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CALORIMETRO DELLE MESCOLANZE

Gruppo: Arcangeli Daniele, Mattia Benini, Leonardo Benini

Scopo dell' esperimento la misurazione sperimentale dei calori specifici del rame e dellalluminio tramite calorimetro, con conseguente verifica della legge di Dulong e Petit (calore specifico x peso atomico = costante). In particolare, i valori ricavati sono consistenti con quelli forniti entro la precisione del 10%. Lacquisizione dei dati stata ottenuta con un apparato elettronico ( Programma in Labview, sensore di temperatura e scheda Elvis-II)

Introduzione:
L esperimento volto alla verifica sperimentale di questi risultati, comprendendo inoltre lo sviluppo di un programma per lacquisizione e lelaborazione dei dati (in LabView). Il nostro un classico esperimento di calorimetria: Alla base della verifica vi il primo principio della termodinamica e il trasferimento di calore per conduzione e convezione. Il primo principio afferma che in un sistema isolato la variazione di energia interna data dalla variazione di energia interna int= Q + L (f1)

Dove il lavoro, se supponiamo avvenire la trastormazione a pressione costante, dato dalla variazione di volume del sistema moltiplicata per la pressione. L=P*V (pressione costante) (f2)

Perci, se intendiamo come sistema il cilindro metallico, che essendo un solido non varia (apprezzabilmente) il proprio volume, esso non compie lavoro sullambiente (inteso come la massa dacqua che lo circonda): la variazione dellenergia interna totale data dal solo calore scambiato. Eint= Q+L = Q + PV=Q+P*(0) = Q (f3)

Quindi la maggior parte del calore scambiato viene assorbito dallacqua presente allinterno del colorimetro. Tuttavia, se si intende con sistema linsieme di peso metallico pi acqua, esso in realt non termodinamicamente isolato con lesterno: trascurando

eventuali molecole di vapore acqueo che possono fuoriuscire dal coperchio del calorimetro ( perdita di massa totalmente trascurabile per quanto ci riguarda), le pareti di questultimo non sono perfettamente adiabatiche e quindi assorbono una quantit pi o meno significativa di calore con lesterno che quantificheremo grazie ad un metodo grafico, per poi correggere le misure.

La propagazione del calore dal corpo metallico allacqua avviene tramite conduzione, ossia per contatto diretto di due superfici a differente temperatura.: Q = k * S (T2-T1) * t / d (f4)

Dove k una costante specifica del mezzo di propagazione, S e d rispettivamente la superficie di contatto e la distanza tra le due sorgenti di temperatura, t il tempo durante il quale avviene lo scambio di calore. Stando ai dati forniti dal professore, i calori specifici del rame e dellalluminio sono, rispettivamente:

cCu = 0,092 cal/(g C);

cAl = 0,21 cal/(g C);

Il calore specifico di un oggetto funzione della temperatura; tuttavia, se la differenza di temperatura tra quella prima dello scambio di calore e quella dopo lo scambio non elevata, il calore specifico approssimabile come costante.

Metodo Sperimentale:
La strumentazione utilizzata: calorimetro delle mescolanze o di Regnault; scheda NI Elvis II, sensore di temperatura (sensibilit: 0.1C), computer con il software LabView, fonte di calore (fornello elettrico) e pentola; acqua distillata; massa cilindrica di alluminio e una di rame; bilancia (sensibilit: 1 g);

Il calorimetro costituito da un recipiente a pareti adiabatiche e a bassa conducibilit termica in modo da minimizzare la quantit di calore disperdibile, che si pu chiudere per mezzo di un tappo nel quale presente una fessura in grado di accogliere il sensore per la misura delle differenze di temperatura, in contatto termico con l'interno, e un agitatore. La sceda NI Elvis II una breadboard che viene usata come base per la costruzione di circuiti elettronici: per questo esperimento ha supportato linstallazione del sensore di voltaggio cos da avere un collegamento tra sensore e computer. LabView un software sviluppato e messo a disposizione dalla National Instruments che, tramite programmazione grafica, permette di sviluppare programmi per elaborazione dei dati.

Il sensore, che di tipo resistivo, misura la Temperatura indirettamente, ossia tramite la variazione di differenza di potenziale dovuta al contatto col materiale del quale deve fare il rilevamento.

Per trovare la temperatura, si utilizza la formula: T (K) = [k0 + k1*(lnR) + K2*(lnR)] Dove R ( la resistenza del sensore) ottenuta tramite: R() = 15000/[(5/V) -1)] (f6) (f5)

Questi calcoli vengono effettuati dal programma sviluppato per lesperimento in LabView. Il calore ceduto dalle due masse non interamente assorbito dallacqua distillata presente nel calorimetro: infatti una parte viene assorbita dal calorimetro e un'altra dissipata dalle pareti di questultimo: quest' ultima crea un errore sistematico che affligge la misura.

Tuttavia la quantit di calore dispersa viene stimata grazie al grafico dellandamento della temperatura in funzione del tempo: in questo viene considerato lo scambio di calore (che avviene nellintervallo di tempo (t, tmax) ) come istantaneo (cio nellistante t0), ci ci permette di vedere due aree equivalenti s1 e s2. Il calore dissipato corrisponde proprio a una di quelle due aree che viene calcolata come la met dellintegrale da t a tmax. La parte di calore che va a scaldare le pareti dello strumento viene quantificata con un altro esperimento e convertita in massa di acqua equivalente (ovvero la quantit di acqua immaginaria che, inserita all'interno del calorimetro, assorbirebbe la parte di calore mancante), quindi nota a priori: per il nostro calorimetro vale
me = (345)g

Potendo cos supporre il calorimetro privo di dispersioni di calore, per ricavare il calore specifico (Cx) che ci interessa ci possiamo avvalere della seguente relazione:

cx = [ ( mH2o + me ) * (Tf TH2o)] / [ mx * (Tx Tf) ] * cH2o

(f6)

Dove mH2o e TH2o sono rispettivamente la massa e la temperatura (iniziale) dell acqua allinterno del calorimetro, mx e Tx la massa e la temperatura ( iniziale, corrispondente alla temperatura di evaporazione dellacqua) del metallo, Tf la temperatura finale del sistema (acqua e metallo), cH2o il calore specifico dellacqua (da intendersi come uguale a 1 cal / (g C) ).

Risultati
Costanti utilizzate: - me = 35 g; - cH2o = 1 cal / g C;

Tutte le masse sono state misurate in grammi ( Tutte le temperature sono state misurate in gradi centigradi. Il valore c dato dalla differenza tra il valore del calore specifico ritenuto valido dalla comunit scientifica e il risultato da noi ottenuto. 1] Misura del calore specifico del rame: mCu 508 mH2o 280 TH2o 27,4 Tx 99,0 Tf 36,6

cCu= [(280 + 35) * (36,6 27,4)] / [508 * (99 36,6)] = 0,09143 cal / g C

c = 0,092 0,091 = 0,001 La discrepanza tra i due valori delluno per mille, il nostro valore da considerarsi solidale con il risultato universalmente accettato entro unapprossimazione dellordine di 10-3

I risultati ottenuti sono stati i seguenti: siamo riusciti a rientrare perfettamente nelle misure sperimentali per il calore specifico del rame, non altrettanto purtroppo per quanto riguarda lalluminio, del quale la discrepanza tra valore accettato e valore rilevato superiore del 10% . Tuttavia abbiamo dimostrato che la legge di Dulong e Petit valida per approssimazioni grossolane.

Bibliografia: [1] John R. Taylor : Introduzione allanalisi degli errori (1997)

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