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IMMAGINE E MITO DEI TEMPLARI IN MESSICO E IN AMERICA LATINA

di Nicola Pezzella

Con quetso studio si vuole presentare un primo excursus sul fenomeno del templarismo in Messico, dalle
origini legate alla massoneria, fino alle attuali degenerazioni legate a una distorsione della cosiddetta
“leggenda templare”. Per fare ciò, si è dovuti ricorrere principalmente alla stampa periodica degli ultimi 200
anni, e in, parte, dalla cronaca contemporanea. Il quadro che emerge evidenzia come i Templari siano, da
sempre, anche al di là dell’Oceano, come elemento portante di fenomeni politici e sociali che hanno pochi
raffronti con altri ordini religiosi (nella loro primitiva essenza), e di stampo prettamente massonico, come
accade appunto in Messico e in altri stati dell’America Latina. E anche in questo caso, come succede quasi
sempre, per capire il perché i Templari siano stati tirati in ballo persino dai cosiddetti “cartelli della droga”,
bisogna riferirsi al passato e comprenderne le vicende.

La leggenda templare

A partire dai libri dell’antropologo franco-argentino Jacques de Mahieu, e in particolare nel suo I Templari
in America1 , dove l'autore espone la sua tesi secondo la quale l'Ordine conosceva la rotta per le Americhe e
segnala presunti ritrovamenti archeologici a sostegno, vari autori si sono sbizzarriti in elucubrazioni basate
in ipotesi e congetture e quasi mai sulla ricerca storica. A Mahieu si può riconoscere il merito, tra i primi, di
aver posto il problema rispetto a una scoperta dell'America prima di Colombo: oggigiorno siamo certi che i
Vichinghi la colonizzarono, mentre siamo possibilisti riguardo all'arrivo di altri navigatori prima dell'arrivo
del genovese, primi fra tutti alcuni monaci irlandesi desiderosi di espandere la parola di Cristo più occidente
possibile. Ora, il fatto che alcuni europei abbiamo toccato il suolo americano, e altri, volenti o nolenti, si
siano insediati, non prova che tra questi ci fossero i cavalieri del Tempio. Ciò che è completamente errato è
cercare in manufatti precolombiani le prove che questo fosse avvenuto: esistono croci patenti e simboli
simili a quelli usati in epoca medievale anche in America, perché si tratta di simboli universali (come ben
spiegava Renè Guenon nel suo saggio Simboli della scienza sacra). Altri, rilevati soprattutto in petroglifi del
nord-est argentino sono sicuramente interessanti, perché sembrano rappresentare cavalieri, alcuni
addirittura suonando la carica con una tromba, e lettere di un alfabeto europeo. Ma, se davvero fossero
elementi di una presenza di passaggio di uomini del Medioevo arrivati qui, non vi è nessuna prova che
questi fossero i nostri Templari. Per come sono bardati, poi, questi cavalieri sembrano essere proprio i
conquistadores del 500, se si vuole riconoscere un elmo piumato tra le varie immagini incise nelle pietre.
Detto ciò, è comunque che i Templari conoscessero il continente americano, come fu per alcune persone
colte di quel periodo e persino per il Vaticano: sappiamo non solo, come si diceva, che i vichinghi si
insediarono nell'America Settentrionale, ma che vi sono bolle papali che si riferiscono a nomine di vescovi e
di erezione di cattedrali nientedimeno che in Groenlandia. Poiché i Templari erano presenti in Scandinavia,
è poco probabile che essi non conoscessero questa rotta e non fossero per nulla interessati alla possibilità
di conoscere zone ancora poco esplorate. Ma, allo stesso tempo, non abbiamo elementi per affermarlo con
sicurezza. Credere a tutto su poche basi o negare completamente il problema sono entrambi aspetti
sbagliati della discussione. 2

