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com
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Time – table storico
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Erbe e farmaci
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Il corretto approccio con l’erborista
Nasce nel XIX secolo con il medico tedesco Hahnemann , fondatore di una
medicina psicosomatica che si basa su di un procedimento chiamato legge di
similitudine e che come approccio terapeutico utilizza la
somministrazione di dosi estremamente diluite di sostanze, sia
originalmente dotate di potere farmacologico sia sprovviste di tale
proprietà allo stato grezzo.Le diluizioni del farmaco omeopatico
superano molto spesso il numero di Avogadro e quindi non esiste una
molecola attiva: solo avendo riferimenti biofisici e non molecolari è
possibile ipotizzare un meccanismo d'azione di tipo informazionale in cui
l'acqua mantiene una specie di memoria di tipo fisico e l'informazione
arriva ai sistemi omeostatici dell'organismo, che vengono considerati dei
sistemi complessi e oscillano tra ordine (informazione) e disordine
(entropia). A differenza della medicina tradizionale, che si basa su
interventi mirati alla soppressione di fattori etiologici, di sintomi
patologici o di aggiunta di elementi carenti nell'organismo, l'Omeopatia
rappresenta una terapia di regolazione e di riattivazione.
L' 0meopatia utilizza il principio Similia similibus curentur : ogni sostanza
che ha un potere farmacologico induce nell'individuo sano un quadro
sintomatologico caratteristico della sostanza usata; inoltre guarda non la
malattia ma il malato con la sua malattia, cioè guarda l'insieme di tutti iu
segni che portano ad una diagnosi di malattia , ma anche il modo di reagire
tipico dell'individuo. Le sostanze medicamentose usate in omeopatia sono
usate in dosi infinitesimali tramite diluizione, trituramento e succussione( cioè
forte scuotimento), con queste manipolazioni .si sviluppano le potenzialità
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terapeutiche necessarie per la guarigione. La farmacologia omeopatica è
costituita da una serie di medicinali sperimentati tratti dal regno animale
minerale vegetale e di sintesi. Ogni rimedio omeopatico è testato
singolarmente e a dosi non tossiche ed imponderabili sull' uomo sano per
evidenziare i sintomi patogenetici, cioè gli effetti. Ogni medicinale ha una
peculiarità nella sua forma , nella sue qualità, nell' azione che svolge sull'
essere umano. Il medicinale omeopatico è formato da due elementi ; la
sostanza farmacologica di partenza e il solvente liquido , acqua o alcool ,in
cui questa sostanza è disciolta..I rimedi si presentano sotto forma di tinture
madri cioè forme farmaceutiche liquide ottenute con differenti gradazioni di
alcool su prodotti vegetali o animali o sotto forma di soluzioni preparate
diversamente in base alla sostanza di origine ed utilizzata in genere per i
minerali ed i prodotti di sintesi o come macerati glicerici in cui la miscela
contiene anche la glicerina oltre all 'alcool oppure triturazioni per preparare i
medicamenti allo stato solido mescolando sostanza e lattosio ottenendo una
miscela necessaria a rendere solubile le sostanze insolubili. I
MEDICAMENTI OMEOPATICI SVOLGONO UN AZIONE SINERGICA
con la medicina allopatica (medicina tradizionale) nel trattamento dei sintomi
correlati a patologie croniche o degenerative : ad esempio , l'uso di rimedi
omeopatici per ridurre la comparsa di diarrea cronica neoplastica evita l 'uso
di farmaci che hanno effetti collaterali.
La Floriterapia di Bach
Studiata negli anni ’30 da Edward Bach si basa sull’uso di rimedi costituiti da
diverse specie di fiori selvatici. Il campo di applicazione è a livello
psichiatrico e lo scopo della terapia è quello di riequilibrare la psiche del
paziente perchè la malattia ha le sue origini sempre in un problema mentale,
un pensiero negativo.I fiori, che agiscono secondo i principi della medicin
vibrazionale, intervengono per ristabilire l'armonia psichica.Oltre ai 38 rimedi
del ott. Bach la floriterapia conta su moltissimi altri fiori scoperti in tempi più
recenti, dai fiori californiani, ai fiori francesi, dagli australiani agli
alaskani.Ultimamente nell'ambito della medicina vibrazionale sono nati anche
i rimedi a base di gemme e pietre preziose, che si trovano comunemente in
gocce o in creme.
L’Associazione della Floriterapia con farmaci tradizionali e sedute
psicoanalitiche può risultare molto efficace soprattutto nei casi di ansia,
depressione, stress o altre psico-patologie particolari.
La decottopia
E' un sapere nato in Italia secoli fa da una dinastia di erboristi, poi elaborata e
conservata fino ai tempi nostri attraverso le generazioni delle famiglie
Bonardo Balestra Mech.La decottopia è una forma galenica e un metodo di
lavorazione e trasformazione di piante officinali in un prodotto liquido per
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costituire un integratore alimentare che ha una valenza salutistica ed ha l'
obiettivo di migliorare lo stato nutrizionale ottimizzando le condizioni di
benessere generale. Questi prodotti sono integratori vegetali che favoriscono
le normali funzioni dell' organismo che a causa del lavoro , dello stress , del
fumo , degli abusi alimentari , dell 'abuso di alcool , può andare incontro a
situazioni di squilibrio. Il nome decottopia deriva dal greco DEKA radice e
significa la terapia delle 10 piante perché sono utilizzate 10 piante , a
differenza della fitoterapia che ,per evitare antagonismi, non accosta più di tre
o quattro piante . Il prodotto decottopirico è lavorato e frazionato attraverso
procedimenti quali infusione, macerazione ,decozione ,fino ad ottenere un
prodotto liquido con un metodo che ne consente la conservazione senza l'
impiego di alcool, zuccheri e conservanti. In decottopia si attivano le sinergie
tra le piante la cui droga ,cioè la parte attiva della pianta ,viene usata in toto
estraendo tutti i principi attivi in essa contenuti. Ogni principio attivo è
estratto solo con acqua con le tecniche sopra elencate, questo procedimento è
detto frazionamento decottopirinico , indicato con la sigla FD ,seguita dal
numero ordinale di piante usate e serve a minimizzare al massimo i rischi che
possono insorgere utilizzando uno o poche piante od uno o pochi principi
attivi. Attenzione però, infatti: se un soggetto è allergico ad una certa pianta il
fatto che nel prodotto decottopirico la presenza della pianta grazie al
frazionamento è minima, si riduce proporzionalmente il pericolo di un'
eventuale reazione allergica.
La Fitoterapia associata
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PARTE PRIMA
ECOLOGIA
LA DROGA
Come prima accennato è la parte di pianta che contiene, tra gli altri, il
principio attivo che ci occorre e le foglie per estrarre un alcaloide ne sono un
chiaro esempio. Il concetto di droga è stato purtroppo alterato negativamente
dalle varie sostanze stupefacenti ma di contro possiamo pensare al “vecchio
droghiere” che di droghe ne vendeva a iosa anche se queste erano
semplicemente rappresentate da pepe, spezie e condimenti vari.
La droga è quindi la materia prima utilizzata nelle preparazioni erboristiche e
da essa si estraggono, oltre al principio attivo che interessa maggiormente,
altre sostanze attive che, nell’insieme originano quello che viene chiamato
FITOCOMPLESSO. Assumendo una droga dunque si assimila un insieme
di principi attivi che farmacologicamente possono esplicare un’azione
sinergica, favorire l’assorbimento o ridurre o annullare eventuali effetti
indesiderati fungendo da “diluitori” del principio attivo principale.
L’ AZIONE SINERGICA ( insieme di principi attivi che concorrono ad
ottenere un determinato effetto ) può essere ottenuta anche utilizzando più
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droghe. In questo caso avremo i COMPOSTI che si ottengono per semplice
miscela o unendo prodotti finiti già estratti.
Le principali “droghe” riferite ad una specie di pianta possono quindi essere
rappresentate da:
- Pianta intera ( radici, fusto e foglie )
- Parte aerea ( fusto e foglie )
- Radici, bulbo o rizomi
- Foglie
- Fiori
- Semi, bacche o frutto
- Linfa
- Corteccia
- Brattee ( foglie adibite a proteggere il fiore )
- Resine
- Scorza del frutto
- Gemme
- Giovani getti ( i rametti fogliuti nuovi )
E’ importante sapere che “Droga” non coincide con pianta e che di
conseguenza una stessa pianta può contenere più droghe.
Se prendiamo in considerazione il Tiglio esso contiene due droghe: le gemme
e le brattee con i fiori.
PRINCIPI ATTIVI
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COME RICONOSCERE
LE PRINCIPALI FAMIGLIE VEGETALI
IL REGNO VEGETALE
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CHIAVI DICOTOMICHE SEMPLIFICATE
LIVELLO 1
A) Piante a seme intero con una sola foglia embrionale con foglie semplici
mai lobate o dentellate di forma allungata ( spadiforme o lanceolata ) e
nervature parallele che percorrono in modo rettilineo o confluente tutta la
lamina fogliare ( foglie parallelinervie ). Fusto mai legnoso e
accrescimento solo in altezza ( primario ). Piante annuali o perenni ( con
rizoma o bulbo ) con parte aerea che scompare nel periodo di riposo
vegetativo.
MONOCOTILEDONI – vedere LIVELLO 2
B) Piante a seme diviso in due parti uguali e con due foglie embrionali, foglie
di forma varia ( da semplice a composta a lobata o dentellata ) e retinervie
con nervature che irradiano in varie direzioni tutta la lamina fogliare.
Piante spesso legnose con accrescimento primario e secondario annuali o
perenni.
DICOTILEDONI – vedere LIVELLO 5
LIVELLO 2
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LIVELLO 3
A) Fiori zigomorfi
- Foglie spadiformi o strettamente lineari avvolgenti buona parte del
fusto con tre stami e tre pistilli
IRIDACEAE ( genere gladiolus )
- Foflie spadiformi, o da ovali a ovato allungate, stami ed ovario in
una colonnina detta ginandro. Fiori con petralo inferiore più grande
e differenziato ( labello ) e a volte muniti di sperone.
ORCHIDACEAE
B) Fiori attinomorfi
- Ovario supero, calice assente, sei petali (tetali) disposti 3+3.
LILIACEAE
- Ovario infero
- Fiori con corolla che alla base forma una specie di corona
AMARYLLIDACEAE
- Fiori con tre stili spesso petaloidei con sei petali di cui tre
rivolti verso l’alto ( genere iris ) o con sei petali disposti ad
imbuto che si dipartono direttamente dal terreno ( senza fusto:
genere crocus o romulea )
IRIDACEAE
LIVELLO 4
LIVELLO 5
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A) Fiori non appariscenti verdastri o molto piccoli con perianzio spesso
sostituito da foglie fioriformi.
- Piante con latice, fiori verdastri con macchie scure e frutto a
capsula.
EUPHORBIACEAE
- Piante senza latice
-
nfiorescenza a spighetta densa e conica con perianzio
posto alla base, foglie tutte in rosetta basale da ovali a
lanceolate.
PLANTAGINACEAE
-
iori molto piccoli bianchi, gialli o porpora, foglie
verticillate, fusto erbaceo da prostrato ad ascendente,
tappezzante e spesso tagliente con sezione
quadrangolare.
RUBIACEAE
LIVELLO 6
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CAMPANULACEAE
- Petali saldati solo alla base e quindi solo
apparentemente divisi.
PRIMULACEAE
LIVELLO 7
LIVELLO 8
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*** Le composite sono suddivise in:
- Tubuliflore: Fiori capillari o tubulosi ( cardi, artemisie, elicriso ecc.)
- Liguliflore: Fiori riuniti costituiti ciascuno da un solo petalo (ligula)
( tarassaco, cicoria, pilosella ecc. )
- Tubuliflore a margine ligulato ( margherite )
- Tubuliflore sfrangiate ( fiordalisi )
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GLOSSARIO RIFERITO ALLE CHIAVI
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RACCOLTA E CONSERVAZIONE
LA RACCOLTA
Quando raccogliere
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Dove e come raccogliere
L’ ESSICCAZIONE
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CONSERVAZIONE
Le piante vanno essiccate con cura allo scopo di ridurre al minimo la presenza
di acqua e conservate in contenitori per alimenti ben chiusi in luogo fresco e
asciutto al riparo dalla luce. E’ poi importante apporre sul contenitore
un’etichetta dove, oltre al nome della droga, sia ben chiara la data di
confezionamento ( a patto che questo avvenga immediatamente ad
essiccazione ultimata ) in quanto la droga secca perde efficacia e
caratteristiche organolettiche dopo un anno ( il periodo si allunga a seconda
della parte di pianta ).
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PARTE SECONDA
LE PREPARAZIONI ERBORISTICHE
Una volta isolata la parte di pianta che contiene i principi attivi richiesti
occorre predisporla alla preparazione o semplicemente al confezionamento,
nel caso di piante essiccate. Droghe destinate ad uso aromatico in cucina
vanno ridotte quasi in polvere, negli altri casi, secche o fresche che siano,
ridotte a pezzetti grossolani ( basta sforbiciare mazzetti di erbe ) onde
agevolarne l’eventuale filtraggio.
I solventi
I principi attivi contenuti nelle droghe vanno estratti e per far questo occorre
un solvente che nello stesso tempo costituirà anche il “veicolo” adatto per la
somministrazione o l’applicazione delle sostanze estratte. I solventi hanno
dunque l’importante ruolo di estrarre sostanze attive dalla pianta e insieme
alla droga costituiscono la materia prima dell’erborista o del cauto
apprendista. I solventi principali sono: acqua, vino, olio d’oliva, alcool,
glicerina, aceto ecc.
L’attrezzatura
I Principali preparati
I vari preparati erboristici prendono il nome dal solvente o dal loro aspetto
finale caratterizzato dal “veicolo” utilizzato per l’assunzione.
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IDROLITI
LE TISANE
Infusi
Macerazione
È una tecnica adottata per estrarre in tempi lunghi tutte le sostanze attive,
soprattutto quelle facilmente alterabili dalle temperature elevate. Dopo avere
sminuzzato e pestato la sostanza vegetale, versarle sopra dell’acqua a
temperatura ambiente. Lasciare a riposo per il periodo previsto dalla ricetta,
agitando il miscuglio di tanto in tanto. Infine colare attentamente
comprimendo i vegetali macerati.
Tintura
Sciroppo
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vengono aggiunte tali materie medicamentose. L’uso dello sciroppo è
sicuramente da evitare nei casi di diabete e di soprappeso.
Succhi
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TISANE: L’INFUSO
- Filtrare il
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TISANE: IL DECOTTO
- Filtrare il tutto
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ALCOLITI ( Tinture )
OLEOLITI
MELLITI
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DISTILLATI ( Olii essenziali )
R ichiedono metodi di preparazione più complessi e
difficilmente praticabili a livello casalingo sia per necessità di
particolari attrezzature ma anche e soprattutto per una certa difficoltà
di procedimento che se fatto in modo errato può comportare
conseguenze spiacevoli. La distillazione si basa sul concetto di
evaporazione e quindi nel sottoporre la droga ad una bollitura in
particolari contenitori dai quali i vapori, percorrendo serpentine
opportunamente raffreddate, si condensano dando origine ad un
liquido alcoolico o di consistenza oleosa come gli olii essenziali.
POLVERI MICRONIZZATE
ESTRATTI SECCHI
Di applicazione simile alle polveri sono tuttavia tra i preparati erboristici più
efficaci in quanto la loro lavorazione non comporta perdite significative di
principi attivi. L’ottenimento di estratti secchi si ha mediante evaporazione
del solvente fin quando non rimane una polvere secca sul fondo.
Altri metodi recenti consistono in processi abbastanza complessi come ad
esempio la liofilizzazione consistente in una fase di congelamento e
successivamente di sublimazione.
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PICCOLI DATI - FORMULE DI BASE
Equivalenze fondamentali
Mentre non esistono problemi per quanto riguarda il peso che viene espresso
in grammi o chilogrammi, qualche complicazione può sorgere con il volume
che può essere espresso in cc (centimetri cubici), in ml o cl o in frazioni o
multipli di litro. Ecco che è quindi utile rinfrescare la memoria di qualche
nozione che troppo spesso diamo scontata ma che può generare confusione.
1 litro = 1000 ml = 100 cl = 1000 cc
1 chilo = 1000 g
1 grammo = 1000 mg (milligrammi)
Per il peso atomico il peso molecolare, e altri parametri quali le abbreviazioni
degli elementi , si consiglia di consultare la
TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI
Corrispondenze
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Tempo balsamico
Dicesi tempo balsamico il periodo dell'anno in cui una certa pianta officinale
presenta la più alta concentrazione di principi attivi ed è il momento più
indicato per la raccolta. Il tempo balsamico di una pianta, comunque, varia a
seconda di vari fattori:
• latitudine,
• altezza,
• clima,
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Tarassaco, Tiglio semplice, Valeriana, Viola del pensiero.
Acetosa, Acetosella, Aglio orsino, Altea, Arancio amaro, Asperula,
Bagolaro, Bocca di lupo, Bugula, Camomilla, Camomilla romana,
Chelidonia, Ciliegio, Cineraria, Cinoglosso, Cinquefoglio, Edera
terrestre, Erba roberta, Erba ruggine, Farfaracio, Fico, Finocchio,
Maggio
Fiordaliso, Galega, Malvone,Mestolaccia, Morine, Podagraria,
Prezzemolo, Pulmonaria, Quercia marina, Rosa canina, Rosa rossa,
Rosalacio, Sambuco, Sanicula, Sedano montano, Senecione, Serenella,
Trifoglio fibrino.
Agrimonia, Amarena, Amorino, Avena, Balsamino, Bocca di leone,
Borraggin, Camedrio, Camepizio, Caprifoglio, Cardiaca, Cardo
benedetto, Centinodio, Cicutaria, Ciambalaria, Coclearia, Consolida
maggior, Crespino, Cuscutta, Dragoncello, Ebbio, Echio, Erisimio,
Giugno Eucalipto, Eupatoro, Fico d’india, Fragola, Giglio biano, Ginestrino,
Lampone, Ligustro, Malva comune, Malva silvestre, Margherita,
Millefoglio, Mirtillo, Mirto, Nepetello, Ortica bianca, Parietaria,
Pervinca, Pesco, Plosella, Pulegio, Risetto, Rosmarino, Ruta,
Salcerella, Salvia, Serpillo, Timo, Verbsco, Veronica, Vulneraria.
Alchimea moscata, Alchemilla, Alloro, Altea, Anagallide, Arancio
dolce, Argentina, Arnica, Artemisia, Assenzio, Ballotta, Bardana,
Basilico, Betonica, Bistorta, Canapa selvatica, Capelvenere, Carciofo,
Cardo mariano, Carota, Cataria, Centaurea minore, Cetriolo, Cicoria,
Cicoria, Coda cavallina, Corbezzolo, Corniolo, Cotogno, Cumino dei
prati, Dittamo, Erica, Elicrisio, Eliotropio, Erba vescica, Erigero,
Luglio Efrasia, Farfara, Fieno greco, Frassino, Genepi, Genzianella,
Granoturco, Iperico, Issopo, Lappola, Lavanda, Lingu di cane,
Marrubio,Meliloto, Melissa, Menta acquatica, Menta piperita,
Mentastro, Mentone, Mugo, Origano, Pastinaca, Piede di gatto,
Pimpinella, Poligala, Porcellana, Prunella, Rapunzia, Ribes nero, Ribes
rosso, Salvia sclarea, Santolina, Semprevivo, Senape bianca, Tiglio
semplice, Tiglio doppio, Verbana.
