Attrezzatura e materiali: Una pentola che contenga almeno il doppio della quantit di ingredienti che andrete ad usare (possibilmente non di alluminio). Un cucchiaio di legno o un bastone pulito. ei vasi per misurare! che possono essere di ferro! legno! acciaio! vetro e un vaso di terra cotta per conservare il sapone. "rasso chiarificato o oli vegetali. #a lisciva ricavata da ceneri (deve essere abbastanza densa da tenere a galla un uovo o una patata). $struzioni: %ettere 1&&ml di lisciva nella pentola (che avete destinato per la preparazione del sapone). Aggiungere '&& ml di grasso chiarificato o oli vegetali o in proporzione alla quantit di sapone che desiderate fare! rispettando in ogni caso la percentuale di Una parte di lisciva e ue di grassi. (ortare a ebollizione a fuoco lento la miscela! mescolando di tanto in tanto in maniera uniforme e sempre nella stessa direzione. )ontinuate a far bollire a fuoco lento finch* la miscela diviene densa! gommosa e spumeggiante. #a miscela + sufficientemente gelatinosa! quando noterete che il vostro mestolo o bastone lascia una scia dietro si se. A questo punto! togliere la pentola dal fuoco e lasciarla raffreddare. ,iepilogo fotografato della ricetta: -i presenta cosi appena avete finito di mescolare la lisciva con l.olio /ualche tempo dopo la miscela comincia a divenare spumeggiante! continuate a mescolare finch+ le bollicine scompaiono A questo punto! spegnete il fuoco e lasciate riposare! dopo di che ... 0ersatelo in un contenitore e lasciatelo riposare per almeno un mese prima di usarlo. (i1 a lungo lo lasciate stagionare e pi1 migliora le sue qualit. $l colore di questo sapone va dal color paglia al marrone scuro! varia in base a quanto lo avete fatto bollire e dal tipo di grassi o oli che avete usato. 2el caso usiate solo olio di oliva! potete mettere la miscela direttamente in un piccolo contenitore (un vasetto di cotto o vetro) da tenere a portata di mano visto che! anche dopo tre 3 quatto mesi! rimane una pasta gelatinosa che potrete prelevare direttamente dal contenitore con un dito. ' metodo per fare un sapone duro con la lisciva ( questo metodo funziona anche se la #isciva non + satura ) (ricetta di avide) 0ersa ' parti di grassi (io uso od olio di oliva oppure strutto) e 1 di lisciva (io li unisco a freddo) in una pentola! fai scaldare a fuoco bassissimo! appena il composto diventa cremoso mescola col cucchiaio di acciaio e appoggialo su una superficie fredda! guarda se lascia sulla superficie qualcosa tipo maionese oppure olio. -e lascia olio! e lo fa sempre! devi aggiungere altra lisciva. A questo punto aggiungi poco alla volta la lisciva calda! attenzione! ogni volta che la versi fa schiuma! aspetta che la schiuma scenda prima di versarne ancora (pu4 essere che si arrivi ad un rapporto finale di lisciva grassi anche di 5 a 1 in favore della lisciva). versane finche non si vede che versandola non schiuma pi16 (-i fa cos7 perch* per vari motivi + difficile avere una lisciva sempre della stessa forza). 8ra bisogna mescolare poco e lasciar cuocere (o meglio mantenere riscaldato) lentamente finch* non diventa una crema della consistenza della polenta. /ui si possono aggiungere oli essenziali o altro! io lo faccio se la base grassa + strutto! se + oliva la lascio naturale. Adesso! con un cucchiaio si prende il sapone e lo si versa negli stampi! possibilmente di legno! dopo 9:3;' ore si pu4 estrarre dagli stampi ma se aspetti di pi1 non cambia nulla anzi666 il sapone + pronto dopo minimo 9 mesi di stagionatura. ps: per vedere se c.+ eccesso di lisciva! si pu4 lasciare raffreddare il composto! se compare un filo di olio non saponificato intorno alle pareti della pentola vuol dire che il composto + perfetto. < metodo per fare un sapone duro con la lisciva colata da ceneri ( ideale per chi ha una stufa a legna ) ricetta di avide e Adriano: Attrezzatura e $ngredienti 3 una stufa accesa 3 una pentola da ' litri (non in alluminio) 3 un pentolino da almeno mezzo litro (non in alluminio) 3 un mestolo (in acciaio o legno). 3 =&&g di #isciva -atura 3 '&&g di olio d>8liva (composto da oli d>oliva raffinati e da oli d>oliva vergini). 2el pentolino mettete i =&&g di #isciva satura e portatela ad ebollizione. 2el frattempo mettete i '&&g di 8lio d>8liva nella pentola che avete destinato per la saponificazione. /uando la #isciva satura comincia a bollire! mettete la pentola con l>olio sulla stufa e versateci la #isciva. %escolate con il mestolo un pochino! giusto per assicurarvi che le due parti si siano ben amalgamate tra di loro (gi qui noterete che l>olio diventa biancastro). ?enendo la pentola sulla parte pi1 calda della stufa! aspettate che la miscela abbia raggiunto quasi l>ebollizione! ma non fatela bollire. %antenetela in questa posizione finch+ la miscela ( il vostro sapone) ha raggiunto una certa cremosit. (er facilitare questa operazione ogni tanto mescolatela! + sufficiente farlo ogni qualvolta l>olio tende a separarsi dalla #isciva. ,aggiunta la cremosit! spostate la pentola nella parte meno calda (da qui + sufficiente mantenere in temperatura il vostro sapone! come se fosse in bagnomaria). 2oi ogni tanto (circa ogni mezzora) diamo una leggera mescolata! anche per verificare l>andamento del la saponificazione. /uando il sapone + diventato denso e omogeneo! come se fosse polenta! togliete la pentola dal fuoco e lasciate raffreddare un po> prima di metterlo nello stampo. /uesto + il risultato dopo quasi = ore: %ettetelo a stagionare per almeno un mese prima di utilizzarlo. /uesto sapone anche dopo un mese fatica a diventare pi1 duro di quando lo avete appena fatto! ma col passare dei mesi diventa sempre pi1 duro. 33333 ecco una ricetta rivista da una lettrice: %aria il &<@11@&A alle 1<:1= via BCD $n tema di ecologia domestica! ho sperimentato una nuova ricetta per il sapone preparato in casa con la lisciva! il detersivo ecologico fai3da3te ottenuto dalla cenere di legno. A differenza dall>altra! questa ricetta non richiede l>impiego di amido per EconsolidareF il sapone. Go usato solo lisciva ben ben concentrata (ora vi dir4 come) e olio! in parti uguali! e ho ottenuto una bella mattonella di sapone: non pi1 una consistenza burrosa come nel precedente esperimento. #>olio pu4 essere anche fritto e di recupero! purch+ filtrato: garantisco personalmente che non trasmette odori al sapone. #a mia seconda saponetta fai3da3te deriva da un commento di Adriano al post sulla lisciva. -e il sapone di lisciva (a differenza di quello preparato con la soda caustica) non sempre riesce bene! diceva in sostanza! + perch+ + difficilissimo valutare il grado di concentrazione della lisciva. #a si prepara con l>acqua! ed entrano in gioco mille variabili di diluizione. fondobottigliaGo provato ad aggirare il problema preparando una soluzione satura di lisciva. #>ho concentrata facendola bollire finch+ sul fondo non si + formato un deposito di sali. $n una certa quantit di liquido pu4 sciogliersi soltanto una ben precisa quantit di sali: il resto rimane appunto allo stato solido! e la concentrazione dei sali nel liquido non varia pi1. Hinalmente un punto fermo! dunque. ?anto per dare un>idea: per arrivare a mezzo litro di lisciva satura ho lasciato consumare sul fuoco quasi 1< litri di lisciva per fare il bucato. 