Sei sulla pagina 1di 48

ACIDI E BASI

Acidi e basi Sono le due facce di un particolare equilibrio chimico sul quale si fondano molte reazioni di importanza
biologica e industriale.
Molti fenomeni naturali rivelano comportamenti della materia diametralmente opposti un caso particolare è
proprio quello di acidi e basi:
Sostanze acide e sostanze basiche messe insieme annullano le loro caratteristiche ad esempio se spremiamo un
limone e mettiamo il succo a contatto con del bicarbonato noteremo lo sviluppo di anidride carbonica ciò testimonia
che la proprietà acide del limone sono state annullate o per dirla con il linguaggio della chimica neutralizzate dalle
proprietà basiche del bicarbonato.
Un altro esempio di proprietà opposte in natura è la tendenza che alcuni elementi hanno accedere elettroni quando
altri invece tendono ad acquistarli questi fenomeni opposti hanno la particolarità di dover avvenire
simultaneamente e non uno di seguito all’altro cioè esiste una tendenza naturale all’equilibrio elettrochimico e
proprio grazie alle Reciproche proprietà elettriche di determinate coppie di elementi siamo in grado di costruire le
batterie che alimentano i telefoni cellulari e molti altri dispositivi di uso quotidiano.
Utilizziamo il termine acido nel quotidiano quando vogliamo indicare ad esempio il sapore del limone ma anche il
potere corrosivo di alcune sostanze.
Mentre usiamo nel quotidiano basi nelle pulizie domestiche come ad esempio il bicarbonato l’ammoniaca e la
candeggina.
Quando si parla di acidi normalmente si pensa a sostanze pericolose come ad esempio l’acido contenuto nelle batterie
delle automobili sappiamo però che esistono acidi meno pericolosi come ad esempio l’aceto che contiene acido
acetico i limoni che contengono acido citrico … Questi acidi e altri ancora di origine animali o vegetale sono stati
classificati come ACIDI ORGANICI mentre gli acidi di natura inorganica come l’acido solforico l’acido nitririco l’acido
cloridrico e tanti altri ancora sono stati chiamati ACIDI MINERALI gli acidi minerali sono perlopiù acidi forti in quanto
sono molto più reattivi degli acidi organici che normalmente sono molto più deboli esiste
Un’altra importante classe di composti chiamate basi che pur avendo proprietà nettamente diverse da quelle degli
acidi sono a essi strettamente correlate.
Le proprietà di acidi
Gli acidi hanno un caratteristico sapore aspro
gli acidi hanno la proprietà di far cambiare i colori ad alcune sostanze come per esempio il succo di limone aggiunto al tè
infatti alcune sostanze colorate presenti nel tè per effetto degli acidi contenuti di limone si trasformano in altre sostanze
incolori
gli acidi reagiscono con numerosi metalli per produrre idrogeno e Sali del metallo con alcuni metalli come per esempio il
rame gli acidi reagiscono molto lentamente con altri come il sodio e il potassio reagiscono invece in maniera esplosiva
gli acidi reagiscono con i carboidrati per dare anidride carbonica un sale e l’acqua i farmaci contro l’eccesso di acido nell o
stomaco sono infatti costituiti da compresse contenenti perlopiù carbonato di magnesio col quale l’acido cloridrico in
eccesso reagisce annullando negli effetti
gli acidi hanno in generale la capacità di neutralizzare gli effetti delle basi