1 Les templiers en Amérique. J'ai Lu, 1999, trad. italiana I templari in America, Piemme 1998.

2 Recentemente sono apparsi altri libri, alcuni traduzioni di best-seller americani o europei, altri opera di studiosi locali
come ad esempio Templarios en America. Las navegaciones oceanicas templarias , del messicano Josè Antonio Solis (Messico,
2003). Dell'argentino Marcelo Dos Santos, Jacques de Molay, el ultimo Gran Maestre de los Templarios (Madrid, 2006); Manuel
Toledo, Uruguay Templario. Fantasia, mito y realidad . Molti altri sono spagnoli, diffusi poi nell'ambiente latinoamericano.
In ogni caso l'idea di una presenza templare in America, e, nel caso della nostra discussione più che passare
per Mahieu e c., che è un fatto abbastanza recente, si fece strada a partire del XIX secolo grazie alla
massoneria templare, parte della quale si faceva direttamente discendere dalla filiazione segreta
dell'Ordine attraverso il ramo scozzese. Non entreremo nel merito della faccenda, perché non siamo qui
per cercare una verità impossibile, ma capire come e perché si sia creata questa leggenda templare anche
in America Latina e come sia arrivata a degenerasi nei nostri giorni attraverso fenomeni completamente
distorti.

La massoneria in Messico

Parlare del templarismo in Messico e in America Latina significa necessariamente parlare della Massoneria.
Per un europeo la massoneria è qualcosa di occulto, misterioso e persino fuori della legalità, ma per capire
il fenomeno nel Nuovo Mondo bisogna scrollarsi di dosso alcuni pregiudizi classici. Dobbiamo capire, ad
esempio, che non esisterebbero gli stati sovrani indipendenti, dall’Argentina al Perù, dalla Colombia al
Venezuela, dal Guatemala al Messico, senza l’apporto della massoneria, anzi, si potrebbe dire che fu grazie
ai rivoluzionari massoni che queste nazioni si formarono uscendo definitivamente dall’Impero coloniale
spagnolo. Come tutti sanno, persino il nostro Garibaldi fu iniziato ai misteri massonici a Montevideo,
nell’Uruguay da lui liberato.

La massoneria operativa, formata da iniziati a un sapere tramandato di generazione in generazione, maestri


scalpellini e maestranze affiliate a determinate logge sono esistite nei secoli addietro, anche se a volte
chiamata diversamente o semplicemente definita come l'arte dei maestri costruttori. Non si può scindere
completamente quello che proveniva dalle confraternite medievali e poi quello che succederà soprattutto a
partire dal '700, perché simboli e significanti si ritrovano nelle chiese e monasteri anche del Nuovo Mondo
e poi vengono ripresi pari pari dai massoni moderni. Ci riferiamo soprattutto alla squadra e al compasso,
una specie di marchio di fabbrica, spesso inserito in formelle in determinati punti dell'edificio, a volte in
forma palese, altre in forma occulta. La iglesia di San Blas, nella zona di Nayarit, presenta questo simbolo in
una formella tra le pietre antiche della facciata. La Cattedrale di Chihuahua, la cui costruzione si protrae
per tutto il' 700, non solo mostra marchi di scalpellini in tutte le sue pietre conce, ma a ben guardare,
nasconde qualcosa in più: squadra e compasso sono scolpiti, in coppia, sulle colonnine del campanile a vela.
Dobbiamo considerare che nessuno avrebbe potuto vedere questo particolare senza l'ausilio della
tecnologia, dunque dobbiamo ritenere che questo marchio di fabbrica occulto significasse veramente
qualcosa di particolare. Nella stessa città dove vive il sottoscritto, Atlixco, la chiesa più importante
denominata la Parrocchia mostra invece palese un simbolo che è propriamente cattolico sull'arco di
ingresso, ovvero l'Ave Maria con le sole iniziali incrociate: ma a ben guardare, chi realizzò questo, giocò sul
fatto che si potesse allo stesso tempo farlo con squadra e compasso. C'è da chiedersi se questi tipi di
simboli venissero accettati dal clero locale o semplicemente quando si effigiavano i preti ignoranti non ne
capissero il significato. Una ricerca a tappeto sui simboli della massoneria operativa in Messico manca, e
forse rivelerebbe altre cose sorprendenti. Ricordo che città costruite ex novo dai massoni, come nel caso di
La Plata in Argentina, hanno come pianta la suddetta squadra e compasso. 3