8vviamente molto ben filtrata! per evitare di trovare in fondo alla pentola I anzich+ i sali I un deposito di particelle di cenere. Hinch+ la lisciva + calda! il deposito di sali sul fondo non si vede. -i forma per4 durante il raffreddamento. 8sservando l>ebollizione! per4! si nota quando + arrivata al punto giusto: invece di bolle che si rincorrono! si formano dei piccoli zampilli di liquido. Un po> come all>inizio della cottura della polenta! quando + ancora molto molle. saponeC a questo punto ho preparato il sapone. $ngredienti: '&& millilitri di olio '&& millilitri di soluzione satura di lisciva Go versato tutto in una pentola molto capace (attenzione a non far scendere anche il deposito di sali rimasto sul fondo della lisciva) e! mescolando! ho messo sul fuoco basso. $l composto + aumentato di volume diventando praticamente una gran schiuma! poi la schiuma + sparita e al suo posto + comparsa una miscela cremosa. Ccco fatto. C> il momento di spegnere il fuoco e versare il sapone in uno stampo foderato di carta da forno. #asciare raffreddare e stagionare: il sapone d il meglio di s+ dopo un paio di mesi! si dice. $o! impaziente! l>ho provato subito. #>unica differenza rispetto ai saponi industriali + che non fa schiuma. (er il resto! lava bene ed + gentile sulla pelle. liscivometro2on esiste per4 solo il mio metodo per valutare il grado di diluizione della lisciva. Adriano I dal cui commento come dicevo + partito il mio secondo esperimento I ha inventato un liscivometro. -ul suo sito ci sono le istruzioni per costruirlo. (i1 + concentrata la lisciva I cio+: pi1 sono abbondanti i sali minerali sciolti in acqua I pi1 il liscivometro sta a galla. #a sua forma gli impedisce di roteare in modo casuale! come invece accadrebbe usando un uovo di legno tipo quelli per rammendare le calze! e rende possibili misurazioni precise. -ul sito di Adriano! Hlag of the (lanet Carth! il liscivometro e una ricetta per preparare in casa il sapone con la lisciva. )he + un po> diversa da quella che ho seguito io SAPONE MOLLE CON LISCIVIA COLATA DA CENERI -A(82C %8##C C U,8 )82 #$-)$0$A )8#A?A A )C2C,$ Introduzione allargomento: 3 Hare il sapone usando dei sali potassici ricavati dalla cenere + un>arte molto antica e degna dei pi1 assidui ecologisti! quindi inizier4 con alcuni cenni storici. 3 i seguito vi porto un esempio molto antico per ricavare la lisciva dalla cenere. 8ggi naturalmente possiamo replicare questa operazione con attrezzi a noi pi1 comuni. 3 /uindi vi spiegher4 come ricavare la #isciva della forza giusta o meglio (per semplificare e rendere pi1 precise le ricette) come avere una #isciva satura. 3 (oi troverete tre ricette da noi collaudate per fare un sapone molle o cremoso o duro! seguite da dei commenti che servono per darvi ulteriori spiegazioni ai vostri dubbi. 3 $n fine se avete bisogno di ulteriori chiarimenti non esitate a scrivermi all>indirizzo presente in questo sito. Cd ora usate la fantasia e divertitevi J na !olta "i #a$e!a $o"%: /uesto metodo fu usato dai coloni del nord America. Cssi producevano del sapone molle utilizzando grasso e potassa (lisciva che ottenevano colando dell>acqua dalle ceneri). /ui sopra! perfettamente conservato! un esempio K#Le #eaching -toneK un supporto in pietra per colare la lisciva dalle ceneri. /ui altri cenni storici (er costruire un piccolo soppalco procuratevi dei sassi o dei mattoni dove verr appoggiata una piastra munita di un incavo scavato tutto attorno che funger da scolo. 8ggi potete usare ad es. un vecchio vassoio! praticandovi un foro in corrispondenza di un angolo (vedi seconda figura sotto). Un secchio da '&#! oppure si pu4 utilizzare anche un tronco incavato che abbia una forma cilindrica. Un vaso da '# circa per la raccolta della lisciva! che pu4 essere di ferro o acciaio! creta o un contenitore smaltato. -i consiglia di non usare un contenitore di alluminio perch* la lisciva tende a corroderlo. Materiale da utilizzare "olo una !olta: ei piccoli ramoscelli! paglia oppure un vecchio straccio (ma che non scolorisca). 1A #itri di ceneri di legno ( le ceneri possono derivare da tutti i tipi di legni! ma la cenere da legni duri produce una lisciva migliore). 2on usare assolutamente ceneri provenienti da materiali come carta! stoffa o rifiuti vari. =3A #itri di acqua povera di -ali minerali. 8ttima a questo scopo + l>acqua piovana o l>acqua ottenuta per evaporazione. #.acqua di rubinetto o di pozzo + un.acqua dura e l.acqua dura contiene sali minerali che impediscono l.azione detergente del sapone. Come &ro$edere: Accatastare le pietre per creare un supporto sicuro per la pietra di scolo! tenendo conto dell>altezza del contenitore che intendete usare per raccogliere la lisciva. Appoggiare la pietra di scolo che deve risultare livellata e con l>uscita dello scolo leggermente pi1 in basso. (ue esempi di colatoi dell.ottocento) (raticare dei fori sul fondo del secchio da '& #itri e posizionarlo al centro del piano di scolo. Appoggiate i piccoli ramoscelli sul fondo del secchio formando due strati incrociati!in modo da formare un reticolo. Aggiungete della paglia che far da filtro. ,iempite il resto del secchio con la cenere (la cenere deve essere asciutta e mai stata bagnata prima di questo uso). (osizionate il vaso per la raccolta della lisciva sotto l>uscita dello scolo. $niziate a versare molto lentamente i =3A #itri di acqua calda prestando attenzione a non farla traboccare dal secchio. (2on necessariamente l.acqua deve essere calda! ma con essa si facilita il rilascio dei sali potassici dalla cenere.) opo che si + assorbita la prima parte di acqua versata! praticare una depressione al centro delle ceneri inumidite e continuare a versare lentamente nella depressione l>acqua rimasta. 2on abbiate fretta perch* prima di notare che la lisciva cominci ad uscire dal fondo del secchio e passando per lo scolo fluisca nel vaso di raccolta! passa circa un>ora! durante la quale! avrete gi versato circa due3terzi dell>acqua. )on le proporzioni sopra descritte dovreste ricavare circa 1!' litri di lisciva. #a quantit pu4 variare dal tipo di ceneri usate e da quanta acqua sono in grado di trattenere. (er verificare se la lisciva + della forza corretta! immergetevi un uovo fresco o una patata che ne dovranno rimanere a galla. $mportante + che usiate un uovo fresco. Un uovo + fresco quando immergendolo nell.acqua va a fondo (se gallegia + vecchio). 