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PREREQUISITI
Per affrontare la prova di laboratorio lo studente deve sapere...
• Che cos’è la temperatura e come la si misura
• Qual è il punto fisso relativo all’acqua bollente
• Il concetto di calore e la sua unità di misura
• Che cosa sono e come si misurano il calore specifico e la capacità termica di un corpo
• L’equazione fondamentale della calorimetria
1. Titolo
Per questa prova si propone il seguente titolo: Determinazione del calore specifico dei solidi.
2. Obiettivi
Lo scopo è determinare il calore specifico di alcuni corpi solidi di vari materiali (per esempio: ottone, alluminio, acciaio,
vetro, …) e, individuati tali valori, confrontarli con quelli riportati nelle tabelle del testo.
Figura 1
4. Contenuti teorici
Le basi teoriche della prova sono rappresentate dai fenomeni legati allo scambio termico fra corpi a diversa temperatura, al
raggiungimento dell’equilibrio termico e al concetto di calore come energia che viene trasferita. In particolare, si dovrà
illustrare il fatto che i corpi si comportano diversamente rispetto all’assorbimento e alla cessione del calore a seconda del
materiale di cui sono costituiti. Per tenere conto del diverso comportamento, si introducono appunto le grandezze fisiche
chiamate capacità termica e calore specifico.
Simbologia utilizzata:
• c acqua calore specifico dell’acqua;
• c solido calore specifico del solido;
• Ccal capacità termica del calorimetro;
• t1 temperatura iniziale dell’acqua fredda e del calorimetro;
• t 2 temperatura iniziale del solido (100 °C) e dell’acqua bollente del becker;
• te temperatura di equilibrio finale del sistema (calorimetro, acqua e solido).
I passaggi della Parte II vanno ripetuti per ognuno dei corpi solidi assegnati. I dati si possono raccogliere come indicato nella
tabella riportata sotto.
1 2 3 4 5 6 7 8
m εa(m) t1 te εa(t) t2 – te te – t1 csolido
sostanza
(kg) (kg) (°C) (°C) (°C) (°C) (°C) (J ⋅kg-1 ⋅°C-1)
ottone 0,0300 0,0001 20,4 21,4 0,2 78,6 1,0 388
rame … … … … … … … …
acciaio … … … … … … … …
vetro … … … … … … … …
7. Elaborazione
A questo punto si può calcolare, trascrivendolo nella colonna 8, il calore specifico del solido tramite la relazione (vedi Help
2):
(macqua ⋅ cacqua + Ccal ) ⋅ (t e − t1 )
c solido =
msolido ⋅ (t 2 − t e )
In tabella, nella riga dell’ottone, sono proposti alcuni dati campione, che portano al seguente risultato:
(macqua ⋅ cacqua + Ccal ) ⋅ (t e − t1 )
cottone = =
mottone ⋅ (t 2 − t e )
Help 1
Se la relazione da cui è stato ricavato Ccal non è chiara, si svolgano i passaggi che conducono a essa, ricorrendo all’equazione
fondamentale della calorimetria: Q = m ⋅ c ⋅ ∆t.
Ccal (te − t1) = mcalda cacqua (t2 – te) – mfredda cacqua (te – t1)
Help 2
Anche in questo caso il calore specifico lo si ricava da un bilancio termico basato sull’equazione fondamentale della
calorimetria:
Dividendo, infine, ambo i membri per msolido(t2 – te), si ottiene la formula cercata.
Help 3
Si deve considerare che, essendoci nei calcoli di Ccal e di csolido anche delle sottrazioni, nelle quali comunque si devono
sommare gli errori assoluti delle grandezze in gioco, alla fine ne risulterà un errore assoluto di propagazione complessivo
piuttosto rilevante. Per ridurre questa conseguenza conviene, se disponibili, usare termometri a elevata sensibilità e non
arrotondare gli errori assoluti nei passaggi intermedi, ma solamente alla fine.
8. Analisi dei risultati e conclusioni
I risultati ottenuti sono attendibili, se i valori dei vari csolido si avvicinano a quelli previsti dalle tabelle (ovvero, in caso di
calcolo degli errori, se i calori specifici tabulati rientrano all’interno degli intervalli di indeterminazione trovati).
Se, al contrario, i risultati sono insoddisfacenti, allora bisogna cercare di individuare le cause che hanno influenzato
negativamente la prova. Ne suggeriamo qualcuna:
• dispersioni termiche sia durante il travaso dell’acqua per la determinazione di Ccal sia nel trasferimento del solido;
• temperatura del solido iniziale (posta a 100 °C) non controllata.