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Chimica

Lo stato gassoso:
1. Concetti e definizioni
2. Legge di Boyle
3. Legge di Charles e Gay-Lussac
4. Equazione di stato del gas ideale: PV=nRT
5. Legge di Avogadro
6. Densità dei gas
7. Miscele gassose: Legge di Dalton e Legge di Amagat
8. Esercitazione: PV=nRT
9. Esercitazione: PV=nRT nelle reazioni chimiche
10.Esercizi di ricapitolazione
1
STATO GASSOSO: gas ideale • Molecole come punti materiali.
• Forze intermolecolari nulle.
• Urti perfettamente elastici.
interazioni leganti << effetto disgregante dei moti cinetici

• distribuzione disordinata (la parola “gas” deriva da “caos”)


• non rigido
• comprimibile
• volume e forma non propri (bassa densità)
Per i gas reali le interazioni tra le molecole e il volume proprio di quest’ultime
(diverso per gas diversi), non sono nulle; tali interazioni possono essere
trascurate quando il gas è sufficientemente diluito (a bassa pressione e alta
temperatura): in questo caso il gas è detto PERFETTO e si comporta come il
gas ideale.
Lo stato termodinamico di un gas perfetto, quindi, non dipende dalla
sua natura ma soltanto dai parametri fisici di massa, temperatura,
pressione e volume.

2
Legge isoterma di Boyle:
nel 1661, il chimico irlandese Robert Boyle (1627-91), seguendo i
suggerimenti del suo assistente Townley, verifico che:

A temperatura costante, il volume di una data massa


di gas è inversamente proporzionale alla sua pressione.

(T,n) = cost (T,n) = cost

V V

PV = costante
1
V = costante 
P

P 1/P

P1V1 = P2 V2 = costante
3
Legge isobara di Charles o I legge di Gay-Lussac:
Nel 1787 il fisico francese Jaques Charles (1746-1823), inventore dell’aerostato a idrogeno,
stabilì come il volume di una quantità costante di gas dipende dalla temperatura ma non rese
pubblici i propri risultati. Fu il chimico-fisico francese Gay-Lussac (1778-1850) nel 1802 a
studiare più approfonditamente il fenomeno, e le sue osservazioni gli permisero di concludere
che:

A pressione costante, il volume di una data massa di


gas è proporzionale alla sua temperatura.
Vt = a  t + b = V0  t + V0 = V0 (t + 1) Vt
= t + 1
Vt (P,n) =cost V0
Vt/V0
V2

V1
1 1
 = 3,66110−3 = C −1
273,15

0 t1 t2 0
-273,15

4
…………….I legge di Gay-Lussac:

1 1
0 = αt lim + 1 t lim = − = −273,15 T = t − t lim = t +
α α
T ( K ) = t (C ) + 273,15
t t + 273,15 T Vt VT VT V0
αt + 1 = +1 = = = = = = costante
273,15 273,15 T0 V0 V0 T T0

In generale: V1 V2
= = costante
T1 T2
5
II legge (isocora) di Gay-Lussac:
A volume costante, la pressione di una data massa di
gas è proporzionale alla sua temperatura.

Pt = P0 (t +1) con un ragionamento analogo ………

P1 P2
= = costante V = costante
n = costante
T1 T2

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“Nessuna” Pressione
• Nel 1848 Lord Kelvin stabilì il valore dello zero
assoluto della temperatura (quando “nessuna” pressione
è esercitata dal gas):
V

(O K)
T William Thomson
zero gradi assoluti o (Lord Kelvin)
Kelvin (simbolo K)
Lo zero assoluto è la temparatura più bassa che teoricamente si possa ottenere in
qualsiasi sistema macroscopico, e corrisponde a 0 K (–273,15 °C). Mediante le leggi
della termodinamica si può dimostrare con che la temperatura non può mai essere
esattamente pari allo zero assoluto, anche se è possibile raggiungere temperature
arbitrariamente vicine ad esso. Allo zero assoluto le molecole e gli atomi di un sistema
sono tutte allo stato fondamentale (ovvero il più basso livello di energia possibile) e il
sistema ha il minor quantitativo possibile di energia cinetica permesso dalle leggi
della fisica (meccanica quantistica). 7
Equazione di stato del gas ideale
n = cost
T1 = cost
V P1V1
P1V1 = P2V V=
1 P2 P1V1 T1V2
T1 P1
= = costante
P2 = cost P2 T2
V1
V V2 T1V2
P=cost = V=
T1 T2 T2
T=cost

