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I gruppi funzionali

Di cosa parleremo in questa lezione:


● Alogenoderivati
● Alcoli, fenoli, eteri
● Aldeidi e chetoni
● Acidi carbossilici e derivati
● Esteri
● Ammine, ammidi, nitrili
● composti eterociclici
I gruppi funzionali

I composti organici, derivati dagli


idrocarburi, oltre al carbonio e
all’idrogeno presentano altri
elementi. Tali atomi, o gruppi di
atomi, legati allo scheletro
carbonioso delle molecole
organiche, conferiscono loro delle
particolari caratteristiche tipiche di
quel gruppo, pertanto sono detti
gruppi funzionali.
I gruppi funzionali
Gruppo funzionale Composti Esempi/componenti

Alogeno -X Alogenoderivati cloroformio

Ossidrile -OH Alcoli metanolo

ossigeno etereo -O- Eteri dimetiletere

Carbonile C=O Aldeidi etanale

Carbonile C=O Chetoni propanone

Carbossile -COOH Acidi carbossilici acido etanoico

Estereo -COO- Esteri etanoato di metile

Ammico -NH2,-NH, -N Ammine metilammina

Ammidico -C=O-NH- Ammidi etanammide


I gruppi funzionali

• Le diverse classi di composti si distinguono sia in


base alla natura della catena di atomi di carbonio sia
in base al tipo e al numero di gruppi funzionali che vi
sono legati.

• Se la catena carboniosa è alifatica, è detta in


generale alchilica
(—R, o —R′, —R″ ecc.), se invece è aromatica è detta
arilica (—Ar).
Terminologia

Elettrofilo
Nucleofilo
composto chimico che in reazione accettaun
composto chimico che in reazione dona un
doppietto elettronico ad un altro composto
doppietto elettronico ad un altro composto
legandosi ad esso.
legandosi ad esso.
E’ pertanto un’acido di Lewis.
E’ pertanto una base di Lewis.
[composti con ottetto incompleto, cationi sia
[acqua, ammoniaca, alcoli, eteri ammine,
organici (carbocationi) che inorganici, ioni
anioni di alogeni]
complessi]
Terminologia

Reazione di condensazione: Reazioni di idrolisi


eliminazione molecola acqua aggiunta di una molecola d’acqua

Reazione di riduzione: Reazione di ossidazione


aggiunta di H2 (idrogenazione catalitica) aggiunta di O2
Gli alogenoderivati
Gli alogenoderivati sono molecole costituite da uno scheletro
carbonioso unito a un alogeno: fluoro, cloro, bromo o iodio.

● Si distinguono alogenuri alchilici (R—X), derivati da


idrocarburi alchilici, e alogenuri arilici (Ar—X), nei quali
l’alogeno è legato all’anello benzenico.

● Sono insolubili in acqua ma solubili in sostanze apolari,


pertanto sono ampiamente impiegati come solventi per
materiali organici.

● Sono chiamati clorofluorocarburi (CFC) gli alogenuri alchilici


con fluoro e cloro. Sono gas inerti usati come propellenti
nelle bombolette spray.
Gli alogenoderivati
Sono composti molto reattivi data la polarità
del legame C-X, le reazioni più frequenti sono:

Reazione di sostituzione nucleofila, nella


quale un nucleofilo sostituisce l’alogeno,
formando alcoli, ammine o ciadrine

Reazione di eliminazione, dove l’alogeno


e un idrogeno del carbonio adiacente
vengono eliminati e si libera un acido
formato dall’idrogeno e il nucleofilo e un
anione alogenidrico mentre nella catena
carboniosa si forma un doppio legame
Gli alogenoderivati
Esempi più frequenti di alogenuri sono quelli che derivano dal processo di alogenazione del
metano:
Alcoli e fenoli
Sostituendo uno degli atomi di idrogeno di un idrocarburo con il gruppo ossidrile -OH
si ottengono gli alcoli.
I fenoli invece, hanno l’ossidrile legato direttamente al carbonio dell’anello aromatico
(gruppo arilico); per questo motivo i fenoli hanno caratteristiche chimiche diverse dagli
alcoli.

A seconda del tipo di atomo di carbonio che lega il gruppo funzionale, gli alcoli si
distinguono in primari, secondari e terziari:
Eteri
I composti che possiedono un atomo di ossigeno legato a
due catene idrocarburiche, —O—, sono gli eteri.

● Gli eteri sono idrofobi e molto volatili.


