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di Sator
33° a Città del Messico, da parte ra. La petizione alla “343” fu fir-
di Medina-Sidonia, non concesse mata dal Segretario, reverendo
a Crowley alcuna posizione mas- James Lyon Bowley, cappellano
sonica regolare. Qualunque do- dell’Ambasciata Inglese a Parigi.
cumentazione Medina-Sidonia a- La presenza di Bowley nella log-
vesse fornito a Crowley, nessuna gia fu posta alla base del convin-
traccia di essa sopravvive nei vo- cimento di Crowley di trovarsi di
luminosi testi di Crowley. fronte a una vera e propria
Del resto il candidato stesso non “loggia regolare”. In realtà non vi
rimase impressionato e, in merito fu mai menzione di Bowley
al conferimento del 33°, confessò nell’ambito della vera Frammas-
che l’atto non ebbe ad aggiungere soneria dopo il 1899.
molto di importante alla sua co- Nei verbali di loggia consta che
noscenza dei misteri e si ramma- Crowley “fu accolto benignamen-
ricò dell’aver udito che la Fram- te dai numerosi visitatori inglesi
massoneria era una confraternita e americani alla nostra loggia..” e
universale e che l’episodio di Cit- il nostro personaggio pensò che
tà del Messico gli avrebbe aperto
le porte del mondo massonico u-
niversale.
A Parigi, quattro anni più tardi,
tentò, con un primo approccio, di
affiliarsi a una loggia: gli fu rifiu-
tato il riconoscimento semplice-
mente sulla base di una stretta di
mano male eseguita, gesto al
quale reagì palesando il proprio
profondo disprezzo sulla
“buffonata”.
Non volendo assolutamente de-
mordere nella sua ostinata ricer-
ca della regolarità massonica, fe-
ce richiesta alla Loggia Anglo-
Sassone n. 343, riconosciuta dal-
la Grande Loggia di Francia, cor-
po tuttavia non riconosciuto dalla
Grande Loggia unita di Inghilter- Rivista “The Equinox” - Vol.1 n.1