T2
2 P2
P1V1 PV
= 2 2 = costante
P2 T1 T2
T1 V2 T
V Poiché il prodotto PV è proporzionale al numero di moli
n, indicando con R la costante di proporzionalità:
P

Equazione di stato del gas ideale PV = nRT


PV 22,41() 1(atm)
R= = = 0,08205(  atm mol  K) R = 8,314(J / mol  K ) = 1,987(cal / mol  K )
nT 1(mol)  273,15(K)
Equazione di stato del gas ideale
Ciascuna delle tre equazioni illustrate precedentemente esprime la dipendenza fra
due delle tre variabili (P,V,T) che definiscono lo stato di una quantità di gas, allorché la
terza variabile è mantenuta costante; ci proponiamo ora di stabilire un’unica equazione
che leghi tra loro tutte e tre le variabili, ovvero che sia una equazione di stato per lo
stato gassoso ideale.
Consideriamo una mole di gas

pressione volume temperatura

Stato iniziale P0 V0 T0
ISOBARA
Stato intermedio P1≡ P0 V1 T1
ISOTERMA

Stato finale P V T ≡ T1

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1a trasformazione isobara: pressione costante, cioè P0 = cost.

V0 V1
= = costante
T0 T1
T1 T
da cui V1 = V0 e poiché T1= T V1 = V0
T0 T0
2a trasformazione isoterma: temperatura costante, cioè T1 = cost. ≡ T

P0V1 = PV da cui V = V
P
1
Uguagliando le due espressioni in V1: P0
V0
PV = P0 T
T0 10
Stabilendo che le condizioni iniziali di partenza per una mole di gas
siano le medesime per tutti i gas, condizioni iniziali che potrebbero
essere quelle normali di pressione e di temperatura (P=1 atm; t= 0 °C),
anche il volume V1 deve essere lo stesso per tutti i gas, in quanto per la
legge di Avogadro, una mole di qualsiasi fase gassosa ideale nelle c.n.,
occupa il volume di 22,414 L.
Pertanto, il termine
V0
P0 È costante
T0 costante universale dei gas: R
PV = RT Equazione di stato dei gas perfetti

In generale, per n moli


PV = nRT
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Modi di esprimere il volume e la pressione e valori
della costante universale R:

12
Legge di Avogadro
Alla stessa temperatura e pressione, volumi uguali di gas
diversi contengono lo stesso numero di molecole
Il volume di una mole di un qualsiasi gas (volume molare) contiene un numero di
Avogadro di molecole e presenta, in una data condizione di temperatura e
pressione, lo stesso valore.
In particolare a condizioni normali (c.n.: t=0°C e P=1atm) il volume molare di un
gas è V°c.n.= 22,414 litri/mole.
La Legge di Avogadro può anche essere enunciata dicendo che:

A pressione e temperatura costanti il volume occupato da


un gas è direttamente proporzionale al suo numero di moli

PV = nRT nRT V1 V2
VP,T =
P
= k P,T  n =
n1 n 2
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Densità dei Gas
m massa in grammi del gas
M peso molecolare del gas
m
PV = nRT PV = RT
M
m PM m RT RT
d= = M= =d
V RT V P P
MA peso molecolare del gas A P  MA
MB peso molecolare del gas B dA RT MA
d r,A→B = = =
Densità relativa del gas A rispetto al gas B
dB P  MB MB
RT
MA
d r, A → B =
MB
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Miscele gassose
Pressioni parziali: Legge di Dalton
Per pressione parziale pi di ciascun componente si intende la pressione che
tale componente eserciterebbe se occupasse da solo, alla stessa
temperatura, tutto il volume V messo a disposizione della miscela.

“la pressione totale P di una miscela di gas è uguale alla


somma delle pressioni parziali pi dei suoi componenti”
n
P =  p i =p 1 + p 2 +  + p i +  p n
i =1

p i V = n i RT pi n
= i
 p V =  n RT
i i
V p i = RT n i  pi  n i pi
= χi
ni n P
χi = = i
n tot  n i
p i = χ iP
15
Miscele di Gas Ideali: esempio della legge di Dalton

16
Miscele di Gas Ideali: esempio della legge di Dalton

17
Miscele gassose
Volumi parziali: Legge di Amagat
Per volume parziale vi di ciascun componente si intende il volume che tale
componente dovrebbe occupare per esercitare in esso una pressione P
uguale a quella che l’intera miscela, alla stessa temperatura, esercita
nell’intero del volume.