● L’atomo di ossigeno viene chiamato etereo, o «ponte
ossigeno».
● Un etere si può formare quando due alcoli reagiscono fra loro con una reazione di
condensazione:

condensazione R-OH + HO-R' → R -O-R' + H O


2
alcol + alcol’ → etere + H O
2
Alcoli, fenoli ed eteri - confronto
● A parità di massa molecolare, gli alcoli e i fenoli hanno
punti di ebollizione più elevati sia degli idrocarburi che
degli eteri.
● Questo perchè I legami ad idrogeno che si instaurano tra
le molecole di alcol e quelle di fenolo sono molto più
robusti delle forze di London che agiscono tra quelle di
idrocarburo o delle forze dipolo-dipolo presenti negli
eteri.
● I legami a idrogeno spiegano anche la completa
miscibilità di metanolo, etanolo e propanolo con l’acqua.
● Gli eteri diversamente non possono associarsi tramite
legami idrogeno, ma possono accettare legami ad
idrogeno da composti contenenti il gruppo -OH. Questo
spiega la solubilità in acqua e in alcol degli eteri più
semplici, come ad esempio per il dimetiletere
Le aldeidi e i chetoni

● Il gruppo gruppo funzionale caratteristico delle aldeide R-COH e


dei chetoni R-CO-R’, è molto simile:

entrambi contengono il raggruppamento C=O chiamato gruppo


carbonile, per questo motivo sono detti anche composti carbonilici.
Le aldeidi e i chetoni - nomenclatura
•Il nome IUPAC per le aldeidi ha il
suffisso in -ale dopo la radice
indicante il numero di atomi di
carbonio della catena.
•Per i chetoni, invece, il suffisso è
-one.

Facciamo l’esempio della


formaldeide e dell’acetone.
CH —CO—CH
3 3
Le aldeidi e i chetoni - reazioni

➔ Come gli alcheni, aldeidi e chetoni possono dare reazioni di addizione


nucleofila, perchè i gruppi nucleofili utilizzano il doppietto elettronico libero
per sommarsi al carbonio del gruppo C=O.

➔ Se si addiziona HCN, i prodotti ottenuti si chiameranno cianidrine;


Se si addizione H2O, dioli;
Se si addiziona NH3, immine;
Se si addizionano ammine, basi di Schiff
Le aldeidi e i chetoni - reazioni

➔ Una addizione nucleofila di particolare importanza avviene quando il gruppo


funzionale delle aldeidi reagisce con il gruppo -OH di un alcol: il prodotto che si forma
viene chiamato emiacetale.
Se la reazione avviene tra chetone e alcol il prodotto si chiamerà invece emichetale.
[poichè gli alcoli sono nucleofili deboli è tuttavia necessario catalizzare la reazione
con un acido]
Acidi carbossilici e derivati

Gli acidi carbossilici sono caratterizzati dal gruppo funzionale


—COOH, chiamato gruppo carbossile (o carbossilico).

Il gruppo carbossile deriva dalla “fusione” del gruppo carbonile -C=O


con il gruppo ossidrile -OH.
Acidi carbossilici e derivati - nomenclatura

● La nomenclatura degli acidi carbossilici prevede l’aggiunta del suffisso -oico al


nome dell’alcano corrispondente.
Alla nomenclatura IUPAC ne è affiancata una corrente tutt’ora in uso.

● Il nome dell’anione carbossilato si ottiene cambiando la desinenza


-oico dell’acido in -ato.
Es. metanoato ; etanoato ; propanato
Nomi IUPAC e
nomi comuni a
confronto
Acidi carbossilici e derivati - proprietà fisiche

➔ Gli acidi carbossilici tendono a formare legami a idrogeno


intermolecolari; pertanto presentano punti di ebollizione abbastanza
alti.
➔ In acqua sono solubili solo gli acidi formico, acetico e propionico.
➔ Gli acidi carbossilici sono acidi deboli, ma sono più forti dei fenoli e
degli alcoli.
I sali degli acidi grassi
➔ Reagiscono con basi forti formando dei sali. costituiscono i saponi!
Alcoli, aldeidi, chetoni e acidi carbossilici

● Gli alcoli primari possono essere ossidati prima ad aldeidi e poi ad acidi
carbossilici; mentre gli alcoli secondari sono invece ossidati a chetoni.
● Viceversa per riduzione di un acido carbossilico si ottiene prima un’aldeide e poi
un alcol primario.
Alcoli, aldeidi, chetoni e acidi carbossilici

OSSIDAZIONE

alcoli primari aldeidi acidi carbossilici

RIDUZIONE

OSSIDAZIONE

alcoli secondari chetoni

RIDUZIONE
Acidi carbossilici e derivati

A partire dagli acidi carbossilici, con reagenti adeguati, si ottengono diversi


derivati, tutti caratterizzati dalla presenza del gruppo acilico —RCO.
Acidi carbossilici e derivati

I composti derivati dagli acidi


carbossilici, si ottengono dalla
sostituzione del gruppo ossidrile
con:
❖ Alogeno → alogenuro acilico
❖ Anione di un altro acido
carbossilico → anidride
❖ Con un gruppo alcossile →
estere
❖ Con un gruppo amminico →
ammide
❖ Con l’anione cianuro → nitrile
Acidi carbossilici e derivati - Esteri

Gli esteri si ottengono per reazione fra un acido carbossilico e alcol ad alta
temperatura, catalizzata dagli ioni H+.
Questo tipo di trasformazione è chiamata esterificazione di Fischer.

