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BASI DI FALEGNAMERIA ITALIANO TUTORIAL UTENSILI

FALEGNAMERIA: LEVIGARE IL LEGNO


Postato Il 20/10/2018di Wood Blogger

Consigli e strumenti per la levigatura del legno in falegnameria o fai-


da-te. Saper scegliere e usare abrasivi e utensili per levigare il legno nel
modo corretto.

Bentornato nel mio Diario di un Apprendista Falegname,

oggi ti parlerò di come levigare il legno con gli strumenti adatti e


nel modo giusto in ogni situazione.

Anche questa, a primo impatto, può sembrare un’operazione semplice e


senza intoppi.
Il discorso è sempre lo stesso e l’attenzione che si presta nello
svolgimento di una lavorazione è direttamente proporzionale al risultato
finale.

In parole povere: più attenzione presti in fase di lavorazione e


migliore sarà il risultato.

Levigare è spesso sinonimo di carteggiare (o scartavetrare che dir si


voglia).

Infatti è un’operazione che si svolge con la carta vetrata, un abrasivo


solitamente applicato su un supporto che può essere di vario genere.

Si parte dal più semplice blocchetto di legno fino ad arrivare alle


gigantesche levigatrici industriali.

In questo articolo andremo ad esplorare le varie tipologie di


abrasivi presenti sul mercato e gli utensili più usati da hobbisti e
falegnami per levigare il legno.

Alla fine ti mostrerò anche qualche piccolo trucchetto per semplificarti la


vita e lavorare meglio.

Ma cominciamo dall’inizio…

GLI ABRASIVI
Abrasivi

Gli abrasivi sono la prima cosa da comprendere se vogliamo levigare il


legno nel modo corretto.

È molto probabile che ti sia capitato qualche volta di usare la carta


vetrata; a casa tua avrai carteggiato una ringhiera da riverniciare, per
esempio.

Ma quale carta vetrata hai scelto?

Cos’è la grana dell’abrasivo?

Con quale criterio si sceglie?

COS’È LA CARTA VETRATA


Carta vetrata close-up

La Carta Vetrata, o più correttamente Carta Abrasiva, è appunto


un abrasivo composto da un supporto (solitamente carta o rete) su cui
sono incollati dei granuli di ferro o vetro ( da cui il nome “vetrata”).

A noi che lavoriamo con il legno è consigliato usare abrasivi non


contenenti ferro perché quel tipo di carta abrasiva può formare delle
macchie scure sulla superficie.

La carta abrasiva è commercializzata in diversi formati che


corrispondono al tipo di lavorazione che si vuole effettuare o alla
macchina su cui sarà montata.

Ad esempio per la levigatrice rotorbitale tonda esistono


appositi dischetti di carta vetrata di vari diametri, a seconda della
macchina, e con dei fori per l’aspirazione della polvere di levigatura.

Per la levigatrice a nastro esistono nastri di carta vetrata di diverse


lunghezze.
Poi c’è la classica carta vetrata a metraggio che trovate in rotoli in
qualsiasi negozio di ferramenta.

Una volta scelto il formato, esistono però diverse grane di Carta


Abrasiva: dalla 12 alla 7000.

Questo numerino lo trovate indicato sul retro dell’abrasivo e sta ad


indicare la concentrazione dei granuli che si trovano su di essa; maggiore
sarà il numero indicato e maggiore sarà la finezza della levigatura e
viceversa.

Solitamente in falegnameria non si va oltre la grana 600.

Quindi avremo:

Da 12 a 20: Levigatura grossolana (levigatura preliminare del legno


massello o asportazione di vecchia vernice)
Da 60 a 120: Levigatura preliminare (superfici già piallate di legno
massello o impiallacciate)
Da 120 a 220: Ripassatura (legno massello, superfici impiallacciate
e superfici trattate con prodotti ad acqua)
Da 280 a 600: Levigatura fine (Superfici già trattate con fondo e/o
vernice)

PROCEDURA DI LEVIGATURA DEL LEGNO


Diverse tipologie di abrasivi

Quindi, per ottenere una superficie perfettamente levigata e


liscia al tatto dovrai seguire una determinata procedura utilizzando più
abrasivi con grane differenti.

Partendo da un massello semilavorato, dopo la piallatura, si può


iniziare a levigare la superficie con una carta vetrata da 150/180.

Se invece la superficie non deve essere piallata, ma ha bisogno di una


sgrossatura puoi fare un passaggio preliminare con carta da 80.

Bisogna applicare una pressione media, non troppo forte, per evitare
bruciature del legno che possono formarsi soprattutto quando
usiamo levigatrici elettriche a velocità elevate.

Successivamente passa ad un abrasivo più fine da 220/240 e per finire


uno da 280/300.