“il volume V di una miscela di gas è uguale alla


somma dei volumi parziali vi dei suoi componenti”
n
V =  v i =v 1 + v 2 +  + v i +  v n
i =1

Pv i = n i RT vi n
= i
 Pv i =  n i RT P v i = RT n i  vi  n i vi
= χi
ni n V
χi = = i
n tot  n i
v i = χ iV
18
Miscele di Gas Ideali: esempio della legge di Amagat

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Dalle Leggi di Dalton e Amagat si evince che:

In un miscuglio gassoso, in definitiva, sia la frazione di pressione


che la frazione di volume di un componente sono uguali alla sua
frazione molare e, pertanto, la percentuale di pressione e la
percentuale in volume di un componente sono uguali alla sua
percentuale in moli.

Per esempio:
Vi
% V Gas iesimo =  100 = χ i  100
V
20
Peso molare medio di un miscuglio gassoso

21
Ad esempio, l’aria secca è costituita …

Peso molare medio


Negli esercizi, per semplicità, considerate l’aria costituita dal
78%v di N2 e dal 22%v di O2 con peso (massa) molare medio di

M = χ N 2  M N 2 + χ O 2  M O 2 = 0,78  28,01 + 0,22  32,00  28,9 (g/mol )


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ESERCIZIO: PESO MOLARE DI UN GAS
Qual è il peso molare di un gas se 0,250 g di
tale gas occupano 215 mL a 0,813 atm e
30,0°C?

n = PV = (0,813 atm) (0,215 L) = 0,00703 mol


RT (0,0821 L•atm/mol•K) (303K)

M= m = 0,250 g = 35,6 [g/mol]


n 0,00703 mol

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ESERCIZIO: FORMULA DI UN GAS
Un gas ha una composizione % in massa del 85,7% di
carbonio e del 14,3% di idrogeno. A condizioni normali la
densità del gas è pari a 2,50 [g/L]. Qual è la formula
molecolare del gas?

Calcoliamo la formula minima CxHy


Su 100 g: 85,7 g
nC= = 7,14 [mol]
12,0 [g/mol] x=1
14,3 g y=2
nH = = 14,3 [mol]
1,0 [g/mol]

La formula minima è CH2 e ha un peso molare pari a 14,0 [g/mol]

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Il volume molare Vm a condizioni normali è pari a circa 22,4 [l/mol]

densità • volume molare = peso molare

d•Vm = M

M di CnxHny = 2,50 g • 22,4 L = 56,0 [g/mol]


L mol

M di CnxHny 56,0 [g/mol]


= =4
M di CxHy 14,0 [g/mol]

La formula molecolare:

CH2 x 4 = C4H8

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I gas nell’equazioni Chimiche
Il primo dicembre del 1783, Charles usò 1000 libre (453,6
Kg) di filo di ferro per effettuare la prima salita di un pallone
aerostatico riempito con idrogeno:

Fe(s) + H2SO4(aq) ⎯→ FeSO4(aq) + H2(g)

A condizioni normali quanti litri di gas idrogeno furono


generati?

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Svolgimento:
nFe = 453600 g = 8122,482 [mol] nH2 = nFe
55,845 g
mol

V H2 = nH2 • Vmolare (a c.n.)

Vmolare (a c.n.) = 22,414 [L/mol]

V H2 = 8122,482 [mol] •22,414 [L/mol] = 182057,312 [L]

Charles generò circa 182000 litri di idrogeno per


riempire il suo pallone d’aria.

27
I gas nell’equazioni chimiche:
Quanti litri di O2 sono necessari per reagire con 28,0 g di
NH3 a 24°C e 0,950 atm secondo la seguente reazione:

4 NH3(g) + 5 O2(g) 4 NO(g) + 6 H2O(g)

n NH3 = 28,0 g n NH3: nO2 = 4:5


17,0 (g/mol)

nO2 = n NH3 • (5/4) = 28,0 g • (5/4) = 2,06 mol O2


17,0 (g/mol)

V = nRT = (2,06 mol)(0,0821 l•atm)(297K) = 52,9 [l]


P 0,950 atm mol•K

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I gas nell’equazioni chimiche:
L’acido nitrico concentrato quando reagisce con il rame lo
ossida a ione rameico producendo il gas biossido di azoto. Se
6,80 g di Cu vengono consumati e l’NO2 è raccolto alla
pressione di 0,970 atm e alla temperatura di 45°C (318 K)
quanto volume di NO2 viene prodotto?
Cu(s) + 4H+ + 2NO3- (aq) Cu+2 (aq) + 2NO2 (g) + 2H2O(l)
nNO2: nCu = 2:1 V NO2 = nNO2• RT
nNO2= 2 • nCu P

