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o PONDERALE
Si può pervenire alla separazione ed alla determinazione quantitativa di un componente di una
miscela con vari metodi, i quali possono essere di tipo gravimetrico, volumetrico, e
strumentale.
Per analisi gravimetrica (o ponderale) si intende l’insieme di operazioni che conducono alla
determinazione quantitativa della sostanza in esame, mediante pesata.
Svantaggi:
Vantaggi:
BaSO4: Ba = P : X
Dove BaSO4 è il peso molecolare del solfato di bario, Ba è il peso atomico del Bario e P sono
i grammi di solfato di bario cioè
X = Ba/BaSO4 × P
Fattore analitico
PESATA Le bilance oggi in commercio sono elettroniche
Bilancia tecnica
Esempio: pesata di una quantità d’acqua Tale errore è inferiore allo 0.1% per oggetti che hanno densità di
dH2O = 1 g/mL, dw = 8 g/mL 2g/ml o maggiore . Pertanto solo di rado è necessario apportare una
da = 0.0012 g/mL correzione alla massa della maggior parte dei solidi. Lo stesso non si
se m’ = 1.0000 g m = 1.0011 g può dire per i solidi a bassa densità, per i liquidi, o per i gas. Per
errore relativo = 0.11 queste sostanze, gli effetti della spinta aerostatica sono notevoli e
bisogna apportare una correzione.
2. EFFETTI DELLA TEMPERATURA
2 motivi:
1 - Se il campione ha una temperatura diversa rispetto a quella della bilancia, si formano correnti convettive che
“alleggeriscono il campione” ed esercitano un effetto di sollevamento sul piatto e sull’oggetto. Quindi, in generale,
un campione caldo peserà sempre meno di quando è freddo.
2 - L’aria calda nel recipiente chiuso pesa meno dello stesso V di aria più fredda. La massa apparente dell’oggetto è più
bassa.
Per esempio si osserva che se un crogiolo viene tolto dalla stufa a 110°C e pesato entro 15 min, la massa può risultare
inferiore di diversi milligrammi a quella misurata a temperatura ambiente. Gli oggetti riscaldati devono sempre essere
raffreddati a T ambiente.
3. CARICHE ELETTROSTATICHE
Se l’ambiente è particolarmente secco, gli oggetti accumulano cariche elettrostatiche che possono
determinare errori significativi nella misura della massa. Quando si vuole evitare questo tipo di
interferenza si adottano speciali accorgimenti, quali la presenza di unità ionizzanti nel vano della
bilancia o l’utilizzo di indumenti astatici.
L'analisi elementare
• Il campione accuratamente pesato viene posto su una navicella e posto nella camera di combustione dove
avviene la decomposizione del composto organico ad alta T convertendo gli elementi da studiare in
molecole volatili (COMBUSTIONE). I campioni vengono ossidati a 900°C in atmosfera statica di ossigeno;
per un tempo compreso tra 2 e 6 minuti. Si ha così la formazione di una miscela gassosa di CO, CO2, H2O,
N elementare e ossidi di N.
• I composti vengono quindi trasportati da un fluido di elio attraverso un tubo riscaldato a 750°C contenente
rame. Qui gli ossidi di azoto vengono ridotti ad N2 e contemporaneamente l’ossigeno presente viene
rimosso come ossido di rame (RIDUZIONE). L’ossido di rame formato nel catalizzatore ossida il monossido
di C in biossido. Gli alogeni vengono eliminati per reazione con lana di argento.
• La separazione dei gas può essere effettuata mediante l’uso di mezzi assorbenti specifici ma la maggior
parte degli strumenti impiega rivelatori a conducibilità termica.
Determinazione elementare simultanea di C,H,N
• I prodotti formatisi CO2, H2O, N2 vanno poi in una camera di miscelamento dove vengono raffreddati a T ambiente I gas
si espandono e arrivano in un tubo a spirale con volume noto dove la concentrazione di CO2, H2O, N2 è proporzionale
alla loro % nel campione.
• La miscela così ottenuta viene analizzata facendola passare attraverso una serie di tre rilevatori a conducibilità termica
di precisione ciascuno costituito da una coppia di celle
• Tra le prime due celle di misura viene posta una trappola a perclorato di Mg per trattenere l’acqua. Il segnale
differenziale in uscita misura il contenuto in idrogeno del campione.
• Il biossido di carbonio viene poi trattenuto in una successiva trappola di assorbimento a base di ascaride (NaOH su
amianto). Il segnale differenziale in uscita rappresenta una misura del contenuto di C del campione. A questo punto il
gas, che contiene solo elio e azoto viene fatto passare nella terza cella di misura, il cui segnale in uscita viene
confrontato con quello di una cella di riferimento, in cui viene fatto fluire solo elio.
La conducibilità termica è misurata con apposite celle contenenti un filo di platino, ricoperto da vetro, riscaldato da una corrente costante. Quando esse sono lambite
dallo stesso gas sono raffreddate nello stesso modo e non si ha sbilanciamento elettrico.
dalla trappola
trasporto puro
Quando le resistenze sono lambite da gas diversi, uno è quello di trasporto puro e l’altro contiene anche l’analita, esse sono raffreddate in modo diverso, e comportano
uno sbilanciamento elettrico. I dati sono espressi in millivolt.
mV
trasporto puro
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Determinazione elementare simultanea di C,H,N
Quando i gas entrano nel sistema di rivelazione si misura la
conducibilità termica della miscela. (I)
41,37 1,675
25,26 mV
17500
692,9 mgC C
100 692.9 mg
6,94 1,675
9,14 mV
1062
116,2 mgH H
100 116.2 mg
24,12 1,675
10,22 mV
4128
404,0 mgN N
100 404.0 mg
Determinazione elementare simultanea di C,H,N
Calcoli campione incognito
40760 mV 1613,62 mg
1613,62 mgC 100 79,02%C
25,26 mV 2042 mg
mg
1078mV 117,94 mg
117,94 mgH 100 5,77% H
9,14 mV 2042 mg
mg
3195mV 312,62 mg
312,62 mgN 100 15,31% N
10,22 mV 2042 mg
mg
ANALIZZATORE ELEMENTARE PER C,H,N,S CHE IMPIEGA UNA SEPARAZIONE CROMATOGRAFICA CON
RIVELAZIONE A CONDUCIBILITA’ TERMICA
1050°C/O2
L’immagine mostra uno strumento che misura C,H,N e S in una singola operazione. Un campione di circa 2 mg viene accuratamente pesato e
sigillato in una capsula di stagno o argento.
L’analizzatore è mantenuto sotto un flusso di gas He pretrattato per rimuoverne le tracce di O 2, H2O e CO2, All’inizio dell’analisi viene
aggiunto al flusso di He un eccesso noto di O2.
La capsula viene fatta poi cadere in un crogiolo di ceramica preriscaldato, dove fonde lasciando ossidare velocemente il campione.
95 % SO2
I prodotti passano attraverso un catalizzatore di WO3 per completare la combustione del carbonio a CO2. Nella zona successiva, Cu metallico
a 850°C converte SO3 in SO2 e rimuove l’eccesso do O2.