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5 In relazione alle attività eseguite dall’azienda, la dichiarazione può essere ZA.3.2 (costruzione del componente), ZA.3.3 (progettazione
ecostruzione), ZA.3.4 (costruzione su progetto del Cliente), ZA.3.5 (progettazione esecutiva su dati forniti dal Cliente e costruzione).
5.2.2.1. Check-list degli Elementi di verifica
£ Documentazione fornita dall’azienda;
£ Le strutture di progettazione, ove applicabile, e di produzione, oltre a quella di controllo, corrispondano a quanto indicato nella
domanda di certificazione e nella relativa documentazione fornita e che il personale sia in possesso delle qualificazioni
prescritte;
£ Disponibilità delle norme tecniche richiamate dall’azienda nella documentazione del controllo della produzione in fabbrica;
£ Documentazione delle prove iniziali di tipo eseguite dall’azienda copra le caratteristiche prestazionali dei componenti indicati
nella domanda di certificazione;
£ Criteri e le modalità di applicazione delle procedure di progettazione indicati nel controllo di produzione in fabbrica. Qualora
questa attività sia affidata all’esterno, la verifica sarà estesa a tali strutture;
£ Criteri e le modalità di applicazione delle procedure/istruzioni operative o di altri documenti indicati nel controllo di
produzione in fabbrica, cui al punto 2.1 del presente schema certificativo.
£ Il processo di lavorazione, compresa la manutenzione degli impianti e delle attrezzature, venga mantenuto sistematicamente
sotto controllo e i risultati conseguiti siano congruenti con le prescrizioni delle procedure/istruzioni operative applicate;
£ I documenti di registrazione dei dati del controllo di produzione in fabbrica siano gestiti in modo controllato;
£ Le non conformità di processo e di prodotto siano rilevate tempestivamente ed eventuali non conformità siano adeguatamente
identificate e trattate ai fini di riportarle alla conformità delle prescrizioni.
£ Approvvigionamento e immagazzinamento semilavorati e prodotti di base (identificazione e stato; presenza delle attestazioni
o certificazioni di conformità, compresa l’accettazione del loro contenuto);
£ Qualificazione, ove applicabile, dei processi e del personale;
£ Conduzione del processo per confronto con i parametri prestabiliti nelle istruzione/disegni di lavorazione;
£ controllo di corrispondenza di forma, dimensionale e superficiale ai disegni esecutivi;
£ disponibilità di tutte le registrazioni del processo di lavorazione, comprese le azioni intraprese in caso di non conformità;
£ Movimentazione, stoccaggio, imballaggio e spedizione;
£ idoneità dei mezzi e delle modalità atte ad evitare danneggiamenti dei componenti;
£ adeguatezza dello stoccaggio;
£ adeguatezza dell’imballo;
£ modalità e criteri per assicurare l’integrità dei componenti;
£ Identificazione secondo le modalità dichiarate dall’organizzazione nella domanda;
£ rintracciabilità dei componenti ai documenti della qualità di approvvigionamento;
£ la strumentazione e le apparecchiature di prova e di controllo siano adeguate ed idonee per l’esecuzione delle prove e dei
controlli;
£ il personale addetto alle prove ed ai controlli sia adeguato e competente;
£ l’esecuzione delle prove e dei controlli sia conforme a quanto prescritto delle procedure/istruzioni e nelle norme di riferimento
applicabili.
£ la corretta valutazione dei risultati e la loro aderenza alla documentazione delle prove di tipo ed ai requisiti delle specifica dei
componenti.
£ Estensione dei suddetti punti ai subfornitori;
5.2.2.2. SORVEGLIANZA
Classe di esecuzione Cadenza delle verifiche di sorveglianza del FPC dopo la prima certificazione (anni) b)
EXC 1-2 1-2 a)-3 a)-3 a)
EXC 3-4 1-1-2 a)-3 a)-3 a)
a) Condizione valida se non ci sono state modifiche importanti degli impianti e delle attrezzature, sostituzione del coordinatore di
saldatura, nuovi processi di saldatura per la quale è necessaria una dichiarazione annuale dell’azienda in tal senso;
b) Condizione valida se non sono emerse non conformità significative.
MQ Manuale Assicurazione Qualità 03 10/07/2008 1 (2), 6, 16 Riferimento RAQ RAQ AD RAQ A sostit.
MQ All. 01 Politica della Qualità 02 10/07/2008 idem Riferimento RAQ RAQ AD RAQ A sostit.
MQ All. 04 Delega rappresentante della direzione 01 01/07/2008 idem Riferimento RAQ RAQ AD RAQ A sostit.
Registrazion
MQ All. 05 Riesame della Direzione 02 01/07/2008 idem RAQ RAQ AD RAQ 2 anni
e
Registrazion
MQ All. 06 Cartella professionale di qualificazione 01 01/07/2008 1 (2), 12 RAQ RAQ AD RAQ 2 anni
e
MQ All. 07 Qualifiche professionali ed esperienze 01 01/07/2008 idem Riferimento RAQ RAQ AD RAQ A sostit.
Registrazion
MQ All. 08 Piano di formazione 01 01/07/2008 idem RAQ RAQ AD RAQ 2 anni
e
Registrazion
MQ All. 09 Foglio Firma 02 01/07/2008 idem RAQ RAQ AD RAQ 2 anni
e
Registrazion
MQ All. 10 Scheda di valutazione formazione addestramento 00 01/07/2008 idem RAQ RAQ AD RAQ 2 anni
e
Registrazion
MQ All. 11 Piano della Qualità 01 01/07/2008 idem RAQ RAQ AD RAQ 2 anni
e
Registrazion
MQ All. 12 Piano degli Audit Interni 01 01/07/2008 idem RAQ RAQ AD RAQ 1 anno
e
Registrazion
MQ All. 13 Ceck list e rapporto di Audit 01 01/07/2008 idem RAQ RAQ AD RAQ 2 anni
e
Registrazion
MQ All. 14 Report soddisfazione cliente e indici della qualità 01 01/07/2008 idem RAQ RAQ AD RAQ 2 anni
e
Registrazion
MQ All. 15 Modello Lettera 00 27/09/2010 idem RAQ RAQ AD RAQ A sostit.
e
Registrazion
MQ All. 16 Modello Fax 00 27/09/2010 idem RAQ RAQ AD RAQ A sostit.
e
SGQ 4.1.1 Controllo dei documenti e delle registrazioni 02 09/07/2008 1 (2) Riferimento RAQ RAQ AD RAQ A sostit.
SGQ 7.2.1 Gestione del cliente 04 09/03/2012 1 (2), 3,4, 5, 6, 9 Riferimento COM I RAQ AD RAQ A sostit.
SGQ 7.2.1 All. 01 Offerta 00 07/12/2006 idem Riferimento COM I RAQ AD COM i-e A sostit.
Registrazion
SGQ 7.2.1 All. 02 Elenco offerte Italia 00 07/12/2006 idem COM I RAQ AD COM i-e 1 anno
e
Registrazion
SGQ 7.2.1 All. 03 Elenco offerte estero 00 07/12/2006 idem COM I RAQ AD COM i-e 1 anno
e
SGQ 7.2.1 All. 04 Impegno 01 07/12/2006 idem Riferimento COM I RAQ AD COM i-e 2 anni
SGQ 7.2.1 All. 05 Listino 01 07/12/2006 idem Riferimento COM I RAQ AD COM i-e 2 anni
Registrazion
SGQ 7.2.1 All. 06 Questionario soddisfazione cliente 02 09/03/2012 idem COM I RAQ AD COM i-e 2 anni
e
Registrazion
SGQ 7.2.1All. 07 Report soddisfazione del cliente 01 07/12/2006 idem COM I RAQ AD COM i-e 2 anni
e
SGQ 7.3.1 Pianificazione e controllo della progettazione 04 10/05/2012 1 (2), 6 (15) Riferimento RTEC RAQ AD RAQ A sostit.