V NO2 = nNO2• RT = 2•nCu•RT = 2•mCu•RT


P P Cu P

V NO2 = 2• 6,80 g • 0,0821 atm•l •318 K


= 5,76 [l]
63,55 g mol • K • 0,970 atm
mol
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I gas nell’equazioni chimiche:

Negli Airbag il gas viene generato dalla decomposizione


termica (esempio di reazione chimica) della sodio azide
(detta anche azoturo di sodio):

2 NaN3(s) → 2 Na(s) + 3 N2(g)


I gas nell’equazioni chimiche: gli Airbag
Calcolare il volume di Azoto generato a 21 °C e 823
mm Hg dalla decomposizione di 60,0 g di NaN3 .
2 NaN3 → 2 Na + 3 N2 oss: n NaN3 : n N2 = 2: 3

– n di NaN3 =[60,0 g / 65,02 (g / mol)] =


= 0,9228 mol
– nN2= 0,9228 mol x (3/2) = 1,38 mol N2 V = nRT
P
( 1,38 mol) (0,0821 atm•l / mol•K) (294,15 K)
V= = 30,76 [l]
( 823 mm Hg / 760 mmHg / atm )

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Le reazioni che avvengono in realtà negli
Airbag sono un po’ più complicate:
Il miscuglio di sostanze che aziona l’airbag è detto
propellente e consta di NaN3, KNO3 (nitrato di
potassio) e biossido di silicio (SiO2: silice). La
sequenza di reazioni ha inizio quando NaN3 viene
accesa da un impulso elettrico. Questo genera una
temperatura locale di 300°C, che dà avvio alla rapida
decomposizione della maggior parte del propellente. Dapprima si decompone la NaN3, che
produce una miscela di Na metallico fuso e N2 gassoso. Il Na reagisce con KNO3, producendo
altro azoto e formando ossidi di sodio (Na2O) e di potassio (K2O). Questi ossidi si combinano
istantaneamente con la silice (SiO2) formando silicati di sodio e potassio vetrosi, sostanze
innocue. Solo l’azoto affluisce nell’airbag.

2 NaN 3 (s) → 2 Na (s) + 3 N 2 (g)


10 Na (s) + 2 KNO 3 (s) → 5 Na 2 O (s) + K 2 O (s) + N 2 (g)
2 Na 2 O (s) + SiO 2 (s) → Na 4 SiO 4 (s) Ortosilicati di sodio
e potassio: silicati
2 K 2 O (s) + SiO 2 (s) → K 4 SiO 4 (s) vetrosi, sostanze
innocue.
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Quindi, provate da soli a svolgere il seguente esercizio:
L’effetto salvavita di un airbag montato su un’autovettura è basato sulla veloce produzione
di gas (azoto) ottenuto attraverso la decomposizione di azoturo di sodio (NaN3, anche
detto sodio azide):
2 N aN 3 (s ) → 2 N a (s ) + 3 N 2 (g) (1 )
Il volume dell’airbag, una volta gonfio, è di circa 55 L. Calcolare la pressione del gas
nell’airbag a seguito della decomposizione di 150g di NaN3 (considerare la T=25°C).
Poiché il sodio prodotto tramite la (1) è estremamente reattivo (con l’acqua può dare
idrogeno che è esplosivo), nella capsula contenente la sodio azide si aggiungono altre
sostanze in grado di rendere “inerte” il sodio. In particolare si usa nitrato di potassio
(KNO3) che, con il sodio, dà la seguente reazione:
1 0 N a (s ) + 2 K N O 3 (s ) → 5 N a 2 O (s ) + K 2 O (s ) + N 2 (g ) (2 )
Gli ossidi di sodio (Na2O) e di potassio (K2O) reagiscono, infine, con silice (SiO2) per dare
luogo a dei silicati (vetro) che sono inerti:
2 Na 2 O (s) + SiO 2 (s) → Na 4 SiO 4 (s)
2 K 2 O (s) + SiO 2 (s) → K 4 SiO 4 (s)
Calcolare la massa (in g) di nitrato di potassio (reazione 2) da usare per consumare
completamente il sodio prodotto. In realtà il numero di moli totali di azoto prodotto
dovrebbe essere pari alla somma delle moli di azoto prodotte tramite la (1) (e di quelle
prodotte tramite la (2). Per cui, calcolare la pressione finale nell’airbag.
R.: P=1,54 atm, m di KNO3=46,67 g; Pfinale=1,64 atm 33
34
35
36
ESERCIZIO: LE PRESSIONI PARZIALI
Una bombola subacquea di 5,00 l contiene 1,05 mol di O2 e 0,42
mol di He a 25°C. Qual è la pressione parziale di ciascun gas, e
qual è la pressione totale della bombola?

