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Relazione di laboratorio - Calorimetro delle

Mescolanze
Giulio Matteucci (gruppo 9)
Introduzione
L'esperienza volta alla misura del calore specifico di un corpo solido c
x
. Per la determinazione del calore specifico inoltre
necessaria la taratura del calorimetro stesso, che consiste nella misurazione della sua massa equivalente M
e
. Il calore speci-
fico di una sostanza definito come la quantit di calore necessaria per innalzare la temperatura di una unit di massa di 1 K.
La relazione della quale faremo uso nel corso dell'analisi dati che lega la variazione di temperatura di un corpo, il suo calore
specifico e la quantit di calore scambiata : T = C
x
Q con C
x
= m
x
c
x
.Dove m
x
la massa del corpo mentre C
x
detta
"capacit termica".
Strumenti e apparato sperimentale
L'apparato sperimentale utilizzato un calorimetro di Regnault (come quello schematizzato nella figura sotto) composto da
un contenitore adiabatico esterno munito di coperchio apribile e di un vaso calorimetrico estraibile entambi in acciaio inox.
Sulla sommit del contenitore esterno sono posti bracci per il sostegno di un termometro per la misura della temperatura
all'interno del vaso e di un motorino elettrico necessario al funzionamento dell'agitatore a pale posto all'interno del vaso
calorimetrico .Gli strumenti di misura utilizzati sono: un termometro centesimale a mercurio, un altro termometro a mercurio
con sensibilit di 1 C, un termometro digitale con sensibilit di 0.01 C, un cronometro centesimale digitale, e una bilancia
elettronica con sensibilit di 1 g.
L'intera esperienza stata ripetuta due volte. Vediamo ora nel dettaglio lo svolgimento e l'analisi dati relativi alla prima
ripetizione. In seguito, poich le procedure seguite sono le stesse riporteremo brevemente i risultati della seconda ripetizione.
Dati ottenuti e analisi dati
Per prima cosa stata determinata, usando la bilancia elettronica, la massa del vaso calorimetrico in acciaio inox M
vaso
=
(1363.0 0.1) g, quella del becher in plastica M
becher
= (104.1 0.1) g e la massa della spirale di rame di cui si vuole ricavare
il calore specifico M
2
= (404.9 0.1) g . E' stata misurata la temperatura ambiente T
a
= (21.4 0.1) C mediante il
termometro digitale.
La spirale di rame stata poi inserita nel bollitore e riscaldata a bagnomaria monitorando la temperatura con il termometro a
mercurio. Successivamente stata versata nel vaso calorimetrico la quantit d'acqua M
acqua
= (2564.0 0.1) g per poi
equilibrarla termicamente in modo da portare la temperatura attorno ai 18 C. Dopo aver misurato la massa del vaso pieno
d'acqua M
acquavaso
= (3927.0 0.1) g, lo si stato collocato all'interno del calorimetro inserendovi il termometro centesimale
a mercurio e azionando l'agitatore e chiuso il coperchio. A questo punto iniziata la presa dati a intervalli di un minuto.
Dopo alcuni minuti, raggiunta T
2
= (85 1) C nel bollitore, il corpo stato estratto e subito introdotto nell'acqua del vaso
calorimetrico. Contemporaneamente stata registrata la temperatura T
1
= (18.44 0.01) C e il tempo t
0
all'istante di inseri-
mento. Da qui si preso a registrare misure di temperatura nel calorimetro a intervalli di 5 s fino al raggiungimento dell
equilibrio termico nel vaso calorimetrico, dopo circa 2 minuti, per poi ritornare a misurare a intervalli di un minuto.
A questo punto si sono riportati in un grafico i dati di temperatura in funzione del tempo e si proceduto ad una prima stima
della temperatura di equilibrio T
eq
, corretta tenendo conto della non perfetta adiabaticit del vaso calorimetrico, tramite il
metodo grafico.
Riportiamo i dati ottenuti:
- temperature misurate a intervalli di un minuto prima dell'immersione della spirale.
temp1a {18.39, 18.39, 18.40, 18.41, 18.41, 18.42, 18.42, 18.42, 18.43, 18.44};
- temperature misurate a intervalli di 5 s dopo l'immersione della spirale.
temp1b {18.50, 18.65, 18.80, 18.95, 19.10, 19.25, 19.27, 19.29, 19.30,
19.35, 19.36, 19.37, 19.38, 19.38, 19.38, 19.38, 19.38, 19.38, 19.38, 19.38};
Il grafico dei dati di temperatura (temp1a+temp1b) in funzione del tempo risulta (per comodit abbiamo variato l'origine dei
tempi in modo che t = 0 coincida con la prima delle misure che prendiamo in considerazione):
100 200 300 400 500 600 700
t s
18.6
18.8
19.0
19.2
19.4
T