8ppure inzuppando una penna di pollo nella soluzione ne rimarr rivestita. -e volete essere pi1 precisi nella misurazione! usate il #isciviometro ( vedi /U$ ). -e la soluzione + debole! riversatela attraverso il contenitore o attraverso nuove ceneri o concentratela facendola bollire. Una vecchia ricetta dice che: 1A #itri di ceneri! vanno bene per 1!1 Mg di grassi! questa proporzione varia anche di molto da ricetta a ricetta. /ui sotto dei sali da #isciva! se fate evaporare totalmente l.acqua della lisciva questo + il risultato: -ali (otassici La"$io 'ui di "eguito $ommenti $(e mi (anno in!iato e ri$er$(e $(e (o tro!ato "ul )e*+ $(e !i "ugggeri"$o !i!amente di leggere &rima di iniziare a &ro!are la ri$etta &er #ar"i il "a&one di li"$i!a, -ue"ti $ommenti o.e ri$er$(e !i aiuteranno ulteriormente a $a&ire 'uali $aratteri"ti$(e de**a a!ere la li"$i!a adatta a #are il "a&one+ e $ome "i &u/ #are &er $a&ire "e il "a&one a!r0 la durezza $(e de"iderate: 12 )ommenti di avide ( HacebooN avide %. ) J ciao! si li unisco a freddo poi! aggiungo in cottura la lisciva. Go deciso di fare cos7 perche + difficile! per vari motivi avere una lisciva sempre della stessa forza. poi cuocio finche la crema ottenuta al nastro non si rapprende e forma una pappa tipo ricotta che galleggia sul liquido formato da olio residuo e lisciva! con la schiumarola raccolgo i grumi e li metto nello stampo! in questo modo si ha un sapone duro (dopo qualche mese) e puro che non unge. J dopo la fase nastro io prolungo la cottura! a fuoco bassissimo! dopo un p4 di tempo la massa cremosa si divide in due parti: una oleosa inferiore ed una superiore costituita dal sapone che ha la forma di grumi di ricotta translucidi (ecco i famosi grumi) o meglio sembrano tanti fiocchi iocca (fiocchi di latte hai presenteO) :3) ... un ultima cosa: diciamo che se al sapone che hai presentato nel tuo sito! al punto in cui lo consideri finito! versi un p4 alla volta e a caldo dell>altra lisciva vedrai che pian piano! cuocendo! si solidificher fino a staccarsi dalle pareti della pentola! a questo punto! senza aspettare di ottenere i grumi! puoi lasciarlo raffreddare e versarlo nello stampo...a te rimane gelatinoso perch+ i grassi non sono saponificati al 1&&P. ...(er avere la lisciva io faccio cos7: in un contenitore metti la cenere e poi versa sopra acqua bollente aspetta che si inzuppi e poi versa ancora un p4 d.acqua fino a coprirne con un dito la cenere. A questo punto la cenere inizia! per reazione chimica! a bollire. /uando + fredda filtrala con uno straccio e spremi anche quella che + inzuppata nella cenere (con i guanti perch* pizzica parecchio). 32 )ommneto di %aria ( http:@@QQQ.blogeNo.it@ ) del &<@11@&A alle 1<:1= via BCD ... $n tema di ecologia domestica! ho sperimentato una nuova ricetta per il sapone preparato in casa con la lisciva! il detersivo ecologico fai3da3te ottenuto dalla cenere di legno. A differenza dell>altra! questa ricetta non richiede l>impiego di amido per EconsolidareF il sapone. Go usato solo lisciva ben ben concentrata (ora vi dir4 come) e olio! in parti uguali! e ho ottenuto una bella mattonella di sapone: non pi1 una consistenza burrosa come nel precedente esperimento. #>olio pu4 essere anche fritto e di recupero! purch+ filtrato: garantisco personalmente che non trasmette odori al sapone. #a mia seconda saponetta fai3da3te deriva da un commento di Adriano al post sulla lisciva. -e il sapone di lisciva (a differenza di quello preparato con la soda caustica) non sempre riesce bene! diceva in sostanza! + perch+ + difficilissimo valutare il grado di concentrazione della lisciva. #a si prepara con l>acqua! ed entrano in gioco mille variabili di diluizione. Go provato ad aggirare il problema preparando una soluzione satura di lisciva. #>ho concentrata facendola bollire finch+ sul fondo non si + formato un deposito di sali. $n una certa quantit di liquido pu4 sciogliersi soltanto una ben precisa quantit di sali: il resto rimane appunto allo stato solido! e la concentrazione dei sali nel liquido non varia pi1. Hinalmente un punto fermo! dunque. ?anto per dare un>idea: per arrivare a mezzo litro di lisciva satura ho lasciato consumare sul fuoco quasi 1< litri di lisciva per fare il bucato. 8vviamente molto ben filtrata! per evitare di trovare in fondo alla pentola I anzich+ i sali I un deposito di particelle di cenere. Hinch+ la lisciva + calda! il deposito di sali sul fondo non si vede. -i forma per4 durante il raffreddamento. 8sservando l>ebollizione! per4! si nota quando + arrivata al punto giusto: invece di bolle che si rincorrono! si formano dei piccoli zampilli di liquido. Un po> come all>inizio della cottura della polenta! quando + ancora molto molle. sapone C a questo punto ho preparato il sapone. $ngredienti: '&& millilitri di olio '&& millilitri di soluzione satura di lisciva Go versato tutto in una pentola molto capace (attenzione a non far scendere anche il deposito di sali rimasto sul fondo della lisciva) e! mescolando! ho messo sul fuoco basso. $l composto + aumentato di volume diventando praticamente una gran schiuma! poi la schiuma + sparita e al suo posto + comparsa una miscela cremosa. Ccco fatto. C> il momento di spegnere il fuoco e versare il sapone in uno stampo foderato di carta da forno. #asciare raffreddare e stagionare: il sapone d il meglio di s+ dopo un paio di mesi! si dice. $o! impaziente! l>ho provato subito. #>unica differenza rispetto ai saponi industriali + che non fa schiuma. (er il resto! lava bene ed + gentile sulla pelle. liscivometro 2on esiste per4 solo il mio metodo per valutare il grado di diluizione della lisciva. Adriano I dal cui commento come dicevo + partito il mio secondo esperimento I ha inventato un liscivometro. -ul suo sito ci sono le istruzioni per costruirlo. (i1 + concentrata la lisciva I cio+: pi1 sono abbondanti i sali minerali sciolti in acqua I pi1 il liscivometro sta a galla. #a sua forma gli impedisce di roteare in modo casuale! come invece accadrebbe usando un uovo di legno tipo quelli per rammendare le calze! e rende possibili misurazioni precise. -ul sito di Adriano! Hlag of the (lanet Carth! il liscivometro e una ricetta per preparare in casa il sapone con la lisciva. )he + un po> diversa da quella che ho seguito io. 42 ,icerca tratta dal sito: D$8 "U$A (http:@@QQQ.bioguida.com@la3via3delle3origini@la3preparazione3spagirica3 seconda3parte.html) Sa&oni molli e duri )ome ci riferisce uno dei maestri della spagiria! Angelo Angelini! non troviamo riferimenti espliciti sull>esistenza dei saponi presso gli egizi. $n realt dal papiro di Cbers si parla del trattamento di olio con carbonati sodici (natron) a caldo. ?ali sali con gli alluminati erano presenti in laghi salati situati nei deserti egizi. $n realt gli egizi utilizzavano anche i sali provenienti dalla calcinazione delle piante! che! notoriamente sono prevalentemente formati da carbonato di potassio e elementi in tracce! definiti oligoelementi. #>utilizzo dell>una e dell>altra pianta portano a definire in maniera mirata le propriet terapeutiche dei saponi stessi. $noltre in questi venivano aggiunti sostanze come: miele! estratti d>erbe acque distillate che potenziavano ulteriormente le loro peculiarit terapeutiche. #>uso era prevalentemente a livello cutaneo! anche se vi sono riferimenti ad un uso orale. #>utilizzo dei saponi veniva ad appoggiare i medicamenti somministrati per bocca. $ saponi venivano o applicati lungo i meridiani che si decideva di utilizzare e@o in corrispondenza dell>organo malato. )ome grassi venivano usati! oltre a quelli vegetali! anche grassi di origine animale quale quello del toro! del verro suddetto. #a distinzione tra saponi molli e duri + ampiamente descritta anche da (linio. #e liscivie possono essere carbonatiche o caustiche. /ueste ultime si ottengono trattando i carbonati di sodio o potassio con calce in soluzione liquida secondo ben determinate proporzioni. $l carbonato di potassio si pu4 ottenere sia dalla calcinazione vegetale sia dal sudiciume della lana dei montoni e! come gi detto! dalle acque ipersaline dei laghi salati. )on questo sistema si possono avere sali provenienti dai tre regni: vegetale! animale e minerale. /uest> ulteriore connotazione si viene a specializzare la peculiarit archetipale del preparato. 