Aglio, Alchechengi, Anice erde, Brugo, Caglio, Carrubo, Cipolla,
Coriandolo, Epilobio,Erniari, Fagiolo, Finocchio, Finocchio marino,
Fitolaccia, Giaggiolo, Girasole, Iride germanica, Lampone, Licopodio,
Linaiola, Lino, Luppolo, Maggiornana, Melnzana, Mirtillo, Nocciolo,
Agosto
Noce, Olivella, Olmaria, Peperoncino, Piantaggine, Polipodio,
Prezzemola, Prugna, Psillio, Romice, Rosolinda, Santoreggia, Sedano,
Serenella, Spincervino, Tormentilla, Uva ursina, Verga d’oro, Vite ,
Vulvaria.
Aneto, Angelica, Angelica selvatica, Arnica, Barba di becco, Bistorta,
Settembr Calamo aromatico, Calcetrappolo, Calendula, Cnna, Cnna di palude,
e Cappero, Card dei lanaioli, Cariofillata, Castagno d’india, Cedrina,
Cicoria, Cinquefoglio, Cren, Dittamo, Giglio bianco, Ginepro rosso,
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Nigella, Ononide, Ortica, Peucedano,Pungitopo, Quercia, Rosa canina,
Rovo, Salcerella, Sanicula, Sorbo rosso, Tamerici, Tarassaco,
Valeriana, Zucca.
Acetosa, Ailanto, Altea, Asfodelo, Asparago, Bardana, Borsa di
pastore, Carlina, Carota, Consolida maggiore, Corniolo, Cotogno,
Crespino, Ebbio, Enula campana, Erba ruggine, Eupatorio, Felce
maschio, Genziana, Ginepro, Giuggiolo, Imperatoria, Lapazio, Limone,
Ottobre
Lingue di cane, Liquirizia, Malva silvestre, Ninfea, Pioppo, Podagraria,
Primavera, Prugno spinoso, Rabarbaro alpino, Rapunzia, Sedano
montano, Siglillo do salomone, Sorbo, Tamaro, Valeriana rossa,
Vulneraria, Zafferano.
Novembr Agrifoglio, Alloro, Felce florida, Finocchio, Frangola, Mestolaccia,
e Nespolo, Olmo.
Dicembr
Arancio amaro, Arancio dolce.
e
Consigli pratici
TABELLA PER
OTTENERE 100 ML
DI SOLUZIONE A
UN GRADO
DESIDERATO
Grad Alcoo Acqua
o l 95° ml
ml
80 83 17
75 77 23
70 72 28
65 67 33
60 61 39
55 56 44
50 51 49
45 46 54
40 41 59
35 36 64
30 31 69
25 26 74
20 21 79
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ritenzione idrica,
inestetismi della cellulite ed alcune patologie di interesse
proctologico (emorroidi) e non (vene varicose, insufficienza venosa).
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Alimenti e droghe ricchi di flavonoidi
Tè verde Cioccolato fondente – cacao
Agrumi Frutti di bosco
Finocchio Pomodori
Grano saraceno Mirtillo
Centella asiatica Ippocastano
Ginkgo Biloba Rusco o pungitopo
Vite rossa Propoli
Parte Terza
Consigli Pratici
CELLULITE
La
cellulite lipodistrofica distrettuale è una modificazione del tessuto
sottocutaneo che colpisce soprattutto le giovani donne , localizzata su
cosce, natiche e fianchi: si ha la formazione di piccoli noduli , dolorosi
alla pressione, dovuti verosimilmente a ristagno di liquido extracellulare
nei piccoli vasi linfatici.
Le cause
Generalmente le cause che comportano la formazione di cellulite sono da
ricondurre ad un'alterazione della microcircolazione. I piccoli vasi che
irrorano il tessuto adiposo diventano più permeabili e lasciano trasudare
il liquido all'esterno. Si viene quindi a creare una stasi circolatoria e un
ristagno di liquidi tra una cellula e l'altra, con formazione di edema, per
cui le cellule adipose non riescono più ad effettuare in modo ottimale i
loro scambi nutritivi con i vasi capillari. In questo modo si crea una
condizione di scarsa ossigenazione, di sofferenza cellulare, di ristagno di
tossine e di liquidi. Per tentare di contrastare e prevenire la cellulite, bisogna
quindi iniziare a combattere la ritenzione idrica.
Fattori predisponenti
Esistono dei fattori che, più di altri, comportano l'insorgere della pelle "a
buccia d'arancia":
-l'ereditarietà unita ad una debolezza dei vasi
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-la scarsa componente muscolare in particolare nelle gambe: i muscoli dei
polpacci non riescono a comprimere le vene ed i piedi non riescono a
svolgere la loro azione di pompa
-la vita sedentaria e la stazione eretta prolungata
-le abitudini errate (come indossare tacchi troppo alti o vestiti troppo stretti)
-l'impiego della pillola
-la gravidanza
Rimedi
Per combattere la cellulite è necessario apportare alcune modifiche a stili
di vita sbagliati. Ecco come:
Movimento - E' la prima regolare per migliorare la circolazione e
riattivare i muscoli. Se i tessuti sono poco tonici non possono svolgere la
loro azione compressiva sulle vene che facilita la risalita del sangue verso
il cuore. Nuoto, bicicletta e corsa sono gli sport più adatti perché
coinvolgono più parti del corpo senza appesantirne nessuna, potenziano il
trofismo muscolare stimolando la circolazione e hanno quindi un'azione
benefica sulla circolazione e l'ossigenazione dei tessuti.
Dieta - L'alimentazione deve essere povera di sale che non andrebbe
aggiunto alle pietanze, gia' naturalmente saporite. Da evitare tutti i cibi
molto ricchi di sodio quali insaccati e prodotti in scatola. Bere almeno 1,5
litri di acqua al giorno. Introdurre quotidianamente verdura e frutta
fresca. Scegliere cereali integrali. Variare sempre le fonti di proteine: un
giorno pesce, un altro soia, carne magra, uova, legumi.
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I prodotti naturali, che ci possono venire in aiuto per contrastare la cellulite, si
possono distinguere in base al tipo di azione a cui ottemperano:
-azione lipolitica: thè, thè verde, caffè, guaranà, alga kelp;
-azione drenante: ananas, betulla, tarassaco, papaia, pilosella;
-azione sulla microcircolazione: centella, vite, ippocastano, meliloto.
Lo smaltimento dei liquidi può essere agevolato, oltre che dalla dieta e
dal movimento, anche da alcuni drenanti naturali sotto forma di
integratori, tisane, decotti o tintura madre. Quelli forniti dalle piante si
dividono in tre categorie, in base all'azione che svolgono sui tessuti. In
particolare, i meccanismi attraverso i quali agiscono i principi naturali sono:
1) azione circolatoria: stimolano cioè la circolazione sanguigna e
l'ossigenazione del tessuto sottocutaneo;
2) azione drenante: diminuiscono il ristagno dei liquidi;
3) azioni multiple: associano i primi due tipi di interventi.
Tisane, ecco alcune idee
Per ottenere un'azione specifica può essere utile farsi preparare
dall'erborista un misto di erbe mirate a risolvere i diversi problemi e
disturbi. Ecco qualche suggerimento:
- 1) la circolazione
- 2) il drenaggio
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Il tutto risulterà molto utile per eliminare i liquidi in eccesso, come
disintossicante e per le contratture muscolari.
Cellulite batterica
Infiammazione della cute e del sottocute che tende ad estendersi. E' dovuta
prevalentemente a infezioni batteriche. La cute appare calda arrossata gonfia ,
cosa che la distingue dalla cellulite lipodistrofica,in cui la cute appare fredda
bianca e bitorzoluta, e l' infiammazione può estendersi ai linfonodi vicini
lungo i vasi linfatici che diventano visibili sulla pelle come strie rosse . Si può
avere febbre e malessere .
Insonnia
Disturbo del sonno costituito dalla sensazione soggettiva di insufficiente
riposo dovuta a diminuzioni della durata del sonno con ripercussioni più o
meno gravi sullo stato di benessere del soggetto. L' insonnia è un problema
correlato a diverse cause quali stress , pasti serali troppo abbondanti, orari di
lavoro notturni che possono alterare il ciclo sonno -veglia, abuso di farmaci,
uso di sostanze eccitanti. E un fenomeno diffuso la cui frequenza aumenta con
l 'età. L insonnia può essere sporadica ,come accade allo studente che deve
sostenere un esame universitario, ma quando diventa reiterata possono
venirci in aiuto alcuni rimedi naturali .Giovano al sonno bagni tiepidi o
impacchi ai polpacci prima di coricarsi; molto efficaci sono le tisane a base di
valeriana e luppolo, una valida si ottiene facendo bollire per 5 minuti in
mezzo litro di acqua due cucchiai della seguente miscela: 30 gr di radice
tagliata di valeriana, 25gr di passiflora , 25gr biancospino, 25 gr di coni di
luppolo , 30 gr foglie di melissa, 50gr di fiori di camomilla; se ne beva un
bicchiere mezz' ora prima di cena ed uno prima di coricarsi. Agli insonni si
consiglia di fare largo uso di foglie bianche di lattuga soprattutto nel pasto
serale. Per l' insonnia nei cardiopatici è indicata una tisana di primula, foglie
di morella cardiaca e pulsatilla .Bere la sera un bicchiere di latte tiepido è
indicato poiché il latte è ricco di triptogfano che ha un effetto soporifero. I
rimedi omeopatici ci aiutano con Nux vomica e Kali phosphoricum per l'
insonnia degli studenti, Ignatia per l' insonnia dopo dispiaceri , Arnica per i
risvegli improvvisi con affanno. Gli oligoelementi più indicati sono
manganese e cobalto, in caso di insonnia da depressione rame, oro ed
argento. Efficace il massaggio sulla fronte tra le due sopracciglia
massaggiando verso il basso. Per continuare il sonno quando ci si sveglia si
consiglia la pressione del punto situato alla base ungueale esterna del secondo
dito del piede. Questi sono consigli da seguire senza dimenticare che se l'
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insonnia sottende problemi più gravi correlati ad esempio a problemi
neurologici bisogna sempre e comunque ricorrere all ' ausilio medico.
Dolori Mestruali
Un rimedio della nonna è assumere un paio di bicchieri di acqua con due
cucchiaini di zucchero :lo zucchero , avendo un effetto osmotico richiama
liquidi e rende così più fluido il flusso mestruale , liberando dal dolore. La
dismenorrea può sottendere problemi ormonali, quindi quando è costante
avvalersi dell 'aiuto del medico .La fitoterapia suggerisce un decotto di
artemisia pianta, senecione pianta ,salvia, marrobio bianco, fiori di calendula;
occorrono 5 gr di miscela in parti uguali per una tazza di decotto ;se ne
bevano due tre tazze al giorno durante la settimana che precede la data delle
mestruazioni.
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giorni. Filtrare quindi il preparato e con il liquido ottenuto frizionare la
parte dolorante con un panno di lana caldo, che va lasciato sulla pelle.
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PIANTE CHE CONTENGONO FITOESTROGENI
Soia non OGM, biologica, estrogeni naturali, utile anche per il controllo del
colesterolo in menopausa, contiene sostanze ad azione estrogenosimile,
Cimicifuga, racemosa, per le caldane e le vampate di calore in menopausa,
Composto Cimicifuga, utile nei disturbi e nei sintomi legati alla menopausa
Anice pianta ad azione estrogeno-simile,aiuta nelle turbe digestive con
azione anti-infettiva
Piante utili nei disturbi legati alla menopausa
Angelica
Finocchio
Alfa-Alfa
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Equiseto come remineralizzante , la presenza di silicio lo rende utile nel
metabolismo del tessuto connettivo, dona elasticità e flessibilità anche al
tessuto delle arterie; cautela in chi soffre di iperpotassiemia, in chi soffre di
problemi renali, di insufficienza renale, sconsigliare a chi è in dialisi).
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Iperico, aiuta nelle forme depressive ; non associare gli psicofarmaci e le
benziodiazepine,
Passiflora, aiuta nelle forme ansiose, ha una attività sedativa ;
Verbena
Melissa
Tiglio
Arancio Amaro e Dolce
Vitamine del Gruppo B, insieme all Soia sono utili per la perdita della memoria in
menopausa; è utile l'associazione con aminoacidi come la metionina , la
tirosina e la colina ( la tirosina non va somministrata se si è in presenza di
alterazioni del ritmo cardiaco, cardiopatie, ipertiroidismo, ipertensione
arteriosa, ipereccitabilità). In presenza di qualsiasi disturbo dell'umore è
sempre bene consumare cereali integrali, ricchi di vitamine del complesso B,
avena, soia che sono ricchi di colina. Le vitamine del complesso B sono
presenti nei cereali integrali, biologici, nella verdura e frutta se biologici
meglio; evitare il fumo, l'alcol e il caffè.
Cimicifuga, pianta utile sia nel trattamento delle vampate di calore che della
secchezza vaginale in menopausa.
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PIANTE UTILI NELLA CISTITE IN MENOPAUSA
preparati erboristici., piante officinali, erbe, prodotti naturali, piante utili
per la cistite in menopausa
la cistite si manifesta con dolore nella minzione che diventa frequente
Uva Ursina
Mirtillo
Betulla per l 'ipertensione e la ritenzione idrica, utile anche nella gotta e negli
acidi urici e per le forme artritiche e artrosiche, in genere per le forme
dolorose del sistema osteo-articolare e muscolare
Aglio per la pressione alta
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all'aspirina, cautela negli epilettici che stiano assumendo farmaci in quanto
potrebbe ridurre l'efficacia dei farmaci) Non far assumere a chi è a rischio di
emorragie.
Centella migliora il microcircolo
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Fucus, alga marina, utile in menopausa per stimolare la tiroide
nell'ipotiroidismo e aiutare il metabolismo come starter per il dimagrimento,
non somministrare agli ipertiroidei
Nella ipertensione in menopausa, ridurre il consumo di sale, fare una dieta
iposodica, evitare i grassi saturi, evitare pasti abbondanti e ridurre lo stress,
controllare anche la funzionalità tiroidea, fare valutazioni adeguate dallo
specialista cardiologo e seguire sempre i consigli del proprio ginecologo e
medico curante.
Sotto controllo medico sono utili negli scompensi cardiaci l'Ortosifon e il
Biancospino.
.
Vitamine e Minerali utili in Menopausa
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Antiossidanti
Vitamina D
Vitamina C promuove la sintesi del collagene oltre ad essere un ottimo
antiossidante e anti -radicali liberi
Vitamina B6, da assumere insieme anche al Complesso B completo, assicura
la compattezza della struttura del collagene
Magnesio, facilita la fissazione del calcio, utile in menopausa
Omega 3-6-9
Probiotici, Fermenti, fermenti senza latte, fermnti lattici vivi, utili come coadiuvanti,
per la stitichezza, la disbiosi intestinale, l'alitosi, i gonfiori, le cistiti, nella
alimentazione sbilanciata, se si stanno assumendo antibiotici, utili anche per
colite e colon irritabile, una flora batterica sana mantiene sano il nostro
sistema immunitario; favoriscono l'assunzione dei fitormoni della Soia
Melatonina,utile per ansia e insonnia, regola l'equilibrio sonno-veglia, aiuta
in menopausa per l'equilibrio emotivo alterato da carenza ormonale
Preparati utili in menopausa che facilitano la remineralizzazione ossea sono
gli integratori a base di magnesio, zinco, vitamina C, vitamina B6;
fare anche attività fisica, evitare fumo, alcolici e caffè, esposizione moderata e
regolare alla luce solare
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Meteorismo
Sensazione soggettiva di gonfiore addominale causata da un eccesso di gas
intestinali con senso di tensione dolorosa e di malessere .Cause possono
essere una dieta troppo ricca di cibi raffinati e zuccheri complessi ,stress o
alterazioni organiche di assorbimento intestinale o alterazione della flora
batterica ( dopo una febbre ).E' indicata una dieta a base di yogourth e
fermenti lattici per riequilibrare la flora intestinale ; va tenuta efficiente la
funzione epatica e biliare con sostanze come le vitamine del complesso B,
semi di girasole che possono essere masticati e mangiati durante il giorno;
evitare cibi che possono aumentare la formazione di gas :cipolle, cavoli,
legumi Per stimolare l 'eliminazione di aria si possono bere infusi di semi di
finocchio o semi di anice o semi di sedano. Utile bere dopo i pasti principali
una tazzina di decotto preparato facendo bollire in mezzo litro d acqua una
miscela di 40 gr radice di angelica, 20 gr di sedano ,20 gr semi di
coriandolo, 20 gr anice stellato, 20 gr foglie di edera. Tra i rimedi omeopatici
sono usati China , Carbo vegetalis , Raphanus, Lycopodium.