C
Ora riportiamo i risultati dell'interpolazione lineare delle ultime 10 misure prima dell'immersione della spirale (temp1a );
primo tratto del grafico.
La miglior retta interpolante ha equazione: T
1
(t) = a + bt con a = (18.389 0.006) C e b = (0.00009 0.00002) C/s
2 Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb
Ora riportiamo i risultati dell'interpolazione lineare delle ultime 10 misure prima dell'immersione della spirale (temp1a );
primo tratto del grafico.
La miglior retta interpolante ha equazione: T
1
(t) = a + bt con a = (18.389 0.006) C e b = (0.00009 0.00002) C/s
100 200 300 400 500 600
t s
18.39
18.40
18.41
18.42
18.43
18.44
18.45
T

C
Eseguiamo il test del chi quadro per vedere se la retta trovata approssima bene i punti sperimentali. Ponendo = 5% essendo
i gradi di libert 10-2=8 il valore di soglia massimo risulta 2.73. Il valore ottenuto della variabile chi quadro, riportato sotto
minore del valore di soglia. Abbiamo cos verificato la bont del nostro fit.
1.16364
a 18.389272727272726;
b 0.00008787878787880343 ;
Tuno[t_] a b t
18.3893 0.0000878788 t
Troviamo ora T
1
(t
0
) e
T
1
t
0
600;
Tuno[t
0
]
18.442
T
1
(t
0
) = 600 s e
T
1
= 18.442 s
Per calcolare
T
1
usiamo la formula generale per la propagazione dell'errore tenendo conto che gli errori su a e b non sono
indipendenti:
T
1
=
T
1
a

2

2

T
1
b

2

2
2
T
1
a

T
1
b

ab

2
sigab 9.090909090909091`*^-8 ;
siga 0.005877538136452587`;
sigb 0.000018349396085439343` ;

a
= -9.09091 C

b
= 0.00588 C/s

ab
= 0.00002 C
2
/s
Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb 3

T1
Sqrt[(1) (siga)^2 ((t)^2) (sigb)^2 2 (t) (sigab)^2] /. t t
0
0.0124803
0.0124803
0.0124803
0.0124803
In definitiva il valore che assumiamo per T
1
: T
1
= (18.44 0.01) C (coincidente, entro l'errore sperimentale con quello
misurato durante l'esperienza)
Riportiamo adesso i risultati dell'interpolazione lineare delle ultime 10 misure prese a intervalli di 5 secondi ( ultimi 10
elementi di temp1b); ultimo tratto del grafico.
La miglior retta interpolante ha equazione: T
eq
(t) = c + dt con c = (19.2 0.1) C e d = (0.0003 0.0002) C/s
610 620 630 640 650
t s
19.36
19.37
19.38
19.39
T

C
Eseguiamo il test del chi quadro per vedere se la retta trovata approssima bene i punti sperimentali. Ponendo = 5% essendo
i gradi di libert 10-2=8 il valore di soglia massimo risulta 2.73. Il valore ottenuto della variabile chi quadro, riportato sotto
minore del valore di soglia. Abbiamo cos verificato la bont del nostro fit.
2.20606
c 19.1884;
d 0.00030303;
T
eq
[t_] c d t
19.1884 0.00030303 t
Troviamo ora T
eq
(t
0
) e
T
eq
Teq T
eq
[t
0
]
19.3702
19.370218`
19.3702

T
eq
= 19.370 s
Per calcolare
T
eq
usiamo la formula generale per la propagazione dell'errore tenendo conto che gli errori su a e b non sono
indipendenti:
T
eq
=
T
eq
c

2

2

T
eq
d

2

2
2
T
eq
c

T
eq
d

cd

2
4 Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb
sigcd 0.000030181818181815814` ;
sigc 0.1371064616208162`;
sigd 0.00022019275302526348` ;

