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Chimica Organica

La CHIMICA ORGANICA è la CHIMICA DEI COMPOSTI DEL


CARBONIO
I composti organici contengono tutti C, H
ed eventualmente O, N, S, P, X (X = alogeni).

il carbonio ha reattività e caratteristiche del tutto particolari, in virtù della


propria configurazione elettronica.
TRANNE RARISSIME ECCEZIONI ( es. CO), IL CARBONIO FORMA SEMPRE
4 LEGAMI.

Il C può formare lunghe catene covalenti dando origine a moltissimi


composti diversi
Il C può formare legami singoli, doppi e tripli
Il C forma legami covalenti forti con H, O, N, S, P e con gli
alogeni
Gli orbitali ibridi sp3 in CH4
(VSEPR: tetraedrica)
Ibridizzazione sp2 dell’atomo di carbonio
Stato
fondamentale

Promozione di
elettroni

Stato
ibridizzato sp2

orbitali sp2
L’orbitale 2pz è perpendicolare al piano
degli orbitali ibridi
ETILENE
Ibridizzazione sp dell’atomo di carbonio

Stato
fondamentale

Promozione di
elettroni

Stato
ibridizzato sp2

orbitali sp
Etino
Idrocarburi
Gli idrocarburi sono i più semplici composti del carbonio con l'idrogeno. Sono le
molecole di base della chimica organica poiché, oltre ad essere molto numerosi,
tutti gli altri composti si possono considerare come derivati da essi per
sostituzione di (almeno) un atomo di idrogeno con un cosiddetto gruppo
funzionale, quel gruppo chimico, cioè, che conferisce al composto proprietà
caratteristiche, diverse da quelle dell'idrocarburo di origine e peculiari di una
classe di composti.

Possono essere suddivisi in 3 (o 2) GRANDI GRUPPI:


• ALIFATICI a catena aperta, lineare o ramificata, satura o
insatura
• CICLICI composti chiusi ad anello

• AROMATICI contengono almeno un anello benzenico


Classificazione degli idrocarburi

C C C
etano etene etino benzene
(etilene) (acetilene)
temperatura
diminuisce
IDROCARBURI ALIFATICI

Gli alcani contengono esclusivamente legami di tipo σ e sono detti pertanto saturi. Sono
caratterizzati da una certa inerzia chimica: il termine alternativo di paraffine (dal latino "parum
affinis"). Quando reagiscono danno principalmente reazioni di sostituzione.

Alcheni e alchini sono invece idrocarburi insaturi, in quanto contengono legami multipli: un
doppio legame gli alcheni, un triplo legame gli alchini. Le loro reazioni caratteristiche sono
reazioni di addizione.
ALCANI (Formula generale CnH2n+2)
Contengono solo legami semplici nella catena. Il primo termine della serie è il metano (CH4),
etano (C2H6), propano (C3H8) e butano (C4H10).
I termini successivi si ricordano più facilmente poiché vengono chiamati genericamente n-ano
(dove n = penta, esa, epta, otta etc.).
A partire dal butano si incontra negli alcani il fenomeno dell’ isomeria.

Si ha isomeria quando due molecole che hanno la stessa formula molecolare, hanno struttura
diversa. In particolare, nel caso in cui si tratti di una diversa disposizione degli atomi (lineari,
ramificati) si parla di ISOMERI DI POSIZIONE o .

Secondo la normativa IUPAC si denota l'alcano della catena più lunga e si numerano i gruppi
sostituenti in relazione alla posizione.
ALCANI: nomenclatura IUPAC
2- Se la catena è ramificata identificare i "pendagli" quali gruppi (o radicali) alchilici

3- Numerare gli atomi di carbonio della catena principale a partire dall’ estremità più
prossima ad una ramificazione (usare i numeri più bassi per indicare i sostituenti)

4- Abbinare ad ogni gruppo alchilico il numero che ne precisa il punto di


inserimento nella catena principale

5- Denominare i gruppi alchilici, in ordine alfabetico, ciascuno preceduto dal


numero di inserimento; se lo stesso gruppo compare più di una volta come catena laterale,
si aggiunge il prefisso di-, tri- , tetra- etc.