Cicatrizzazione
E un processo reattivo di natura diversa che conduce alla riparazione di una
perdita di sostanza dei tessuti danneggiati da agenti traumatici ,chimici, fisici,
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infettivi. L a cicatrizzazione avviene grazie alla moltiplicazione di cellule
(macrofagi e fibroblasti )che riparano i tessuti danneggiati. Da millenni l'
uomo ha trovato nelle piante preziosi alleati per risolvere problemi quali
cicatrizzare piccole ferite ed abrasioni potenzialmente infette ed infettabili,
utilizzando fiori ,radici .foglie ,cortecce per produrre unguenti medicamentosi
o cataplasmi che favoriscono i processi riparativi dei tessuti stimolando la
rigenerazione degli epiteli o delle strutture connettivali (collagene),
migliorando il trofismo (cioè il nutrimento) e l 'ossigenazione tissutale
necessari ai processi di riparazione. L' uso di questi ausili vegetali può
essere solo d 'aiuto in piccole situazioni d emergenza come accade ad esempio
ferendosi le dita dei piedi d 'estate su uno scoglio del mare e si è lontano da un
presidio di soccorso. E' fondamentale e saggio detergere sempre qualunque
ferita con acqua bollita e fredda e portare via sporcizia ed organismi settici
usando sempre una garza od un fazzoletto , mai cotone idrofilo che lascia
residui nella ferita, e pulendo sempre dall ' interno verso l 'esterno della
ferita. Per le ferite unte e grasse , come può accadere ad esempio ai meccanici
nelle officine, pulire con trementina ed un fazzoletto. Vi sono molteplici
piante che possono esserci d aiuto per cicatrizzare ferite ed abrasioni; tra
queste vi sono:
la Viola , bellissimo fiore che si trova nei campi tra primavera ed
autunno , è ricca di olii essenziali , tannino e mucillaggini che ne fanno un
ottimo cicatrizzante e coadiuvante nella cura delle ferite. Basta farne un
decotto con 5 gr della parte aerea fiorita in acqua fredda da far bollire per
cinque minuti ,lasciar intiepidire ed immergervi poi una garza sterile da
applicare più volte al giorno sulla zona da curare;
l 'Achillea che si trova nelle zone boschive e nella macchia della nostra
bella penisola, - le foglie sono ricche di tannino che ha azione coadiuvante
della cicatrizzazione-, si può usare sotto forma di olio di achillea , macerando
in un litro di olio 100 gr di fiori per 40 giorni ,sostituendo i fiori dopo 20
giorni con altri, poi filtrando; si forma un impiastro che può essere applicato
su piccole ferite ed abrasioni;
la Calendula , pianta della quale si usano fiori e foglie ,detta sposa del sole
perché si apre al sorgere del sole. La tintura di calendula applicata sulla ferita
non distrugge nè irrita le nuove cellule epiteliali che si stanno formando
grazie ai fibroblasti , anzi ne stimola la crescita . La tintura madre di calendula
si usa diluendola in proporzione di un cucchiaino da the in mezzo litro di
acqua e si può usare sulle abrasioni. L' unguento di calendula porta a
guarigione soprattutto ferite del labbro e del naso. '
l'olio di Iperico serve a curare soprattutto le piccole ferite altamente infette e
i paterecci ( giradito) e viene preparato con 500 gr di sommità fiorite di
iperico lasciate a macerare in 1 kg d olio d 'oliva insieme a 500 gr di vino
bianco per circa tre giorni , quindi si mette a bagnomaria e si fa bollire fino a
che il vino sia evaporato e si applica con compresse di garza su ferite ulcerate;
l'olio di Neem ,estratto dai semi spremuti a freddo della Azadirachta indica
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dal persiano -- albero liberatore dalle malattie -- ricco in acidi grassi
polinsaturi , ha capacità riparatrici della cute da lesioni. Il suo uso si trova
anche in scritti medici sanscriti che riferiscono i benefici effetti dei frutti e
dei semi;
Burro di Karitè Shea Galam Banbrite sono i nomi di un albero dal cui
frutto si ricava per pressione o a freddo un burro caratteristico di colore
bianco avorio che ha proprietà cicatrizzanti e lenitive di piccole abrasioni e
ferite escoriate;
l' Aloe -- termine che indica 360 specie diverse di piante grasse
appartenenti alla famiglia delle liliacee , come l' asparago delle zone asciutte
dell' Africa settentrionale , della Spagna e dell'India, presentano foglie
carnose. L' aloe favorisce la cicatrizzazione dei tessuti attraverso un 'azione
di stimolo positivo delle cellule adibite alla formazione ed alla riparazione
dei tessuti. La cicatrizzazione è favorita da zuccheri presenti nelle foglie come
il mannosio e il glucomannano che stimolano l 'attività dei macrofagi e
favorendo la crescita delle cellule e dei tessuti la proliferazione dei
fibroblasti ( cellule riparatrici) . Il glucomannano aumenta la sintesi del
collagene necessario alla riparazione cellulare. Inoltre nelle foglie dell' aloe
vi sono ormoni vegetali che accelerano la cicatrizzazione stimolando la
riproduzione cellulare. L ' aloe si usa sotto forma di gel sulle ferite;
la Ruta , pianta velenosa dell 'arco alpino, presenta sostanze
medicamentose nell 'olio , dall 'odore sgradevole, che si trova raccolto in
vescichette sulle foglie -. La ruta si utilizza fritta con olio d 'oliva ; si fa
raffreddare il liquido e si applica spalmandolo sulla ferita;
la Bella di notte , pianta comune nei nostri giardini , che si usa
applicando su di una garza le foglie cotte, ha azione cicatrizzante;
l' Equiseto , che cresce in vicinanza dei fiumi delle zone subalpine , è
un' erba ; si può usare bollendo 20 gr di equiseto in ½ litro di acqua per
cinque minuti. Può essere utilizzato per impacchi cicatriziali su piaghe e
ferite ;
le foglie di ulivo sono utilizzate da secoli soprattutto dalla cultura
contadina per cicatrizzare piccole ferite.
Couperose
Malattia dei vasi della pelle; colpisce soprattutto le donne tra i trenta e i
cinquanta anni a livello del viso.
Può essere di origine microbica o da squilibrio nel funzionamento
ghiandolare; le condizioni climatiche hanno un ruolo molto importante
perché la couperose compare più facilmente su un viso sottoposto a sbalzi di
temperatura; anche stress emotivi possono determinarne la comparsa.
Occorre proteggere la pelle con olio di mandorle dolci ,l 'alimentazione dovrà
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essere leggera ed a piccoli pasti per combattere la cattiva digestione di cui
soffrono spesso le donne affette da couperose, Un rimedio naturale è la tisana
che si ottiene con Achillea millefoglie gr 20 , frutti di Ippocastano gr 15,
,semi di Lino gr 30, Liquirizia decorticata gr 20 :se ne bevono due tre tazze al
giorno o anche si possono fare impacchi tiepidi con lo stesso infuso. Un
'efficace maschera si ottiene con polvere di foglie di Malva gr 40, fiori di
Biancospino gr 30 , frutti di Ippocastanogr 15 , Hamamelis gr 15: si
mescolino le polveri, che vanno bagnate con acqua distillata; si ponga sul viso
e lo si lasci per circa 20 minuti , poi si risciacqui .
AFFATICAMENTO
fatica mentale e/o fisica. Alcuni rimedi naturali per prevenire o
superare questi momenti
Fin dai tempi antichi le erbe medicinali hanno svolto un ruolo essenziale
nella medicina tradizionale di numerose culture.
Echinacea. Pianta originaria dell’america del nord, veniva utilizzata dagli
indiani d'America contro le morsicature dei serpenti, le febbri e le ferite
difficili da guarire. Negli ultimi cinquant'anni è diventata famosa come
potente stimolante delle difese immunitarie.
Indicata per rinforzare l’organismo, è particolarmente utile in caso di
infezioni virali, influenza, fatica, periodi di stress, di esami o di intensa
attività sportiva.
Eleuterococco. Chiamato anche ginseng siberiano, è un tonico generale che
fortifica e stimola il sistema nervoso centrale aumentando le prestazioni sia
fisiche che intellettuali. E’ utile durante i periodi di stress e agisce come
ricostituente ed energetico in caso di depressione o di mancanza di
concentrazione.
Ortica. Fortificante. Le sue foglie, oltre a contenere le Vitamine A e C, sono
ricchissime di sali minerali, ferro, silice, calcio, manganese e potassio.
Proprio grazie alla sua ricchezza di sali minerali e vitamine è raccomandata in
caso di anemia e di fatica cronica. E’ utile anche per depurare l'organismo in
caso di artrite, reumatismi ed eczemi.
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Pino silvestre. Oltre alle note proprietà balsamiche, antisettiche ed
espettoranti , per le quali è utile in caso di bronchite, sinusite e laringite,ha
anche proprietà stimolanti e fortificanti ed è d'aiuto per affrontare periodi di
fatica o stati generali di indebolimento. Le parti utilizzate sono le gemme.
Equiseto. Chiamato anche coda cavallina, è ricco in silice, potassio, calcio,
ferro, manganese e magnesio ed è raccomandato per far fronte a periodi di
convalescenza, fatica, anemia. Rinforza inoltre le unghie e i capelli fragili.
Questi rimedi possono essere presi in combinazione per creare un effetto
sinergico.
Di seguito alcune associazioni ottimali dei rimedi naturali contro la fatica:
Ortica e Coda cavallina: remineralizzanti.
Pino, Eleuterococco, Echinacea: contro la fatica e per i periodi di
convalescenza.
Echinacea, Eleuterococco: contro la fatica e l’indebolimento fisico o mentale.
Per ottenere l'effetto voluto è importante assicurarsi che i rimedi siano
preparati con piante fresche e di prima qualità.
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stendere il muscolo interessato (proprio come vediamo fare a calciatori ed
altri sportivi) e bere dei liquidi;
applicare impacchi caldi, anche a base di Camomilla, per riscaldare il
muscolo e per sfruttare le proprietà antinfiammatorie e calmanti della
camomilla;
massaggiare la parte dolorante con dell'olio a base di essenza di Violetta,
pianta che contiene acido acetilsalicilico, capace di lenire il dolore e diminuire
le tensioni muscolari.
Chi soffre spesso di crampi può avere carenze vitaminiche o di sali minerali
quindi per prevenirne la ricomparsa si consiglia di:
fare una dieta ricca di magnesio e potassio con l'assunzione di cibi che ne
sono ricchi come le banane e il sedano;
rilassare la muscolatura delle gambe dopo una giornata faticosa immergendo
la parte interessata in un bagno al Rosmarino;
bere un infuso di Biancospino per 2 – 3 giorni interrompendo l'assunzione per
un breve periodo per poi riprenderla per altri 2 – 3 giorni.
Consultare un medico
Ecco alcune proposte di semplice utilizzo per combattere lo stress con gli Oli
essenziali. Si possono usare nell'acqua della vasca per un bagno aromatico o
nel diffusore di essenza, se ne può aggiungere qualche goccia in un fazzoletto
e respirarla direttamente (ma attenzione a non toccarla con la pelle del naso),
si possono fare fumenti, maniluvi, pediluvi, semicupi ecc. Gli Oli essenziali
sono un rimedio naturale dai benefici immediati, che possiamo avere sempre a
portata di mano...
Stress ambientale (luce, rumore, ambienti affollati ecc); olio essenziale di:
Basilico, Bergamotto, Camomilla, Cipresso, Geranio, Cedro atlantico.
Stress chimico (inquinamento, fumo, caffè, farmaci, ecc): Lavanda, Salvia ,
Limone, Rosmarino, Petitgrain, Geranio.
Stress fisico ( stanchezza fisica, dolenzia muscolare, ecc): Rosmarino, Timo,
Finocchio dolce, Lavanda, Pino silvestre, Limone.
Stress mentale (prolungato impegno cerebrale): Basilico, Bergamotto,
Lavanda, Sandalo, Menta, Cardamomo.
Stress emozionale (conflitti, problematiche relazionali): Rosa, Sandalo,
Geranio, Vetiver, bergamotto, Petitgrain, Arancio amaro, Benzoino, Incenso.
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GASTRITE
processo infiammatorio acuto o cronico a carico dello stomaco. Le forme
acute sono dovute spesso ad abuso di cortisonici e fans ,alcool ,infezioni
batteriche e virali. È molto importante eseguire un esame endoscopico in
presenza di sintomi suggestivi di gastrite come la pirosi ( bruciore ) post
prandiale. . Le forme croniche sono spesso asintomatiche e colpiscono la
quinta decade o spesso possono dare dispepsia ( disturbo della digestione) ;l'
origine è poco chiara, forse autoimmune o da reflusso biliare .
Chi ne soffre sa quanto sia fastidiosa: dà dolori allo stomaco, nausea, vomito,
acidità, gonfiore e senso di pesantezza specie dopo i pasti.
E' un disturbo che colpisce il 37% della popolazione italiana e, in particolare,
affligge chi ha superato i 40 anni, è separato o divorziato o, usa spesso
farmaci, è in sovrappeso e, soprattutto, è stressato.
Questi dati, emersi da un recente convegno sui disturbi digestivi, sono
confermati anche dal professor Piergiorgio Pietta, dell’Istituto di Tecnologie
Biomediche del CNR di Milano, che aggiunge: "la prima regola da adottare se
si soffre di gastrite è una dieta corretta, qual è quella mediterranea che è
basata su cibi semplici:
cereali, legumi, frutta e verdura, pesce, poca carne (preferibilmente bianca),
scarsi formaggi (possibilmente di pecora e capra), olio di oliva come grasso
base (niente burro) e moderate quantità di vino rosso (un bicchiere al pasto).
Bisogna poi mangiare lentamente, masticando bene ed in condizioni
tranquille, evitando situazioni stressanti". Dunque,una dieta corretta è
l’intervento di base, ma Pietta suggerisce anche alcuni rimedi naturali.
Liquirizia: ha un’azione antispasmodica ed antinfiammatoria sulla
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muscolatura liscia dello stomaco, si utilizza un estratto secco titolato in
Glicirrizina (min.4%); la posologia giornaliera va da 6 a 8 mg di estratto per
kg di peso corporeo in due somministrazioni, una al mattino al risveglio e
l’altra tra le 16.00 e le 17.00. Può provocare aumento della pressione
arteriosa, non va usata, quindi, da soggetti ipertesi; è controindicata, inoltre,
in chi assume contraccettivi orali. Non devono assumerla neppure le persone
diabetiche e va presa con precauzione dai nefropatici. E’ vietata, infine, in
gravidanza e nell’allattamento, e nei bambini di età inferiore ai 12 anni (in
questi casi l’estratto titolato di liquirizia non va usato, mentre la liquirizia
pura o il succo nelle varie forme, in quantità modeste, è tollerato).
Camomilla e Melissa: la prima viene impiegata sotto forma di infuso (3 g di
fiori per tazza 3-4 volte al giorno); allevia spasmi ed infiammazioni del tratto
gastro-intestinale; la Melissa, oltre ad avere una blanda azione di tipo
sedativo ed ansiolitico (consigliabile nei soggetti stressati ed ansiosi), ha una
valida azione spasmolitica sulla muscolatura liscia del tratto digerente, dovuta
all’olio essenziale ed ai flavonoidi. Si possono assumere infusi (2-3 g di parti
aeree in una tazza d’acqua 2-3 volte al giorno oppure, meglio, estratti titolati
in acido rosmarinico min. 2%). La posologia è di 5-7 mg di estratto per kg di
peso corporeo al giorno, suddivisi in due tempi lontano dai pasti.
Sia la Camomilla che la Melissa possono provocare in soggetti sensibili
allergie cutanee; la melissa, poi, non va usata da ipotiroidei, in
gravidanza e nell’allattamento.
La dieta aiuta……….
In presenza di gastrite è molto importante evitare tutti quei cibi che causano
ulteriori insulti ad una mucosa gastrica già infiammata a causa del disturbo.
Queste norme dietetiche sono indicate sia nelle forme sporadiche che in
quelle croniche ma, mentre nel primo caso sono spesso in grado di risolvere
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da sole il problema, nel secondo si rendono necessari anche medicinali
specifici .
Anche nelle forme più lievi è tuttavia importante effettuare una visita di
controllo al fine di sorprendere sul nascere eventuali complicanze (ulcere,
infezione da Helicobacter Pylori, cancro allo stomaco).
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Colite
Consigli pratici
- una tisana con fiori di Camomilla, semi di Finocchio e fiori di Malva ,da
lasciare in infusione almeno 10 minuti. Meglio sarebbe lasciare i fiori di
Camomilla in infusione per un’ora affinché venga accentuata la loro azione
antispasmodica, lenitiva e sedativa del sistema nervoso. La tisana va bevuta
prima dei pasti almeno 2-3 volte al giorno.
-Banana - Una o due banane mature consumante ogni giorno è uno dei
rimedi naturali più efficaci per la colite ulcerosa. Sono facilmente
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digeribili e leggermente lassative, promuovendo così il processo di cura della
colite.
-Cocco - Bere acqua di cocco ogni giorno aiuta nella cura della colite.
Agisce come tranquillante della mucosa del colon.
-Riso -Il riso possiede un grande contenuto fibroso, pertanto agisce come
tranquillante e quindi cura naturale per la colite. Mischiare un pugno di riso
con un bicchiere di siero di latte e una banana matura e consumare la
soluzione una volta al giorno.
-Mela -Le mele aiutano alla cura delle lesioni ulcerose, a causa della loro alta
concentrazione di ferro e fosforo.
Diarrea
Disturbo dell' alvo caratterizzato dall' evacuazione di un maggior volume di
feci , a consistenza ridotta. più volte al giorno e talora anche la notte. Cause
molteplici : freddo ,eccessi alimentari , indigestione, emozioni, infezioni,
antibiotici . La diarrea è un sintomo che non va sempre combattuto : nel caso
di ingestione di cibo avariato può servire per eliminare le tossine ingerite. E'
sempre importante sostenere l 'organismo reintegrando le perdite di liquidi
con soluzioni saline o con acqua di riso , preparata facendo bollire 30 -40 gr
di riso in un litro di acqua per mezz 'ora. Tra i rimedi omeopatici utili l
'Aloe, l' Antimomium ,la Nux vomica , l Arsenico . La fitoterapia consiglia di
prendere un cucchiaino da caffè di bacche di Mirtillo dopo pranzo al posto
della frutta.
La zuppa di Carote è una cura naturale molto utile per la diarrea. Fornisce al
corpo acqua per combattere la disidratazione, ristabilisce i livelli di sodio,
potassio, fosforo, calcio e magnesio e copre l’intestino per alleviare
l’infiammazione. Da consumare ogni ora in piccole quantità per curare la
diarrea.
Riso - una cura naturale a base di riso è efficace per la diarrea. Il riso agisce
come astringente.
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Il Melograno è conosciuto come un ottimo rimedio naturale per la diarrea,
dovuto alle sue proprietà astringenti.
I fermenti lattici
I probiotici sono fermenti lattici che normalizzano la flora batterica
intestinale regolarizzando le funzioni fisiologiche. Quando la microflora
intestinale viene arricchita dalla presenza di questi fermenti si riattiva,
riportando tono alla motilità intestinale e favorendo così la sua naturale
funzionalità.
Non tutti i fermenti lattici sono probiotici. Lo sono quelli che raggiungono
l'intestino in condizioni vitali, resistendo a valori estremi di pH, all'azione dei
sali biliari e del succo pancreatico, senza danneggiare in alcun modo
l'organismo umano.
CIBI LASSATIVI
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Gli alimenti lassativi stimolano la peristalsi del colon, favorendo od accelerando
di riflesso l'evacuazione delle feci. Appartengono a questa categoria le verdure, il
miele, i legumi, la frutta, la birra, il latte, il pane nero ed il brodo.
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-tenesmo vescicale: spasmo doloroso seguito dall'urgente bisogno di urinare;
-urine torbide, a volte maleodoranti;
talvolta è presente anche ematuria o piuria, termini utilizzati per indicare,
rispettivamente, la presenza di sangue e pus nelle urine.
In genere la cistite acuta e non complicata non causa febbre, quando la
temperatura sale notevolmente è possibile che l'infezione si sia propagata alle
alte vie urinarie.
La fenomenologia della cistite cronica è simile a quella della cistite
acuta ma caratterizzata da sintomi più lievi.
Cause di insorgenza della cistite
La vescica ha una notevole resistenza alle infezioni ed in condizioni normali
l'urina che contiene è sterile. Esistono tuttavia particolari condizioni che
rendono l'organismo più suscettibile all'attacco batterico. Questi microrganismi
possono raggiungere la vescica per via ascendente (risalita lungo l'uretra dopo
emissione con le feci), discendente (discesa dal rene) o ematica. La cistite può
quindi manifestarsi per la presenza di numerose condizioni predisponenti:
debilitazione del sistema immunitario in seguito a terapia antibiotica;
alimentazione irregolare o stress eccessivo;
affaticamento fisico o mentale;
scarsa o eccessiva igiene intima è un fattore di rischio comune per la cistite;
agenti chimici;
malformazioni dell'apparato urinario possono predisporre alla cistite;
rapporti sessuali;
utilizzo del catetere;
stenosi o restringimenti uretrali;
presenza di corpi estranei o patologici nella vescica (calcoli o tumori);
diverticoli;
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ipertrofia prostatica;
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La terapia vera e propria si basa sulla somministrazione di antibiotici e di
antidolorifici (antispastici, che riducono la contrazione della muscolatura
vescicale). I farmaci antibiotici possono essere assunti in dose singola (se al
primo episodio) o attraverso un breve ciclo di tre giorni (cistite cronica) che,
secondo studi recenti, sembra più efficace della monodose. Dopo qualche
giorno dal termine del trattamento andranno rivalutati i sintomi e gli esami
delle urine, in modo da evitare che la cistite cronicizzi o si complichi. Per la
riuscita del trattamento è fondamentale seguire scrupolosamente i consigli del
medico. Dopo la menopausa la terapia di una cistite cronica può avvalersi
anche di estrogeni naturali o sintetici.
È consigliabile in generale l'adozione di una dieta a base di molti alimenti
freschi e naturali e la riduzione dei cibi ad alto contenuto zuccherino, che
tendono a sostenere i processi alla base di molte infezioni. Molto indicato
cominciare ogni pasto con un piatto di verdure crude per potenziare il sistema
immunitario a livello intestinale.