cd
= -0.00003 C

c
= 0.13710 C/s

d
= 0.00022 C
2
/s

Teq
Sqrt[(1) (sigc)^2 ((t)^2) (sigd)^2 2 (t) (sigcd)^2] /. t t
0
0.190404
In definitiva il valore che assumiamo per T
eq
: T
eq
= (19.4 0.2) C
Per procedere al calcolo del calore specifico della spirale di rame necessario conoscere la massa equivalente del
calorimetro. La massa equivalente definita come la massa d'acqua che avrebbe la stessa capacit termica del calorimetro
contenente il vaso calorimetrico vuoto. Riassumiamo ora la procedura seguita per ottenere questo risultato.
Dopo aver estratto il corpo (bagnato) dal vaso calorimetrico e averne misurato nuovamente la massa stata determinata la
massa d'acqua residua nel vaso calorimetrico. Continuando a registrare le temperature nel calorimetro a intervalli di un
minuto, sono stati prelevati circa 100 g d'acqua dal bollitore alla temperatura di circa 70 C per poi ricavare M'
acqua
come
differenza tra la massa del contenitore con l'acqua M
acquabecher
= (192.2 0.1) g e quella del becher vuoto misurata in
precedenza. Subito dopo aver misurato con il termometro digitale la temperatura dell'acqua nel becher T '
2
= (71.00 0.01)
C, questa stata versata nel vaso del calorimetro. Contemporaneamente stata registrata la temperatura T '
1
= (19.46 0.01)
C e il tempo t
0
all'istante di inserimento. Da qui si preso a registrare misure di temperatura nel calorimetro a intervalli di 5
s fino al raggiungimento dell equilibrio termico nel vaso calorimetrico, per poi ritornare a misurare a intervalli di un minuto.
A questo, come si era fatto nel caso precedente, punto si sono riportati in un grafico i dati di temperatura in funzione del
tempo e si proceduto ad una prima stima della temperatura di equilibrio T '
eq
, corretta tenendo conto della non perfetta
adiabaticit del vaso calorimetrico, tramite il metodo grafico.
Procediamo come nel caso precedente riportando i dati ottenuti:
- temperature misurate a intervalli di un minuto prima dell'aggiunta dell'acqua.
temp2a {19.44, 19.44, 19.44, 19.44, 19.44, 19.44, 19.45, 19.45, 19.46, 19.46};
- temperature misurate a intervalli di 5 s dopo l'aggiunta dell'acqua.
temp2b {19.46, 20.05, 20.45, 20.60, 20.80, 20.94, 21.00, 21.05, 21.06,
21.09, 21.09, 21.10, 21.10, 21.10, 21.10, 21.10, 21.10, 21.10, 21.10, 21.10};
Il grafico dei dati di temperatura (temp2a+temp2b) in funzione del tempo risulta (per comodit abbiamo variato l'origine dei
tempi in modo che t = 0 coincida con la prima delle misure che prendiamo in considerazione):
100 200 300 400 500 600 700
t s
20.0
20.5
21.0
T

C
Come prima, riportiamo i risultati dell'interpolazione lineare delle ultime 10 misure prima dell'aggiunta dell'acqua (temp2a );
primo tratto del grafico.
La miglior retta interpolante ha equazione: T '
1
(t) = a' + b't con a' = (19.435 0.006) C e b' = (0.00004 0.00002) C/s
Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb 5
Come prima, riportiamo i risultati dell'interpolazione lineare delle ultime 10 misure prima dell'aggiunta dell'acqua (temp2a );
primo tratto del grafico.
La miglior retta interpolante ha equazione: T '
1
(t) = a' + b't con a' = (19.435 0.006) C e b' = (0.00004 0.00002) C/s
100 200 300 400 500 600
t s
19.44
19.45
19.46
19.47
T

C
Eseguiamo il test del chi quadro per vedere se la retta trovata approssima bene i punti sperimentali. Ponendo = 5% essendo
i gradi di libert 10-2=8 il valore di soglia massimo risulta 2.73. Il valore ottenuto della variabile chi quadro, riportato sotto
minore del valore di soglia. Abbiamo cos verificato la bont del nostro fit.
1.55152
ap 19.4350909090909;
bp 0.0000404040404040628;
Tpuno[t_] ap bp t
19.4351 0.000040404 t
Troviamo ora T
eq
(t
0
) e
T
eq
Tpuno[t
0
]
19.4593

T
eq
= 19.459 s
Per calcolare
T'
1
usiamo la formula generale per la propagazione dell'errore tenendo conto che gli errori su a e b non sono
indipendenti:
T'
1
=
T'
1
a'

2

a'

2

T'
1
b'

2

b'

2
2
T
1
a'

T
1
b'

a' b'

2
sigap 0.00587753813645258;
sigbp 0.00001834939608543934 ;
sigabp 9.09090909090909*^-8;

a'
= 0.00588 C

b'
= 0.00002 C/s

a' b'
= -9.09091 C
2
/s

T'1
Sqrt[(1) (sigap)^2 ((t)^2) (sigbp)^2 2 (t) (sigabp)^2] /. t t
0
0.0124803
0.0124803
0.0124803
0.0124803
In definitiva il valore che assumiamo per T '
1
: T '
1
= (19.46 0.01) C (anche qui, coincidente, entro l'errore sperimentale
con quello misurato durante l'esperienza)
6 Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb
In definitiva il valore che assumiamo per T '
1
: T '
1
= (19.46 0.01) C (anche qui, coincidente, entro l'errore sperimentale
con quello misurato durante l'esperienza)
Riportiamo adesso i risultati dell'interpolazione lineare delle ultime 10 misure prese a intervalli di 5 secondi ( ultimi 10
elementi di temp1b); ultimo tratto del grafico.
La miglior retta interpolante ha equazione: T
eq
(t) = c + dt con c = (19.2 0.1) C e d = (0.0003 0.0002) C/s
610 620 630 640 650
t s
21.085
21.090
21.095
21.100
21.105
21.110
T

