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SAPONE MOLLE CON LISCIVIA COLATA DA CENERI

Questo metodo fu usato per la prima volta dai coloni del nord America. Essi producevano
del sapone molle utilizzando grasso e potassa (lisciva che ottenevano colando dell’acqua
dalle ceneri).

Per colare la lisciva servono i seguenti attrezzi

( che possono essere riutilizzati ):

Per costruire un piccolo soppalco: dei sassi o dei mattoni. Dove verrà appoggiata una
piastra munita di un incavo scavato tutto attorno che fungerà da scolo. Un secchio da 20L,
oppure si può utilizzare anche un tronco incavato che abbia una forma cilindrica. Un vaso
da 2L circa per la raccolta della lisciva, che può essere di ferro o acciaio, creta o un
contenitore smaltato. Si consiglia di non usare un contenitore di alluminio perché la lisciva
tende a corroderlo.

Materiale da utilizzare solo un volta:

Dei piccoli ramoscelli, paglia oppure un vecchio straccio (ma che non scolorisca).
19 Litri di ceneri di legno ( le ceneri possono derivare da tutti i tipi di legni, ma la cenere
da legni duri produce una lisciva migliore). Non usare assolutamente ceneri provenienti da
materiali come carta, stoffa o rifiuti vari. 6-7 Litri di acqua povera di Sali minerali. Ottima
a questo scopo è l’acqua piovana o l’acqua ottenuta per evaporazione.

Come procedere:

Accatastare le pietre per creare un supporto sicuro per la pietra di scolo, tendo conto
dell’altezza del contenitore che intendete usare per raccogliere la lisciva. Appoggiare la
pietra di scolo che deve risultare livellata e con l’uscita dello scolo leggermente più in
basso.
Praticare dei fori sul fondo del secchio da 20 Litri e posizionarlo al centro del piano di
scolo. Appoggiate i piccoli ramoscelli sul fondo del secchio formando due strati incrociati,in
modo da formare un reticolo. Aggiungete della paglia che farà da filtro. Riempite il resto
del secchio con la cenere (la cenere deve essere asciutta e mai stata bagnata prima di
questo uso). Posizionate il vaso per la raccolta della lisciva sotto l’uscita dello scolo.
Iniziate a versare molto lentamente i 6-7 Litri di acqua calda prestando attenzione a non
farla traboccare dal secchio. Dopo che si è assorbita la prima parte di acqua versata,
praticare una depressione al centro delle ceneri inumidite e continuare a versare
lentamente nella depressione l’acqua rimasta. Non abbiate fretta perché prima di notare
che la lisciva cominci ad uscire dal fondo del secchio e passando per lo scolo fluisca nel
vaso di raccolta, passa circa un’ora, durante il quale, avrete già versato circa due-terzi
dell’acqua.

Con le proporzioni sopra descritte dovreste ricavare circa 1,2 litri di lisciva. La quantità
può variare dal tipo di ceneri usate e da quanta acqua è evaporata. Per verificare se la
lisciva è della forza corretta, immergetevi un uovo fresco o una patata che ne dovranno
rimanere a galla. Importante è che usiate un uovo fresco. Un uovo è fresco quando
immergendolo nell'acqua va a fondo (se gallegia è vecchio). Oppure inzuppando una
penna di pollo nella soluzione ne rimarrà rivestita. Se volete essere più precisi nella
misurazione, usate il Lisciviometro (vedi fondo pagina).
Se la soluzione è debole, riversatela attraverso il contenitore o attraverso nuove ceneri o
concentratela facendola bollire. Una vecchia ricetta dice che: 19 Litri di ceneri, vanno bene
per 1,1 Kg di grassi, questa proporzione varia anche di molto da ricetta a ricetta.

