ha permesso a chiunque di stampare qualunque cosa con qualunque tipo di carattere. Il che ha
portato ad un "avvelenamento visivo" catastrofico. La dimostrazione è nel fatto che migliaia di ottimi lavori di design sono
stati compiuti in decenni con l'uso di soli quattro caratteri: Garamond, Bodoni, Century Expanded e Helvetica. Oltre a questi,
sono da menzionare: Optima, Futura, Univers (uno dei più evoluti), Caslon, Baskerville e pochi altri. Il loro uso è la premessa
per ottenere un buon risultato.

La tipografia non è una espressione artistica, ma una disciplina che consente di organizzare le informazioni nel modo più
chiaro possibile.

Uno degli elementi più importanti nella tipografia è la proporzione e la relazione tra le misure. Per differenziare le varie parti
di un messaggio in tipografia è sufficiente utilizzare pochi elementi distintivi: spazi, spessore del carattere, e allineamento.

Allineamento a sinistra, centrato, giustificato

L'allineamento a sinistra, il più usato, deriva dalla tipografia "meccanica" (era più semplice che modificare, per ogni riga, le
spaziature in modo da ottenere testi giustificati). Si tratta anche di una scelta naturale (nella nostra cultura leggiamo da sinistra
a destra) che facilita la lettura. Il testo centrato viene usato per epigrafi, inviti, composizioni retoriche. Il testo giustificato viene
usato per i libri - ma non sempre è la scelta migliore.

Relazioni tra le dimensioni dei caratteri

È bene scegliere una dimensione del carattere in relazione alla larghezza della colonna: 8 [punti] su 9 [punti di interlinea], 9 su
10, 10 su 11 per colonne larghe fino a 70 mm; 12 su 13, 14 su 16 per colonne fino a 140 mm; 16 su 18, 18 su 20 per colonne
di dimensioni maggiori. È inoltre consigliato non usare più di 2 dimensioni di carattere in ogni pagina, e giocare con i
contrasti tra il testo normale (per es. 10 punti) e le intestazioni (per es. 20 punti). Di nuovo, la tipografia non è un elemento
decorativo, e non è consigliato deformare i caratteri - salvo in rari casi in cui la cosa sia giustificata (per es. in particolari
soluzioni di packaging).

Separatori

Nell'uso dei separatori [righe orizzontali continue] dimensioni differenti vengono usate per chiarire visivamente la gerarchia
delle diverse parti del testo (separatori più spessi corrispondono a separazioni più marcate nel contenuto del testo). Il testo è
bene che sia più vicino al separatore superiore.

Contrasto tra le dimensioni dei caratteri

Uno degli elementi più carichi di emozioni nella tipografia è il contrasto tra le proporzioni di una pagina stampata. ["Alcuni,
parlando ad alta voce, finiscono con l'urlare e cercando di persuaderci aumentano la dimensione dei caratteri per rendere più
assordante il loro messaggio. Questo è esattamente ciò che considero una volgarità intellettuale - qualcosa da cui cerchiamo
di prendere sempre le distanze. In un mondo dove tutti urlano, il silenzio si fa notare. Lo spazio bianco ci fornisce il silenzio. È
questa l'essenza della nostra arte tipografica." - Pag. 72]

Proporzioni

Le proporzioni sono le dimensioni più appropriate di un oggetto nel suo contesto naturale, e possono essere manipolate per
raggiungere particolari espressioni (per es. tramite la rappresentazione di oggetti volutamente fuori scala).

Materiali

La capacità di riflettere o assorbire la luce da parte di materiali differenti è un elemento con cui giocare in qualunque tipo di
progettazione. È attraverso la scelta di materiali e delle loro finiture che consentiamo ad un oggetto di esprimere il proprio
contenuto.

Texture

Colori

I colori primari [rosso, blu, giallo] sono da preferire nel design perché questi non devono necessariamente avere una valenza
artistica per esprimere chiaramente un messaggio. Ogni colore va tuttavia usato nel modo più appropriato.

Layouts

Ogni lavoro richiede un proprio layout adeguato. L'uso delle griglie può semplificare il lavoro di impaginazione e rendere
omogeneo l'intero progetto. Particolare importanza va data agli spazi bianchi, che consentono al layout di emergere e
mostrare la propria silenziosa presenza.

Sequenze

Scegliere una sequenza dei layout per una pubblicazione è il passo immediatamente successivo alla scelta delle immagini. In
un prodotto editoriale "sfogliare le pagine" fa parte dell'esperienza di lettura. Per questo la struttura delle pagine deve
essere studiata in modo che le immagini e i testi non vengano presentati in modo casuale, e che vi siano strutture di
presentazione (layout) che siano presentate con regolarità, anche se invisibili agli occhi del lettore.

Rilegatura

La rilegatura di un prodotto editoriale gli conferisce il tocco finale di qualità. [Omissis]*

Identità e diversità

Giocare con questi due elementi nel design consente di ottenere maggiore attenzione da parte del destinatario, ma
attenzione: troppa diversità può generare frammentazione, mentre troppa omogeneità può portare alla monotonia. È
possibile bilanciare questi due elementi, per es., usando la stessa struttura di base ma variandone i contenuti (es. in una
collana di libri, mantenere la stessa impaginazione delle copertine ma variandone le illustrazioni di fondo).

Spazio bianco

Lo spazio bianco su una pagina è l'equivalente dello spazio libero in un'opera architettonica. È necessario per definire la
gerarchia degli elementi e contestualizzare il messaggio. In generale, margini ridotti portano tensione alla pagina, mentre
margini ampi contrbuiscono a generare serenità. Lo spazio tra le lettere (kerning) permette di conferire carattere alle parole
stesse. L'uso sapiente dello spazio vuoto è fondamentale per ottenere in una pagina i risultati voluti. Quasi tutti i grandi
designer Americani hanno usato lo spazio bianco come un modo per ottenere silenzio e permettere al pubblico di udire più
chiaramente il loro messaggio.

Una collezione di esperienze

L'uso di moduli e dimensioni standardizzate offre benefici in senso economico e di significato, mentre misure inusuali
implicano maggiori costi di lavorazione e spreco di materiali. É fondamentale che un designer impari a conoscere anche
questi aspetti, perché soluzioni dispendiose non sono sicuramente il risultato di una attenta progettazione. Un buon design
non è più costoso di un cattivo design, mentre molte volte è vero il contrario.

Conclusione
Attraverso gli anni impariamo a selezionare ogni cosa per decidere quale è la migliore, costruendo un vocabolario personale
del nostro stesso linguaggio. ["Così come amo le cose in continuo mutamento, nello stesso modo amo percepirle in uno
schema di riferimento, una continua rassicurazione che, alla fine, io sono l'unico responsabile di ogni dettaglio. Ed è per
questo che io amo il Design."

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