C
Eseguiamo il test del chi quadro per vedere se la retta trovata approssima bene i punti sperimentali. Ponendo = 5% essendo
i gradi di libert 10-2=8 il valore di soglia massimo risulta 2.73. Il valore ottenuto della variabile chi quadro, riportato sotto
minore del valore di soglia. Abbiamo cos verificato la bont del nostro fit.
0.654545
cp 21.0310909090912;
dp 0.0001090909090848413;
Tp
e
[t_] cp dp t
21.0311 0.000109091 t
Troviamo ora T '
eq
(t
0
) e
T'
eq
Tp
e
[t
0
]
21.0965

T
eq
= 21.0965 s
Per calcolare
T'
eq
usiamo la formula generale per la propagazione dell'errore tenendo conto che gli errori su a e b non sono
indipendenti:
T'
1
=
T'
eq
c'

2

c'

2

T'
eq
d'

2

d'

2
2
T
eq
c'

T
eq
d'

c' d'

2
sigcp 0.1371064616208162;
sigdp 0.00022019275302526348 ;
sigcdp 0.000030181818181815814 ;

c'
= 0.13711 C

d'
= 0.00022 C/s

c' d'
= -0.00003 C
2
/s

T'eq
Sqrt[(1) (sigcp)^2 ((t)^2) (sigdp)^2 2 (t) (sigcdp)^2] /. t t
0
0.190404
In definitiva il valore che assumiamo per T '
eq
: T '
eq
= (21.1 0.2) C
Possiamo procedere al calcolo della massa equivalente del calorimetro tramite la formula: M
e
= M'
acqua
T '
2
T '
eq
)/T '
eq

T '
1
) - M
residua
con:
M'
acqua
= M
acquabecher
- M
becher
= (88.1 0.17) g
M
acquatolta
= M
acqua spirale
- M
becher
- M
spirale
= (8.6 0.17) g
M
residua
= M
acqua
- M
acquatolta
= (2555.4 0.17) g
dove gli errori sono stati calcolati usanto la formula per la propagazione dell'errore per somme algebriche (somma in
quadratura degli errori).
Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb 7
Possiamo procedere al calcolo della massa equivalente del calorimetro tramite la formula: M
e
= M'
acqua
T '
2
T '
eq
)/T '
eq

T '
1
) - M
residua
con:
M'
acqua
= M
acquabecher
- M
becher
= (88.1 0.17) g
M
acquatolta
= M
acqua spirale
- M
becher
- M
spirale
= (8.6 0.17) g
M
residua
= M
acqua
- M
acquatolta
= (2555.4 0.17) g
dove gli errori sono stati calcolati usanto la formula per la propagazione dell'errore per somme algebriche (somma in
quadratura degli errori).
Macp 88.1;
Mre 2555.4;
Tp2 71;
Tp1 19.46;
Tpeq 21.1;
sigMacp 0.17;
Me (Macp ((Tp2 Tpeq) / (Tpeq Tp1))) Mre
125.204
per trovare l'errore su M
e
invece si usata la formula:
M
e
=

M
e
M'
acqua

M'
acqua

2

M
e
T'
1

T'
1

2

M
e
T'
eq

T'
eq

2

M
e
T'
2

T'
2

2

M
e
M
residua

M
residua

2
.
sigMe Sqrt]1 (0.1)^2 (((Macp (Tp2 Tpeq)) / (Tpeq Tp1)^2)^2) (
T'1
)^2
((Macp / (Tpeq Tp1))^2) (0.01)^2 ((((Tp1 Tpeq) Macp) / (Tpeq Tp1)^2)^2)
[
T'eq
|^2 (((Tp2 Tpeq) / (Tpeq Tp1))^2) (sigMacp)^2
23.4052
Quindi il valore che assumiamo come massa equivalente del calorimetro M
e
= (125 23) g
A questo punto avendo determinato la massa equivalente (taratura del calorimetro) possiamo procedere con il calcolo del
calore specifico della spirale di rame, c
x
. La formula che utilizzeremo sar: c
x
= [c
acqua
(M
acqua
+ M
e
)T
eq