Registrazion
SGQ 7.3.1 All. 01 Pianificazione della progettazione 04 01/09/2010 Idem TEC RAQ AD TEC 2 anni
e
Registrazion
SGQ 7.3.1 All. 02 Definizione delle specifiche di prodotto 02 01/09/2010 Idem TEC RAQ AD TEC 2 anni
e
SGQ 7.3.1 All. 03 Chiave di lettura dei codici 01 10/08/2006 Idem Riferimento TEC RAQ AD TEC 1anno
Registrazion
SGQ 7.3.1 All. 04 Indice progetti 01 10/08/2006 Idem TEC RAQ AD TEC 1 anno
e
Registrazion
SGQ 7.3.1 All. 05 Feedback Fuorimisura 00 18/02/2010 Idem TEC RAQ AD TEC 1 anno
e
Riesame della progettazione Registrazion
SGQ 7.3.1 All. 06 00 13/09/2010 Idem TEC RAQ AD TEC 1 anno
(Elementi per l’offerta) e
SGQ 7.3.1 All. 07 Specifica di Codifica Sunbuster 02 13/09/2010 Idem Riferimento TEC RAQ AD TEC A sost
Registrazion
SGQ 7.4.1 All. 01 Lista fornitori (in fullwork) 02 20/01/2011 Idem RACQ RAQ AD ACQ 2 anni
e
Registrazion
SGQ 7.4.1 All. 02 Benestare fornitura/fornitore 01 21/11/2006 Idem RACQ RAQ AD ACQ 2 anni
e
Registrazion
SGQ 7.4.1 All. 03 Questionario Fornitori 01 25/02/2006 Idem RACQ RAQ AD ACQ 2 anni
e
SGQ 7.4.1 All. 04 Ciclo di controllo 01 21/11/2006 Idem Riferimento RACQ RAQ AD ACQ A sostit
SGQ 7.4.1 All. 05 Ordine a fornitore 01 21/11/2006 Idem Riferimento RACQ RAQ AD ACQ 2 anni
SGQ 7.4.1 All. 06 Specifica di controllo in accettazione 00 21/11/2006 Idem Riferimento RACQ RAQ AD ACQ A sostit
Registrazion
SGQ 7.4.1 All. 07 Indicatori Approvigionamento 02 19/10/2012 Idem RACQ RAQ AD ACQ A sostit
e
Registrazion
Timbro 00 01/07/2006 Idem RACQ RAQ AD ACQ 2 anni
e
SGQ 7.4.1 I.O.
Accettazione 02 21/11/2006 Idem Riferimento RACQ RAQ AD ACQ A sostit
00
SGQ 7.4.1 I.O. Aggiornamento listini di Acquisto e Listino di
00 17/01/2006 Idem Riferimento RACQ RAQ AD ACQ A sostit
01 Produzione ( Codici di Acquisto )
SGQ 7.4.1 I.O.
Ciclo di controllo delle guide 00 01/07/2004 Idem Riferimento RACQ RAQ AD ACQ A sostit
05
SGQ 7.4.1 I.O.
Controllo qualità in accettazione 01 21/11/2006 Idem Riferimento RACQ RAQ AD ACQ A sostit
06
SGQ 7.5.1 Gestione del processo produttivo 04 20/10/2012 1 (2), 3,4, 5 (11), 6(15), 17, 10 Riferimento PROD RAQ AD PRO A sostit.
Registrazion
SGQ 7.5.1 All. 01 Foglio di lavorazione (benest. Prod.) 02 14/04/2006 Idem PROD RAQ AD RAQ 2 anni
e
SGQ 7.5.1 All. 02 Ciclo di controllo e collaudo 01 26/04/2006 Idem Riferimento PROD RAQ AD RAQ A sostit.
Registrazion
SGQ 7.5.1 All. 04 Elenco macchine – attrezzature 01 10/02/2006 Idem PROD RAQ AD RAQ A sostit.
e
Registrazion
SGQ 7.5.1 All. 05 Scheda manutenzione 01 10/02/2006 Idem PROD RAQ AD RAQ 2 anni
e
SGQ 7.5.2 Identificazione, rintracciabilità, conservazione 01 27/09/2007 1 (2), 3, 4, 5 (11), 6(15), 8, 17, 10 Riferimento PROD RAQ AD RAQ A sostit.
SGQ 7.6.1 Gestione strumenti di misura 02 10/09/2009 1 (2), 6(15), 17 Riferimento RAQ RAQ AD RAQ A sostit.
Registrazion
SGQ 7.6.1 All. 01 Elenco strumenti controllati 00 03/05/2004 Idem RAQ RAQ AD RAQ 1 anno
e
Registrazion
SGQ 7.6.1 All. 02 Scheda strumento 03 17/01/2012 idem RAQ RAQ AD RAQ 2 anni
e
SGQ 7.6.1 All. 03 Istruzioni di taratura/controllo 01 03/09/2013 idem Riferimento RAQ RAQ AD RAQ a sostit.
SGQ 8.3.1 Gestione Non Conformità e AC e AP 02 04/10/2009 1 (2), 3, 4, 5, 6(15),7, 8, 17, 10, 12 Riferimento RAQ RAQ AD RAQ A sostit.
Registrazion
SGQ 8.3.1 All. 01 Rapporto di NC e AC/AP 02 17/01/2012 Idem RAQ RAQ AD RAQ 2 anni
e
Registrazion
SGQ 8.3.1 All. 02 Registro di NC e AC/AP 01 18/01/2006 idem RAQ RAQ AD RAQ 2 anni
e
SGQ 8.3.1 I.O.
Gestione Resi 00 16/03/2009 Idem Riferimento RAQ RAQ AD RAQ 2 anni
01
SGQ 8.3.1 I.O.
Iter del Rapporto di Non Conformità 00 06/10/2009 Idem Riferimento RAQ RAQ AD RAQ 2 anni
02
8. Attività operative
8.1. Generalità
6 Per la fornitura di componenti strutturali con dichiarazione di prestazione comprensiva della progettazione (vedere i par. ZA.3.3 e
ZA.3.5 dell'allegato ZA della norma UNU EN 1090-1) si applicano le prescrizioni regolamentari del Paese di destinazione del
componente strutturale.
8.4. Gestione del processo di approvvigionamento (cap. 5)
8.4.1.Requisiti relativi ai materiali ed ai prodotti di base
I prodotti costituenti sono valutati verificando che i documenti di ispezione per i prodotti usati si
conformino ai requisiti della specifica del componente includendo la correttezza della geometria dei
prodotti. I semilavorati e i prodotti di base utilizzati per la costruzione di componenti strutturali
sono scelti tra quelli previsti dalla norma UNI EN 1090-2 ma in caso contrario le caratteristiche
sono specificate e verificate adeguatamente.
Per i prodotti costituenti soggetti ad una norma europea armonizzata l’azienda nell’ordine ne
richiede la marcatura CE o altra documentazione idonea a verificarne la conformità ai requisiti
richiesti o alle prestazioni dichiarate.
