Immagini tratte da Martin S. Silberberg - CHIMICA, La natura molecolare della materia e delle sue trasformazioni - Ed italiana a cura di
Silvia Licoccia, Università di Roma «Tor Vergata», Mc Graw Hill Education, con puntuali integrazioni da parte del docente
Distinguere i gas dai liquidi e dai solidi
Bromo
GAS
Lo studio del comportamento di sostanze gassose diverse ha mostrato
che seguono con buona approssimazione leggi sperimentalmente
derivate, indipendentemente dalla natura del gas. Tali leggi sono
pertanto leggi fisiche che descrivono il comportamento dei gas al variare
di variabili fisiche quali VOLUME, PRESSIONE e TEMPERATURA.
Per questo è stato definito il GAS IDEALE (che non esiste) che obbedisce
perfettamente alle leggi.
GAS IDEALE
- particelle puntiformi prive di volume proprio
- non esistono interazioni tra le particelle se non gli urti elastici fra di esse
e con le pareti del recipiente
- le particelle sono in continuo moto casuale.
1
V PV = K
P
per n e T fisse:
P aumenta se V diminuisce
P diminuisce se V aumenta
LEGGE DI BOYLE: relazione tra P e V
LEGGE ISOBARA DI CHARLES
A pressione costante, il volume occupato da una quantità fissata di un gas
è direttamente proporzionale alla temperatura assoluta (Kelvin).
V
VT = costante
T
Per n e P fisse:
T aumenta se V aumenta
T diminuisce se V diminuisce
LEGGE ISOBARA DI CHARLES: relazione tra V e T
Lo zero assoluto (0 K) è la temperatura a cui
un gas ideale avrebbe volume zero
Le tre linee rappresentano l’effetto della quantità di gas (rette rossa e verde) e della P del gas (rette rossa e blu). Le
linee tratteggiate estrapolano i dati a T inferiori. Come si vede per qualsiasi quantità di un gas perfetto, a qualsiasi
P, il volume in teoria è uguale a zero alla T di -273,15 °C (0K).
LEGGE ISOCORA DI GAY-LUSSAC: relazione tra P e T
A volume costante, la pressione esercitata da una quantità fissata di un gas
è direttamente proporzionale alla temperatura assoluta (Kelvin).
P
PT = costante
T
Per n e V fisse:
P diminuisce se T diminuisce
P aumenta se T aumenta
LEGGE ISOCORA DI GAY-LUSSAC: relazione tra P e T
EQUAZIONE DI STATO DEI GAS IDEALI
EQUAZIONE DI STATO DEI GAS IDEALI
LEGGE DI AVOGADRO: relazione tra V e n
A una data pressione e a una data temperatura, il volume occupato da un
gas è direttamente proporzionale alla quantità di gas.
V
Il cilindro B contiene una quantità Vn = costante
di gas doppia rispetto al cilindro A n
T = 0°C ( 273.15 K)
Si noti che la massa di un gas, e quindi la sua densità, dipende dalla massa molare.
MISCELE DI GAS
• I gas sono miscibili in tutte le proporzioni.
nA PA = cA . Ptotale
cA =
ntotale
LEGGE DI DALTON (o delle pressioni parziali): VALE PER UNA
MISCELA GASSOSA
La Teoria Cinetica dei gas:
un modello del comportamento dei gas
Il modello del gas ideale è il frutto della teoria cinetica dei gas elaborata nel XIX secolo dal fisico scozzese Maxwell e
dal fisico austriaco Boltzmann ed è stata capace di spiegare le leggi dei gas a cui i grandi scienziati del XVIII secolo
erano giunti empiricamente.
