Sei sulla pagina 1di 30

Dott.

ssa Valentina Oliveri


Email: valentina.oliveri@unict.it
La legge dei gas ideali
I gas ideali non esistono però la legge dei gas ideali prevede bene il
comportamento dei gas reali a temperature e pressioni normali.

PV=nRT

R viene ricavato da valori noti di P, V, T, n

R = 8.314 J / mol  K = 8.314 J mol-1 K-1


R = 0.08206 L  atm  mol-1  K-1
R = 62.36 torr  L  mol-1  K-1
La teoria cinetico-molecolare
I gas dal punto di vista macroscopico hanno tutti lo stesso comportamento (P, T,
V, n)
Le leggi dei gas trovati sperimentalmente possono essere spiegate dalla teoria
cinetico-molecolare sulla base del modello dei gas ideali o perfetti.

Nel modello del gas perfetto, le particelle:


1. sono puntiformi e il loro volume è trascurabile;
2. non si attraggono reciprocamente;
3. si muovono a grande velocità in tutte le direzioni con un movimento
disordinato dovuto al fatto che il loro moto rettilineo è interrotto dagli urti (detti
elastici) con le altre particelle e con le pareti del contenitore.
I Gas Reali
Più vicino un gas si trova allo stato liquido, più devierà dalla legge dei gas ideali
(ovvero a basse temperature o alte pressioni)
Le deviazioni dalla legge dei gas si hanno perché si trascurano
essenzialmente due fattori:
1. Le forze attrattive tra le particelle di gas
2. Il volume finito delle particelle di gas

Correzione per il
volume molecolare
Equazione di Van der Waals
𝑛 2
𝑃+𝑎 𝑉 − 𝑏𝑛 = 𝑛𝑅𝑇
𝑉

a,b sono costanti dipendenti dal gas


Correzione per le a misura delle forze attrattive
forze attrattive b volume proprio delle molecole
La legge di Graham
Il movimento di un gas attraverso piccoli fori è chiamato effusione.

vA o vB = velocità di effusione dei


gas A o B.
MA o MB= massa molecolare di A o
B.
La legge di Graham
Se riempiamo due palloncini di volume uguale uno con elio, He, (massa
molecolare = 4) e l’altro con ossigeno, O2 (massa molecolare = 32), sappiamo
dalla legge di Graham che l’elio, essendo più leggero, passerà all’esterno più
velocemente. Ma quanto più velocemente?
Gli stati condensati
LE FORZE INTERMOLECOLARI DIPENDONO DALLA DISTANZA FRA LE
MOLECOLE E SPIEGANO LE DIFFERENZE FRA GAS, LIQUIDI E SOLIDI
Forze intermolecolari
Le forze intermolecolari sono sempre molto più deboli dei legami che si
instaurano tra gli atomi (le forze intramolecolari).

HCl: gli atomi H e Cl sono tenuti saldamente uniti da un legame covalente.


Le attrazioni che si esercitano fra molecole HCl adiacenti sono molto deboli e
la loro forza è pari al 4% rispetto a quella del legame covalente H-Cl.
Forze intermolecolari
Queste forze derivano dalle attrazioni che si esercitano fra cariche
opposte e vengono classificate in base alla loro origine.

Le proprietà fisiche
dei liquidi e dei solidi
dipendono dalle forze
intermolecolari
Forze intermolecolari
Forze intermolecolari
Le forze intermolecolari sono cruciali nel determinare le
proprietà delle sostanze:

Sono correlate al punto di ebollizione, al punto di


liquefazione e all’energia necessaria per trasformare un
solido in un liquido e un liquido in vapore;

Sono importanti nel determinare la solubilità dei gas, liquidi e


solidi in vari solventi;

Sono cruciali nel determinare le strutture di molecole


biologicamente importanti come DNA, proteine.
Forze intermolecolari
Esistono le seguenti tipologie di forze intermolecolari:

Forza di dispersione di London: interazione dipolo istantaneo-


dipolo indotto (energia di legame 0,05-40 kJ/mol)

