Si distinguono 3
grandi gruppi →
Le prorpietà del carbonio
È un elemento in grado di formare una enorme varietà di
molecole. Questa versatilità è dovuta a cinque aspetti:
1. forma quattro legami covalenti: dalla combinazione
dell’orbitale s con uno, due o tre orbitali p, può ibridarsi sp, sp2
o sp3. Forma legami: ● di tipo σ con orbitali ibridi
● di tipo π con orbitali non ibridi
2. Il numero di ossidazione (n.o.) assume tutti i valori tra
+4 e -4. Nella stessa molecola organica il carbonio può
assumere valori diversi di n.o.
Cos’è il carbonio
Il carbonio è un non metallo, con peso atomico 6 e
massa atomica 12, posizionato nel gruppo IV A
della tavola periodica. È tra gli elementi più
importanti perché è alla base della chimica
organica, ma si trova anche in stato inorganico,
come nell’anidride carbonica.
In questo modo possiamo apprezzare meglio il fatto che
l’orbitale 2s è pieno mentre negli orbitali 2p abbiamo solo
2 elettroni spaiati (secondo la regola di Hund.)
Che conseguenza ha questa disposizione elettronica per
quanto riguarda i legami che il Carbonio riesce a fare?
Se le cose stanno così ci aspettiamo quindi di avere in
natura composti dove il Carbonio forma solo 2 legami
covalenti e ha un doppietto elettronico non condiviso,
cioè gli elettroni dell’orbitale 2s. Dalla reazione tra
Carbonio (C) e Idrogeno (H) dovremmo attenderci quindi
un composto con formula chimica :CH2.
Nello stato fondamentale il livello 2 è descritto così
3 orbitali p e un orbitale s
ALCANI e IBRIDAZIONE SP3
Immaginiamo di fornire energia e spostare uno degli elettroni di
s in p così da ottenere 4 elettroni spaiati, dei quali 3 degli
orbitali 2p, e uno del 2s, riusciamo tramite una combinazione
lineare di questi 4 orbitali a ottenere altri orbitali .
ALCANI e IBRIDAZIONE SP3
Immaginiamo di fornire energia e spostare uno degli elettroni di
s in p così da ottenere 4 elettroni spaiati, dei quali 3 degli
orbitali 2p, e uno del 2s, riusciamo tramite una combinazione
lineare di questi 4 orbitali a ottenere altri orbitali .
Quello che si ottiene dalla combinazione
lineare sono 4 orbitali sp3, questi orbitali ora
sono identici tra di loro e possiedono quindi
energia, forma e geometria identica, proprio
quello che cercavamo per riuscire a creare la
molecola di CH4.
ALCHENI e Ibridazione sp2
un altro composto tra C e H, l’etene in
cui si forma un legame doppio C=C
Formazione dei 3 orbitali sp2 tipica degli Alcheni
Dalla combinazione di un orbitale 2s e 2 orbitali 2p otteniamo 3 orbitali sp2,
l’altro orbitale 2p non usato per la combinazione lineare resta un 2p con il
suo elettrone spaiato all’interno. Ci troviamo quindi nella situazione richiesta
dai dati sperimentali osservati nella molecola di etene, cioè 3 legami identici
e 1 diverso. I legami sono formati a partire dagli orbitali ibridati sp2 e dal
singolo orbitale 2p.
ALCHENI ( etene )
Da questa rappresentazione notiamo che 2 orbitali sp2 di 2 atomi diversi interagiscono “faccia
a faccia” così da formare un legame C-C, gli orbitali 2p invece interagiscono tra di loro per
formare un altro legame C-C ma questa volta l’interazione di questi orbitali avviene solo
“lateralmente” e sono più distanti tra loro, si dice che la sovrapposizione degli orbitali 2p è
minore.
Tipologia dei legami del C
Il legale C-C formato dagli orbitali sp2 prende il
nome di legame sigma (σ) mentre il legame
originato con gli orbitali 2p si chiama legame
pigreco (π). Siccome il legame pigreco è più
debole di quello sigma è logico pensare che
durante una reazione sarà appunto il legame
π a rompersi per primo visto che è richiesta
meno energia per la sua rottura.
ALCHINI
● Stato fisico
- pochi e deboli legami → stato aeriforme
- numerosi e forti legami → stato liquido / solido
● Punto di ebollizione e punto di fusione (p.e.)
- molecole apolari / debolmente polari hanno p.e. relativamente bassi
- gruppi che formano legami a idrogeno hanno p.e. relativamente alti
In particolare :
A parità di numero di C i composti più ramificati hanno punto di ebollizione
inferiore.
Infatti, allʼaumentare della ramificazione si riduce lʼarea di contatto tra le
molecole e quindi le interazioni intermolecolari diventano più deboli.
Nel caso del punto di fusione, l’andamento è opposto: all’aumentare della
ramificazione aumenta il punto di fusione. Questo perché composti più
ramificati danno luogo a cristalli più ordinati.
● Solubilità in acqua
- presenza di gruppi idrofili → solubili in acqua
- presenza di gruppi idrofobici → insolubili in acqua