Reazione diretta
Elettrolita debole
Equilibrio chimico
Una volta formati, gli ioni H3O+ e C2H3O2- si muovono nella soluzione e urtano le
molecole di solvente. Naturalmente, accade anche che uno ione H3O+ collida con
uno ione C2H3O2-.
La natura chimica di questi ioni implica un’elevata probabilità che l’urto
determini il trasferimento di H+ da H3O+ a C2H3O2-.
Reazione inversa
Equilibrio chimico
L’equilibrio chimico è un equilibrio dinamico
OMOGENEI ETEROGENEI
Tutti i reagenti e i prodotti sono I reagenti e i prodotti non sono
nella stessa fase tutti nella stessa fase.
La legge dell’equilibrio di reazioni che coinvolgono liquidi e solidi puri può anche
essere scritta in forma più semplice:
In alcune reazioni KP è uguale a Kc, ma in molte altre le due costanti sono diverse.
È quindi opportuno conoscere un modo per calcolare una costante, nota l’altra.
Equilibrio chimico
L’esponente Δng può anche avere valore 0 quando le moli dei reagenti sono
uguali a quelle dei prodotti.
In questo caso Kc è uguale a Kp.
Scrivete un’equazione bilanciata e un’espressione della Kp
per questa equazione reversibile:
L’ossigeno gassoso ossida l’ammoniaca gassosa ad azoto
gassoso e vapor d’acqua.
𝑃2 (𝑁2) × 𝑃6 (𝐻2𝑂)
𝐾𝑃 = 3
𝑃 𝑂2 × 𝑃4 (𝑁𝐻3)
Equilibrio chimico
Il valore della costante di equilibrio, sia essa Kc o KP, indica il grado di
avanzamento della reazione, quando si è raggiunto l’equilibrio.
➢ K >>1
2H2(g) + O2 (g) 2H2O(g)
Kc = 9,1 × 1080 a 25 °C
Il valore enorme di Kc indica che la reazione fra H2 e O2 va a completamento. Tutto H2O (g)!
➢ K << 1
N2(g) + O2 (g) 2NO(g)
Kc = 4,8 x 10-31 a 25 °C
In una miscela di N2 e O2 si forma una quantità trascurabile di NO. Per raggiungere
l’equilibrio, la reazione procede in misura minima verso destra.
Equilibrio chimico
➢ K ≈1
Si tratta di un equilibrio in cui le reazioni diretta e inversa procedono in modo da far sì
che reagenti e prodotti alla fine siano presenti in quantità molto simili.
Equilibrio chimico
Sia per la KP e Kc:
K molto grande
La reazione va quasi a termine; la posizione dell’equilibrio è
nettamente spostata dalla parte dei prodotti.
K≈1
Le concentrazioni dei reagenti e dei prodotti all’equilibrio sono
praticamente uguali; la posizione dell’equilibrio è circa a metà fra
reagenti e prodotti.
K molto piccola
Si formano quantità minime di prodotti; la posizione dell’equilibrio è
nettamente spostata dalla parte dei reagenti.
Il principio di Le Châtelier
Spesso è utile poter controllare le quantità relative di prodotti e
reagenti di una reazione all’equilibrio.
Temperatura
Concentrazione
Pressione
Il principio di Le Châtelier
L’AGGIUNTA DI UN REAGENTE O DI UN PRODOTTO SPOSTA
L’EQUILIBRIO DALLA PARTE OPPOSTA DELLA REAZIONE
Quando la reazione procede verso destra, ogni due molecole di NH3 formate ne
scompaiono una di N2 e tre di H2. Così il numero di molecole nel recipiente di
reazione diminuisce e anche la pressione si riduce.
Il sistema risponde a una diminuzione di volume spostandosi verso
destra.
Effetto della pressione e volume sull’equilibrio
PRESSIONE E VOLUME NELLE REAZIONI GASSOSE
SPOSTANO L’EQUILIBRO SE VARIANO LE MOLI
Una riduzione del volume di una miscela di reazione gassosa spinge sempre
il sistema a ridurre, se possibile, il numero di molecole di gas.
I solidi e i liquidi sono virtualmente incomprimibili e le loro reazioni non hanno modo di
contrastare le variazioni di pressione, quindi non rispondono alle variazioni di pressione.
Se la pressione totale cresce, in che direzione si
sposta l’equilibrio:
Quando si raffredda,
l’equilibrio si sposta
verso Cu(H2O)42+, di
colore blu. Quando si
riscalda, l’equilibrio si
sposta verso CuCl42, di
colore verde.
Effetto della temperatura sull’equilibrio
Un aumento di temperatura spinge la reazione nella direzione che produce una
variazione endotermica (assorbimento di calore).
Verso destra
Acidi e basi
Definizione di Arrhenius
Acido Formiato
formico
Due sostanze che differiscono fra loro per un solo protone costituiscono una coppia
coniugata acido-base.
NO3-
HCN
Sostanze anfiprotiche
L’ACQUA E ALTRE SOSTANZE MOSTRANO UN COMPORTAMENTO
ANFOTERO
Alcune molecole o ioni che possono agire come acidi o come basi, a seconda della
sostanza con cui vengono miscelati, vengono detti sostanze anfotere o anfiprotiche.
acqua
Anioni di sali
acidi
(bicarbonato
di sodio)
Forze relative di acidi e basi coniugati
Nell’equilibrio acido-base ci sono sempre due acidi: uno di questi è quasi sempre
più forte dell’altro; la posizione dell’equilibrio ci suggerisce quale dei due acidi
sia più forte.
I due acidi competono fra loro nel donare protoni agli accettori.
Il fatto che quasi tutti i protoni si trovino legati alle molecole HC2H3O2 significa
che lo ione idronio è un miglior donatore di protoni rispetto all’ acido acetico.
Gli ioni acetato acquistano protoni dai donatori con maggior efficacia rispetto alle
molecole d’acqua (equilibrio a sinistra). Lo ione acetato è una base più forte
dell’acqua.
Fra l’acido e la base di una coppia coniugata esiste una relazione reciproca che
riguarda la loro forza relativa:
quanto più forte è un acido, tanto più debole è la sua base coniugata;
quanto più debole è un acido, tanto più forte è la sua base coniugata.