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Chimica Organica

La chimica organica è la chimica dei composti


contenenti carbonio

I carbonati, il biossido di carbonio e i cianuri metallici sono un’eccezione in


quanto vengono classificati come composti inorganici.
Una definizione più corretta è:

La chimica dei composti contenenti legami carbonio-carbonio


Il carbonio è l’unico elemento capace di legarsi fortemente con se stesso e
formare lunghe catene o anelli e allo stesso tempo capace di legarsi
fortemente con elementi non metallici come idrogeno, ossigeno, azoto e con
gli alogeni.
Per queste sue proprietà questo elemento dà origine a diversi milioni
di composti, corrispondenti a circa il 98% di tutte le sostanze chimiche
note.
Campi di interesse della chimica organica
Visto l’elevatissimo numero di composti organici esistenti, la chimica
organica riveste un ruolo fondamentale in innumerevoli campi.
In particolare, la chimica organica svolge un ruolo fondamentale per la
comprensione dei sistemi viventi. Gli organismi viventi sono composti
principalmente da molecole organiche e i meccanismi che permettono
a questi organismi di sopravvivere e riprodursi, possono essere scomposti in
una serie di semplici reazioni di chimica organica.
La chimica organica e’ stata quindi fondamentale per capire i processi
biologici e per sintetizzare farmaci.
Un altro importante campo di applicazione della chimica organica è nella
sintesi dei materiali polimerici. I polimeri (o materie plastiche) sono infatti
delle molecole organiche e i processi di sintesi (polimerizzazione) sono delle
reazioni di chimica organica.
I composti del carbonio (in particolare quelli ottenuti dal petrolio) svolgono
inoltre un ruolo fondamentale nel soddisfare il nostro fabbisogno energetico
(riscaldamento, trasporti, illuminazione…..)
Principali elementi contenuti nei composti organici
Campi di interesse della chimica organica
Principali elementi contenuti nei composti organici
CARBONIO: è un elemento del quarto gruppo, quindi:

La catene possono essere


lineari o ramificate o
cicliche
Ibridizzazione del carbonio sp3

I quattro orbitali ibridi ( rappresentati in blu) comportano la


formazione di quattro legami semplici sigma ( con H, Alogeni, O, N, C !)

CH
4

metano
Il legame sigma è tanto più forte quanto minore è la sua polarizzazione
Etano: formazione del legame sigma.

Il legame sigma è un legame molto stabile perché i due orbitali sp3 dei
due carboni adiacenti si trovano sull’asse internucleare.
Il legame C-H è un legame covalente poco polarizzato => è difficile da
rompere e quando si rompe C e H si “ tengono il proprio elettrone”=>
formano radicali ( scissione omolitica del legame).
Le reazioni tipiche degli alcani sono reazioni di sostituzione radicalica.
Ibridizzazione del carbonio sp2
I tre orbitali ibridi ( rappresentati in giallo) comportano la formazione
di tre legami semplici sigma ( con H, Alogeni, O, N, C !). L’orbitale che
non partecipa all’ibridizzazione ( rappresentato in viola) rimane di
forma p e si dispone ortogonale rispetto al piano contenente i tre
orbitali ibridi, formerà un legame pigreco ( doppio legame).

• L’angolo di legame nell’ibridizzazione sp2 del C è 120°


• Il carbonio sp2 è un carbonio trigonale planare
Etilene: formazione del doppio legame sigma- pigreco.

Il legame pigreco è un legame meno stabile del sigma perché i due


orbitali p dei due carboni adiacenti si trovano perpendicolari rispetto
all’asse internucleare.
Appena possibile il legame pigreco si rompe e i due elettroni sono
disponibili per formare legami singoli sigma più stabili.
Le reazioni tipiche degli alcheni sono reazioni di addizione al doppio legame.
Ibridizzazione del carbonio sp
I due orbitali ibridi ( rappresentati in verde) comportano la
formazione di due legami semplici sigma ( con H, Alogeni, O, N, C !).
I due orbitali che non partecipano all’ibridizzazione ( rappresentati in
azzurro) rimangono di forma p e si dispongono ortogonalmente
rispetto alla linea contenente i due orbitali ibridi. Ciascuno formerà un
legame pigreco ( un legame triplo o due doppi legami).

