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Alchini

Alchini
Gli alchini sono composti organici a catena aperta costituiti solamente da atomi di carbonio e di idrogeno (e per
questo appartenenti alla pi ampia classe degli idrocarburi) aventi formula bruta CnH(2n - 2).
Come nel caso degli alcani, gli atomi di carbonio sono uniti tra loro attraverso legami covalenti a formare una catena
aperta, lineare o ramificata, due atomi carbonio adiacenti sono per uniti da un legame covalente triplo.
Il pi semplice alchino esistente l'etino, o acetilene, avente formula
HCCH. Per questo motivo questa serie di idrocarburi viene chiamata
anche serie acetilenica.
I due atomi di carbonio coinvolti nel triplo legame presentano orbitali
ibridi di tipo sp, questo fa s che i due atomi uniti dal triplo legame ed i
due atomi loro immediatamente legati siano tra loro allineati.
Molecola dell'etino (acetilene)

Un legame C-C di tipo , formato dalla sovrapposizione di due


orbitali ibridi sp lungo l'asse del legame; il secondo ed il terzo legame
sono di tipo , formati dalla sovrapposizione in direzione perpendicolare all'asse del legame delle due coppie di
orbitali p non coinvolte nell'ibridazione. Tale doppia sovrapposizione va a formare un unico orbitale
approssimativamente a forma di tubo che avvolge l'asse del legame C-C lungo la sua lunghezza.
Particolarit chimica degli alchini l'acidit degli idrogeni legati ai carboni coinvolti nel triplo legame. Tale acidit
permette la formazione di sali, chiamati "carburi". Il pi comune di questi il carburo di calcio (CaC2), usato dagli
speleologi per produrre acetilene in situ da bruciare nelle apposite lampade per produrre luce.
L'anione dell'acetilene HCC- viene chiamato acetiluro.

Nomenclatura IUPAC
La nomenclatura IUPAC degli alchini segue regole simili a quella degli alcani, tuttavia occorre evidenziare alcune
differenze:
quando si individua la catena principale della molecola, questa deve includere i due atomi di carbonio coinvolti
nel triplo legame.
il nome che viene dato alla catena principale simile quanto previsto per gli alcani, ma il suffisso -ano viene
sostituito dal suffisso -ino (etino, propino, butino, pentino, esino, eptino, ottino, etc...)
nel numerare la catena principale, il numero pi basso possibile dovr essere assegnato ai due atomi di carbonio
coinvolti nel triplo legame.

Fonti industriali
L'unico alchino di interesse industriale l'etino, o acetilene. In passato veniva prodotto per idrolisi del carburo di
calcio, a sua volta ottenuto per riscaldamento di carbon coke e ossido di calcio
CaO + 3 C

CaC2 + CO

CaC2 + 2 H2O

HCCH + Ca(OH)2

Mentre ora si ricorre preferenzialmente alla pirolisi del metano a 1500 C in condizioni controllate
2 CH4

HCCH + 3 H2

L'acetilene instabile e quindi molto pericoloso da stoccare e maneggiare. Stoccato in bombola, viene stabilizzato
aggiungendovi pezzi di pietra pomice saturi di acetone.

Alchini

Preparazioni per sintesi


deidroalogenazione di dialogenuri alchilici geminali o vicinali
R-CX2-CH2-R'

KOH fusa

R-CC-R'

R-CHX-CHX-R'

KOH fusa

R-CC-R'

la rimozione di due molecole di HX richiede condizioni piuttosto drastiche (trattamento con potassio idrato fuso o
soluzioni molto concentrate di potassio idrato in etanolo a caldo) nelle quali il triplo legame pu migrare all'interno
della catena formando alchini disostituiti, pi stabili.
Una base sufficientemente forte da consentire la reazione senza provocare la migrazione del triplo legame la
sodioammide, prodotto della reazione tra sodio metallico e ammoniaca
R-CX2-CH3

R-CHX-CH2X

NaNH2
+

NaNH2

R-CCH
R-CCH

sostituzione nucleofila tra un acetiluro ed un alogenuro alchilico


H-CC- + R-X

H-CC-R + X-

R-CC- + R'-X

R-CC-R' + X-

permette di preparare alchini sostituiti partendo dall'acetilene. Lo ione acetiluro, preparato per reazione tra
l'alchino ed una base forte (in genere sodioammide o butil-litio) si va a sostituire all'atomo di alogeno
dell'alogenuro alchilico.