3 Si può leggere uno studio monografico sull'argomento in Nicola Pezzella, Esoterismo e Massoneria nel progetto della
città di La Plata in Argentina, in https://sites.google.com/site/elmassariol
La massoneria vera e propria come la intendiamo noi, arriva nella seconda metà del ‘700 per mano di
immigrati francesi che si insediarono nella capitale della Nuova Spagna, anche se si può ipotizzare che già
esistessero logge segrete in seno all’esercito realista spagnolo. I primi indipendenti di questo periodo sono
anche quasi tutti massoni: sebbene non ci siano prove certe, si è ipotizzato che lo fossero i preti Miguel
Hidalgo, Josè Maria Morelos Pavon e con più certezza Josè Aldama e il militare Ignacio Allende. 4 Prove
molto più sostanziali si riferiscono al rivoluzionario e poi primo imperatore del Messico Agustin de Iturbide,
e al frate Servando Teresa de Mier. Sebbene la prima parte della storia dei movimenti massonici rimase
misteriosa, a partire dal 1821 si può dire che la maggior parte dei militari e politici della nuova nazione
messicana furono tutti massoni. Non è questa la sede per spiegare le differenzia tra le varie logge, ma non
bisogna dimenticare la primigenia affiliazione al “Rito York” con collegamenti espliciti con l’organizzazione
degli Stati Uniti, e un altro ramo riferentesi alla “Rito scozzese antico e accettato”. Ma, ed è questo il punto
che bisogna sottolineare, quasi fin da subito, la massoneria messicana sembra optare per una terza
opzione, di stampo nettamente nazionalista, ovvero il “Rito Nazionale Messicano”, costituitasi e nel 1825,
ma con data ufficiale del 26 marzo 1926. In questo modo la massoneria scappa alle persecuzioni che
ufficialmente avvenivano anche in questo territorio, e lascia la primigenia funzione di lavorare per il
"Grande architetto dell'Universo", come continuerà a farlo il Rito scozzese; a partire da questo momento il
Rito dedica il proprio lavoro "Al trionfo della Verità e al progresso del genere umano", e giura su un
esemplare della Costituzione politica degli Stati Uniti Messicani.

Il membro più autorevole fu senz’altro Benito Juarez, l’avvocato liberale, che arriverà ad essere Presidente.

Fin da subito si può evidenziare che se la Chiesa messicana, al principio delle lotte per la indipendenza, si
schierò tra le due fazioni, radunando preti e alte gerarchie reazionarie legate alle vecchie monarchie e
un’altra parte sposando molte delle tesi massoniche con religiosi che ne furono iniziati ai misteri, in un
secondo momento, quando liberali come Juarez emanarono leggi per rendere lo Stato definitivamente
laico, fronteggiò apertamente la Massoneria, unendosi alle scomuniche papali. Nonostante gli strali, la
situazione è completamente diversa da quella che viveva la massoneria europea: i palazzi massonici e i
Templi, nonché cerimonie, marce, riti, ecc. erano tutt'altro che segreti, ed erano parte comune del
cerimoniale politico e patriottico. Non sorprende dunque vedere che ancor oggi, ad Oaxaca, la Gran Loggia
Benito Juarez occupi uno dei palazzi storici del centro e che partecipi a celebrazioni assieme a membri del
Municipio e dello Stato. A proposito di Juarez, dobbiamo precisare che nel palazzo dell'Antica Camera de
Senadores, a Città del Messico, si può ancora leggere questa lapide, posta il 18 luglio del 1932: "En este
local que ocupò la Camara de Senadores fue iniciado masonicamente el Lic. Benito Juarez el 15 de enero de
1847 en la respectable Logia Indipendencia n. 2 del Rito Nacional Mexicano".

Nessuno si sognerebbe di scindere la storia dello Stato messicano con quella della massoneria, dato che
tutti i membri più autorevoli dell’esercito e i presidenti sono stati massoni, e altri, come vedremo persino
Gran Maestri dell’Ordine del Tempio messicano. In questo senso qui i complottisti che vanno tanto di moda
scoprirebbero l’acqua calda affermando che le principali vicende politiche del paese passarono attraverso la
massoneria. All’epoca della Rivoluzione trovavamo massoni reazionari come il generale e Presidente
Porfirio Diaz e antagonisti rivoluzionari come i generali Madero e Carranza. Il tema, come si può vedere,
racchiude elementi completamente diversi e ben più complessi di quello che è stato il rapporto della
massoneria con il potere in Europa.