Forza di Debye: interazione dipolo-dipolo indotto (energia di


legame 2-10 kJ/mol)

Interazione ione-dipolo indotto (energia di legame 3-15 kJ/mol)

Interazione dipolo-dipolo (energia di legame 5-25 kJ/mol)

Legame a idrogeno (energia di legame 10-40 kJ/mol)

Interazione ione-dipolo (energia di legame 40-600 kJ/mol)


Interazioni ione-dipolo
Sono generalmente le forze intermolecolari più intense.
Uno ione positivo (negativo) interagisce con una molecola polare
venendo attratto dal polo negativo (positivo) del dipolo.
E’ alla base della solubilità delle sostanze.

Dipendono da:
• Distanza fra ione e dipolo (minore è la distanza, maggiore è l’interazione)
• La carica dello ione (più alta è la carica maggiore è l’attrazione)
• Il valore del dipolo (maggiore è il dipolo maggiore è l’attrazione)
Interazioni di Van der Waals
Le forze intermolecolari che si formano tra molecole sono
interazioni di natura elettrostatica dette interazioni di Van
der Waals.
▪ interazione dipolo-dipolo (keesom);

Forze di attrazione tra molecole polari

▪ interazione dipolo-dipolo indotto (Debye);


Una molecola dipolare può indurre la
formazione di un dipolo su una molecola vicina

▪ interazione dipolo istantaneo-dipolo indotto (London).


Dipoli istantanei:
sbilanciamento di carica
temporeo dovuto al
movimento degli elettroni
Interazioni dipolo-dipolo
LE ATTRAZIONI DIPOLO-DIPOLO SI STABILISCONO TRA
MOLECOLE POLARI

Le molecole polari, come HCl tendono a orientarsi in modo che la parte positiva
di un dipolo sia vicina a quella negativa di un altro, anche se l’oscillazione
termica delle molecole determina un allineamento non perfetto.

Le attrazioni dipolo-dipolo si indeboliscono rapidamente


all’aumentare della distanza fra i dipoli.
Interazioni dipolo istantaneo-dipolo indotto
Sono dette anche forze di London o forze di dispersione e si stabiliscono
per temporanea polarizzazione di molecole apolari.

Le forze di attrazione intermolecolari esistono anche fra molecole apolari, (Cl2 e


CH4).
Se raffreddate a temperature sufficientemente basse, anche le sostanze apolari
possono essere condensate allo stato liquido o, addirittura, solido.
Per quanto deboli, quindi, devono esistere delle forze di attrazione fra le particelle,
tali da determinare il loro avvicinamento.

Gli elettroni di due particelle


vicine si influenzano
reciprocamente.
Forze di dispersione
In un certo istante, la densità elettronica di una particella può essere
asimmetrica, con un addensamento disomogeneo di carica alle due estremità.
In quell’istante, la particella è un dipolo temporaneo o dipolo istantaneo.

La formazione di un dipolo istantaneo


influenza la densità elettronica della
particella vicina che, sua volta, diventa un
dipolo (detto dipolo indotto).
Si instaura un’attrazione reciproca che ha
però un carattere temporaneo.

Le forze di dispersione sono presenti in tutte le molecole.


Forze di dispersione
L’intensità delle forze di dispersione dipende essenzialmente da 3 fattori:
• Polarizzabilità
• Numero di atomi
• Forma delle molecole
La polarizzabilità della nube elettronica di una particella misura la facilità con
cui la nube può essere deformata e, quindi, la facilità con cui possono formarsi i
dipoli istantanei e indotti.
In generale, la polarizzabilità di una nube elettronica aumenta all’aumentare
delle sue dimensioni.
Forze di dispersione
Numero di atomi presenti in una molecola
Nel caso di molecole che contengono gli stessi elementi, le forze di dispersione
diventano più intense all’aumentare del numero di atomi.

idrocarburi

C3H8 e C6H14, quella con la catena più lunga possiede un punto di ebollizione più
elevato. Ciò significa che la molecola più grande risente maggiormente delle forze
di attrazione intermolecolari.
Forze di dispersione
Numero di atomi presenti in una molecola
Nel caso di molecole che contengono gli stessi elementi, le forze di
dispersione diventano più intense all’aumentare del numero di atomi.