• L’angolo di legame nell’ibridizzazione sp del C è 180°


• Il carbonio sp è un carbonio lineare
Acetilene: formazione del triplo legame sigma- pigreco.

La formazione di un secondo legame pigreco rende gli alchini più


instabili rispetto agli alcheni..
Anche le reazioni tipiche degli alchini sono reazioni di addizione al triplo
legame.
principali elementi contenuti nei composti organici

IDROGENO può formare esclusivamente legami


covalenti singoli (sigma), con atomi di carbonio, ossigeno
e azoto ( idrocarburi, alcool, acidi carbossilici, ammine)
Idrocarburi
Sono i composti organici binari, costituiti solo da Carbonio e Idrogeno

Aumento stabilità
Aumento reattività

Sp3 geometria tetraedrica, legami singoli,alcani

Sp2 geometria trigonale, legame doppio, alcheni

Sp geometria lineare, legame triplo, alchini

alcani alcheni alchini


Idrocarburi
Idrocarburi saturi: presentano esclusivamente legami singoli carbonio-carbonio
Idrocarburi insaturi: contengono almeno un legame multiplo carbonio-carbonio
Saturi alcani

Alifatici
alcheni
Insaturi
Idrocarburi cicloalifatici alchini

Aromatici

I composti insaturi sono meno stabili dei saturi e possono dar luogo a
reazioni di addizione con vari reagenti che si uniscono ad essi
trasformando i doppi o tripli legami in legami semplici.
Alcune rappresentazioni del metano
Alcune rappresentazione degli idrocarburi più semplici: etano, etene o
etilene, etino o acetilene.
Tanto più c’è buona sovrapposizione tra gli orbitali tanto
più il legame è forte e stabile
DISTRIBUZIONE DELL’ ELETTRONEGATIVITA’ –
REATTIVITA’
Raffigurazione della struttura delle molecole organiche
Nelle rappresentazioni scheletriche ciascuna intersezione
rappresenta un carbonio con gli idrogeni legati.
Idrocarburi saturi: alcani
•Ogni atomo di carbonio ha ibridazione sp3 ed è legato a 4 atomi
mediante legami s.
•La famiglia degli alcani costituisce una serie omologa cioè una
serie di composti dove ogni membro differisce dal successivo di
un termine costante CH2 detto gruppo metilene

Formula generale degli alcani:

CnH2n+2 (n > 1)
IDROCARBURI ALIFATICI ACICLICI

Catene aperte esano

ALCANI Sono presenti solo legami C C singoli

CnH2n+2 CH3 CH2 CH2 CH3


n-butano

ALCHENI E’ presente almeno 1 doppio legame C C


2-butene
CnH2n CH3 CH CH CH3

ALCHINI E’ presente 1 triplo legame C C 1-butino

CnH2n-2 CH C CH2 CH3

IDROCARBURI CONIUGATI: idrocarburi contenenti legami singoli alternati


a legami doppi
-C-C=C-C=C-C-
Idrocarburi alifatici
Paraffine (alcani, idrocarburi saturi)

contengono solo C e H

n= 6……16

n = 1…5 n=18…

n =6 …11 benzina
cherosene anche n=12 ..16
CnH2n+2
ISOMERI
composti con la stessa formula bruta ma diversa struttura
Per n>3 esistono più isomeri di struttura. Le diverse strutture di queste
molecole portano a differenti proprietà chimiche e fisiche.

H3C H 3C CH3

CH3
C4H10 H 3C

normal butano (n-butano)


isobutano (i-butano)
bolle a -0,5°C
bolle a –11.7°C
Gli alcani a catena lineare sono chiamati normali (n-).
Gli altri sono detti ramificati
Le diverse strutture di queste molecole portano a
differenti proprietà chimiche e fisiche…..

