Tipi di legame:
1 LEGAME IONICO
è elettrostatico, tra atomi con pochi atomi nell’orbitale esterno e Esempio: cloruro di sodio
2 LEGAME COVALENTE
Gli atomi coinvolti richiedono un numero di elettroni troppo elevato per completare l’ottetto
3 PONTE A IDROGENO
Si verifica quando un H è legato ad un atomo
molto elettronegativo, ed è vicino nello spazio a
un altro atomo elettronegativo che abbia
almeno un doppietto di elettroni spaiati
IDROCARBURI SATURI
Esempio: CH4
- L’atomo di C per formare i suoi legami ha a disposizione i 2 elettroni spaiati nell’orbitale 2p quindi
quando formerà dei legami avrà 6 elettroni nel guscio più esterno
- Ora il Carbonio è in grado di formare 4 legami con l’H, ma non è possibile dimostrare il fatto
Il legame tra il nostro orbitale ibrido sp3 e l’orbitale s dell’atomo di H, è un tipo di legame in cui i due atomi
coinvolti danno il legame in seguito ad una sovrapposizione degli orbitali, che avviene lungo l’asse di
legame.
È un legame covalente polare, sarà poco polare perché la differenza di elettronegatività è molto piccola.
Perché ciò avvenga è necessario avere un doppio legame e due atomi di carbonio.
Per giustificare queste proprietà: l'orbitale s e 2 dei 3 orbitale p si combinano a dare 3 orbitali
ibridi sp2, disposti su un piano a 1200 (ibridizzazione trigonale)
2
sp2pz
Gli orbitali sp2 portano ai legami e C—H5 mentre la sovrapposizione dei due orbitali p
porta al legame C—C
Legame n. la densità elettronica è max fuori dell'asse internucleare Doppio legame
legame It C-C legame C-H
Quindi:
La sovrapposizione sopra e sotto l’asse di legame degli orbitali p non ibridi porta alla
formazione del legame PI GRECO: ᴨ
È un legame più debole del legame sigma perché tiene vicini i due nuclei sopra e sotto
l’asse di legame
Esempio:
RIASSUMENDO
1 ALCHENI
- Molecola planare
- Densità elettronica mobile sopra e sotto la molecola
- Rotazione è impedita
- Doppio legame rende rigido il sistema
Quando ho degli idrocarburi con uno o più doppi legami parlo di ALCHENI
2 ALCHINI
Se l’idrocarburo insaturo contiene tripli legami, parlo di alchini
Le fonti principali degli idrocarburi sono il gas naturale, che è essenzialmente costituito da metano ed
etano, e il petrolio.
GAS NARUTALE: (metano ed etano) sono inodori. Se “puzzano” è dovuto all’addizione di composti solforati
che servono per rilevare perdite gravi.
PETROLIO: è una miscela complessa di alcani e cicloalcani, che viene separato e purificato per ottenere
benzine, oli combustibili, oli lubrificanti, cere e asfalto.
ASFALTO: ottenuto dalla macchia del procedimento di fine separazione, successivamente addizionato con
ghiaia.
A causa di queste deboli forze attrattive, i punti di ebollizione sono più bassi, quindi occorre poca energia
per far passare la molecola dallo stato liquido a quello solido.
A parità di massa molecolare, l’ebollizione diminuisce all’aumentare della ramificazione della molecola
1 NOMENCLATURA IUPAC
I superiori del butano prendono nome dal numero di atomi del carbonio:
- 5 = pentano
- 6 = esano
- 7 = eptano
- 8 = ottano
Nel caso in cui si abbia un alcano ciclico, si mette il prefisso “ciclo” davanti l’alcano.
Se osserviamo il primo
carbonio di sinistra è
legato a solo un altro
atomo di carbonio, viene
detto primario (come il
terzo).
Il carbonio centrale è legato a due atomi di carbonio, viene detto
secondario. La situazione nella seconda molecola è analoga, solo
che è scritta in modo diverso, ma il nome è uguale.
1.2.1 ISOMERI
Gli isomeri sono responsabili della molteplicità delle forme di vita sul nostro pianeta.
La parola isomera è sempre accompagnato da un altro termine che indica le differenze tra le due molecole.