Proprietà delle basi


Le basi hanno un tipico sapore amaro a differenza degli acidi però di norma non sono presenti in prodotti commestibili
le basi danno una sensazione saponosa sulla pelle dovuta all’areazione con i grassi in essa presenti
anche le basi provocano cambiamenti di colore su alcune sostanze ma questi cambiamenti sono opposti a quelli determinati
dagli acidi il tè decolorato per aggiunta di alcune gocce di limone riacquista il suo colore scuro per aggiunta di qualche
goccia di ammoniaca che è una base
le basi presentano proprietà chimiche opposte a quelle degli acidi pertanto se vengono posti assieme i loro effetti si
neutralizzano
Le teorie sugli acidi e sulle basi
● 1660: Boyle descrive le proprietà di acidi e basi.
● 1787: Lavoisier ipotizza che gli acidi siano composti
binari dell’ossigeno.
● 1811: Davy dimostra che l’elemento sempre presente
negli acidi è l’idrogeno e non l’ossigeno.
● 1887: Arrhenius formula la prima teoria su acidi e basi.
Alla fine del XIX secolo il chimico svedese ARRHENIUS formulò una teoria per spiegare il comportamento di alcune sostanze Che
sciolte in acqua conducono la corrente elettrica egli definì elettroliti queste sostanze e stabilì che le loro molecole in acqua si
dissociano dando luogo alla formazione di ioni positivi detti cationi e ioni negativi detti anioni.
Dal momento che le soluzioni acquose di acidi e basi conducono la corrente elettrica la teoria di arraenius applicata a queste
sostanze permise di formulare il primo modello teorico per acidi e basi secondo il quale possiamo affermare che:
Sono acidi quelle sostanze che in soluzione acquosa si dissociano liberando ioni idrogeno H+
HA-> H+ + A-

Sono basi quelle sostanze che in soluzione acquosa si dissociano liberando ioni ossidrile OH-
BOH-> B+ + OH-

Poiché queste reazioni di dissociazione sono reversibili, applicando la legge di azione di massa si ottiene una costante di
equilibrio che, nel caso di un acido si chiama costante di dissociazione dell’acido Ka, data da:

nel caso di una base si chiama costante di dissociazione della base Kb, data da:

Dall’unione di un acido e di una base si ottiene un sale e acqua:

La teoria di Arrhenius ha permesso di interpretare numerosi fenomeni legati ad acidi e basi e di determinare i valori delle loro
costanti di dissociazione. Tuttavia lo sviluppo della teoria atomica, con una conoscenza più approfondita della struttura
dell’atomo e dei legami chimici, ha reso necessaria la formulazione di nuove teorie, più aderenti alla realtà.
Questo comportamento degli acidi e delle basi spiega secondo ARRHENIUS le proprietà caratteristiche che essi manifestano
l’hcl per esempio e in generale qualunque idracido e ossiacido Che indicheremo con la formula generica HA in soluzione
acquosa dal luogo all’equilibrio HA doppia freccia H+ + A-
Tale equilibrio è più o meno spostato a destra a seconda dell’acido considerato come dimostrano le differenti conducibilità
delle varie soluzioni in realtà nella soluzione non si osserva lo ione h più da solo poiché si Lega a una molecola d’acqua
formando lo ione H3O+ Detto ione idronio.
Il comportamento dell’idrossido di sodio NaOH Invece è tipico delle basi per le quali in acqua possiamo osservare il generico
equilibrio BOH doppia freccia B+ + OH-
La teoria di Arrhenius spiega perché in acqua un acido e una base reagendo tra loro formano un composto con
caratteristiche diverse da quelle delle due sostanze reagenti in soluzione si verifica infatti la reazione di neutralizzazion e
H+ + OH- -> H2O
Lo ione H+ deriva dalla dissociazione dell’acido mentre lo ione OH- Deriva dalla dissociazione della base i due joni reagendo
tra loro si neutralizzano a vicenda e formano molecole di acqua.
La teoria di Arrhenius
Teoria di Arrhenius (1887): un acido è una sostanze che,
sciolta in acqua, libera ioni H+; una base è una sostanza
che, sciolta in acqua, libera ioni OH−.

Un atomo di idrogeno → acidi monoprotici (HCl, HNO3).


Più atomi di idrogeno → acidi poliprotici (H2SO4, H3PO4).
La teoria di Arrhenius
Nelle soluzioni acquose degli acidi non esistono ioni H+
liberi, poiché si combinano istantaneamente con una
molecola d’acqua con cui, attraverso un legame dativo,
formano lo ione H3O+, chiamato ione idronio.
Per semplicità, spesso si usa il simbolo H+(aq).
Le definizioni di ARRHENIUS apprezzabili perché davano una spiegazione generale del comportamento di acido e base, non
dicevano però nulla delle proprietà di alcune sostanze in ambienti non acquosi
l’ammoniaca ad esempio in virtù della reazione
NH3 + H2O DOPPIA FRECCIA NH4 + OH-
In acqua libera ioni OH- Che però non sono contenuti nella sua molecola, possono quindi provenire soltanto dall’acqua in cui essa
si trova. In assenza di acqua l’ammoniaca si può ancora considerare una base?
Quindi la teoria di ARRHENIUS sebbene corretta Si applicava bene alle sostanze che già contenevano ioni idrogeno e gruppi
ossidrilici dissociabili, non giustificava però il comportamento di composti come SO2 CO2 Che, pur non contenendo atomi di
idrogeno, in soluzione acquosa presentano le caratteristiche degli acidi e di composti come NH3 E CaO Che, pur non contenendo
ossidrili, in soluzione acquosa presentano le caratteristiche delle basi.
Bisognava quindi modificare la formulazione di ARRHENIUS Perché anche tali sostanze potessero essere incluse nelle categorie
degli acidi e delle basi indipendentemente dalla loro formula.