I templari nella stampa periodica dell'800

4 Varie logge massoniche si rifanno a questi "proceres" dell'Indipendenza messicana, e a parte il nome, li venerano nei
loro stemmi e stendardi.
Il XIX secolo, con la riscoperta del Medioevo, è il periodo anche del ritorno in auge dei Templari. L'immagine
che vene riforgiata del cavaliere medievale è a volte piuttosto romanzata, e il templare viene da un lato
idealizzato, e, per quanto riguarda la componente cattolica tradizionale, tacciato delle peggiore nefandezze.

In America Latina non cambia molto, le più grandi virtù e i peggiori vizi vengono esaltati a seconda che si
tratti di stampa liberale o filo-cattolica. Come tutti sanno, i liberali dell'800 erano essenzialmente laici, legati
alla massoneria e in aperto contrasto con le gerarchie vaticane: i loro quotidiani cercano di riabilitare
l'immagine e il mito dei Templari con lunghi articoli storici e disquisizioni sul processo, mentre quelli
cattolici continuano a riportare la questione dell'eresia come un dato di fatto incontrovertibile.

Oltre a questo aspetto storico, le due diverse correnti danno menzione costantemente dell'attività dei
gruppi neo-templari e delle loro manifestazioni pubbliche. Ed è questo il punto che bisogna assolutamente
sottolineare e che è completamente diverso dalla realtà italiana: le cerimonie, gli eventi, esibizioni di
stendardi e investiture vengono fatte tutte alla luce del sole, essendone coinvolti presidenti, militari,
funzionari pubblici. Non c'è nulla di segreto, a parte i riti fatti nei vari templi, di quello che mostrano i
Templari dell'800, e nei quotidiani si riportano elezioni dei Gran Maestri e spiegazioni dettagliate delle
organizzazioni interne. Il fatto che il Messico, ad esempio sia uno dei paesi più cattolici del mondo, non
deve far dimenticare che la costituzione dello Stato è sempre stata dalle origini di matrice liberale, e, le
relazioni ufficiali furono sempre abbastanza fredde. E' nella seconda metà del secolo scorso che le cose
cambiano abbastanza radicalmente, e l'influenza della Chiesa nella società civile ritorna ad essere pesante.

Detto ciò, un indagine condotta sui principali quotidiani tra '800 e '900 ci mostra abbastanza bene il quadro
della faccenda qui esposta.

Si comincia a parlare dei Templari diffusamente in occasione della presentazione al Teatro Principal,
nell'aprile del 1826, della tragedia La destruccion de los Templarios, probabilmente la versione in spagnolo
della tragedia Les Templiers, scritta dal francese François Just Marie Raynouard e portata in giro per il
mondo qualche anno dopo con grande successo.

El Espectador de Mexico (con il sottotitolo di Rivista settimanale di religione, scienze, letteratura e belle
arti), pubblica il 21 settembre del 1851 un lungo articolo dal titolo Los Templarios. Alcuni articoli appaiono
in periodici specifici, per esempio El Hado, "organo de la Union del Temple y Yorkinismo de la Republica
Mexicana, Federacion Obrera e demas circulos sociales que ella depende". Il 27 ottobre del 1887 esce il
primo numero del periodico La Cruz Templaria, pubblicato per conto della massoneria messicana, il quale
pubblica articoli riguardanti l'Ordine del Tempio, l'esoterismo medievale e anche temi di politica
contemporanei. Nella seconda metà dell'800 esce alle stampe anche il Boletin Masonico, Organo Oficial de
la Gr. Dieta Simbolica de los EUM.