2ella preparazione dei saponi molli che avviene con l>uso della potassa o liscivia! senza entrare nella particolare operativit che + ampiamente descritta da Angelini! la massa ottenuta chimicamente non separata + da considerarsi come una classica miscela da impasto. 0iceversa i saponi duri sono preparati a partire dalla soda. #e differenze sono che il sapone potassico + molto pi1 solubile di quello sodico: le propriet del primo risultano molto pi1 EdolciF di quello a base di soda. #a preparazione dei saponi prevede tre fasi: la prima + quella della miscelazione degli alcali con le sostanze grasseR la seconda + la chiarificazione o la saturazione completa delle materie grasse a mezzo degli alcali in presenza di eccesso d>acquaR infine! nella terza fase! l>eliminazione dell>acqua in eccesso attraverso la cottura! che! tra l>altro! permette di ottenere la giusta consistenza del sapone stesso. 52 )ommenti personali: $l colore della lisciva va da molto chiaro ad un ambrato scuro. /uesto + dovuto dal tipo di vegetale bruciato e dalla calcinazione della cenere. $l colore del vostro sapone dipende dal colore della lisciva e da quanto avete prolungato la cottura dopo la saponificazione o meglio dopo la fase detta nastroe dal tipo di olio o grassi. #a durezza del vostro sapone dipende da quanto olio si + saponificato! dal metodo usato e dal tipo di oli. $o bello di farsi il sapone con lisciva ricavata da ceneri e proprio per le sue innumerevoli varianti6 #isciviometro (presente qui nel sito) Il Li"$iometro C. uno strumento utile per sapere quando la lisciva o #iscivia + sufficientemente forte per farsi il sapone ...
/uesto strumento serve appunto per misurare la forza della vostra #isciva o #iscivia (in $nglese #Le). #.oggetto molto semplice che vedete + stato autoprodotto e se volete potete costruirvene uno anche voi! seguendo le istruzzioni riportate verso la fine di questa presentazione. 8ppure potete ordinarlo presso l.associazione: vedi /U$ (#.associazione verr inserita prossimamente).
(er tarare il vostro #isciviometro immergetelo delicatamente nell>acqua satura di sale e lasciatelo galleggiare per qualche secodo! tiratelo fuori e segnate con una matita il punto dove arrivava l>acqua salata. K#.acqua si dice satura quando non riuscite pi1 a scogliervi dell.altro sale.K osi utili per tarare questo strumento: 15& ml di acqua 5& g di sale fino da cucina %ettete acqua e sale in un comune bicchiere da tavola e mescolare finche il sale si + sciolto tutto. -e ne rimane un p4 non preoccupatevi vuol dire che comunque ha raggiunto il livello massimo di saturazione. #a lisciva + della forza giusta quando galleggiando arriva in corrispondenza del segno lungo! lo stesso dove arrivava l.acqua satura di sale. #.inclinazione a 95 delle tre pareti! permette un.ottima visualizazione da parte dell.operatore! oltre che diminuire l.imprecisione della taratura. $-?,US$82$ per il nuovo #$-)$0$8%C?,8 /uesta forma e modalit di taglio! sono state scelte per la facilit di esecuzione e minor spreco di risorse. La lisciva: come autoprodurre un detersivo naturale )ome facevano le nostre nonne a lavare il bucato senza tensioattivi sbiancanti! profumi! schiume! creme! cremine e cremette pulitriciO Usavano un ingrediente EmagicoF! naturale e (almeno allora! quando tutti avevano un camino in casa) reperibile da tutti: la cenere66 2on essendoci pi1 i lavatoi in comune! dove le donne usavano mettere tutte le lenzuola e il bucato insieme! nella grande vasca! per poi ricoprirle di cenere e travasarvi sopra l>acqua calda! ho provato a fare la lisciva! un concentrato ricavato dalla bollitura della cenere nell>acqua. C> un prodotto un p4 corrosivo! dalla grande forza pulente!ma non bisogna esagerare nell>uso!soprattutto in lavatrice (io ne aggiungo solo un pochino al detersivo (mi raccomando eco66). (er le macchie dure a sparire! metto una punta di pasta di lisciva e frego un p4! prima di lavare.. 0anno via anche le macchie vecchie666 /uesto + il metodo che ho usato per farla.. (er prima cosa setacciare la cenere! assolutamente indispensabile che derivi da legnami poveri di tannino: no a quercia! castagno! abete e acacia soprattutto. 0ersare la cenere in un pentola capiente e aggiungere l>acqua: la proporzione deve sempre essere 1 a 5 (1 vasetto di lisciva! 5 vasetti d>acqua). 0ersate in questo ordine: cenere! poi acqua! altrimenti la lisciva diventa torbida. %ettere sul fuoco rigirando spesso per circa 1.<&@ ' ore. #a lisciva + pronta quando! assaggiandone una goccia! pizzica il palato. 2on insistete troppo nella bollitura! la lisciva diventerebbe troppo concentrata! aggressiva per ambiente e pelle. #asciare decantare tutta la notte: la parte solida si depositer sul fondo! lasciando in superficie un liquido chiaro e limpido. )oprire con un telo bianco un>altra pentola e travasare la lisciva facendo attenzione a separare la parte liquida da quella solida. ?ravasare poi il liquido ottenuto in bottiglie: durano a lungo! anche mesi. #a parte solida raccolta in vasetti diventa una pasta mani! versatile e dai mille usi: pretrattante nelle macchie! pulisci lavelli! lucida il fondo delle pentole! vince sulle incrostazioni ecc eccJ Ct voil6 ,icordatevi che la lisciva + un p4 corrosiva! e il cotone che si usava una volta era molto molto resistente.. (er essere tranquille! fate prima una prova! versando una goccia in un angolo di tessuto! soprattutto per i capi che ritenete pi1 delicati.. 2ell>uso a mano! vi raccomando di non lasciare troppo a lungo i capi immersi e di sciacquare abbondantemente.. La LISCIVA o LISCIVIA, il sapone fatto in casa. Post n389 pubblicato il 29 Febbraio 2008 da joiyce
Tag: Ecologia, lisciva, Risparmio, sapone ecologico La lisciva una solu!ione li"uida, ottenuta dalla semplice bollitura di cenere di buona "ualit# setacciata$ %eniva usata in passato soprattutto per lavare e sbiancare i tessuti, ma anc&e per tutte le altre puli!ie casaling&e e, estremamente diluita, anc&e per la puli!ia di tutto il corpo, gra!ie al suo potere detergente, sgrassante e disin'ettante e al delicato e piacevole odore c&e rilascia$ (ome accade per una "ualun"ue ricetta, anc&e nel caso della lisciva esistevano ed esistono varie ricette e procedimenti differenti a seconda del 'cuoco' e dell'utilizzo a cui era destinata. La lisciva un detersivo naturale, ottenibile con un procedimento 'casalingo' semplice, che non richiede impianti imponenti e lavorazioni complesse e che per questo rappresenta per l'ambiente un carico di entit bassissima...che potrebbe ulteriormente diminuire se per la cottura si utilizzasse un forno solare, in estate, o una cucina economica, un camino che nei mesi invernali sarebbero comunque accesi ed il cui calore andrebbe altrimenti disperso. ...tuttavia naturale non significa totalmente innocuo. E' comunque da considerarsi un detersivo a tutti gli effetti, poich la reazione chimica che avviene tra la cenere e l'acqua attraverso la bollitura conferisce