Reazioni tipiche
Come per gli alcheni, anche la maggior parte della reattivit degli alchini si esplica attraverso reazioni di addizione al
triplo legame. Le reazioni di addizione possono essere lasciate procedere fino all'ottenimento di composti saturi
(cio con atomi legami tra loro solo da legami semplici) oppure essere condotte in condizioni tali da favorire
un'addizione parziale, trasformando quindi il triplo legame in un legame doppio.
addizione di idrogeno (formazione di alcani e di alcheni)
R-CC-R' + 2 H2 -> RCH2-CH2R'
R
R-CC-R'

H2

R'
\
/
C=C
/
\

->
H

(alchene cis)
H

avviene a temperature e pressioni non elevate in presenza di catalizzatori metallici quali il platino, il palladio o
il nichel, producendo l'alcano corrispondente.
L'idrogenazione dell'alchene talmente facile che con la maggior parte dei catalizzatori risulta impossibile
fermare la reazione prima che questi si trasformi nell'alcano.
Un modo per fermare l'idrogenazione allo stadio di alchene quello di avvelenare il catalizzatore, cio
trattarlo con sostanze capaci di ridurne l'attivit. Un esempio di ci offerto dal catalizzatore di Lindlar che
consiste in palladio metallico depositato su cristalli di solfato di bario e parzialmente disattivato con chinolina.

Alchini

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Tale catalizzatore manifesta ancora una sufficiente attivit nei confronti dei tripli legami, ma molto povera nei
confronti dei doppi legami che, di fatto, non vengono ulteriormente ridotti. Il catalizzatore inoltre orienta la
reazione in modo che da un alchino disostituito si ottenga sempre l'achene cis, cio quello con i due gruppi pi
voluminosi sullo stesso lato del doppio legame (si veda formula chimica).

riduzione con sodio e ammoniaca liquida


R
R-CC-R' +

Na + NH3

H
\
/
C=C
/
\

->
H

(alchene trans)
R'

il trattamento dell'alchino con sodio metallico in ammoniaca liquida a -33 C porta invece all'alchene trans
attraverso un meccanismo che prevede due addizioni alternate al triplo legame prima di un elettrone da parte
del sodio, quindi di uno ione H+ da parte dell'ammoniaca.
addizione di alogeni e di acidi alogenidrici
Avvengono in modo analogo a quanto visto per gli alcheni e, come in quel caso, l'orientamento della reazione
segue la regola di Markovnikov.
Valgono considerazioni simili a quelle fatte a proposito dell'addizione di idrogeno, ovvero, possibile fermare
l'addizione di alogeno o acido alogenidrico al primo stadio ricorrendo a catalizzatori opportunamente
avvelenati o operando a basse temperature. Il prodotto di addizione di una molecola di alogeno forma il
trans-dialoalchene.
R-CC-R' + 2 X2 -> RCX2-CX2R'
X
R-CC-R'

X2

R'
\
/
C=C
/
\

->
R

(dialoalchene trans)
X

addizione di acqua (formazione di chetoni)


Il trattamento di un alchino con acido solforico diluito in presenza di sali di mercurio porta alla formazione di
un alcol vinilico, instabile, che si trasforma nel chetone corrispondente
H
R-CC-R'

H2O

R'
\
/
C=C
/
\

->
R

->
OH

R-CH2-C=O
|
R'

dato che l'addizione avviene secondo la regola di Markovnikov, l'addizione di acqua ad alchini monosostituiti
produce sempre i metil-chetoni corrispondenti
R-CC-H

H2O

->

idroborazione-ossidazione

R-C=O
|
CH3

Alchini

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simile nei risultati alla precedente (addizione di una molecola di acqua), salvo che l'addizione avviene
secondo un orientamento anti-Markovnikov; con gli alchini monosostituiti produce dunque le aldeidi
corrispondenti
H

R-CC-H

BH3

H
H2O2, OH->

\
/
C=C
/
\

->
R

R-CH2-CHO

BH2

ossidazione
Il trattamento con potassio permanganato in soluzione acquosa a freddo porta alla formazione di 1,2-dichetoni
R-CC-R' + KMnO4

-->

R-CO-CO-R'

in condizioni pi vigorose - ad esempio, scaldando - l'ossidazione procede e porta alla scissione dell'alchino
R-CC-R' + KMnO4

-->

R-COOH + R'-COOH

gli alchini terminali in ambiente ossidante possono subire una reazione di accoppiamento (reazione di Glaser)
2 R-CC-H + O2 --> R-CC-CC-R
polimerizzazione
Gli alchini possono polimerizzare secondo un meccanismo analogo a quanto visto per gli alcheni; in particolari
condizioni stato prodotto in laboratorio il poliacetilene, un polimero la cui struttura quella un poliene
coniugato di migliaia di atomi di lunghezza. Molecole di questo genere sono interessanti in quanto, per
drogaggio, diventano conduttori di corrente elettrica.

Bibliografia
T. W. Graham Solomons, Chimica organica, 2a ed. Bologna, Zanichelli, 2001. pp. 50-51, 334-360 ISBN
8-808-09414-6

Voci correlate

Sistematica organica
Idrocarburi
Cicloalchini
Alcani
Alcheni

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Fonti e autori delle voci

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