Più in generale si può dire allora che


Un acido e una sostanza che in soluzione acquosa provoca l’aumento della concentrazione di IONI H+
Una base è una sostanza che in soluzione acquosa provoca l’aumento della concentrazione di ioniOH-

La teoria di ARRHENIUS Nonostante la generalizzazione presentava ancora un’altra limitazione quella di essere ristretta soltanto
alle soluzioni acquose secondo tale teoria infatti non sarebbe possibile definire acido HCl E base NH3 Quando si trovano allo stato
gassoso; si sa invece che queste sono in grado di reagire anche allo stato gassoso per dare il corrispondente sale ovvero il cloruro
di ammonio che è un composto ionico costituito da ioni ammonio e ioni cloro.
La presenza dello ione NH4+ Nel reticolo cristallino del Solido ci induce a pensare che esso si sia formato perché uno ione H+ Si è
trasferito dalla molecola di acido cloridrico a quella dell’ammoniaca
Sulla base di queste considerazioni nel 1923 Bronsted e Lowry Formularono indipendentemente l’uno dall’altro una nuova
teoria che da loro prese il nome e che mette in stretta correlazione gli acidi e le basi
Secondo tale teoria si definisce acido qualunque specie chimica in grado di donare un protone si definisce base qualunque
specie chimica in grado di accettare un protone
Secondo tale teoria però l’acido può donare il protone solo in presenza di una base che lo accetti, pertanto non esistono acidi e
basi come tali ma solo coppie di acidi e basi che in soluzione acquosa danno luogo a una reazione detta reazione acido base
Ad esempio la reazione tra NH3 E HCl È una reazione di acido base in quanto l’acido cede un protone alla base
Analogamente la reazione traNH3 E H2O È una reazione acido – base in quanto l’acido acqua cede un protone alla base
ammoniaca formando lo ione ammonio e lo Ione ossidrile
Se però consideriamo la reazione inversa
NH4+ + OH- -> NH3 + H2O
Ne deduciamo che in questo caso è lo ione ammonio che si comporta da acido in quanto cede un protone allo ione OH- Che si
comporta invece da base.
La reazione acido – base è pertanto una reazione di equilibrio dove il primo membro dell’equazione contiene una specie che si
comporta da base e una che si comporta da acido mentre il secondo membro contiene l’acido e la base che si sono formati e che
vengono denominati rispettivamente acido coniugato e base coniugata
Evidentemente l’acido deve possedere un atomo di idrogeno legato a un atomo più elettronegativo mentre la base
deve possedere almeno un doppietto di elettroni non condiviso in grado di formare un legame dativo col protone

Un acido è un acido forte se ha la forte tendenza a cedere il suo protone alla base
analogamente
la base è una base forte se ha forte tendenza ad accettare il protone

