1) L'entalpia standard di formazione ΔHf° di un composto ad una certa temperatura è la variazione
di entalpia che accompagna la formazione di una quantità di quella sostanza a partire dai suoi componenti elementari 2) Il valore del Δ H di una reazione che avviene a P o a V cost è INDIPENDENTE dal cammino secondo cui la reazione si svolge e dipende solo dallo STATO INIZIALE (reagenti) e dallo STATO FINALE (prodotti). Ne segue un’importante deduzione: il Δ H incognito di una reazione può essere calcolato in base ai Δ H noti di altre reazioni opportunamente scelte. 3) (La tonalità termica è la quantità di calore sviluppata dalla combustione dell'unità di massa o di volume di una certa miscela combustibile in condizioni standard) LEGGE DI KIRCHHOFF 4) Nel calorimetro il volume rimane costante. 5) La taratura consiste nella determinazione dell’“equivalente in massa d’acqua” dell’apparecchiatura. Nel nostro caso viene utilizzata la reazione di combustione dell’acido benzoico. 6) Con equivalente in acqua si intende la massa d’acqua che ha la stessa capacità termica del calorimetro. Per conoscere la costante calorimetrica è necessario tarare il calorimetro misurando la variazione di temperatura dell’acqua quando viene introdotta una quantità nota di calore. La fonte nota di calore può essere ottenuta facendo passare una quantità nota di corrente elettrica attraverso un resistore nel calorimetro, ma può essere ottenuta anche con mezzi più semplici sfruttando la conoscenza del calore specifico dell’acqua. La relazione tra il calore q sviluppato in una reazione e la variazione di temperatura dell’acqua ΔT contenuta nel calorimetro è data da: q = CΔT. 7) Perche` ci interessa la variazione dell’entalpia in funzione della temperatura che corrisponde a Cp e non a Cv. 8) Δ H = QV+ Δn R T 9) Nella relazione precedente intervengono solamente le moli delle sostanze allo stato gassoso 11) Per prima cosa, il termometro viene capovolto e picchiettato delicatamente in modo che il mercurio nel serbatoio si fermi nella curva (B) all'estremità dello stelo. Successivamente, il bulbo viene riscaldato fino a quando il mercurio nello stelo si unisce al mercurio nel serbatoio. Il termometro viene quindi posto in un bagno uno o due gradi sopra il limite superiore di temperatura da misurare. 12) Il calorimetro a bomba calorimetrica di Mahler è un dispositivo che permette di misurare la quantità di calore liberata o assorbita durante una reazione che avviene a volume costante. 13) la pastiglia si inserisce senza toccarla, legandola tramite il fil di ferro ai 2 elettrodi. 14) Il crogiulo serve per raccogliere i resti della pastiglia dopo la combustione, in modo da poi pesarli ed ottenere la massa effettiva di pastiglia che ha partecipato alla combustione. 15) Il crogiulo e` di quarzo e non va toccato con le mani nude per evitare di sporcarlo con il grasso della palle, quindi va maneggiato esclusivamente con i guanti. 16) >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> 17) Andiamo a verificare tramite un tester che il circuito sia chiuso, quindi che il fil di metallo sia ancora attaccato ai 2 elettrodi. 18) Quando abbiamo inserito tutta l’acqua nel cestello gia` contente la bomba. 19) La combustione e` innescata mediante una resistenza elettrica nella pastiglia. Facciamo passare la corrente attraverso la resistenza, questa si arroventa e provoca una rapida combustione. 20) n