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Dott.

ssa Valentina Oliveri


Email: valentina.oliveri@unict.it
Teorie del legame chimico
Teoria del legame di valenza (VB) Teoria degli orbitali molecolari (MO)

✓ L. Pauling ✓ R. Mulliken
✓ Descrizione qualitativa del legame ✓ Descrizione quantitativa del
✓ La teoria del legame di valenza legame
ipotizza singoli atomi, ciascuno con ✓ È capace di descrivere
i suoi elettroni e orbitali che, accuratamente il legame in alcune
unendosi, formano i legami molecole come O2
covalenti delle molecole. ✓ la teoria dell’orbitale molecolare
considera le molecole come un
insieme di nuclei carichi
positivamente, circondati da
elettroni che occupano una serie di
orbitali molecolari, proprio come
gli elettroni di un atomo occupano
gli orbitali atomici.
Teorie del legame chimico
Cenni sulla teoria dell’orbitale molecolare

OM antilegame
OM antilegame

OM legame OM legame
instabile

Le regole di riempimento degli MO sono identiche a quelle che valgono per gli orbitali
atomici: gli elettroni si distribuiscono fra gli orbitali con la stessa energia (regola di
Hund); due elettroni possono occupare lo stesso orbitale solo se hanno spin opposti
(principio di esclusione di Pauli).
Teorie del legame chimico
Cenni sulla teoria dell’orbitale molecolare
LA TEORIA DELL’OM CI PUÒ AIUTARE A SPIEGARE L’ESISTENZA DI ALCUNE
MOLECOLE E NON DI ALTRE
I gas
Nel 1630 Van Helmont usò per la
prima volta il termine gas. Egli
pensava però che non fosse possibile
contenere un gas in un recipiente,
perché aveva una natura e una
composizione diversa dai liquidi e dai
solidi.
I gas
Nonostante per molti secoli si sia creduto che l’aria fosse una
sostanza elementare, essa è in realtà una miscela di gas composta
soprattutto da ossigeno e azoto e da altri numerosi componenti.
I gas
I fattori che influenzano il comportamento dei gas sono:

Volume Temperatura Quantità


V (L) T (kelvin) n (mol)

Barometro
Pressione (Torricelli)
mmHg, atm

grandezza fisica intensiva definita come il rapporto tra il modulo della


forza agente ortogonalmente su una superficie e la sua area.

1 atm= 760 mmHg=101,325 kPa=1,01325 bar


1 pascal (Pa)= 1 newton/m2
1 bar = 1 × 105 Pa=0.9872 atm
I gas
Convertire la pressione di 635 mmHg nel suo corrispondente
valore usando come unità di misura atmosfere (atm) e bar.

1 atmosfera (1 atm)= 760


mmHg=101,325kPa=1,01325 bar

635 mmHg : 760 mmHg = x (atm): 1 atm


x =0,836 atm

760 mmHg = 1,01325 bar


635 mmHg : 760 mmHg = x (bar): 1,01325 bar
x =0,846 bar
I gas
Quando si interviene su un gas si può provocare una trasformazione
cioè esso passa da stati diversi da quello in cui si trovava prima della
trasformazione (stato iniziale). Lo stato in cui si trova il gas al termine
della trasformazione è detto stato finale.
La legge di Boyle o legge isoterma
La pressione di una determinata quantità di gas, a temperatura
costante, è inversamente proporzionale al volume.

P  V = k ↔ P = k/V

con T costante
(trasformazione isoterma)

Si dice che i gas sono


comprimibili
La legge di Boyle o legge isoterma
Riportando in un diagramma i valori di volume e pressione si ottiene un ramo
di iperbole (curva isoterma).
PV =k
Pi  Vi = Pf  Vf
Pi = pressione iniziale
Vi = volume iniziale
Pf= pressione finale
Vf= volume finale

Un campione di gas occupa un volume di 100 L a 4,00 atm di


pressione e a 20° Celsius. A quale pressione è possibile comprimere il
gas per portarlo a un volume di 40,0 L a 20° Celsius?
Pi = 4,00 atm Vi = 100 L Vf = 40,0 L

4,00 atm × 100 L = Pf × 40,0 L

Pf = 4,00 atm × 100 L / 40,0 L = 10,0 atm


La legge di Charles o legge isobara
Il volume di una determinata quantità di gas, a pressione costante, è
direttamente proporzionale alla sua temperatura assoluta.
V= k× T
con P costante
(trasformazione isobara)
La legge di Charles o legge isobara
Innalzando la temperatura di un gas da
T1 a T2, il suo volume aumenterà
da V1 a V2 in modo che il rapporto tra V
e T assoluta resti costante.

–273,15 °C è lo zero assoluto (0 K), ovvero la temperatura alla quale si


annulla il volume dei gas.

Si dilata Si contrae
La legge di Charles o legge isobara
Il volume di un campione di CO2 è di 25,0 mL a
temperatura di 20,0 °C. Qual è il volume finale del gas
alla temperatura di 37,0 °C?

