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Acidi e basi

Presentazione di Stefania Perdichizzi rivisitazione di Valitutti Amadori


Falasca ed. Zanichelli. Immagini Zanichelli e pixabay.com
Teoria di Arrehenius Teoria di Bronsted e
(1887) Lowry
(1922)
Acidi e basi

Teoria di Lewis
(1923)
La teoria di Arrhenius
La teoria di Arrhenius si fonda sulla capacità delle sostanze di condurre corrente
in soluzione acquosa. Acidi sono sostanze che, sciolte in acqua, liberano ioni
H+; basi sono sostanze che, sciolte in acqua, liberano ioni OH−.
Dissociazione e Ionizzazione

Molti composti metallici sono già


composti ionici allo stato solido
per cui in acqua si dissociano
(dissociazione)

Composti molecolari polari,


l’acqua «trasforma» la sostanza in
ioni (ionizzazione)
Gli acidi si dividono in monoprotici e poliprotici. In soluzione acquosa rilasciano un H+ che,
avendo carica positiva molto concentrata, non esistono liberi, ma formano un legame
dativo con l’acqua formando lo ione idronio H3O+.

La teoria di Arrhenius è applicabile soltanto alle sostanze solubili in acqua e non spiega
il comportamento basico di sostanze, come NH3, che non contengono gruppi OH−.
La teoria di Brønsted e Lowry

Acido è una qualsiasi molecola o ione che può donare un


protone; base è qualsiasi molecola o ione che può accettare un
protone.

Una reazione acido-base consiste, quindi, in un


trasferimento protonico, per cui ci deve sempre
essere un donatore di un protone e un accettore.
Un donatore di protoni è una qualsiasi specie che possiede atomi di
idrogeno legati covalentemente ad altri atomi più elettronegativi.

Un accettore di protoni può essere qualsiasi molecola neutra o anione che


abbia disponibile una coppia di elettroni.

Il comportamento acido e basico è indipendente dalla presenza dell’acqua


come solvente e non è necessaria la presenza del gruppo OH− per
giustificare la basicità di NH3.
Quando si stabilisce un equilibrio chimico, ogni acido, donando il proprio
protone, si trasforma nella propria base coniugata, e ogni base, accettando
il protone, si converte nel corrispondente acido coniugato.
Specie chimiche come
H2O e lo HCO3-, in grado
sia di accettare sia di
donare protoni si dicono
anfiprotiche.
La teoria di Lewis
Si considerano reazioni acido-base anche reazioni dove non si assiste a
uno scambio di protoni.

Si dicono acidi le specie che possono accettare una coppia


di elettroni; si dicono basi le specie capaci di donare una
coppia di elettroni liberi da legami.
Altri acidi di Lewis sono molecole con struttura elettronica incompleta, come
AlCl3,FeCl3. Le basi di Lewis sono invece sostanze con il livello di valenza
completo e coppie di elettroni non condivise come NH3 o O2−.
Si originano quando un metallo, o uno ione metallico,
viene circondato da atomi donatori di elettroni,
appartenenti a molecole o a ioni negativi. Le molecole
che circondano il metallo si dicono leganti, mentre il
metallo posto al centro si chiama coordinante. Il metallo
si comporta da acido e l’acqua da base e si ottiene lo
ione complesso [Cu(H2O)6]2+.
La ionizzazione dell’acqua
L’acqua è un cattivo conduttore perché presenta pochissimi ioni liberi che
derivano dalla reazione di autoionizzazione o autoprotolisi

Per semplicità, ma meno correttamente


Poiché H2O(l) si può considerare un liquido puro, non compare nell’espressione della
costante di equilibrio:

Kw rappresenta la costante dell’equilibrio di autoionizzazione e


viene chiamata prodotto ionico dell’acqua.
Da accurate misure sperimentali si è calcolato che a 25°C
Il processo di A temperatura costante
autoionizzazione è Kw non varia anche
t°C Kw
endotermico o considerando le
esotermico? soluzioni acquose
Il processo di A temperatura costante
autoionizzazione è t°C Kw Kw non varia anche
endotermico pertanto: considerando le
soluzioni acquose
[H+] e [OH-] sono inversamente proporzionali e misurando la [] di uno solo dei due ioni
(solitamente [H+]) si può capire se una soluzione è acida, basica o neutra

Aumentando [H+], aggiungendo ad esempio in soluzione un acido, la reazione si


sposta verso sinistra e diminuisce [OH-]. Viceversa, con una base, diminuisce [H+].
• quando [H+] > 10−7 M, la soluzione è acida;
• quando [H+] < 10−7 M, la soluzione è basica;
• quando [H+] = [OH−], la soluzione è neutra.
pH
Il pH
La scala del pH viene introdotta nel 1909 da Søren P.L. Sørensen.