L’esterificazione di Fischer è una reazione all’equilibrio perchè tutti gli stadi sono
reversibili.
Acidi carbossilici e derivati - Esteri

•Sono composti con formula generale R—CO—O—R′ in cui un


gruppo estereo è legato «a ponte» fra due catene idrocarburiche
(R e R′).

•Il nome degli esteri si ricava da quello del corrispondente


acido, sostituendo la desinenza -oico con -ato, segue poi il nome
del gruppo R’:
Principali esteri
Gli esteri sono sostanze
dall’odore gradevole,
responsabili del sapore
e del profumo di molti
frutti e fiori, vengono
anche sintetizzati in
laboratorio per la
creazione dei profumi e
degli aromi artificiali.
Acidi carbossilici e derivati - Esteri

Esteri naturali ad alto peso molecolare sono le cere, i grassi e gli oli.
➔ Le cere sono esteri di un acido carbossilico e di un alcol entrambi
a lunga catena.

➔ I grassi e gli oli derivano dalla


reazione di esterificazione tra
il glicerolo (1,2,3 propantriolo)
e acidi grassi a lunga catena.
Se questi ultimi sono saturi (solo legami singoli), allora si otterranno
grassi solidi, se invece sono insaturi o polinsaturi (legami multipli)
allora si ottengono gli oli liquidi.
Acidi carbossilici e derivati - Esteri
I grassi (solidi e saturi) e gli oli (liquidi e insaturi) sono esteri del
glicerolo (trigliceridi) con acidi carbossilici a lunga catena sia
saturi sia insaturi.
Acidi carbossilici e derivati - Esteri
I grassi (solidi e saturi) e gli oli (liquidi e insaturi) sono esteri del
glicerolo (trigliceridi) con acidi carbossilici a lunga catena sia
saturi sia insaturi.
Reazione di saponificazione

I grassi e gli oli riscaldati con una soluzione acquosa di NaOH (o di KOH) danno
luogo ad un’idrolisi alcalina. Questa reazione di chiama saponificazione

Perciò i saponi sono sali di sodio (o di potassio) degli acidi


grassi a lunga catena.
Acidi carbossilici e derivati - Ammidi
Le ammidi sono derivati degli acidi carbossilici per condensazione con una
molecola di ammoniaca, o con un’ammina.

Sono composti largamente diffusi in natura, soprattutto


sotto forma di proteine.

Le più semplici sono le ammidi primarie che hanno formula R-CO-NH2.


Se gli atomi di idrogeno sono sostituiti da uno o
più gruppi R abbiamo rispettivamente
ammidi secondarie R-CO-NH-R’ e
ammidi terziarie R-CO-N-R2
Acidi carbossilici e derivati - Ammidi

La nomenclatura delle ammidi prevede l’aggiunta del suffisso -ammide al nome


dell’acido corrispondente
Acidi carbossilici e derivati - Nitrili

I nitrili presentano come gruppo funzionale


R-C≡N.

Sono derivati dall’acido cianidrico e quindi


presentano ibridazione sp (180°).

Reagendo con l’acqua formano acidi


carbossilici, e per riduzione formano le
ammine.
Ammine

Le ammine derivano dall’ammoniaca (NH3) per sostituzione di uno, due o


tutti gli atomi di idrogeno con altrettanti gruppi alchilici.

Il gruppo funzionale delle ammine è il gruppo amminico: -NH2, -NH-, -N


Ammine - nomenclatura

La nomenclatura delle ammine prevede che si indichino i nome dei gruppi


alchilici legati all’azoto con la desinenza -ammina.
Ammine - proprietà
➔ Le ammine primarie e secondarie formano legami a idrogeno
intermolecolari, per cui i loro punti di ebollizione sono più alti di
quelli degli alcani a uguale massa molecolare.

➔ Le ammine con pochi atomi di carbonio sono solubili in acqua.


ANILINA
➔ Le ammine sono composti basici (deboli) in virtù del doppietto
elettronico libero dell’azoto, che spiega anche il loro
comportamento da nucleofili. Attenzione! mentre le
ammine in soluzione
acquosa sono basiche le
➔ Le ammine terziarie sono più basiche delle secondarie che, che ammidi risultano neutre!
a loro volta sono più basiche delle primarie. L’anilina è
l’ammina a minor basicità per la presenza dell’anello benzilico
Principali composti eterociclici

I composti eterociclici sono molecole formate da


uno o più anelli condensati in cui sono presenti
uno o più atomi diversi dal carbonio.

L’atomo diverso dal carbonio si chiama


eteroatomo, e comunemente è un atomo di
Azoto, Ossigeno o Zolfo.

Sono divisi in aliciclici e aromatici, a seconda che


siano d’origine alifatica o aromatica
Principali composti eterociclici - aliciclici
Principali composti eterociclici - aromatici

Tra i composti eterociclici


aromatici, sono
particolarmente importanti
gli anelli di pirimidina e della
purina, che entrano nella
costituzione delle basi
azotate del DNA!
Grazie per l'attenzione

….nella prossima lezione parleremo di


biomolecole!

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