Sei sulla pagina 1di 6

Le leggi dei gas

Checked

Date @November 6, 2021 12:43 PM

Property

Subject Chimica

Nel Settecento si aprì un filone di ricerca scientifica che fu chiamato chimica


pneumatica in cui si andavano ad indagare i gas, grazie alla scoperta di 3 tipi di
aria:

Aria infiammabile (base idrogeno)

Aria flogisticata (base ossigeno)

Aria deflogisticata (base azoto)

Per molti secoli si pensò che l’aria fosse una sostanza elementare.

Per studiare i gas ci rifacciamo alla teoria cinetico-molecolare che parte dalla
definizione dei gas ideali:

La particelle sono puntiformi e hanno un volume trascurabile

Non si attraggono reciprocamente

Si muovono a grande velocità

🔖 L’energia cinetica
media è direttamente
🔖 La pressione è direttamente
proporzionale all’energia
proporzionale alla cinetica media.
temperatura assoluta
di un corpo.

la pressione

Le leggi dei gas 1


La pressione è l’effetto macroscopico complessivo degli urti delle particelle di gas
sull’unità di superficie. È il rapporto tra la forza e la superficie.

Oltre la pressione i fattori che influenzano il comportamento dei gas sono:

Temperatura

Volume

Quantità di sostanza

legge isoterma (di Boyle)

🔖 La legge isoterma (di Boyle) dice che la pressione di un gas a


temperatura costante è inversamente proporzionale al volume.

Riportando i valori del volume e della pressione si ottiene un ramo di iperbole

la temperatura critica
Il fisico irlandese Thomas Andrews cercò di capire in che modo la relazione tra
pressione e volume potesse essere modificata dalla temperatura per un gas reale.

Studiando il comportamento di un campione di CO2, notò come:

per alti valori di temperatura, le variazioni di pressione in funzione del


volume sono descritte da rami di iperbole

per bassi valori di temperatura, l'isoterma si deforma e compare un


"gradino". Questo tratto testimonia il passaggio dallo stato aeriforme a
liquido

Le leggi dei gas 2


🔖 Esiste quindi una temperatura al limite, al di sopra della quale
l'aeriforme non è in grado di passare allo stato liquido
indipendentemente dalla pressione esercitata.

Questa si dice critica, descritta da un'isoterma detta isoterma critica.


Per l'anidride carbonica è 31,04° C.

Quando un aeriforme si trova al di sopra della temperatura critica è definito gas; al di


sotto è chiamato vapore.

Il passaggio da aeriforme a liquido viene detto condensazione; liquefazione è il


passaggio dallo stato aeriforme a liquido.

L'ossigeno ha temperatura critica di -119° C: per farlo liquefare, bisogna raffreddarlo


sotto i -119° C. Sulla Terra non è mai stata registrata una temperatura così bassa.

legge di Charles (o legge isobara)


Considerata da alcuni come la prima legge di Gay-Lussac.

💡 Il volume di una determinata quantità di gas, a pressione costante, è


direttamente proporzionale alla sua temperatura assoluta.

V1: T1 = V2: T2

Il grafico è una retta passante per l’origine che ci fa capire che a 0° K il volume è
nullo.

Ci sono due formule di calcolo:

se si usa quella con la temperatura si converte in Kelvin

altrimenti il volume alla temperatura finale (in gradi celsius) è uguale a V0 (il
volume occupato a zero gradi celsius) + 1/273 (aumento di volume ad ogni
aumento di temperatura di 1° C) Vo t

Non si può raggiungere la temperatura di -273,15: è un risultato impossibile da


ottenere perché il volume è uguale a zero solo qauando non c'è materia.