Secondo La Voz de Mexico e altri giornali del tempo i Templari da sempre ebbero relazione con il Joanismo
e lo Gnosticismo, a cui la il Rito Templare del 1743 si rifece. I movimenti templari contemporanei, inoltre,
sarebbero legati alla fuga dei Templari in Scozia: qui (sic) "... si costituirono in società segreta, dichiarando
con questa una vendetta eterna contro il Papato e la Monarchia, si affiliarono alla corrente della massoneria
operativa adottando le insegne e il linguaggio, y protetti nel '600 sotto il Protestantensimo, incominciarono
a diffondersi come massoni per tutta Europa, pretendendo far risalire le proprie origini al Tempio di
Salomone". 5 Già in articolo apparso nel febbraio di quell'anno si diceva che nel rito dei massoni neo
templari vi è il rito dell'imposizione del pugnale, che simbolizza la guerra dichiarata per la massoneria alla
chiesa cattolica e la istituzione reale, rappresentata dal papa Clemente V e nel suo re Filippo il Bello.

Persino la toponomastica di quel periodo si modifica: una serie di miniere d'argento, situate nella Sierra de
los Cerros Colorados, presso Chihuahua, si trovano nella cosidetta riserva " de los Templarios". 6 Ora si può
ipotizzare che Josè Ma. Becerra, e altri impresario, fossero affiliati a questi ordini di cui stiamo parlando, a
5 La Voz de Mexico, 22 giugno 1887
meno che non si voglia entrare nella fantastoria e pensare alle famose miniere di metalli preziosi di cui
parlava Mahieu e che approvvigionavano il porto di La Rochelle (che però lui colloca in Argentina).

La Voz de Mexico, alla fine dell'800 dedica vari articoli monografici ai Templari. 7 A parte le disquisizini
storiche, più o meno attendibili, le critiche si dirigono al templarismo imperante nel Messico di quegli anni.
Il 10 dicembre 1888 si scrive: "Messico, come la maggior parte degli Stati americani, è invaso e dominato
dalla massoneria....ora domina in quel virreinato spagnolo la istituzione massonica dei cavalieri templari, e
a questa appena si è affiliato il presidente della Repubblica, il ministro di Gobernacion, il comandante
generale del Messico e altri personaggi che non trovano inique e ridicole le iniquità e le ridicolezze a cui sono
obbligati dalla setta...". Il 16 ottobre del 1881 ci si informa sul fatto che nella città di Oaxaca si è insediata
una nuova società segreta chiamata Los Templarios.

Da quotidiano El Tiempo, sappiamo che il 24 marzo 1885 si fondò una nuova associazione massonica
chiamata Los Templarios, e investì come Gran Maestro il Dr. Ramon Fernandez, che voleva come suo
successore alla Presidenza della Repubblica.

Nel 1889 sappiamo il generale Josè Cevallos Cepeda, fra le altre cose governatore e comandante militare
di Veracruz e era Gran Maestro dei Templari, e che era affiliato all'Ordine anche il Presidente, generale (e
dittatore) Porfirio Diaz: non è da stupirsi se in celebrazioni pubbliche, come nella visita dei Templari degli
Stati Uniti al Castello di Chapultepec, Diaz li riceva pubblicamente parlando di "nostro fratelli massoni". 8
Dobbiamo ritenere che le visite dei fratelli americani, e il Gran Campamiento Templario de Mexico spesso
fossero motivo anche di parlare di politica. In quei frangenti, la Massoneria comincia a mostrare il cambio
da rivoluzionaria a reazionaria, appoggiando il potere militare ormai consolidatosi negli anni. Il Consejo
Kadosh Porfirio Diaz, assieme al Campamiento Templario de Valle de Mexico, sembra siano tra i cospiratori
contro il generale Madero, eroe della rivoluzione messicana. L' 15 febbraio 1890 si fusero i due riti
massonici principali del Messico: Il Supremo Gran Oriente degli Stati Uniti Messicani e il Supremo Consiglio
del Rito Scozzese Antico e Acettato, per costituire la Gran Dieta Simbolica Scozzese, il cui obiettivo fu
centralizzare e controllare l'attuazione delle Logge Massoniche. I membri della Gran Dieta elessero Porfirio
Diaz come Gran Maestro, pero poco tempo dopo questi designò Hermilo G. Canon, suo fedelissimo, perché
la dirigesse. In questo modo, la maggior parte delle logge che si affiliarono alla Gran Dieta persero la
propria autonomia e entrarono in questa solo membri totalmente aderenti a Diaz, il quale veniva informato
di tutte gli argomenti trattati nelle riunioni. Secondo Diaz la Massoneria non aveva dunque un fine
universale, ma doveva essere assoggettata allo Stato, essendo questa l'entità sacra e celebrata in ogni
occasione possibile. Ecco perché si assistente, suo malgrado un cambiamento del modus operandi della
Massoneria e del Templarismo, che attua quindi nel terrore e non più con quello spirito pluralistico e
libertario dell''800.