T
1
)]/[M
spirale
T
2
T
eq
)]
Ca 4.186;
Mac 2564.0;
M2 404.9;
T1 18.44;
T2 85;
Cx (Ca (Mac Me) (Teq T1)) / (M2 (T2 Teq))
0.394057
calcoliamo l'errore si per trovare l'errore su c
x
usando la formula:
M
e
=

c
x
M
acqua

M
acqua

2

c
x
M
e

M
e

2

c
x
T'
1

T'
eq

2

c
x
T'
2

T'
2

2

c
x
M
residua

M
residua

2
.
8 Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb
sigCx Sqrt]((Ca (Teq T1)) / (M2 (T2 Teq))^2) (0.1)^2
((Ca (Teq T1)) / (M2 (T2 Teq))^2) (sigMe)^2 ((Ca / M2) (1 / (T2 Teq)))^2 (0.1)^2
((Ca / M2) ((Teq T1) / (T2 Teq)^2))^2 (0.01)^2
((Ca / M2) ((Teq T1) / (T2 Teq)^2))^2 [
Teq
|^2
((Ca / (M2)^2) ((Teq T1) / (T2 Teq)))^2 (0.1)^2
0.00173811
Il calore specifico trovato quindi: c
x
= (0.394 0.002) J/(gK)
Clear["Global`"]
Remove["Global`"]
Riportiamo i dati e i risultati della seconda ripetizione mantenendo la stessa notazione usata in
precedenza:
Temperature misurate prima e dopo l'immersione della spirale con il loro grafico:
temp1a {16.61, 16.62, 16.63, 16.64, 16.65, 16.68, 16.69, 16.70, 16.71, 16.72};
temp1b {16.72, 16.85, 17.00, 17.25, 17.42, 17.53, 17.59, 17.63, 17.65,
17.65, 17.65, 17.66, 17.66, 17.66, 17.66, 17.66, 17.66, 17.66, 17.66, 17.66};
100 200 300 400 500 600 700
t s
16.8
17.0
17.2
17.4
17.6
T

C
Risultati del fit sul primo tratto:
La miglior retta interpolante ha equazione: T
1
(t) = a + bt con a = (16.606 0.006) C e b = (0.00022 0.00002) C/s
100 200 300 400 500 600
t s
16.62
16.64
16.66
16.68
16.70
16.72
16.74
T

C
Eseguiamo il test del chi quadro per vedere se la retta trovata approssima bene i punti sperimentali. Ponendo = 5% essendo
i gradi di libert 10-2=8 il valore di soglia massimo risulta 2.73. Il valore ottenuto della variabile chi quadro, riportato sotto
minore del valore di soglia. Abbiamo cos verificato la bont del nostro fit.
Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb 9
2.42424
a 16.60636363636364
b 0.0002171717171717269
16.6064
0.000217172
Tuno[t_] a b t
16.6064 0.000217172 t
Troviamo ora T
1
(t
0
) e
T
1
t
0
600;
Tuno[t
0
]
16.7367
T
1
(t
0
) = 600 s e
T
1
= 16.7367 s
Per calcolare
T
1
usiamo la formula generale per la propagazione dell'errore tenendo conto che gli errori su a e b non sono
indipendenti:
T
1
=
T
1
a

2

2

T
1
b

2

2
2
T
1
a

T
1
b

ab

2
siga 0.005877538136452587;
sigb 0.000018349396085439343 ;
sigab 9.09090909090909*^-8;

a
= 0.00588 C

b
= 0.00002 C/s

ab
= -9.0909 C
2
/s

T1
Sqrt[(1) (siga)^2 ((t)^2) (sigb)^2 2 (t) (sigab)^2] /. t t
0
0.0124803
0.0124803
0.0124803
0.0124803
In definitiva il valore che assumiamo per T
1
: T
1
= (16.74 0.01) C (coincidente, entro l'errore sperimentale con quello
misurato durante l'esperienza)
Risultati del fit sull ultimo tratto:
La miglior retta interpolante ha equazione: T
eq
(t) = c + dt con c = (17.6 0.1) C e d = (0.0001 0.0002) C/s
10 Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb
610 620 630 640 650
t s
17.645
17.650
17.655
17.660
17.665
17.670
T

C
Eseguiamo il test del chi quadro per vedere se la retta trovata approssima bene i punti sperimentali. Ponendo = 5% essendo
i gradi di libert 10-2=8 il valore di soglia massimo risulta 2.73. Il valore ottenuto della variabile chi quadro, riportato sotto
minore del valore di soglia. Abbiamo cos verificato la bont del nostro fit.
0.654545
c 17.59109090908896;
d 0.0001090909090919467;
T
eq
[t_] c d t
17.5911 0.000109091 t
Troviamo ora T
eq
(t
0
) e
T
eq
Teq T
eq
[t
0
]
17.6565

T
eq
= 17.6565 s
Per calcolare
T
eq
usiamo la formula generale per la propagazione dell'errore tenendo conto che gli errori su a e b non sono
indipendenti:
T
eq
=
T
eq
c