6- Se vi sono gruppi alchilici diversi legati alla catena principale, si elencano in


ordine ALFABETICO!
ALCANI: nomenclatura IUPAC
Il butano ha due isomeri: normal butano (n-butano) e isobutano (o 2-
metilpropano).

Secondo la normativa IUPAC si denota l'alcano della catena più lunga e si


numerano i gruppi sostituenti in relazione alla posizione.
CH3
CH3-CH2-CH2-CH3 H3C C CH3

n-butano H
2-metilpropano
(nome comune isobutano)
2 – metilbutano
Teb= 28°C

2,2 - dimetilpropano
(nome comune neopentano)
Teb= 9°C
Isomeria
(o isobutano) (o neopentano)
Nomenclatura IUPAC degli alcani: esempio
Nomenclatura IUPAC degli alcani: esempi
33

Nomenclatura IUPAC degli alcani: esempi

ottano

Catena
laterale 4-etilottano
3-metilpentano

2-metilbutano 3-etilesano
NON 3-metilbutano NON 4-etilesano
34

Nomenclatura IUPAC degli alcani: esempi


2-metilbutano (o isopentano) n-pentano
CH3 CH2 CH CH3
CH 3 CH 2 CH 2 CH 2 CH 3

CH3 CH 3

CH3 CH 3 CH 2 CH C CH 2 CH 3

CH3 C CH3 CH 2 CH 3

CH 3
CH3
2,2-dimetilpropano 4-etil-3,3-dimetilesano
(neopentano) NON 3-etil-4,4-dimetilesano
35

Nomenclatura IUPAC degli alcani: esempi

NON 5-etil-3-metileptano
36

Nomenclatura IUPAC degli alcani: esempi

2,3,6-trimetilottano

4-butil-3,5-dimetilottano
Non sono solubili in acqua
Fiamma azzurrognola, pochi residui carboniosi
Reazioni di sostituzione degli alcani (250°C-300°C o in presenza di luce)

CH4 + Cl2 CH3Cl + HCl

CH3Cl + Cl2 CH2Cl2 + HCl


CH2Cl2 + Cl2 CHCl3 + HCl
CHCl3 + Cl2 CCl4 + HCl
Isomeria

conformeri

isomeri geometrici

enantiomeri
Le conformazioni dell’etano (C2H6)
I cicloalcani (CnH2n)
ISOMERIA GEOMETRICA

due
Nomenclatura IUPAC degli alcheni
Le regole di nomenclatura seguono lo schema già indicato
per gli alcani.

1. Gli alcheni prendono il loro nome dai


corrispondenti alcani di pari numero di atomi di
carbonio: è sufficiente sostituire la desinenza –ano
con –ene.

2. La numerazione della catena idrocarburica è in


questo caso imposta dalla posizione del doppio
legame (il gruppo funzionale degli alcheni): si
deve infatti numerare la catena in modo che il primo
carbonio impegnato nel doppio legame abbia il
numero più basso possibile.

3. Alcuni gruppi alchenilici caratteristici, vinile


(CH2=CH–) e allile (CH2=CH–CH2–) hanno nomi
correnti (da ricordare)
REATTIVITA’:
ADDIZIONE ELETTROFILA AL C=C

Il doppio legame è formato da un forte legame σ e da un legame π più


debole, è logico allora aspettarsi che la reazione di addizione provochi
la rottura del legame π.
La reazione di addizione è una reazione in cui il reagente viene
semplicemente sommato alla molecola organica; questo tipo di reazione
è quasi esclusiva di composti contenenti atomi di carbonio legati da
legami multipli.