La conformità alle specifiche richieste è controllata in accettazione arrivi (AA) ad ogni arrivo di
semilavorati e/o prodotti base mediante come dalla seguente tabella e secondo le specifiche di
controllo allegate al presente manuale.7
PRODOTTI COMPONENTI DOCUMENTI DI CONTROLLO
Strutture di acciaio (prospetti 2 e 3) EN 10025-1:2004 prosp. B.1 a), b)
Acciaio inossidabile (prospetto 4) EN 10204 3.1
Getti di acciaio EN 10340:2007 prosp. B.1
Materiali di apporto della saldatura EN 10204 2.2
Bulloneria strutturale EN 10204 2.1c)
Rivetti a caldo EN 10204 2.1c)
Viti autofilettanti e autoperforanti e rivetti a strappo EN 10204 2.1
Perni per saldatura ad arco di perni EN 10204 2.1c)
Giunti di espansione per ponti EN 10204 3.1
Cavi ad alta resistenza EN 10204 3.1
Appoggi strutturali EN 10204 3.1
a) Per l’acciaio strutturale di classe S355 JR o JO il documento di controllo 3.1 è richiesto per EXC2, EXC3 e EXC4.
b) La EN 10025-1 richiede che gli elementi inclusi nella formula CEV devono essere riportati nel documento di controllo. La
segnalazione di altri elementi aggiuntivi richiesti dalla EN 10025-2 che dovrebbe includere Al, Nb e Ti.
c) Se è richiesto un certificato di cui al punto 3.1, questo può essere sostituito da un marchio identificativo del lotto di produzione.
£ Procedura di approvvigionamento: requisiti di acquisto “CE secondo UNI EN 1090”;
£ Procedura di approvvigionamento: accettazione e controllo (amministrativo, superficiale, dimensionale, funzionale);8
£ Procedura di identificazione e rintracciabilità (totale per EXC3-EXC4);
£ Procedura di movimentazione e stoccaggio (da istruzioni del fornitore);
10 Saldatura e Bullonatura in apposito capitolo. La carpenteria metallica deve essere prodotta tenendo conto dei requisiti del punto 10 e
nei limiti di tolleranza specificati al punto 11.
Al fine di raggiungere la durezza richiesta del bordo delle superfici libere, deve essere applicato il
preriscaldamento del materiale come necessario.
Valori di durezza del bordo delle superfici libere acciai al carbonio a seguito del taglio (HV10):
Norma di prodotto acciaio Tipo di acciaio Valori di durezza vickers
EN 10025 da 2 a 5
da S235 a S460 380
EN 10210-1, EN 10219-1
EN 10149-2 e EN 10149-3 da S260 a S700
450
EN 10025-6 da S460 a S690
Nota: Valori sono in conformità alla norma EN ISO 15614-1 applicati ai tipi di acciaio elencati nell’ISO/TR 20172
I.O.: Fare 4 prove di durezza secondo EN ISO 6507 su 4 campioni da prove di procedura comprendenti i prodotti più suscettibili ad
indurimento locale (4 campioni x 4 prove ognuno).
8.5.4.Formatura
8.5.4.1. Generalità
L’azienda utilizza metodi di formatura verificando che le proprietà non siano ridotte a un livello
inferiore a quelle specificate per il materiale lavorato. Fessure o strappi lamellari o danni ai
trattamenti rendono non conforme il componente formato.
Requisiti e raccomandazioni per formature a caldo, a freddo e raddrizzatura a fiamma degli acciai
devono essere come quelli indicati nelle norme di prodotto pertinenti e nel CEN/TR 10347.
8.5.4.2. Formatura a caldo
L’azienda usa processi di formatura a caldo conformi ai requisiti in materia di stampaggio della
pertinente norma di prodotto e alle raccomandazioni del produttore di acciaio.
Tipo di acciaio Temperatura Tempi e Velocità di raffreddamento
EN 10025-4 +M 10025-2 Non consentito Adeguati al tipo di acciaio
acciai bonificati e temperati Solo secondo EN 10025-6 Adeguati al tipo di acciaio
<S355 600÷650°C Adeguati al tipo di acciaio
S450+N /+AR (EN 10025-2) Temperatura dell'aria ma se eccessivo
750÷960°C ingrossamento del grano da fare
S420 e S460 (EN 10025-3)
normalizzazione
La formatura mediante formatura a caldo (T>580°C) di componenti stampati a freddo di spessore sottile e lamiere non è ammessa se il
carico di snervamento nominale è ottenuto da formatura a freddo.
Secondo la EN 10025-2 non è ammessa la formatura a caldo per S450, se non sono indicate le condizioni di fornitura.
Se non è indicata alcuna condizione di fornitura, i prodotti in acciaio S450 potrebbero essere forniti in condizioni di fornitura
termomeccanica.
8.5.5.2. Tolleranze
Salvo diverse specifiche la tolleranza del diametro dei fori per viti e perni calibrati è conforme alla
classe H11 (UNI EN ISO 286-2) mentre per gli altri fori è ±0,5 (media del diametro di entrata e
uscita). I cicli di controllo svolti garantiscono la conformità della superficie secondo il punto 8.5.3
del presente manuale e che i connettori sono inseriti liberamente e perpendicolarmente alle facce di
contatto.
£ Fori per bulloni calibrati: diametro nominale = al diametro dello stelo del bullone (se bullone EN 14399-8 ø nominale gambo
>1mm ø nominale della parte filettata).
£ Fori per rivetti a caldo: diametro nominale = da specificare.
£ Fori per rivetti ciechi (fissaggio dei profili di lamiere): tolleranze del diametro del foro secondo EN ISO 15976, EN ISO
15979, EN ISO 15980, EN ISO 15983 o EN ISO 15984 (dnom11 + 0,1 mm ≤ dh ≤ dnom + 0,2 mm).
£ Svasatura fori per bulloni svasati o rivetti a caldo: dimensioni e tolleranze = da specificare per serraggio a filo.
£ Svasatura fori per bulloni precaricati svasati: profondità svasatura <2mm sp.nominale lastra esterna.
Tolleranze nominali12 per viti e perni non previsti per agire in condizioni particolari (mm)
Diametro nominale d (mm)
12 14 16 18 20 22 24 >27
per viti e perni
Fori circolari ordinari (normali) 1b) c) 2 3
Fori circolari ordinari (tralicci) 0,5b) c) 1,5 2,5
Fori circolari sovradimensionati 3 4 6 8
Fori ovali corti (in lungh.) d) 4 8 8 10
Fori ovali lunghi (in lungh.) d) 15d
b) Per connettori rivestiti, 1 mm di tolleranza nominale può essere aumentato dallo spessore del rivestimento del connettore.
c) I bulloni con diametro nominale 12 mm e 14 mm, o i bulloni svasati possono essere usati anche in fori con 2 millimetri di tolleranza nelle
condizioni forniti nella EN 1993-1-8.
d) Per i bulloni in fori ovalizzati la tolleranza nominale per tutta la larghezza deve essere la stessa tolleranza del diametro specificato per fori
circolari ordinari.
£ Spianare il materiale deformato dopo ritagli mediante punzonatura (EXC4 non concessa) di piatti sp.>16mm.
£ Verificare dove non sono ammessi angoli rientranti per spessori sottile e lamine e i raggi minimi accettabili.
£ EXC2 livello di qualità D per per "Rientranza" (5011, 5012), "Sovrapposizione" (506), "Dispersione dell’arco" (601) e
"Fine del tubo cratere" (2025) mentre per il resto Livello di qualità C
Saldatura a contorno Deposito > sp. tot saldatura e/o lunghezza delle gambe
d’angolo b) se un divario h eccede il limite di imperfezione,
questo può essere compensato da un aumento dello
spessore della saldatura a = anom + 0,7h dove anom è lo
specificato spessore nominale della saldatura. Per gli
"assemblaggi non corretti" (617) i livelli di
qualità si applicano a condizione che lo spessore della
saldatura sia manutenuto in conformità con la (5213);
c) per gli impalcati da ponte si applichino particolari
requisiti di produzione, per esempio per lo spessore delle
saldature d'angolo, vedere punto 7.5.18 e D.2.16.