In presenza di intolleranze alimentari va impostata con l'aiuto del medico
un'opportuna dieta di rotazione. In molti casi, quando il trattamento dietetico è
insufficiente a risolvere il problema, riesce però a rimettere il paziente in
condizioni di rispondere alla terapia antibiotica.
Un altro strumento da considerare per le cistiti croniche sono le integrazioni
vitaminiche e minerali, in particolare di Rame, Zinco, Manganese, vitamina A
o betacarotene e vitamina C. Una miscela di oxiprolinati adatta può essere così
composta: Manganese 30 ml, Rame 90 ml, Zinco 90 ml, Magnesio 30 ml,
Litio 30 ml, Pidione C 30 ml (di questa se ne possono prendere 2 cucchiai da
5 ml al giorno per almeno 1 mese).
In fase acuta, bere molta acqua pura (o tisane di malva), almeno un bicchiere
ogni 20 minuti: è indispensabile per favorire la purificazione dell'organismo,
diluire le urine e ridurre lo stato di infiammazione.
È buona norma, in caso di cistiti frequenti, imparare a urinare ogni volta che
si presenta lo stimolo: i batteri trattenuti tendono a riprodursi.
Ogni volta che sintomi quali febbre e interessamento generale dell'organismo
facciano sospettare una cistite batterica, è opportuno assumere del Rame (2/3
cucchiaini al giorno) almeno fino a quando sarà scesa la febbre. Se invece il
problema è più probabilmente collegato a spasmo, contrattura o renella,
l'integrazione più adatta è una miscela di oxiprolinati di Magnesio 60 ml,
Litio 30 ml, Manganese 15 ml, Cobalto 15 ml (3 cucchiaini da 5 ml al
giorno). Anche in caso di cistite “cronica” sono necessarie assunzioni
quotidiane di una dose di Rame (meglio come oxiprolinato), anche per lunghi
periodi, fino alla normalizzazione delle urinoculture, da associare alla
formulazione segnalata più sopra.
77
Nei casi in cui si sospetti un'infezione delle vie urinarie è anche utile
utilizzare del Mirtillo nero in capsule. Grazie alla sua ricchezza in antocianosidi
il Mirtillo nero svolge una buona azione antibatterica particolarmente a livello
vescicale.
In caso di colibacillosi, può essere utile integrare l'alimentazione con Yogurt,
Fermenti lattici, Vitamina C, Bioflavonoidi e Vitamina A; inoltre si consiglia
di “ripulire” l'intestino con una dose del rimedio omeopatico Oxyurus
vermicularis 200 CH. La fitoterapia consiglia di bere un decotto gr 50 per un
litro di acqua di radici di Prezzemolo , fiori di Erica ,foglie di Pirola, foglie di
Uva ursina, radici di Gramigna .I rimedi omeopatici più usati sono
Mercurius, Populus, Equisetum ,Cantharis .
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Raffreddore
Tosse
i mesi più freddi dell’anno coincidono con la stagione del mal di gola, del
raffreddore, dell’influenza e, naturalmente, anche della tosse. Tosse che viene
usualmente distinta in grassa e secca o, in altri termini, produttiva (con
catarro) e non produttiva.
Se state passando i giorni e le notti a tossire, potete contemplare uno o più dei
seguenti prodotti fitoterapici, sulla base delle caratteristiche della vostra tosse.
Tranne quando diversamente specificato, ogni erba può essere assunta sotto
forma di tintura madre, alla dose di 50 gocce in mezzo bicchiere d’acqua 3 volte
al giorno. Nei bambini, le dosi vanno calibrate in base al peso, ma,
considerato il contenuto di alcol delle tinture madri, sono preferibili le tisane.
Nella tosse dei più piccoli, oltre alla fitoterapia, è molto utile anche l’omeopatia.
Di seguito alcuni dei rimedi fitoterapici utili nella tosse :
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Altea: emolliente e lenitiva delle mucose, adatta soprattutto nella tosse secca
e stizzosa.
Echinacea: qualora sia anche necessario rinforzare il sistema immunitario,
l’echinacea è uno dei fitoterapici più indicati.
Lavanda: spasmolitica delle vie respiratorie e sedativa del sistema nervoso,
è adatta in particolare nella tosse stizzosa ed è l’ideale per passare notti
serene. Interessante anche la Lavanda come olio essenziale.
Malva: emolliente e antitussiva, è utile soprattutto nella tosse stizzosa. Oltre
alla tintura madre, può anche essere impiegato un facilissimo macerato a freddo
.
Papavero: una tisana di papavero rosso, come la lavanda, è perfetta per passare
notti tranquille, dal momento che agisce sia calmando la tosse secca e nervosa
sia facilitando il sonno.
Pino: gli oli essenziali di pino hanno proprietà espettoranti, balsamiche e
decongestionanti e possono essere adoperati per preparare suffumigi per
sciogliere il catarro.
Timo: spasmolitico dei bronchi, espettorante e antisettico, trova impiego nella
tosse grassa.
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PICCOLI STATI INFLUENZALI
La Spirea Ulmaria agisce proprio come l'aspirina svolgendo un'azione
antinfluenzale, febbrifuga e diaforetica oltre che antinfiammatoria e
antidolorifica. Il nome aspirina potrebbe derivare proprio dalla “spirea”
Una panacea, quindi, per chi viene colpito da un'influenza con i relativi
sintomi, come dolore e indolenzimento alle ossa e ai muscoli, mal di testa,
congestione, debolezza.
E' sufficiente assumere prima di coricarci un cucchiaio di fiori o sommità
fiorite , lasciati in infusione per dieci minuti nell'acqua di una tazza da tè, per
scatenare una reazione molto simile a quella prodotta dall'aspirina,
risvegliandoci magari tutti sudati ma anche sfebbrati.
Si rammenta che i farmaci sono un attentato per le cosce e i glutei femminili,
in quanto alimentano ritenzione idrica e cellulite; al contrario la Spirea
Ulmaria è una pianta indicata anche per questo tipo di problema
. Se l'influenza è accompagnata da una tosse fastidiosa che impedisce il riposo
notturno, facciamoci preparare dal nostro erborista di fiducia una tisana con la
Spirea e il Tiglio, magari con l'aggiunta di Sambuco. Aggiungiamo del miele
di tiglio oppure di eucalipto per ottenere benefici maggiori.
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ALITO CATTIVO – ALITOSI
Come fare?
sciogliere 1 cucchiaino (5g) di Bicarbonato Solvay in un bicchiere d acqua,
con una foglia di menta . Poi sciacqua la bocca come faresti con un normale
collutorio: funziona, e ti lascerà un gusto fresco in bocca!
Faringite
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La faringite, o più comunemente mal di gola, è l'infiammazione della faringe,
spesso causata da un'infezione virale come il raffreddore, l'influenza o la
mononucleosi; più raramente il processo flogistico è causato da batteri ed in tal
caso viene intrapresa una terapia antibiotica. Il sintomo più caratteristico, noto
ai più, è un dolore localizzato nella parte posteriore del cavo orale, Se
l'infezione persiste, i linfonodi del collo possono infiammarsi e risultare
particolarmente dolenti (adenite cervicale).
AFRODISIACI NATURALI
Afrodisiaci naturali. Spesso uno dei due membri della coppia é affetto da
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disturbi di natura psicologica o di natura fisica che creano disfunzioni a
livello sessuale. Tralasciando il problema della "precocità maschile",
disturbo sempre più diffuso e altamente complesso, qui indicheremo alcuni
afrodisiaci, maschili e femminili (anche le donne possono utilizzare con
buoni risultati prodotti afrodisiaci) che possono aiutare in vari modi nel
rapporto sessuale. Senza entrare nello specifico indichiamo i principali
prodotti naturali, afrodisiaci.
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in particolare la 5-metossi-N,N-dimetiltriptamina (Neuwinger H.D., 1996).
Attualmente i prodotti a base di Mukuna pruriens sono di difficile reperibilità.
Yohimba
Il ginkgo bilboa è una pianta tipica della medicina popolare cinese ma molto
conosciuta anche nei Paesi occidentali.
Le sue proprietà afrodisiache sono legati al contenuto in terpenlattoni e ginko-
flavone glicosidi. Entrambe queste classi di sostanze dal nome poco
rassicurante sono in realtà molto utili nel regolare la funzionalità circolatoria.
Le loro azioni vasodilatatorie vengono impiegate non solo per aumentare il
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desiderio sessuale, ma anche per il loro effetto coadiuvante nella terapia del
morbo di Alzheimer.
Gli estratti di Ginkgo non vanno utilizzati in associazione agli antiaggreganti
piastrinici, come l'eparina e l'aspirina e a prodotti che aumentano l'acidità
gastrica, come aglio e salice.
Damiana
La Damiana è una pianta originaria del Messico e del sud degli Stati Uniti.
Gli estratti di questa pianta sono stati ampiamente utilizzati dai Messicani
come potente afrodisiaco utile sia per gli uomini che per le donne.
Purtroppo anche in questo caso mancano chiare evidenze scientifiche sulle
reali proprietà della pianta. Uno studio suggerisce che alcune sostanze
presenti nella Damiana potrebbero avere effetti simili al progesterone e
potrebbero per questo contribuire alla regolazione del ciclo mestruale e
all'aumento della libido nelle donne.
L-Arginina
è un aminoacido che regola numerose funzioni corporee. Tra tutte queste
funzioni l'arginina interviene anche nella sintesi di ossido nitrico, una sostanza
che induce vasodilatazione diminuendo la pressione arteriosa ed aumentando
l'apporto di sangue ai tessuti. Tale effetto potrebbe in qualche modo
contribuire all'aumento del desiderio e delle prestazioni sessuali
incrementando l'afflusso di sangue ai genitali.
Capitolo a parte dedicheremo al peperoncino,il quale ha proprietà
diverse ed è considerato a giusta ragione vasodilatatore, e per tale scopo può
essere immesso nelle piante afrodisiache.
Non sottovalutare anche l' assunzione delle noci e della frutta secca in
genere che aumentano il progesterone, ma nulla è veramente miracoloso.
Al termine di questa dissertazione mi auguro sia chiaro che l'efficacia degli
afrodisiaci naturali deriva per lo più dalle tradizioni locali e da pochi studi
isolati, spesso privi di qualsiasi fondamento scientifico (senza contare i
possibili effetti collaterali e le interazioni con altri farmaci o patologie).
Se la mancanza di desiderio è importante si consiglia di rivolgersi ad un
medico specialista che cercherà di risolvere il problema collaborando con
altre figure importanti, come lo psicologo e lo stesso erborista.
Sottolineiamo infine l'importanza dell'attività fisica e di una sana
alimentazione. Il piacere di muoversi e stare con gli altri, associato al
miglioramento estetico e funzionale del proprio corpo, è infatti in grado di
regalare sicurezza ed autostima migliorando al tempo stesso anche desiderio e
performance sessuali.
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Consigli pratici
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Un altra tecnica utilizzata è quella delle contrazioni graduate.
Dopo qualche settimana di allenamento e sensibilizzazione è possibile
contrarre gradualmente il muscolo pubococcigeo per 5 secondi, mantenere la
tensione per altri 5 e quindi rilassarlo gradualmente.
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formazione delle cellule in generale, è il costituente fondamentale della
guaina che riveste i nervi, rappresenta inoltre una riserva energetica per
l’organismo. Tuttavia un eccesso di questa sostanza può risultare dannoso alla
salute, colpendo in particolare il sistema cardiovascolare.
Il colesterolo viene trasportato attraverso il circolo sanguigno dalle
lipoproteine, di cui sono presenti due gruppi fondamentali: le lipoproteine a
bassa densità (indicate con la sigla LDL) e quelle ad alta densità (HDL).
I trigliceridi sono i grassi per definizione, necessari per l’organismo entro
certi limiti, possono contribuire a peggiorare i danni provocati da un eccesso
di colesterolo. Anch’essi sono trasportati nel sangue sotto forma di
lipoproteine, classificabili in base alle loro dimensioni, densità, rapporto fra
trigliceridi e colesterolo contenuti.
Quando Colesterolo e trigliceridi diventano dannosi:
L’iperlipidemia è riconosciuta come una delle cause principali di morte per
malattie coronariche. Con tale termine viene definito un eccessivo livello
plasmatico di colesterolo e di lipoproteine trasportatrici di trigliceridi: nei
paesi occidentali ne sono colpiti circa il 15-20% della popolazione. Ma anche
livelli poco superiori a quelli considerati ottimali sono legati ad un aumentato
rischio di infarto del miocardio; secondo questa ultima definizione il 50%
della popolazione adulta è a rischio.
Particolarmente rischiosi sono gli alti livelli di colesterolo nel sangue
(ipercolesterolemia), che possono dipendere da difetti metabolici,
generalmente ereditari, oppure da una eccessiva introduzione di colesterolo
con l’alimentazione. Piuttosto che sui livelli di colesterolo totale,
l’orientamento attuale focalizza l’attenzione sul colesterolo-LDL, il
cosiddetto colesterolo cattivo, colesterolo legato alle lipoproteine a bassa
densità (Low Density Lipoproteins). Sappiamo infatti che il colesterolo-LDL
favorisce la formazione delle placche aterosclerotiche mentre il colesterolo-
HDL, detto colesterolo buono cioè il colesterolo legato alle lipoproteine ad
alta densità (High Density Lipoproteins), svolge anzi un’azione protettiva nei
confronti delle malattie cardiovascolari.
Una particolare attenzione viene rivolta pertanto a quelle sostanze in grado di
diminuire specificamente il colesterolo-LDL.
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Valori < 200 mg/dl < 120-150 >= 50-60 < 250 mg/dl
ottimali mg/dl mg/dl
auspicabili
Valori non 200-239 mg/dl 150-180 mg/dl 50-35 mg/dl 200-800 mg/dl
ottimali
Valori >= 240 mg/dl > 180 mg/dl < 35 mg/dl > 800 mg/dl
pericolosi
Fattori aggravanti
Esiste come abbiamo visto una predisposizione genetica, ma vi sono anche
diversi fattori aggravanti rappresentati da
• Abitudini alimentari scorrette: una dieta ricca di grassi soprattutto se di
origine animale fa aumentare l’introduzione di colesterolo e trigliceridi
peggiorando la situazione;
• Abitudini non alimentari: il fumo aumenta il rischio di aterosclerosi, al
di là degli altri danni conosciuti infatti provoca un progressivo
restringimento delle arterie; anche lo stress contribuisce a peggiorare
tale situazione;
• Alcune malattie: l’ipertensione e il diabete provocano lesioni al
rivestimento interno delle arterie, queste lesioni predispongono al
deposito di colesterolo e alla successiva formazione di placche
aterosclerotiche.
Importante é seguire una dieta per diminuire colesterolo e trigliceridi e
aumentare i valori del colesterolo buono.
Fare le analisi periodicamente e seguire una dieta equilibrata consona con il
proprio fabbisogno calorico è essenziale.
Non esitate a parlare con il vostro medico.
Detta anche rinorragia, o più semplicemente sangue dal naso, l'epistassi può
verificarsi senza causa apparente (epistassi essenziale) o come sintomo di
un’affezione locale o generale (epistassi secondaria).
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Il più delle volte, specie in pazienti giovani, l'emorragia è dovuta a rottura
spontanea dei piccoli vasi della muscosa nasale, in seguito a irritazione o a
piccoli traumi (raffreddore, manovre maldestre con le dita, riniti, modificazioni
ormonali tipiche della pubertà ecc.).
Più raramente, e soprattutto negli anziani, il sangue dal naso può essere
sintomo di un malessere severo. Sono infatti innumerevoli le situazioni
patologiche che possono determinare epistassi:
fragilità vasale, arteriosclerosi, cardiopatie, ipertensione, malattie infettive
(scarlattina, febbre tifoide, morbillo ecc.), avvelenamento, coagulopatie,
deficienze vitaminiche, malattie renali ed epatobiliari, colpo di calore.
All'origine del sanguinamento possono esservi anche fattori locali più o meno
gravi (varici del setto, polipi nasali, deviazioni del setto, neoplasie, ulcera
perforante del setto, morbo di Rendu-Osler, fibroma rinofaringeo, irritazione
chimica -vedi cocaina-).
Cosa fare? - primo soccorso -
→ Se l'emorragia dei vasi sanguigni presenti nelle cavità nasali non segue a
trauma cranico, occorre mettere la vittima in posizione seduta, con il capo
leggermente chinato in avanti; questa operazione, unitamente all'invito di
sputare il sangue eventualmente presente nel cavo orale, ha lo scopo di evitare
l'insorgenza di nausea o vomito con la sua ingestione.
Slacciare gli abiti intorno al collo e comprimere la narice sanguinante con un
dito per qualche minuto; utile, se possibile, il raffreddamento con ghiaccio o
acqua fredda alla radice del naso.
Melograno : (1) mettere alcune gocce della spremuta del melograno nelle
narici fornirà il sollievo da expistaxis.
Cipolla : Mettere alcune gocce della spremuta della cipolla nelle narici nel
caso di emorragia dal naso. La spremuta della cipolla cura l'infezione del naso
e della gola. Mettere alcune gocce della cipolla che la spremuta ha mescolato
con la spremuta di fogli mint nelle narici è inoltre favorevole. L'estratto dei
fiori del melograno può anche essere mescolato con la spremuta di foglie
menta.
Basilico: Mettendo alcune gocce della spremuta del basilico nelle narici
smetterà di sanguinare dal naso.
Acqua : L'acqua fredda versantesi sulla testa smetterà di sanguinare dal naso.
Ghiaccio : mettere il ghiaccio sulla testa ed inoltre versare l'acqua fredda.
Smetterà di sanguinare dal naso.
Noce di cocco : Il consumo quotidiano della noce di cocco alla mattina sullo
stomaco vuoto fornisce il rilievo dalla epistassi.
Mal di denti
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- Con una cipolla tritata possiamo disinfiammare la parte dolente - anche in
caso di gengiviti. Per gli ascessi è da preferire la cipolla cotta, in attesa
ovviamente della prescrizione dell'antibiotico!
- Con i chiodi di garofano possiamo anestetizzare la parte dolente,
rinfrescare l'alito e combattere persino la nausea. Da usare sotto forma di
essenza.
Procedimento: imbevete un cotton fioc nell’olio essenziale di chiodo di
garofano e applicate sul dente che duole. Secondo le proprie esigenze,
applicate ogni qual volta ne avvertite l’esigenza.
E’ anche possibile acquistare chiodi di garofano in erboristeria e masticarli
come chewingum.
-Masticando foglie di prezzemolo fresco riusciremo sicuramente a provare
del sollievo.
-Noce Moscata -Un rimedio che ha origini molto antiche, quello di usare la
noce moscata per combattere il mal di denti. Oggi si usa fondamentalmente
l’olio essenziale di noce moscata da applicare, con un cotton fioc, sul dente
dolente.
-Con l'infuso di basilico (tre/quattro cucchiaini nell'acqua di una tazza da tè)
possiamo fare sciacqui molto efficaci sia per il mal di denti che per le afte.
-Pestando una o più foglie di cavolo e applicandole - ricordandoci di
cambiarle spesso -con una garza sulla zona colpita da un ascesso, noteremo
una sensibile riduzione del gonfiore.
-Mescolate un cucchiaino di olio essenziale di garofano e uno di cloroformio, poi
bagnate dei batuffoli di cotone e applicate localmente.
- Mescolate sale fino e allume in parti uguali e riducete in polvere. Poi bagnate
un piccolo pezzo di cotone, fatevi aderire il composto e applicate sul dente
dolorante. All’inizio avvertirete una sensazione di freddo che gradualmente
scomparirà portandosi dietro il mal di denti. Funziona perchè l’allume, che si
trova nelle erboristerie, è un antibatterico naturale.