In questo modo la superficie sarà perfettamente liscia, provare per


credere!
Io, una volta levigata la superficie, solitamente passo un panno
leggermente umido per rimuovere la polvere che genera la levigatura
stessa.

Prova a farlo anche tu, aspetta che si asciughi e vedrai che si forma come
una leggera peluria sulla superficie in legno.

Si tratta della fibra del legno che reagisce all’umidità creata e si solleva.

Basta dare una nuova leggerissima passata di carta vetrata


finissima per ritrovare una superficie ancora più liscia e gradevole di
prima.

A questo punto puoi rimuovere, preferibilmente soffiandola via con


il compressore o pulendo con un aspiratore, la polvere
dell’ultima levigatura e sei pronto per la finitura.

Solitamente anche tra una mano e l’altra di vernice si da una


leggerissima levigata con grana da 300 in su.

Il procedimento vale sia per la scartavetratura manuale che con l’utilizzo


di apposite macchine o elettro-utensili.

È una sequenza che applico io perché così mi è stato consigliato dal mio
amico Falegname Giorgio.

Ovviamente se hai un’esperienza differente ti invito a segnalarmela nei


commenti qui sotto; lo scambio di informazioni e opinioni è sempre
positivo se si svolge civilmente e con rispetto.

ATTREZZI PER LA LEVIGATURA


Levigatura

Come ti dicevo prima esistono vari attrezzi per la levigatura del


legno,  che possiamo suddividere in 2 macrocategorie:

1. Portatili
2. Fissi

I portatili hanno spesso un sacchetto per la raccolta della polvere di


levigatura, mentre i fissi sono collegati ad un impianto di
aspirazione.

Qui ti indico i più utilizzati in Falegnameria:

Levigatrice portatile a nastro


Levigatrici orbitali e rotorbitali
Banco Levigatrice a nastro lungo
Levigatrice a nastro largo
Levigatrice per bordi

LEVIGATRICE PORTATILE A NASTRO


Levigatrice a nastro

La levigatrice portatile a nastro è molto simile nella forma ad


un pialletto elettrico.

In effetti il funzionamento è più o meno lo stesso con la differenza che


invece di avere un rullo con i coltelli per la piallatura ha due rulli che
ruotano muovendo un nastro chiuso di abrasivo.

Viene usata solitamente per carteggiare grandi superfici, ma


comunque è uno strumento molto versatile che trova grande applicazione
in Falegnameria.

Ad esempio alcuni la usano fissata al banco capovolta


per levigare piccoli pezzi.

LEVIGATRICE ORBITALE E ROTORBITALE


Levigatrice orbitale

La Levigatrice Orbitale è dotata di un corpo macchina, in cui risiede il


motore e l’impugnatura con i vari comandi per le regolazioni, e di
un platorello con il velcro su cui si attaccano gli abrasivi.

Il platorello può essere tondo o rettagolare di diverse dimensioni a


seconda del modello.

La differenza tra orbitale e rotorbitale sta proprio nel modo in cui


questo platorello gira.

Infatti nella levigatrice orbitale questo ruota esclusivamente intorno


all’asse centrale, come un normalissimo disco.

Nella levigatrice rotorbitale, invece, esiste una rotazione aggiuntiva:


il platorello gira su sé stesso e, contemporaneamente, si muove
seguendo un’orbita circolare più ampia.

Comunque se vuoi approfondire l’argomento Levigatrici


Portatili clicca qui

BANCO LEVIGATRICE A NASTRO LUNGO

Foto da “Manuale tecnico del legno” di Wolfgang Nutsch

Si tratta di un bancone lungo 3/4 metri con un piano regolabile in altezza.

Nella parte subito sopra a questo piano ruota il nastro abrasivo che


viaggia su due rulli posizionati agli estremi, uno collegato al motore che
trasmette la rotazione e l’altro è un rullo che può essere regolato per
modificare la tensione del nastro stesso.

Tra le due facce del nastro si trova il pattino di levigatura che viene


usato dall’operatore per applicare pressione sul pezzo da levigare.

La macchina è dotata di aspiratore della polvere di levigatura.

Si tratta di un macchinario professionale e raramente lo vedrete nel


garage di un hobbista, ma se mai doveste capitare in
una falegnameria moderna lo incontrerete di sicuro.

BANCO LEVIGATRICE A NASTRO LARGO


Foto da “Manuale tecnico del legno” di Wolfgang Nutsch

Molto simile nella forma ad una pialla a spessore è dotato di più


nastri abrasivi continui che scorrono su rulli orizzontali.

Nella parte inferiore della fessura in cui si infila il pezzo da levigare si


trova un nastro trasportatore che lo fa scorrere sotto
l’abrasivo dall’ingresso all’uscita dalla parte opposta.

Questo banco può essere dotato di uno o più rulli per disporre
diverse grane di carta vetrata in modo da effettuare più fasi
di cartavetratura in una sola passata.

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