Si definisce pH il logaritmo decimale negativo della concentrazione molare degli ioni


H+: pH = −log[H+] (la dicitura «p» corrisponde a –log)
Di fatto il pH corrisponde all’esponente cambiato di segno della concentrazione
molare degli ioni H+ quando viene espressa come potenza di 10

[H+] = 10-7 pH=7 Soluzione neutra


[H+] = 10-2 pH=2 Soluzione acida
[H+] = 10-12 pH=12 Soluzione basica

La scala del pH è adatta ad esprimere sia la basicità che l’acidità, ma si può utilizzare anche la scala di pOH
Correlazione dei valori di pH e pOH con [H+] e [OH−].
Relazione tra pH e pOH

Alla T di 298 K
La forza di acidi e basi
Acidi forti
Per Brønsted sono acidi forti quelli che cedono protoni in maniera completa
all’acqua, quindi quegli acidi che in acqua sono completamente ionizzati.
Acidi deboli
Gli acidi deboli si ionizzano limitatamente in acqua

In una soluzione 0,1 M CH3COOH non ionizzato è


predominante, circa il 98.7%. L’equilibrio è verso sinistra, al
contrario del nitrico che è ionizzato al 100%

NB: la scala di pH è
logaritimica. Una
soluzione a pH=1 è 10
volte più concentrata di
una a pH=2 e 100 volte di
una a pH=3
Per ogni acido debole in soluzione acquosa si può scrivere:

dove

Ka è la costante di ionizzazione acida. Più è elevato il suo valore,


più l’equilibrio è spostato a destra.
Acidi poliprotici
In merito agli acidi poliprotici, come H2CO3, per ciascun idrogeno ionizzabile
esiste una diversa costante di ionizzazione:

Le costanti di seconda ionizzazione, Ka2, degli acidi diprotici come H2CO3,


sono in genere molto più piccole delle costanti di prima ionizzazione, Ka1.
Basi forti
Per Brønsted le basi forti sono quelle che accettano in maniera completa protoni
dall’acqua.

Le basi forti più comuni sono gli idrossidi dei gruppi I e II, tipici solidi
ionici contenenti cationi metallici e ioni OH−.
Le basi deboli sono basi molecolari, come l’ammoniaca, che in soluzione
acquosa sono ionizzate in piccola percentuale.
Kb è la costante di ionizzazione basica.
Anche in questo caso l’acqua non è inserita in quanto considerata in largo eccesso
Relazione Kb e Ka

In generale, il prodotto delle costanti di ionizzazione di una coppia acido-base


coniugata in soluzione acquosa corrisponde al prodotto ionico dell’acqua:

Da questa relazione si evince che, all’aumentare della forza di una specie,


diminuisce la forza della specie coniugata.

Le basi coniugate degli acidi forti sono basi deboli, e le basi coniugate di acidi
deboli, sono basi forti.
Calcolo del pH di soluzioni
acide o basiche
Acidi e basi forti

In una soluzione acquosa, gli acidi forti


sono completamente ionizzati quindi la
[H+] corrisponde alla concentrazione
molare dell’acido

In una soluzione acquosa, le basi forti


sono completamente dissociate quindi la
[OH-] corrisponde alla concentrazione
molare della base (per i metalli alcalino
terrosi occorre considerare che da una
mole di base si liberano due moli di OH−)
Acidi e basi deboli

La concentrazione degli ioni


positivi è uguale a quella degli
ioni negativi quindi possiamo
scrivere che [H+] = [A]

La concentrazione di HA
all’equilibrio sarà circa
uguale a quella di
partenza.
Per le basi deboli
l’approccio è
similare a quello
degli acidi deboli.
Dal pOH si può poi
ottenere il pH
Gli indicatori di pH
Per la misura precisa del pH si possono usare i piaccametri, che hanno un
margine di errore di ±0,01.