PT = nT RT
V PT = P O2 + P He
nT = nO2 + nHe= (1,05 + 0,42) mol
= 1,47 mol
nO2
 O2 = = 0,74  He = 1-  O2 = 0,26
nT
PT = 1,47 mol • 0,0821 l•atm • 298 K = 7,19 [atm]
5,00 L (mol• K )

P O2 =  O2 • PT = 5,32 [atm]
P He =  He • PT = 1,87 [atm]
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Inoltre…….
Provare (è fortemente auspicabile) a svolgere da soli
anche i seguenti problemi:
1) Un campione di H2(g) è ottenuto dalla reazione (da bilanciare):
Zn(s) + H+(aq) → Zn2+(aq) + H2(g)
Calcolare: (a) la massa di zinco necessaria per produrre 1,000 L di H2 in
condizioni normali; (b) il volume di H2 a 22,0 °C e 729 torr ottenibile
da 1,00 g di Zn. [Risultato: 2,917 g di Zn; 385 mL di H2]
2) Il diborano, B2H6, è un composto altamente esplosivo che si prepara
dalla reazione (già bilanciata):
3NaBH4(s) + 2BF3(g) → 2B2H6(g) + 3NaBF4(s)
Calcolare il volume di diborano a 22,0 °C e 728 torr che si forma da 26,0 g
di NaBH4. [Risultato: 11,59 L]

38
3) Facendo reagire carburo di calcio e acqua, si ottiene idrossido di calcio e il gas
acetilene secondo la reazione (già bilanciata):
CaC2(s) + 2 H2O(l)  Ca(OH)2(s) + C2H2(g)
Calcolare il volume dell'acetilene, a 25 °C e a 800 torr, che si ottiene da 1 Kg di
carburo di calcio. [Risultato: 362,78 L]
4) Consideriamo un recipiente tipo cilindro e pistone del volume iniziale pari 6L
all’interno del quale c’è una miscela di idrogeno (57,14%mol) ed ossigeno
(42,86%mol). La pressione iniziale è 1 atm e la temperatura iniziale è 25 °C. Dopo aver
innescato la reazione:
2 H2(g) + O2(g)  2 H2O(g)
tramite una scintilla si aspetta un tempo sufficientemente lungo da far in modo che la
temperatura sia di nuovo uguale a 25 °C. Quanto vale la pressione finale se il volume
finale è pari a 7 L? Si assuma che tutta l’acqua prodotta resti in fase gassosa.
5) Un campione di 0,100 g di una lega costituita da alluminio e zinco reagisce con
H+(aq) per dare H2(g) secondo le reazioni (da bilanciare) :
Al(s) + H+(aq) → Al3+(aq) + H2(g)
Zn(s) + H+(aq) → Zn2+(aq) + H2(g)
Il volume dell'idrogeno prodotto a 27,0 °C e 1,00 atm è di 0,100 L. Calcolare la
massa percentuale di alluminio nella lega. [Risultato: ???] 39
Esercizio simile:
2,078 g di un miscuglio di magnesio (PA=24,30 g/mol) e alluminio (PA=26,98
g/mol) vengono attaccati con acidi minerali, ciò produce l’ossidazione dei due
metalli a Mg2+ e Al3+ con contemporanea evoluzione di idrogeno gassoso secondo
le seguenti reazioni (già bilanciate):
Mg(s) + 2H + (aq) → Mg 2 + (aq) + H 2 (g)

2Al (s) + 6H + (aq) → 2 Al 3 + (aq) + 3H 2 (g)