2

2

T
eq
d

2

2
2
T
eq
c

T
eq
d

cd

2
sigc 0.137106461620816;
sigd 0.0002201927530252634;
sigcd 0.00003018181818181581 ;

cd
= -0.00003 C

c
= 0.13710 C/s

d
= 0.00022 C
2
/s

Teq
Sqrt[(1) (sigc)^2 ((t)^2) (sigd)^2 2 (t) (sigcd)^2] /. t t
0
0.190404
In definitiva il valore che assumiamo per T
eq
: T
eq
= (17.7 0.2) C
Riportiamo ora dati e risultati della seconda taratura:
temp2a {18.02, 18.03, 18.04, 18.05, 18.05, 18.06, 18.06, 18.07, 18.08, 18.09};
temp2b {18.09, 19.60, 19.75, 19.85, 19.93, 19.97, 20.03, 20.05, 20.06,
20.07, 20.08, 20.08, 20.08, 20.08, 20.08, 20.08, 20.08, 20.08, 20.09, 20.09};
Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb 11
100 200 300 400 500 600 700
t s
18.5
19.0
19.5
20.0
T

C
Come prima, riportiamo i risultati dell'interpolazione lineare delle ultime 10 misure prima dell'aggiunta dell'acqua (temp2a );
primo tratto del grafico.
La miglior retta interpolante ha equazione: T '
1
(t) = a' + b't con a' = (18.023 0.006) C e b' = (0.0001 0.00002) C/s
100 200 300 400 500 600
t s
18.04
18.06
18.08
18.10
T

C
Eseguiamo il test del chi quadro per vedere se la retta trovata approssima bene i punti sperimentali. Ponendo = 5% essendo
i gradi di libert 10-2=8 il valore di soglia massimo risulta 2.73. Il valore ottenuto della variabile chi quadro, riportato sotto
minore del valore di soglia. Abbiamo cos verificato la bont del nostro fit.
1.01818
ap 18.0230909090909;
bp 0.0001181818181818228;
Tpuno[t_] ap bp t
18.0231 0.000118182 t
Troviamo ora T
eq
(t
0
) e
T
eq
Tpuno[t
0
]
18.094

T
eq
= 18.094 s
Per calcolare
T'
1
usiamo la formula generale per la propagazione dell'errore tenendo conto che gli errori su a e b non sono
indipendenti:
T'
1
=
T'
1
a'

2

a'

2

T'
1
b'

2

b'

2
2
T
1
a'

T
1
b'

a' b'

2
sigap 0.00587753813645258;
sigbp 00.00001834939608543934 ;
sigabp 9.0909090909090*^-8;

a'
= 0.00588 C

b'
= 0.00002 C/s

a' b'
= -9.09091 C
2
/s
12 Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb

a'
= 0.00588 C

b'
= 0.00002 C/s

a' b'
= -9.09091 C
2
/s

T'1
Sqrt[(1) (sigap)^2 ((t)^2) (sigbp)^2 2 (t) (sigabp)^2] /. t t
0
0.0124803
In definitiva il valore che assumiamo per T '
1
: T '
1
= (18.09 0.01) C (anche qui, coincidente, entro l'errore sperimentale
con quello misurato durante l'esperienza)
Riportiamo adesso i risultati dell'interpolazione lineare delle ultime 10 misure prese a intervalli di 5 secondi ( ultimi 10
elementi di temp1b); ultimo tratto del grafico.
La miglior retta interpolante ha equazione: T
eq
(t) = c + dt con c = (20.0 0.1) C e d = (0.0002 0.0002) C/s
610 620 630 640 650
t s
20.075
20.080
20.085
20.090
20.095
20.100
T

C
Eseguiamo il test del chi quadro per vedere se la retta trovata approssima bene i punti sperimentali. Ponendo = 5% essendo
i gradi di libert 10-2=8 il valore di soglia massimo risulta 2.73. Il valore ottenuto della variabile chi quadro, riportato sotto
minore del valore di soglia. Abbiamo cos verificato la bont del nostro fit.
0.824242
cp 19.96127272726880;
dp 0.000193939393945186;
Tp
e
[t_] cp dp t
19.9613 0.000193939 t
Troviamo ora T '
eq
(t
0
) e
T'
eq
Tp
e
[t
0
]
20.0776

T
eq
= 20.0776 s
Per calcolare
T'
eq
usiamo la formula generale per la propagazione dell'errore tenendo conto che gli errori su a e b non sono
indipendenti:
T'
1
=
T'
eq
c'

2

c'

2

T'
eq
d'

2

d'

2
2
T
eq
c'

T
eq
d'

c' d'

2
sigcp 0.137106461620816;
sigdp 0.0002201927530252634;
sigcdp 0.00003018181818181581 ;

c'
= 0.13711 C

d'
= 0.00022 C/s

c' d'
= -0.00003 C
2
/s
Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb 13

c'
= 0.13711 C

d'
= 0.00022 C/s

c' d'
= -0.00003 C
2
/s

T'eq
Sqrt[(1) (sigcp)^2 ((t)^2) (sigdp)^2 2 (t) (sigcdp)^2] /. t t
0
0.190404
In definitiva il valore che assumiamo per T '
eq
: T '
eq
= (20.1 0.2) C
Possiamo procedere di nuovo al calcolo della massa equivalente del calorimetro tramite la formula: M
e
= M'
acqua
T '
2