INTENSITA’ DELLE
FORZE
INTERMOLECOLARI

ALCANI LINEARI ALCANI RAMIFICATI

Forze di
dispersione
Usi degli alcani
Modello semplificato di una colonna di distillazione del petrolio
Il petrolio è una miscela di alcani e cicloalcani che può essere separata
per distillazione frazionata
Numero di ottano della benzina:

Isoottano maggior potere antidetonante, utile in motori a scoppio con


elevato rapporto di compressione.
Piombo tetraetile era aggiunto nella benzina rossa per aumentare
ulteriormente le caratteristiche antidetonanti, quindi per aumentare il
numero di ottano.
Il Piombo tetraetile era aggiunto nella benzina rossa per
aumentare ulteriormente le caratteristiche antidetonanti,
quindi per aumentare il numero di ottano.
Nelle benzine verdi si inseriscono composti aromatici.
Numero di ottano della benzina:
Gruppi alchilici:

vengono indicati con R- corrispondono alla catena di un alcano con un


atomo di idrogeno in meno

formula generale CnH2n+1

Il loro suffisso è -ile


Cicloalcani
Oltre a formare catene, gli atomi di C possono formare degli anelli. I
cicloalcani sono anelli formati esclusivamente da gruppi CH2

Formula generale dei cicloalcani:


CnH2n (n > 3)

Il più semplice è il ciclopropano C3H6 in cui gli atomi


di C formano un triangolo equilatero con angoli di 60°;
gli orbitali ibridi sp3 si sovrappongono poco e quindi il
legame C-C è debole e in tensione
 la molecola è molto più reattiva del propano.
C Analogamente si comporta il ciclobutano (angoli di 90°).
Al contrario il ciclopentano e il cicloesano sono
abbastanza stabili perché i loro anelli hanno angoli
C C di legame più vicini all’angolo del tetraedro.
IDROCARBURI ALIFATICI CICLICI: cicloalcani, cicloalcheni, cicloalchini

CH2 H2C CH2


CH2 H2C CH C CH2
H2C CH2
H2C CH C CH2
H2C CH2
H2C CH2 H2C CH2
ciclopentano cicloeptene cicloottino
IDROCARBURI AROMATICI

C H3

benzene
C H3

1,4 dimetilbenzene

p-xilene

Cl

naftalene
Benzene (C6H6)
H
H H
C C

C C
C H
H
H o
or

Formule limite Ibrido di risonanza


Cl Cl
Cl Cl
Altri elementi contenuti nei composti organici
AZOTO normalmente forma 3 legami singoli polari
( e fosforo) ( geometria piramidale trigonale) es AMMINE
può donare il doppietto elettronico e formare 4 legami
(tetraedrico)

OSSIGENO Può formare 2 legami singoli polari


( forma angolata) es -C-O-H
Può formare un legame doppio (es: -C=O)
Es: ALCOOLI, ACIDI

ALOGENI Cloro, Bromo, Fluoro, Iodio, formano legami covalenti polari


(singoli) es ALOGENURI
Caratteristiche del legame carbonio – ossigeno:
covalente polare

Acido acetico
Definizione di gruppo funzionale:
è l’atomo o gruppo di atomi che contraddistingue la struttura di una
data famiglia di composti organici e nello stesso tempo ne determina
le proprietà fisiche e la reattività chimica. Le molecole organiche
possono possedere più gruppi funzionali.
CLASSIFICAZIONE IN BASE AI GRUPPI FUNZIONALI
CLASSIFICAZIONE IN BASE AI GRUPPI FUNZIONALI

H3C CH3 alcano OH


acido carbossilico
H2C CH2 alchene O CH3

HC CH alchino O
H3C
O CH3 estere
H3C OH alcool

H3C O
etere H3C NH2 ammina primaria
CH3

aldeide O
H3C H
O H3C NH2 ammide primaria
chetone
H3C CH3
Nomenclatura dei composti contenenti ossigeno
Classe Formula generale Esempio
Al nome
-suffisso
dell’alcano
Alcoli R-OH Alcol etilico
corrispondente
-olo idrossi- CH3CH2OH
sostituire al
Aldeidi R-C=O Acetaldeide
-ale H CH3CHO
suffisso –ano
Chetoni R-C=O Acetone
il suffisso
-one R CH3COCH3 del gruppo
Acidi R-C=O Acido acetico funzionale
-oico OH CH3COOH
esteri R-C=O Etil acetato
-oato OR CH3COOCH2CH3
Eteri R-O-R Dietiletere
-ossi CH3CH2OCH2CH3
anidridi R-C=O Anidride acetica
O O O
R-C=O CH3-C-O-C-CH3
Alcheni: esempio di reazione di addizione al doppio legame.