Sp. tot. saldatura è indicato come realizzabile utilizzando
WPS per i processi di saldatura con penetrazione
profonda o parziale;
Differenze di spessore
Lo spessore delle guarnizioni per recuperare non deve essere inferiore a 2 mm (max. tre
guarnizioni) e queste devono essere resistenti alla corrosione e meccanica pari ai pannelli da
unire (incluse implicazioni da corrosione da contatto). In caso di esposizione grave, per
Fissaggi non precaricati d=<2 mm evitare cavità di corrosione si può richiedere un più stretto contatto.
Fissaggi precaricati d=<1 mm
L’operatore nel primo passaggio raggiunge una condizione aderente a tenuta di un connettore montato (quando vi è la deformazione
iniziale del prolungamento del DTI) mentre nella seconda è finito il serraggio secondo EN 14399-9" e appendice J UNI EN 1090-2.
Le lacune misurate sulla rondella indicatrice possono essere la media per stabilire l'accettabilità del bullone di montaggio.
N° sporgenze indicatore 4 5 6 7 8 9
N° min. rifiuti dello
spessimetro 3 3 4 4 5 5
(1 Spessimetro non passa)
a) Non più del 10% degli indicatori in un gruppo di bulloni di collegamento deve presentare compressione dell’indicatore.
8.5.10.2. Rivettatura e chiodatura (rivettatura a caldo)
I rivetti utilizzati in azienda hanno lunghezza sufficiente a fornire una testa di dimensioni uniforme,
un completo riempimento del foro ed ad evitare l’impronta superficiale sulle facce esterne degli
strati della macchina rivettatrice a pressione costante.
£ Chiodatura (rivettatura a caldo)
L’azienda utilizza componenti collegati mediante rivettatura assicurando la fermezza del contatto tra le parti e correggendo eccentricità
dei fori >1mm mediante alesatura correttiva ed eventuale passaggio ad un rivetto di diametro maggiore. Le connessioni con più rivetti
sono precedute dal fissaggio di un bullone temporaneo ogni quattro fori partendo dal centro del gruppo di rivetti. Misure particolari per
contenere i componenti dei singoli collegamenti rivettati insieme (per esempio bloccaggio) sono adottate durante il collegamento. Ogni
rivetto è riscaldato uniformemente in tutta la sua lunghezza evitando bruciature o eccessiva ossidazione (colpirlo su una superficie dura
prima dell’inserimento) portandolo ad un colore rosso vivo dalla testa al punto in cui è inserito e installandolo per tutta la sua lunghezza
ancora caldo (riempire completamente il foro). Al termine del collegamento il differenziale di pressione è mantenuto sul rivetto fino a
quando la testa diventa nera. Rivetti bruciati o non utilizzati immediatamente dopo il riscaldamento sono considerati NC.
Chiodature in cui la testa è eccentrica rispetto all'asse del gambo più di 0,15 d0 (d0= diametro del foro), non è ben formata, presenta
crepe o avvallamenti sono considerate NC.
L’operatore verifica l’assenza di movimenti o vibrazioni colpendo leggermente con un martello il rivetto attestando il corretto contatto
dei rivetti con le parti assemblate sia nella superficie esterna degli strati che nel foro. Inoltre l’operatore verifica che la testa dei rivetti
svasati riempia completamente la svasatura dopo la rivettatura tagliando o molando eventuali parti sporgenti in caso di superfici
lavorate. Rivetti e rivettature NC sono rimossi e sostituiti con nuovi.
£ Fissaggio di componenti a spessore sottile (<= 4mm)
L’azienda adotta procedure controllate e provate per il fissaggio di componenti a spessore sottile che garantiscono la capacità di:
£ Produrre la dimensione corretta dei fori per viti autofilettanti e rivetti;
£ Regolare correttamente la potenza degli avvitatori con la corretta coppia di serraggio/profondità d’installazione;
£ Installare una vite autoperforante perpendicolarmente alle superfici collegate e montare le rondelle di tenuta correggendo la
compressione entro i limiti raccomandati dal costruttore della rondella;
£ Scegliere e di utilizzare cartucce spara chiodi;
£ Realizzare una connessione strutturale adeguata e di riconoscerne una inadeguata;
£ Nei collegamenti reciproci dei pannelli di sostegno con sovrapposizione laterale e gli elementi come lampeggianti e accessori
sono adeguati per collegare le lamiere sovrapposte. La sovrapposizione laterale di lastre profilate della superficie esposta di
un tetto è fissata secondo le prescrizioni del fabbricante del prodotto. Il diametro minimo degli elementi di fissaggio è di 4,8
mm per viti autofilettanti e autoperforanti e di 4,0 mm per rivetti ciechi.
£ Nel fissaggio di gusci di lamiera sono rispettati i requisiti nelle specifiche del componente per gli elementi di fissaggio con
sovrapposizione laterale intesi come elementi di fissaggio strutturali.
£ Fissaggio di componenti a spessore sottile (<= 4mm) mediante viti autofilettanti e autoperforanti
Forma e lunghezza del filetto (deve risultare incorporato alla struttura) sono selezionate in
funzione dello spessore del componente da fissare, della specifica applicazione che possono
richiedere anche il filo interrotto e dell’utilizzo di rondelle di tenuta che sono compresse come in
figura. I dispositivi di fissaggio sono situati nella profondità della scanalatura (salvo specifiche
diverse) e se sono fissate nella corona di un profilo di copertura particolare sono adottati
accorgimenti per evitare ammaccature della lamiera nel punto di collegamento.
Per le viti senza rondelle è evitata un’eccessiva torsione senza superare il limite taglio della testa o il distacco del filetto mediante
dispositivo di controllo della profondità e/o controllo di coppia adeguati secondo le raccomandazioni del produttore dell’elemento di
fissaggio e del produttore dell’utensile.Le rondelle elastomeriche sono compresse entro i limiti stabiliti dal fabbricante mediante
regolazione del calibro di profondità dell’utensile.
£ Fissaggio di componenti a spessore sottile (<= 4mm) mediante rivetti ciechi (rivettatura)
La scelta della lunghezza del rivetto cieco è in funzione dello spessore totale da fissare e l’installazione sono fatte secondo le
prescrizioni del fabbricante del prodotto inclusa la rimozione degli steli rotti ed espulsi dei mandrini per prevenire una successiva
corrosione. L’azienda utilizza attrezzature adeguate per la rivettatura e ne rispetta i requisiti specificati dal produttore.
£ Fissaggio di componenti mediante dispositivi particolari (inclusi i connettori)
L’azienda utilizza fissaggi di componenti mediante dispositivi particolari o metodi particolari (inclusi i bulloni di collegamento tra le
strutture in acciaio ad altri materiali da costruzione tra cui i bulloni di ancoraggio fissati chimicamente, fori filettati, perni filettati,
incollaggio o clinciatura (saldatura a freddo) con piatti che sono uniti da deformazioni locali.) secondo le prescrizioni del costruttore del
prodotto e ai punti citati in precedenza sui fissaggi meccanici.
In azienda l’utilizzo di dispositivi particolari (compresi i bulloni esagonali ad iniezione, vedi appendice K UNI EN 1090-2) è fatto
soltanto nei casi specificati dalle specifiche del componente e rispettandone i criteri utilizzati nella procedura di prova richiesta che può
essere diversa da quella per i bulloni.
8.5.11. Montaggio (cap.9)
L’azienda effettua attività di montaggio e altre lavorazioni in cantiere, compresi la stuccatura delle
basi, nonché quelle relative alla idoneità del sito per il montaggio in sicurezza e per la preparazione
adeguata dei supporti rispettando le prescrizioni citate ai punti precedenti e i requisiti di tolleranza
contenuti nel presente manuale e nei suoi allegati. L’ispezione e l’accettazione della struttura è
eseguita in conformità con i requisiti di cui al punto 12 della UNI EN 1090-2.