A una data T il diagramma del numero relativo di molecole di N2 in funzione della velocità molecolare è
una curva a campana asimmetrica il cui massimo corrisponde alla velocità più probabile. Le curve si
allargano all’aumentare della T e la velocità più probabile è direttamente proporzionale alla T (aumenta
all’aumentare della T) perché l’energia cinetica media delle molecole che contiene la velocità (Ek =
1/2mu2 dove m è la massa molecolare e u è la velocità quadratica media ovvero la media dei quadrati
delle velocità molecolari) è direttamente proporzionale alla T. uqm = radice quadrata di 3RT/mM
La Pressione è originata dalle innumerevoli collisioni tra le
particelle di gas e le pareti del recipiente
DESCRIZIONE MOLECOLARE DELLA LEGGE DI BOYLE
1
V PV = costante
P
A una certa T le molecole gassose urtano contro le pareti del recipiente e danno origine a una Pgas che è uguale alla
Pest . Se P esterna aumenta, il V diminuisce e la distanza media tra una molecola e le pareti del recipiente è più
corta. Le molecole urtano contro le pareti più frequentemente e Pgas aumenta finché non è diventata di nuovo
uguale a Pest . Perciò il V diminuisce all’aumentare di P.
DESCRIZIONE MOLECOLARE DELLA LEGGE DI DALTON
PA = XA x Ptotale nA
XA =
ntotale
DESCRIZIONE MOLECOLARE DELLA LEGGE DI CHARLES
V
VT = costante
T
A una certa T la Pgas=Pest. Quando T del gas aumenta a T2 le molecole si muovono più velocemente e gli urti sulle
pareti del recipiente sono più frequenti, con conseguente aumento di Pgas. Questo fa aumentare il V e gli urti
diventano meno frequenti finché Pgas = Pest. Perciò V aumenta all’aumentare di T.
DESCRIZIONE MOLECOLARE DELLA LEGGE DI AVOGADRO
Se a parità di P e T, V è proporzionale al numero di molecole, ne consegue che anche la costante che
compare nella relazione PV/T=K è proporzionale al numero di molecole contenute nella quantità di gas
considerata: infatti, se P e T rimangono costanti mentre, poniamo, V raddoppia perché è raddoppiato il
PV numero di molecole, allora tutto il valore del rapporto PV/T raddoppierà assieme al numero di
= K nR P, T = costante molecole. Possiamo allora riscrivere la relazione di cui sopra nella forma PV/T = nR, dove R è una
costante (che dipende solo dalle unità di misura adottate) e n è un indicatore del numero di molecole
T che costituiscono la quantità di gas considerata; più precisamente, n è il numero di moli contenute
nella quantità di gas considerata, dove una mole è quella quantità di gas che contiene 6.02209·1023
molecole. In altre parole, il numero di moli è semplicemente il numero delle molecole diviso per
6,02209 · 1023. Giungiamo così finalmente alla forma in cui l’equazione di stato dei gas perfetti viene
solitamente presentata: PV = nRT.
A una data T una certa quantità n di gas dà origine a una pressione Pgas = Pest. Quando si aggiunge altro gas, n
aumenta e gli urti sulle pareti del recipiente diventano più frequenti e Pgas aumenta. C’è quindi un aumento di V
finché si ristabilisce Pgas = Pest. Perciò V aumenta all’aumentare di n.
Legge avogadro. A una data pressione e a una data temperatura, il volume occupato da un gas è direttamente
proporzionale alla quantità di gas.
ENERGIA CINETICA E COMPORTAMENTO DEI GAS
1
Ek = massa x velocità2
2
L’energia cinetica dipende sia dalla massa che dalla velocità di una
particella.
A una certa T i gas con massa molare più bassa (numero in parentesi) hanno velocità più probabile più alta
(massimo di ciascuna curva).
GAS REALI: DEVIAZIONI DAL COMPORTAMENTO IDEALE
N2
2
na
(P 2 )(V nb) nRT
V
A temperature sufficientemente
T critica della CO2: 31°C
basse le molecole si
muoveranno così lentamente
che le forze intermolecolari
determineranno la loro
associazione e quindi la
formazione della fase liquida.
Intervallo di liquefazione
http://www.roma1.infn.it/people/luci/labo_termo/gas
_reali.pdf