La maggiore intensità di tali attrazioni è dovuta alla formazione di un maggior


numero di dipoli istantanei lungo la catena e quindi di più interazioni con altre
molecole.
Forze di dispersione
Forma delle molecole

Il neopentano è più compatto rispetto alla


molecola lineare n-pentano e ha, infatti,
un punto di ebollizione inferiore.
A causa di tale compattezza, i singoli
atomi di idrogeno di due molecole di
neopentano vicine non possono interagire
così efficacemente come quelli presenti
nella molecola lineare.
Legame ad idrogeno
Il legame ad idrogeno è una delle più intense forze intermolecolari
Quando un atomo di idrogeno è legato covalentemente a un piccolo atomo molto
elettronegativo, come il fluoro, l’ossigeno o l’azoto, si verifica un’attrazione
dipolo-dipolo particolarmente forte.
Perché il legame ad H è così forte?
1) i legami F-H, O-H e N-H sono molto
polari → le due estremità dei dipoli
portano una frazione di carica
piuttosto alta.
2) Le cariche sono inoltre particolarmente
concentrate a causa delle ridotte
dimensioni degli atomi coinvolti →
alta densità di carica
3) la distanza fra le estremità di segno
opposto è molto piccola.
Legame ad idrogeno
➢ Un legame a H è circa cinque volte più forte di una attrazione
dipolo-dipolo.
➢ Molte molecole di importanza biologica, come le proteine e
gli acidi nucleici, contengono legami N-H e O-H;
➢ Il legame ad H influenza notevolmente le proprietà delle
sostanze.
➢ La presenza del legame a idrogeno conferisce all’acqua alcune
proprietà insolite e peculiari.

I punti di ebollizione dei


composti che formano legame
idrogeno sono superiori dei
composti con formula chimica
simile.
Legame ad idrogeno
Lo strano caso dell’acqua
➢ La maggior parte delle sostanze aumenta la propria densità nel passaggio dallo
stato liquido allo stato solido. L’acqua NO!
➢ Nell’acqua liquida i legami a H si rompono e si riformano continuamente.
➢ Quando l’acqua congela, le molecole vengono bloccate in una precisa
posizione e ciascuna di esse partecipa alla formazione di 4 legami a H.
➢ La struttura che ne risulta occupa un volume maggiore rispetto all’acqua
liquida: il ghiaccio è quindi meno denso e vi galleggia sopra.
Forze intermolecolari

Spiegate in termini di forze intermolecolari, perché il


punto di ebollizione di O2 (-183 °C) è più alto di quello di
N2 ( -196 °C)
Soltanto le forze di dispersioni vengono coinvolte con queste molecole
apolari. Poiché le dimensioni di O2 sono maggiori di quelle di N2 (si può
vedere anche in termini di MM 32.0 contro 28.0 g/mol), le sue forze di
dispersione sono più intense determinando un punto di ebollizione
maggiore.
Forze intermolecolari

Spiegate in termini di forze intermolecolari, perché il


punto di ebollizione di NO (-151 °C) è più alto di quello di
N2 ( -196 °C)
Nel caso delle molecole di NO, oltre alle forze di dispersione,
intervengono anche interazioni dipolo-dipolo. Per questo il punto di
ebollizione è più elevato di quello di N2, dove intervengono solamente le
forze di dispersione.
Forze intermolecolari

Quali tipi di forze intermolecolari sono presenti in H2,


CH4, NH3?

H2 e CH4 sono molecole apolari quindi possono essere presenti solo le


forze di dispersione
NH3 è una molecola polare, dà luogo sia a forze di dispersione sia a
legami a H.
Forze intermolecolari e proprietà fisiche
Le proprietà fisiche degli stati condensati, liquido e solido, dipendono
strettamente dalle forze intermolecolari.

Bagnabilità
Forze intermolecolari e proprietà fisiche
Forze intermolecolari e proprietà fisiche

Potrebbero piacerti anche