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I.

S GALILEI CONEGLIANO

NOME COGNOME:
CL:
A.S

POTERE CALORIFICO DELLA NAFTALINA


Scopo della prova
Lo scopo della prova è rilevare il potere calorifico superiore di una pastiglia di naftalina.

Nozioni teoriche
l potere calorifico è la quantità di energia che si può ricavare convertendo completamente
una massa unitaria di un vettore energetico in condizioni standard. Il potere calorifico
superiore (ΔcHso) è la quantità di calore che si rende disponibile per effetto della
combustione completa a pressione costante della massa unitaria del combustibile, quando
i prodotti della combustione siano riportati alla temperatura iniziale del combustibile e del
comburente. In particolare il potere calorifico superiore esprime la quantità di calore,
espressa in MJ, che si libera nella combustione completa di 1 Sm 3 alla temperatura di
15°C ed alla pressione assoluta di 101325 bar.
La determinazione del potere calorifico si può ottenere approssimativamente col calcolo, in
base all'analisi elementare del combustibile, oppure direttamente mediante l'uso di
appositi strumenti calorimetrici. Noi abbiamo utilizzato li metodo diretto diretta che si
effettua mediante la bomba calorimetrica di Mahler in cui si fa avvenire una reazione
stechiometrica completa tra una quantità ben determinata di combustibile e l'ossigeno. Il
calore prodotto dalla reazione viene assorbito da una massa nota di acqua (o di altro
liquido), di cui si misura l'aumento della temperatura.

Strumenti utilizzati
- BOMBA DI MAHLER
La bomba calorimetrica di Mahler è uno strumento per determinare il potere calorifico di un
combustibile solido o liquido. La combustione avviene in un’atmosfera di ossigeno puro in
un robusto recipiente di acciaio detto bomba.
Il calore svolto durante la reazione viene comunicato all’acqua pesata del vaso calorimetro
di cui si registra l’innalzamento di temperatura. In questo modo si misura il potere calorifico
superiore del combustibile.
La bomba calorimetrica è solitamente è costituita da un recipiente in acciaio inossidabile
dallo spessore di circa 8 mm e dalla capacità di 650 cm 3. Il coperchio della bomba è a vite
e con guarnizione per assicurare una perfetta tenuta. Il coperchio porta due elettrodi, uno
isolato alla cui estremità si trova un piccolo anello portacrogiolo, l’altro fissato al coperchio
stesso con il quale fa massa per l’immissione di ossigeno. Il coperchio è attraversato da
un condotto per l’immissione di ossigeno nella bomba comandato da una valvola a spillo e
un condotto per la fuoriuscita del gas della bombola regolato da una valvola. Sul coperchio
della bomba sono presenti tre colonnine, una contenente il serrafilo per l’elettrodo e il
comando della valvola a spillo, un’altra colonnina contenente il serrafilo per l’elettrodo
isolato e infine la terza colonnina contenente il comando della valvola. Il collegamento tra
gli elettrodi viene realizzato tramite una spiralina di ferro destinata a bruciare quando
passa la corrente e a provocare l’accensione del combustibile.
Superiormente gli elettrodi vengono collegati con un piccolo quadro elettrico di comando
che fa corpo unico con l’agitatore. Vi è poi un vaso calorimetrico che di ottone della
capacità di 4 litri e destinato a contenere l’acqua. Inoltre c’è un termometro di Beckmann
tramite il quale viene rilevata la variazione di temperatura dopo la combustione.

-TORCHIO MECCANICO.
È apparecchio che ha il compito di ridurre in pastiglia la naftalina opportunamente ridotta
in polvere.
-BOMBA DI OSSIGENO
Viene utilizzata per immettere ossigeno puro nel calorimetro a una pressione di 25 Atm.

-TERMOMETRO CENTESIMALE
Un termometro è uno strumento adatto a misurare la temperatura, oppure le variazioni di
temperatura.

-AGITATORE
Viene utilizzato per mescolare l’acqua all’interno della bomba. In questo modo la
temperatura dell’acqua è uniforme e la misura non è falsata.
-NAFTALINA
Il naftalene, commercialmente noto anche come naftalina, è un idrocarburo aromatico
polinucleato, di formula chimica C10H8; è il più semplice tra gli idrocarburi policiclici
aromatici. La sua molecola è planare; la struttura è quella di due anelli benzenici
condensati, ovvero che condividono due atomi di carbonio. È l'ingrediente caratteristico
delle tradizionali palline antitarme utilizzate negli armadi per proteggere i capi di lana. A
temperatura ambiente è un solido cristallino bianco dall'odore intenso e caratteristico,
rilevabile già a concentrazioni di 0,08 ppm. Poco solubile in acqua, si scioglie abbastanza
bene nell'etanolo (77 g/L a 20 °C) e ancora meglio nei solventi organici. Può facilmente
sublimare.

Svolgimento della prova


Per prima cosa si riempie il recipiente termostatico con acqua distillata controllando che il
rubinetto di scarico sia chiuso poi si fissa il termometro centesimale. Poi si versano 2200
gr di acqua nel vaso del calorimetro e lo si mette nel recipiente termostatico, poi si monta
l’agitatore. Successivamente si prepara il campione di naftalene riducendolo in polvere e
inserendolo nel torchio meccanico si ottiene la pastiglia. Questa pastiglia deve essere
pesata e non deve superare il peso di 1 gr. La pastiglia va poi inserita nel crogiolo. Poi si
fissa la spiralina d’accensione alla pastiglia e la si collega ai due elettrodi e si chiude
avvitando il coperchio. Poi si introduce l’ossigeno immettendolo ad una pressione di 25
Atm. Dopo di che si immerge la bomba nel vaso calorimetrico si chiude il recipiente
termostatico con il suo coperchio e si introduce il termometro centesimale nel suo foro.
Ora si aspetta 20 minuti circa per permettere alla temperatura di stabilizzarsi su un valore
costante e qui inizia la prova. Per capire se la reazione è avvenuta, si collega un
amperometro e si vede se avviene una variazione di ampere. Se avviene questa
variazione significa che la reazione è avvenuta. Poi si annota la temperatura massima
raggiunta. Ora non resta che fermare l'agitatore e spegnere la macchina ed estrarre i vari
componenti ed esaminare il contenuto della bomba e del crogiolo. Se si rileva del
materiale incombusto sarà necessario ripetere la misura. In questo modo la prova è
conclusa e rimane solo da calcolare il potere calorico superiore del naftalene attraverso la
formula di Dulong

Dati e prova
Per determinare il potere calorifico (Pc) si usa la seguente relazione:
Pc=Cm*(Tf-Ti)*(a+b)/p dove:
Cm=calore specifico medio H2O = 1
b=massa d'acqua =2200g
a=equivalente in acqua del calorimetro=518g
Ti=temperatura iniziale=19,2°C
Tf=temperatura finale=23,2°C
p=peso combustibile=1g
Pc=1*(23,2-19,2)*(518+2200)/1=10872 calorie/g

Andamento della temperatura in funzione al tempo.


24

23

22
Temperatura(°C)

21
19,2
20

19

18

17
30 60 75 90 120
Tempo(secondi)

Conclusione
Dopo aver calcolato il potere calorifico della naftalina = 10872 calorie/g, se lo confrontiamo
con quello reale che è 9620 calorie/g, si può notare che il nostro calcolo è sbagliato. Per
aver un risultato più preciso bisognerebbe effettuare la prova più volte per ottenere più
risultati e per poi fare la media.

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