Gli elettroni π esercitano nel legame un'azione molto minore degli


elettroni σ e inoltre si trovano ad una distanza maggiore dal nucleo:
sono quindi meno saldamente legati e perciò più disponibili per un
reattivo alla ricerca di elettroni. Il doppio legame risulta, in definitiva,
una «sorgente di elettroni»; agisce cioè come una base di Lewis. È ovvio
quindi che tenda a reagire con composti che hanno una lacuna
elettronica, che sono cioè acidi di Lewis. I reagenti alla ricerca di
elettroni si definiscono reagenti elettrofili e la reazione tipica di un
alchene è pertanto l'addizione elettrofila.
REATTIVITA’:
ADDIZIONE ELETTROFILA AL C=C

La reazione si svolge solitamente in due tappe, attraverso un


carbocatione intermedio.
Il primo passaggio (passaggio difficile) è costituito dalla vera
addizione elettrofila e cioè l'alchene addiziona il componente
"positivo" dell'addendo.
La reazione di addizione è catalizzata da acidi; in tal caso è
l'idrogenione che funziona da elettrofilo, favorendo la rottura del
doppio legame e la formazione del carbocatione. Successivamente il
carbocatione si lega con il componente "negativo" dell'addendo o più
in generale con una qualsiasi molecola di natura basica.
H2C-CH HC-CH2
I dati sperimentali sono perfettamente in linea con questa
rappresentazione: ogni legame C-C è equivalente e la lunghezza di
legame (1.39Å) è intermedia a quella prevista per un legame semplice
(1.54Å) e uno doppio (1.33Å). L'ordine di legame è 1.5; la molecola è
planare con angoli di 120°; la forma è quindi quella di un esagono
regolare.

Ogni carbonio ha ibridazione sp2 e i rimanenti orbitali p non ibridati,


uno per atomo, sono disposti perpendicolarmente al piano e
parallelamente fra loro. In questo modo, i sei elettroni rimanenti
possono delocalizzarsi in un unico orbitale π esteso a tutto l'anello. È
allo scopo di mettere in evidenza questo aspetto che si usa rappresentare
il benzene come un esagono con un cerchio al centro.
Questi doppi legami mostrano tuttavia un'insolita inerzia chimica, tale
da non poterli equiparare a "normali" doppi legami carbonio-
carbonio: MOLTO più STABILE!
importanza dell’elevato valore dell'energia di risonanza:
stabilizzazione per delocalizzazione elettronica

pirene
CONDIZIONI DI AROMATICITA’:

Per essere aromatico un composto deve avere nuvole elettroniche


cicliche contenenti 4n+2 elettroni π delocalizzati (regola di Hückel).
La delocalizzazione elettronica in un sistema ciclico non è quindi
condizione sufficiente per l'aromaticità, ma occorre un determinato
numero (2, 6, 10, 14, etc.) di elettroni π. Un'ulteriore condizione di
aromaticità è la planarità dell’anello.

Non basta un ciclo


e dei doppi legami
alternati per avere
aromaticità !
Normalmente i derivati del benzene si indicano aggiungendo il suffisso -
benzene al nome del sostituente:

Molti derivati hanno ancora anche il nome ritenuto (non IUPAC):


RADICALE FENILE
Derivati alogenati

3 iodio prop-1-ene
La nomenclatura IUPAC degli alcoli segue regole simili a quella degli
alcani, tuttavia:

• il nome che viene dato alla catena principale è simile: quanto previsto
per l'idrocarburo corrispondente con la perdita dell'ultima vocale e
l'aggiunta del suffisso -olo
• nel numerare la catena principale, il numero più basso possibile dovrà
essere assegnato all'atomo di carbonio cui è legato il gruppo -OH.

Quando il gruppo -OH viene considerato un gruppo sostituente, prende il


nome di "idrossi-".
PREPARAZIONE:

Reazione di idratazione degli alcheni:


H2SO4
CH2=CH2 + H2O CH3CH2OH

Catalisi enzimatica
etilene etanolo

intermedio
cabocationico alcol protonato
2° carbocatione
1° carbocatione (più stabile)
(meno stabile)
In passato usato usato come refrigerante
come anestetico
PREPARAZIONE:
PREPARAZIONE:

Alcolo primario
PREPARAZIONE:

Alcolo secondario
Solvente (per unghie)
SONO TUTTI ACIDI DEBOLI (Ka generalmente inferiore
a 10-4)
PREPARAZIONE:

