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Normalità e pH danno informazioni differenti: la normalità indica il numero di moli di H+ (acidi) e OH-
(idrossidi) presenti complessivamente in 1 L di soluzione
pH indica il numero di moli di H+ o OH- libri (dissociati) rilasciati da acidi o idrossidi rispettivamente.
IONIZZAZIONE:
Gli acidi e gli idrossidi hanno un comportamento non uniforme, ovvero, varia la loro tendenza a ionizzarsi
parzialmente o completamente in presenza di H2O. Si definisce:
ACIDO FORTE: un acido che in acqua si dissocia completamente, liberando tutti gli H+ che contiene
ACIDO DEBOLE: un acido che in acqua si dissocia parzialmente, liberando solo una parte degli H+ che
contiene
Come facciamo a capire acido forte/debole? === si utilizzano le COSTANTI DI ACIDITA’. Se Ka è ∞, l’acido
è forte, se Ka è un numero è debole (Ka sono dei valori tabulati)
Il pH è una misura di concentrazione, fatta in scala di log inverso della concentrazione degli H+. Viene anche
calcolato per le basi, ma come scala complementare del pOH
La scala di pH varia da -∞ a +∞, con livello di pH=7 di neutralità (pH in cui la concentrazione di H+ = OH- in
acqua), sotto 7 la soluzione è acida, sopra 7 la soluzione è basica.
Trattandosi di una scala log 10, la variazione di una unità del pH, corrisponde a una variazione di 10 volte
della concentrazione di H+ o OH- liberi!
pH = - log N
pH = 14+logN
10 g : 2.5L = 4 g/L
pH = 14+logN= 13
ESERCIZIO
Una soluzione di acido solforico (KA molto forte) ha un pH pari a 3. Calcolare la %p/v
In un acido forte:
N= 10-pH
Gli acidi deboli sono acidi che in acqua si ionizzano solo parzialmente, quindi liberano una quantità di H+
parziale rispetto alla normalità
La parte di ionizzazione che avviene è proporzione alla forza ed è espressa dalla Ka, che è un numero.
Acidi monoprotici
Una soluzione di acido nitroso è realizzata ponendo 0.25 mol di acido in 850 mL di soluzione. Calcolare il pH
dell’acido debole.
Prendiamo gli stessi dati di prima e confrontiamoli con acido nitrico. Calcoliamo il pH di una soluzione 0.294
mol/L di acido nitrico
Acidi poliprotici,
Acidi deboli che contengono più di un H+, in questo caso si comportano come successione di acidi
monoprotici:
Prima reazione di ionizzazione H2SO3 <======== H+ + HSO3- Questa reazione ha una sua Ka1
Seconda reazione di ionizzazione HSO3- ======== H+ + SO3- Questa reazione ha una sua Ka2
In realtà la seconda reazione (e terza, quarta….) è molto molto limitata, quindi si può non considerare nei
calcoli.
Sostanzialmente si considerano come dei poliprotici, limitandosi a studiare la prima reazione di ionizzazione
ESERCIZIO
Prima reazione di ionizzazione H2SO3 <======== H+ + HSO3- sua Ka1 = 1.2 *10-2
Seconda reazione di ionizzazione HSO3- ======== H+ + SO3- una sua Ka2= 6.2 *10-8
Una soluzione di acido solforoso presenta una concentrazione del 3% p/v. Calcolare il pH
Dal punto di vista teorico, bisognerebbe procedere a calcolare gli H+ liberati dalla prima reazione e dalla
seconda. Proviamoci:
H+ prima reazione = HSO3- === si usa questo dato da introdurre come M della seconda reazione
H+ della seconda reazione = (0.0657*6.2 *10-8)0.5=0.000064 => sono così pochi che si possono trascurare
pH = -log (Ma*Ka1)0.5=1.18
Il pH negli acidi deboli è più significativo che negli acidi forti, in quanto negli acidi forti la N ed il pH portano
un’informazione ridondante (nel senso che il pH = -log N, in quanto tutti gli H+ sono liberati). Negli acidi
deboli, invece la N ci da una informazione sulla concentrazione assoluta di H+ e di acido, mentre il pH ci
rende idea immediata della sola frazione dissociata, cioè degli H+ liberi!
ESERCIZIO:
Determinare quale tra le seguenti soluzioni ha il pH più basso e quale la maggiore Normalità:
SOLUZIONE A
H2SO3
Prima reazione di ionizzazione H2SO3 <======== H+ + HSO3- sua Ka1 = 1.2 *10-2
Seconda reazione di ionizzazione HSO3- ======== H+ + SO3- una sua Ka2= 6.2 *10-8
pH= -log(Ka1*Ma)0.5
N = 0.1mol/L*2eq/mol=0.2 eq/L
SOLUZIONE B
Ka = 4,5 10-4
pH = -log(Ka*M)0.5=1.97
SOLUZIONE C
pH=-log0.16= 0.8
SOLUZIONI (SISTEMI) TAMPONE
Soluzioni complesse formate da un acido debole e alcuni suoi Sali, in ambiente acquoso.
Nella soluzione tampone, l’acido debole si ionizza parzialmente, ma rispetto ad una soluzione semplice
(acido debole in acqua) si ionizza meno, per effetto dell’interferenza data dai Sali. Il risultato è che il sistema
tampone risulta più stabile alle perturbazioni esterne, in particolare riesce a mitigare le variazioni di pH
date da un intervento esterno.
A prescindere dal meccanismo, questo aspetto avviene molto nelle bevande (ma anche in tutti gli organismi
e cibi) e ha risvolti tecnologici:
- In una bevanda il pH risulta piuttosto stabile, anche se intervengono fattori che tendono a
modificarlo (questo è un bene se il pH è ok)
- Modificare il pH di una bevanda è piuttosto difficile
Per valutare la capacità di una matrice tampone di opporsi alle variazioni di pH si usa un dato analitico che
prende nome di POTERE TAMPONE ed è proporzionale alla concentrazione di acido debole ed alla
concentrazione dei suoi Sali (dato espresso analiticamente dalle ceneri).
Partiamo da una soluzione semplice Acido debole in acqua: l’acido si ionizza parzialmente in funzione della
sua Ka
HA + H2O ======== H+ + A-
Creiamo il sistema tampone, aggiungendo un po’ di sale di quel’acido in soluzione. Il sale, come tale, in
acqua si ionizza sempre tutto
XA + H2O =========== X+ + A-
Il sistema in questo modo, riesce ad opporsi a potenziali interferenze esterne sul pH, entro determinati
limiti. Ad esempio:
- Se aggiungiamo un acido forte, quindi liberiamo nuovi H+, l’acido debole dissociato torna a
riassociarsi, limitando la variazione di pH
- Se aggiungiamo un idrossido, sottraendo H+ liberi, la parte di acido che si è riassociato può
dissociarsi liberando nuovi H+ e limitando, quindi, la variazione di pH
- Il sistema, quindi, risulta più stabile rispetto al pH.