all'acqua, potenziandolo, il potere detergente, ma anche leggermente corrosivo che naturalmente proprio della cenere...per i piatti, quando disponibile, l'acqua di cottura della pasta, ricca di amido, andr benissimo! i! che serve" E#E$E e %&'% in un rapporto (" ) *ovvero ( bicchiere di cenere per ) bicchieri d'acqua+ ome fare" , -etacciare la cenere. , .isporla in una grossa pentola *espressamente destinata a questo uso+, rispettando il giusto rapporto cenere/acqua ed aggiungervi l'acqua. , 0ortare ad ebollizione, a fuoco lento, mescolando di frequente all'inizio e di tanto in tanto quando la cottura si stabilizzata. , 1ar bollire circa 2 ore. E' consigliabile, verso fine cottura, assaggiare giusto una goccia del composto da posare sulla lingua per valutarne la potenza" se ha bollito sufficientemente pizzicher appena. #on eccedere nella bollitura, in quanto la lisciva ottenuta diventerebbe troppo forte ed aggressiva per la pelle e per l'ambiente. , % cottura ultimata, lasciare raffreddare e decantare. , 0reparare un recipiente e qualche straccio di cotone pulito che non scolorisca. , 3endere sul recipiente lo straccio. , 4ersare il contenuto della pentola sullo straccio nel recipiente, con l'accortezza di non agitare il liquido, cercando cio di mantenere separata la parte solida da quella liquida. -e necessario ripetere questa operazione per ottenere una lisciva *ovvero la parte liquida+ pi5 filtrata e quindi pi5 limpida. , 4ersare la lisciva in un flacone di plastica. La lisciva pronta! e si conserver per anni. osa si ottiene da questo procedimento" 6 'na parte liquida, la lisciva propriamente detta, da usarsi per tutte le pulizie *piatti, biancheria, pavimenti, ecc.+ ed anche direttamente in lavatrice come un normale detersivo. 6 'na pasta cremosa, che possiede un certo potere detergente e che pu! essere utilmente usata per lavare i piatti, poich non sporca ed meno aggressiva rispetto alla cenere d7origine, destinando la lisciva ad altri impieghi pi5 esigenti e specifici. La lisciva fai da te, per bucato a mano o in lavatrice )ui bisogna essere gi# streg&ette o stregoni di campagna, o avere "ualcuno c&e vi 'ornisca della buona cenere$ Le nonne lavavano la bianc&eria mettendo la cenere in ac"ua bollente, 'acendola decantare una notte e versando, attraverso un panno, l*ac"ua cos+ ottenuta ,lisciva- sopra la bianc&eria$ .l potere detergente della lisciva d# panni puliti, di un bianco vero c&e / se stesi al sole / risultano ancora pi0 candidi$ La lisciva basica ,a base di potassio- per cui non abbinabile con prodotti acidi ,tipo aceto come ammorbidente- perc&1 si annullano gli e''etti a vicenda ,a meno c&e non prestiate atten!ione nell*aggiungere l*aceto solo a 'ine lavaggio-$ (ome 'are la lisciva: 2 3etacciare della buona cenere ,di legna4 5on carbonella o a''ini- 2 6isporla in una grossa pentola ,espressamente destinata a "uesto uso- e aggiungere ac"ua in rapporto di 7 cenere 8 9 ac"ua ,io metto 9 bicc&ieri di cenere setacciata e :9 di ac"ua-$ Per esperien!a non 'ate il contrario ,prima l*ac"ua e poi la cenere- perc&1 la lisciva risulta pi0 torbida$ 2 Portare ad ebolli!ione a 'uoco lento, mescolando di 're"uente 2 ;ar bollire circa 7 ora e me!!a, : ore ,dipende dalla "uantit# di ac"ua-$ E* consigliabile a 'ine cottura assaggiare giusto una goccia posandola sulla punta della lingua: se pi!!ica appena la lisciva pronta$ 5on eccedere nella bollitura in "uanto diverrebbe troppo 'orte ed aggressiva per la pelle e l*ambiente$ 2 Lasciare ra''reddare e decantare ,magari la notte<-$ La parte solida si depositer# sul 'ondo, il li"uido risulter# limpido e c&iaro$ 2 Preparare un recipiente con "ualc&e straccio di cotone pulito teso sopra$ %ersare la lisciva nel recipiente 'iltrandola e cercando di mantenere separate la parte solida dalla li"uida$ 3e necessario ripetere l*opera!ione$ 2 %ersare la parte li"uida ,lisciva- in bottiglie di plastica$ 3i conserva anc&e per anni$ 2 La pasta potete metterla in un vasetto e usarla come pasta lavamani, per lavare i piatti, i lavelli etc$ La lisciva utili!!abile sia per il bucato a mano sia per "uello in lavatrice$ .o la uso in lavatrice, con una pallina dosatore< una bella soddis'a!ione4 5on allarmatevi se ini!ialmente alcune macc&ie compariranno improvvisamente: ricordate dei coprimacc&ia presenti nei detersivi c&imici$ Le macc&ie ostinate possono essere pretrattate con sapone di marsiglia la sera prima, sbattute cos+ in lavatrice e poi lavate col resto del bucato< e se rimane ancora "ualc&e macc&ia potete sempre considerarla come =medaglia per la salvaguardia dell*ambiente, della vostra salute e della salute e libert# del vostro porta'oglio>< .l sapone di marsiglia alcalino 8 basico come la lisciva, per cui possono essere usati insieme$ Pare c&e la lisciva possa essere anc&e usata ,diluita- per lavarsi i capelli o per l*igiene< non &o ancora provato< lisciva di cenere (&i &a la 'ortuna di avere un caminetto, in "uesto periodo in cui viene tenuto acceso, &a a disposi!ione una discreta "uantit# di cenere$ ?n!ic& buttarla pu@ preparare della liscivia di cenere da usare come detergente ecologico$ Per liscivia in "uesto caso, non si intende "uella c&e 'acevano le nostre nonne per produrre sapone, ma di un ac"ua ottenuta dalla cenere molto versatile in casa per le puli!ie. LISCIVA I C!"!#! In$redienti% 7 parte di cenere di legna 9 parti di ac"ua di rubinetto &repara'ione% 3etacciare la cenere, metterla in una capiente pentola e aggiungere 9 parti di ac"ua$ Portare a bollore e lasciare sobbollire dolcemente per : ore, mescolando ogni tanto$ 3pegnere, coprire la pentola e lasciarla riposare sen!a agitare 'ino al giorno seguente$ .l giorno dopo la cenere si sar# depositata sul 'ondo della pentola 'ormando uno spesso strato, mentre lAac"ua in super'icie, c&e ormai non pu@ pi0 essere de'inita tale, ma lisciva ,o liscivia-, si presenter# "uasi trasparente$ ? "uesto punto bisogner# preparare unAaltra pentola sulla "uale mettere un passino o un colapasta in cui sistemare un tessuto di cotone ,meglio se bianco e successivamente da buttare- o un 'iltro adatto allo scopo$ %ersare la lisciva nel colino 'acendo atten!ione a non smuovere il deposito c&e deve rimanere sul 'ondo dellAaltra pentola$ La lisciva cos+ ottenuta va lasciata decantare per "ualc&e ora per veri'icare se si depositano delle polveri, in "ual caso andr# 'iltrata nuovamente$ 3i mette ancora a riposo e si aspetta$ 3e necessario 'iltrare pi0 volte 'ino ad ottenere una solu!ione trasparente$ )uando la lisciva 'inalmente si presenter# limpida e trasparente versarla in 'laconi di plastica o tanic&ette ,vanno bene "uelle dellAac"ua distillata- per un 'uturo utili!!o$ .l prodotto non &a scaden!a "uindi se ne potr# preparare una discreta "uantit# per volta$ (so% 3i pu@ impiegare in molti modi$ &er i piatti: aggiungerne circa 9Bml nellAac"ua del lavaggio insieme al detersivo, per piatti e pentole particolarmente sporc&i$ &er il bucato: in lavatrice come sbiancante e per aumentare lAa!ione pulente del detersivo o del sapone ,8Bml circa ad ogni lavaggio-$ &er i pavimenti: aggiungerne un tappo o pi0 nellAac"ua del secc&io$ &er tutte le superfici lavabili: ,ad ecce!ione di marmo e legno-: in "uesto caso si pu@ riempire uno