Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
• Domanda:
Perché studiare la struttura dei solidi
cristallini?
• Risposta:
Le proprietà dei materiali sono direttamente
correlate alla loro struttura!
1
Punto 3
2
Punto 3
• Macrostruttura: è visibile a occhio nudo (0.1-10mm). Si possono
vedere i grani, le porosità, alcuni difetti etc..
• Microstruttura: è visibile con microscopi ottici ed elettronici
(SEM) (0.1-100mm). (10-6m)
3
Aerogel
SiO2
Vetro di silice
SiO2
Foamglass = Vetroschiume
5
La struttura
Es. VETRO
Es. Calcestruzzo
7
Reticolo cristallino
• Il reticolo cristallino è una struttura virtuale ottenuta
unendo gli atomi, gli ioni o le molecole che compongono la
struttura cristallina. Essa è caratterizzata da:
• NODI
• DIREZIONI
• PIANI RETICOLARI
• CELLE ELEMENTARI
8
Nodi e direzioni
DIREZIONI
9
Piani reticolari
10
Celle elementari
La cella elementare è un parallelepipedo le cui facce sono costituite da
parallelogrammi elementari. E’ caratterizzata da 6 grandezze: le 3
distanze lineari tra i nodi che costituiscono gli spigoli della cella a,b,c
E i 3 angoli reciproci lunghe le 3 direzioni spaziali a, b, g.
11
Sistemi cristallini
• Assegnando valori specifici alla
lunghezza degli assi e agli angoli,
possono essere costruite celle
elementari di diverso tipo.
• La cristallografia ha mostrato che sono
necessari solamente 7 diversi sistemi
cristallini per dare a origine a tutti i
possibili tipi di reticolo.
• Questi sistemi cristallini sono mostrati
nella prossima tabella. 12
13
14
Reticoli di Bravais
Alcuni dei sette sistemi cristallini hanno
delle possibili varianti nelle unità
elementari base. Bravais mostrò che 14
celle elementari standard possono
descrivere tutti i possibili reticoli
cristallini. Questi reticoli detti di Bravais
sono mostrati nella prossima figura.
15
Reticoli di Bravais
16
Le proprietà dei solidi cristallini dipendono dallo
loro struttura cristallina, cioè il modo in cui gli
atomi, ioni o molecole sono arrangiati nello spazio.
Due importanti caratteristiche delle struttura
cristallina sono:
- Numero di coordinazione:
- numero di atomi o ioni vicini a ciascun atomo o ione
della struttura cristallina
Coordinazione 12
Coordinazione 8
Es. Al, Cu, Au, Pb
Es. Fe (a), Mo, Ag,
APF = 0.74
APF = 0.68 18
N.B. nel cubico semplice è 6!
Struttura esagonale compatta ossia
ROMBOEDRICA
( Hexagonal close-packed) HCP
Coordinazione 12
APF = 0.74
Es. Cd, Co, Ti (a), Zn 19
Zircone= ? tetragonale
Pirite FeS = ? cubico
20
Le strutture cristalline caratterizzano molti
materiali, sono tipiche dei metalli o delle
leghe, ma sono presenti anche nei materiali
ceramici, nei leganti e nei polimeri.
Polimorfismo
composto
Allotropia
Diamante C Grafite
T = 850°C all’aria brucia! elemento 22
Isomorfismo
• Isomorfismo: Quando due o più minerali
con composizione chimica diversa
cristallizzano nello stesso sistema
cristallino si dicono isomorfi.
• Es. Olivina, miscela isomorfa di silicato
di magnesio (Mg2SiO4 Forsterite) e di
silicato di ferro (Fe2SiO4 Fayalite).