Legge di Gay Lussac (legge isocora)

Le leggi dei gas 3


💡 A volume costante, la pressione di un gas è direttamente
proporzionale alla sua temperatura assoluta

P1: T1 = P2: T2
Rappresentando pressione e temperatura otteniamo una retta passante per l’origine.
A 0° Kelvin dovremmo avere una pressione nulla.
Pt= p(0) + 1/273 po tf
Sostituendo a tf -273,15, il gas sarebbe fatto da particelle che non provocano
urto (impossibile per la teoria cinetica)

Legge generale
Se nessuna delle grandezze è costanti, si descrive il comportamento di queste
con una relazione ottenuta combinando le leggi.
Sapendo che pv = k. P/t = k

💡 P1 v1/ t1 = p2 v2/ T2

Condizioni per applicare legge generale quando né temperatura, né pressione


e né volume sono costanti.
La pressione totale esercitata da una miscela di gas, dipende solo dal numero di
molecole, indipendentemente dal tipo di gas cui appartengono.

La pressione parziale è la pressione esercitata da ciascun gas costituente una


miscela, in assenza degli altri.

Le leggi dei gas 4


🔖 Legge delle pressioni parziali di Dalton: la pressione totale esercitata
da una miscela di gas è uguale alla somma delle pressioni parziali
dei singoli componenti la miscela

Gas reali
Le leggi dei gas sono valide per i gas ideali.
I gas reali a bassa densità e a temperatura elevate hanno un comportamento simile
ai gas ideali.

Nei gas ad alta temperatura e non rarefatti (densi) ci sono due aspetti importanti che
condizionano il comportamento: il volume va sottratto al covolume e si fanno sentire
le forze attrattive, non trascurabili rispetto allo stato delle particelle.

Reazioni tra gas e il principio di Avogadro


Dalton aveva avuto l'idea che esistevano tanti atomi diversi quanto erano gli
elementi. Compila una tabella cercando di determinare le masse atomiche degli altri
elementi in base a quella dell’idrogeno, con valore 1.
Il numero assegnato a ciascun elemento esprime, quindi, il rapporto tra la massa
dell'atomo di quell'elemento e la massa dell'atomo di idrogeno (massa atomica
relativa).

Ipotizza che l'atomo di ossigeno sia 8 volte più pesante di quello di idrogeno e
propone la formula dell'acqua HO.

Legge di combinazione dei volumi


Gay-Lussac, scopre la regolarità nel rapporto di combinazione tra i volumi
dell'idrogeno e dell'ossigeno. Questo è uguale a 2:1 ed è costante.
Formula così la legge di combinazione dei volumi:

🔖 Il rapporto tra volumi di gas che reagiscono tra loro, nelle stesse
condizioni di temperatura e pressione, è espresso da numeri interi e
piccoli

Amedeo Avogadro, chimico torinese formula il principio secondo cui i gas siano
formati da molecole e non da atomi:

Le leggi dei gas 5


🔖 Volumi uguali di gas diversi, alla stessa pressione e temperatura,
contengono lo stesso numero di molecole

Le idee di Avogadro rimangono nell'ombra, ostacolate da Dalton. Nel 1860, al


Congresso di Chimica, Stanislao Cannizzaro riesce a far accettare alla comunità
scientifica internazionale la distinzione tra il concetto di atomo e quello di molecola.

Stanislao Cannizzaro
Utilizza il principio di Avogadro per correggere le masse atomiche relative e propone
un metodo di misura delle masse molecolari a partire dalla densità dei gas.
Si può affermare a partire dal principio di Avogadro che a parità di pressione e
temperatura, in un litro di gas ossigeno e idrogeno è presente lo stesso
numero di molecole.

Dalla relazione tra le loro masse, si può dedurre che:

le molecole di ossigeno hanno massa 16 volte maggiore all'idrogeno

la massa di un atomo di ossigeno è 16 volte la massa di un atomo di idrogeno

La massa di un libro di gas corrisponde alla sua densità.

Si può formulare il principio di Avogadro in modo matematico:

🔖 Il volume occupato da un gas, a temperatura e pressione costanti è


direttamente proporzionale al numero delle sue molecole.

Le leggi dei gas 6

Potrebbero piacerti anche