T '
eq
)/T '
eq
T '
1
) - M
residua
con:
M'
acqua
= M
acquabecher
- M
becher
= (99.4 0.17) g
M
acquatolta
= M
acqua spirale
- M
becher
- M
spirale
= (9.8 0.17) g
M
residua
= M
acqua
- M
acquatolta
= (2492.6 0.17) g
dove gli errori sono stati calcolati usanto la formula per la propagazione dell'errore per somme algebriche (somma in
quadratura degli errori).
Macp 99.4;
Mre 2492.6;
Tp2 75;
Tp1 18.09;
Tpeq 20.08;
sigMacp 0.17;
Me (Macp ((Tp2 Tpeq) / (Tpeq Tp1))) Mre
250.64
per trovare l'errore su M
e
invece si usata la formula:
M
e
=

M
e
M'
acqua

M'
acqua

2

M
e
T'
1

T'
1

2

M
e
T'
eq

T'
eq

2

M
e
T'
2

T'
2

2

M
e
M
residua

M
residua

2
.
sigMe Sqrt]1 (0.1)^2 (((Macp (Tp2 Tpeq)) / (Tpeq Tp1)^2)^2) (
T'1
)^2
((Macp / (Tpeq Tp1))^2) (0.01)^2 ((((Tp1 Tpeq) Macp) / (Tpeq Tp1)^2)^2)
[
T'eq
|^2 (((Tp2 Tpeq) / (Tpeq Tp1))^2) (sigMacp)^2
20.2166
Quindi il valore che, questa volta, assumiamo come massa equivalente del calorimetro M
e
= (250 20) g
A questo punto avendo determinato la massa equivalente (taratura del calorimetro) possiamo procedere con il calcolo del
calore specifico della spirale di rame, c
x
. Con la formula usata precedentemente: c
x
= [c
acqua
(M
acqua
+ M
e
)T
eq

T
1
)]/[M
spirale
T
2
T
eq
)]
Ca 4.186;
Mac 2502.4;
M2 404.9;
T1 16.74;
T2 83;
Cx (Ca (Mac Me) (Teq T1)) / (M2 (T2 Teq))
0.399223
calcoliamo l'errore si per trovare l'errore su c
x
usando di nuovo la formula:
M
e
=

c
x
M
acqua

M
acqua

2

c
x
M
e

M
e

2

c
x
T'
1

T'
eq

2

c
x
T'
2

T'
2

2

c
x
M
residua

M
residua

2
.
14 Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb
calcoliamo l'errore si per trovare l'errore su c
x
usando di nuovo la formula:
M
e
=