-Prendete una fetta di pane tostato e riducetela in poltiglia. Bagnate con alcol,
spolverizzate con pepe e applicate esternamente
Denti cariati
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Se sul dente dove si focalizza il dolore si presenta solo una piccola macchia
scura sullo smalto si tratta con tutta probabilità di una carie superficiale , in
tal caso al dolore si associa anche una forte sensibilità ai cibi caldi o freddi .
Nel caso sul dente si evidenzia il buchetto nero si tratta allora di carie
profonda e quindi il batterio responsabile della carie ( streptococco mutans)
ha danneggiato la dentina, ovvero il tessuto sottostante il dente, fino ad
arrivare alla polpa che ,gonfiandosi ,comprime il nervo, facendoci avvertire
quell’insopportabile dolore “a pulsazioni”. In tal caso occorre verificare se nel
buco del dente è presente del cibo, in questo caso occorre rimuoverlo
utilizzando esclusivamente lo spazzolino e dentifricio.
Per le carie, il sollievo più immediato è dato da risciacqui con collutorio e se
si vuole ricorrere all’esperienza della nonna ,si masticano chiodi di garofano,
posizionandoli sul dente dolorante e schiacciandoli con l’opposto sano. I
chiodi di garofano sono ricchi di un olio essenziale con attività anestetizzante.
Se si notano gengive arrossate allora con ogni probabilità si tratta di
gengivite, se invece il dolore è localizzato verso la fine dell’arcata dentale
plausibilmente il dolore è dovuto al dente del giudizio. In entrambi questi casi
il sollievo immediato si può ottenere ricorrendo a sciacqui di infuso di malva-
-- aggiungere cinque grammi di malva ( in fiori o foglie) in 100 ml di acqua
bollente, filtrare e lasciare raffreddare prima di effettuare gli sciacqui---. Non
utilizzare spazzolino nel caso di gengivite ovvero gengive infiammate.
Non tutti i rimedi suggeriti dall’esperienza del popolo sono efficaci; per non
peggiorare il dolore è da evitare sicuramente:
- Rimuovere il cibo dal dente cariato con uno stuzzicadenti;
- Non abusare di analgesici;
- Tenere in bocca bevande fredde o bollenti che aumenterebbero solo
l’irritazione;
- Masticare alimenti duri,
- Sciacquare la bocca con bevande alcoliche; in tal caso l’effetto
anestetizzante è solo temporaneo.
Ad ogni buon conto superata la notte insonne occorrerà rivolgersi al dentista
di fiducia.
N.B. Quanto sopra , solo per una emergenza al dolore poi dovete recarvi dal
dentista ...
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sempre smagliante, senza dover ricorrere ai costosi trattamenti dentistici,
ecco alcuni rimedi fai da te.
Il bicarbonato è utile oltre che a rendere i denti più bianchi, anche a
combattere l’acidità creata dai batteri che sono la causa della formazione della
placca. Come usarlo: immergere la punta dello spazzolino nel bicarbonato,
spazzolare i denti per circa un minuto. Si percepisce sin da subito la
sensazione dei denti bianchi, ma attenzione, non utilizzare questa soluzione
più di due volte la settimana perché si rischia di graffiare i denti e consumare
lo smalto.
Un’erba efficace per mantenere i vostri denti sempre al top è la salvia. Come
usarla: passare sui denti una foglia di salvia ogni 3 giorni, questa avrà un
effetto antisettico e lenitivo, capace di rinforzare le gengive deboli e
sanguinanti.
N.B. È bene sapere, infine, che tutti i tipi di sbiancamento indeboliscono i
denti, per cui non bisogna mai esagerare!
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PELLE SECCA - DISIDRATATA
Con l'arrivo dell'inverno la pelle si secca, tira, prude. Sono soprattutto il viso e
le mani a soffrire. Ma anche altre parti del corpo hanno bisogno di maggiore
idratazione e cura.
Ecco alcuni rimedi fai da te per proteggere questo tipo di pelle:
1- Intiepidite due cucchiai di latte e aggiungete qualche goccia d'olio d'oliva o
di mandorle dolci; mettete il liquido in un flaconcino e agitate, poi usatelo
come un normale latte detergente, asciugando alla fine gli eventuali residui
con dei fazzolettini di carta.
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-Riempite di avena un sacchetto di mussola, legatelo in cima, immergetelo
nell'acqua fredda o in acqua tiepida, spremetelo e sfregatelo leggermente sulla
pelle screpolata nell'arco della giornata per attenuare il fastidio.
L’acne
è una dermatosi caratterizzata da ipersecrezione delle ghiandole sebacee e da
pustole dovute ad infiammazione del follicolo pilo-sebaceo. La più comune è
giovanile, ma esistono altre forme, quali ad esempio, l'acne da cosmetici,
l'acne rosacea, l'acne da medicamenti ed altre ancora. L'acne giovanile, molto
frequente negli adolescenti, presenta lesioni particolari: oltre ai punti neri o
comedoni, si possono avere anche pustole acneiche vere e proprie e piccoli
ascessi.
Quando l’eccessiva produzione di sebo è da ricondursi a stimoli androgenici,
spesso non si ha un’eccessiva produzione ormonale, ma solo un eccesso di
“ricezione” dello stimolo ormonale nei distretti cutanei con conseguente
condizione di oleosità.
La Bardana , ottima pianta di drenaggio, soprattutto a livello cutaneo, è un
potente depurativo per le sue proprietà diuretiche, diaforetiche (favorisce la
sudorazione) e colagoghe (stimola il flusso di bile nell’intestino). La radice
fresca contiene inoltre principi dotati di attività antibiotica; per l’insieme di
queste attività risulta quindi valida nel trattamento delle forme cutanee, quale
acne, eczema, seborrea ecc.
Utili nel trattamento delle affezioni della pelle, con attività depurativa-
diuretica, non mancano di notevoli meriti il Tarassaco, la Fumaria e il
Carciofo.
L’estratto di Betulla possiede principi attivi con una notevole attività
sebonormalizzante e purificante.
La Viola Tricolor (Viola del pensiero) per la ricchezza in flavonoidi ,con
attività diuretica, depurativa ed emolliente ,è anch’essa efficace in caso di
acne, eczemi e psoriasi.
Per uso locale, ottimo antisettico, è l’Olio di Melaleuca alternifolia (Tea
Tree oil), diluito in olio di mandorle dolci o in crema (concentrazione 2-15
%).
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Come cicatrizzante ed antinfiammatorio è altresì consigliata la Calendula
officinalis (sommità fiorite) in crema.
Molto utile, nelle forme acneiche di vario tipo, è mantenere integra la flora
batterica intestinale con l’utilizzo di probiotici.
Tisana depurativa
Rimedio 1- La tisana depurativa si prepara unendo un pizzico di foglie di
bardana, uno di foglie di malva, uno di salvia e due di fiori di camomilla.
Mettete tutte le erbe in un litro di acqua minerale naturale e portate ad
ebollizione. Poi lasciate raffreddare, filtrate e bevete almeno un bicchiere al
giorno, possibilmente a stomaco vuoto, conservando la tisana in frigo, in una
bottiglia di vetro. Per preparare una maschera efficace e veloce, da ripetere
due volte la settimana , evitando il contorno occhi, non dovete fare altro che
lavare e privare della buccia una carota e mezza mela. Poi cuocete al vapore o
anche al forno la radice ed il frutto, quindi schiacciatene la polpa e, mescolata,
stendela sul viso, lasciandola in posa per venti minuti .Risciaquate con acqua
tiepida fino a togliere tutti i residui della maschera, quindi risciacquate
ripetutamente con acqua freddissima. Applicate poi, dopo la maschera o sulla
pelle comunque perfettamente pulita, questa tintura: mescolate in un piattino
qualche goccia di tintura madre di Propoli, qualche goccia di olio essenziale
di Lavanda ed alcune gocce di olio di Mandorle dolci. Mescolate con un
cotton fioc ed applicate sui singoli foruncoli. Sciaquate con acqua tiepida, non
appena la tintura si sarà completamente seccata. L'azione combinata dell' olio
di mandorle e della lavanda farà in modo che le imperfezioni svaniscano in
breve tempo, lasciando la pelle compatta, uniforme e senza segni.
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Occhi stanchi e gonfi
Una delle cause più frequenti del gonfiore sotto gli occhi è dovuta
all’eccessivo accumulo di liquidi nell'area del contorno occhi ,dovuto ad una
scarsa circolazione linfatica. In secondo luogo, la pelle col passare del tempo
perde elasticità, e i muscoli del contorno occhi si indeboliscono portando
come conseguenza l'aspetto cadente delle palpebre.
Le borse sotto gli occhi possono dipendere anche dall'abitudine di dormire
con un cuscino troppo basso. Da supini, infatti, una gran quantità di sangue
confluisce verso la testa: i capillari della zona perioculare si gonfiano e
trasudano siero, che si raccoglie nel grasso sotto le palpebre. Stando in piedi,
in genere, il liquido rientra in circolo e gli occhi si sgonfiano. Ma se questo
processo si ripete spesso, finisce col crearsi un ristagno cronico che rende
fibroso il grasso e le borse permanenti.
Un possibile rimedio? Dormire con la testa rialzata usando due cuscini.
Per prevenire o attenuare le borse può essere utile: arricchire la dieta di
vitamine e bioflavonoidi, consumando frutta arancione e ortaggi a foglia verde,
ma anche frutti di bosco, tè verde e pesce azzurro ricco di Omega 3; dormire
almeno otto ore e cercare di limitare lo stress; applicare la sera sulle palpebre
impacchi di fiori di camomilla o di tiglio; ridurre l'apporto di sale nella
dieta; farsi consigliare dal medico antistaminici, se le borse dipendono da
reazioni allergiche.
E' opportuno quindi puntare sulla prevenzione con alcuni accorgimenti.
Indossare cappellini con visiera e occhiali con le lenti protettive (che
assorbono e riflettono i raggi ultravioletti), evitare di corrugare occhi e fronte,
ma è importante anche l'applicazione di cosmetici per il contorno occhi, sotto
forma di emulsioni o gel arricchiti di principi attivi antiossidanti, idratanti e
lenitivi.
Per quanto riguarda la fragilità capillare è possibile ridurla rinforzando le
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0
pareti vasali attraverso il rispetto di regole salutari come:
1) dormire circa otto ore per notte;
2) evitare situazioni di stress che scombussolano la vita; rilassarsi , facendo
un bagno in acqua calda tenendo i piedi appoggiati sul bordo della vasca: in
questo modo viene favorito il ritorno del flusso venoso e anche gli occhi ne
trarranno beneficio;
3) smettere di fumare poiché la nicotina interferisce negativamente con le
irrorazioni sanguigne del contorno occhi;
4) seguire un'alimentazione sana e corretta eliminando cibi grassi e ricchi di
sale;
5) non stare troppe ore davanti al computer poiché gli occhi potrebbero
stancarsi;
6) applicare ogni giorno creme apposite (in commercio esistono linee che
vanno dalla "young" a quella per pelli mature). Usare quotidianamente una
crema decongestionante e drenante, che stimoli la circolazione e rifletta la
luce, rendendo meno visibile il contorno scuro
7) sconsigliamo interventi di chirurgia plastica o peeling per eliminare le
occhiaie
Consigli pratici
• Tagliate a fette una patata cruda, chiudete gli occhi e poggiate le fette
sulle palpebre. Oppure grattugiate la patata, mettetela dentro della garza
e poggiate sugli occhi. Rilassatevi per 15 minuti.
Bagnate dei dischetti struccanti di cotone con del latte freddo e
poggiateli sugli occhi chiusi.
Mischiate alcune gocce di olio alla vitamina E dentro una ciotola di
acqua molto fredda. Immergeteci dei cotoncini e poggiateli sugli occhi chiusi
per 20 minuti.
• Riscaldare insieme, senza però portare a ebollizione, 2 cucchiai di
acqua di Amamelide (estratto distillato), 2 cucchiai di decotto concentrato
di camomilla e 2 cucchiai di decotto concentrato di fiori di fiordaliso;
unire lentamente 1,2 ml di agar agar e un pizzico di borace, che serve
per la conservazione. Fare sciogliere bene l’agar agar senza formare
grumi; lasciare raffreddare e conservare in frigorifero in vasetto chiuso
ermeticamente. Non confondere il distillato di amamelide con la
tintura ottenuta dalla corteccia e dalla foglie; quest’ultima può essere
molto astringente e rovina la pelle.
• Una garza imbevuta di camomilla fredda è un ottimo rimedio per
combattere le borse sotto gli occhi.
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• Per cancellare le occhiaie,magari dopo una giornata di stress o una
notte insonne, c'è un classico rimedio di cosmesi popolare, ovvero
tamponarle con compresse di cotone imbevute di infuso di tiglio, dalle
note proprietà decongestionanti.
L'infuso si fa così: 2 pizzichi di fiori di tiglio essiccati in una tazza di
acqua bollente, si lascia intiepidire, si filtra ed è pronto all'uso.
• Rimedi per occhi arrossati e gonfi : impacchi di acqua zuccherata: far
bollire dell’acqua con lo zucchero.
Lasciare raffreddare e praticare gli impacchi con garze sterili.
Reumatismi extra-articolari
Come indica il nome, questi reumatismi non interessano le articolazioni. Si
tratta per esempio di tendiniti e di fibromialgia. Quest'ultima è una patologia
cronica caratterizzata da dolori generalizzati e diffusi, accompagnati da una
profonda fatica.
I trattamenti ecologici
Pur essendo costantemente in fase rigenerativa, la cartilagine non è un tessuto
vascolarizzato (non contiene vasi sanguigni). C'è un equilibrio tra i suoi
componenti proteici (condroitina e proteoglicani) e l'acqua. La cartilagine
capta l'acqua e le sostanze nutritive di cui ha bisogno durante i movimenti
articolari. Avendo cura delle articolazioni e facendole funzionare
correttamente (e costantemente), è possibile entro certi limiti prevenire l'usura
della cartilagine e garantirne la rigenerazione.
Per favorire questo processo bisogna tuttavia fornire al tessuto cartilagineo
le sostanze nutritive necessarie. I glucosaminoglicani, presenti nell'estratto
di cozze «dalle labbra verdi» (Perna canaliculus), sono i componenti naturali
del tessuto connettivo, dei tendini e delle cartilagini articolari. Quest'estratto
contiene anche numerosi aminoacidi, sali minerali e acidi grassi omega-3.
Secondo alcuni studi clinici recenti gli acidi polinsaturi omega-3 e gli
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antiossidanti come la vitamina E possono ridurre i processi infiammatori.
I seguenti integratori alimentari, disponibili in farmacia o erboristeria,
possono essere consigliati ai soggetti che soffrono di malattie reumatiche
(artrite, artrosi o altre patologie articolari): vitamina E (a forti dosi), capsule di
olio di pesce (l'alternativa è consumare pesce di mare in grande quantità
quattro volte alla settimana), capsule o compresse contenenti estratto di cozze
"dalle labbra verdi". Per risultare efficaci questi prodotti vanno assunti
regolarmente per almeno qualche settimana.
Nelle fasi infiammatorie acute sono indicate le pomate e le creme a base di
sostanze antinfiammatorie, nonché l'applicazione di gel e borse di ghiaccio
per lenire il surriscaldamento e i dolori. In assenza di flogosi (infiammazione)
i soggetti che soffrono di artrosi hanno bisogno di una crema riscaldante per
migliorare la mobilità dell'articolazione.
I pazienti possono anche contare su terapie diverse da quelle farmacologiche:
gli psicoterapeuti e gli ergoterapisti sono partner essenziali. Terapie con il
freddo o il calore, massaggi, esercizi di ginnastica specifici ed ausili
contribuiscono a prevenire e contrastare i dolori e la minor mobilità. Anche le
cure termali possono dare sollievo ed influenzare favorevolmente vari tipi di
reumatismi.
Consigli Pratici
Per gli artritici è necessario bere molti liquidi, soprattutto succhi di frutta che
sono molto vitaminici, ed usare tutti gli alimenti che facilitano le funzioni
renali e che apportano poche sostanze azotate. Da ridurre il pane che si può
sostituire con patate o crusca, da evitare la carne e invece mangiare pesce
magro di fiume o lago. Mangiare riso in bianco, evitare crostacei, i cibi
piccanti, quelli troppo conditi, quelli conservati, affumicati e la selvaggina.
Tra erbe e verdure sono consigliati: legumi, spinaci, cavoli, lattuga, peperoni,
bietole, abbondare con carote e sedano. Evitare asparagi, rape e fagiolini.
Sono consigliate anche le minestre di verdura con brodo sgrassato e le zuppe
di foglie tenere di ortica. Ottimo il succo di limone e la frutta, sia cruda che
cotta.
Frizioni con olio: fare frizioni con alcool canforato misto ad olio di oliva.
Infuso di semi di lino: lasciare per una notte un cucchiaio di semi di lino in
un bicchiere di acqua calda, con poca liquirizia. Bere il giorno dopo questo
infuso per i dolori reumatici.
Felci per l'artrosi cervicale: raccogliete in estate delle felci, fatele seccare
all'ombra e mettetene in un sacchetto di cotone e cucitelo. Da tenere sul
cuscino e dormirci sopra la notte, rilasserà molto il collo.
Aglio
Appartiene alla famiglia delle Liliaceae, è una delle piante medicinali più
conosciuta.
Abbassa il livello del colesterolo totale e del colesterolo LDL, depura il
sangue,abbassa la febbre, tonifica il sistema circolatorio, rafforza il sistema
immunitario, riduce l'alta pressione, ha effetto antibiotico, ecc.
Sciroppo di aglio
Pelare e tagliare 8 spicchi di aglio freschi, mettere in un vasetto di vetro e
aggiungere 8 cucchiai di miele fino a quando l'aglio è ben coperto, lasciare
riposare per una decina di giorni, filtrare ed utilizzare il miele a cucchiaini
(massima dose 5 volte al giorno).
Latte di aglio
(rimedio utile in caso di febbre e laringite in bambini)
Pelare e tagliare fine 3 spicchi di aglio freschi, mettere in un tegame insieme a
250 ml. di latte, cuocere a fuoco basso per 20 minuti, filtrare, lasciare
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raffreddare e conservare in frigo fino a 3 giorni; si assumono 2 cucchiai ogni
4 ore.
Aloe
E' una pianta grassa che spesso si trova comunemente nelle nostre case, si
utilizzano la polpa interna ed il succo.
Rinfresca, è un antimicotico, cura l'acne, l'herpes, le rughe, il mughetto,
ecc.
Gelatina di Aloe
Lavare bene le foglie e tagliare a pezzi di 5 cm., tagliarle a metà, mettere
direttamente sulla parte da curare oppure raschiare la gelatina ed
utilizzarla.
BASILICO
Discreto potere stimolante e eccitante;
Contro la digestione difficile;
L' infuso preparato con il basilico serve per fare gargarismi in caso di
alito cattivo.
Calendula
Pianta molto comune nei nostri giardini, ha fiori gialli o arancioni.
Ha funzione antidepressiva, antimicotica, antinfiammatoria, ecc.
Infuso di calendula
Far bollire 125 gr. di acqua, quando bolle mettere tre fiori di calendula per 10
minuti e bere l'infuso che ne risulta (3 tazze al giorno).
Camomilla
Ha proprietà calmanti, antisettica, digestiva, antinfiammatoria, ecc.