Infatti nell’es. precedente parliamo di ISOMERI DI STRUTTURA
1) Identifico la catena con gli atomi di C più lunga, non deve essere per forza in linea retta.
Si da il nome all’alcano corrispondente.
2) Numero la catena in modo che il carbonio che porta il gruppo sostituente sia il più basso possibile
2 metil propano
2.1 ESERCIZI
Esercizio 1
Esercizio 2
Esercizio 3
Esercizio 4
Esercizio 5
7 carboni = eptano
CHE GRUPPO SOSTITUENTE METTO PRIMA? ordine alfabetico
8 carboni = ottano
3 GRUPPI SOSTITUENTI
ALCANI E
CICLOALCANI
Molecola di etano
Quando gli H sono uno di fronte l’altro avremo un’energia un po’ più alta perché si trovano ad essere più
vicine possibili nello spazio (situazione energetica sfavorita).
Se ruotiamo gli H in modo da aumentare la distanza tra loro otterremo una situazione energicamente
favorita.
1 CICLOPROPANO
Il più piccolo alcano deve avere 3 atomi di C. Quindi l’alcano più piccolo sarà il CICLO PROPANO. È un
sistema molto in tensione perché il fatto di dover chiudere l’anello va a contrastare con la necessità di aver
un angolo di 109,5°.
Noi sappiamo che gli atomi di C sono ibridati sp3 e quindi gli angoli di legame sono di 109,5° ma noi
sappiamo che se consideriamo un triangolo, gli angoli interni devono essere di 60°.
Quindi ci troviamo ad avere la necessità di aver un angolo 60° per poter chiudere il ciclo e la necessità
contrastante di aver degli angoli di legame di 109,5°.
Gli orbitali ibridi sp3 sono deformabili quindi si arriva ad ottenere la chiusura del ciclo.
Il sistema rimane però in tensione, dal punto di vista pratico vuol dire che il sistema è molto più reattivo di
un alcano normale.
Conformazione non planare (un vertice del quadrato si solleva dal piano e fa sì che gli idrogeni
non siano completamente eclissati)
3 CICLOPENTANO
Nel caso del CICLOPENTANO (che non è planare) saremmo quasi vicini alla formazione del ciclo, solo che gli
angoli sono di 108° e non di 109,5°.
H conformazione a sedia
ln questa conformazione tutti gli angoli sono tetraedrici, ed è la conformazione più stabile
Atomi di idrogeno: assiali ed equatoriali
Assiali: perpendicolari al piano medio; equatoriali: sul piano medio
H H
conformazione a
barca
4.3 RAPPRESENTAZIONE IN 2D
Notiamo che abbiamo un atomo di Carbonio verso il basso e uno verso l’alto e così via.
Quando l’atomo di Carbonio è rivolto verso il basso, l’idrogeno assiale (parallelo all’asse del sistema) è
rivolto verso il basso. Quando l’atomo di Carbonio è rivolto verso l’alto, l’idrogeno assiale (parallelo all’asse
del sistema) è rivolto verso l’alto. Abbiamo 6 atomi di C, 6 idrogeni assiali e 6 idrogeni verso l’esterno detti
equatoriali.
1 REAZIONE DI ALOGENAZIONE
Uno o più idrogeni dell’alcano vengono sostituiti con un alogeno.
I composti alogenati sono molto più attivi degli alcani e quindi possono essere utilizzati come punto di
partenza per ottenere altri prodotti ancora
2 REAZIONE DI COMBUSTIONE
Coinvolge gli alcani in presenza di ossigeno che
porta ad ottenere CO2, H2O e calore. Il calore
rende importante questa reazione
È una reazione esotermica, richiede un innesco per
partire ma poi è spontanea.
È importante la sufficiente presenze di ossigeno, altrimenti otterremo la produzione di prodotti indesiderati
come acide acetico e monossido di carbonio.
IDROCARBURI INSATURI
Uno o più doppi legami tripli legami
ALCHENI ALCHINI
ALCHENI
1 NOMENCLATURA IUPAC
Passaggi:
1) Scegliere la catena più lunga contenente il doppio legane. Quindi si dà il nome dell’alchene,
sostituendo la desinenza dell’alcano con la desinenza – ene dell’alchene
2) Si numera la catena in modo che il doppio legame abbia il numero più basso possibile.