spru!!ino con la lisciva ed aggiungere una decina di gocce di oli essen!iali, come limone eCo tea tree come igieni!!anti$ Poic&1 la lisciva &a lAaspetto dellAac"ua, pre'erisco aggiungere nello spru!!ino 7 goccia di colrante alimentare blu ,"uello per i dolci-, in parte per non con'onderlo con altri prodotti, in parte perc&1 la trasparen!a lascia pensare c&e si tratti di un prodotto molto leggero, spingendo a "uantit# eccessive di utili!!o, "uando invece si tratta di un detersivo molto potente$ Lo spru!!ino si pu@ utili!!are per tutte le super'ici lavanbili ,piano della cucina, scrivanie in 'ormica ecc$$-, lavandini, piani cottura e mattonelle$ EA indicato anc&e per la puli!ie dei vetri$ La pasta di lisciva c&e rimane nella pentola, pu@ essere anc&Aessa s'ruttata$ 3i presta ad essere utili!!ata per lavare i piatti mettendone una piccola "uantit# direttamente sulla spugnetta$ Sapone fatto in casa parte prima- la lisciva Sapone fatto in casa parte prima.. La lisciva di cenere!! Oggi sono fnalmente riuscita ad ottenere la lisciva bollendo la cenere!!! Ma facciamo un passo indietro, per fare il sapone in casa esistono sostanzialmente due metodi, uno e' utilizzando la soda caustica e l'altro e', appunto, utilizzando la lisciva, che potremmo chiamare "soda caustica naturale".Molte di voi certamente ne avranno gi sentito parlare o perlomeno sapranno che le nostre nonne utizzavano la cenere per lavare i panni e per altri impieghi casalinghi. Ma vediamo il procedimento !la prima volta " stato un vero fallimento.. #uindi se non riuscite al primo tentativo non demordete$ %rimo passo& %relevate la cenere dal camino aiutandovi con un setaccio, pesatela e ponetela in una pentola di acciaio che poi utilizzerete per la bollitura ! non utilizzate alluminio$ 'osi& Si deve sempre mantenere il rapporto (&) e cio" ( *g di cenere ) litri d'ac#ua Secondo passaggio& +ggiungete l'ac#ua alla cenere e fate bollire per circa due,tre ore ! io ho fatto bollire per due ore e mezza$ -o poi spento il fuoco e lasciato riposare la lisciva per permettere alla cenere di depositarsi sul fondo. + #uesto punto prendete un mestolo, un colino, un imbuto e una bottiglia di vetro e travasate la parte li#uida .. facendo attenzione a non muovere il fondo. lasciate ancora riposare #uello che resta oppure, aiutandovi con uno strofnaccio, fltrate il tutto separando #uindi la lisciva dalla cenere. .o ho utilizzato il primo metodo e cio" ho tolto la lisciva in superfcie e ho lasciato che la cenere si depositasse ancora .. /uesto " #uello che ho ottenuto!!! La lisciva di nonsolosapori!! 0irovagando per #uesto, per me, nuovo mondo dei blogger, o per meglio dire delle blogger!! ho scoperto che la lisciva si utilizza non solo per fare il sapone in casa, ma anche per creare detergenti domestici, e che anche la cenere ! il nostro scarto diciamo$ si puo' impiegare in diversi modi!! /uindi non buttate niente e tornate a scoprirne gli utilizzi!!! %er i piu' coraggiosi!!! .o alla fne ho provato!!! 1n metodo per sapere se la vostra lisciva e' pronta e' #uello di assaggiarne un po' con la punta della lingua.. 'eve pizzicare.. provare per credere.. la mia " perfetta!!! a molto tempo desideravo fare il sapone naturale! in casa! per4 mi tratteneva l>idea di dover usare la soda causticaJ "razie a Ro*erta Ro""ini! titolare dell>azienda agricola omonima nonch* saggia guru del gruppo er*a$$e e dintorni! finalmente ho trovato una ricetta per farlo alla maniera anticaJ )ome i nostri nonni: con la cenere6 Ccco il necessario: 5 litri dacqua 1 Kg di cenere 750 gr di olio doliva 50 gr di amido naturale di riso (quello che si usa per il bagnetto dei neonati, si trova anche in famacia) 2 pentole un secchio e 2 contenitori 2! panni di cotone puliti (meglio se bianchi poich" i colorati potrebbero scolorirsi) circa 20 formine per dolci elementi decorativi e profumati a piacere (io ho messo foglie di citronella e petali di rosa rossa con laggiunta di olii essen#iali) J (er prima cosa ho raccolto gli ingredienti profumati nel bosco dei topi: circa <& #oglie di $itronella e le due ultime ro"e ro""e rimaste. Go messo le foglie ed i petali a seccare al soleJ J/uindi ho acceso il termocamino con cui scaldiamo $l %empio dei %opi per produrre la cenere necessariaJ JC quando tutte le braci si sono spente l>ho raccoltaJ JA questo punto! possiamo produrre la li"$i!a (la sostanza base di questo tipo di sapone). #e quantit che ho indicato all>inizio del post sono -8#8 per il sapone! a parte dovremo preparare altra lisciva (che ci servir nel corso del processo di saponificazione). ?eniamolo presente (quindi prepariamo prima la lisciva di supporto, almeno un litro, e poi quella per il sapone vero e proprio)6 -etacciamo con cura la cenere in modo da eliminare le principali impurit&J (rendiamo una pentola molto capiente! mettiamo dentro (,$%A la cenere e (8$ l>acqua (mescolando bene). %ai fare il contrario altrimenti la lisciva alla fine risulter troppo torbida. (ossiamo anche farne una quantit minore! l>importante + mantenere il ra&&orto di 1 a 6 tra $enere ed a$'ua. )uociamo la miscela ottenuta per ' ore a fuoco molto basso: s7! lo so! ' ore sono tanteJ (er4 possiamo organizzarci ed intanto fare altre cose! all>inizio dobbiamo mescolare pi1 spesso poi! quando la cottura si sar stabilizzata potremo rallentare il ritmo. #>importante + ricordarsi di girare un po> il tutto almeno ogni 5@1& minuti. Al termine delle ' ore! dobbiamo #iltrare a$$uratamente la miscela6 /uesta + la fase pi1 delicata del processoJ $o ho fatto il tutto nella vasca da bagno! ho poggiato il secchio di plastica! ci ho messo sopra il panno di cotone e l>ho bloccato con delle mollette lungo la circonferenza (per evitare che cadesse all>interno) quindi ho versato molto! molto lentamente il denso composto. Hacciamo attenzione perch* il liquido + bollente6 #a stoffa ferma ogni impurit e separa la cenere dal liquido! quando lo strato sul panno diventa troppo spesso sostituitelo con un altro finch* tutto il liquido non sar ben filtrato. -e volete potete ripetere l>operazione una seconda volta per maggiore sicurezza. Al termine otterrete un liquido dorato: ecco la nostra lisciva6 (ossiamo anche lasciare il composto a riposare per tutta la notte ed il mattino dopo lo troveremo gi scomposto: sotto la parte sabbiosa e sopra quella liquida (sar pi1 facile filtrare il tutto). (er verificare se la lisciva + della forza necessaria! immergiamo dentro di essa un uovo fresco o una patata: dovranno rimanere a galla. Un uovo + fresco quando immergendolo nell>acqua va a fondo. J#a lisciva + un ottimo detergente che possiamo usare per pulire la casa! per fare la lavastoviglie (o lavare i piatti a mano) e la lavatriceJ #>importante + usarne poca alla volta perch* + molto concentrata. (er realizzare il nostro sapone per4 dobbiamo fare qualche altro passo avantiJ al processo precedente! dovremmo aver ottenuto circa un litro e mezzo di li"$i!a. 0ersiamo mezzo litro di li"$i!a in un contenitore ed aggiungiamo l>amido di riso! mescolando bene il tutto fino al completo sciogliersi dell>amido. $n un>altra pentola scaldiamo l>olio d>oliva finch* non raggiunge i <7 gradi (se non avete un termometro per alimenti! tenete presente che devono cominciare