Impacco di camomilla
Prendere una manciata di fiori secchi di camomilla, metterli in un contenitore,
versare poca acqua bollente fino a formare una pappina, far raffreddare,
mettere il composto in una tela di cotone e applicare sugli occhi stanchi ed
arrossati per 15 minuti.
Biancospino
Pianta molto comune, si utilizzano le bacche rosse.
Abbassa la pressione, rafforza il cure, calma il sistema nervoso, ecc.
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Liquore al biancospino
Raccogliere le foglie ed i fiori del biancospino, lavarli, lasciarli asciugare,
mettere in un contenitore di vetro, coprire con del brandy, chiudere e lasciare
riposare per 15 giorni, filtrare e versare in una bottiglia, assumerne 2 cucchiai
al giorno.
Elicriso
FAMIGLIA: Asteracae (Compositae)
NOMI COMUNI: Costo bianco, semprevivu, zipro, fior di roch,
canapicchia, brotamo.
LA DROGA: Le sommità fiorite.
QUANDO SI RACCOGLIE: Le sommità fiorite si raccolgono in giugno-
agosto, all'inizio della fioritura, tagliando i rami per 10 cm circa ed
evitando la porzione legnosa inferiore.
PROPRIETÀ: Tossifughe, espettoranti, antiinfiammatorie, analgesiche,
antireumatiche.
PRINCIPI ATTIVI: Olio essenziale (pinene, eugenolo, linalolo), acido
caffeico, flavonoidi.
COME SI USA LA DROGA
L'elicriso, pianta aromatica prettamente italiana e mediterranea, è utile
per sedare gli eccessi di tosse, in particolare la pertosse, favorire
l'eliminazione del catarro bronchiale, attenuare gli eccessi di asma e le
infiammazioni di origine allergica della mucosa nasale.
Sono stati anche riscontrati utili effetti nel caso di mal di testa e di
emicrania, nonché nell'artrite e nelle forme reumatiche acute.
Per uso esterno l'Elicriso ha la proprietà di agire beneficamente sulla
psoriasi e sugli eczemi, lenire le ustioni, curare gli eritemi solari e aiutare
la regressione dei geloni e degli edemi dovuti a stasi della circolazione
degli arti inferiori e delle infiammazioni delle emorroidi.
USO INTERNO
Le sommità fiorite: come tossifugo, espettorante, antiasmatico,
antinevralgico.
Decotto: 2 grammi in 100 ml di acqua. Due-tre tazzine al giorno.
USO ESTERNO
Le sommità fiorite: Per prevenire e curare le scottature solare, per gli
eczemi e la psoriasi, per gli edemi delle gambe.
Decotto: 6 grammi in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare compresse
imbevute di decotto sulle parti interessate per 15 minuti.
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Tintura oleosa: 20 grammi in 100 ml di olio d'oliva o di semi (a macero
per 10 giorni). Diluire dieci volte con olio e applicare sulla pelle senza
frizionare.
USO COSMETICO
Una manciatina di sommità fiorite infuse nella acqua del bagno giova alle
pelli delicate e irritate dagli agenti atmosferici.
Finocchio
Viene utilizzato molto in cucina, si utilizzano sopratutto i semi e le foglie.
Ha proprietà antispasmodiche, favorisce la produzione di latte in gravidanza,
si utilizza in caso di coliche, ritenzione idrica ed edemi, ecc.
Iperico
Erba diffusa, sulle foglioline è presente l'olio di iperico.
Viene utilizzata in caso di emicrania, lombalgie, ottimo antinfiammatorio,
herpes, nevralgie,antidepressivo ecc.
Malva
FAMIGLIA: Malvaceae
NOMI COMUNI: Arma, riondella, miloghia, nardebba, parmuzza.
LA DROGA: Le foglie e i fiori.
QUANDO SI RACCOGLIE: Le foglie si raccolgono da giugno a
settembre, recidendole senza il picciolo; i fiori nello stesso periodo,
recidendoli in bocciolo o appena aperti.
PROPRIETÀ: Emollienti, lenitive, antiinfiammatorie, leggermente
lassative, espettoranti.
PRINCIPI ATTIVI: Mucillagini antociani (malvina), acido clorogenico e
caffeico, potassio.
COME SI USA LA DROGA
Questa è la Malva maggiormente impiegata per preparazioni
farmaceutiche. Le foglie e i fiori hanno all'incirca le stesse proprietà e
possono, nei trattamenti domestici, venire impiegati separatamente o in
miscela a seconda della disponibilità.
Per uso interno , i preparati di Malva silvestre sono emollienti della
bocca, della gola, espettoranti nel caso di bronchiti e catarri ostinati,
antiinfiammatori, regolatori e antispasmodici dell'intestino; per la loro
azione sicura e dolce, sono particolarmente adatti al delicato organismo
dei bambini e degli anziani.
Per uso esterno, l'applicazione più comune è quella in gargarismi e
sciacqui, utili nelle stomatiti, afte, ascessi dentari, e in clisteri, usati per
costipazioni e infiammazioni intestinali. Le radici della Malva silvestre
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sono reputate leggermente analgesiche e risolventi di foruncoli e
paterecci; inoltre si strofinano tradizionalmente sulle gengive per pulire i
denti.
USO INTERNO
I fiori e le foglie: Per le tossi, i raffreddori, le costipazioni e le
infiammazioni intestinali.
Infuso: 3 grammi in 100 ml di acqua. Una tazzina a piccoli sorsi due - tre
volte al giorno.
USO ESTERNO
I fiori e le foglie: Per le infiammazioni delle mucose della bocca e della
gola, gengive fragili, nevralgie dentarie, pelli arrossate, foruncoli, pruriti.
Infuso: 5 grammi in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi,
applicare compresse imbevute di Infuso più volte al giorno.
USO COSMETICO
Bagni emollienti e idratanti si ottengono aggiungendo all'acqua decotti di
fiori e foglie.
Olio di iperico
Raccogliere i fiori, metterli in un contenitore e coprire con olio leggero e
puro, pestare i fiori in modo che ne fuoriesca l'olio, mettere in un contenitore ,
coprire con altro olio , agitare e coprire con circa due cm. di olio, far riposare
per 20 giorni.
Rosmarino
Pianta comune, viene utilizzata molto in cucina ma anche in medicina.
Ha proprietà antidepressive, migliora la circolazione, aiuta la digestione,
blocca la caduta dei capelli e facilità la ricrescita, ecc.
Aceto di rosmarino
Mettere 25 gr. di rosmarino in 1 l. di aceto di mele, lasciare riposare per 2
settimane, filtrare e mettere in una bottiglia.
Usare 2 cucchiai di aceto come risciacquo dopo lo shampo, massaggiare il
cuoio per circa 20 minuti e risciacquare.
Salvia
Pianta comune, viene utilizzata molto in cucina ma anche in medicina.
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Ha proprietà astringenti, stimola il sistema nervoso, ottimo ricostituente, buon
antidepressivo, si utilizza per risciacqui, mal di gola, ecc.
Foglie di tarassaco
Erba comune utilizzata per le sue varie proprietà.
Ottimo diuretico, buon ricostituente, attenua la ritenzione idrica, ecc.
Tiglio
E' un albero molto comune nei parchi, si utilizzano i fiori.
Ha proprietà calmanti, rafforza il sistemo nervoso, buon digestivo, ecc.
Ortica
Pianta comune utilizzata anche come base per tessuto.
Ha proprietà ricostituenti, astringenti, nutrienti, diuretiche, cura la ritenzione
Ortica: un rimedio per diarrea, emorragie, orticaria, psoriasi, punture di
insetti, reumatismi e sciatica
L’ ortica (Urtica dioica) è all’ insaputa di molti un’ erba con moltissime
proprietà medicinali. Oltre ad essere un buonissimo ingrediente per sfiziosi
risotti, in fitoterapia viene largamente utilizzata per le cure primaverili di
depurazione dell’ organismo, per curare diarrea ed enterite, emorragie,
menopausa, orticaria, psoriasi, punture di api e di vespe, reumatismi, sciatica
e sangue dal naso. Ecco come…
CURE DI PRIMAVERA E DEPURAZIONE
- Preparate il decotto facendo bollire per 10 minuti in un litro d’ acqua 50
grammi di pianta intera e bevetene 2-3 tazzine al giorno per almeno 20 giorni.
- Preparate il decotto facendo bollire per 4 minuti in un litro d’ acqua 50
grammi di radici e foglie. Bevetene 4-6 tazze al giorno per 20 giorni.
- Usate l’ infuso indicato per la diarrea a bevetene una tazza al giorno.
RIMEDI NATURALI DIARREA ED ENTERITE
- Spremete con una garza una buona quantità di foglie fresche e bevete fino a
6-7 cucchiai al giorno del succo.
- Fate l’ infuso con 50 grammi di foglie e fiori in un litro d’ acqua bollente per
10 minuti; bevetene un cucchiaio ogni 3 ore.
- Preparate la tintura lasciando a macero per 5 giorni 200 grammi di foglie e
fiori in un litro di alcol a 20°, filtrate, imbottigliate e assumetene 2-4
cucchiaini al giorno.
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RIMEDI NATURALI ORTICARIA
Preparate il decotto facendo bollire per 15 minuti in un litro d’ acqua 50
grammi di pianta intera e bevetene 3 tazze durante la giornata.
RIMEDI NATURALI PSORIASI
Preparate il decotto facendo bollire per 5 minuti in un litro d’ acqua 80
grammi di fusti e foglie secchi, lasciate riposare per 15 minuti e imbevete
delle compresse di garza da tenere in posizione per almeno un’ ora. Ripetete
più volte al giorno.
RIMEDI NATURALI PUNTURE DI API E VESPE
Togliete il pungiglione e frizionate con foglie fresche leggermente pestate.
RIMEDI NATURALI REUMATISMI
Fate bollire per 10 minuti in un litro d’ acqua 40 grammi di foglie, lasciate
riposare il decotto per 5 minuti e bevetene 2 tazze al giorno per 10 giorni.
Ripetete la cura ogni 2 mesi.
RIMEDI NATURALI PERDITA DI SANGUE DAL NASO
Pestate nel mortaio una manciata di foglie fresche e strizzatele attraverso una
garza. Imbevete nel succo un batuffolo di cotone e infilatelo nel naso per
fermare il sangue.
RIMEDI NATURALI SCIATICA
Sfregate delicatamente la parte interessata con ortiche fresche, poi
massaggiate con vino bianco o aceto.
Pimpinella: un rimedio naturale per diarrea, menopausa,
emorragie,emorroidi, ferite e scottature
La pimpinella maggiore (Sanguisorba officinalis) è un’ erba di campo che ha
fiori di un delicato color lilla. In pochi sanno che questa pianta è un valido
rimedio per diarrea, menopausa, emorragie, emorroidi, ferite e scottature.
RIMEDIO NATURALE EMORRAGIE
Preparate l’ infuso lasciando 40 grammi di parti aeree di pimpinella in un litro
d’ acqua bollente per 10 minuti e bevetelo tutto in giornata.
RIMEDIO NATURALE EMORROIDI
Preparate l’ infuso lasciando 30 grammi di parti aeree di pimpinella in un litro
d’ acqua bollente per 10 minuti, filtrate e bevetene un cucchiaio a distanza di
ogni quarto d’ ora.
RIMEDI NATURALI FERITE
Due soluzioni naturali:
- Se le ferite non sanguinano, pestate una manciata di foglie fresche di
pimpinella e applicatele interponendo una garza e tenendo in posizione per
un’ ora, poi rinnovate la medicazione.
- Se le ferite sanguinano, preparate il decotto facendo bollire 50 grammi di
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parti aeree della pianta di pimpinella in un litro d’ acqua bollente per 5 minuti
e usate per lavaggi e impacchi da tenere in posizione e rinnovare ogni 2-3 ore.
RIMEDIO NATURALE SCOTTATURE
Sbucciate le radici fresche di pimpinella, affettatele e applicatele sulla parte
colpita.
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L'iperico o Erba di San Gìovanni
(Hypericum perforatum L.) è specie comune dalla zona mediterranea fino alla
zona montana, ai margini dei campi, nelle forre umide; il fiore è giallo con
fioritura estiva. Si usano in particolare le foglie come antisettico per piaghe,
scottature e contro le infiammazioni dei bronchi e delle vie urinarie.
La Ginestra minore (Genista tinctoria L.) è frequente nei boschi (faggete,
abetine, cerrete) e in cespuglieti e pascoli a quote elevate; il fiore è giallo
intenso.
I semi contengono citisina, un alcaioide tossico, che in leggere quantità
conferisce alla pianta proprietà diuretiche, purgative e cardiotoniche. Un
tempo veniva usata dai tintori per colorare di verde i tessuti.
Il Tarassaco comune - Soffione (lingua locale albanese) (Taraxacum
officinale W.) è presente nei boschi di abete e faggio, ma soprattutto in prati,
cespuglieti e presso ruderi; il fiore è giallo carico. La sua radice viene
utilizzata in medicina per le proprietà diuretiche, depurative e toniche. Spesso
è coltivata come vero e proprio ortaggio e consumato come insalata.
La Cornetta dondolina (Coronilla emerus L.) si ritrova nei querceti
(roverelleto, cerreta), nella macchia mediterranea, nella lecceta, nei
cespuglieti e negli incolti. Il fiore è giallastro, in caratteristiche ombrelle.
Come proprietà officinali è un ottimo cardiotonico; molto spesso coltivata per
ornamento.
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Il Ginestrino (Lotus comiculatus L.) si ritrova nei boschi di cerro, abete e
faggio, negli incolti e nei pascoli; il fiore è giallo-rosso. È coltivato come
foraggio. Ha proprietà antispasmodiche e sedative. E' specie protetta.
L'Asfodelo montano (Asphodelus albus M.) è presente nei pascoli montani e
in boschi di cerro, abete e faggio; il fiore è bianco, in vistosa pannocchia.
Ha ottime proprietà diuretiche; i tuberi contengono amido, utilizzato nella
preparazione di bevande alcooliche e di colle. È officinale protetta.
La Genziana maggiore (Gentiana lutea L.) è frequente nelle formazioni di
pino loricato e nei pascoli; il fiore è giallo. È officinale velenosa, ma gli
estratti dal rizoma, in quantità limitate, possiedono proprietà aperitive,
febbrifughe, stomachiche, toniche e vermifughe.
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analoghi), teasinensine, assa mica i ne; - basi xantiniche: caffeina, teofillina,
teobromina
Note e avvertenze:
Nessuna controindicazione sul thè verde ci è nota.
La parte attiva della pianta è costituita dal frutto che contiene la capsaicina,
una sostanza oleosa e rubefacente la quale è responsabile del suo sapore
piccante. Dal punto di vista chimico nel peperoncino è possibile isolare:
sostanze azotate, capsacina, oleoresina, capsantina, un colorante carotenoide
rosso, quercitina, esperidina, eridietrina, lecitina, vitamine C, PP, B1, B2, K2,
A, E sali minerali acido malonico e citroflavonoidi. Senza entrare nel merito
dei mirabili effetti delle vitamine e dei sali minerali contenuti nel prodotto è
bene ricordare l'azione vasodilatatrice ed emodinamica. Il peperoncino risulta
particolarmente efficace nello stimolare la vitalità dei tessuti ed attivare il
circolo venoso e capillare. Sono tuttavia in corso studi che evidenziano
l'effetto antistaminico del frutto e ne propongono l'uso in alcune patologie
allergiche e nell'asma.
Tralasciando l'impiego ragionato sistematico che può essere prescritto da un
medico Fitoterapista, vediamo come possiamo gestirlo nella nostra
alimentazione quotidiana.
La regola principale deve essere la moderazione.
Piccole quantità, distribuite regolarmente nell'arco della giornata, possono
essere assunte, in concomitanza dei pasti (meglio se al principio, cioè con il
primo piatto).
Chi fa una colazione abbondante e robusta può assumere una modesta
quantità di peperoncino già al mattino. Purtroppo noi italiani siamo abituati al
thè o caffè bevuto di corsa, magari in piedi. Salvo poi il cappuccio con
brioche al bar per il piacere del momento.
Non si può certo pretendere di fare tutte le mattine una colazione come al
buffet di un albergo europeo da un certo numero di stelle in su, però alzarsi un
attimo prima del solito, preparare una colazione sostanziosa, magari con latte,
cereali, yogurt o (perché no? panino con salame come facevano i nostri
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nonni), sedersi comodamente e gustarla con calma, adempiere ai bisogni
fisiologici del proprio corpo concedendosi tutto il tempo necessario, lavarsi i
denti ! e poi uscire, sicuramente aiuta ad affrontare la giornata con una marcia
in più.
A queste condizioni un pizzico di peperoncino piccante (in polvere o, se è la
stagione giusta, fresco sminuzzato) aiuta il nostro corpo a funzionare al top.
Quale migliore additivo naturale?
A mezzogiorno, nel panino mangiato al bar (sempre con calma, è meglio, e
sempre vario, con verdure formaggio magro e, almeno due volte la settimana,
pesce) o sul piatto di spaghetti per chi ha più tempo, una bella spolverata di
peperoncino aiuta senz'altro lo stomaco a lavorare meglio, l'intestino a
mobilizzarsi, il circolo sanguigno che fa capo alla vena porta (che va al
fegato) a darsi una scrollatina.
La sera, se mangiate cibi solidi usate pure il peperoncino piccante, ma evitate
assolutamente di versarlo in minestre brodose e calde.
Questo particolare ci ricorda un'altra importante raccomandazione. Non
respirare polvere di peroncino. Evitate accuratamente di farlo. Può provocare
un broncospamo anche grave. Attenzione quindi!!!
Tutti sanno che se si tocca il peperoncino con le mani occorre evitare di
toccarsi le mucose. Quelle degli occhi e del naso, ma anche le cosiddette
pseudomucose dell'apparato genitale. Non succede niente, è vero, non si
muore, ma è meglio non provarlo!
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Dimagrire, perdere peso, ……….. salute.
Dimagrire, diversamente a quanto si crede, non é solo un 'esigenza estetica.
Dimagrire significa salute! L’approssimarsi della bella stagione aumenta il
desiderio di mostrarsi scevri dai chili di troppo e si ha voglia di smaltire i
grassi e/o Kg in eccesso accumulati nel periodo invernale. Tutti si affannano a
dare suggerimenti e consigli e, in molti casi , si propende per un fai da te
senza che sia suffragato da nessuna giustificazione scientifica es. dieta
dissociata, dieta del minestrone ecc. ERRATO!!!
ATTENZIONE:Se ci sono simili problemi non esitate : andate da uno
specialista medico : si rischia di meno e soprattutto si evitano pericoli per la
salute:
Si deve dimagrire per combattere l'obesità, non per perdere qualche chilo di
troppo. Per obesità si intende eccesso di massa grassa. Più del 30% della
popolazione occidentale ne soffre. I fattori che portano all' obesità sono
molteplici (non li analizzeremo in questa sede).
Quali sono le malattie più frequenti nelle persone obese:
I disturbi e le malattie che colpiscono le persone obese sono svariati.
Vediamo i principali:
· Malattie cardiovascolari
· Ipertensione
· Diabete
· Tumori
· Dislipidemia
Malattie cardiovascolari
Una statistica ha messo in evidenza che nei soggetti obesi, il rischio di eventi
cardiovascolari è maggiore che nelle persone non soggette a sovrappeso.
Ipertensione
Uno studio condotto in USA ha messo in evidenza che la prevalemza di
ipertensione nelle persone obese è maggiore di circa 3 volte rispetto alle
persone che non soffrono di obesità.