c
x
M
acqua

M
acqua

2

c
x
M
e

M
e

2

c
x
T'
1

T'
eq

2

c
x
T'
2

T'
2

2

c
x
M
residua

M
residua

2
.
sigCx Sqrt]((Ca (Teq T1)) / (M2 (T2 Teq))^2) (0.1)^2
((Ca (Teq T1)) / (M2 (T2 Teq))^2) (sigMe)^2 ((Ca / M2) (1 / (T2 Teq)))^2 (0.1)^2
((Ca / M2) ((Teq T1) / (T2 Teq)^2))^2 (0.01)^2
((Ca / M2) ((Teq T1) / (T2 Teq)^2))^2 [
Teq
|^2
((Ca / (M2)^2) ((Teq T1) / (T2 Teq)))^2 (0.1)^2
0.0014968
Il calore specifico trovato quindi: c
x
= (0.399 0.001) J/(gK)
Facciamo alucune considerazioni conclusive:
1) Confrontiamo i due valori misurati di M
e
tra loro e facciamone la media. M
e1
= (125 23) g mentre M
e2
= (250 20) g.
Per confrontarli eseguiamo il test normale ponendo la significativit al 5%. Accetteremo l'ipotesi nulla nel caso in cui z
1.98.
zMe N[Abs[(250 125)] / (Sqrt[(23)^2 (20)^2])]
4.10112
z 1.98 e quindi non possiamo considerarli compatibili tra loro entro la soglia di significativit desiderata. Dobbiamo quindi
ammettere la presenza di errori sistematici nel corso di una o di entrambe le misure.
Consideriamo adesso la media pesata (per dare un valore ai differenti errori associati alle due misure)
Memedia N[((125 (1 / (23^2))) (250 (1 / (20^2)))) / ((1 / (23^2)) (1 / (20^2)))]
196.179
M
emedia
= 196.18 g
2) Confrontiamo i due valori misurati di M
e
con il valore teorico che si ottiene assumendo che il vaso calorimetrico sia di
acciaio inox (e trascurando l'agitatore di cui non sappiamo la massa), dalla formula: M
e
= c
i
M
vaso
con c
i
= 0.423 J/(g K)
MeTeo (1363.0 0.423) / Ca
137.733
Il valore M
eTeo
= 137.73 g si avvicina molto a quello trovato sperimentalmente con la prima taratura, eseguiamo un test
normale per confrontare la compatibilit. Poniamo la significativit al 5%. Accetteremo l'ipotesi nulla nel caso in cui z
1.98.
zMeTeocaso1 N[Abs[(MeTeo 125)] / (Sqrt[(20)^2])]
0.636634
zMeTeocaso1 N[Abs[(MeTeo 250)] / (Sqrt[(23)^2])]
4.88119
Nel primo caso z 1.98, quindi possiamo considerare il primo valore compatibile con il valore teorico entro la soglia di
significativit fissata. Nel secondo invece z 1.98 quindi il valore non risulta compatibile. Questo risultato ci induce a
pensare che il risultato della prima taratura sia il pi "corretto" cio il meno affetto da errore sistematico.
3) Eseguiamo ora il test normale per velificare la compatibilit dei due valori trovati per il calore specifico del rame con il
valore di riferimento 0.385 J/(gK) . Calcoliamo i valori della variabile z. Accetteremo l'ipotesi nulla nel caso in cui z 1.98.
I valori trovati erano c
x1
= (0.394 0.002) J/(gK) e c
x2
= (0.399 0.001) J/(g K)
Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb 15
3) Eseguiamo ora il test normale per velificare la compatibilit dei due valori trovati per il calore specifico del rame con il
valore di riferimento 0.385 J/(gK) . Calcoliamo i valori della variabile z. Accetteremo l'ipotesi nulla nel caso in cui z 1.98.
I valori trovati erano c
x1
= (0.394 0.002) J/(gK) e c
x2
= (0.399 0.001) J/(g K)
zCxcaso1 Abs[(0.394 0.385)] / (Sqrt[(0.002)^2])
zCxcaso2 Abs[(0.399 0.385)] / (Sqrt[(0.001)^2])
4.5
14.
Tutti i valori trovati per l'acciaio risultano 1.98 e quindi non sono compatibili. Probabilmente questo risultato negativo
dovuto alla sottostima degli errori sperimentali e ,in particolare, alla presenza di errori sistematici (agitatore? altro?).
Evidenziamo comunque il fatto che questi risultati sono in accordo con le considerazioni fatte sopra confrontando il valore
teorico di M
e
con quelli trovati sperimentalmente. Infatti il valore che si discosta di pi da quello atteso quello ottenuto
nella seconda ripetizione dove si utilizzato per il calcolo di c
x
il valore di M
e
che pi si discosta da quello terorico e quindi
probabilmente pi affetto da errori sistematici.
Una fonte di errore sistematico potrebbe essere l'energia dissipata sotto forma ci calore nel vaso calorimetrico dall'agitatore.
Valutiamo l'entit di questo effetto.
Supponendo che tutto il lavoro compiuto dal motorino da 3 W di potenza dell'agitatore venga totalmente trasformato in
calore, poich L = Pt in un minuto (cio per t = 60 s ) si trova che L = Q = 41,4 cal. Indicando con C = (M
e
+M
acqua
) c
acqua
la
capacit termica del calorimetro si ha che la variazione di temperatura T = Q/C in un minuto dovuta al calorimetro nei
due casi:
C1 (125 2564.0) Ca;
C2 (250 2502.4) Ca;
DT1 41.4 / C1
DT2 41.4 / C2
0.00367799
0.00359327
T
1
= 0.004 C nel primo caso e T
2
= 0.004 C nel secondo. Queste differenze di temperatura per la loro piccola entit non
bastano a giustificare le discrepanze riscontrate tra i valori trovati e quelli attesi per il calore specifico del rame. Questo ci
portana a ritenere che gli errori sistematici evidenziati nel corso dell'analisi dati debbano essere imputati ad altri effetti oltre
che a quello dell'agitatore.
Sintesi dei risultati
Si trovata la massa equivalente del calorimetro per entrambi i set di dati raccolti nelle due ripetizioni dell' esperienza.
Grazie a questa stato possibile determinare il calore specifico della spirale di rame. I valori trovati nelle due ripetizioni
presentano una certa discrepanza tra loro ed entrambi non possono essere considerati compatibili, con una significativit del
5%, con il valore di riferimento del calore specifico del rame. Il fatto che la discrepanza tra il valore di riferimento e i
risultati ottenuti sia minore nel caso della prima ripetizione che nella seconda e che la stessa situazione si verifichi riguardo
alla discrepanza tra il valore ottenuto sperimentalmente per la massa equivalente del calorimetro e quello calcolato a priori,
porta a pensare che la prima serie di dati sia la pi "corretta" cio meno affetta da errori sistematici.
16 Calorimetro delle Mescolanze (ricorretta)(FINALE).nb

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