Le attività di montaggio avvengono solo quando il cantiere per i lavori di costruzione è conforme ai
requisiti tecnici per quanto riguarda la sicurezza delle opere (POS incluso):
£ fornitura e la manutenzione del basamento fisso per le gru e la predisposizione degli accessi;
£ vie di accesso e di circolazione interna del cantiere (pianta indicante dimensioni, livello delle vie di accesso, livello della zona
dei lavori preparatori per la circolazione in cantiere e per gli impianti, e le aree disponibili per lo stoccaggio;
£ condizioni del terreno che interessano il funzionamento in sicurezza dell'impianto;
£ possibile insediamento dei supporti per il montaggio della struttura;
£ dettagli dei servizi del sottosuolo, delle linee aeree o delle ostruzioni in sito;
£ limitazioni relative alle dimensioni o ai pesi di componenti che possono essere forniti in cantiere;
£ particolari condizioni ambientali e climatiche all’interno e attorno al cantiere;
£ indicazioni sulle strutture adiacenti, che influiscono o sono interessate dai lavori.
£ prescrizioni tecniche relative alla sicurezza delle opere coerenti con le altre fasi dei lavori di costruzione ( procedure per la
cooperazione con altri appaltatori, disponibilità dei servizi in cantiere, carichi massimi di costruzione e di stoccaggio ammessi
sulla carpenteria secondo EN 1991-1-6, controllo dei getti di calcestruzzo durante la costruzione di strutture miste, ecc.)
15 La durata prevista della protezione della corrosione e la categoria di corrosività fanno riferimento alla EN ISO 12944 e alla EN ISO
14713-1.
Spigoli di Assenza di bordi I bordi saranno I bordi saranno con
punzonatura, taglienti ed esente da ragionevolmente un raggio non
taglio, alette smussati inferiore a 2mm
tranciatura
Le attrezzature che influenzano la qualità nel processo di produzione sono identificate e mantenute
operative ed efficaci.
£ Elenco attrezzature, piano di manutenzione, registrazione della manutenzione;
L’azienda identifica ciascun pezzo o lotti di pezzi simili ad ogni fase di lavorazione. Il sistema di
identificazione adottato cambia in funzione della fase di lavorazione. In caso di componenti di
classe EXC3/4 sistema di identificazione è implementato/allegato il relativo certificato di controllo.
Sono esclusi dai sistemi di identificazione quelli che possono produrre danni (tacche cesellate, ecc.).
Le zone non consentite di marchiatura sono idoneamente specificate. L’identificazione mediante
stampi a freddo, punzonatura o marchi perforati è ammessa (salvo specifiche diverse) solo per i tipi
di acciaio fino al S355 ed è utilizzata solo nelle zone dove il comportamento a fatica potrebbe
essere pregiudicato. Inoltre, l’identificazione mediante stampi a freddo, punzonatura o marchi
perforati, non è applicata in caso di acciai inossidabili (sono ammessi quelli a tensione leggera o
bassa) o sui materiali rivestiti per componenti formati a freddo.
£ Elenco fasi e sistemi di identificazione;
I prodotti costituenti sono movimentati, conservati ed utilizzati in condizioni e tempi conformi alle
specifiche del produttore. In caso contrario il prodotto è controllato prima dell'impiego per
assicurare che siano ancora conforme alla norma di prodotto. La movimentazione e lo stoccaggio di
componenti di acciaio strutturale è fatta adottando le necessarie misura ad evitare deformazioni
permanenti e minimizzando danneggiamenti superficiali.
£ Elenco misure preventive per la movimentazione e lo stoccaggio dei componenti base;
8.5.13. TOLLERANZE GEOMETRICHE
11.1 Tipi di tolleranze
Il presente punto definisce i tipi di deviazioni geometriche e fornisce valori quantitativi per
due tipi di deroghe consentite:
a) quelle che si applicano per una serie di criteri che sono essenziali per la resistenza
meccanica e la stabilità della struttura completata, chiamate tolleranze essenziali;
b) quelle richieste per soddisfare altri criteri, quali il corretto incastro e l'aspetto,
chiamate tolleranze funzionali.
Le tolleranze essenziali e le tolleranze funzionali sono entrambe normativi.
Nota Per i componenti strutturali di acciaio, la !EN 1090-1" fa riferimento alle tolleranze essenziali.
Le deroghe consentite non includono deformazioni elastiche indotte dal peso proprio dei
componenti.
Inoltre, particolari tolleranze possono essere specificate sia per le deviazioni geometriche
già definite con valori quantitativi che per altri tipi di scostamenti geometrici. Se sono
richieste tolleranze particolari, devono essere fornite le seguenti informazioni se
opportuno:
- i valori modificati per le tolleranze funzionali già definite;
- i parametri definiti ed i valori consentiti per le deviazioni geometriche da controllare;
- se si applicano tolleranze particolari a tutti i componenti pertinenti o solo a
componenti particolari che sono specificati. In ogni caso, i requisiti sono per le prove di
accettazione finale. Se i componenti fabbricati
servono per formare le parti di una struttura che deve essere costruita in loco, le tolleranze
specificate per il controllo finale della struttura montata devono essere rispettate in
aggiunta a quelle per i componenti fabbricati.
11.2 Tolleranze essenziali
11.2.1 Generalità
Le tolleranze essenziali devono essere conformi al punto D.1. Ai valori indicati sono
ammesse deviazioni. Se lo scostamento effettivo eccede il valore consentito, il valore
misurato deve essere trattato come una non conformità secondo il punto 12.
In alcuni casi vi è la possibilità che la deviazione non corretta di una tolleranza essenziale
possa essere giustificata in conformità alla progettazione strutturale quando la deviazione
in eccesso è inclusa esplicitamente in un nuovo calcolo. In caso contrario, la non
conformità deve essere corretta.
11.2.2 Tolleranze di fabbricazione
11.2.2.1 Laminati
Prodotti strutturali laminati a caldo, rifiniti a caldo o formati a freddo devono essere
conformi alle deviazioni consentite dalla norma di prodotto di riferimento. Tali deviazioni
consentite continuano ad applicarsi ai componenti ottenuti da tali prodotti, a meno che
non vengano sostituite dai criteri più severi specificati al punto D.1.
11.2.2.2 Sezioni saldate
Le componenti saldate fabbricate a partire da lastre devono essere conformi alle
deviazioni consentite nei prospetti D.1.1 e nei prospetti da D.1.3 a D.1.6.
11.2.2.3 Sezioni formate a freddo
I componenti a freddo ottenuti mediante pressatura devono essere conformi alle
deviazioni consentite nel prospetto D.1.2. Per i componenti fabbricati da laminati a freddo,
vedere punto 11.2.2.1.
Nota Per esempio, le tolleranze delle sezioni trasversali per le sezioni saldate prodotte partendo da
laminati a
freddo fessurati dovrebbero essere in conformità alla norma di prodotto di riferimento ad eccezione
della
profondità complessiva e della geometria dell’anima per le quali dovrebbero essere in conformità al
prospetto D.1.1; le tolleranze delle sezioni trasversali della EN 10162 si applicano ai laminati a
freddo mentre
il prospetto D.1.2 si applica alle sezioni formate per pressatura.
11.2.2.4 Lamiere d’irrigidimento
Le lamiere d’irrigidimento devono essere conformi alle deroghe consentite dal
prospetto D.1.6.
11.2.2.5 Lamiere profilate
Le lamiere profilate utilizzate come componenti strutturali devono essere conformi alle
deroghe consentite dalla EN 508-1 e dalla EN 508-3 oltre a quelle di cui al
prospetto D.1.7.
11.2.2.6 Gusci
Le strutture a guscio devono essere conformi alle deroghe consentite al prospetto D.1.9,
in cui la scelta della classe appropriata deve basarsi sulla EN 1993-1-6.