Quindi un acido è forte quando l’equilibrio acido – base è spostato verso destra un acido è debole quando
l’equilibrio acido – base è spostato verso sinistra
Di conseguenza a un acido forte nell’equilibrio acido – base corrisponde una Base coniugata Debole
a un acido debole corrisponde invece una base coniugata forte
Sul libro a pagina 552 vi è la tabella delle coppie coniugate acido base
La teoria di Brønsted e Lowry
La teoria di Arrhenius è applicabile solo alle sostanze
solubili in acqua e non spiega il comportamento basico di
sostanze che non contengono gruppi OH–, come
l’ammoniaca NH3.
Nel 1922, Johannes N. Brønsted e Thomas M. Lowry,
indipendentemente l’uno dall’altro, propongono una
definizione più generale:
un acido è qualsiasi molecola o ione che può donare un
protone; una base è qualsiasi molecola o ione che può
accettare un protone.
La teoria di Brønsted e Lowry
Un donatore di protoni è una qualsiasi specie che
possiede atomi di idrogeno legati covalentemente ad altri
atomi più elettronegativi.
Un accettore di protoni può essere qualsiasi molecola
neutra o anione che abbia disponibile una coppia di
elettroni.
Il comportamento acido e basico è indipendente dalla
presenza dell’acqua come solvente e non è necessaria la
presenza del gruppo OH− per giustificare la basicità.
La teoria di Brønsted e Lowry
La teoria di Brønsted
e Lowry
Quando si stabilisce un equilibrio
chimico nella reazione, ogni acido,
donando il proprio protone, si
trasforma in una base, chiamata
base coniugata. Allo stesso modo,
ogni base, accettando il protone, si
converte nel corrispondente acido
coniugato.
La teoria di Brønsted e Lowry
Alcune specie chimiche, come acqua e HCO3–, sono
anfiprotiche, cioè in grado sia di accettare sia di donare
protoni, comportandosi sia da acido sia da base.

L’acqua si
comporta
A da acido e
B da base.
L’acqua è un acido o una base?

Nella reazione con l’ammoniaca l’acqua si comporta come un acido viceversa quando reagisce con l’acido cloridrico dà
origine a uno ione cloruro E A uno ione idronio e si comporta come una base perché accetta un protone con formazione
dello ione H3O+
L’acqua perciò può mostrare sia comportamento acido sia comportamento basico per la sua duplice natura chimica questa
sostanza viene definita Anfotera
L’acqua si comporta da acido o da base a seconda della sostanza con cui reagisce.
Le sostanze che si comportano in questo modo sono dette a Anfotere
Il chimico statunitense Lewis formulò una definizione ancora più generale di acidi
alcune sostanze sciolte in Benzene o in tetracloruro di carbonio danno reazioni caratteristiche degli acidi ma non contenendo
atomi di idrogeno non possono in base a nessuna delle precedenti definizioni essere considerate degli acidi.
Lewis distinse acidi e basi facendo riferimento ai legami che essi potevano formare reagendo.
Secondo Lewis le proprietà acide di una sostanza sono dovute alla sua disponibilità ad accettare una coppia di
elettroni formando un altro legame covalente mentre le specie che possiedono una o più coppie elettroniche
non condivise presentano proprietà basiche
Un acido è una specie in grado di accettare una coppia di elettroni formando un nuovo legame covalente
Una base è una specie in grado di cedere una coppia di elettroni
Praticamente Lewis tolse Al protone H+ Il ruolo che aveva nelle reazioni acido – base per attribuirlo al doppietto di elettroni
non condiviso che diventa il vero protagonista di tali reazioni
Pertanto secondo questa nuova teoria lo ione H+ Di Arrhenius e di Bronsted . È un acido in quanto può ricevere due elettroni
In generale quando un acido di Lewis reagisce con una base di Lewis si forma un legame covalente dativo così come è
mostrato negli esempi sotto riportati
La teoria di Lewis
Nel 1923 Gilbert N. Lewis formula una teoria che permette
di considerare reazioni acido-base anche reazioni dove
non si assiste a uno scambio di protoni.
Un acido è una specie che può accettare una coppia di
elettroni; una base è una specie capace di donare una
coppia di elettroni liberi da legami.
La teoria di Lewis
Sono acidi di Lewis:
●molecole con struttura elettronica incompleta, come BF3,
AlCl3, FeCl3, SnCl4
●cationi metallici, soprattutto di metalli di
transizione, che in acqua condividono i
doppietti elettronici trasformandosi in
ioni complessi, come [Cu(H2O)6]2+.

Sono basi di Lewis:


●sostanze con il livello di valenza completo e coppie di
elettroni non condivise come NH3 o O2–.
La ionizzazione dell’acqua
Nell’acqua distillata sono presenti pochissimi ioni liberi che
derivano dalla ionizzazione delle sue molecole, detta
autoprotolisi o autoionizzazione.