3) Si indica la posizione e il tipo di sostituente che ci sono
1.1 ESERCIZIO
BUTANO BUTENE
3 metil 1 butene
2 PRIMI 4 ALCHENI
IUPAC TRADIZIONALE
Etene Etilene
Propilene
Propene
Butilene
Butene
A causa del doppio legame non è possibile che avvengano delle rotazioni, a differenza degli alcani dove
avveniva una rotazione carbonio – carbonio.
2.1 CONSIDERIAMO ORA L’1 –
BUTENE
Sono la stessa cosa? NO, sono due molecole differenti. Cambia la disposizione nello spazio
Sono due isomeri geometrici, detti anche isomeri cis trans, dalla nomenclatura che viene usata per dare il
nome a questi isomeri.
La nomenclatura prevede che quando i due gruppi più simili sono dalla stessa parte rispetto al doppio
legame sono in presenza dell’isomero CIS.
Mentre i due gruppi più simili sono da parti opposte rispetto al doppio legame, ho l’isomero TRANS,
2.3 ESERCIZI
Esercizio 1
È cis o trans?
4 butene
2 metil 2 butene
Esercizio 2
È cis o trans?
Pentene
3 metil 2 pentene
Esercizio 3
3.2 REATTIVITA’
In chimica organica è determinata dal fatto che le molecole povere di elettroni reagiscono con molecole
ricche di elettroni per formare altro. Una molecola povera di elettroni, che ne cerca altri, è definita .
sono quelle molecole che andranno a reagire con il doppio legame, rompendo il legame ᴨ debole e
sommandosi quindi l’alchene, formando così due legami σ (sigma) forti.
Nel caso di questa reazione di idrogenazione viene usato come catalizzatore il palladio (Pa) oppure platino
(Pt) su carbone attivo
Perché si passa da alchene con gruppo funzionante ad un alcano senza gruppo funzionale?
Dal punto di vista pratico questa reazione può avere degli utilizzi. Questa reazione veniva usata in
particolare per ottenere margarine dagli oli vegetali, ora non più perché si è visto che può causare
problemi di salute
Ai composti formatisi si dà il nome nel seguente modo: numero la catena in modo che gli alogeni abbiano il
numero più basso + do il nome al composto indicando la posizione e tipo di sostituente (in ordine
alfabetico)
H2O (H+ + OH-) però è necessario usare un catalizzatore come una fonte di H +
1)
1)
1)
1)
1)
Sommo un elettrofilo simmetrico (vale anche per cis e trans)
Il quale trovò, che in questa situazione, l’idrogeno dell’elettrofilo asimmetrico (di tipo HX), va a legari
all’atomo di carbonio più idrogenato, mentre X va a legarsi all’atomo di carbonio più sostituito.
In pratica, guardo gli atomi di carbonio del doppio legame e vedo quale ha più idrogeni legati a se e quello
che ha meno idrogeni legati a se.
Il doppio legame di rompe e gli elettroni del doppio legame vengono usati per formare un nuovo legame
con H+
1 NOMENCLATURA
Posizione dei due doppio legami + nome dell’alchene + diene
2.2 ISOLATI
Quando i due doppi legami sono separati da più di un legame semplice. Per far reagire è necessario
aggiungere due elettrofili per mole di diene.
2.3 CONIUGATI
Sono i più importanti e i due doppi legami sono separati da un legame semplice
Come si è formato?
2.3.1 PROPRIETA’
CONIUGAZIONE
ALCHENI CONIUGATI
Ciascuna molecola dispone di livelli
energetici ed elettronici e che i dislivelli
di questi livelli energetici, non sono qualsivoglia, ma sono quantizzati e dall’interazione fra questi ΔE e la
luce, risulta una radiazione che può cadere nel campo visibile oppure no.
Nel caso degli alcheni, non ricadono nel campo del visibile, i più piccoli sono bianchi. Però se consideriamo
un alchene coniugato, c’è una delocalizzazione degli elettroni all’interno della molecola
Mano a mano che aggiungo sistemi doppio legame – legame semplice si abbassa sempre di più il dislivello
fra i livelli energetici elettronici
Cosa succede quando la delocalizzazione arriva da farci che il ΔE, della molecola corrispondente cada nel
campo del visibile?