11.2.3 Tolleranze di montaggio
11.2.3.1 Sistema di riferimento
Le deviazioni delle componenti montate devono essere misurate in relazione ai loro punti
di messa in posizione (vedere ISO 4463). Se non è fissato un punto di messa in posizione,
le deviazioni devono essere misurate rispetto al sistema secondario.
11.2.3.2 Bulloni di ancoraggio ed altri supporti
La posizione dei punti centrali di un gruppo di bulloni di ancoraggio o di altri supporti non
deve discostarsi di oltre 6 mm dalla sua posizione specifica relativa al sistema
secondario.
Una posizione più adatta dovrebbe essere scelta per valutare un gruppo di bulloni di
ancoraggio regolabili.
11.2.3.3 Basi delle Colonne
I fori nelle piastre di base e negli altri piatti utilizzati per il fissaggio ai supporti dovrebbero
essere dimensionati per consentire spazi liberi al fine di abbinare le deroghe consentite ai
supporti con quelle per le strutture in acciaio. Ciò può richiedere l'utilizzo di rondelle di
ampie dimensioni fra i dadi sui bulloni di tenuta e la parte superiore della piastra di base.
11.2.3.4 Colonne
Le deviazioni delle colonne montate devono essere conformi alle deroghe consentite nei
prospetti !da D.1.11 a D.1.12".
Per i gruppi di colonne adiacenti (diversi da quelli nel portale o che sostengono una gru a
ponte) che portano carichi verticali simili, le deviazioni consentite devono essere come
segue:
a) la media aritmetica delle deviazioni nel piano per l'inclinazione di sei colonne
adiacenti e legate deve essere conforme alle deroghe consentite nei prospetti
!da D.1.11 a D.1.12";
b) le deroghe consentite per l'inclinazione di una singola colonna all'interno di questo
gruppo, tra i piani di livelli adiacenti possono quindi essere rese più flessibili a
= h/100.
11.2.3.5 Cuscinetto a pieno contatto
Dove è richiesto un pieno contatto dei cuscinetti, l’incastro tra le superfici dei componenti
montati, dopo l'allineamento, deve essere in conformità al prospetto !D.1.13".
Se non diversamente specificato nel disciplinare di esecuzione, per le giunzioni bullonate,
quando dopo l'iniziale bullonatura il divario eccede i limiti specificati, possono essere
utilizzati degli spessori al fine di ridurre il divario entro la deviazione consentita.
!Gli spessori possono essere costituiti da lastre di acciaio dolce con uno spessore
massimo pari a 3 mm". In qualsiasi punto non devono essere utilizzati più di tre
spessori. Se necessario, gli spessori possono essere conservati in loco per mezzo di
parziale saldatura di testa o filetto di infissione della saldatura sopra gli spessori, come
mostrato in figura 7.
11.3 Tolleranze funzionali
11.3.1 Generalità
Tolleranze funzionali in termini di deviazioni geometriche accettate devono essere in
conformità a una delle due seguenti opzioni:
a) valori tabulati descritti al punto 11.3.2, oppure
b) criteri alternativi descritti al punto 11.3.3.
Se non viene specificata alcuna opzione devono essere applicati i valori tabulati.
11.3.2 Valori tabulati
I valori tabulati per le tolleranze funzionali sono riportati al punto D.2. Generalmente sono
mostrati i valori di due classi. La scelta della classe di tolleranza può essere applicata a
singoli componenti o parti selezionate di una struttura montata.
Nota Come può essere applicato il punto D.2 si potrebbe invocare la classe di tolleranza 2 per la parte
di una
struttura sulla quale deve essere montata una facciata vetrata, in modo da ridurre la quantità di
spazio e di
regolazione necessari all’interfaccia.
Se si utilizza D.2, e la scelta della classe non è specificata, si applica la classe di
tolleranza 1.
Nell'applicare il prospetto !D.2.20", la lunghezza sporgente di un bullone di
ancoraggio verticale (nella sua posizione più adatta se regolabile) dovrebbe essere in
verticale di 1 mm su 20 mm. Un requisito simile si applicherebbe ad una linea di bulloni in
orizzontale o in altri angoli.
11.3.3 Criteri alternativi
Se specificato possono essere applicati i seguenti criteri alternativi:
a) per le strutture saldate, si applicano le seguenti classi secondo la EN ISO 13920:
1) classe C per la lunghezza e le dimensioni angolari,
2) classe G per rettifica, planarità e parallelismo;
b) per i componenti non saldati gli stessi criteri riportati in (a);
c) negli altri casi, per una dimensione d, è permessa una deviazione consentita di
pari al maggiore tra d /500 o 5 mm.
8.5.14. Identificazione e rintracciabilità
Ciascun componente deve essere identificato ad ogni fase del processo di costruzione. L’Azienda
deve mettere in atto le procedure necessarie ad assicurare la rintracciabilità che tutti i componenti
siano prodotti con materiali coerenti a quanto esposto al punto 3.4.
distinta componenti marcati CE o conformi a norme nazionali (ove assente la CE);
Compiti e consegne16
Attività
MPCS Metodo 1 MPCS Metodo 2 MPCS Metodo 3b PPCS Metodo 3a
Specifica componente Fabbricante Fabbricante Fabbricante Acquirente
Calcoli strutturali per il Fabbricante su norma di prodotto che fa Fabbricante su direttive di progettazione del
componente e Esterni riferimento alle parti pertinenti degli cliente o proprie per rispettare l'ordine del Acquirente
caratteristiche strutturali. Eurocodici. cliente.
Geometrie, proprietà del
materiale e ogni altra
informazione per Fabbricante Fabbricante Fabbricante Acquirente
eseguire valutazione e
calcoli strutturali.
Informazioni tecniche
per la realizzazione del
Fabbricante Fabbricante Fabbricante Acquirente
componente e tutti i
prodotti costituenti.
A cura dell’acquirente Fornire informazioni complete sui parametri richiesti per determinare le caratteristiche Progettazione strutturale secondo le
strutturali e ogni altra informazione da prendere in considerazione per l'uso del componente. disposizioni del paese di utilizzo.
Queste informazioni sono necessarie per la preparazione delle direttive di progettazione che Determinare i requisiti particolari per
fanno parte della consegna del fabbricante se non diversamente concordate tra le parti. Una l'esecuzione.
parte delle informazioni indica se si devono dichiarare i valori caratteristici o di progetto delle
caratteristiche strutturali.
A cura del fabbricante Il fabbricante fornisce un componente Il fabbricante fornisce un componente Il fabbricante fornisce un componente Il fabbricante fornisce un componente
conforme al MPCS e alla UNI EN 1090 che conforme al MPCS e alla UNI EN 1090 che conforme al MPCS e all’ordine conforme al PPCS e alla EN 1090-2/3
fa riferimento alle parti pertinenti degli fa riferimento alle parti pertinenti degli dell’acquirente fornendo i documenti fornendo i documenti pertinenti.