a formarsi delle piccole bollicine ma non deve bollire pienamente) quindi uniamo prima il litro di li"$i!a non inamidata (con cautela e mescolando accuratamente) e dopo quella con l>amido! continuando a mescolare. Limportante che la lisciva sia il doppio dellolio. (ortiamo ad ebollizione la miscela a fuoco lento! mescolando di tanto in tanto in maniera uniforme (sempre nella stessa direzione). $l composto diventer dapprima spumeggiante e poi denso e gommoso. #a miscela + sufficientemente gelatinosa quando noterete che il vostro mestolo! muovendosi! lascia una scia dietro di s*. Appena il composto diventa cremoso mescoliamolo ancora con un cucchiaio di acciaio ed appoggiamolo su una superficie fredda (ad esempio un piatto messo in freezer per qualche minuto): osserviamo se lascia sulla superficie un residuo tipo la maionese oppure dell>olio. -e lascia olio dobbiamo aggiungere altra lisciva (non inamidata). Aggiungiamo poco alla volta la lisciva di supporto: ogni volta che la versiamo far la schiuma! aspettiamo che la schiuma scenda prima di versarne ancora. -i pu4 arrivare ad un rapporto finale di lisciva@grassi anche di 5 a 1 in favore della lisciva. )ontinuiamo a versare finch* non vediamo che non schiuma pi16 A questo punto dobbiamo mescolare poco e lasciar cuocere (o meglio mantenere riscaldato) lentamente finch* il composto non diventa una crema della consistenza della polenta. C> il momento di dare colore e profumo al nostro sapone6 $o oggi ho scelto 5 gocce di olio essenziale di Tea Tree Oil (un potente antibatterico ed antimicotico)! 1& gocce di olio essenziale di aloe (rigenerante! idratante! rinfrescante e con mille altre virt1)! 1& gocce di olio essenziale di $ardamomo! 1& gocce di olio essenziale di !er*enaJ %i raccomando! utilizzate solo olii e""enziali di ottima 'ualit0 provenienti dalla vostra erboristeria di fiducia (la mia! a ,oma! + Tra Cielo e Terra). $l cardamomo l>ho scelto per rendere particolare questo mio primo sapone: gi i "reci ed i ,omani utilizzavano il cardamomo per produrre profumi mentre le donne egiziane erano solite bruciarne essenze nell>aria per gli effetti benefici e stimolanti. )ome ci raccontano Le mille e una notte! in oriente il cardamomo + da sempre considerato una spezia afrodisiaca molto potente. $n $ndia invece + considerato una pianta talmente delicata e preziosa che pu4 essere toccata e raccolta solo da mani femminili. 2el Mashmir vengono messi alcuni semi di cardamomo in un gioiello destinato al polso delle spose (per simboleggiare il cibo ristoratore che doneranno ai loro mariti). opo gli olii essenziali ecco una manciata di foglie e petaliJ Una volta che il composto + ben amalgato possiamo versarlo nelle formine ancora caldo! io ho optato per dei bicchieri di plastica poich* non ne avevo un numero sufficiente. $n alternativa si pu4 versare anche totalmente in un unico contenitore (meglio se basso e largo). JGo riempito 1= bicchieri in totale. #a prossima volta per4 mi organizzer4 con delle simpatiche formine. 8ra bisogna lasciar stagionare il sapone per almeno un me"e 8ma an$(e due+ "e &o""i*ile2! in un luogo ventilato ed asciutto (preferibilmente protetto da polvere ed insetti! non colpito dalla luce diretta del sole). Al termine del periodo! se lo avete messo in un unico contenitore! potrete tagliarlo a pezzi con un coltello. Cd avremo il nostro sapone naturale! colorato e profumato! senza soda caustica Sapone fatto in casa: ecco la formula senza soda caustica di Anna 11 gennaio 2012 In questo articolo si parla di: cenere, ecologia, pulizia, rimedi casalinghi, rimedi ecologici, Sapone fatto in casa, soda caustica Fare il sapone in casa divertente, ma pu essere un po! pericoloso se si usa la soda caustica, uno degli ingredienti "classici# del normale sapone$ %sistono per procedimenti che non prevedono l!uso della soda caustica, come quello che presentiamo qui$ I risultati sono eccellenti, provare per credere& '( Son)asun *ccorrente: Acqua +enere *lio d!oliva ,0 grammi di amido -ue pentole .n secchio .n contenitore .no straccio 'ianco pulito *dori a piacere /vaniglia, arancia, lavanda01 2rocedimento: Il primo passo creare la lisciva, la sostanza 'ase di questo tipo di sapone$ 2rendi una pentola, metti dentro 1 3g di cenere e aggiungi poi , 3g di acqua, mescolando 'ene /4$5$ le quantit6 possono essere cam'iate li'eramente, mantenendo per costante il rapporto 17, cenere7acqua1$ 8a miscela ottenuta va cotta a fuoco lento per due ore$ 9erminate le due ore, 'isogna :ltrare la miscela: per farlo 'asta coprire il secchio con lo straccio e versarci sopra il contenuto della pentola, in modo che il liquido :ltri all!interno del secchio e le impurit6 rimangano sullo straccio$ A questo punto a''iamo ottenuto la lisciva, che di per s; un ottimo detergente$ 2er fare il sapone per serve qualche passaggio in pi<$ 9ravasa la lisciva nel recipiente, lasciandone per nel secchio circa mezzo litro$ 4el secchio aggiungi al mezzo litro di lisciva i ,0 grammi di amido, per ottenere la lisciva inamidata$ 2rendi una pentola e metti a scaldare =,0 grammi di olio d!oliva, :nch; non arriva intorno ai 2,>?@0>$ Aersa lentamente nella pentola /sempre sul fuoco1 la lisciva non inamidata mescolando per 'ene$ .na volta messa tutta, mescola ancora per qualche minuto e aggiungi anche la lisciva inamidata, sempre mescolando$ In questo momento puoi aggiungere, se vuoi, qualche odore al sapone /essenze di lavanda o vaniglia ad esempio, oppure 'ucce di arancia1$ .na volta amalgamato, versa il sapone liquido caldo nel contenitore di prima e lascia stagionare per almeno due settimane$ Il sapone pu essere tagliato in scaglie al termine della stagionatura, con un semplice coltello, oppure mentre ancora liquido versato in apposite formine$ %d ecco qual il tuo sapone fatto in casa, rigorosamente senza soda caustica& ? See more at: Sapone fatto in casa senza soda esperimento riuscito??!! 2i siamo!!!! 3cco la ricetta per il sapone fatto in casa senza soda caustica!!!! ieri pomeriggio mi sono messa giu' con tanti buoni propositi .. ho riletto il mio post precedente sul sapone e cercato di correggere gli errori,visto che il sapone non era venuto un granche'!! .eri invece ho capito subito che #ualcosa era cambiato, mi ha fatto ri4ettere il commento di 0iulia che mi informava che secondo lei era troppa la #uantita' di olio e il brevissimo incontro con maurizio ad una festa di paese, precisamente #uella di Mondaino, abbiamo parlato di lisciva e lui mi informava che non era riuscito a far saponifcare l'olio... 2osi' ho preso la mia lisciva !3ccovi la ricetta per chi ancora non l'avesse$ ho reperito l'olio, l'amido e mi sono messa ai fornelli!!!! lasciando per un momento l'infuso di erbe che avevo utilizzato nel precedente tentativo. %rimo esperimento & 5)6 gr di olio, (5) di lisciva e )6 di amido, non si e' amalgamato e l'olio non si e' saponifcato. + #uesto punto ho deciso di invertire le dosi... .l termometro digitale mi ha abbandonato, ma poco male, ho fatto senza.. #uesto il risultato del pomeriggio!! 