23
Cristalli singoli e materiali policristallini
• In un solido cristallino, • Molti solidi invece sono
quando l’arrangiamento composti da una
degli atomi periodico e “unione” di piccoli
ripetitivo è perfetto e si cristalli o grani: tali
estende in tutto il materiali sono chiamati
campione senza policristallini
interruzioni il risultato è
un cristallo singolo
grano
CaF2 Accenno tecniche di caratterizzazione: in aula
24
Difetti nei reticoli cristallini
Durante i processi di formazione dei cristalli, possono
crearsi dei difetti che possono influenzare le proprietà
fisiche e tecnologiche:
• Deformabilità a freddo
• Conducibilità
• Velocità di diffusione degli atomi nelle leghe
• Corrosione dei metalli
• altre
26
Soluzioni solide
Una soluzione solida si forma quando, gli atomi
soluto anche se sono addizionati agli atomi solvente,
non modificano la struttura cristallina e non si
formano altre nuove strutture.
Una soluzione solida è anche omogenea da un punto
di vista composizionale perché le impurezze (atomi)
sono disperse in modo omogeneo e casuale nel solido
Le soluzioni solide possono essere:
a) sostituzionali: dove un atomo/impurezza
sostituisce un atomo nella struttura
b) interstiziali: dove un atomo/impurezza riempie i
vuoti e gli interstizi
27
Soluzioni solide sostituzionali
28
Soluzioni solide interstiziali
In questo caso gli atomi di un elemento
(soluto) possono entrare negli interstizi
o nei vuoti dell’altro elemento (solvente).
Es. acciai:
C (max 2%) in Fe
soluto
solvente
29
Difetti di punto: Frenkel e di Schottky
• Frenkel • Schottky
L’atomo soluto si Nel difetto di Schottky sia il
sposta da una posizione atomo soluto (B) che l’atomo
regolare ad una solvente (A) risultano assenti
interstiziale dal reticolo.
30
Tipico dei ceramici
Vacanze
• Difetto corrispondente alla mancanza di un atomo
nella struttura cristallina
Vacancy
distortion
of planes
31
Difetti puntiformi
• I difetti puntiformi sostituzionali e
interstiziali consentono di spiegare la
coesistenza di atomi di metalli diversi nello
stesso reticolo cristallino e sono alla base
della formazione delle leghe metalliche.
• Questi difetti permettono il movimento
relativo degli atomi presenti all’interno del
reticolo cristallino (diffusione allo stato
solido) dal quale dipendono le trasformazioni
allo stato solido durante la solidificazione e il
raffredamento di una lega.
32
Difetti lineari (dislocazioni)
Difetti di spigolo
• Il difetto è concentrato lungo una linea. La grandezza
e la direzione della distorsione del reticolo associata
alla dislocazione è espressa con il vettore Burgers, b
33
Difetto a vite
Essa non contiene piani supplementari ma i piani
perpendicolari alla linea di dislocazione sono deformati in
modo da formare una rampa a elica intorno ad essa
In alcuni cristalli
si hanno “dislocazioni
miste”!
34
Difetti lineari
• Queste dislocazioni hanno un ruolo
determinante in relazione alla duttilità
dei materiali metallici, cioè alla loro
capacità di deformarsi plasticamente.
35
Difetti di superficie/interfacciali
36
Difetti di bordo di grano
• I bordi di grano sono degli ostacoli al
movimento delle dislocazioni e
contribuiscono ad aumentare la
resistenza del metallo alla deformazione
plastica.
• Dal controllo dell’ingrossamento dei
grani si può avere un rafforzamento di
un materiale metallico. Più sono piccoli
più il metallo si rafforza.
37
Obiettivi
Al termine di questa lezione gli studenti saranno in
grado di:
•Descrivere quali materiali sono cristallini e non
cristallini
•Imparare come gli atomi e gli ioni solidi si
dispongono nello spazio.
•Distinguere tra struttura cristallina e sistema
cristallino
•Spiegare il polimorfismo o l’allotropia dei materiali
•Descrivere le soluzioni solide
•Classificare i vari tipi di imperfezioni cristalline
38