1° metodo per fare il sapone con la lisciva

Attrezzatura e materiali:
Una pentola che contenga almeno il doppio della quantità di ingredienti che andrete ad
usare (possibilmente non di alluminio). Un cucchiaio di legno o un bastone pulito. Dei vasi
per misurare, che possono essere di ferro, legno, acciaio, vetro e un vaso di terra cotta
per conservare il sapone. Grasso chiarificato o oli vegetali.
La lisciva ricavata da ceneri (deve essere abbastanza densa da tenere a galla un uovo o
una patata).Istruzioni:
Mettere 100ml di lisciva nella pentola (che avete destinato per la preparazione del
sapone). Aggiungere 200 ml di grasso chiarificato o oli vegetali o in proporzione alla
quantità di sapone che desiderate fare, rispettando in ogni caso la percentuale di Una
parte di lisciva e Due di grassi.

Portare a ebollizione a fuoco lento la miscela, mescolando di tanto in tanto in maniera


uniforme e sempre nella stessa direzione. Continuate a far bollire a fuoco lento finché la
miscela diviene densa, gommosa e spumeggiante.
La miscela è sufficientemente gelatinosa, quando noterete che il vostro mestolo o bastone
lascia una scia dietro si se. A questo punto, togliere la pentola dal fuoco e lasciarla
raffreddare.

Riepilogo fotografato della ricetta:


Si presenta cosi appena avete finito di mescolare la lisciva con l'olio

Qualche tempo dopo la miscela comincia a divenare spumeggiante, continuate a


mescolare finchè le bollicine scompaiono

A questo punto, spegnete il fuoco e lasciate riposare, dopo di che ...

Versatelo in un contenitore e lasciatelo


riposare per almeno un mese prima di usarlo.
Più a lungo lo lasciate stagionare e più
migliora le sue qualità. Il colore di questo
sapone va dal color paglia al marrone scuro,
varia in base a quanto lo avete fatto bollire e dal tipo di grassi o oli che avete usato.

Nel caso usiate solo olio di oliva, potete mettere la miscela direttamente in un piccolo
contenitore (un vasetto di cotto o vetro) da tenere a portata di mano visto che, anche
dopo tre - quatto mesi, rimane una pasta gelatinosa che potrete prelevare direttamente
dal contenitore con un dito.

IL LISCIOVIOMETRO

E' uno strumento utile per sapere quando la lisciva è


sufficientemente forte per farsi il sapone ...

Lisciviometro
Questo strumento serve appunto per misurare la forza della vostra Lisciva o Liscivia (in
Inglese Lye). L'oggetto molto semplice che vedete è stato autoprodotto e se volete potete
costruirvene uno anche voi, seguendo le istruzzioni riportate verso la fine di questa
presentazione.
Oppure potete ordinarlo presso l'associazione:
vedi QUI (L'associazione verrà inserita prossimamente).
Per tarare il vostro Lisciviometro immergetelo delicatamente nell’acqua satura di sale
e lasciatelo galleggiare per qualche secodo, tiratelo fuori e segnate con una matita il punto
dove arrivava l’acqua salata.
"L'acqua si dice satura quando non riuscite più a scogliervi dell'altro sale."
(Nel mio lisciviometro ho fatto due segni: quello sopra, il più piccolo, indicava il punto
dove arrivava l'acqua normale. Quello sotto, come nella foto, dove arriva l'acqua salata. I
due segni mi permettono di valutare quanto mi manca per completare la Lisciva.)

Dosi utili per tarare questo strumento:


500ml di acqua
200 g di sale fino da cucina
mescolare il sale all’acqua finche non si è sciolto tutto, se ne rimane un pò non
preoccupatevi vuol dire che comunque ha raggiunto il livello massimo di saturazione.
La lisciva è della forza giusta quando galleggiando arriva in corrispondenza del segno
lungo, lo stesso dove arrivava l'acqua satura di sale.
L'inclinazione a 45° delle tre pareti, permette un'ottima visualizazione da parte
dell'operatore, oltre che diminuire l'imprecisione della taratura.

ISTRUZIONI PER LISCIVIOMETRO


Questa forma e modalità di taglio, sono state scelte per la facilità di esecuzione e minor
spreco di risorse.

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