Poiché H2O(l) si può considerare un liquido puro, si può


omettere dall’espressione di Keq, ricavando la nuova
costante Kw, chiamata prodotto ionico dell’acqua:
La ionizzazione dell’acqua

Una soluzione acquosa è:


●acida se [H+] > 10–7 M
●neutra se [H+] = [OH–]
●basica se [H+] < 10–7 M
Il pH e la forza degli acidi
e delle basi
La scala del pH, introdotta nel 1909 da Søren P.L.
Sørensen, esprime la concentrazione di H+ nelle soluzioni
diluite senza far ricorso alla notazione esponenziale.
Si definisce pH il logaritmo decimale negativo della
concentrazione molare degli ioni H+:

Benché la scala del pH esprima sia l’acidità sia la basicità
di una soluzione, è conveniente introdurre anche la
definizione di pOH:
Il pH e la forza degli acidi
e delle basi
Le soluzioni acide hanno pH minore di 7 e le soluzioni
basiche maggiore di 7.
Il pH e la forza degli acidi
e delle basi
Per individuare la relazione tra pH e pOH:
Il pH e la forza degli acidi
e delle basi
Secondo Brønsted, sono acidi forti quelli che in acqua
sono completamente ionizzati.

Principali
acidi forti.
Il pH e la forza degli acidi
e delle basi
Secondo Brønsted, sono acidi deboli quelli che in acqua si
ionizzano limitatamente.
L’equilibrio di una reazione di ionizzazione di un acido
debole in soluzione acquosa è espresso dalla costante di
ionizzazione acida, Ka.

Più elevato è il suo valore, più l’acido è forte.


Il pH e la forza degli acidi
e delle basi
Secondo Brønsted, sono basi forti quelle che in acqua
sono completamente ionizzate.
Quanto più è forte un acido, tanto più è debole la sua base
coniugata.

Principali
basi forti.

Valitutti, Falasca, Amadio Lineamenti di chimica © Zanichelli editore 2019


Il pH e la forza degli acidi
e delle basi
Secondo Brønsted, sono basi deboli quelle che in acqua
si ionizzano limitatamente.
L’equilibrio di una reazione di ionizzazione di una base
debole in soluzione acquosa è espresso dalla costante di
ionizzazione basica, Kb.

Più elevato è il suo valore, più la base è forte.


Come calcolare il pH
di soluzioni acide e basiche
Acidi e basi forti in soluzione acquosa sono
completamente ionizzati, quindi la concentrazione degli ioni
H+ e OH− corrispondono alla concentrazione molare
dell’acido e della base.

Per acidi e basi deboli dobbiamo considerare l’equilibrio


tra le molecole in forma ionizzata e non ionizzata.
Come calcolare il pH
di soluzioni acide e basiche
Negli acidi deboli, poiché all’equilibrio [H+] = [A–]:

Trattandosi di un acido debole, la maggior parte dell’acido


sarà presente in forma non ionizzata: [HA] sarà quasi
uguale alla concentrazione iniziale dell’acido.

Si può fare un discorso analogo per le basi deboli:


Come calcolare il pH
di soluzioni acide e basiche
Per la misura precisa del pH possiamo usare
particolari apparecchi elettronici denominati
piaccametri o pH-metri, con un margine di
errore di ±0,01.

Esistono poi indicatori che assumono colori diversi a


seconda del pH della soluzione a cui sono aggiunti.
Ogni indicatore presenta almeno due colori: la soluzione
assume il colore della specie prevalente (colore A o B) o
quello che deriva da entrambe le specie se le due
concentrazioni sono simili (colore A + B).
Come calcolare il pH
di soluzioni acide e basiche
L’intervallo di
viraggio dipende
dal valore della
Ka dell’equilibrio
di ionizzazione
dell’indicatore.
Come calcolare il pH
di soluzioni acide e basiche
I chimici hanno approntato un indicatore universale: una
miscela di più indicatori capace di assumere un colore
diverso per ogni valore di pH.
La neutralizzazione: una reazione
tra acidi e basi
Una reazione di neutralizzazione è una
reazione che avviene tra una soluzione
acida e una soluzione basica in quantità
stechiometricamente equivalenti.

Può essere utilizzata nella titolazione, una tecnica di


analisi quantitativa che serve a determinare la
concentrazione incognita di una soluzione, tramite aggiunte
progressive di un’altra soluzione a titolo noto, detta
titolante.
La neutralizzazione: una reazione
tra acidi e basi
Titolazione di un acido forte con una base forte.

Potrebbero piacerti anche