Esistono poi gli indicatori sostanze che assumono colori diversi a seconda
del pH della soluzione a cui sono aggiunti. Ogni indicatore è un acido o
una base debole e presenta almeno due colori diversi.
Per un generico indicatore nella sua forma acida, HIn, si può scrivere:
Il colore che assume un indicatore varia al variare della concentrazione degli
ioni H+. L’intervallo di pH in cui il colore è A + B si chiama intervallo di viraggio
e dipende dal valore della Ka dell’equilibrio di ionizzazione dell’indicatore.
L’indicatore universale consiste in una miscela di più indicatori.
Idrolisi e influenza sul pH
Quando un sale si scioglie in acqua libera gli ioni che lo costituiscono.
Nessun sale libera H+ o OH-, ma possiamo pensare che alcuni ioni siano
in grado di reagire con l’acqua

Si definisce idrolisi la reazione fra gli ioni del sale disciolto e


le molecole di acqua

Tutti gli anioni e i cationi


provenienti da acidi e basi forti
non reagiscono con l’acqua e si
comportano da ioni spettatori.
Tutti gli anioni
provenienti da acidi
deboli reagiscono con
l’acqua, comportandosi
da basi.

Tutti i cationi
provenienti da basi
deboli reagiscono con
l’acqua, comportandosi
da acidi.
I cationi dei metalli possono legarsi agli ioni OH- lasciando un eccesso di ioni H+. Questo
comportamento aumenta con la carica dello ione e dalle piccole dimensioni. Ad es Al3+
determina un pH pari all’HCl (pH=1-2)
Esempi…..
Le soluzioni tampone
Basta una goccia di H2SO4 per far modificare repentinamente il pH dell’acqua
così come piccole quantità di CO2. Come evitare questi cambiamenti??

Si usano soluzioni tampone o tamponi, resistenti al cambiamento di pH per modeste addizioni


di acido o di base, e sono soluzioni contenenti una coppia acido-base coniugata in cui le
concentrazioni di acido e base, entrambi non forti, sono circa dello stesso ordine di grandezza.
Una soluzione tampone si prepara miscelando un acido debole e un suo sale solubile, oppure
una base debole e un suo sale, anch’esso solubile.
In accordo con il principio di Le Châtelier, l’aggiunta di un prodotto (H+) sposta l’equilibrio a
sinistra, mentre una sua sottrazione provoca uno spostamento verso destra
Na: non reagisce
CH3OOH = HA
CH3OO- = A-

HA è uguale a circa la concentrazione dell’acido (Ca)


A- è uguale a circa la concentrazione del sale (Cs) NB
attenzione: se (CH3COO)2Mg la concentrazione
dell’anione è doppia rispetto a quella del sale
equazione di Henderson-Hasselbalch

Affinché una soluzione tampone possa agire efficacemente, il rapporto Cs/Ca


deve essere compreso nell’intervallo 0,1-10 ed è massimo quando Cs=Ca.
I sistemi biologici richiedono valori costanti di pH. Il pH del sangue, per
esempio, oscilla tra 7,35 e 7,45.
Neutralizzazione:
reazione tra acidi e basi
Equazione netta

La reazione che si sviluppa tra un acido e una base è detta reazione di


neutralizzazione e da essa si originano Sali, acqua e calore. Di fatto, le proprietà di
acidi e basi si annullano
Perché avvenga una reazione di neutralizzazione, il numero di ioni H+ della
soluzione acida deve corrispondere al numero di ioni OH- della soluzione basica

Una reazione di neutralizzazione è una reazione che avviene tra una soluzione acida
e una soluzione basica in quantità stechiometricamente equivalenti.
La reazione di neutralizzazione può essere utilizzata nella titolazione che è una tecnica di
analisi quantitativa e serve a determinare la concentrazione incognita di una soluzione, tramite
aggiunte progressive di un’altra soluzione a titolo (=concentrazione) noto, detta titolante.

Quando gli ioni H+ sono neutralizzati


dagli ioni OH-, un opportuno
indicatore, scelto precedentemente e
aggiunto alla soluzione da titolare,
cambia colore (viraggio)indicando il
punto equivalente (per un acido e base
forti il punto equivalente è pH=7)
Normalità e concentrazione normale
Al punto equivalente, nH+ = nOH− ma ciò non significa che il numero delle moli dell’acido
sia uguale al numero di moli della base, per cui nei calcoli si utilizza l’equivalente chimico.
Un equivalente chimico (eq) è definito come la quantità di specie chimica a cui
corrisponde una mole di unità reattive, nu.
La massa in grammi di un equivalente di sostanza è detta massa equivalente, meq

Massa molare

Unità reattive, di fatto gli H+ o OH-


liberati nella reazione

Massa in grammi di una sostanza


(m)
= neq (numero di equivalenti)
Massa equivalente
(meq)
La normalità, N, è data dal rapporto tra il numero di equivalenti di soluto, neq, e il
volume V della soluzione, espresso in litri
Poiché al punto equivalente un equivalente di acido reagisce con un equivalente di base:

Gli equivalenti necessari per la neutralizzazione possono essere calcolati anche utilizzando
la molarità della soluzione, poiché:

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