Dal quotidiano El popular sappiamo che il 3 gennaio 1907 si riunì la Logia de Caballeros Templarios, con la
presenza del Gran Maestro del Capitulo Templarios Hijos de Juarez, Ignacio Cuervo, del Capitulo Templario
Esperanza 7 con il Gran Maestro Aurelio M. Garcia, e il Capitulo Templarios Leales. Il 27 aprile dell'anno

6 Notizia in Periodico Oficial del Estado de Chihuahua, 23 aprile 1908. Altri dati si possono ricavare in Erique Canudas,
Las Venas de Plata en la Historia de Mexico , Sintesis de Historia Economica, vol. 1, Universidad Autonoma de Tabasco, Messico
2005.

7 Il 22 maggio 1888 appare un articolo dal titolo Clemente V y de Molay; il 9 agosto dello stesso anno Los caballeros del
Temple; l'8 marzo del 1890 si parla dei Templari in lungo articolo dal titolo Que es la masoneria; poi Los Templarios (1 marzo
1898), Templarios y Masones (5 marzo), Resumen (9 marzo). L'8 aprile si parla dei Templari in un racconto pubblicato come L a
hija del diablo.

8 Un approfondimento su Porfirio Diaz, la massoneria e il templarismo lo possiamo trovare in Marco Antonio Flores Zavala,
Porfirio Diaz en la historiografia masonica mexicana , in "Revista de Estudios Historicos de la Masoneria Latinoamerica y
Caribena", vol. 7, n. 2.
successivo si riunisce nel Salon del Templo di Città del Messico, il Capitolo Templario-Indipendente "Jacobo
de Molay". Non è facile destreggiarsi nelle varie sette, ordini e associazioni massoniche che si rifacevano ai
Templari. La principale istituzione di questo tipo, ovvero la Commenda dei Cavalieri Templari degli Stati
Uniti Messicani aveva il suo tempio e magione al n. 1 della Calle San Ildefonso, in pieno centro storico. Nei
primi anni del '900 ne era Commendatore Juan Pablo Soto. 9

In tutte le principali città dell'America Latina vi erano e vi sono ancora Templi massonici e commende
templari. Anche qui una differenza sostanziale tra i luoghi di riunione in Europa, dove le sedi sono spesso
occulte o poco visibili. Significativa la terminazione a planisfero della Gran Loggia di Cuba, con squadra e
compasso che domina il mondo; il Palazzo Massonico di Cordova, in Argentina, mostra i suddetti simboli
all'entrata, così come il Palazzo Cangallo a Buenos Aires, sede della Gran Loggia d'Argentina. Il Tempio
Massonico di Tegucigalpa con forme stilistiche settecentesche, mostra le scritte LIBERTAD e FRATERNIDAD
sopra le finestre laterali e mostra un interno fortemente simbolico con le consuete due colonne e il
pavimento a scacchiera.

Il templo massonico di Bellavista, in Nayarit, costruito nel 1872 dal liberale spagnolo Josè Maria Castanos o
da suo figlio Josè Maria Castanos y Llano, è una vera e propria chiesa realizzata secondo il simbolismo
richiesto. Sul timpano della facciata campeggia l'Occhio della Provvidenza, il consueto triangolo raggiante
con l'occhio di Dio, un simbolo comune nell'iconografia cattolica, ma che i massoni fecero come proprio
collocandolo spesso nei loro edifici e insegne. L'occhio compare nell'iconografia standard dei massoni nel
1797, con la pubblicazione del Freemasons Monitor di Thomas Smith Webb. Qui rappresenta l'occhio che
tutto vede di Dio ed è un monito al fatto che ogni pensiero e azione di un massone sono osservati da Dio (a
cui ci si riferisce nella Massoneria come Grande Architetto dell'Universo.