Eurocodici, con la(e) resistenza(e) Eurocodici, con la(e) resistenza(e) pertinenti. Informazioni sulle caratteristiche
indicata(e) come valore(i) indicata(e) come valore(i) essenziali pertinenti ricavate dal prospetto
caratteristico(i) o valore(i) di progetto. caratteristico(i) o valore(i) di progetto. ZA.1che sono elencate nei pertinenti
prospetti ZA.3.2, ZA.3.3 o ZA.3.4;
"Nessuna prestazione determinata" (NPD)
per le caratteristiche, quando pertinente;
A cura del fabbricante Dichiarare tutti i dati necessari, per le regole Dichiarare la resistenza meccanica secondo Dichiarare la situazione nella quale è Dichiarare la resistenza meccanica,
di progettazione del luogo d'uso e per le norme europee per la progettazione delle progettato da persone diverse dal determinata secondo l'ordine dell'acquirente,
determinare le caratteristiche strutturali. strutture Eurocodici in riferimento a una o fabbricante. I requisiti di fabbricazione sono facendo riferimento alle direttive di
più delle situazioni di carico specificate identificati dalla specifica del componente progettazione.
indicate nelle direttive di progetto e calcoli di che si basa sulle informazioni del progetto
Marcatura di conformità CE costituita dal simbolo "CE" indicato nella Direttiva 93/68/CEE
Descrizione del prodotto + marchio unico per identificare il componente e rintracciarne la specifiche
Esempio di informazioni sulla marcatura CE Esempio di informazioni sulla marcatura CE Esempio di informazioni sulla marcatura CE Esempio di informazioni sulla marcatura CE
delle proprietà del prodotto mediante per valori di resistenza del componente per i componenti fabbricati secondo una per i valori di resistenza del componente
proprietà del materiale e dati geometrici specifica del dichiarati dal fabbricante sulla base
Sono indicati parametri necessari per componente indicata dell'ordine dell'acquirente
determinare le proprietà correlate alla
resistenza e stabilità meccanica e alla
resistenza al fuoco, oltre a informazioni
necessarie per valutare le sue proprietà di
durabilità e di funzionalità in condizioni di
esercizio, secondo le regole di progettazione
nel luogo d'uso del componente.
progettate solo per azioni quasi progettate per le azioni fatica progettate solo per azioni quasi progettate per le azioni fatica progettate solo per azioni quasi progettate per le azioni fatica
SERVIZIO
statiche (Es. Edifici) secondo la EN 1993 [ponti statiche (Es. Edifici) secondo la EN 1993 [ponti statiche (Es. Edifici) secondo la EN 1993 [ponti
Strutture e componenti con stradali e ferroviari, gru (Classe Strutture e componenti con stradali e ferroviari, gru (Classe Strutture e componenti con stradali e ferroviari, gru (Classe
connessioni progettate per da S1 a S9)**, strutture connessioni progettate per da S1 a S9)**, strutture connessioni progettate per da S1 a S9)**, strutture
azioni sismiche nelle regioni suscettibili alle vibrazioni azioni sismiche nelle regioni suscettibili alle vibrazioni azioni sismiche nelle regioni suscettibili alle vibrazioni
con bassa attività sismica e in indotte dal vento, dalla folla o con bassa attività sismica e in indotte dal vento, dalla folla o con bassa attività sismica e in indotte dal vento, dalla folla o
PC1 Componenti non DCL* dalla rotazione di macchine. DCL* dalla rotazione di macchine. DCL* dalla rotazione di macchine.
saldati di qualsiasi classe di
EXC1 EXC2 EXC2 EXC3 EXC3a EXC3a
acciaio e/o saldati di classe
< S355 di acciaio
CATEGORIE DI PRODUZIONE
formula:
6. Calcolare l’indice di durezza Vickers con la formula:
Figura 1
Stoccaggio
Seguire le modalità di stoccaggio dichiarate dal fornitore ivi compresi i tempi di consumo.
Stoccare i componenti prodotti prima del trasporto o del montaggio sollevati da terra al fine di mantenerli puliti.
Utilizzo dei supporti necessari ad evitare deformazioni permanenti.
Stoccaggio dei profili laminati e di altri materiali forniti con superfici decorative pre-finite secondo i requisiti delle norme
pertinenti.
Acciai inossidabili
Movimentazione e stoccaggio dell’acciaio inossidabile in modo da prevenire la contaminazione mediante attrezzature o
manipolatori ecc.. Stoccaggio dell’acciaio inossidabile accurato, in modo che le superfici siano protette da eventuali danni o
contaminazioni.
Uso di film protettivi o altri rivestimenti, che possano essere lasciati sul profilo il più a lungo possibile
Prevenzione dello stoccaggio in atmosfera umida salmastra
Protezione delle scaffalature di stoccaggio con legno, o stecche o guaine di plastica o di gomma per evitare che l’acciaio al
carbonio sfreghi su superfici contenenti rame, piombo ecc.
È vietato l’utilizzo di marcatori contenenti cloruro o solfuro
Nota: L'alternativa è quella di utilizzare una pellicola protettiva e applicare tutti i marchi solo all’interno della pellicola stessa
Protezione dell’acciaio inossidabile dal contatto diretto con attrezzature di sollevamento o movimentazione di acciaio al carbonio,
quali catene, ganci, reggette e rulli o le forche di carrelli elevatori mediante l'utilizzo di materiali isolanti o compensato leggero o
ventose. Utilizzo di opportuni strumenti di montaggio atti a garantire che la contaminazione delle superfici non si verifichi Evitare
il contatto con sostanze chimiche, compresi coloranti, colle, nastro adesivo, utilizzo indebito di olio e grasso Nota: Se è necessario
utilizzare uno dei suddetti prodotti, la loro idoneità deve essere verificata con il produttore
Utilizzo di produzioni separate per l’acciaio al carbonio e l’acciaio inossidabile per evitare il carico di acciaio al carbonio. Utilizzo
di strumenti separati dedicati esclusivamente per l'uso con acciaio inox, in particolare mole e spazzole metalliche. Spazzole in filo
di lana e filo di acciaio inossidabile, preferibilmente con grado austenitico
Trasporto
Misure speciali necessarie per proteggere i componenti prodotti durante il trasporto
Contaminazione ferrosa
La resistenza alla corrosione dell’acciaio inox può essere messa in pericolo dalla contaminazione
ferrosa derivante da particelle provenienti da operazioni di taglio, rettifica e saldatura dell’acciaio al
carbonio.
La presenza di contaminazioni sulle superfici del metallo, oltre a creare un difetto estetico può dar
luogo a inneschi di corrosione localizzata (pitting), anche solo a contatto con aria, pregiudicando la
giusta condizione di passività nel tempo.
Infatti, le particelle di ferro che si depositano sulla superficie dell'acciaio inox, ad esempio a causa
di spruzzi di saldatura di componenti di acciaio al carbonio, si ossidano molto velocemente
formando la ruggine, anche solo in presenza dell'umidità atmosferica, causando un'antiestetica
macchiatura della superficie, che in alcuni casi, ostacolando il fenomeno di naturale passivazione
dell'acciaio inox, può evolvere in fenomeni di pitting.
Per questa ragione la lavorazione dell’acciaio al carbonio e quella dell’acciaio inossidabile devono
avvenire in due zone distinte e separate.
Inoltre, gli attrezzi manuali (es. spazzole) e i macchinari utilizzati (es. presse), non devono
contenere acciaio al carbonio e devono essere puliti in maniera approfondita quando si passa
dall’acciaio al carbonio all’acciaio inossidabile.
Le lavorazioni di taglio, saldatura o sabbiatura non deve essere fatta con elementi contenenti acciaio
al carbonio (es. dischi abrasivi, elettrodi, graniglia).
Per lo stesso motivo, nello stoccaggio e nella movimentazione dell’acciaio inossidabile, deve essere
evitato qualsiasi contatto con attrezzi di acciaio al carbonio, ad esempio forche di elevatori, catene,
scaffalature, ecc.
Per verificare la avvenuta contaminazione esistono appositi test.
Una volta contaminato l'acciaio inox, può esserne effettuata la decontaminazione mediante
trattamento con specifiche paste passivanti a base di acido fosforico o nitrico.
Per rimuovere qualunque traccia di soluzione acida e contaminanti disciolti si dovrà risciacquare
l'acciaio con acqua deionizzata e asciugare la parte pulita.
In questo caso è necessario trattare l’intera superficie inox, per evitare l’effetto "a chiazze".
Gli stessi prodotti possono essere utilizzati nel caso di ossidazione dovuta a un'elevata esposizione
ad agenti corrosivi quali la salsedine.