Vi /Ti = Vf /Tf n e P Costanti

Vi = Volume iniziale Vi = 25,0 mL Vi = 25,0 mL


Ti = Temperatura iniziale Ti = 20,0 °C Ti = 20,0 + 273,15=293 K
Vf = Volume finale Vf = Vf =
Tf = Temperatura finale Tf = 37,0 °C Tf = 37,0 + 273,15=310 K

Tf × Vi /Ti = Vf
310 K × (25,0 mL /293 K) = Vf

Vf =26,5 mL
La legge di Gay-Lussac o legge isocora
La pressione di una determinata quantità di gas, a volume costante, è
direttamente proporzionale alla temperatura assoluta.
P = k× T
con V costante
(trasformazione isocora)
Ipotesi di Avogadro
Volumi uguali di gas diversi contengono lo stesso numero di molecole, se
misurati nelle stesse condizioni di pressione e di temperatura.

V= K × n
V= volume
n=numero di moli (mol)
Ipotesi di Avogadro
Determina i volumi di Cl2O che si producono dalla reazione (da
bilanciare):
Cl2 +O2 → Cl2O
sapendo che cinque volumi di cloro reagiscono con l’ossigeno (P e T
costanti).
2Cl2 +O2 → 2Cl2O
5 volumi 5
volumi
Una bombola da 25 L contiene azoto a 8 atm e 25 °C, mentre un’altra
bombola da 50 L contiene idrogeno alle stesse condizioni di temperatura e
pressione; indica l’affermazione corretta.
a) Le molecole di idrogeno sono il doppio di quelle di azoto.
b) Le molecole di idrogeno sono la metà di quelle di azoto.
c) Il numero delle molecole di idrogeno è uguale a quello delle molecole di
azoto.
d) Nessuna delle precedenti è corretta.
La legge dei gas ideali
Riassumiamo
❑V  1/P; legge di Boyle
❑V  T; P  T legge di Charles – Gay Lussac
❑V  n; legge di Avogadro

Combinando le leggi di Boyle, Gay-Lussac e Charles, e Avogadro si


ottiene la formulazione dell’equazione di stato dei gas ideali:
PV=nRT

P = pressione (atm)
V = volume (L)
T = temperatura assoluta (K)
n = numero di moli (mol)
R = costante universale dei gas = 0,0821 L atm mol-1 K-1
La legge dei gas ideali
I gas ideali non esistono però la legge dei gas ideali prevede bene il
comportamento dei gas reali a temperature e pressioni normali.

PV=nRT

R viene ricavato da valori noti di P, V, T, n

R = 8.314 J / mol  K = 8.314 J mol-1 K-1


R = 0.08206 L  atm  mol-1  K-1
R = 62.36 torr  L  mol-1  K-1
La legge dei gas ideali
❑ Condizioni Ambientali Standard di Temperatura e Pressione
(SATP)
◦ Temperatura: 25 °C = 298.15 K
◦ Pressione: 1 bar
◦ Il volume molare di un gas e’ Vm = 24.79 L

❑ Condizioni Normali (c.n.)


 Temperatura: 0 °C = 273.15 K
 Pressione: 1 atm
 Il volume molare di un gas ideale e’ Vm = 22.41 L
La legge dei gas ideali
Problemi sugli stati finali ed iniziali
Per ottenere l’equazione necessaria, scrivete la legge dei gas due
volte e dividete le equazioni tra loro per eliminare le costanti.

P1  V = n  R  T1 𝑃2  𝑉 𝑛 𝑅 𝑇2
Dividendo: =
P2  V = n  R  T2 𝑃1  𝑉 𝑛 𝑅 𝑇1

𝑃2 𝑇2 𝑻𝟐
=  𝑷 𝟐 = 𝑷 𝟏
𝑻𝟏
𝑃1 𝑇1

Un gas a 25 °C e 1 atm, viene riscaldato a 95 °C a volume costante.


Calcolare la pressione sviluppata.

368 𝐾
𝑃2 = 1,00 𝑎𝑡𝑚 =1,23 atm
298 𝐾
La legge dei gas ideali
Problemi sugli stati finali ed iniziali
Per ottenere l’equazione necessaria, scrivete la legge dei gas due
volte e dividete le equazioni tra loro per eliminare le costanti.

P  V = n 1  R  T1 P ∙ 𝑉 𝑛1 𝑅 𝑇1
 =  𝑛1  𝑇1 = 𝑛2  𝑇2
P  V = n 2  R  T2 𝑃𝑉 𝑛2 𝑅 𝑇2
𝑛1  𝑇1
= 𝑛2
𝑇2
Un pallone da 250 mL, aperto all’atmosfera contiene 0,0110 mol di aria a 0 °C.
Dopo riscaldamento, parte dell’aria fuoriesce; quanta aria resta nel pallone a 100
°C?