L’idrogeno sviluppato viene raccolto: si ottengono 2,622 L, misurati a 27 °C e 750
mmHg. Calcolare la composizione percentuale in peso della miscela.
Abbiamo due incognite la massa di Mg e la massa di Al, dobbiamo, quindi,
impostare un sistema di due equazioni in due incognite. Uno dei possibili sistemi da
impostare è:
x + y = 2,078g
massa Mg = x
x y 3
+  = ntotali H 2
e massa Al = y PAMg PAAl 2

perchè la stechiometria della


reazione prevede che ad ogni mole di Al corrisponde lo sviluppo di 1,5 moli di H2,
d’altro canto ad ogni mole di Mg corrisponde lo sviluppo di una mole di H2.
40
Le moli totali di idrogeno si ricavano dalla legge dei gas ideali: PV = nRT
1 atm
750 mmHg   2,622 l
PV 760 mmHg
n totaliH2 = =  0,105 mol
RT l  atm
0,0821  (273,15 + 27) K
mol  K

x + y = 2,078 x = 2,078 − y
x y 3 2,078 − y y 3
+  = 0,105 +  = 0,105
24,3 26,98 2 24,3 26,98 2

x = 2,078 − y x = 2,078 − y

26,98  2  (2,078 − y ) + 24,3  3y = 0,105  24,3  26,98  2 112,129 − 53,96y + 72,9y = 137,67894

x = 2,078 − y
137,67894 − 112,129 x = 0,729 g
y =  1,349 g
72,9 − 53,96 y = 1,349 g

0 ,7 2 9 g
%w Mg =  1 0 0 = 3 5,0 8  % w A l = 1 0 0 − 3 5,0 8 = 6 4,9 2
2 ,0 7 8 g
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Esercizi supplementari

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Esercizi supplementari

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Esercizi supplementari

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Esercizi supplementari

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Tensione di vapore di un liquido
Ad una certa temperatura e pressione, le molecole
del liquido che posseggono energia superiore alla
media possono passare alla fase vapore.

La temperatura del liquido durante l’evaporazione


diminuisce (ciò si verifica quando il processo di
evaporazione è sufficientemente veloce).

Ad una certa temperatura, in un recipiente chiuso


di un certo volume mantenuto costante, la
pressione del vapore aumenta fino ad un valore
costante caratteristico del liquido a quella
temperatura (ciò si verifica quando la velocità con
cui le molecole di vapore sono “ricatturate” dalla
LIQUIDO superficie del liquido uguaglia quella con cui si
formano, e, quindi si raggiunge l’equilibrio
liquido-vapore: in queste condizioni il vapore è
saturo).
La pressione del vapore saturo misura la tensione di vapore del liquido, ovvero la sua tendenza a diventare
vapore e, quindi, la sua volatilità.

Un gas è detto umido quando è in presenza di un liquido: il vapore di quest’ultimo è un componente della fase
gassosa con una pressione parziale data dalla sua tensione di vapore.
Tensione di vapore dell’acqua e miscele gassose

La tensione di vapore è la
pressione che esercita il vapore in
equilibrio con il suo liquido ad una
certa temperatura. Quanto più un
liquido è volatile, tanto maggiore è la
sua tensione di vapore.
Quando un gas è in presenza di un
liquido volatile, per esempio acqua,
nella fase gassosa è presente anche il
vapore acqueo in equilibrio con il
liquido. Bisognerà quindi tener conto
nei calcoli della pressione parziale del
vapore alla temperatura considerata.
Diagramma di Andrews
Temperatura critica
T = cost

GAS

PC
LIQUIDO

VAPORE
TC isoterma critica
T3
LIQUIDO VAPORE T2
T1
curva del liquido saturo

V 63
Curve (P,V):
deformazione dell’iperbole Isoterme dei gas reali
della legge di Boyle PV=cost.
Tc= temperatura critica
Diagramma di Andrews:
p T > TC gas non può in
alcun modo passare
alla fase liquida, a causa
dell’agitazione termica.

gas
pc
T > Tc

Tc
liquido vapore
vapore saturo
T < Tc
o V
Vc 64
Temperatura Critica
I Gas reali sono generalmente liquefatti aumentando la pressione
ad una certa temperatura.
A temperature superiori a quella critica (TC) il vapore non può
essere trasformato in liquido, qualunque sia la pressione.

La temperatura critica TC potrebbe essere, perciò, usata per


distinguere lo stato di vapore (inteso come aeriforme liquefacibile)
da quello di gas, che, prima di essere liquefatto, deve essere
trasformato in vapore.

65
PER CASA: studiare dal libro di testo il capitolo sullo
Stato Gassoso e svolgere i seguenti esercizi alla fine del
capitolo

Esercizi:
(seconda edizione) N. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13,
14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 28, 29, 30.
(terza edizione) N. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14,
15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 26, 27, 28.

Per risolvere in modo corretto gli


ultimi tre esercizi, bisogna tener
conto della Tensione di vapore di un
liquido : Gas umido.
66

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