CH 2  CH 2 ROOR
  - CH 2 - CH 2
,1000atm,t 100C
n -

Esempio: produzione di polietilene


La rottura del doppio legame e la sua ridistribuzione agli estremi consente
l’aggancio dei “monomeri” così da formare la catena del “polimero”.

A seconda del monomero di partenza si ottengono diversi polimeri. ( è un po’


come costruire collane diverse partendo da diverse perline colorate…)
Come le perline devono essere forate per permettere la
formazione della collana ……

Così la caratteristica che devono avere i monomeri per


formare polimeri di addizione è di avere almeno un doppio
legame
Il PTFE deve la sua caratteristica fondamentale - l'eccellente
resistenza chimica - ad una struttura costituita da catene lineari
molto lunghe di atomi di carbonio completamente avvolte e "protette"
da atomi di fluoro. il legame carbonio-fluoro è il più forte di tutta
chimica organica, per cui tale schermatura risulta stabile contro
attacchi chimici. In pratica il polimero è aggredibile soltanto da poche
sostanze chimiche quali metalli alcalini fusi, fluoro elementare e sali
che liberano fluoro durante la loro decomposizione.
Esempio di utilizzoUse
Industrial industriale dell’esterificazione:
of Fischer Esterification
formazione di un poliestere:
Polyester - Dacron
DACRON
O
CH3
HNO3
OH
OH
HO HO
CH3
O

p-Xylene Terephthalic acid Ethylene glycol

Polymerization

Repeating Fischer Esterification Reactions

O O
O n
O
O O

O DACRON
http://www.dupont.com/fiberfill/dacron-main.html
Se il nucleofilo è un
gruppo amminico ……
un poliammide
Ossidazione degli alcooli

O O
H H Oxidation
Oxidation
H
R1 O R1 H H2O R1 OH

Primary Alcohol Aldehyde Carboxylic Acid

O
R2 H
Oxidation
H
R1 O R1 R2
X
Secondary Alcohol Ketone
Reazioni di ossidazione nei composti organici
Nelle reazioni organiche non è sempre facile determinare se un
atomo acquista o perde elettroni.
Possono però essere utilizzate delle regole pratiche:

Se una molecola acquista ossigeno o perde idrogeno si ossida

Se una molecola perde ossigeno o acquista idrogeno si riduce


Esempio di reazione di ossidazione di un alcool:
PROVA DEL PALLONCINO:
Ossidazione dell’ etanolo ad acido acetico con percromato di potassio

 Cr2 SO4 3

Colore giallo -
arancio Colore verde-blu
PROVA DEL PALLONCINO:
Un tubo di contiene il reagente (dicromato di potassio e acido
solforico, impregnato su gel di silice). Per effettuare il test, le
estremità del tubo vengono rotte: una inserita in un boccaglio e
l’altra nel collo di un palloncino di plastica.
La persona soffia nel boccaglio fino a gonfiare il palloncino.
Non appena l’alito contenente vapori di etanolo passa attraverso il
tubo, lo ione dicromato di colore arancio, si riduce a ione cromato di
colore verde.
La concentrazione dell’etanolo viene stimata dalla misura di quanto il
colore verde si estende oltre la metà del tubo.