𝒏𝟏  𝑻𝟏 0,0110 𝑚𝑜𝑙 273 𝐾


= 𝒏𝟐  𝑛2 = = 𝟎, 𝟎𝟎𝟖𝟎𝟓 𝐦𝐨𝐥
𝑻𝟐 373 𝐾
La legge dei gas ideali
Calcolo di P, V, n e T
Quante moli di H2 sono contenute in un cilindro di 50 L alla
pressione di 10 atm e alla temperatura di 27 °C?

𝑃 𝑉 10 𝑎𝑡𝑚 50 𝐿
𝑛=  𝑛= = 20 mol
𝑅 𝑇 𝐿 𝑎𝑡𝑚
0,0821
𝑚𝑜𝑙𝐾
 300 𝐾

Calcola il volume di elio occupato da 3,0 mol a 400 °C e 3,0 mmHg.


𝑛𝑅𝑇
𝑉= 
𝑃
𝐿 𝑎𝑡𝑚
3,0 𝑚𝑜𝑙 0,0821  673𝐾
𝑉 = 𝑚𝑜𝑙𝐾 = 41000 L=4,1 × 104 L
0,0040 𝑎𝑡𝑚

3,0 mmHg : 760 mmHg= x : 1 atm  x= 0,0040 atm


Leggi dei gas e stechiometria

Calcolare le moli e il volume di ossigeno necessari a bruciare 10 L di etano,


misurati a c.n. secondo la reazione:
2C2H6 (g) + 7O2 (g)→ 4CO2 (g) + 6H2O(l)

In 10,0 L di etano a c.n.


𝑃 𝑉 1 𝑎𝑡𝑚 10,0 𝐿
𝑛(𝐶2𝐻6) = = 0,446 mol
𝑛= 𝐿 𝑎𝑡𝑚
𝑅 𝑇 0,0821  273 𝐾
𝑚𝑜𝑙𝐾
7
Dalla reazione risulta che: n (O2)=  𝑛(𝐶2𝐻6)= 1,56 mol
2

V(O2)=1,56 · 22,4=34,9 L
Miscele di Gas
Data una miscela di gas in un recipiente, le particelle di ciascun gas urtano le
pareti e producono una pressione identica a quella che generano quando si
trovano da sole nel medesimo recipiente.

La pressione totale esercitata da una miscela di gas è uguale alla somma delle
pressioni parziali dei singoli componenti la miscela (legge di Dalton).
Ptotale = p1 + p2 + p3 + …

La pressione parziale è la pressione esercitata da ciascun gas costituente una


miscela, in assenza degli altri.
Miscele di Gas
Pressione parziale e frazione molare

Supponiamo di avere una miscela di gas A e di gas B:

𝑛𝐴  𝑅  𝑇
𝑃𝐴 = 𝑛𝐴  𝑅  𝑇
𝑉 𝑃𝐴
Dividendo: = 𝑉  𝑷𝑨 = 𝒏𝑨
𝑃𝑡𝑜𝑡 𝑛𝑡𝑜𝑡  𝑅  𝑇 𝑷𝒕𝒐𝒕 𝒏𝒕𝒐𝒕
𝑛𝑡𝑜𝑡 𝑅  𝑇 𝑉
𝑃𝑡𝑜𝑡 =
𝑉
Frazione
molare
𝑃𝐴 = 𝑃𝑡𝑜𝑡  𝞦𝐴 di A

La pressione parziale di un gas in una miscela è uguale alla sua frazione


molare moltiplicata per la pressione totale.
Miscele di Gas
Pressione parziale e frazione molare
Le analisi chimiche dell’aria mostrano che le frazioni molari di azoto,
ossigeno e argon sono rispettivamente 0,781, 0,210 e 0,009.
Calcolate la pressione Parziale di questi gas in un giorno in cui la
pressione barometrica è 747 mmHg.

𝑃𝐴 = 𝑃𝑡𝑜𝑡  𝞦𝐴 𝑃(𝑁2) = 747 𝑚𝑚𝐻𝑔 0,781 = 583 𝑚𝑚𝐻𝑔

𝑃𝐵 = 𝑃𝑡𝑜𝑡  𝞦𝐵 𝑃(𝑂2) = 747 𝑚𝑚𝐻𝑔 0,210 = 157 𝑚𝑚𝐻𝑔

𝑃𝐶 = 𝑃𝑡𝑜𝑡  𝞦𝑐 𝑃(𝐴𝑟) = 747 𝑚𝑚𝐻𝑔 0,009 = 7 mmHg

𝑃𝑡𝑜𝑡 = 𝑃𝐴 + 𝑃𝐵 + 𝑃𝑐 = 583 𝑚𝑚𝐻𝑔 + 157 𝑚𝑚𝐻𝑔 + 7𝑚𝑚𝐻𝑔 = 747 𝑚𝑚𝐻𝑔

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