Il composto diventa colorato:
Esercizio 1
2 metil 1 butene
Esercizio 2
+ HCl
2 metil 2 butene
Esercizio 3
+ HCl
1 NOMENCLATURA
Alcano + ino
H – C ≡ C – H etino o acetilene
2 STRUTTURA
3.2 ALOGENAZIONE
3.3
HX (HCL)
1 STRUTTURA
È una molecola fortemente insatura, quindi assomiglierà ad un alchene. Ma non c’era verso di ottenere
un’addizione elettrofila. Usando però elettrofili più forti, si otteneva dei risultati, cioè che l’elettrofilo
prendeva posto di un H nella struttura.
Non andava bene perché la teoria non spiegava il fatto sperimentale: c’era
una differenza di reattività tra benzene e alcani e in più non spiegava che si
ottenevano dei derivati sperimentali in numero differente, rispetto a quelli
che si sarebbero previsti per quella struttura.
Il benzene è planare
è un IBRIDO DI RISONANZA:
(la struttura di una molecola che contiene legami delocalizzati può essere
espressa come l’ibrido delle diverse forme canoniche che possono essere
scritte. Nessuna di queste forme esiste realmente. La vera struttura di queste molecole è sempre la stessa
ed è la media delle forme canoniche pesato secondo la loro stabilità relativa)
Formule di risonanza:
- devono rispettare le regole fisse della struttura di Lewis
- la posizione dei nuclei deve rimanere fissa (le formule di
risonanza vengono scritte disponendo gli elettroni di valenza
in modi diversi)
- tutte le formule canoniche devono avere lo stesso numero
di elettroni spaiati
2 REAZIONI
Il benzene non da reazioni di addizione elettrofila, ma in condizioni più energiche (con elettrofili molto
forti), si riesce ad ottenere delle reazioni di sostituzione elettrofila. (uno o più H vengono sostituiti da un
elettrofilo).
2
benzene planare cicloesano non planare
Può essere che l’anello benzenico faccia parte di una molecola, come una catena alifatica lunga e con tanti
sostituenti, in questo caso l’anello benzenico può essere sostituente.
ESEMPIO
Esempio 1
Esempio 2
Esempio 3
4 nitro tolvene
para nitrotolvene
4 REATTIVITA’ BENZENE
L’anello benzenico se possiede un’elevate densità elettronica, è sopra e sotto il piano su cui giace l’anello.
Questa elevata densità elettronica, lo porta a reagire con elettrofili.
La reazione tra benzene ed elettrofilo è molto più difficile perché la delocalizzazione degli elettroni ᴨ
produce per il benzene una stabilità extra e quindi l’elettrofilo deve essere particolarmente forte per
reagire con un così stabile.
Inoltre al contrario dell’alchene, le reazioni tra benzene ed elettrofili saranno di sostituente elettrofila, in
cui l’elettrofilo reagisce prendendo il posto di uno degli H dell’anello benzenico.
CATALIZZATORE: è qualcosa che permette di ottenere più velocemente qualcosa, che si formerebbe
comunque, ma a velocità troppo bassa. Ogni reazione richiede il proprio catalizzatore.
Le reazioni di sostituzioni aromatica sono 5, permettono di ottenere dei derivanti del benzene, di cui poi
con reazioni successive possono essere ottenuti tutta una serie di composti.
4.1 ALOGENAZIONE
L’anello benzenico in presenza di un alogeno non da niente. È necessario usare un catalizzatore.
4.2 NITRAZIONE
L’anello benzenico reagisce con acido nitrico sempre in presenza di un catalizzatore
4.3 SOLFORAZIONE
L’anello benzenico reagisce con acido solforico, è un elettrofilo sufficientemente forte, quindi non serve un
catalizzatore
Le reazioni di FRIEDEL CRAFT: permettono di legare una catena di atomi di carbonio all’anello benzenico.
4.4 ALCHILAZIONE
L’anello benzenico reagisce con un alogenuro alchilico (R-), in presenza di un catalizzatore
4.5 ACILAZIONE
Gruppo acilico R – CO – Cl R –C –Cl
II
O
4.6 OME CAMBIA LA REATTIVITA’ DI UN ANELLO BENZENICO SE SIAMO IN
PRESENZA DI UN SOSTITUENTE
La presenza del sostituente del sostituente cambia la valenza delle altre 5 posizioni.