Nota: l’alcool ingerito viene


metabolizzato ed entra nel
sangue.
L’ aria che riempie i polmoni è in
equilibrio con il sangue
attraverso le arterie polmonari.
Si stabilisce un equilibrio tra
alcool nel sangue e alcool
nell’alito (Raoult).
ACIDI CARBOSSILICI

Caratterizzati dal gruppo carbossilico R-COOH

Acido acetico

Esempi di acidi carbossilici

COOH COOH COOH


COOH CH2 (CH2)2 (CH2)4
COOH COOH COOH COOH
acido etandioico acido propandioico acido butandioico acido esandioico
(acido ossalico) (acido malonico) (acido succinico) (acido adipico)
I principali tipi di acidi grassi
Acidi carbossilici non ramificati contenenti da 12 a 18 atomi di

Carbonio si dissociano e formano Sali (di potassio e di sodio) che in acqua

formano micelle
O

ONa
Stearato di sodio
Ottadecanoato di sodio
Non polare
polare
O

CH3(CH2)16CO Na+
Meccanismo di azione dei saponi

The interior of the micelle is nonpolar and has the capacity to dissolve nonpolar
substances.
Soaps clean because they form micelles, which are dispersed in water.
Grease (not ordinarily soluble in water) dissolves in the interior of the micelle and is
washed away with the dispersed micelle.
trigliceridi

O O
CH2 OH R1 C OH CH2 O C R1
O O
CH OH
R2 C OH CH O C R2
CH2 OH
O O
R3 C OH CH2 O C R3

glicerina Acidi grassi Un trigliceride:


un grasso o un olio
I tre gruppi OH della glicerina sono esterificati da
acidi grassi
Struttura più
Costituiti da acidi grassi disordinata causata
saturi lineari dall’ angolazione
Struttura più ordinata dovuta al doppio
legame (acidi grassi
insaturi)
Esempio di idrogenazione di un doppio legame: produzione
della margarina

Struttura più disordinata


causata dall’ angolazione Costituiti da acidi grassi
dovuta al doppio legame saturi ( o meno
(acidi grassi insaturi) insaturi)lineari
Struttura più ordinata
Trasformazione degli oli vegetali altamente insaturi in grassi
vegetali solidi (margarina) tramite idrogenazione catalitica di alcuni o
tutti i doppi legami
perchè i grassi vegetali idrogenati sono dannosi per la salute?

In natura gli isomeri trans sono


circa 5-8% rispetto al totale dei
grassi.

Tramite idrogenazione industriale si


ottengono grassi contenenti 25%-
45% di isomeri trans.

Ecco alcuni dati medi:


Burro, latte, carne: 4% dei grassi presenti
Margarina non spalmabile: 20-50%
Margarina spalmabile: 15-28%
Oli vegetali raffinati: 2-7%
Dolci di pasticceria con grassi vegetali idrogenati: 30-
60%
Oli parzialmente idrogenati usati nei fast food: 15%
Patate fritte (fast food): 45%
perchè i grassi vegetali idrogenati sono dannosi per la salute ?
I grassi non saturi naturali si trovano normalmente nella forma cis. Una piccola quantità di
grassi trans è però presente nel cibo poiché si forma nello stomaco dei ruminanti a causa
dell'azione di determinati batteri. Così nel latte, nei prodotti caseari, nella carne dei ruminanti
(notate l'arretratezza di chi è rimasto alla suddivisione fra carne rossa e carne bianca: nella
carne di cavallo, di cinghiale, di maiale, carni rosse, non ci sono grassi trans perché non sono
ruminanti!) e di alcuni marsupiali. I grassi trans si trovano poi anche nei semi e nelle foglie di
diverse piante il cui consumo alimentare è però irrilevante.
Il processo di raffinazione degli oli vegetali, a causa delle alte temperature di certi processi,
può introdurre una percentuale di grassi trans, perché a elevate temperature si ha
l’isomerizzazione da cis a trans, dei doppi legami presenti nelle catene.
Le temperature ottenute nei processi di raffinazione si ottengono facilmente anche friggendo
per qualche decina di minuti un olio vegetale. Ecco perché i fritti a partire da oli vegetali ricchi
di grassi polinsaturi sono comunque dannosi.

- gli isomeri trans alzano il livello di


LDL e diminuiscono il livello di HDL
aumentando i rischi cardiovascolari in
misura maggiore rispetto ai grassi
saturi
-Contengono residui di catalizzatore
-Funzionamento non corretto della
membrana cellulare ( la cellula li
confonde con i CIS)

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