Generalmente, i palazzi massonici occupano luoghi strategici dei centri storici messicani: così il Palazzo
Massonico di Guadalajara; il Tempio Massonico di Monterrey era enorme, e grandi squadre con compasso
erano sopra i balconi laterali; notevole la sede della Gran Loggia dello Stato Sovrano e Indipendente del
Potosì, a San Luis Potosì, che occupa una delle due piazze principali della città coloniale messicana; il
palazzo massonico di Oaxaca, che occupa parte dell'edificio di un ex convento, fu modificato nell'800 per
dare l'aspetto neo-egizio alla facciata, con porte e finestre tronco-piramidali: l'interno è magnifico con
l'aspetto neoclassico con una profusione dei simboli massonici a elemento decorativo; più essenziale è
quello del Rito Scozzese a Città del Messico. Anche gli edifici massonici moderni hanno aspetto
monumentale, come quello a Leon, altri di villaggi e cittadine sono più umili ma non meno evidenti, come
quello di Tantoyuca, nella regione di Veracruz

La degenerazione di un mito. Los Templarios de Michoacan

Da alcuni anni è sorto, tra i cosiddetti cartelli dei narcotrafficanti, un gruppo delinquenziale chiamato Los
Caballeros Templarios, il quale apertamente si riferisce ai Templari come ispiratori per le loro gesta. Si
tratta di un ramo del Cartello di Sinaloa, che opera nello stato di Michoacan. Responsabili di efferati delitti e
accusati di seminare il terrore in alcune zone della Repubblica, si presentano però al popolo come
un'organizzazione di protezione, di difesa e quasi filantropica, un po' come la Mafia e la Camorra hanno
voluto da sempre mostrare anche in Italia. Il loro modo di agire, dunque, se da un lato è chiaramente di

9 In questa relazione ci si esime dall'affrontare l'annosa questione sulla filiazione presunta dell'Ordine e della diatriba
perenne tra l'OSRMJ, l'OTSMH e altri ordini templari che si ritengono unici e legittimi continuatori, e che sono presenti anche
in Messico. In questo paese si ritrova anche l'Ordine di DeMolay, un'organizzazione di carattere iniziatico internazionale per
ragazzi tra i 12 e i 21 anni. Modellata e forgiata sulla massoneria e ispirato ai principi della cavalleria templare, vuole insegnare ai
giovani dei principi morali attraverso un programma di sviluppo e divertimento. L'Ordine oggi è sparso in tutto il mondo, seguendo
un percorso associativo simile a quello del Rotary e del Lions Club International.
matrice mafiosa, dall'altro è visto dalla parte di alcuni settori della popolazione come una sorta di stato
nello stato a cui ricorrere per i propri fini personali e per la scalata nella politica e ai vertici sociali.

A questo proposito Los Templarios hanno distribuito una vera e propria Regola, chiamata Codigo de los
Caballeros Templarios de Michoacan con il quale pretendono far conoscere pubblicamente i loro principi di
azione, le regole di condotta e le forme organizzative. Articolata in 53 punti, si presenta come un Ordine
ispirato agli antichi guerrieri crociati, con "il proposito di proteggere gli abitanti dello Stato libero, sovrano e
laico di Michoacan". I fini principali sarebbero quelli della "lotta al materialismo, l'ingiustizia e la tirannia
nel mondo", il cercare di arrestare il declino dei valori morali della società, e l'attenzione al patriottismo ,
espresso per "il manifestare l'orgoglio per la propria terra". Tra i loro lineamenti guida, Los Caballeros
Templarios dicono di riconoscere il diritto dei popoli e le nazioni a governarsi autonomamente "dentro de
su medio economico natural", e appoggerebbero la libertà di espressione e coscienza e religione.
Quest'ultimo punto è abbastanza interessante, perché si afferma che "il Templare dovrà cercare di capire
come gli altri si avvicino a Dio", sebbene il fine ultimo è quello appunto di elevarsi fino all'essere supremo.
Per quanto riguarda la regola propriamente detta, le norme prevedono un giuramento a vita, il voto del
silenzio e, naturalmente, la pena capitale per chi le infrange.