Inoltre, questo sostituente può esercitare un effetto elettron datore o elettron attrattore
sull’anello benzenico.
Abbiamo due meccanismi che dividono i gruppi sostituenti: effetto attrattivo cioè per
effetto della diversa elettronegatività, tra l’atomo di C e il sostituente X.
X<C X>C
EFFETTO RISONANZA: è un effetto in cui si ha la condivisione dei legami ᴨ, non solo sugli atomi di carboni
dell’anello, ma anche sul sostituente X. Per questo effetto è necessario che X abbia degli orbitali p di non
legame paralleli a quelli p di non legame dell’anello benzenico.
4.6.1.1 ALCHINI
Non è possibile avere effetto di risonanza, perché i gruppi alchilici sono atomi di
carbonio ibridati sp3.
C’è effetto induttivo, dovuto al fatto che il carbonio che porta il sostituente, dell’anello
benzenico è ibridato sp2, mentre l’atomo di carbonio del gruppo alchilico è ibridato
sp3.
Abbiamo un effetto induttivo elettron attrattore, a causa del fatto che l’atomo
di carbonio a legato ad un ossigeno molto elettronegativo. Effetto induttivo
elettron attrattore disattivante.
4.6.1.4 S03H
Anche qua l’effetto induttivo e di risonanza si sommano per impoverire l’anello
Questi tre gruppi sono fortemente disattivanti alle reazioni di sostituzione elettrofila aromatica
4.6.1.6 FENOLO
Abbiamo appena visto che la presenza di un sostituente cambia la reattività del benzene.
Quindi il secondo sostituente entrerà molto più facilmente in ORTO e PARA. I gruppi attivanti sono chiamati
anche ORTOPARA ORIENTATI.
Se il sostituente è disattivante le posizioni più impoverite di elettroni sono le posizioni orto e para.
In queste tre posizioni sarà più difficile che il sostituente entri. Il secondo sostituente
entrerà in una delle due posizioni META. I disattivanti vengono anche detti
metaorientati.
5 L’AROMACITA’
Nel IXX significava buon odore e bassa reattività. Ora invece non tutti i composti hanno un odore gradevole
(pirina). Per quanto riguarda la reattività, l’aromaticità significa un composto planare che da reazioni di
sostituzione elettrofila e non di somma.
Grazie alla regola di HUCKEL è possibile prevedere se un composto è aromatico oppure no.
“un composto è aromatico, se i suoi elettroni ᴨ sono 4n+2” Dove n è un qualsiasi numero intero che
permette di calcolare il numero di elettroni ᴨ, che ci dicono se un composto è aromatico oppure no.
Esempio
La regola di Huckel è utile anche per vedere l’aromaticità degli anelli condensati (hanno in comune un lato).
ANTRACENE
14 e- ᴨ = è aromatico
FENANTRENE
14 e- ᴨ = è un composto aromatico
Alcuni composti ad anelli condensati sono cancerogeni. Uno dei più pericoli è il benzopirene. Non è
solubile in acqua
Sostituzione elettrofila
2 cloro butano
Quando ho un atomo di carbonio legato a 4 sostituenti diversi, ho una molecola senza piano di simmetria.
Posso però ottenere una coppia di enantiometri, due molecole che si assomigliano ma non sono la stessa
cosa.
Quando abbiamo molecole di questo tipo (carbonio legato a 4 molecole diverse), quindi molecole che
esistono come coppie di enantiomeri, abbiamo due tipi di problema
1 1° PROBLEMA
I due enantiomeri della molecola, si assomigliano tantissimo, sono quasi uguali. Hanno le stesse
caratteristiche fisiche e sono quindi difficili da distinguere.
1.1 SPIEGAZIONE:
questi isomeri differiscono tra loro solo per la disposizione dei gruppi nello spazio, vengono chiamati
STEREO ISOMERI // ISOMERI OTTICI. Perché bisogna distinguere l’isomero dalla molecola?