57 tentativo ciotoline rosse -o utilizzato (5) gr di olio 8ohnson, 5)6 gr di lisciva e )6 gr di amido -o scaldato l'olio, solitamente utilizzo il termometro per controllare la temperatura !9)7$ ma mi ha abbandonato cosi' ho fatto "a occhio"!! dicevamo.. ho scaldato l'olio e prima che #uesto cominciasse a bollire ho aggiunto la lisciva dove avevo precedentemente sciolto l'amido. Si e' subito amalgamato !! ho poi aggiunto delle gocce di essenza e di colorante naturale per ottenere il colore rosa.. :7 tentativo ciotoline gialle e marrone grande /ui ho utilizzato 5)6 gr di lisciva (5) di olio d'oliva e )6 di amido di riso si e' amalgamato e a di;erenza dell'altra volta non ho notato lo strato di olio galleggiare!! in alcune ho aggiunto essenze profumate e colorante naturale. Ora non rimane che attendere () gg per toglierlo dallo stampo e un paio di mesi per il risultato defnitivo!!!! 0ia' sappiamo che #uello con l'olio 8ohnson solidifchera' sicuramente... anche se i componenti non saranno certamente del tutto naturali... Lisciva terminata e #uindi esperimenti terminati, ma visto il tempo ... se continua cosi' presto riaccenderemo il camino!!! Come fare il sapone con la cenere del caminetto o della stufa 1B Fe''raio 201@ alle 0C:@1 scritto da 4icoletta Il detersivo per eccellenza, quello che esiste :n dalla notte dei tempi, il sapone$ 8e nostre nonne lo preparavano utilizzando ingredienti naturali e del tutto 'iodegrada'ili come olio e cenere$ Duesto tipo di sapone fatto in casa doppiamente consiglia'ile: per l!am'iente e per la salute, in quanto un prodotto naturale che non prevede sintesi chimica, n; trasporto n; sprechi per il confezionamento$ Inoltre ipoallergenico, a diEerenza di tanti detergenti che usiamo comunemente$ 8!impatto am'ientale per la sua produzione non proprio pari a zero perch; come vedremo necessario applicare parecchio calore, ma si tratta comunque di un 'uon compromesso$ 2ossiamo produrre questo tipo di sapone anche noi in casa utilizzando la cenere da legno che rimane nei caminetti, nelle stufe, nei forni per la pizza e anche nelle stufe a pellet /ma solo se si tratta di trucioli certi:cati e non trattati con sostanze chimiche1$ %cco come procedere /si pu anche provare con una piccola quantit6 rispettando le proporzioni1$ Fescolare cenere e acqua in un rapporto 1:, /ad esempio, 1 chilo di cenere e , litri di acqua1 in un contenitore che non sia di alluminio$ Si ottiene una soluzione che deve essere fatta 'ollire per due ore a fuoco lento, mescolando frequentemente per evitare che si attacchi sul fondo$ 4e risulta una sostanza liquida che si chiama lisciva ed gi6 di per s; un detergente con ottimo potere pulente, per piuttosto aggressivo perch; altamente alcalino$ Aolendo, se ne pu aggiungere una piccola quantit6 per il 'ucato in lavatrice oppure all!acqua per lavare i pavimenti /purch; non siano di marmo o di legno1$ A questo punto occorre munirsi di un po! di pazienza e lasciare :ltrare la lisciva mediante un canovaccio pulito teso su un altro contenitore per eliminare le impurit6 della cenere /eventualmente con l!aggiunta di qualche mestolo di acqua1 e aggiungere al liquido :ltrato ottenuto una pari quantit6 d!olio /di solito, per 1 chilo di cenere di partenza servono =,0 millilitri di olio di oliva1$ 2oi 'isogna riscaldare il tutto in una pentola su un fornello e lasciarlo 'ollire a :amma 'assa per altre 2 ore, :nch; si forma uno strato 'ianco e cremoso G che il sapone$ .na volta asciutte, le scaglie di sapone devono ancora essere sciacquate rapidamente con una soluzione di acqua e sale per portare il loro pH pi< vicino a = ed eliminare l!eccessiva 'asicit6$ COME FARE L SA!O"E FA##O " CASA $SE"%A LA SO&A CA'S#CA( Dn sapone fatto in casa tutto al naturaleE Ecco la ricetta per 'arlo anc&e insieme ai bambini e con il profumo c&e pre'erite4 Per preparare in casa un sapone fai da te sen!a correre troppi risc&i, necessario evitare la soda caustica, ingrediente spesso presente ma c&e deve essere maneggiata con molta cura$ Eppure 'are un sapone 'ai da te sen!a soda possibile$ Ecco come 'are4 In$erdienti / 9 litri d*ac"ua / 7 Fg di cenere / G9B ml di olio di oliva / 9B gr di amido / . vostri pro'umi pre'eriti &repara'ione 3i incomincia con la prepara!ione della lisciva, mettendo l*ac"ua e la cenere in una pentola: mescolate bene e 'ate cuocere il composto per due ore a fuoco lento$ Trascorso "uesto tempo, stendete un panno bianco sopra un secc&io e versatevi la lisciva: in "uesto modo la filtrerete e sar# liscia e sen!a impurit#$ .n una nuova pentola capiente versateci l*olio e portatelo a una temperatura di circa )0*$ Lasciate nel secc&io circa me!!o litro di lisciva a cui aggiungete l*amido, mentre versate lentamente il restante del composto nell*olio$ Hescolate con cura e aggiungete in un secondo momento anc&e la lisciva con l+amido e continuate a mescolare$ 3e volete avere un sapone profumato, aggiungete in "uesta 'ase delle gocce della vostra essen'a pre'erita$ Riversate nuovamente tutto il composto nel secc&io o in apposite 'ormine e lasciate riposare per almeno due settimane$ LISCIVA. LISCIVA: Come fare la lisciva. dal sito STRIE-DETERSIVI FAI DA TE : (- Difficolt !edia-" I#$redie#ti %er alc&#e 'otti$lie. Preparazione della lisciva fatta in casa: ( Setacciare della '&o#a ce#ere (di le$#a) *o# car'o#ella o affi#i"+ ( Dis%orla i# &#a $rossa %e#tola (es%ressame#te desti#ata a ,&esto &so" e a$$i&#$ere ac,&a i# ra%%orto di - ce#ere . / ac,&a (io metto / 'icc0ieri di ce#ere setacciata e 1/ di ac,&a". 2er es%erie#3a #o# fate il co#trario (%rima l4ac,&a e %oi la ce#ere" %erc05 la lisci6a ris<a %i7 tor'ida+ ( 2ortare ad e'olli3io#e a f&oco le#to8 mescola#do di fre,&e#te+ ( Far 'ollire circa - ora e me33a8 1 ore (di%e#de dalla ,&a#tit di ac,&a". E4 co#si$lia'ile a fi#e cott&ra assa$$iare $i&sto &#a $occia %osa#dola s&lla %&#ta della li#$&a: se %i33ica a%%e#a la lisci6a 9 %ro#ta. *o# eccedere #ella 'ollit&ra i# ,&a#to di6erre''e tro%%o forte ed a$$ressi6a %er la %elle e l4am'ie#te+ ( Lasciare raffreddare e deca#tare (ma$ari la #otte:". La %arte solida si de%ositer s&l fo#do8 il li,&ido ris<er lim%ido e c0iaro+ ( 2re%arare &# reci%ie#te co# ,&alc0e straccio di coto#e %&lito teso so%ra. Versare la lisci6a #el reci%ie#te filtra#dola e cerca#do di ma#te#ere se%arate la %arte solida dalla li,&ida. Se #ecessario ri%etere l4o%era3io#e+ ( Versare la %arte li,&ida (lisci6a" i# 'otti$lie di %lastica. Si co#ser6a a#c0e %er a##i. ( La %asta %otete metterla i# &# 6asetto e &sarla come %asta la6ama#i8 %er la6are i %iatti8 i la6elli etc. La lisciva 9 &tili33a'ile sia %er il '&cato a ma#o sia %er ,&ello i# la6atrice. Io la &so i# la6atrice8 co# &#a %alli#a dosatore: &#a 'ella soddisfa3io#e) *o# allarmate6i se i#i3ialme#te alc&#e macc0ie com%arira##o im%ro66isame#te: ricordate dei co%rimacc0ia %rese#ti #ei detersi6i c0imici. Le macc0ie osti#ate %osso#o essere %retrattate co# sapone di marsiglia la sera %rima8 s'att&te cos; i# la6atrice e %oi la6ate col resto del '&cato: e se rima#e a#cora ,&alc0e macc0ia %otete sem%re co#siderarla come meda$lia %er la sal6a$&ardia dell4am'ie#te8 della 6ostra sal&te e della sal&te e li'ert del 6ostro %ortafo$lio: Il sapone di marsiglia 9 alcali#o . 'asico come la lisciva8 %er c&i %osso#o essere &sati i#sieme. 2are c0e la lisciva %ossa essere a#c0e &sata (dil&ita" %er la6arsi i ca%elli o %er l4i$ie#e
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