Tutto ciò, che è assolutamente ben scritto e ben pianificato, si scontra naturalmente con un agire quasi
all'opposto nella realtà dei fatti. Dobbiamo dunque pensare, che dietro a questa organizzazione, il
cosiddetto Consiglio, sia formato da un gruppo selezionato con un certo livello culturale. Se si legge
attentamente, si capisce come molti dei concetti vengono mutuati dai principi della Massoneria: un Dio
unico per tutte le nazioni e non solo cattolico, il principio dell'autodeterminazione dei popoli, la lotta al
degradamento dei valori. Forse è proprio per questo quasi "distacco" da chi evidentemente una certa
formazione, e il grosso della manovalanza dell'organizzazione, di livello culturale infimo, analfabeta o semi-
analfabeta che poi le cose non hanno funzionato, al di là della lotta fatta dal Governo messicano: infatti,
quasi nessun "templare" riesce a osservare il proprio codice, cadendo in atti delinquenziali come ad
esempio l'estorsione a mano armata e il sequestro di persona, vietati e penati dall'ordine stesso con la pena
di morte. Si osserva, dunque, un fenomeno per certi versi simili a quello manifestatosi in alcune regioni
dell'Italia meridionale, dove i cosiddetti boss hanno a volte perso il controllo, essendoci troppa distanza tra i
capi e i sicari che usano l'organizzazione per i loro fini, e quando si dice "la mafia non è più la stessa", si può
estendere il concetto anche per il Messico. 10

Il Mito dei Templari continua

Come avviene in Europa, in tutta America Latina, la parolina magica Templari viene usata in contesti
contemporanei completamente diversi dall'originale. Così lo possiamo trovare in ambiente sportivo, nella
pubblicità di prodotti, nel nome di ristoranti e hotel. Che si conosca o no la storia di questo illustre ordine
cavalleresco, il fascino, in generale, rimane. A mantenere vivo il mito concorrono le numerose feste
medievali che anni vengono organizzate, soprattutto in Messico e in Argentina, dove, naturalmente si
presentano gruppi di rievocazione storica e si vendono svariati gadget.

Ritornando propriamente ai Templari e all'attualità, in Messico troviamo il Moto Club Caballeros


Templarios, ad Oaxaca (quasi in tutti i paesi ci sono associazioni di motociclisti che si rifanno ai cavalieri
crociati); la squadra di rugby di Città del Messico è intitolata a loro. A Tijuana un cileno ha aperto il bar el
Templario. Non cambia la situazione in altri paesi dove troviamo intitolati a loro camping, residence, bar, e

10 A latere di questo fenomeno, sono sorti persino i gruppi musicali del genere "banda messicana"con i cosiddetti
"narcocorridos tenplarios" che uniscono superficialmente aspetti dell'essere valenti e coraggiosi, con becere allusioni alla lotta
dei gruppi mafiosi contro lo Stato messicano. Persino sono nate delle telenovelas dove si intravedono le gesta di questi gruppi
criminali, cosa deleteria perché incentivano fin dall'infanzia e l'adolescenza a modelli di comportamento assimilati come normali o
come modelli da imitare.
così via. In Guatemala il gruppo de Inversion e Comercializacion Templarios S.A. ha come simbolo Jacques
de Molay. Esiste un gruppo di rock cover in Perù che si chiama Los Templarios Perù. La squadra di Football
americano di Las Condes, Cile porta il nome dei nostri cavalieri. Un'associazione di calcio virtuale in
Ecuador si chiama con lo stesso nome. In Colombia la locale associazione di Taekwondo si chiama
Templarios del Oriente. Si potrebbe continuare per molto ma ciò che abbiamo citato è indicativo di come il
fenomeno "templare" continui ad appassionare, nel bene o nel male, le nuove generazioni anche al di là
dell'Oceano, mantenendo in auge un mito che non accenna mai a scemare. Questo che abbiamo visto
potrebbe essere un primo abbozzo di una ricerca più sistematica che potrebbe coinvolgere gli stessi archivi
delle associazioni massoniche, degli organismi statali e pubblici, perché il templarismo è stato parte
essenziale della storia d'America.

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