Diabete
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Esiste una relazione tra obesità e diabete. Circa il 92% delle persone con
diabete è obeso. In un gruppo di donne di età tra i 30 e i 50 anni si é mostrato
come il rischio di diabete è maggiore di 40 volte per le donne obese.
Conclusioni
Qui abbiamo parlato brevemente di alcuni studi statistici atti a dimostrare
come il peso corporeo influisca sulla nostra salute. Ovviamente l' obesità
influisce negativamente anche sulla psiche del soggetto obeso. Per esempio,
basti pensare alle attività fisiche a cui deve rinunciare un ragazzo obeso, per
quando riguarda una giovane donna alle rinunce per la scelta dell'
abbigliamento... per dirne alcuni. Dimagrire non significa quindi solo bellezza
estetica, ma anche, e sopratutto, stare bene!
Le erbe depurative
1-Bardana
Arctium lappa L.- Famiglia Asteraceae
E' una pianta erbacea biennale a foglie basali molto grandi nel primo anno di vegetazione fra le quali, nel
secondo anno, spunta il fusto floreale alto fino a 2 m. Cresce in tutta Italia dal mare alla regione montana
fino a 1700 m.; si trova vicino alle case, in tutte le zone soleggiate. Le radici si raccolgono nell'autunno del
primo anno di vegetazione o nella primavera del secondo anno prima che si formi il fusto floreale. Le foglie
si raccolgono in maggio-luglio prima della fioritura della pianta
In quest'umilissima pianta si è verificata l'azione diuretica e depurativa
generale, ma anche l'azione stimolante sul fegato e sulla cistifellea e la
proprietà di diminuire il tasso di zucchero nel sangue; quindi può essere usata,
sotto il controllo medico, come coadiuvante, dalle persone affette da diabete.
La bardana è' nota per la proprietà disinfettante e antisettica su alcuni batteri
patogeni della pelle e per le applicazioni contro l'acne e la foruncolosi. Le
foglie vengono anche consumate in alcune insalate cotte come complemento
alimentare.
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Altri nomi:
Lappola
Parti usate:
foglie, radici,
rizoma, semi e
frutti
Principi attivi:
olio
essenziale,
inulina,
mucillagini,
lappatina,
fitosteroli e
acido
clorogenico
(dalla nota
azione
bioattivante
cutanea)
Proprietà:
diuretica,
diaforetica,
depurativa,
ipoglicemizzant
e,
antiforuncolosi,
antiacneica,
antiseborroica,
antisettica
uso interno
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Radici Come diuretico e depurativo.
Infuso: 4 g in 100 ml d'acqua. Una tazza la mattina a digiuno. Tintura vinosa:
4 g in 100 ml di vino bianco (a macero per 5 giorni).
In bicchierini.
uso esterno
Radici
Per acne, foruncolosi, eczema, varici Decotto: 10 g in 100 ml d'acqua. Fare
lavaggi e applicare compresse.
Foglie fresche
Per capelli grassi Succo: fare frizioni quotidiane.
2-Timo
Thymus vulgaris L. - Lamiacee
uso cosmetico
Per un'azione defatigante del viso. Una manciata di timo in un catino d'acqua
bollente, per brevi suffumigi, tenendo ben chiusi gli occhi per evitare
arrossamenti.
uso interno
Fiori
Per fermentazioni e affezioni
catarrali dell'apparato respiratorio
Infuso: 1-1,5 g in 100 ml d'acqua.
Due-tre tazze al giorno (dolcificate
con miele).
Tintura vinosa: 2,5 g in 100 ml di
vino bianco (a macero per 5 giorni).
A bicchierini.
ususo esterno
Fiori
Per detergere piaghe e ferite, per purificare bocca e gola. Infuso: 5 g in
100 ml d'acqua. Fare lavaggi, sciacqui gargarismi
3-Vite
Vitis vinifera L. - Famiglia Vitaceae
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Dai vinaccioli dell'uva si ricava un olio ricco d'acido linoleico (vit.F) con una parte d'
insaponificabile che è un valido rassodante cutaneo. L'olio di vinaccioli è pregiato sia per
l'uso alimentare sia farmaceutico e cosmetico ed è raccomandato come olio dietetico. Di
recente sono stati estratti dalla sottile scorza che riveste i vinaccioli dei composti che sono
usati in campo dietetico-farmaceutico-cosmetico come "antiradicalici", che agiscono
combattendo processi ossidativi deleteri per i tessuti prolungandone quindi le buone
condizioni.
uso cosmetico
Una manciata di fiori infusi nell'acqua molto calda del bagno (oppure il
decotto) esercita un effetto addolcente, decongestionante, idratante. Le mani
screpolate traggono giovamento dall'immersione, per 10 minuti, nel decotto.
uso interno
Foglie
Per disturbi circolatori
Decotto: 4 g in 100 ml d'acqua. Due-
tre tazze al giorno.
uso esterno
Foglie
Per i geloni e i vasi superficiali dilatati
Decotto: 8 g in 100 ml d'acqua. Fare impacchi sulle zone interessate.
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Attenzione: prima di cogliere le foglie di vite, accertarsi che non abbiano
subito trattamento con prodotti chimici.
4-Carciofo
Cynaria scolimus L. - Famiglia Asteraceae
E' una pianta erbacea con un robusto rizoma da cui sorgono le foglie basali i fusti fin
E' ampiamente coltivato in tutta Italia, in special modo nella regione mediterraranee.a-ran
Nell'impiego erboristico e medicinale del carciofo non si usa la parte commestibile floreal
vera e propria che in cucina è scartata. E' nota la proprietà di stimolare la diuresi, abbass
colesterolo nel sangue, favorire la secrezione della bile e renderla più fluida, proteggere e
fegato. Questa somma di proprietà ha anche, indirettamente, un buon effetto estetico in qu
depurativa contribuisce a mantenere la pelle sana e luminosa. Le radici sono utili come igestivo e diuretico.
digestivo e diuretico.
uso cosmetico
Il decotto di carciofo ha dimostrato un'azione bioattivante cutanea attraverso
applicazioni esterne, per rinormalizzare pelli gialle con foruncoletti dei
soggetti epatici.
uso interno
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Foglie
Come diuretico, depurativo, epatoprotettore
Decotto: 2 g in 100 ml d'acqua. Una tazza 2-3 volte al giorno.
Tintura: 20 g in 100 ml d'alcool di 60° (a macero per 5 giorni). Un cucchiaino
dopo i pasti.
Rizoma
Come diuretico e aperitivo
Decotto: 2 g in 100 ml d'acqua. Una tazzina prima dei pasti.
Tintura vinosa: 2 g in 100 ml di vino (a macero per 10 giorni). Un bicchierino
prima dei pasti.
5 Alloro
Laurus nobilis L. - Famiglia Lauracee
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Uso esterno
Foglie
Per i piedi stanchi e sudati
Infuso: una piccola manciata di foglie nell'acqua caldissima per un pediluvio.
Fare lavaggi, oppure applicare le compresse imbevute di decotto sulle parti
arrossate.
Frutti
ERBE AFRODISIACHE
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Ovvero: Come Accendere il desiderio attraverso il sapiente uso delle erbe.
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3. Cardo contro l’inappetenza è un buon “ipertensore” con azione
stimolante dei surrenali e vasocostrittore periferico.
4.
EUGENIA - Eugenia Caryphillata
L'Eugenia, più comunemente conosciuta come garofano, cresce nelle isole
Molucche, nelle Antille e nel Madagascar.
E' molto usata in cucina ma possiede proprietà antalgiche, cicatrizzanti, e
antisettiche. Viene infatti molto usato dai dentisti.
Ma le sue proprietà (e sono molteplici) si inseriscono brillantemente in un
discorso legato ai problemi dell'amore e del sesso.
Ha certamente un effetto tonico generale e, non essendo tossico, può essere
usato tranquillamente. Anzi, è un potente antisettico tanto che, quando nelle
isole Molucche gli olandesi distrussero tutti gli alberi di Eugenia, il paese fu
devastato da parecchie epidemie fino allora sconosciute.
Ma veniamo al nostro argomento e vediamo come usare l'Eugenia soprattutto
per sedurre una persona che ci interessa particolarmente ma che si dimostra
un po' fredda e restia.
Si chiamano "Diavoletti o pastiglie afrodisiache di Napoli" e vanno preparate
da un esperto erborista, ma hanno un effetto sorprendente se offerte ad una
persona troppo riservata e scostante.
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In Italia esiste un'erba, che cresce spontanea nei prati, che viene paragonata al
Ginseng e che può essere usata come stimolante ed afrodisiaco sia in decotto
sia in estratto fluido o in tintura. E' conosciuta col nome di Panace o
Heracleum spondykium e presenta le stesse proprietà del Ginseng. In decotto,
in dose di 15 grammi per litro d'acqua, può essere assunto in dose di tre
bicchieri al giorno.
Entrambi questi rimedi, proprio per la loro efficacia, vanno usati con
prudenza soprattutto nei soggetti molto tesi o nervosi in quanto possono
provocare un eccesso di eccitazione.
Se ne consiglia un uso dilazionato nel tempo, con periodi di sospensione
fra un ciclo di trattamenti e l'altro.
MUIRA PUAMA (Prycopetalum olacoides),
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donna, provocare un inturgidimento dei genitali femminili (in particolare del
clitoride) con conseguente aumento del desiderio e del piacere. Ottimo
euforizzante. Stimola i centri del midollo spinale responsabili dell'erezione
nel maschio e dell'inturgidimento dei genitali nella femmina.
E’ bene sottolineare che i principi attivi responsabili dei benefici apportati
dalla radice e dalla corteccia di Muira Puama non sono solubili in acqua e non
sono normalmente attaccabili dal nostro sistema digerente. Per la dissoluzione
e la completa estrazione dei numerosi composti volatili, degli oli essenziali,
dei terpeni, delle gomme e delle resine è infatti necessario utilizzare
trattamenti ad alta temperatura per almeno venti minuti (per un tempo ancora
superiore se viene utilizzato l’alcol come solvente).
Pur non essendo ancora ben conosciuto il reale meccanismo d’azione dei
principi attivi contenuti nella corteccia e nella radice di Muira Puama, si
pensa che gli effetti più noti siano dovuti alla sua capacità di funzionare come
tonico a livello nervoso, muscolare e circolatorio. Ulteriori applicazioni degli
estratti di Muira Puama riguardano l’attenuazione dei sintomi della
dismenorrea (mestruazioni dolorose), della sindrome premestruale e della
depressione.
NOCE
Di origine orientale il Noce o Juglans Regia possiede forti proprietà
afrodisiache e rappresenta un potente rimedio contro ogni forma di astenia.
Molte volte la mancanza di appetito sessuale deriva da una scarsa tonicità del
sistema nervoso che provoca una sorta di disinteresse verso la vita e una
forma di chiusura a tutto ciò che richiede entusiasmo ed iniziativa.
Secondo una antica ricetta indiana, succo di mallo e polvere di foglie,
impastati con burro, zucchero candito e miele, sembra poter rendere virilità
anche ad un uomo vecchissimo. Una ricetta più attuale ma altrettanto efficace
è la seguente:
Lasciar macerare per tre mesi in un litro di acquavite 500 grammi di malto di
noce. Dopo tre mesi filtrare e mescolare a tre litri di vino, al quale si
aggiungerà zucchero a piacere.
Questo liquore, ottimo al gusto, ha proprietà tonificanti sul sistema nervoso e
favorisce il funzionamento dell'apparato digerente che, assai spesso,
costituisce una causa determinante di certi stati di astenia e sonnolenza.
Di più semplice preparazione, ma altrettanto efficace il "Vino tonico" che si
ottiene lasciando macerare per otto giorni 50 grammi di foglie fresche di noce
in un litro di vino. Berne un bicchierino da liquore prima dei pasti.
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6 Peperoncino rosso
la spezia più potente detta anche pericolo. Quando non esiste altro rimedio
per stimolare l’eccitazione...
7. SANTOREGGIA
Caratteristiche
Pianta cespitosa con fusto eretto, ramificato. Ha foglie strette, lineari, acute di
colore verde chiaro con lieve peluria. I fiori sono bianchi, rosati o lilla,
piccoli, formanti spighe. La fioritura avviene in estate. La pianta può
raggiungere i 50 centimetri di altezza.
Habitat
Pianta coltivata negli orti, si rinviene nelle regioni dell’Italia centro
settentrionale fino all’alta collina.
Raccolta
Apprezzata pianta aromatica, della santoreggia si utilizzano le parti aeree
della pianta essiccate in mazzi lenti.
Avvertenze
Nessuna in particolare.
Proprietà
E' considerata una delle erbe afrodisiache più rinomate. E' uno stimolante
dell'intelletto e delle cortico-surrenali.
E' risaputo che,molto spesso,certe defaillances di tipo fisico sono da attribuirsi
ad una mancanza di stimoli a livello intellettivo.
La mancanza di fantasia o di sollecitazioni emotive giocano contro il successo
di un rapporto amoroso. Chi non riesce a trovare nel proprio "io" quelle
motivazioni che determinano una risposta positiva sul piano erotico potrà
avvalersi dell'aiuto di qualche rimedio "ad hoc"nell'ambito della natura.
In questi casi la Santoreggia agisce brillantemente proprio sul piano mentale
poiché accende la fantasia,favorisce l'immaginazione e rafforza e tonifica i
nervi e i muscoli,rendendo più potente la spinta sessuale.
5 gocce di essenza di Santoreggia su una zolletta di zucchero 4 o 5 volte al
giorno favoriscono i rapporti interpersonali, rendendoli più brillanti e
stimolanti. In tal modo si viene a creare intorno alla persona un clima di
fascino e di seduzione, una sorta di magnetismo sottile e misterioso che
favorisce la nascita di nuovi incontri d'amore.
La Santoreggia ha goduto sin dall'antichità fama di afrodisiaco, tanto che il
nome Santureja significa appunto erba del satiro. La medicina moderna ha
confermato questa tradizione, riconoscendo alla Santoreggia la proprietà di
stimolare le funzioni cerebrali e fisiche in chi ne fa uso. La Santoreggia è
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considerata quindi ancor oggi una delle erbe afrodisiache più rinomate. E' uno
stimolante dell'intelletto e delle cortico-surrenali.
E' risaputo che, a volte, certe defaillances di tipo fisico sono da attribuirsi ad
una mancanza di stimoli a livello intellettivo.
Chi non riesce a trovare nel proprio io quelle motivazioni che determinano
una risposta positiva sul piano erotico, potrà avvalersi dell' aiuto proprio della
Santoreggia che agisce brillantemente proprio sul piano mentale poiché
accende la fantasia, favorisce l'immaginazione e rafforza e tonifica i nervi ed i
muscoli, rendendo più potente la spinta sessuale.
N.B. Non improvvisate, chiedete sempre al vs medico di fiducia
Le erbe non sono innocue!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Nelle grandi città ci si attrezza in questi giorni per ridurre il livello di
inquinamento atmosferico, ricorrendo alle targhe alterne o al blocco del
traffico.
Bisogna considerare però che lo sviluppo tecnologico e l'aumento dei consumi
energetici non influiscono solamente sull'aria che respiriamo negli ambienti
esterni, al contrario, tali sostanze nocive si concentrano in maniera più elevata
proprio nei piccoli spazi, dove viviamo e lavoriamo.
In ogni ambiente chiuso, si concentrano inoltre fonti inquinanti legate alla
presenza di oggetti d'arredamento, animali e persone: basti pesare ad esempio
alla polvere che proviene da tappeti, divani e moquette, al fumo delle sigarette,
ai peli di cani e gatti o ancora alle esalazioni prodotte da detersivi e solventi.
Per chi volesse risolvere il problema in maniera definitiva, sono in commercio
impianti di depurazione dell'aria di semplice istallazione, che possono quindi
essere utilizzati anche in ambienti privati.
Ne esistono diverse tipologie, a ventilazione o ad aspirazione: in generale,
garantiscono un ricambio d'aria continuo e costante e, per un appartamento di
media metratura, il costo si aggira intorno ai 400 euro. Per una soluzione meno
perentoria ma sicuramente efficace, è possibile ricorrere a un antidoto più
naturale. Esistono infatti diverse piante che svolgono un'azione di
assorbimento contro i principali agenti inquinanti. In particolare le piante e i
fiori tropicali, abituati in natura a svolgere un'azione assorbente attraverso
l'umidità ambientale, sono perfetti per purificare anche i piccoli spazi; si tratta
inoltre di piante particolarmente ornamentali, ideali per dare un tocco di classe
in più all'arredamento. In commercio se ne trovano diverse specie. Tra quelle
più comunemente reperibili presso vivai e fioristi, segnaliamo:
Con il cambio di stagione è particolarmente indicato fare una pulizia del viso.
Elimina le cellule morte, favorisce l’ossigenazione dei tessuti, fa penetrare
meglio un trattamento idratante/nutriente per compensare lo “stress” estivo
della pelle e la prepara a fronteggiare freddo invernale.
In un’autarchica gestione della vostra bellezza (magari dettata anche da
penuria di moneta) vi consiglio come organizzare nel vostro bagno un
trattamento viso completo: pulizia al vapore, scrub tonificante e maschera
idratante, disdegnando il lettino dell’estetista.
Fate bollire due litri d’acqua in una pentola, al momento del bollore
aggiungete 50 g di foglie d’ortica se avete la pelle impura, 50 g di fiori di
camomilla per la pelle secca/sensibile, oppure 50 g di tarassaco se avete una
pelle più matura (gli anni che passano…). Versate il tutto in una bacinella,
avvicinate il viso e coprite la testa con un asciugamano, creando una saunetta.
Resistete almeno per 5-10 minuti (chi bella vuole apparire bla bla…) dopo di
che consiglio alle più esperte di far uscire i punti neri aiutandosi con una
velina di carta (mai a mani nude, si può rischiare di prendere delle infezioni)
oppure , chi teme di non avere una buona manualità può sfregare la velina nei
punti critici, naso, mento come un leggero peeling, favorendo così la
rimozione dei punti neri.
L’acqua del suffumigio può essere usata anche come lozione tonica: bagnate
un batuffolo di cotone e con questo tamponate ritmicamente il viso, oppure
bagnate una garza grande ed applicatela direttamente sul viso.
Dopo il vapore si può fare questo scrub tonificante -indicato per le pelli
normali- composto da: 1 cucchiaino di argilla, 1 cucchiaino di yogurt, 1
cucchiaino di olio di germe di grano e un pizzico di sale fino o zucchero. Si
massaggia l’impasto ottenuto sul viso, insistendo su fronte, naso e mento, poi
si risciacqua con acqua tiepida.
Infine si passa al nutrimento della pelle con una maschera a base di panna e
miele. Mescolate in una ciotola 2 cucchiai di miele con 2 cucchiai di panna
liquida ed applicate il composto sulla pelle. Lasciate agire per almeno 20′ e
poi risciacquate alternando acqua tiepida e fredda
Maschera allo yogurt con spremuta d’ arancia
Prendete un vasetto di yogurt ,spremete ¼ di un ‘arancia, mescolateli;
distribuite in maniera uniforme sul viso, proverete una piacevole sensazione
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di freschezza e sentirete la pelle più distesa. Dopo cinque minuti risciacquate
abbondantemente. Se in questo momento vi sentite pigri e stanchi, e volete
donare un po’ d’energia alla vostra pelle ..questo è il rimedio giusto per voi.
Maschera appetitosa al miele
Prendete una mela, due cucchiai di miele, un cucchiaio di farina d’avena,
amalgamateli fino a crearne un composto. Applicatelo sulla pelle pulita,
tenetelo per 15 minuti, poi risciacquare con acqua calda.