La contaminazione ferrosa è quella più ricorrente sugli acciai inox, ma si possono comunque
verificare fenomeni di contaminazione da altri metalli non ferrosi, come alluminio, rame, piombo,
ecc.
Le modalità per eliminare le tracce contaminanti sono le stesse consigliate per le tracce ferrose.
ISTRUZIONE OPERATIVA N° XX
ELENCO SISTEMI DI IDENTIFICAZIONE E DEI COMPONENTI
Tipologia Procedura di identificazione
Regole generali Chiamare CQ se il materiale è sprovvisto di etichetta o documento identificativo. CQ provvederà ad indicare
le caratteristiche identificative obbligatorie previste per ogni tipologia in una nuova etichetta.
Verificare sulle specifiche del componente eventuali disposizioni particolari con CQ.
Identificare i componenti di classe EXC3 e EXC4 allegando il certificato di controllo.
Vietato identificare il materiale mediante tacche cesellate o segni distintivi che possano produrre danni.
Vietato utilizzare sistemi di identificazione non consentiti o apporre marchi in zone non consentite.
Strutture di acciaio La tipologia del materiale è indicata mediante colore spray secondo seguente legenda:
Giallo: xxx
Verde: xxx
Rosso: xxx
Blu: xxx
Al materiale è allegato copia del certificato secondo EN10025-1:2004 e del documento di trasporto su cui
deve essere riportato il numero di commessa di destinazione.
Acciaio inossidabile La tipologia del materiale è indicata mediante colore spray secondo seguente legenda:
Giallo:
Verde:
Rosso:
Blu:
Al materiale è allegato copia del certificato secondo EN10025-1:2004 e del documento di trasporto su cui
deve essere riportato il numero di commessa di destinazione.
Getti di acciaio Copia del documento di controllo in conformità alla EN 10340:2007 prosp. B.1;
Copia del disegno tecnico del getto di acciaio.
Materiali di apporto Il materiale di apporto della saldatura è identificato mediante etichetta
della saldatura apposta dal fornitore ed è accompagnato da documento conforme alla
EN 10204 2.2.
Dati obbligatori per le nuove etichette identificative:
conformità alla EN 13479 ed alla propria norma di prodotto;
processo (WPS) di saldatura alla quale il materiale è destinato;
caratteristiche dimensionali e di composizione;
modalità di conservazione e misure di sicurezza da rispettare;
Bulloneria strutturale Copia del documento di controllo in conformità alla EN 10204 2.1c) ed etichetta identificativa del fornitore.
Dati obbligatori per le nuove etichette identificative:
- identificazione del produttore e, se pertinente, numero di lotto;
- tipo di connettore e materiale di cui è costituito e, se opportuno, specifiche di assemblaggio;
- rivestimento protettivo;
- dimensioni in millimetri, se necessario per diametro nominale e lunghezza, e, se opportuno, diametro della
rondella, spessore ed effettivo rapporto di compressione della parte elastomerica;
- dimensione della punta di perforazione, se opportuno;
- per le viti: i dettagli dei valori di coppia limite;
- per i perni con cartuccia esplosiva e per i perni pneumatici: i dettagli della cartuccia esplosiva e della forza
motrice se opportuno.
c) la marcatura degli elementi di collegamento deve essere conforme ai requisiti della norma di
prodotto."xxx;
xxx;
caratteristiche dimensionali e di composizione;
modalità di conservazione e misure di sicurezza da rispettare;
Rivetti a caldo Copia del documento di controllo in conformità alla EN 10204 2.1c) ed etichetta identificativa del fornitore.
Dati obbligatori per le nuove etichette identificative:
xxx;
xxx;
caratteristiche dimensionali e di composizione;
modalità di conservazione e misure di sicurezza da rispettare;
Viti autofilettanti e Copia del documento di controllo in conformità alla EN 10204 2.1 ed etichetta identificativa
autoperforanti e rivetti a del fornitore.
strappo Dati obbligatori per le nuove etichette identificative:
xxx;
xxx;
caratteristiche dimensionali e di composizione;
Tipologia Procedura di identificazione
modalità di conservazione e misure di sicurezza da rispettare;
Perni per saldatura ad Copia del documento di controllo in conformità alla EN 10204 2.1c) ed etichetta identificativa del fornitore.
arco di perni Dati obbligatori per le nuove etichette identificative:
xxx;
xxx;
caratteristiche dimensionali e di composizione;
modalità di conservazione e misure di sicurezza da rispettare;
Giunti di espansione per Copia del documento di controllo in conformità alla EN 10204 3.1 ed etichetta identificativa del fornitore.
ponti Dati obbligatori per le nuove etichette identificative:
xxx;
xxx;
caratteristiche dimensionali e di composizione;
modalità di conservazione e misure di sicurezza da rispettare;
Cavi ad alta resistenza Copia del documento di controllo in conformità alla EN 10204 3.1 ed etichetta identificativa del fornitore.
Dati obbligatori per le nuove etichette identificative:
xxx;
xxx;
caratteristiche dimensionali e di composizione;
modalità di conservazione e misure di sicurezza da rispettare;
Appoggi strutturali Copia del documento di controllo in conformità alla EN 10204 3.1 ed etichetta identificativa del fornitore.
Dati obbligatori per le nuove etichette identificative:
xxx;
xxx;
caratteristiche dimensionali e di composizione;
modalità di conservazione e misure di sicurezza da rispettare;
Componenti da Ad ogni fase di lavorazione ciascun pezzo o lotto di pezzi simili di componenti di acciaio è identificato
produzione interna mediante copia del disegno tecnico ed i certificati (se specificato). All’interno del disegno tecnico o in
allegato dovranno essere presenti almeno gli elementi come da esempio:
S001_001_005 Dado M20x160 8.8 016 0.1 Classe 10.9
S001_001_004 Bullone M20x160 8.8 008 0.2 Classe 10.9
S001_001_003 Colonna HEA 002 300.0 S275 EN 10025
S001_001_002 Flangia 4 fori 002 15.0 S275 EN 10025
S001_001_001 Trave IPE 001 350.0 S275 EN 10025
Pezz kg Altro
Posizione Designazione
i
S001_001 Arco per soppalco Classe di esecuzione: EXC2
Processo Saldatura 135 (EN ISO 15614-1:2008) - Tolleranze geometriche secondo UNI EN
effettuato 1090-2
Specifiche WPS 002: Dim.1.2mm G3si1 (EN440)
processo
Superficie Grado di preparazione P2 secondo 8501:1
Protezione Non rivestito
Componenti da Ad ogni fase di lavorazione ciascun pezzo o lotto di pezzi simili di componenti di acciaio è identificato
produzione esterna mediante copia del disegno tecnico ed i certificati (se specificato). All’interno del disegno tecnico o in
allegato dovranno essere presenti almeno gli elementi come da esempio:
S001_001_005 Dado M20x160 8.8 016 0.1 Classe 10.9
S001_001_004 Bullone M20x160 8.8 008 0.2 Classe 10.9
S001_001_003 Colonna HEA 002 300.0 S275 EN 10025
S001_001_002 Flangia 4 fori 002 15.0 S275 EN 10025
S001_001_001 Trave IPE 001 350.0 S275 EN 10025
Pezz kg Altro
Posizione Designazione
i
S001_001 Arco per soppalco Classe di esecuzione: EXC2
Processo Zincatura a caldo sp.min. 75micron UNI EN 1461 - Tolleranze geometriche secondo
effettuato UNI EN 1090-2
Specifiche Secondo UNI EN 1461
processo
Superficie Grado di preparazione P2 secondo 8501:1
Protezione Zincatura a caldo sp.min. 75micron UNI EN 1461
Dichiarazione di prestazione (art. 4 CPR 305/2011) n.xxx-mm-aa