È importante in alcuni sistemi biologici, che sono formati tipo “chiave-serratura” come gli enzimi
--> Si distinguono grazie alla luce piano-polarizzata, che fa ruotare l’isomero di un certo angolo α
(L’angolo dipende dalla sostanza / temperatura / concentrazione / solvente / lunghezza d’onda)
Per misurarlo si stabiliscono alcuni parametri:
- Concentrazione = 1g /ml
- Si indica il solvente
- Temperatura = 20° c
- Lunghezza d’onda = D (riga D del sodio)
- Lunghezza del cammino ottico = 10 cm
L’unica caratteristica che permette di distinguerli è che un enantiomero è in grado di far ruotare la luce di
polarizzazione di un certo angolo α, mentre l’altro enantiomero è in grado di farla ruotare dello stesso
angolo α ma di direzione opposta.
Se mescolo insieme in eguale quantità di enantiomeri, la rotazione specifica sarà Φ, perché metà ruota a
destra e metà a sinistra.
Quando ho un uguale quantità di enantiomeri parlo di MISCUGLIO RACEMICO (= 2 sostanze ottiche attive,
senza potere rotatorio specifico)
2 2° PROBLEMA
Come le chiamo? Hanno diritto ad avere due nomi diversi
2.1 SPIEGAZIONE
Rappresentiamo la molecola in due dimensioni usando delle proiezioni.
D L R S
Le lettere bisogna attribuirle con delle regole che non faremo. In ogni caso, quando si ha un miscuglio
racemico, viene sempre indicato con le lettere d e l minuscole.
Se n = 1 21 = 2 stereoisomeri
Se 22 = 4
1 NOMENCLATURA IUPAC
L’alogeno viene considerato come sostituente
2 NOMENCLATURA TRADIZIONALE
Viene considerato come alogenuro di alchile
IUPAC: CLOROETANO
La nomenclatura tradizionale viene usata per i gruppi alchilici che hanno un nome proprio. Il gruppo
che porta l’alogeno viene indicato con α.
Posso essere indicati anche come primari, secondari o terziari a seconda degli atomi di C legati al C che
porta l’alogeno.
ESEMPIO
4 REATTIVITA’
Gli alogenuri alchilici sono in grado di reagire con specie ricche di elettroni.
In questo caso avendo un Carbonio con δ+ elevato, è in grado di reagire con specie ricche di elettroni, cioè
con NUCLEOFILI
Molecola neutra o con carica negativa, ma che comunque deve essere dotata di un doppietto di
elettroni di non legame. Questo doppietto viene usato dal nucleofilo per formare un legame. In
pratica un nucleofilo è una base di Lewis.
gruppo uscente
4.3 MECCANISMO DI SOSTITUZIONE
NUCLEOFILA BIMOLECOLARE
Velocità di reazione è proporzionale sia alla concentrazione dell’alogenuro alchilico sia alla
concentrazione del nucleofilo
Inoltre questa reazione comporta l’inversione di configurazione all’atomo di carbonio che portava
l’alogeno. Il carbonio di partenza è asimmetrico (con 4 sostituenti diversi tra loro), se io partissi da uno dei
due enantiomeri, quando arrivo alla fine della reazione ho ottenuto l’equivalente del altro enantiomero.
ESEMPIO
2 cloro butano
2) A questo punto arriva il nucleofilo OH- che può attaccarsi sia da dove è uscito il Cl, sia dalla parte
opposta.
Il passaggio lento è la formazione del carbocatione, dove è impegnato solo l’alogenuro alchilico.
SN1
4.5 ALOGENURO ALCHILICO + BASE
Anche qua possiamo avere la reazione di ELIMAZIONE BIMOLECOLARE E2, che avviene in un unico
passaggio coinvolgendo le due specie.
Ma come faccio a saperlo? Fa un po’ tutte e due le cose, perché la reazione di eliminazione è competitiva a
quella di sostituzione. Sarà necessario intervenire sulle condizioni di reazione.
REGOLA DI SAIZEV: quando ci sono degli idrogeni β non equivalenti, viene strappato quello che porta alla
formazione dell’alchene più sostituito.
.
ESERCIZI: nome + reagire con OH-
Esercizio 1
OH prende il posto dell’alogeno terziario (va via come gruppo uscente: alogenuro).
β β
Alogenuro alchilico primario perché C è legato ad un solo C reazione bimolecolare. C’è un inversione di
configurazione (sn2)
3) ELIMAZIONE E2
Esercizio 3
b. Meccanismo SN1
3) ELIMAZIONE
a. E2: strappa H beta (vd regola seizef: alchene più sostituito)
b. ELIMAZIONE E1