Es:
Derivati acidi carbossilici

Gli esteri a basso peso molecolare,


volatili hanno odori caratteristici di
fiori e frutta.
Il loro nome deriva da quello degli acidi, dove la parola
acido viene eliminata ed il suffisso .-oico sostituito
con il suffisso - ato, seguito dal nome del radicale
dell’alcool.
Sono basi (deboli) per la presenza del doppietto elettronico sull’azoto,
le ammine alifatiche sono più basiche di quelle aromatiche
NH2 Ammine aromatiche

CH3

benzenammina
N H
amminobenzene
fenilammina
anilina

N-metilbenzenammina
N-metil-amminobenzene
metilfenilammina
N-metil-anilina
Come nell’ammoniaca, gli orbitali di valenza dell’azoto
delle ammine sono ibridati sp3.
Tre degli orbitali ibridati sono impegnati in legami con
gruppi alchilici o aromatici mentre il quarto contiene il
doppietto elettronico

N
H3C H
CH3
Per il loro carattere basico, le ammine reagiscono
con gli acidi minerali come basi di Brönsted,
trasformandosi in sali di alchilammonio.

H -
Cl
HCl
N N
H H
H H
CH3 CH3
amminometano cloruro di metilammonio
In genere, l’odore delle ammine volatile è molto forte e
sgradevole

etilammina e trimetilammina hanno odore di pesce stantio.

La carne putrefatta deve il suo odore alle diammine H2N-


(CH2)4-NH2 (putrescina) e H2N-(CH2)5-NH2 (cadaverina).

Le ammine possono formare legame ad idrogeno, ma


rispetto all’ acqua questi sono più deboli a causa della
minore elettronegatività di N rispetto ad O (il legame H
rende le ammine solubili fino a 5-6 atomi di carbonio)
AMMIDI
Derivati acidi carbossilici

La reazione tra un gruppo carbossilico -COOH ed ammoniaca (NH3) o un


ammina (R-NH2) porta alla formazione di un’ammide. Anche in questo caso, il
nome della molecola deriva da quello dell’ acido carbossilico di partenza (si
elimina acido e si sostituisce -oico con -ammide).
Priorità Classe Struttura Gruppo funzionale Suffisso Prefisso (Sostituente)
N° 1 Acidi carbossilici CO2H acido …-oico Carbossi
2 Acidi Solfonici SO3H acido …-sofonico Solfo
3 Acidi Solfinici SO2H acido …-solfinico Solfino
4 Acidi Fosfonici PO(OH)2 acido …-fosfonico Fosfono
5 Anidridi -CO-O-CO- anidride…oica Alcanoilossi…ossoalchil
6 Esteri -CO-OR -oato di alchile Alcossicarbonil; alcossi-osso
7 Alogenuri acilici -COX Alogenuro di …-anoile Alogenocarbonil; alogeno-osso
8 Ammidi -CONR2 -ammide carbamoil; amminocarbonil; osso-ammino
10 Immidi -CONHCO- immide Alcanoil-carbamoil; osso-alcanoamido
11 Nitrili -CN nitrile ciano
12 Aldeidi CHO ale formil
13 Tioaldeidi CHS tiale Tiosso; tioformil
14 Chetoni CO one Osso (oxo); alcanoil
15 Tiochenoni CS tione Tiosso; alcanotioil
16 Fenoli Ar-OH olo idrossi
17 Alcoli -OH olo idrossi
18 Tioli -SH tiolo mercapto
19 Ammine -NR2 ammina ammino
20 Immine C=NR immina immino
21 Idrossilammine NHOH idrossilammino idrossiammino
22 Idrazine NHNH2 idrazina idrazinil
24 Eteri -O- Etere…ilico alcossi
25 Tioeteri (Solfuri) -S- Solfano alchiltio
26 Disolfuri -S-S- alchildisolfano alchilditio
27 Solfoni -SO2- dialchil…solfone alchilsolfonil
28 Sofossidi -SO- dialchil..solfossido Alchil….solfinil
29 Alogenuri Alchilici -X aloalcano Alogeno…alchile

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