Maschera nutritiva
Prendete due cucchiai di miele, tre cucchiai di olio d’oliva e un uovo intero.
Mescolate il tuorlo d’uovo, l’olio e il miele. Una volta amalgamati aggiungete
l’albume, chiudete tutto in un contenitore e agitate bene prima dell’
applicazione.
Maschera alla crusca
Create una miscela con due cucchiai di crusca, un cucchiaio di olio d’oliva e
un tuorlo d’uovo. Applicatela per dieci minuti, poi rimuovetela con acqua
calda.
Maschera con farina bianca
Prendete mezzo bicchiere di farina bianca e aggiungete del latte fino a
formare un impasto. Applicatelo sul viso e lasciatelo per 15-20
minuti,risciacquate con acqua calda.
BICARBONATO
Con il bicarbonato è possibile fare un’accurata pulizia del viso. Basta
scioglierne un cucchiaio scarso in un litro di camomilla e riscaldare il tutto
fino a quasi farlo bollire. Successivamente, con un asciugamano sulla testa,
basta appoggiare il viso sui vapori prodotti per almeno 10 minuti. Fatto ciò
non resta che togliere i punti neri e le impurità con un fazzoletto di cotone
pulito o con un pezzo di carta.
Maschera nutriente
Se il problema è la secchezza cutanea, frequente in estate specialmente dopo
l’esposizione al sole, molto indicata è una maschera nutriente, a base di miele,
olio ed uova.
Per prepararla, occorre mescolare due cucchiai di miele, tre cucchiai di olio
d’oliva e un tuorlo d’uovo. All’amalgama si aggiunge quindi un albume,
agitando tutto dopo averlo versato in un contenitore.
Il miele è un ingrediente naturale che ritroviamo anche in altre maschere o
trattamenti per la pelle del viso.
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Scrub per il viso al miele
Tra questi, è consigliato lo scrub per il viso al miele. E’ sufficiente
massaggiare il viso con il composto ottenuto mescolando in una tazzina un
cucchiaio di miele e un pizzico di sale e dopo qualche minuto risciacquare
con acqua fredda.
Maschera esfoliante
Se si vuole ottenere un effetto esfoliante, si possono mescolare due albumi
con della farina d’avena, applicando la maschera così ottenuta sul viso e
risciacquare dopo cinque minuti.
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Crema per Rinforzare le Ciglia
In questa ricerca l'elemento principale è proprio l'olio di ricino infatti è uno
dei prodotti naturali più efficaci per rinforzare le ciglia: può essere usato
anche da solo, dopo averlo profumato con olio essenziale, preferibilmente di
lavanda.
Ingredienti: 1 g di mallo di noce verde, 5 ml di olio di ricino cosmetico, 20 g
di vasellina, due o tre gocce di assenza di lavanda. Fate fondere la vasellina
emulsionatela con gli altri ingredienti, lasciate raffreddare e poi usate la crema
per spalmate le ciglia, facendo naturalmente attenzione agli occhi.
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Aglio (ipertensione, arteriosclerosi, circolazione)
Alga Kelp (obesità, cellulite, metabolismo)
Aloe vera (disintossicante, infiammazioni, antivirale)
Altea (bronchite, catarro, tosse)
Ananas (effetti diuretici, digestivi, antinfiammatori)
Artiglio del diavolo (infiammazioni, reumatismi)
Bardana (acne, eczemi, psoriasi)
Betulla (cellulite, ritenzione idrica, iperuricemia)
Calendula (regolazione ciclo mestruale, irritazioni)
Centella (cellulite, circolazione, emorroidi)
Cumino (appettito, digestione, aerofagia)
Echinacea (sistema immunitario, herpes, prostatiti)
Equiseto (effetti rimineralizzanti ed antinfiammatori)
Erba medica (appetito, anemia, convalescenza)
Eucalipto (tosse, catarro, raffreddore)
Fieno greco (convalescenze, allattamento, rachitismo)
Finocchio (digestione, aerofagia, colite)
Frassino (antinfiammatorio, diuretico, antiossidante)
Garcinia (obesità, colesterolo, trigliceridi)
Ginkgo (circolazione, radicali liberi, memoria)
Glucomannano (obesità, stitichezza, colesterolo)
Guaranà (astenia, dimagrimento, tonico antifatica)
Iperico (ansia, depressione, agitazione)
Ippocastano (cellulite, circolazione, edemi)
Malva (stitichezza, tosse e raffreddore)
Meliloto (cellulite, circolazione, flebiti)
Mirtillo nero (emorroidi, vista notturna, diarrea, couperose)
Mirtillo rosso (circolazione, diarrea, couperose)
Ortosifon (cure dimagranti, diuretico, depurativo)
Papaia (cellulite, ritenzione, digestione)
Pilosella (cellulite, ipertensione, ritenzione)
Rosa canina (vitaminizzante, difese immunitarie)
Salice (raffreddore, febbre, dolori reumatici)
Spirea ulmaria (cellulite, ritenzione, raffreddore)
Spirulina (tonico, sistema immunitario, convalescenze)
Tarassaco (cellulite, colesterolo, insufficienza epatica)
Tè verde (tonico dimagrante, antiossidante,
rimineralizzante)
Timo (tosse, catarro, bronchite, meteorismo, diarrea)
Tribulus terrestris (ricostituente, accrescimento,
fortificante)
Valeriana (insonnia, palpitazioni, ansia, agitazione)
Vite (cellulite, circolazione, couperose, ematomi)
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Nomenclatura terapeutica
Corroborante: rinvigorente.
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2
PAROLE INGLESI /FRANCESI IN ORDINE ALFABETICO CON LE
RELATIVE TRADUZIONI IN TEMA DI BELLEZZA – ESTETICA –
ALTRO FEMMINILE
A
Anti-aging = prodotto per la prevenzione dei danni causati
dall’invecchiamento (amer.)
B
Bleach to = schiarire
Blusher = belletto per le guance, sinonimo di fard (ingl.)
Body cream = crema per il corpo, dopo bagno/doccia (ingl.)
Body care = cura del corpo (ingl.)
Body lotion = lozione per il corpo, idratante per il corpo
(ingl.)
Body oil = olio per il corpo (ingl.)
C
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Foam bath = bagnoschiuma (ingl.)
Foundation cream = crema base fondotinta per il viso
(ingl.)
Fragrance free = senza profumo
G
Glossy = lucidalabbra (ingl.)
H
Hand cream = crema per le mani (ingl.)
Henné = tintura naturale per capelli (der.
Ar.)
Hydrating cream = crema idratante (ingl.)
J
Jeunesse = giovinezza (fr)
L
Lifting = trattamento per l’eliminazione dei segni dell’invecchiamento (ingl.)
Lip gloss = lucidalabbra (ingl.)
Lip-stick = rossetto per labbra (ingl.)
Look = immagine
M
Make-up = trucco per il viso sinonimo di maquillage (ingl.)
Manicure = trattamento per la cura e la bellezza delle mani (fr.)
Mask = maschera di bellezza (ingl.)
Mousse = schiuma (fr.)
Maquillage = trucco per il viso sinonimo di make up
(fr.)
Moisture to = idratare
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Peeling = rimozione delle impurità del viso mediante esfoliazione superficiale
della pelle (ingl.)
Poudre = cipria
(fr.)
Protective cream = crema protettiva (ingl.)
R
Rouge = rossetto (fr.)
S
Scrub = prodotto cosmetico abrasivo per la rimozione delle impurità della
cute (ingl.)
Self tanning = autoabbronzante (ingl.)
Shampoo = detergente schiumogeno per capelli (ingl.)
Skin = pelle (ingl.)
Smoothing = levigante (ingl.)
Soin = cura
S.P.F. sun protective factor = fattore di protezione solare (ingl.)
Sun protective = protezione solare
(ingl.)
Sensitive skin = pelle sensibile
(ingl.)
Sooth to = lenire
(ingl.)
Soothing cream = crema lenitiva (ingl.)
T
Tan = abbronzatura (ingl.)
Treatment = trattamento (inglese)
V
Vaporisateur = vaporizzatore (fr.)
W
Water-proof = impermeabile (ingl.)
Water resistant = resistente all’acqua (ingl.)
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Cromoterapia
ROSSO
Il rosso è uno stimolante fisico e delle emozioni, favorisce la passione,
l'ambizione e l'impulso sessuale. Aumentà la vitalità e l'energia segnala
attenzione e temperamento fiero. Utile nei problemi di obesità, emmorroidi,
stitichezza.
Rinvigorente, vitale, attivante, combatte l'esaurimento, l'artrite, sciatica e
problemi alle articolazioni inferiori.
Personalità del soggetto: protagonista, competitivo, spossante, estremista,
focalizzato, energico, fisico, sano, vitale.
ARANCIO
L'arancio è il colore di chi a bisogno di ottimismo, dell'istintualità e del
piacere dei sensi è un colore allegro, antidepressivo e rende l'ambiente felice,
anti-autoritario. Sul piano fisico favorisce la circolazione, scioglie le tensioni
in modo particolare nella schiena.
Personalità del soggetto: espansivo, costruttivo, energico, eccitabile,
socievole, estroverso, frettoloso, gioioso, sicuro.
GIALLO
Il giallo porta rilassamento dove c'è tensione nella musculatura dovuto a
nervosismo, tensione, paura, ansia e stimola la digestione. Indicato per le
persone che sentono mancanza di coinvolgimento hanno desiderio di
controllo e profonda insicurezza. Stimola l'attività mentale e porta fiducia e
sicurezzadonando gioia.
Personalità del soggetto: Porta a termine, dominante, intelletuale, coraggioso,
responsabile, insicuro, coordinato, socievole e coordiale.
VERDE
Il verde è il colore dell'amore del cuore. Aiuta ad ispirarsi e ad aprirsi ai sogni
e desideri. Ottimo per le persone iperattive senza impegno personale. Porta
stabilità ed equilibrio fisico, ottimo per la zona giorno della casa.
Personalità del soggetto: equilibrio, coscienzoso, circospetto, armonioso,
comprensivo, contento, riservato e ordinato.
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TURCHESE
Il turchese è un calmante, sollecita interesse, scioglie la tensione, rende
tolleranti, generosi e più giovani e freschi.
La personalità del soggetto turchese: calmo e sicuro, comunicativo, vacillante,
equilibrato, consapevole, ottimista, abile ma con una tendenza
all'infantilismo.
BLU
Il blu dona pace e tranquillità, rende più facile la comunicazione
interpersonale, rilassante invitante ottimo per la meditazione e dona
equilibrio.
La personalità: Rilassato, quieto, si tira spesso indietro, insicuro, organizzato,
creativo, indolente, sensibile, inibito e onesto.
Colore adatto agli insegnanti, venditori, agli artisti e chi svolge un lavoro di
gruppo.
VIOLA
Il viola porta quiete di spirito, pace e amore, attenzione per gli altri, ottimo
per la meditazione, preghiera e aiuta la concentrazione.
La personalità del sogetto è: calmo e sicuro, comunicativo, vaccillante,
equilibrato, consapevole, sognatore, ottimista, infantile, abile.
MAGENTA
Il magenta aiuta ad alzare il livello di energia, formale e festivo, imperioso,
energico. E' consigliato non di indossarlo spesso.
Personalità: compassionevole, perspicace, cooperativo, stimolante, affettuoso,
amorevole, vigoroso e saggio.
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Colori e abbigliamento:
L'uso dei colori è molto importante anche nell'abbigliamento.
• ROSSO:
Temperamento a volte aggressivo. Chi si veste di rosso si fa senza
ombra di dubbio notare. Il rosso può essere legato anche ad aggressività
o incontinenza sessuale. Indicato per problemi circolatori (stasi, geloni,
freddolosità, ecc). Molto utile è l'uso di calzini e guanti rossi per
migliorare la circolazione periferica. Nell'impotenza maschile è
utilissimo indossare slip o costumi da bagno rossi.
• ARANCIONE:
Chi lo indossa esprime gioia e affermazione del suo Io, buonumore e
altruismo. Consigliato ai reumatici e come attivatore dell'intestino
(stipsi). Per le donne che hanno difficoltà a concepire per problemi
psicologici. Ricordare che l'energia elettromagnetica dell'arancione è
sulla stessa frequenza vibratoria della catena del DNA.
• GIALLO:
Chi indossa giallo si sente bene con se stesso; è infatti il colore
associato al senso di identità, all'Io, all'estroversione. denota sempre
una forte personalità. Utilizzarlo stimola la razionalità e il cervello
sinistro, migliora le funzioni gastriche e tonifica il sistema linfatico.
• VERDE:
E' il colore dell'equilibrio energetico. Chi lo indossa cerca l'equilibrio e
la riflessione. Il suo effetto è rilassante e rinfrescante, quindi in caso di
emicrania o insonnia.
• BLU CHIARO:
Le persone che vestono di blu chiaro tendono all' introversione e a una
certa chiusura esterna. E' il colore del temperamento flemmatico
• BLU SCURO (INDACO):
Adatto a persone particolarmente tese e nervose. E' indossato da
persone riservate e molto chiuse che vogliono vivere nel loro mondo.
• VIOLA:
Le tonalità più chiare esprimono sensualità, le più scure spiritualità.
Comprende il blu e il rosso (sacro e profano). E' fortemente
controindicato nelle depressioni
• NERO:
Snellisce la figura. Può essere portato di sera ma evitato di giorno,
poiché blocca la penetrazione cutanea delle radiazioni
elettromagnetiche dei colori e gli scambi con l'esterno. E' un colore che
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tende a devitalizzare la persona e nel caso di biancheria intima a
raffreddare la sessualità e a lungo andare di danneggiare la sfera
riproduttiva. Esalta il rosso (forza e potere), con il giallo esalta il potere
intellettuale e con il rosa il potere sociale. Il nero è da evitare in caso di
depressione.
• BIANCO:
Rivitalizza tutto l'organismo. E' un colore fresco e solare che apporta
energia.
• GRIGIO:
Le persone che indossano il grigio pongono una barriera tra sé e il
mondo. Era il colore delle autorità che volevano mettere un chiaro
distacco con il "resto".
• MARRONE:
La preferenza di marrone simboleggia mancanza di radici però al
contempo aiuta ad essere pratici e non dispersivi
Colori e psicologia:
La psicologia dei colori descrive il significato psicologico oggettivo delle
varie tonalità.
ROSSO:
E' il principio maschile, attivo; indica il fuoco, la gioia, la festa, l'eccitazione
sessuale, rappresenta anche il sangue e le passioni violente. Nell'alchimia
rappresenta l'uomo, il sole, lo zolfo, l'oro. Per gli Indiani d'america significa
gioia e fertilità.
Ha il significato della vita e del calore. Il sangue è rosso.
Esso provoca ischemia cutanea, perciò si usa nelle ustioni nelle malattie
esantematiche. Il rosso si associa con la circolazione sanguigna e con lo
sviluppo cellulare, ed è perciò controindicato in caso di tumore. Scalda il
corpo e stimola la produzione di sangue. Molto utile in caso di melanconia e
depressione. Stimola la liberazione di adrenalina e fa salire di poco la
pressione arteriosa. Il rosso rende loquaci, aperti, premurosi, passionali.
Molto utile nelle malattie da raffreddamento, nal mal di gola, nella tosse
cronica e nell'asma. Utilissimo per trattare paralisi parziali e totali.
GIALLO:
E' il colore che più ricorda il Sole, esprime quindi un movimento di
espansione. La scelta del giallo quindi è ricerca del nuovo, del cambiamento,
della liberazione dagli schemi. Sinonimo di vivacità, estroversione,
leggerezza, crescita e cambiamento. Stimola l'attenzione e l'apprendimento,
acuisce la mente e la concentrazione. Stimola la digestione (anoressia,
inappetenza, flatulenza, emorroidi interne, eczema). Aiuta ad eliminare le
tossine attraverso il fegato e l'intestino.
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ARANCIONE:
Nella cultura giapponese e cinese è associato all'amore a alla felicità. E' il
colore della crescita, simboleggia il sole nascente, è il colore della gioia.
Tendenzialmente aumenta la pressione arteriosa. Rappresenta la vitalità ,
quindi molto utile in caso di irrigidimenti tipo sclerosi, ateriosclerosi; rigenera
il tessuto nervoso e ricarica chi è stanco. Stimola la respirazione profonda
(asma).
VERDE:
E' il colore della Natura, del mondo vegetale. Indica immaturità. Per i buddisti
rappresenta la vita. E' un colore neutro, rilassante, favorisce la riflessione e la
calma. Disintossica e decongestiona l'organismo. E' molto utile in caso di mal
di testa, nelle nevralgie e nelle febbri.
E usato in tutte le proliferazioni anomale a livello cutaneo: verruche, nei,
tumori.
BLU:
Rappresenta l'intelletto, la verità, la fedeltà, la costanza, Il Blu è il colore della
grande profondità, il principio femminile. Per i buddisti rappresenta il Cielo.
E' purificante ed è il colore dello spazio. Induce all'introspezione, alla
sensibilità, alla calma e serenità. Molto utile in caso di stress, nervosismo,
ansia, insonnia, irritabilità e infiammazioni. Ha proprietà antisettiche,
astringenti e anestetizzanti. Si usa in tutti i sintomi che sviluppano calore e nei
dolori: mal di gola, laringiti, raucedine, febbre, spasmi, reumatismi.
BLU INDACO:
L'indaco è un grande purificatore del sangue e ha una spiccata azione sulla
mente. E' un colore molto freddo e astringente. Induce una forte
concentrazione mentale. Si usa nella cataratta. Un vestito blu rilassa chi lo
indossa. Nell'illuminazione crea spazio ed è molto rilassante.
VIOLA:
Sinonimo di intelligenza, conoscenza, devozione religiosa, santità, sobrietà,
penitenza. E' il colore con la maggior frequenza e l'energia più alte dello
spettro visibile. Rappresenta la porta dell'aldilà. E' il colore del cervello destro
(analogico). Il viola ha una grande influenza sul sistema nervoso: epilessia,
meningite, crampi, tumore, debolezza reni. E' rilassante e utilissimo nei
traumi del cranio, nell'insonnia.
BIANCO:
Rappresenta la luce, la semplicità, il sole, l'aria, l'illuminazione, la purezza,
l'innocenza, la castità, la santità, la sacralità, la redenzione. La luce bianca
contiene tutti e sette i colori dell'iride, è vitalizzante, rigenera l'organismo,
schiarisce la mente.
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GRIGIO:
E' neutro. Simboleggia la depressione, l'umiltà. Indossato pone una barriera
tra sé e gli altri. Andrebbe evitato da i paurosi
NERO:
Rappresenta l'oscurità, il vuoto, il male. E' un non-colore, cioè è assenza di
colore, e tuttavia viene utilizzato per rendere più densi altri colori. In genere si
indossa perché attira, in quanto si rimane nascosti da un velo di mistero. Pone
una barriera tra la persona e il mondo. Ha un effetto depressivo.
MARRONE:
Rappresenta il colore della Madre Terra, del legno, per cui si associa alle cose
solide e durature. La preferenza di marrone simboleggia mancanza di radici
però al contempo aiuta ad essere pratici e non dispersivi. E' ottimo come
colore nei pavimenti perché rappresenta la terra, da stabilità.
ROSA:
Rappresenta l'amore e la gentilezza. Agisce in maniera spiccata sul sistema
nervoso rilassandolo e migliorando la vista.
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INDICE:
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BIBLIOGRAFIA
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Walter Culicelli – Marco Sarandrea ecc.: FLORA ERNICA – Tofani Editore
– ed. 1999
Dott.Pietro Mazzuca
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